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Mensile ufficiale di:

Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Editore: Sapim soc.coop. • Direttore Responsabile: Emilio Gelosi • Stampa: Stab. Tipografico soc.coop. Santa Sofia • Anno XIV n 4 aprile 2011 • iscr. ROC 4503 • Aut.Trib. di Forlì del 20/10/97 • Reg.Stampa n.28/97 • Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forlì - Tassa pagata • La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.7 D. Lgs. 196/2003, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, l’aggiornamento la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Legacoop ForlìCesena, via Monteverdi 6/b, 47100 Forlì. • codice ISSN 1971-6842. Numero chiuso in redazione il 19 maggio 2011.

www.lasocietacooperativa.it

I

Il lutto dei cooperatori per la morte di Lucio Nardi

cooperatori di Legacoop Forlì-Cesena piangono la tragica e prematura scomparsa del dirigente cooperativo Lucio Nardi, avvenuta lo scorso 18 maggio per un malore, e si uniscono al cordoglio della famiglia e di tutto il mondo politico, economico e civile.

Nato a Rimini il 13 dicembre del 1954, Nardi aveva cominciato il suo percorso lavorativo presso il settore agricolo di Legacoop giovanissimo, subito dopo il diploma conseguito presso l’Istituto Tecnico Commerciale Matteucci di Forlì. Era quindi passato a seguire il movimento delle cooperative di abitazione e negli anni Ottanta si era dedicato a quella che sarebbe diventata la sua specializzazione, assumendo un ruolo di primissimo piano nel nascente mondo della finanza cooperativa che avrebbe poi continuato a seguire su scala provinciale, e quindi regionale e nazionale. Apprezzato a tutti i livelli per la competenza, la capacità di analisi e la lungimiranza, Lucio Nardi era considerato uno dei massimi esperti cooperativi in materia di politica economica e di rapporti tra imprese e istituti di credito.

Nel 2005 era entrato alla Legacoop Regionale come responsabile del dipartimento economico e

finanziario. Vicepresidente di Cooperfidi Emilia-Romagna, il consorzio fidi regionale tra le cooperative, nel 2009 Nardi era stato uno dei principali artefici dell’unificazione a livello nazionale dei nove confidi regionali in Cooperfidi Italia, società cooperativa di garanzia unitaria della quale era stato nominato consiglie r e di amministrazione.

Nonostante i crescenti e sempre più importanti impegni a Roma e a Bologna, viveva ancora a Forlì, dove era stimatissimo per il suo costante apporto alla società civile e politica. Tra i vari incarichi che aveva assunto negli anni va ricordato in particolare quello di consigliere comunale, dal 1993 fino al 1999.

Di lui i cooperatori ricordano – oltre alle indubbie capacità professionali e alla dedizione al lavoro – lo spirito sinceramente solidaristico e l’attenzione al dettaglio, che unite a una straordinaria apertura culturale e mentale lo rendevano una risorsa insostituibile nella progettazione di nuove esperienze sociali e imprenditoriali.

In questo momento di dolore giungano alla moglie Antonietta, ai figli e a tutti i famigliari, le più sentite condoglianze di tutti i cooperatori di Legacoop Forlì-Cesena.

Prosegue l’impegno di Legacoop ForlìCesena a sostegno delle cooperative di Libera Terra, con le iniziative per la Carovana Antimafia e un progetto internazionale che raccoglie attorno alla cooperativa “Pio La Torre” di Corleone un gruppo di studenti europei interessati a legalità e cultura del diritto.

Foto Blaco

ULTIM’ORA

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Libera Tutti A pagina 2 ALL’INTERNO

Faccia a faccia con Mario Tamanti _ _____________ a pag. 3

C.A.C. chiude bene il bilancio 2010

5 per mille per le ONLUS (anche per il 2010 è POSSIBILE!)

CAD è una ONLUS Scegli

_ _____________ a pag. 4

CEPAC riconsegna il “Libro Madonna” _ ______________ a pag.5

Polo contro la crisi dell’autotrasporto _ _____________ a pag. 6

L’assemblea di CIA-Conad

_ _____________ a pag. 7

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INIZIATIVE

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La Società Cooperativa

Linea di confine

Il vero e il falso federalismo Non c’è nessun delitto nel disegnare nella riforma delle istituzioni un ruolo decisivo per il federalismo, a partire da quello fiscale. Bisogna però stare attenti perchè il federalismo non è una piramide rovesciata, non è l’eliminazione delle reti dal basso: quartieri, circoscrizioni, mantenendo invece le province o aumentando le regioni. Tutta la politica che non ha rafforzato attraverso “Union bonds” le casse della Bce e della Commissione europea ora sconta la richiesta alle Banche private dei soldi per salvare dalla catastrofe finanziaria gli stipendi della funzione pubblica e le pensioni di tutti. Sul terreno locale le singole amministrazioni comunali, in teoria, dovrebbero essere avvantaggiate e invece si prevedono già riduzioni di entrate.

