I Nostri Cani - maggio 2014

Page 8

i nostri

Cani

Anno 60 num. 5 maggio 2014

pagnando i legionari nei territori da conquistare o da controllare il molossus si fuse con altre razze locali potendo forse dare origine alle varietà quali il Dogue de Bordeaux, il Mastiff, forse il Rottweiler ecc.. Tornando ai giorni nostri vogliamo molto brevemente ricordare che il nostro Mastino fece la sua comparsa ufficiale nel mondo della cinofilia alla Expò di Napoli del 12/10/1946 tenutasi in quel dopoguerra a Castel dell’Ovo:in quella circostanza furono presentati otto soggetti, grazie all’opera disinteressata di alcuni appassionati quali il Dr. Ruggero Soldati, il Dr. Durante, l’Avv. Pacifico ed altri, tutti padri putativi della razza; giudicava il Dr. Pier Angelo Pesce, che successivamente divenne giudice specialista. A quella esposizione canina era presente lo scrittore ticinese Piero Scanziani, colui che divenne il proprietario del primo Campione Italiano (Guaglione I°, era l’anno 1949, nonché capostipite di una linea storica quello dell’allevamento di Villanova da cui discese la prima linea di sangue ufficiale), grandissimi sono i meriti di questo personaggio, per i soggetti prodotti e per la letteratura che contribuì a diffondere il Mastino Napoletano in Italia, ma accanto a lui altri personaggi nella terra Campana, in Toscana, a Roma all’inizio degli anni ‘50 lavorarono alacremente per il consolidamento della razza, il loro merito è stato altrettanto immenso e duraturo nel tempo consentendo consolidamento, e diffusione ed una corretta selezione, quasi una riscoperta di questa splendida razza millenaria (non potendo ricordarli nominalmente li

accomuniamo ad un ideale abbraccio ed ad un sentito ringraziamento). È giusto e doveroso lasciare alla mirabile penna di Piero Scanziani la descrizione di quel giorno “… Si chiamava Guaglione, v’erano otto cani da presa in quella prima mostra partenopea: alcuni grigi come Bufariello e Zingarella, alcuni neri come Leone e Catariì, Moschella era serpata, solo Guaglione, blu, possente e redivivo. Lo riconobbi all’istante; era uno dei cento che Paolo Emilio il macedonico aveva por-

tato in Roma al suo trionfo:era il gran cane d’Epiro, il figlio degli Assiri, nipote dei Tibetani,era il Molossus…”. Nello scetticismo generale i competenti non afferravano l’importanza di quel giorno, e quell’incontro, stava ufficializzandosi la razza del Mastino Napoletano! Continua Scanziani: “… Invano mostravo loro Guaglione, parlavo del molosso antico, ridacchiavano di me e della mia enfasi:Il più autorevole dei giudici decretò: manca la razza,addirittura manca il cane. La frase pareva vietare ogni rinascita, tuttavia avevo imparato che la vita è imprevedibile e fervida, fuori dalle nostre logiche:ride dei no umani, ride dei sì: la vita talvolta si china a raccogliere proprio chi pareva reietto e ne fa un sovrano. Guaglione divenne patriarca…” E così in quell’autunno post bellico in quella regione d’Italia,dove ha sede la città del sole, iniziò l’avventura che tutt’oggi riconosce in Napoli, la culla del nostro cane. Si ritiene doveroso precisare che la nostra Associazione specializzata di razza, la SAMN, di cui mi onoro di essere il presidente, nasce nel lontano 1949 come SIM (Società Italiana del Mastino) per poi trasformarsi dal 1963 con il nome attuale. Il primo standard di razza fu redatto da Piero Scanziani, successivamente vi fu una versione di Giuseppe Solaro, ma quello più completo fu redatto dal veterinario trevigiano Ruggero Soldati, inizio anni sessanta, sostituito da quello riconosciuto dall’ENCI del Dr. Cajelli, ne seguirono altri ed in vigore quello attuale in attesa di prossime confermate modifiche in sede ufficiale da parte degli Organi nazionali ed internazionali preposti.

9


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.