Forlì-Cesena
Mensile di Edit Sapim srl - Anno VII - N. 9 - Settembre 2003 - Aut. Trib. di Forlì del 20/10/97 - Reg. Stampa n. 28/97- Sped. abb. Post. art. 2 Comma 20/b, Legge 662/96 - Dir. P.T. Forlì - Tassa pagata - Pubbl. inf. 45%. La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei lettori sono stati inseriti nelle nostre liste di spedizione. Ciascun lettore, a norma dell’art.13 L.675/96, potrà avere accesso ai propri dati in ogni momento, chiedendone la rettifica o la cancellazione oppure opporsi gratuitamente al loro utilizzo scrivendo a: Edit Sapim, via Hercolani 2, 47100 Forlì.
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L’ultimo Congresso Nazionale ha deciso l’avvio di una fase di riflessione sulla formula organizzativa di Legacoop e sui suoi assetti, con l’obiettivo di fondo di favorire un maggiore protagonismo delle cooperative associate. Sulla scorta di questa indicazione la Direzione nazionale ha nominato una commissione che ha studiato ed elaborato delle proposte. La scelta di affrontare la riforma organizzativa di Legacoop parte da una situazione positiva, di efficacia dell’azione di rappresentanza svolta dall’organizzazione che ha permesso di raggiungere risultati positivi su problematiche molto complesse come la riforma del diritto societario, la vigilanza e la figura del socio lavoratore. Così come non va dimenticato che il processo di riforma organizzativa si colloca in una fase nella quale le cooperative associate a Legacoop hanno ottenuto brillanti risultati, ben oltre i trend di sviluppo dell’economia italiana, conquistando ulteriori spazi di mercato e dimostrando buona capacità di competere. Questa situazione ha indotto la necessità, per Legacoop e le cooperative associate, di affrontare in maniera più esplicita il tema del proprio ruolo nazionale dal punto di vista economico-imprenditoriale e sociale. Il tema che si propone oggi, per la cooperazione, è quello del protagonismo, della capacità di definire obiettivi che possono offrire la base per costruire un confronto paritario con tutti gli altri soggetti dell’economia e della politica. Il Congresso ha fissato alcuni cardini precisi, il primo dei quali è l’idea di Legacoop come organizzazione nazionale e unitaria. A partire da questa premessa la Commissione ha lavorato a un processo di riforma organizzativa che parte da un dato: le funzioni tipiche dell’associazione di rappresentanza non cambiano. Si cerca però di renderle più coerenti al disegno generale e alla nuova fase che vive la cooperazione, con l’obiettivo di fare un passo avanti rispetto a quanto realizzato. Più chiarezza sulle attribuzioni dei compiti, maggiore coinvolgimento delle cooperative, regole più chiare dello stare insieme, più promozione e marketing associativo, accrescimento delle politiche di sviluppo settoriale e intersettoriale, capacità di erogare servizi nuovi e migliori, valorizzando e qualificando le risorse umane esistenti. Questi gli obiettivi che ci siamo dati. La decisione finale competerà all’Assemblea nazionale. Oggi, per il lavoro fatto fino ad ora, si tende ad affermare la presenza di due livelli istituzionali certi: quello regionale e quello nazionale. La discussione dovrà dirci anche come affrontare in maniera più articolata la tematica del presidio del territorio e del presidio settoriale. Si tratta di un processo non certo facile, che richiederà il massimo della condivisione e dell’impegno.
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La valutazione di Legacoop sulle linee guida di Tremonti
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imettere al centro dell’agenda politica ed economica le esigenze della piccola e media impresa e del territorio, aprendo spazi di confronto e di lavoro comune che diano al Paese condizioni di certezza e fiducia ed un mercato in cui vigano regole trasparenti e non distorsive, che non penalizzino le imprese per la loro dimensione o per la veste giuridica adottata. Queste, in estrema sintesi,
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le richieste avanzata al Governo da Legacoop, Casartigiani, Cna, Confcooperative, Confapi, Confesercenti e Confservizi in sede di valutazione delle linee guida della Legge Finanziaria per il 2004. I rappresentanti del mondo del commercio, della cooperazione, dell’artigianato e delle Pmi chiedono interventi sull’Irap, sulle aliquote Iva e sulle misure di vantaggio fiscale per le Onlus e il no-profit, in modo da
garantire condizioni di corretto confronto con il mercato fra tutti i soggetti. Centrale resta anche il tema del rapporto tra piccole e medie imprese e sistema del credito, mentre per quanto riguarda la riduzione della spesa pubblica corrente la domanda è che l’impegno in tal senso non vada a toccare i tempi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni. La scelta dell’allungamento dell’età pensionabile vie-
ne giudicata «inevitabile», ma allo stesso tempo si chiede di non ridurre il livello complessivo di spesa sociale del Paese, puntando alla sua ristrutturazione e riqualificazione, «soprattutto in direzione di quei nuovi ammortizzatori sociali, liberati da steccati dimensionali e settoriali, che costituiscono il necessario completamento di un’importante riforma del mercato del lavoro improntata a maggiori spazi di flessibilità».
Legacoop Forlì-Cesena apre un nuovo canale di comunicazione con i propri associati, con il mondo istituzionale e con tutta la cittadinanza. Appuntamenti, notizie, convegni: tutto in un Sms sul proprio cellulare. E’ sufficiente inviare un messaggio dal proprio telefonino al numero 4359664 (inserendo il proprio nome e cognome e la parola "attiva") per essere inseriti nella mailing list dell'associazione e cominciare a ricevere, in modo assolutamente gratuito, ogni tipo di informazioni sul movimento cooperativo e sulle iniziative promosse da Legacoop Forlì-Cesena e dalle cooperative associate. Sempre con un messaggio dal proprio numero di telefono (inserendo i propri dati e la parola "disattiva") è possibile in ogni momento interrompere il flusso delle informazioni. Il 4359664 diventa il recapito Sms ufficiale di Legacoop per richieste di informazioni di ogni tipo. In particolare, i giovani che hanno intenzione di aprire una cooperativa potranno spedire un messaggino con i loro dati per essere richiamati da un responsabile dell'associazione e ricevere chiarimenti e delucidazioni in merito. «Con questo strumento - spiega il direttore di Legacoop Forlì-Cesena, Bruno Carioli - intendiamo migliorare ulteriormente la comunicazione con le imprese associate, sia dal punto della quantità che della qualità, riducendo allo stesso tempo i costi per le spedizioni ed il 'recall' telefonico. D'ora in poi le principali comunicazioni di Legacoop Forlì-Cesena, riguardo a seminari, riunioni e appuntamenti, saranno inviate a presidenti, dirigenti e cooperatori anche attraverso il telefono cellulare».