Lo Stato propone di trasferire beni demaniali alla Regione e dalla Regione l’opzione ai Comuni con possibilità di vendere appunto quei beni. Il problema è che il valore dei beni è eccessivo perché calcolato sulla base di quotazioni immobiliari del 2007, vale a dire nell’anno che ha preceduto la grande crisi finanziaria. L’introduzione della “cedolare secca” se è un vantaggio ai fini del calcolo del reddito individuale, d’altra parte alleggerisce le quote di addizionale Irpef a vantaggio dei Comuni con previsioni di cali d’entrate e una scarsa certezza di aumento di quote derivate dal recupero dell’evasione delle locazioni.

Tutto da decifrare, poi, il mondo legato alle altre imposte inclusa quella cosiddetta di scopo. Sono venti anni che se ne parla e non era mai stata introdotto ora, invece, nel calo di entrate dei Comuni si rispolvera ma quando i buoi sono scappati dalla stalla. Niente viene invece previsto, come incentivo, a quei Comuni disposti ad associarsi in un “Comune unico” come ipotizzato, ancora a livello di proposta, fra Forlì, Forlimpopoli e Bertinoro.

Quando comincerà la cura dimagrante di molte inutily authority e degi enti statali ancora in piedi? Quando verranno sostituiti quei manager pubblici che chiudono i bilanci in passivo? Gli enti locali hanno sicuramente allargato i cordoni della borsa con troppa facilità, ma per evitare che la cura dimagrante diventi un purgante greco bisogna che si distingua fra il federalismo che costruisce e quello che demolisce. L’Italia non ha bisogno della sua disintegrazione: si possono ridurre Comuni, Province e persino Regioni ma l’Italia europea è Una. E una deve restare.

GIOVANI :: La Carovana Antimafia ha fatto tappa a Forlì, da cui è partito il progetto con gli studenti “Libera Tutti”

L’impegno di Legacoop e Libera Terra per la legalità A Corleone un progetto internazionale per educare alla cultura del diritto

È

un legame forte quello che unisce il movimento cooperativo di Legacoop Forlì-Cesena alle cooperative di Libera Terra.

Un legame che si rinnova, di anno in anno, di iniziativa in iniziativa. il 18 aprile Legacoop Forlì-Cesena ha contribuito ad accogliere a Forlì i furgoni della Carovana Internazionale Antimafie, un’iniziativa nata in Sicilia nel 1994 all’indomani delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. Per l’occasione si è tenuta la proiezione del film RAI “Schiaffo alla Mafia”, diretto da Stefania Casini e trasmesso dalla RAI all’interno del programma “La Storia siamo noi” di Giovanni Minoli. Il film (promosso tra gli altri da Legacoop Forlì-Cesena), racconta la nascita della cooperativa Pio

Il presidente della “Pio La Torre” ospitato a Forlì La Torre sui terreni confiscati a Totò Riina e a parlarne in prima persona c’era proprio uno dei giovani protagonisti, il presidente Salvatore Gibiino. «E da quando è stata costituita la cooperativa Pio La Torre – dice il direttore di Legacoop Forlì-Cesena, Monica Fantini – che portiamo avanti uno stretto rapporto per supportarli nella difficile attività di gestione dei terreni e beni confiscati alla mafia».

Nel recente passato, infatti, Legacoop Forlì-Cesena e le cooperative aderenti si sono impegnate in prima persona per sostenere Libera Terra, non solo attraverso l’acqui-

sto di mezzi, ma anche con la condivisione di competenze per formare i giovani che hanno fatto la scelta di coltivare le terre sottratte alla mafia.

All’inizio di maggio si è poi concluso il progetto “Libera Tutti” (nella foto): otto giorni sulle terre liberate dalla mafia,

a Corleone, per una esperienza di legalità e diritto insieme a 24 giovani provenienti da Italia, Inghilterra, Spagna e Romania. Due gli studenti provenienti dall’Università di Forlì: Monica Gheorghe e Giampaolo Pagliuca. Lo scambio internazionale è nato dalla collaborazione tra

la cooperativa Pio La Torre – Libera Terra di Corleone e Legacoop Forlì-Cesena. Il progetto Libera Tutti è stato promosso in collaborazione con la cooperativa sociale Uniser di Forlì, il Consorzio Libera Terra Mediterraneo e l’agenzia Cooperare con Libera Terra.

