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Mensile ufficiale di:

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Editore: Sapim soc.coop. • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Stampa: Stab. Tipografico soc.coop. Santa Sofia • Anno XIV n 4 aprile 2010 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg.Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop ForlìCesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. • codice ISSN 1971-6842.

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EDITORIALE

Ci risiamo. Dal primo aprile tutte le tariffe agevolate a favore dell’editoria sono state abrogate, con particolare riferimento alla spedizione degli abbonamenti postali. Questo significa che La Società Cooperativa e tanti altri giornali del non profit dovranno rivedere completamente la loro politica distributiva. In pratica tagliare il numero di copie spedite, ridurre il numero di pagine, o chiudere del tutto. È un attacco che per i grandi editori avrà conseguenze residuali, visto il potere contrattuale che potranno mettere in campo con le Poste, ma che rischia invece di distruggere esperienze solo in apparenza distanti: la stampa cattolica e quella del terzo settore, i periodici delle Onlus e dell’associazionismo, nonché i giornali locali editi in cooperativa.

Può far sorridere, ma in un mondo in cui è ancora la voce tonante della televisione a dominare la scena, anche molti flebili sussurri possono creare un dissonante senso di fastidio.

Non si spiega, altrimenti, la pervicacia con cui si sta mettendo in crisi un settore che più di altri subisce i colpi di una durissima congiuntura. Passare a Internet? È un mezzo fondamentale in prospettiva, ma al momento attuale non raggiunge certo tutti. Mentre il passaggio al digitale terrestre, della cui utilità

per il cittadino è lecito dubitare, è stato sovvenzionato con montagne di soldi pubblici. Alle massime cariche dello Stato, a partire dal Presidente della Repubblica, sono già arrivati gli appelli di Mediacoop e di tutte le altre strutture che si occupano di editoria non profit, finora senza risultati.

Allo stesso tempo un’interpellanza bipartisan, firmata da 143 senatori di entrambi gli schieramenti, si è depositata sul tavolo di Berlusconi per poi rimanere lettera morta.

Quello che rende ancora più amara la vicenda è il fatto che la decisione del governo sia arrivata nel giro di una notte, con un decreto interministeriale, senza che gli editori fossero informati e senza aver avuto il tempo di poter capire come organizzarsi diversamente. Cosa pressoché impossibile se non a scapito di un aggravio di costi di quasi il 200%.

L’unica strada percorribile - a questo punto - appare il ricorso alla giustizia amministrativa, con i tempi e le incertezze che tutti conosciamo.

«Salvare il pluralismo dell’informazione evitando allarmismi», così esortava il presidente Napolitano al Quirinale nell’ottobre 2008. «Oggi siamo passati dagli allarmi ai fatti», scrive l’associazione per la libertà di stampa Articolo 21. Noi non possiamo che sottoscrivere.

«Fra tre anni avremo il Campus» Con 2.700 posti aula e 9.600 metri quadri di superficie il “trefolo” è l’asse portante del nuovo quartiere universitario forlivese. Un’opera sempre più vicina, dopo la consegna del cantiere alle cooperative di Conscoop che hanno vinto la gara.

A pagina 2

ULTIM’ORA

5 per mille per le ONLUS (anche per il 2010 è POSSIBILE!)

CAD è una ONLUS

Monica Fantini nell’assemblea della Fondazione Nuovo importante incarico per il direttore di Legacoop Forlì-Cesena, Monica Fantini: è stata nominata nell’assemblea dei soci della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.

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Fabio Blaco

Chi vuole spegnere le voci del non profit?

PRODUZIONE LAVORO

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La Società Cooperativa

Linea di confine

L’esclusiva discrezione di Pietro Caruso

L’EVENTO :: Consegna ufficiale dei lavori alle imprese di Conscoop

Al via il cantiere per il Campus La consegna dell’opera è prevista in tre anni

L

unedì 12 aprile si è svolto a Forlì l’incontro pubblico in occasione della consegna ufficiale del cantiere per la costruzione del “Trefolo” e dei blocchi aule del futuro Campus Universitario.

Per presentare l’opera sono intervenuti il Sindaco Roberto Balzani, il Presidente del Polo scientifico-didattico di Forlì Paolo Zurla, il Pro-rettore Vicario dell’Università di Bologna Emilio Ferrari, il Pro-rettore incaricato per le Sedi Decentrate Guido Sarchielli, e il presidente di Conscoop, Mauro Pasolini.

