I Nostri cani - aprile 2016

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Il Cane da Orso

I coraggiosi della Carelia Per comprendere appieno il Cane da Orso della Carelia è necessario chiudere gli occhi e fare un viaggio nel tempo, indietro fino alla fine del secolo scorso e ci sorprenderemmo nel trovare nei fantastici boschi di questa regione, il cui territorio è coperto per il 70% di foreste, uomini con le lance, pronti a combattere gli orsi con dei cani di tipo spitz, molto coraggiosi, con lo sguardo di fuoco. Questi cani si sono sempre distinti per la loro grande versatilità di cacciatori, sia che la preda fosse un orso, un cervo, linci o volativi, ebbene il cane careliano non deludeva mai il suo conduttore. Con la migrazione di questi cacciatori verso le lande finniche la razza è stata sviluppata appunto in Finlandia che oggi ne detiene la tutela.

La Storia L’antenato del Cane da Orso careliano può essere considerato il “Komi”, detto anche Cane di Zyrians. A seguito della migrazione, subito dopo la costituzione del Kennel Club Finlandese, la razza è stata sviluppata e preservata. Il fautore del suo sviluppo fu senza dubbio l’agronomo Olof Z. Berg che iniziò ad allevare ed ad inviare cuccioli in altre zone della Finlandia, questo ha consentito anche la crescita degli estimatori e dell’allevamento. L’introduzione effettiva avvenne il 2 e 3 Maggio 1936 ad un primo Show del Kennel Club, successivamente i cani vennero esposti in una mostra a Sortavala il 16 agosto 1936. I soggetti erano di buona costruzione ed avevano particolari attitudini alla caccia all’alce ed all’orso. Mentre la razza appariva in sviluppo ed in condizioni di buon allevamento, purtroppo la Guerra d’inverno del 1939 distrusse quasi completamente tutta la popolazione canina, fortunatamente una piccola parte di questa raggiunse la Finlandia Occidentale e da un censimento di 60 cani, 43 furono utilizzati per la rifondazione della razza, particolare impronta diedero i maschi: Selki, Tuusik e Mökki e la femmina Saida.

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Specialista nella caccia a grandi mammiferi è caparbio e di indole fiera Il lavoro Impiegato soprattutto per la caccia all’alce e all’orso, blocca e tiene a bada la preda. È un cacciatore appassionato, molto indipendente, ma collabora attivamente alla caccia poiché indica la presenza del selvatico abbaiando. Ha sensi molto sviluppati, specialmente quello dell’odorato, il che permette di utilizzarlo nella caccia alla grossa selvaggina. Ottimo il suo senso di orientamento.


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