Archivio Uniser

di Pietro Caruso

L’INTERVISTA

La Società Cooperativa

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PROTAGONISTI :: Faccia a faccia con uno dei due nuovi vicepresidenti di Legacoop Forlì-Cesena, Mario Tamanti

portato all’Alleanza delle Cooperative Italiane, anche perché nell’agroalimentare eravamo già abituati a rapportarci in modo costruttivo con le altre sigle. Bisogna capire che ormai l’interlocutore decisivo per tutte le varie facce del comparto agroalimentare è Bruxelles e oggi la nostra rappresentanza può finalmente avere un volto europeo». E a livello locale? «Credo che questa logica di collaborazione vada portata avanti anche tra i vari settori che compongono il movimento cooperativo. Le discese sono finite, come si dice dalle mie parti, e dobbiamo imparare a relazionarci e affrontare in modo dinamico le opportunità di sviluppo comune che ci si presentano».

Un giovane manager con la cooperazione dentro A 43 anni è direttore generale di Apofruit, realtà leader dell’agroalimentare

È

«Amo il mondo della campagna, fatto di valori veri» Alle spalle un percorso da romagnolo DOC: una famiglia di produttori agricoli dai saldi valori morali, la fede bianconera, con la militanza nelle giovanili del Cesena Calcio, senza trascurare gli studi: dopo la maturità col massimo dei voti all’Istituto Agrario Garibaldi, Tamanti si laurea in Scienze Agrarie a Bologna, come studente lavoratore.

«Al secondo anno – ricorda – vinsi un concorso per lo sviluppo della fragolicultura al Sud ed ebbi modo di avviare un importante progetto in Metaponto». Guarda caso oggi la “California” del Sud Italia è un’area importante per Apofruit.

Persino il servizio milita-

Archivio Apofruit

una bella storia da raccontare quella di Mario Tamanti, una storia di merito e di responsabilità acquisite sin da giovane grazie a un mondo, quello della cooperazione, che sa ricompensare la capacità e la dedizione.

Oggi, a 43 anni, Tamanti è direttore generale di Apofruit, una delle realtà nazionali più importanti dell’agroalimentare, e vicepresidente di Legacoop Forlì-Cesena, responsabilità che condivide con la presidente di CAD, Elena Grilli, che incontreremo nel prossimo numero.

Tamanti (con la cravatta) tiene particolarmente al progetto Frutta Nelle Scuole, che ha contribuito a lanciare. Sotto è con Romeo Lombardi, che cita tra i suo “maestri”.

re, con un incarico logistico nell’operazione “Vespri Siciliani”, entra a far parte di un cursus honorum che lo avrebbe portato ai massimi livelli dell’agricoltura italiana. Finita l’università lo chiama Centrale Ortofrutticola, e da lì il passaggio in Apofruit, dove si fa le ossa all’ufficio finanziamenti e inizia il suo percorso fino ai vertici del gruppo.

«Mi sento un cooperatore a tutti gli effetti, anche perché qui davvero si sperimenta la filiera corta e sappiamo che il futuro della cooperativa deriva dalla nostra capacità di garantire reddito ai soci».

Nonost ante le t ante esperienze nazionali e in-

ternazionali ancora oggi Tamanti vive a Cesena con la moglie e la figlia Giulia di 11 anni, «bravissima e dolcissima». Tra i suoi mentori e maestri di vita, non solo professionali, cita con affetto e riconoscenza Romeo Lombardi, Renzo Piraccini, Enzo Treossi e Renzo Malatesta.

«Mi sento un cooperatore a tutti gli effetti» «E anche tutti i soci imprenditori agricoli che incontro: sono sempre straordinari, nonostante le difficoltà. Mi piace il mondo

della campagna perché è un mondo di valori veri, di reciprocità e di solidarietà». Come vede un giovane

manager preparato il futuro della cooperazione?

«Credo molto in questo progetto unitario che ha

«La rappresentanza di domani è unitaria ed europea» Infine, che consiglio darebbe a un giovane che vuole impegnarsi in questo settore, difficile ma potenzialmente ricco di soddisfazioni?