Il Consorzio delle Cooperative di Produzione Lavoro si è aggiudicato la gara pubblica insieme al consorzio Ciro Menotti di Ravenna e al CEAR di Forlì, come capofila di un gruppo di imprese

Il “trefolo” ospiterà tre blocchi aule per 2.700 posti che comprende Clafc, Idrotermica Coop, Ceif, Cclg e Acmar. Oltre ad illustrare le fasi evolutive del progetto, l’iniziativa ha offerto a cittadini e organi di informazione l’occasione di entrare all’interno dello spazio dove sorgeranno i nuovi edifici.

Il “trefolo” è un percorso di collegamento costituito da strutture che si intrecciano tra loro nello spazio e costituisce l’asse portante del Campus unendo gli edifici esistenti e individuando un percorso aperto alla città. I tre nuovi blocchi aule ospiteranno sei aule ciascuno per

La Società Cooperativa Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Editore: Sapim soc. coop.

Via Monteverdi 6/b Forlì Tel. 0543.785411• Fax 0543.781134 www.lasocietacooperativa.it • info@sapim.it Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Redazione: Monica Fantini, Gabriele Zelli, Valdes Onofri, Enrica Mancini, Matteo Marchi, Francesca Montalti, Francesca Fiorini, Antonio Zampiga Foto: F. Blaco, G.Sabatini, G.Colagrossi, Arch. Legacoop e Cooperative Pubblicità: tel. 0543 785462 • marketing@sapim.it Impaginazione: Ufficio stampa Legacoop FC Stampa: Tipografico dei Comuni soc.coop.

Numero chiuso in redazione il 26/4/2010

una capienza complessiva di 2.700 posti dove sarà concentrata l’attività didattica.

In totale sono 9.600 i metri quadri di superficie che si andranno a realizzare all’interno dei quali sono previsti spazi anche per le postazioni di studio. I lavori sono stati aggiudicati attraverso una gara pubblica di rilievo europeo. L’intervento si aggiunge a quelli già in corso (primo stralcio della mensa, recupero della palazzina d’ingresso del precedente polo ospedaliero ed ex padiglione chiamato “celtico”) e si inserisce in un quadro generale che vede già attive le strutture di via Pellegrino Laziosi (Biblioteca “Roberto Ruffilli”) e di via Giacomo della Torre (padiglioni “Giulitta Morgagni” e “Gaddi” per Scienze Politiche). (E.G.)

fotoservizio Blaco

Quello che il grande sociologo del lavoro e della produzione Luciano Gallino definisce come “capitalismo per procura” è l’affidamento di oltre metà dell’economia mondiale ai cacciatori di mercati azionari , fondi pensione, d’investimento e di assicurazioni che girano il mondo avanti indietro spesso proponendo, arricchito, il medesimo pacco di carta straccia ipervalutata senza badare alle conseguenze delle loro attività. Con parole diverse Obama, ma con maggiore chiarezza il presidente Frankin Delano Roosevelt al Congresso degli Stati Uniti nell’aprile del 1938 sosteneva: «...una democrazia non è salda se il popolo tollera la crescita di un potere privato al punto che esso diventa più forte dello stesso stato democratico». «La libertà di una democrazia non è salda se il suo sistema economico non fornisce occupazione e non produce e distribuisce beni in modo tale da sostenere un livello di vita accettabile».

I cinici e i cosiddetti realisti possono obiettare che per capire quella lezione rooseveltiana il mondo occidentale ha dovuto attraversare la Seconda Guerra Mondiale. Fuori di metafora e attualizzando il presente possiamo convenire che quasi tutti i governi del mondo ad eccezione di Usa e Cina e pochi altri non stanno programmando quasi nulla del futuro. Sono infatti liberisti fuori tempo massimo, come avviene nel nostro Paese, che aspettano che la ripresa del ciclo virtuoso dell’economia torni a funzionare miracolosamente. Le virtù riformatrici sono soltanto declamate visto che non si mettono mano a riforme capaci di assicurare ai risparmiatori di tutto il mondo per prima una nuova convocazione di un vertice per un “nuovo ordine mondiale economico e finanziario” capace di costruire un nuovo equlibrio delle monete e degli scambi. In secondo luogo che occorre una nuova filosofia del lavoro che attribuisca all’universo delle nuove funzioni nuovi parametri in termini di salari e di stipendi e in terza misura che ci sono beni pubblici che non possono essere privatizzabili come l’acqua, l’atmosfera e persino l’etere. Se questo avviene è perché la protervia di certa politica e di certa economia non vuole essere contenuta da un rapporto più equilibrato fra pubblico e privato. Stato e Mercato devono convivere, ma se l’uno prevale sull’altro è la fine di tutti e due. Dunque l’esclusiva discrezione è meglio che non esista. Troppi pasticci e troppi pericoli.

