I nostri cani - Ottobre 2013-

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presenta un’esagerazione della taglia. La tendenza inoltre alla taglia del Parson Jack Russell (33-36 cm) è ovviamente grave rischiando di far sconfinare una razza nell’altra. Il peso di tali soggetti inoltre nella maggioranza dei casi eccede largamente il limite dei 6 Kg arrivando anche a 8 o 9 Kg. Insomma fuori taglia e fuori peso! Quindi, questi soggetti sono da penalizzare senza farsi condizionare dall’effetto scenico. Circonferenza toracica: recita lo standard “Le costole dovrebbero partire subito ben cerchiate e si appiattiscono ai lati così che il perimetro dietro ai gomiti può essere misurato con due mani (da 40 a 43 cm circa)” Questa misura rappresenta il cosiddetto torace spannabile: si tratta del poter con due mani allargate comprendere tutto il torace del soggetto (ovviamente anche in relazioni alla grandezza delle mani del giudice!). Ultimamente anche questa misura non è quasi più reperibile nei soggetti che escono dalla taglia. Insomma si sommano sempre più difetti per esagerazione che fuoriescono dallo standard di razza. Si tratta ovviamente, mi scuso per la ripetizione, nella maggior parte dei casi di cani che eccedono oltre che per taglia anche per peso.

I RAPPORTI MORFOLOGICI L’altezza sugli arti: il JRT è un terrier che deve avere rapporti 1:1 tra la distanza dal garrese al gomito e la distanza dal gomito a terra. Recita lo standard “Lo sterno è a metà altezza fra il garrese e il suolo” e quindi avremo di conseguenza un rapporto 1:1. Cani bassi sugli arti e che tendono al “bassotto” sono fuori standard anche se sono visibili spesso per il riconoscimento RSR. Lo sterno: questo è un altro problema che si sta sempre più evidenziando. Secondo lo standard “manubrio dello sterno visibilmente davanti alla punta della spalla”. Or dunque sui nostri ring si vedono sempre più cani con un manubrio dello sterno non visibile davanti alla spalla. Attenzione inoltre ai manubri dello sterno “artificiali” costruiti solo col pelo!

All Jacks Be Special

sui ring, bisogna però porre molta attenzione alle possibili colorazioni artificiali del nero e del tan. In particolare quest’ultimo può essere tinto con varie metodiche per marcare il colore in modo esasperato e aumentare l’effetto di impatto visivo. Stessa cosa potrebbe succedere con alcuni soggetti per l’abbondante uso di carbonato di calcio o magnesio o gesso per “sbiancare” il cane. Anche questa pratica deve essere penalizzata poiché rientra nelle norme della FCI che vietano le tinture e/o colorazioni artificiali dei cani. Il tingere un JRT inoltre rappresenta un modo di barare con se stessi: si rischia di selezionare cani con tan sempre più sbiadito (la genetica non è un’opinione!) ricorrendo per i ring alla colorazione artificiale.

LE PATOLOGIE GENETICHE Ma se tutto questo è certamente utile alla selezione della razza da un punto di vista fenotipico in relazione allo standard non certamente meno importanti per i seri allevatori sono i controlli delle patologie genetiche che affliggono questo piccolo grande cane. Semplificando con un elenco, le patologie ereditarie che colpiscono il JRT in modo prevalente e che è possibile diagnosticare precocemente sono: - Lussazione ricorrente della rotula: patologia ortopedica che è possibile diagnosticare con una semplice visita e soprattutto con i nuovi protocolli ENCI. Certificare ufficialmente. - Necrosi asettica della testa del femore:

IL MANTELLO Il colore del mantello: un altro carattere fenotipico che contraddistingue il JRT è il colore. Secondo lo standard “il bianco deve predominare, con macchie nere o color fuoco. Le macchie color fuoco possono variare dal fulvo più chiaro al più intenso. (castagno)”. Premettendo che il bianco predominante è praticamente presente nel 90% dei cani

Sushi

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