Bettino Siciliani con Ardruber Tiago
Marisa Grecchi con Vera Campoliondo ed il piccolo Gritti insieme a Dulcinea di Cascina Croce
zionali approfittando di pregiate zone di ripopolamento e cattura con autentica e scaltra selvaggina, oltre a dimostrarsi prezioso ospite per i momenti dedicati alle verifiche morfologiche e di puro relax. A cornice di tutto ciò è stato anche organizzato un interessante convegno intitolato “Bello e bravo: utopia o progetto di allevamento” introdotto dallo stesso Barbieri che anticipa i relatori intervenuti,
la dr.ssa Roberta Ciampolini, (Dipartimento di Scienza Veterinarie dell’Università di Pisa), Giancarlo Passini, (Presidente KCI), Angela Francini e Claudio Gritti, (allevatori), Andrea Cupini e Cesare Manganelli, (Presidenti delle Associazioni per le razze Springer Spaniel e Bracco Italiano). Non poteva mancare il Presidente ENCI Dino Muto che conclude i lavori relazio-
Da sx. Capone, Passini, Guarnieri, Mantovani, Barbieri insieme a Siciliani con Ardruber Nico e Ardruber Camilla
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nando su quanto esposto con sincero compiacimento. Le dolci colline dell’Umbria, verdi e apparentemente facili da affrontare in questo periodo, hanno costituito il fattore preponderante nel distinguo tra coloro che si sono dimostrati capaci di realizzare a confronto con la difficile selvaggina: fagiani estremamente diffidenti e con comportamento che testimonia l’alto grado di selvaticità a rendere probante le risultanze ottenute, affiancati da rare quaglie, lepri e caprioli che arricchiscono di emanazioni a vantaggio delle valutazioni finali, nel bene e nel male. La partecipazione è stata cospicua e ha visto in esame circa cento soggetti al giorno, in maggioranza Bracchi italiani seguiti dai Kurzhaar, Epagneul Breton, Spinoni, Bracchi francesi, Drahthaar, un Vizsla ed un Weimaraner. Nei raduni ben settantasette Bracchi italiani e una trentina di Kurzhaar. Un evento perfettamente riuscito che ha messo in evidenza qualità e concrete risultanze durante test particolarmente difficili, affrontati da soggetti molto impegnati malgrado la calura estiva che si sono anche esibiti in passerella sotto gli occhi di un nutrito gruppo di appassionati. Una “cinofilia a tutto tondo” che contribuisce in maniera tangibile al raggiungimento degli scopi zootecnici dell’ENCI. M.R.