Il Sindaco Roberto Balzani ha consegnato i lavori al gruppo Conscoop.

POLITICA

La Società Cooperativa

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PROTAGONISTI :: Intervista a Vasco Errani, riconfermato presidente della Regione Emilia-Romagna

NOMINE

Blaco

«La cooperazione, una realtà che ha saputo innovarsi»

A Forlì-Cesena eletti quattro consiglieri

«Vale sempre la pena ricordare che le cooperative non possono delocalizzare»

Di fronte alla crisi il mondo si affida all’impresa cooperativa. Anche negli Stati Uniti, patria del libero mercato viene riscoperto questo modello. E da noi?

In Emilia-Romagna la cooperazione è già una realtà molto importante della nostra economia. Una realtà che ha saputo rinnovarsi e che rappresenta uno dei modi più moderni e avanzati per organizzare il lavoro e l’attività dell’impresa. Pensiamo all’occupazione, al radicamento sul territorio e alla capacità di innovare: vale sempre la pena ricordare che il movimento cooperativo non si può delocalizzare.

Blaco

L’intervista è stata realizzata in occasione dell’incontro di Vasco Errani con il consiglio provinciale di Legacoop Forlì-Cesena svolto alla cooperativa Giuliani lo scorso 22 febbraio.

DURE REAZIONI CONTRO I TAGLI ALL’EDITORIA

Zoffoli e Lucchi: «Ripristinare le tariffe» «Se il Governo non tornerà sui suoi passi, ritirando il decreto sulle tariffe postali agevolate, migliaia di giornali e associazioni no profit si troveranno a pagare aumenti spropositati per le spese di spedizione. Questo decreto è un vero e proprio attacco al Terzo Settore e alla libertà d’informazione». Damiano Zoffoli, (nella foto) rieletto consigliere regionale, si schiera al fianco dei periodici che, come La Società Cooperativa, danno voce a un mondo spesso ignorato dagli organi di informazione “ufficiali”: dalla stampa cattolica a quella associazionistica, dai giornali editi da cooperative ai bollettini delle ONLUS. Dopo che il Governo ha alzato le tariffe postali fino a cinque volte, sopprimendo con un decreto interministeriale le agevolazioni stabilite per legge, molte testate sono a rischio chiusura. Anche il Sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, si unisce alla protesta: «E’ vero, stiamo attraversando un periodo difficile e occorre una particolare attenzione nella destinazione delle risorse, ma sono convinto che si possano e si debbano trovare altre modalità per evitare di colpire così duramente il mondo dell’informazione e del terzo settore. Per questo ho scritto ai nostri parlamentari locali, per sollecitarli ad attivarsi in tutte le forme a loro disposizione per chiedere di rivedere il provvedimento».

Archivio Zoffoli

Presidente, cosa ha fatto e cosa farà la Regione per sostenere le imprese contro la crisi?

Potrei citare le centinaia di milioni di euro andati a finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga o per il sostegno al credito delle imprese. Ma, soprattutto, in Emilia-Romagna abbiamo una politica industriale centrata sull’innovazione.

Realizzeremo i tecnopoli collegati alla filiera industriale, perché dobbiamo costruire una nuova economia, compatibile con l’ambiente e di qualità. È quello che serve per dare ai nostri ragazzi un lavoro di qualità, corrispondente al curriculum professionale e scolastico: è il grande impegno della nostra Regione, concreto, con risorse già programmate, a fronte di una politica industriale inesistente a livello nazionale.

Sono quattro i consiglieri regionali espressione del territorio di Forlì-Cesena nella nuova legislatura: tre del PD (Tiziano Alessandrini, Damiano Zoffoli e Thomas Casadei, inserito nel listino di Errani) e uno del PDL (Luca Bartolini).

Welfare e cooperative sociali: a cosa stiamo andando incontro?

A un’innovazione profonda, quello che io chiamo un welfare comunitario. Con l’accreditamento abbiamo un obiet tivo: mettere al centro la persona e i suoi bisogni. Per garantire ai cittadini attraverso tanti protagonisti pubblico, privato sociale, cooperazione, volontariato, non profit - un servizio sempre più personalizzato e adeguato alle esigenze della persona, con un sistema che tiene alte qualità e governo dei costi. Perché è la persona che ci interessa, e le istituzioni devono essere al loro servizio.