«Vedo tante ragazze e ragazzi in gamba, con la giusta dose di competenze e di umiltà da mettere in campo. Provate l’avventura all’estero, anche facendo lavori di sopravvivenza, perché oggi è fondamentale. Però poi tornate, perché questo Paese può ancora dare tanto». a cura di Emilio Gelosi

AGROALIMENTARE

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La Società Cooperativa Sunset

Roma, Romagna

IL NUOVO CDA

Confermato Piersanti alla presidenza La frutta entra nelle scuole di Cristian Maretti

Il 30% di bambini in sovrappeso o addirittura obeso: in Europa non siamo i soli con questo problema, per questo nell’ultima riforma del settore ortofrutta si è pensato ad un programma specifico di educazione alimentare per introdurre frutta e verdura nelle abitudini alimentari degli studenti delle scuole primarie: il programma “Frutta nelle Scuole” ha raccolto e messo a sistema in maniera metodica le esperienze che alcuni Paesi (tra i quali l’italia) facevano anche in precedenza, cercando di superare limiti e mettendo a valore le buone pratiche. Per esempio, l’esperienza di “Frutta Snack” realizzato dalla cooperativa Alimos, aveva riscosso un grande successo nell’apposita conferenza di Bruxelles.

Frutta e verdura migliorano la nostra salute: è un dato sperimentale acquisito.

Ma che il “sistema Italia” potesse su questo programma mostrarsi il migliore in Europa non era scontato.

Invece è successo, non perché siano venuti dall’estero dei marziani a gestirlo, ma perché al ministero, nelle regioni, nelle cooperative e nei soggetti che avevano maturato esperienze in questo campo c’è stata la giusta collaborazione, elaborazione di priorità e la voglia di trovare soluzioni adeguate ed equilibrate. Ragionando in maniera collaborativa ed opportuna di risorse e pur con visioni diverse e dialettiche sempre attive si è giunti comunque ad un risultato che per una volta non ci ha visto solo davanti alla Grecia, ma alla francia ed alla germania.

Era un torneo minore direte voi, ma per me è anche la dimostrazione che l’italia è un paese nel quale tante persone se vogliono hanno ancora la possibilità di fare bene insieme cooperando.

Dobbiamo solo lavorare perché questo esempio sia contagioso. I campi non mancano!

Foto di gruppo per il nuovo consiglio di amministrazione. I cinque consiglieri neoeletti hanno un’età media di soli 37 anni, segno che la cooperativa investe sui giovani.

REDAZIONALE :: Il valore consolidato delle attività del gruppo C.A.C. nel 2010 è di 42 milioni

Coop Agricola Cesenate chiude un buon 2010 Il valore della produzione è stato di 28,8 milioni di euro

S

i è tenuta domenica 8 maggio a Cesena, presso la sede di via Calcinaro 1450, l’assemblea dei soci di Cooperativa Agricola Cesenate. L’azienda, leader mondiale nella moltiplicazione delle sementi, presenta nel 2010 un valore della produzione di 28,8 milioni di euro, che ha consentito di destinare alla liquidazione del seme ai produttori 14 milioni di euro. Il fatturato complessivo della cooperativa, che aderisce a Legacoop Forlì-Cesena, è di oltre 29,8 milioni, mentre l’utile è stato di oltre 300mila euro dopo avere liquidato più di 750mila euro di premi ai soci. Gli ammortamenti hanno superato il milione e mezzo di euro. Nel corso

Investiti 2 milioni per migliorare la competitività del 2010 la Cooperativa ha realizzato investimenti per oltre 2 milioni, in particolare negli impianti di lavorazione del seme. Il programma di produzione ha coinvolto circa 4mila ettari di colture, mentre il valore consolidato delle attività delle società del gruppo, che comprende partecipazioni in società commerciali del settore operanti in Italia e Slovenia, è pari a circa 42 milioni di euro.

Competizione globale «La Cooperativa – spie-

ga il presidente, Giovanni Piersanti – ha rilanciato la propria attività di servizio dei produttori associati con un piano di investimenti già quasi interamente realizzato per un totale di oltre 5,5 milioni di Euro. Questo ci consente di mantenerci competitivi nei mercati globali, perché l’attività economica di C.A.C. è fortemente orientata all’esportazione in Europa, America ed Estremo Oriente, su cui realizziamo l ’80% del fatturato”.

Anche Poletti presente All’evento dell’8 maggio hanno partecipato anche il presidente di Legacoop Nazionale, Giuliano Poletti, e i rappresentanti del COPACOGECA, l’organizzazione europea degli agricoltori e

delle cooperative agricole. Sono giunte centinaia di persone da tutta Italia in quella che, dopo gli adempimenti societari, ha assunto tutte le caratteristiche di una grande festa popolare.

«Nonostante il non facile andamento economico del settore agricolo, la crisi dei consumi internazionali, il clima instabile e sempre più compromesso – conclude Piersanti - il settore della riproduzione di colture da seme è ancora oggi un comparto con buone potenzialità. La festa assembleare rappresenta anche una testimonianza sulla caratteristica fondamentale della nostra Cooperativa: collettività ed unità, e la capacità di lavorare insieme su obiettivi comuni».

