Mantello tigrato
con poche e piccole aree pigmentate, limitate alle zone di orecchie, cranio e talvolta groppa. I genotipi legati al merle sono: - merle bianco: MMHh, MMhh - merle: Mmhh - arlecchino: MmHh - non merle: mmHh, mmhh Un merle possiede, dunque, nel suo patrimonio genetico la coppia Mm, e trasmetterà al 50% della sua progenie l’allele M e all’altro 50% l’allele m. Ciò nonostante risulta impossibile prevedere in maniera precisa il colore dei cuccioli. Accoppiamenti consentiti Dal 1 gennaio 1976 è in vigore il regolamento, proposto dalla Mantello blu
FULVO Soggetto dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso in cui è desiderata la maschera nera, dovuta all’allele Em. L’allele ky è il responsabile di questo mantello (Kerns et al., 2007). Un altro colore presente nell’Apollo delle razze canine è il merle, deriva da “marbled” e significa marmorizzato. Questo mantello è dovuto alla presenza dell’allele M, incontrato in associazione per definire il mantello arlecchino. Questi soggetti sono i cosiddetti “Grautiger”, che mostrano macchie nere strappate su un fondo prevalentemente grigio. È un mantello indesiderato e la massima qualifica raggiunta in esposizione è “molto buono”. Questo gene presenta solo due alleli ma è considerato uno dei più complessi, poiché M è a dominanza incompleta e pleiotropico, comportando diversi problemi fisici, come microftalmia, colobomi, malformazioni cardiache, al dotto uditivo e nella sfera riproduttiva (Clark et al., 2005). Per questi motivi è severamente vietato l’accoppiamento di due soggetti merle. • M: schiarisce alcune aree del mantello, lasciando inalterate altre aree che quindi appaiono più scure e aumenta l’estensione di aree bianche. • m: non provoca nessuna modifica del pigmento. Quando l’omozigosi è dominante, ossia MM (doppio merle o merle bianco), i soggetti si presentano completamente bianchi, Mantello nero
Società Italiana Alani (S.I.A.), che condiziona tutt’ora gli accoppiamenti nell’Alano. Tali regole risultano importanti al fine di impedire la nascita di colori non approvati dallo standard ufficiale tedesco. Inoltre risulta di fondamentale importanza la dichiarazione del colore del mantello all’interno del pedigree, decisione presa dalla S.I.A. nel 1984. Gli accoppiamenti programmati aumentano notevolmente la prevedibilità di alcune caratteristiche, come quella del colore del mantello, infatti da un incrocio tra fulvo e tigrato nasceranno cuccioli sia fulvi che tigrati a meno che il tigrato sia omozigote, in questo caso i figli saranno tutti tigrati. Un incrocio tra fulvi darà origine solo a fulvi, mentre tra due soggetti blu nasceranno solo blu. Accoppiando un blu con un nero da blu i cuccioli potranno essere neri o blu, se invece il nero fosse omozigote, saranno tutti neri.
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