Un’ultima domanda sulla regione Romagna: è nota la sua opposizione all’ipotesi di separarla dall’Emilia. Perché?

Dove andrebbe la Romagna da sola? Purtroppo da nessuna parte. Non si capisce che il futuro ormai si gioca tutto per sistemi territoriali forti, integrati.

Non si vuole comprendere, per motivi elettoralistici, che il mondo richiede una capacità competitiva e una massa critica che non guarda ai confini amministrativi, ma alla dimensione reale. L’Emilia-Romagna è una delle pochissime regioni italiane in vetta alle classifiche europee. Se la dividessimo, nessuna delle due parti potrebbe ambire a questo ruolo. E dunque i cittadini che risultati otterrebbero? Più poltrone per i politici, più costi per l’amministrazione, e un ruolo più basso per il loro sistema territoriale. Quindi i cittadini subirebbero un danno. a cura di Emilio Gelosi

Tiziano Alessandrini e Thomas Casadei sono le new entry Ma mentre per Zoffoli e Bartolini si tratta di una riconferma, Casadei e l’ex presidente della Camera di Commercio sono al primo mandato.

«La crisi colpisce ancora duro - dice Alessandrini (nella foto) - e purtroppo ci vorrà ancora tempo per dirsi fuori. Un impegno per le imprese? Prima di tutto occorre aiutarle ad avere il credito da parte delle banche, ma bisogna anche fare in modo che si attrezzino dal punto di vista dell’innovazione. Per fare questo servirebbe una politica industriale a livello nazionale, che purtroppo in questo momento non c’è». Sulla cooperazione il giudizio è più che lusinghiero: «È un elemento di grande valore non solo in Italia, ma in tutto il mondo, perché aiuta mantenere la coesione sociale del territorio. Un elemento che rischia di perdersi, specie nei momenti di difficoltà».

AGROALIMENTARE

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La Società Cooperativa Archivio Macfrut

Roma, Romagna

In treno, meglio di Kasparov di Cristian Maretti

Ai tempi della sfida scacchistica Karpov – Kasparov, tra amici si discuteva animatamente sui sistemi per mantenere massima la concentrazione e la calma.

La leggenda narra che tra i metodi di allenamento più duri ci fosse il fumo di sigaretta soffiato in faccia allo scacchista da una signorina discinta. Mantenere calma e concentrazione è importante anche per il sottoscritto.

Una grande opportunità di allenamento me la offre Trenitalia. Per esempio alcune sere fa, arrivato alla stazione di Bologna da Roma per prendere la coincidenza per Forlì, mi sono trovato con il primo messaggio di ritardo: cinque minuti. Improvvisamente l’avviso cambia: prima 10, poi 15 minuti, ma nel frattempo il binario era stato retrocesso a non pervenuto (“–“). Poi era tornato 11, infine addirittura 1. Immaginate la carovana di persone e bagagli transumare per i sottopassaggi e le scale da un capo all’altro della stazione temendo di perdere il treno e chiedendo a chiunque conferma del proprio.

Infine il treno è arrivato.

Quando finalmente sono stato seduto sulla poltrona non ho potuto fare a meno di notare che l’orologio del vagone segnava un orario che non aveva nulla a che fare né con l’ora legale ne con quella solare, che il bagno era fuori servizio e che il contachilometri della carrozza era fisso sullo zero. E lì ho compreso la fortuna di potersi allenare alla calma e alla concentrazione grazie ai servizi ferroviari nazionali. Meglio così; il fumo mi avrebbe nuociuto alla salute e la signorina discinta mi avrebbe pure provocato qualche problemino a casa.

AGROALIMENTARE :: Legacoop tra i promotori di un convegno internazionale sul tema

Salute e alimentazione di scena a Macfrut 2010 La fiera cesenate si conferma punto di riferimento mondiale

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i sarà anche il rapporto tra salute e alimentazione, un argomento molto caro a Legacoop ForlìCesena, tra i temi principali del prossimo Macfrut, che si svolgerà a Cesena dal 6 all’8 ottobre. È non è certo un caso. Nel programma della fiera dell’agroalimentare - presentato ufficialmente giovedì 15 aprile a Roma alla sede dell’Istituto per il Commercio Estero - Legacoop è presente come promotrice di un grande convegno internazionale che coinvolgerà referenti istituzionali e politici, medici ed esperti, riprendendo i temi aperti nell’edizione

Presentata a Roma la nuova edizione della fiera cesenate che si svolgerà il prossimo ottobre 2009, quando la fiera cesenate ospitò, sempre grazie al movimento cooperativo, personalità di rilievo come Eugenio Del Toma, Dino Amadori, Massimo Radaelli, Paolo De Castro, Laura Bianconi e Giovanni Bissoni.