Giovanni Piersanti e Claudio Pastocchi sono stati confermati rispettivamente come presidente e vicepresidente di Cooperativa Agricola Cesenate. La nomina è stata ufficializzata dal nuovo Consiglio di Amministrazione, eletto dai soci nel corso dell’assemblea svolta l’8 maggio. Sono cinque gli imprenditori agricoli, di età media 37 anni, che hanno fatto per la prima volta il loro ingresso nel consiglio di amministrazione, il quale rimarrà in carica tre anni: si tratta di Donatella Alessandroni, Andrea Brunetti, Luis Capriotti, Stefano Francia e Giancarlo Villa. Confermati invece Gabriele Bacchi, Claudio Bartolini, Alfio Bartolucci, Alessandro Bernabei, Oscar Cursi, Andrea Dalmonte, Vincenzo De Fabiis, Fabio D’Erasmo, Giuliana Facchini, Lorenzo Falcioni, Claudio Maldini, Severino Marangoni, Silvano Mondini, Idanna Raspadori, Alex Raglia, Nicolò Renda, Antonio Saracino e Maurizio Solfrini, oltre agli stessi Pastocchi e Piersanti. Tre i punti cardine per il futuro: assistenza ai soci, promozione dei giovani, impegno forte a tutela dei produttori in vista della revisione della Politica Agricola Comunitaria. «Purtroppo – spiega Piersanti - le risorse regionali per interventi di assistenza tecnica nei confronti dei soci sono sempre più carenti in Emilia-Romagna e praticamente assenti altrove.

CAC continuerà comunque, anche con risorse proprie, nelle attività di assistenza tecnica associata, con l’obiettivo del miglioramento qualitativo».

CULTURA

5 Fabio Blaco

La Società Cooperativa

COOP COMBATTENTI E PARTIGIANI

Così nacque Santa Sofia

La presidente di CEPAC (a destra) ha consegnato il volume restaurato nelle mani del direttore dell’Archivio di Stato di Forlì, Liviana Vivoli., alla presenza degli sponsor dell’iniziativa e dei referenti di Legacoop e Comune.

È stato presentato il volume “Santa Sofia. La Nascita di un Comune.

9 maggio 1811”. Il libro, pubblicato per i tipi di Edit Sapim e scritto da Anna Magni, è stato promosso dalla Cooperativa culturale ricreativa tra Reduci, Combattenti e Partigiani di Santa Sofia in occasione delle celebrazioni dei 200 anni dalla fondazione dell’assise municipale.

Il testo segue passo passo la genesi politico amministrativa che portò formalmente alla nascita del comune di Santa Sofia.

RESTAURO :: Il prezioso volume rinascimentale ripristinato da CEPAC grazie anche a Unipol, Idrotermica Coop e CIA

È rinato il “Libro Madonna”

ASSOCIAZIONE SENZANI

Due incontri sulla Resistenza

La “clinica del libro” ha riportato all’antico splendore il tomo sforzesco

I

l “Libro Madonna” torna a nuova vita.

Il volume, rinascimentale è stato integralmente restaurato della cooperativa CEPAC grazie al contributo di Unipol, CIA, Idrotermica Coop e Lions Forlì-Host.

La consegna è avvenuta nelle mani del direttore dell’Archivio di Stato di Forlì, Liviana Vivoli, da parte della presidente della cooperativa CEPAC, Roberta Stanzani. CEPAC aderisce a Legacoop Forlì-Cesena ed è nota come una delle

più importanti e rinomate “cliniche del libro” a livello italiano sin dalla sua costituzione, avvenuta nel 1979.

Il “Libro Madonna” (14911504) è un prezioso documento che si riferisce alle signorie di Caterina Sforza e di Cesare Borgia e all’ultimo fugace ritorno degli Ordelaffi a Forlì. Costituisce il primo tomo della serie delle “Delibere consiliari” e raccoglie gli atti compiuti sotto il governo di Caterina Sforza, che era designata, appunto, con l’appellativo di “Madonna”.

La “Madonna” del titolo era Caterina Sforza Si tratta di un documento di grande interesse che consente di ricostruire una parte importante della nostra storia di cinque secoli fa, tanto più se si considera che larga parte della documentazione anteriore al 1491 è invece andata perduta negli anni.

