Energie Magazine 9-2013 DEMO - ANTEPRIMA

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editoriale di Loretta Zanuccoli e Antonio Ruccia

GLI Insegnamenti Antichi e la Teosofia ci insegnano che gli animali hanno un’Anima di “gruppo” e probabilmente ogni razza animale ne ha una. Quando l’Anima di Gruppo “evolve ” una parte di essa “si dissocia” e genera un’Anima Individuale; questa è ovviamente solo un’allegoria, è molto difficile rendere a parole un processo di pura Energia Spirituale. Noi umani facciamo parte della razza animale, siamo l’espressione -anima incarnata, Sé inferiore o Jivatma- di un’Anima Individuale -Monade, Sé Superiore o Atma-. Atma relaziona direttamente con la Scintilla Divina -Paramatma-, da cui proviene. Perciò la nostra esperienza, in quanto “Monade” ha fra i suoi numerosi obiettivi quello di imparare a relazionare con i livelli più fisici. Abbiamo come compito quello di imparare a relazionarci con noi stessi e con gli altri; ad un livello sempre più “alto”. Secondo la Tradizione Induista, alcune Scuole Buddhiste, le Scuole Misteriche Egizie, la metempsicosi dei Greci, secondo Platone, secondo Origene di Alessandria della Chiesa delle Origini, secondo l’Antroposofia e secondo moltissimi altri pensatori, noi umani, di vita in vita, accumuliamo “esperienze” che contribuiscono all’evoluzione del nostro Sé Superiore. Queste “esperienze” riguardano il nostro rapporto con noi stessi, con gli altri esseri umani, con tutti gli esseri senzienti e con tutta la creazione. Intrappolati nel Samsara, il ciclo di vita e di morte, ritorneremo con un corpo umano fino a quando saremo in grado di portare al nostro Sé Superiore le esperienze positive, raccolte di vita in vita, derivate dalla relazione con il tutto. Queste esperienze sono “regolate e stimolate” dalla Legge del Karma, legge di causa ed effetto, che ci guida, entro i suoi rigidi binari, alla comprensione e rispetto della Vera Natura in noi e negli altri. Diventa perciò basilare scoprire e onorare la nostra Vera Natura Divina e poi riconoscerla e rispettarla anche negli altri. Le nostre relazioni diventano così dei banchi di prova per la nostra Anima, che si allenerà alla Relazione più Alta, quella con la Scintilla Divina. Amando e rispettando noi stessi avremo gli strumenti per amare e rispettare gli altri! Il Signore Gesù Cristo diceva: “Amerai il prossimo tuo come te stesso” (Matteo 22,39) Nel Buddhismo: “Non ferire gli altri in modi dai quali anche tu ti sentiresti ferito” (UdanaVarga 5,18) Amando e rispettando noi stessi e applicando questa virtù, in eguale misura, anche agli altri, potremo completare il cammino della nostra Anima e vivere una vita di gioia. Atma Namasté a tutti voi! (Namasté significa: “riconosco, saluto e rispetto, l’Essere Supremo che è in te, il Maestro Spirituale che è in te, la tua Natura Divina”)

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