I Nostri Cani - gennaio 2017

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La mia razza in

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Un Gordon in Laguna

Nella vita di ognuno ci sono delle parole o degli oggetti che diventano mitici per le esperienze che colleghiamo loro. Nel mio caso il “Setter Gordon” era una di queste. Fin da piccolo son cresciuto in mezzo ai cani, ma lui, Cock, era il cane per antonomasia! Era quello che con il solo sguardo metteva in fila tutte le galline del vicino, quello che correva dietro al cavallo senza mai stancarsi, quello che aveva “aiutato” il prozio a far nascere in casa le cuginette gemelle podaliche, era un Setter Gordon! Così, quando l’amato Galahad, (setter inglese) morì, decisi che era l’ora di provare anch’io a relazionarmi con tale razza. Detto fatto e mi trovo tra le mani un cucciolotto nero focato; abituato all’affettuosità ed alla “appiccicosità” dell’inglese mi trovai subito spiazzato nel vederlo fiero ed intraprendente, ben poco interessato a noi umani e molto più attratto da canali, barche e altri cani: era tempo di affibiargli un nome, Anselmo… e già combina malanni tali da esser molto simile al “Prode Anselmo” di Visconti Venosta… Tempo di liberarlo in giardino e, inseguendo un gabbiano, finisce in un canale, recuperato, si siede con aria assai perplessa ed osserva le onde… Finita la riflessione, il prode, decide di inseguire l’altra cagnetta di casa (Morgana setter inglese) e infastidirla un po’, ma cal-

La vita spericolata di Anselmo, Setter tuttofare cola male le cose e finisce nella vasca delle ninfee, mica si spaventa... no! ne trita subito un paio, sia mai che sian buone da mangiare! Recuperato, mi degna di una occhiataccia del tipo: “Ma in sta città balorda sempre acqua in giro avete!”. In molti in Italia faticano a cacciare con un Gordon, per forza! Lui è convinto che l’umano sia l’ausiliario! E immaginate cosa pensa di chi invece che dietro a beccacce, lo porta a orate e branzini! Le prime esperienze furono esilaranti: sempre pronto ed attento, Anselmo, si piazza in prua alla barca e scruta l’orizzonte in cerca di volatili, presto però si accorge che in barca vengono issati strani cosi agitati e poi vengono buttati in una rete fuori bordo… giusto il tempo di un balzo e ci toccò recuperare Anselmo per la coda visto che era a testa in giù dentro la rete a cercar di assaggiare tali strani cosi. E che dire di quella volta che ci accompagnò sui laghetti per insegnare a mio figlio a pescar le trote? Tempo di preparare le canne e lui era già dentro il lago che cercava di prender le trote con i denti.

Nello standard si legge “gran resistenza alla fatica” e “fiero ed intraprendente”, non sottovalutate queste parole, un Gordon che non lavora o non ha una campagna ove scatenarsi, deciderà di trasformare la vostra quotidianità in qualcosa degno di lui, non ci saranno protezioni adeguate alla sua furbizia ed il cibo sarà sempre in pericolo, nessuno potrà varcare i sacri confini senza essere ricoperto di leccate ( la lingua di un Gordon ha le dimensioni di quella di una mucca ma la velocità di una girante) se reputato amico, o seriamente sconsigliato, se non gradito. Ma nello standard non viene citata un’altra sua fondamentale caratteristica: la “faccia da Gordon”: qualsiasi malanno avrà combinato, lui assumerà un’espressione mista tra “chi? io? Non ero lì”… ed il “ma io vivo per te!”. E che dire di un’altra sua dote, sebbene abbia un timer nascosto che fa sì che la sua risposta al tuo ordine arrivi sempre entro i 10 secondi dopo che ti è partito l’embolo; lui c’è, qualsiasi cosa accada alla famiglia e a prescindere da dove lui si trovi, quando qualcosa accade lui è lì a dispensare leccate ed “abbracci” se il morale è basso o a demolire tutto con balzi, abbai e corse… se il morale è alto. Il suo rapporto con la casa ove vive è tutto particolare: non c’è ninnolo che possa sopravvivere alla forza della sua coda né divano che riesca a salvarsi dalla sua presenza, e nottetempo, controllerà metodicamente e per tutta la notte che il suo branco non sia a rischio, vagando nelle varie stanze. Con i bimbi Anselmo si sente il fratello più grande… facendo però ben notare la sua presenza e la sua primaria necessità di esser considerato, di solito si siede di fianco al piccolo e lo sposta a sederate. Spesso si parla della cerca metodica del Gordon, io la definisco “a scanner”, non c’è un centimetro di calle che riesca a sfuggire alla sua analisi e, se c’è un odore interessante ci si deve fermare a ragionare e ponderare sul da farsi, con buona pace dei vostri eventuali impegni. Se poi avete la sfortuna di incontrare un cane non amato… è stato un piacere conoscervi! Si trasforma in un orso, pelo irto, muso truce, occhi a fessura e via all’assalto lancia in resta. Con questo vi lascio che devo andare in cucina… Anselmo è sul tavolo che mangiucchia qualcosa. Ludovico Sammartini


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