Il restauro ha richiesto più

di 160 ore di lavoro e ha riportato il libro agli antichi splendori. Ma in che stato era prima dell’intervento? «La coperta – spiega la Stanzani - si presentava in pessimo stato di conservazione, con numerose lacerazioni e lacune e non svolgeva più la sua funzione di protezione alle carte. Anche le corregge, così come le decorazioni, erano lacerate e lacunose e di quella centrale, che fungeva da laccio di chiusura, rimaneva solo una piccola parte.

La cucitura era lacera in più

Più di 160 ore di lavoro si sono rese necessarie punti, così come i tre doppi nervi in pelle; dei capitelli rimanevano solo dei lacerti e i fori di cucitura erano generalmente allargati, mentre le carte manoscritte presentavano dorsetti lacerati e lacunosi. Circa 80 carte avevano margini frastagliati con perdita di supporto cartaceo e angoli consunti».

In occasione dell’ultimo 25 aprile Associazione Virginia Senzani, Unica Coop, ARCI, Fondazione Ariella Farneti e ANPI, in collaborazione con la cooperativa Casa del Lavoratore di Bussecchio, hanno organizzato due incontri sotto l’insegna comune di “Storie & Memoria”, per parlare di Resistenza e lotta partigiana.

Le serate, svolte il lunedì 18 aprile al circolo Arci di Bagnolo e il 19 aprile presso la cooperativa Casa del Lavoratore di Bussecchio hanno riscosso un ottimo successo di pubblico

La Società Cooperativa Mensile ufficiale di Legacoop Forlì-Cesena • Editore: Cooperdiem soc. coop. Via Monteverdi 6/b Forlì • Tel. 0543.785411• Fax 0543.781134 • www.lasocietacooperativa.it • info@cooperdiem.it Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Redazione: Monica Fantini, Gabriele Zelli, Valdes Onofri, Enrica Mancini, Antonio Zampiga, Roberto Cardinale, Francesca Montalti Foto: F. Blaco, G.Sabatini, G.Colagrossi, Archivi Sapim, Legacoop e Cooperative Pubblicità: tel. 0543 785462 • info@cooperdiem.it Impaginazione: Ufficio stampa Legacoop FC Stampa: Tipografico dei Comuni soc.coop.

AUTOTRASPORTO

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Le terre liberate di Don Pepe di Fabio Gavelli

Castel Volturno e Casal di Principe erano due centri sconosciuti ai più, prima che Gomorra di Roberto Saviano scoperchiasse il grumo di poteri che da quelle zone spiegava i suoi terribili effetti in mezza Italia e persino all’estero. Da tempo però la Terra di Lavoro non è nota solo per le imprese criminose dei clan casalesi. Sta faticosamente rinascendo la società civile, con le sue manifestazioni economiche. È il caso della cooperativa “Le terre di don Peppe Diana”, intitolata al prete che coraggiosamente non si piegò alla camorra e per questo fu assassinato nel 1994. Per rialzare la testa si è scelto proprio il prodotto simbolo di questo lembo di Campania: la mozzarella. L’iniziativa è di Libera Terra, l’associazione fondata da un altro sacerdote di grande temperamento, don Luigi Ciotti, che ha ricevuto un terreno confiscato alla camorra nel comune di Castel Volturno. La cooperativa si muove nell’orbita di Libera ed è nata nel settembre 2010, animata da cinque giovani fra i quali due casari. I lavori sono in corso per costruire un caseificio in grado di lavorare 20 quintali di latte, da cui si ricaveranno 600 chili di mozzarelle. Per ora ci si prepara in un laboratorio di Eboli, dove si tengono dei corsi di formazione: è qui che sono state sfornate le prime mozzarelle anticamorra, fatte assaggiare durante la festa di Libera Terra che si è svolta in marzo a Potenza. Impegno, valorizzazione del territorio, ruolo economico e sociale della cooperazione, l’ennesima conferma della validità delle legge del ’96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali: ci sono tutti gli ingredienti per una mozzarella di primissima qualità.

LOGISTICA :: Produzione di 28 milioni di euro e vendite per 26,6 milioni. Il Margine operativo lordo è in crescita

Polo contro la crisi dei trasporti Bilancio 2010 positivo per volumi di fatturato e tenuta dei valori aziendali

N

onostante la crisi economica e le dif ficoltà ormai strutturali del trasporto merci, la cooperativa cesenate Polo Autotrasporti chiude un bilancio 2010 positivo per volumi di fatturato e tenuta aziendale complessiva.

«La società – spiega il presidente riconfermato, Gianluca Mariotti - ha sostanzialmente mantenuto la propria quota di mercato sia nel settore dell’autotrasporto che nel settore dei servizi logistici e del movimento terra».