Macfrut, con l’edizione del 2010, intende confermare e rafforzare la sua vocazione

internazionale aprendosi ulteriormente al confronto con i mercati esteri. Macfrut, ritiene che un punto importante per l’intero settore sia l’innovazione di prodotto e di processo; per questo motivo è stato istituito il “Premio all’innovazione”, che si terrà nel corso della rassegna. Sarà mantenuta anche l’ “anteprima” (martedì 5 ottobre), con il “Summit Europeo della Frutta”, per dibattere sui dati di previsione delle produzioni invernali (kiwi, mele, pere e agrumi).

Come ha sottolineato Domenico Scarpellini, Presidente di Cesena Fiera, «il ruolo di Macfrut come punto di ri-

ferimento internazionale per l’ortofrutta verrà accentuato dal G 20 dell’ortofrutta». Il summit si terrà martedì 5 e mercoledì 6 ottobre e vedrà la partecipazione della maggiori regioni ortofrutticole europee che metteranno a punto un documento sulla certezza delle regole uguali per tutti. «Non voglio dire che arriveremo a confrontarci, come in Francia, sul prezzo minimo in caso di crisi, ma puntiamo ad una maggior ripartizione del reddito lungo la filiera e proprio a tal fine –ha concluso Scarpellini- a Macfrut avremo la partecipazione della Distribuzione organizzata europea».

ENOLOGIA

Cevico primo al Vinitaly col Pignoletto Tris di successi per Gruppo Cevico: la cooperativa è tornata dal Vinitaly appena concluso con due medaglie e una grande promessa. Il Pignoletto Colli d’Imola DOC Frizzante 2009, prodotto dal gigante lughese Cevico e vinificato presso lo stabilimento di Imola dell’associata Cantina dei Colli Romagnoli, ha conquistato la più prestigiosa medaglia al Concorso Enologico Internazione del Vinitaly 2010, la Gran Medaglia d’Oro, prendendosi ‘fuoricasa’ una grande soddisfazione sui Prosecchi, protagonisti nel settore degli spumanti italiane. «Le Bollicine Romagnole sono arrivate al ‘top’ del Vinitaly – commenta la Presidente del Gruppo Cevico Ruenza Santandrea - e questo per noi è il riconoscimento concreto di un percorso che stiamo portando avanti da qualche tempo proprio investendo sulle bollicine: sia il Pignoletto che il Vollì, lo spumante che abbiamo appena lanciato nelle versioni Extra Dry e Brut, al Vinitaly hanno riscosso un grande successo». (M.M.)

INNOVAZIONE

La Società Cooperativa

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INTERNAZIONALIZZAZIONE :: La cooperativa di Longiano ha concluso un accordo con un importatore leader sul mercato di Pechino

Sette showroom in Cina per COCIF

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ocif, cooperativa leader in Italia nella produzione di porte e serramenti in legno, ha concluso un accordo di partnership con un importatore per la commercializzazione dei propri prodotti nel mercato cinese.

L’intesa siglata prevede anche l’apertura di 7 showroom nelle città più importanti della Cina, Beijing, Shanghai, Nanjing, Qingdao, Dalian, Chongqing e XI’an, dove sarà possibile acquistare le ultime linee di porte e serramenti in legno Cocif.

Si punta al mercato degli appassionati dell’Italian Style Gli showroom Cocif saranno posizionati nel cuore delle città selezionate o nei centri più strategici per lo shopping, così da garantire il maggior numero di contatti con la clientela e nello stesso tempo assicurare un’ampia visibilità al brand.

Con questo importante investimento, la cooperativa di Longiano punta a con-

quistare anche il mercato cinese, attualmente quello più in crescita nel panorama mondiale e con un ampio bacino di appassionati di prodotti “Italian Style”, di cui Cocif è tra i massimi rappresentanti. «Pur vivendo una fase mondiale di così grande recessione economica ha dichiarato Piero Cataldo, Direttore Generale COCIF - abbiamo deciso di continuare ad investire importanti risorse economiche con l’obiettivo di aumentare la nostra presenza nel mercato mondiale delle chiusure per l’edilizia.

