I Nostri Cani - aprile 2015

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Di quel periodo, possono considerarsi fondatori della razza solo 4 soggetti, due maschi e due femmine: Wotan - maschio tigrato, Flock St. Salvador – maschio fulvo, Meta v.d. Passage – femmina pezzata e Mirzel – femmina fulva. A seguire da questa fase ‘sperimentale’, ne segue un’altra, cosiddetta ‘creativa’, che riguarda i primi 30 anni del 1900, in cui allevatori molto attenti e lungimiranti curarono, oltre all’aspetto morfologico, anche quello caratteriale. Vennero prescelti soggetti che potevano essere utilizzati nell’allora compiti di guerra, cosi come strenui difensori dei componenti familiari ma, allo stesso tempo, essere affidabili e versatili.

MIGLIORAMENTO DELLA RAZZA Infatti, nella terza fase detta ‘di perfezionamento’, si aspirerà a realizzare un modello che sarà proiettato sino ai giorni nostri. Grandi fautori saranno, l’allevamento tedesco ‘Vom Dom’ di Frau Stokmann, affiancato da Thechla Schneider – ‘Vom Marienhof’ e dall’olandese Cloppenburg – ‘V. New Drosedow’. In Italia, pietre miliari, saranno: Douglass Scotti – ‘Di Ponente’, Boncompagni – ‘Dei Dogi di Venezia’, Confalonieri – ‘Di Virmar’, Mola – ‘Di Cittanova’ e Tomaso Bosi – ‘Della Val di Senio’. La seconda metà del 1900, il Boxer in Italia, vive un periodo di grandi consensi e gli estimatori di questo ‘nuovo’ modello di medio molosso, iniziano ad apprezzarne

sempre più le qualità fisiche, psichiche e caratteriali. Dalla taglia media, e costruzione potente e muscolosa, possiamo paragonarlo ad un energico ed instancabile atleta al quale mai mancherà l’eleganza e la scioltezza dei movimenti, uniti al portamento fiero e nobile.

IN FAMIGLIA Fedele compagno, vive in simbiosi con il suo proprietario e con tutti i membri della famiglia, prediligendo lunghi periodi ludici con i bambini, dei quali è attento ed affidabile custode. Tendenzialmente pulito, per via del suo mantello a pelo corto e duro, si adatta senza sacrifici anche alla vita in appartaFoto storica di Flocky

mento, basta che 1 o 2 volte al giorno possa godere di un po’ di spazio all’aperto per dare sfogo alla sua esuberanza, sempre presente, anche in età avanzata. Sono proprio queste le peculiarità che, attualmente, ne hanno fatto un cane molto ricercato sia per la quotidiana vita in famiglia che per la versatilità d’impiego, tanto che ormai viene costantemente ritratto in molteplici attività: sportive, sociali e da utilità. In Italia le prerogative fondamentali per la selezione ed il miglioramento della razza sono state riconosciute, dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, al Boxer Club d’Italia (http://site.bcionline.it) quale unica Associazione Specializzata esistente sul territorio nazionale, fondata nel 1946. Con i suoi 36 Gruppi periferici, distribuiti capillarmente su tutto il territorio nazionale per un complessivo di circa 2.500 soci e con una produzione di circa 3.500 cuccioli iscritti al R.O.I. (Registro Origini Italiane), si conferma la prima razza del Gruppo 2. Negli ultimi 50 anni, il Boxer è stato protagonista di due importanti periodi. Il primo riguarda essenzialmente il boxerismo italiano che, con l’eccellente livello raggiunto in allevamento, è stato largamente apprezzato sia in territorio italico che in altri Paesi europei. Meritevoli di tali consensi possiamo ricordare allevamenti come: ‘degli Scrovegni’, ‘Saionara’, ‘della Cadormare’, ‘dei Centurioni’, ‘degli Etruschi’, ‘di Soragna’, ‘del Colle dell’Infinito’.

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