I numeri del 2010 Il valore della produzione del 2010 è stabile a 28 milioni di euro, con vendite per 26,6 milioni (+3,47%) e un utile di poco meno di 50mila euro che l’assemblea ha destinato a fondo di riserva indivisibile. I ricavi complessivi

hanno superato i 31,3 milioni di euro. I principali indicatori economici, patrimoniali, finanziari mostrano un’azienda vitale. In particolare il margine operativo lordo è in crescita dai 592mila euro del 2009 ai 647mila del 2010.

Progetti internazionali Polo autotrasporti è una delle principali aziende di trasporto romagnole, con 110 soci e un totale di 200 automezzi. Svolge la propria attività nel settore dell’autotrasporto merci, servizi e depositi logistici, cantieristica e movimento terra. Tra i motivi che fanno ben sperare per il futuro c’è un importante progetto di internazionalizzazione presentato alla Regione Emilia Romagna per logistica e trasporti in Est Europa, che recentemente è diventato un caso di studio per la Regione Emi-

Archivio Polo

Globale e Solidale

La Società Cooperativa

Eletto il nuovo Consiglio L’assemblea dei soci, tenuta a Pievesestina il 30 aprile, ha confermato il presidente Gianluca Mariotti ed eletto il nuovo

Gianluca Mariotti confermato alla presidenza

La sede di Polo Autotrasporti a Pievesestina di Cesena

lia-Romagna. «Esprimiamo una discreta soddisfazione per questi risultati anche perché come è noto ci misuriamo con un mercato sempre più difficile – dice il direttore generale Maurizio Angeli – in cui l’attività imprenditoriale è fortemente condizionata dagli aumenti del costo Immagini in libertà

di Luciano Liuzzi

del gasolio. E’ cambiato il mercato, la globalizzazione ha imposto alle maggiori aziende di trasporto e servizi logistici di essere in grado di offrire servizi alle merci su territori più ampi; ancora oggi però gli autotrasportatori non hanno visto uniformarsi le regole, le norme, i costi».

consiglio di amministrazione, composto da Andrea Baldacci, Ginaldo Cantoni, Luigi Reali, Giuseppe Gori, Daniele Vignali, Carlo Brunelli e i nuovi entrati Luigi Averardi, Alessandro Funghi, Daniele Vetricini e Maurizio Balzani. Ginaldo Cantoni è stato nominato vicepresidente.

Confermato anche il collegio sindacale, composto da Luciano Bertozzi (Presidente), Roberto Gasperini e Giuliano Coli.

DETTAGLIANTI

La Società Cooperativa

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ASSEMBLEA :: Commercianti Indipendenti Associati continua a crescere anche in un anno difficile come il 2010

Il forte calo dei consumi non fa paura a CIA-Conad

Dedicato alla memoria di Vitaliano Brasini un progetto di ricerca con l’IRST

I

Centomila scontrini all’iper Sono stati oltre 100mila gli scontrini battuti nel primo mese d’apertura dall’Ipermercato E.LeclercConad ospitato nel nuovo centro commerciale Puntadiferro di Forlì. Si tratta di uno dei fiori all’occhiello del piano di sviluppo che verrà discusso oggi dall’assemblea dei soci. Nel 2010 i 204 punti vendita della cooperativa hanno battuto 51 milioni di scontrini, di cui 7 nella sola Forlì. La re-

Fotoservizio Fabio Blaco

AL MONTEFIORE

I lavori sono stati introdotti dal presidente Mario Natale Mezzanotte (al centro). Numerose le autorità presenti (in basso).

te associata a CIA-Conad si estende in Romagna, Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia ed è composta da 2 ipermercati (Forlì e Rimini), 16 superstore, 68 supermercati Conad e 118 negozi di prossimità Conad City, la nuova insegna che ha sostituito la storica “Margherita”.

Marca privata al 30% C’è anche la piadina romagnola Sapori&Dintorni tra i prodotti a marchio Conad più venduti da CIA-Conad nell’area di riferimento.

Nel 2010 più di 670mila confezioni sono state smerciate nell’area che va da Ancona a Trieste. Al primo posto tra i prodotti a marchio figura l’acqua naturale (4,9 milioni di pezzi),

poi il latte fresco nelle sue varie declinazioni (circa 3 milioni di litri) e il tonno.

Nell’area CIA-Conad un prodotto venduto su tre ha il marchio della catena (la cosiddetta “private label”), mentre la percentuale nazionale della grande distribuzione non supera il 16%. Per questo motivo spesso partono da Forlì le sperimentazioni di prodotti che poi arrivano sulle tavole di tutti gli italiani: dopo il latte fresco è ora la volta delle lampadine a basso consumo, del latte biologico e di una vasta linea di integratori salutistici a base di soia e riso.