Archivio COCIF

Aperture nelle metropoli più importanti

Negli showroom COCIF sarà possibile acquistare le ultime linee di porte e serramenti in legno.

In questo momento, la Cina rappresenta un mercato consolidato e molto attento

ai prodotti con un design e un gusto made in Italy e sono sicuro i consumatori

FORMAZIONE :: Martedì 25 maggio un corso con il professor Nicola Tomesani per migliorare l’approccio al mercato

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hiedetelo a qualunque impresa che sta sul mercato: di cosa avete bisogno?

Nove su dieci vi risponderanno a pelle: abbiamo bisogno di allargare il nostro mercato e di migliorare le vendite. Di nuovi clienti, insomma. È pensato per loro il nuovo corso di formazione Sapim: strutture che hanno bisogno di sviluppare obiettivi commerciali e voglio-

Istockphoto

Come si conquistano nuovi clienti? no rafforzare la propria rete vendita attraverso lo studio mirato del mercato, dei propri punti di forza e delle opportunità da cogliere.

Il formatore è veramente d’eccezione: Nicola Tomesani, professore di analisi competitiva all’Università di Bologna e docente della Business School del Sole 24 Ore, con un’espereienza di consulente che lo ha portato a lavorare, tra gli altri, per Ducati, Ferrari e Mediaset.

«Collocare le vendite in una posizione di cliente interno rispetto al marketing - dice Serenella Vasini, responsabile formazione di Sapim - permette di sviluppare obiettivi commerciali, modalità di azione e indicatori di performance che facilitano le azioni di vendita. Con questo corso vogliamo fornire ai partecipanti, in una session intensiva, le competenze per identificare nuovi prospetti trasfor-

mandoli in clienti e misurare la qualità della relazione coi clienti acquisiti».

Il corso si svolgerà martedì 25 maggio, dalle 9 alle 18, presso il Centro Engel, in via Ravegnana 407 a Forlì. La quota di partecipazione è di 280,00 euro a persona (sconto 15% per le cooperative associate a Legacoop Forlì-Cesena).

Per informazioni: Sapim, tel. 0543 785453 - formazione@sapim.it. (M.M.)

sapranno apprezzare i nostri prodotti, garantendoci ottimi risultati commerciali».

CORSO A CESENA

Web marketing per le imprese Trasformare il proprio sito internet e la mailing list dei clienti in uno straordinario strumento di marketing: è il tema del corso “Web Marketing per le imprese”, promosso da Sapim, che si terrà mercoledì 12 maggio alla CAC di Cesena. Il docente è Alessandro Ronchi, webmaster ed esperto di informatica. Info: 0543 785453 - formazione@sapim.it.

BIOLOGICO

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Meno da spendere, più da scambiare di Fabio Gavelli

La crisi economica sta provocando dei cambiamenti non temporanei nei consumi e negli stili di vita. Le ricerche degli ultimi mesi sono abbastanza concordi su questo punto, quello che non è chiaro è quale direzione prenderanno i nuovi comportamenti.

Pare che i mercati diventino sempre più indecifrabili, scomposti in molte nicchie, in perenne evoluzione.

Il dato di fondo però è comune: una larga fascia della popolazione dispone di minori capacità di spesa rispetto a una decina d’anni fa. Prendono dunque quota le modalità che consentono risparmi, dai gruppi d’acquisto solidale ai mercatini dell’usato.

Sulla spinta di quanto avviene nei paesi anglosassoni, fa capolino anche un sistema antichissimo: il baratto. L’idea di scambiarsi oggetti, libri e indumenti sta incuriosendo anche gli italiani. Si tratta per ora di piccole esperienze, rese tuttavia più facili, anche dal lato organizzativo, grazie alle possibilità offerte dalla Rete.

Gli esempi, le informazioni e le tendenze in atto sono riassunte nel libro “I love swapping”, presentato di recente al Megaforlì dall’autrice Marina Martorana, collaboratrice del Corriere della Sera. Si scopre per esempio che nel sito barattolibri.com compare una “biblioteca” virtuale di 60 mila volumi e che il portale suesu. it ha registrato più di 3 milioni di visite. Alcuni lanciano feste del baratto, occasioni anche di incontri e socialità, mentre si diffonde lo scambio di case per le vacanze: una famiglia di Roma e un’altra di Parigi si accordano per trasferirsi l’una nell’alloggio dell’altra per le ferie. Negli ultimi 25 anni il denaro è stato la pietra angolare delle società occidentali, misura del successo e del benessere. Oggi sempre più persone si rendono conto che il mondo è molto più vario e interessante di un conto corrente.

