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LA SOCIETA COOPERATIVA Mensile di Legacoop Forlì-Cesena • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Editore: Cooperdiem soc.coop. • Stampa: Tipografico soc.coop. Santa Sofia (FC) • Anno XVI n. 7-8/2012 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg.Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop Forlì-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47122 Forlì. • codice ISSN 1971-6842 • Numero chiuso in redazione il 28 agosto 2012

UnA CoMUnITÀ SenZa COnFini nÉ TraTTini

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uando nel 2010 si è svolta la prima edizione pochi sapevano che i l t e r r itor io d i Forlì-Cesena fosse ai vertici nazionali delle classifiche del Benessere Interno Lordo, secondo i principi teorizzati da grandi economisti come J.E. Stiglitz. Oggi che la Settimana del Buon Vivere si afferma sulla scena dei grandi eventi nazionali, il panorama si allarga a un’area vasta romagnola che esprime un enorme potenziale su questi temi, promuovendola come esperienza di riferimento che va sostenuta e diffusa. Il contesto è quello di una Comunità letta non come mero contenitore di esperienze, ma come il risultato delle stesse che la distinguono, dandogli un’identità qualificata. È la Valle del Benessere. Dove “benessere” non va certo inteso in termini edonistici ma come elemento equo e sostenibile e, quindi, qualificante dell’economia e della qualità della vita delle persone. C o n l ’e d i z i o n e 2 012 , la terza, la Settimana del Buon Vivere ha raggiunto un obiettivo ulteriore

Foto Blaco

L’Intervento

NON C’È PIÙ

CRISI EDILIZIA: INTERVISTA A PASOLINI

IL FUTURO

A PAGINA

DI UNA VOLTA

OTTIMO BILANCIO PER IL GRUPPO CONSCOOP A PAGINA

diventando un “punto di ritrovo”, in quanto tale riconoscibile e certo, in cui incontrarsi, raccontarsi e costruire, nell’oggi, piccoli o grandi traghetti per il futuro. Al centro c’è l’incontro tra generazioni e culture come

occasione per fare prevalere il “NOI” in un presente totalmente in crisi che non deve però distoglierci dalla responsabilità di “un futuro a rendere” a chi dopo di noi verrà. In “Fragile: trasportiamo futuro” sta il senso. Un titolo e un monito

sulla necessità di costruire, giorno per giorno, le condizioni per ricreare quel senso di fiducia che non può prescindere dalla tutela della salute, dei corretti stili di vita, dell’istruzione, della sostenibilità praticata e dell’etica imprenditoriale come

strategie culturali per uno sviluppo non più usa e getta ma coerente e duraturo. Che deve ripartire dal comprendere che il futuro “non è più quello di una volta”. L’economia etica, l’ambiente, la cultura, l’alimentazione, la salute, il benes-

sere e la coesione gli ingredienti da utilizzare per farlo. Gli stessi che ci raccontano. Dalle radici all’albero. Gli stessi che sono la nostra settimana e la quotidianità che va praticata. Non un festival, non una convention ma un luogo per mettere insieme le esperienze e scoprire una Comunità che, senza confini e trattini, ma basandosi su ciò che è, sulla sua identità e sui suoi punti di forza, può competere con le migliori realtà nel mondo. E già lo fa. Nella Valle del Benessere, la Settimana del Buon Vivere è il momento che ne apre le porte. Monica Fantini

CINQUANT’ANNI DI MOVIMENTO PER LOMBARDI E MEZZANOTTE L’incontro coi due esponenti cooperativi al ciclo di appuntamenti “I Gastronauti”

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l terzo appuntamento del ciclo di incontri conviviali “I gastronauti”, promosso dal Tavolo Giovani di Legacoop Forlì-Cesena in collaborazione con l’Associazione Virginia Senzani, ha visto per protagonisti Mario Natale Mezzanotte, presidente Cia Conad e Romeo Lombardi, presidente di Alimos. Davanti a loro, alla locanda della Fortuna di Bertinoro, una ventina di giovani cooperatori che si sono confrontati su tematiche legate alla cooperazione. «Anche la cooperazione ha in

un certo senso i suoi “comandamenti” – ha esordito Romeo Lombardi, dal 1959 in cooperativa – e sono i principi sanciti nel 1844 a Rochdale. Quelli sono ancora oggi i nostri punti di partenza: la partecipazione libera e volontaria, la solidarietà, la formazione e informazione, la democrazia interna. Sono quegli stessi che hanno consentito alla cooperazione di andare avanti anche in periodi bui della nostra storia, per continuare ad essere un modello economico e sociale. Occore però capire che in un contesto globalizzato, e

con la forte concorrenza di mercati emergenti, è fondamentale mettersi insieme, unire le forze e innovare, perché su certi mercati non ci si va da soli. Anche per il movimento cooperativo la sfida dei prossimi anni si giocherà sulla qualità di quello che sappiamo fare. Oggi non si può improvvisare:servono anche dirigenti e quadri bravi e preparati». «Avevo 14 anni quando arrivai, un po’ per caso, come apprendista magazziniere alla Alleanza mutua cooperativa di consumo di Cesena», ricorda Mario Natale

Mezzanotte, oggi presidente di un gruppo, CIA-Conad, che realizza oggi oltre milleduecento milioni di vendite. «Sono la partecipazione del socio e il principio della porta aperta – ha sottolineato Mezzanotte - gli aspetti che meglio distinguono la specificità dell’esperienza cooperativa, oltre alla capacità di pensare al futuro. Senza i soci prima di noi, che hanno lasciato anche

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AL VIA IL CORSO DI LEGACOOP E UNIVERSITÀ A PAGINA

La terza edizione della Settimana del Buon Vivere torna con grandi personaggi, come Daria Bignardi, Dario Vergassola, Mario Tozzi, Gabriele Lavia e Concita De Gregorio. Con un tema comune: l’incontro tra le generazioni e le culture per un domani migliore.

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solo un centesimo di utile a riserva indisibile, non saremmo dove siamo. Le persone vengono a meno con gli anni, ma le cooperative possono durare molto a lungo, in virtù di un principio di intergenerazionalità che trova nelle riserve indivisibili una base solida, evitando il ricorso al credito e dando una concreta possibilità di patrimonializzazione». Enrica Mancini

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