Grandi progetti sulla Card Conad Card, la carta di pagamento lanciata

fotoservizio Fabio Blaco

l bilancio 2010 di CIA-Conad si è chiuso con vendite al dettaglio di 1,1 miliardi di euro, un fatturato all’ingrosso di 751 milioni di euro (+4,35%) e un utile netto, nonostante la crisi dei consumi, di 33 milioni. Il patrimonio netto supera i 465 milioni di euro. Ai 167 soci della cooperativa sono stati distribuiti circa 23,5 milioni, tra premi e ristorno. Le persone occupate nella rete dei punti vendita sono circa 4.700 (oltre il 70% donne).

La cooperativa da sola dà lavoro a 228 dipendenti, di cui 202 a tempo indeterminato. CIA-Conad ha presentato il report annuale il 12 maggio all’assemblea dei soci, che si è svolta nella sala convegni della Fiera di Forlì, alla presenza del Presidente Mario Natale Mezzanotte, degli Amministratori Delegati Vladimiro Cecchini e Luca Panzavolta e delle principali autorità provinciali.

da CIA alcuni anni orsono, si appresta a diventare un servizio utilizzato a livello nazionale per tutto il sistema Conad e avrà validità da Palermo a Bolzano. La struttura tecnica di riferimento avrà sede a Forlì, mentre il marketing e i piani di incentivazione saranno gestiti dal Consorzio Conad. In questo momento sono più di 140mila i consumatori che hanno attivato la card e circa un quarto degli acquisti totali passa per questo strumento. L’obiettivo è di moltiplicare questi dati per quattro entro il 2015.

In memoria di Brasini Prosegue il sostegno di CIA-Conad nei confronti dell’IRST di Meldola, che di recente ha ricevuto in dono un citofluorimetro del valore di 130 mila euro. Il nuovo progetto presentato all’assemblea dei soci dai professori Dino

Nel futuro c’è la benzina “low cost” Nell’autunno del 2011 CIAConad aprirà un distributore “low-cost” a proprio marchio nel complesso commerciale Montefiore di Cesena, replicando l’esperienza già avviata a Faenza. Nel 2011 si prevede che il distributore della città manfreda venderà circa 20 milioni di litri di carburante con uno sconto medio di 7-10 centesimi rispetto al mercato. In prossimità del distributore di Faenza verrà inaugurato a breve il complesso commerciale “La Filanda”, che potrà contare su una superficie di settemila metri quadri commerciali complessivi e 1.600 parcheggi, di cui la metà coperti. Tra i marchi che saranno presenti, oltre al superstore e alla parafarmacia Conad, spiccano Marco Polo, Jisk, Takko, Polaris, Silvia Heach e Camst.

Amadori e Muller Fabbri è dedicato alla memoria di Vitaliano Brasini, l’amministratore delegato per diversi decenni alla guida della cooperativa scomparso lo scorso anno: in suo onore Commercianti Indipendenti Associati assieme a Conad destinerà trecentomila euro (centomila euro all’anno per tre anni) per finanziare borse di studio sulla ricerca genetica applicata alla diagnosi e alla cura dei tumori.

Comunicazione di servizio

IlTitolo Wi-Fisumanda due righe Cesena nel futuro della rubrica di Emanuele Chesi

Un quarto d’ora di notorietà nazionale per Cesena. La città dei tre papi s’è affacciata infatti sul futuro (che altrove è già presente...) disseminando di antennine wifi il centro storico. Internet libero per tutti, 24 ore su 24, praticamente a costo zero (sembra un miracolo ma è vero) grazie al coinvolgimento di aziende locali scaturite peraltro dalla fucina della sede universitaria cittadina.

Ma i soliti vandali si sono già messi in azione Insomma una bella storia d’innovazione, ingegno e scelte al passo coi tempi che ha raccolto subito un significativo successo: quattromila utenti iscritti al servizio solo nel primo mese di attività. Un impulso importante per rivitalizzare il cuore della città (pensiamo all’appeal che la rete libera può esercitare verso giovani e turisti) ma anche un servizio di base alla cittadinanza che sempre più, nel resto del mondo, viene visto come un diritto fondamentale. Lo ha scritto addirittura in una legge la Finlandia, dove il 96% dei cittadini utilizza già correntemente i servizi della rete.

Lo ha affermato con enfasi anche Sarkozy.

E l’accesso libero e gratuito è diventato legge persino in Perù. Insomma, siamo finalmente entrati nel futuro? Non proprio. Perché un’antennina cesenate è stata danneggiata con la significativa firma “Meno wifi più parcheggi”.

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La Società Cooperativa

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