INIZIATIVA :: Legalità, sviluppo economico e lavoro pulito: prosegue l’impegno di Libera Terra, Legacoop e Coop

Un metro quadro contro la mafia Due incontri con il presidente della cooperativa Terre di Puglia-Libera Terra

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ue incontri pubblici per parlare di legalità, sviluppo economico e lavoro pulito, e conoscere i buoni prodotti di “Libera Terra”, frutto della coltivazione dei campi confiscati alla criminalità organizzata nel sud d’Italia. Sono quelli che si sono tenuti all’ipercoop “Lungo Savio” di Cesena e al supermercato Coop “I Portici” di Forlì venerdì 17 e sabato 18 aprile insieme ad Alessandro Leo, presidente della cooperativa “Terre di Puglia-Libera Terra”.

Gli appuntamenti, dal titolo “Libera un metro quadro di terra dalla mafia”, sono stati promossi dai soci di Coop Adriatica della provincia di Forlì-Cesena in collaborazione con Legacoop Forlì-Cesena e le sedi territoriali di Libera.

Durante gli incontri, Leo ha portato l’esperienza

della cooperativa, che occupa ogni anno circa 50 persone, impegnate nella lavorazione di 60 ettari di terreno strappati alla Sacra Corona Unita e situati nella provincia di Brindisi (a Mesagne, Torchiarolo e San Pietro Vernotico), nel Leccese e nel Foggiano.

Di questi, 25 sono coltivati a grano biologico, per la produzione dei tarallini pugliesi “Libera Terra”, e 35 sono adibiti a vigneto e recuperati anche grazie al supporto di tecnici del circuito “Slow Food”.

All’incontro di Forlì erano presenti il direttore di Legacoop Forlì- Cesena Monica Fantini, il consigliere regionale Tiziano Alessandrini, il direttore delle Politiche sociali di Coop Adriatica Marco Gaiba, l’assessora alle Politiche giovanili del Comune di Forlì Valentina Ravaioli, Stefano Sbarbati del Co-

Blaco

Globale e Solidale

La Società Cooperativa

Due foto dell’incontro svolto al supermercato I Portici di Forlì.

mitato promotore Progetto Mafie Transnazionali, e Marisa Zani di Libera Ravenna e Forlì-Cesena.

Immagini in libertà

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Almaverde Bio si promuove ad Atene È partita a metà marzo una campagna di promozione del marchio Almaverde Bio ad Atene e Salonicco. «Si tratta di un importante passo avanti nella realizzazione del nostro progetto di internazionalizzazione del marchio – spiega Paolo Pari, direttore di Almaverde Bio Italia – e i risultati realizzati in Grecia, nonostante la difficile situazione economica, ci fanno ritenere che esistano i presupposti per una politica di marca sul prodotto biologico anche in questo mercato». di Luciano Liuzzi

SOCIALI

La Società Cooperativa

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CONVEGNO :: Le Centrali Cooperative hanno partecipato al convegno organizzato dall’ASL di Cesena

Comunicazione di servizio

«Accreditamento: pronti, ma con tariffe adeguate»

L’Ombudsman Titolo su due righe che esiste dellanon rubrica

Il superamento della logica degli appalti è importante, ma da sola non basta

Ufficio stampa Legacoop Forlì-Cesena

L

e cooperative sociali di Forlì-Cesena sono pronte a una vera e propria svolta epocale nell’ambito del Welfare regionale: il passaggio dalla logica degli appalti al sistema dell’accreditamento.

La settimana della salute mentale svolta a Cesena, con il convegno organizzato dall’ASL, è diventata quindi un’occasione di riflessione importante su questo tema, in cui le cooperative sociali aderenti alle tre centrali cooperative Legacoop, AGCI e Confcooperative sono pronte a giocare un ruolo ben definito.

Ma in cosa consiste questa novità, e cosa comporterà per i cittadini? «Con l’accreditamento – dichiara la responsabile politiche di Welfare di Legacoop, Enrica Mancini - si delineeranno nuove opportunità per costruire forme moderne di welfare che vadano oltre la mera gestione degli appalti, che si sono rivelati

Il tavolo dei relatori al convegno “Il ruolo della Cooperazione nella Salute Mentale di Territorio” svolto a Cesena il 14 aprile.

strumento poco adeguato a soddisfare tutti i nuovi bisogni degli utenti e le richieste di qualità dell’ente pubblico».

