I Broholmer italiani al raduno di razza 2012
i nostri
Cani
Anno 59 num. gennaio 2013
Sabato 17 novembre rappresenta per noi il grande giorno. Di buon ora ci alziamo, carichiamo i nostri “tesori” e alle ore 10,00 siamo in una struttura agricola chiamata Pa Bygholm Landbrugsskole nella provincia di Horsens. Ci siamo, si comincia; 2.000 km per assistere a questa prova. I Broholmer da giudicare sono 26 e noi siamo gli unici stranieri presenti. Siamo fortunate, valuterà i nostri Broholmer Bo Lastheim Andersen uno dei più accreditati ed esperti conoscitori della razza. Il cane sfila in passerella e viene presentato come nelle esposizioni; viene studiato nel movimento, misurato in altezza, controllato e toccato in ogni sua più specifica parte fisica (testa, denti, orecchie, collo, tronco, coda, zampe, piedi). Viene minuziosamente esplorato. A questo punto il giudice ha un’idea ben precisa del suo complessivo aspetto generale. Si alza e in lingua danese spiega ad alta voce a tutto il pubblico che ascolta in silenzio, le ragioni che fanno ritenere il cane presentato bello, o i motivi per i quali l’esemplare non potrà essere utilizzato per la riproduzione. I proprietari aspettano con il fiato sospeso il responso inappellabile del giudice. Sebastian, il cane di Rubina, è il 14° Broholmer della scaletta. E’ entrato nel ring fiero e sicuro di sé, attento ed ubbidiente agli ordini della sua padrona. Una passerella davvero magnifica. Quando Bo Lastheim Andersen inizia a sentenziare il giudizio come già detto in lingua danese, l’applauso spontaneo scaturito dagli astanti non lascia dubbi all’interpretazione: “Sebastian è un vero Broholmer”. Difficile descrivere l’entusiasmo! Ho fatto irruzione nel ring (noi italiani ci facciamo sempre riconoscere) ed ho abbracciato e baciato il giudice, che sorpreso, ha sorriso divertito e tenendomi le mani, con convinzione mi ha detto “... very very nice... very very good!”. Sebastian ha ottenuto (insieme ad un altro solo esemplare) il punteggio più alto della giornata. Fino ad ora, solamente il mio Fengur, primo Broholmer italiano, al quale ho dedicato l’Affisso “della Stirpe di Fengur”, aveva superato con successo questo test. Avevamo chiesto se fosse stato possibile presentare anche Flynn (che non era in catalogo) pur sapendo che la giovane età e il suo non completo sviluppo fisico, avrebbe potuto penalizzare il giudizio e avremmo rischiato di vederlo escludere definitivamente dalla riproduzione, ma il lungo viaggio ed un pizzico di euforica incoscienza ci ha convinte a tentare. Così, subito dopo Rubina, è entrata Erika con Flynn e... la scena si è ripetuta. Il nostro cuore ha esultato di felicità. Due Broholmer presentati , due Broholmer approvati. Dopo le nostre esibizioni Bo Lastheim Andersen, ha fatto notare agli intervenuti di come questi due Broholmer fossero stati pre-
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sentati e di come questo, fosse il modo giusto di farlo. Avevo avviato già da lungo tempo una trattativa tra il Broholmerselskabet e il Broholmer Italia per stilare un Accordo di Collaborazione Internazionale. Il viaggio in Danimarca è stata l’occasione perfetta per avere contatti personali e diretti. L’Accordo è stato perfezionato e concluso, sono molto fiera di questo successo, così inseguito e insperato. E’ stata trovata una linea di intenti comuni nel perseguire la stabilizzazione dei Broholmer, facendo di fatto diventare l’Italia, uno dei pochi Paesi insieme alla Svezia, Germania e Finlandia, riconosciuti ufficialmente per la ricostruzione della razza dalla “Casa Madre”. Ringrazio il Comitato del Broholmerselskabet e tutti coloro che hanno organizzato questo incontro fantastico per la loro gentilezza e ospitalità. Un grazie speciale va comunque alla cara Anne Marie Gulmann per l’accoglienza calorosa e la disponibilità che, anche in questa occasione, ci ha riservato. Queste giornate ci hanno offerto la possibilità di poter vedere tanti Broholmer, di poterci confrontare con altri proprietari/allevatori ed esperti della razza; per noi è stato un grande successo ed una meravigliosa esperienza che ci dà nuova energia ed entusiasmo per proseguire su questa strada non sempre facile. Vanda Baldaccini
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