«Con l’accreditamento al privato sociale infatti – aggiunge la responsabile cooperative sociali di AGCI, Laura Pondini, si

offrirà alle cooperative la possibilità di co-progettare le politiche di settore, misurandosi in progetti socioassistenziali di più ampio respiro, con professionalità qualificate nell’assistenza, nella riabilitazione e nel reinserimento sociale delle persone».

«Questo significherà più possibilità per gli utenti di vedere riconosciute le proprie specifiche esigenze – afferma Giancarlo Turchi, responsabile Welfare di Confcooperative – e di ottenere servizi di qualità, valorizzando le eccellenze che in questi anni si sono

di Emanuele Chesi

affermate nel territorio promuovendo sperimentazione e innovazione, secondo logiche che coniugano solidarietà e mercato e che creano, al contempo, occupazione, percorsi personalizzati di inserimento professionale in fasce di mercato sociale all’interno delle quali si potranno sperimentare politiche attive del lavoro».

Il superamento della logica degli appalti, però, da solo non basta. «Affinchè l’accreditamento possa compiutamente realizzarsi e dare i suoi risultati – conclude Enrica Mancini - è opportuno che la qualità richiesta per il servizio sia equamente remunerata dalle tariffe di riferimento e che sia riconosciuto a pieno titolo il valore del lavoro sociale che la cooperazione svolge, che è lavoro qualificato, fatto di professionalità, investimenti in formazione e strutture, e di forte radicamento sul territorio».

Emilio Gelosi

NIDI :: L’esperienza della cooperativa sociale è stata presentata al Convegno Nazionale dei Servizi per l’Infanzia

C’

era anche Acquarello al XVII Convegno Nazionale dei servizi educativi per l’Infanzia da zero a sei anni svolto a Torino dal Gruppo Nazionale Nidi Infanzia l’11, 12 e 13 marzo. A portare l’esperienza della cooperativa forlivese, specializzata nei servizi da zero a tre anni, è stata Barbara Biserni, che ha ricordato come il rispetto dei requisiti di Responsabilità Sociale dia ad Acquarello la possibilità di dimostrare in modo credibile a tutte le parti interessate che la politica, le procedure e le prassi in essere, permettono alla cooperativa stessa di offrire uno standard, basato

su normative internazionali, su diritti umani e legislazioni nazionali in materia di lavoro, nonché di tutelare e di rendere partecipe tutto il personale, includendo fra questi sia il personale della cooperativa stessa sia i propri fornitori. «Inoltre - ha detto la Biserni - al fine di garantire maggiormente la conciliazione dei tempi di lavoro e la famiglia dei nostri operatori ad oggi in Acquarello i part time sono l’89% dei dipendenti e il 95% degli educatori. Questa fa si che chi lavora in Acquarello si senta ancor più motivato nel far parte di questa realtà contribuendo a farla crescere, nell’ottica del sentirsi partecipe della stessa». (M.M.)

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Archivio Acquarello

Acquarello protagonista a Torino

Ombudsman. Chi era costui? Una figura centrale della cultura giuridica e democratica dei paesi scandinavi e anglosassoni, recepita (in parte) nel nostro ordinamento con l’istituzione del difensore civico.

In quei felici paesi lo stesso modello di ‘rappresentanza’, di ‘garanzia’ del cittadino dinanzi ai soprusi del potere è stato immesso, ormai da molti anni, anche nel mondo dell’informazione. È il ‘public editor’, una funzione che potremmo tradurre magari con ‘garante dei lettori’.

Cioè un giornalista di assoluto prestigio, meglio se esterno alla redazione e alla stessa azienda editoriale, che si assume il compito di rifare le bucce al giornale (o alla tv), raccogliendo le critiche dei lettori e avanzandone delle proprie, con l’obbiettivo di proteggere i cittadini da eventuali soprusi e comunque garantire ai lettori stessi un’informazione corretta e di buon livello.

Il giornale ci guadagna in affidabilità, trasparenza e autorevolezza. Il ‘public editor’ del New York Times, ad esempio, ha recentemente bacchettato il prestigioso quotidiano per l’uso troppo disinvolto delle fonti anonime (peraltro una caratteristica della stampa Usa molto attenta alla protezione delle fonti).

Ne è nata una discussione che non può che aver fatto bene a tutti. Pensiamo quante occasioni di intervento potrebbe avere un public editor in giornale italiano. E il lavoro non gli mancherebbe certo se si dedicasse pure alla tv.

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