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Quadrimestrale anno XV | n. 2 | Luglio 2016

PRIMO PIANO

LA RIFORMA DELLE BCC INSIEME SIAMO PIÙ FORTI

Siamo l’unica banca in Italia ad avere il Rating Sociale

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nostra coerenza.

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questa è la misura della

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trasparenza e sostenibilità:

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EDITORIALI PERIODICO DI INFORMAZIONE BANCARIA E DI CULTURA LOCALE DI EMIL BANCA CREDITO COOPERATIVO

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PRESIDENTE

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DIRETTORE GENERALE

Quadrimestrale anno XV n. 2 | Luglio 2016

Con la riforma alziamo l’asticella dei nostri obiettivi Il futuro è sempre più complesso Ora servono economie di scala

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BANCA Direttore responsabile Giuliana Braido Coordinamento redazionale Filippo Benni Progetto grafico Elena Alberti Impaginazione Filippo Benni Hanno collaborato Michelangelo Abatantuono, Silvio Cortesi, Giulia Fornaciari, Giulio Magagni, Paola Misiti, Marika Pappagallo, Emanuele Stanzani, Daniele Ravaglia, Francesca Rossini, Fabio Tognetti.

Crediti fotografici Archivio Ascom Bologna, Archivio Emil Banca, Lele Corni, Giacomo Manaresi, Carlotta Marchesini, Elena Toschi.

In copertina: La giovane socia Irene Monti fotografata da Lele Corni durante l’ultima assemblea generale.

Redazione Via Trattati Comunitari ’57/’07, 19 Bologna - tel: 051.6317823 e-mail: notizie@emilbanca.it Numero chiuso in redazione Venerdì 24 giugno 2016 Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6560 del 11/04/1996; Proprietà di Emil Banca Credito Cooperativo - Bologna.

Stampa Litografia S.A.B. snc Via San Vitale 2/c - Budrio - Bologna Stampato su carta Cyclus print riciclata 100%.

Questo prodotto è composto da fibre riciclate al 100% e viene fabbricato secondo le più rigide normative di rispetto dell’ambiente.

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L’INTERVISTA

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BANCA

Dalla legge di riforma al gruppo bancario Riforma a convegno nella cittadella della conoscenza

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BANCA

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Siamo tutti talenti

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L’ANNIVERSARIO

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ECONOMIA

Fiato alle imprese di città e provincia

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I 110 anni della Cassa di Argelato

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Ecco come nasce una coop di successo Il convegno sul Superammortamento La newsletter su bandi e agevolazioni PRODOTTI

Satispay, i pagamenti non sono mai stati così smart L’ESPERTO RISPONDE

Al fianco di chi scommette sull’export

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SOLIDARIETÀ

Raccolti 110 mila euro per l’Ecuador

Ancora Insieme Solidali per l’Antoniano

MONDO SOCI

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SOCIO PERSONAGGIO

Franco Fontana GIOVANI TALENTI

Francesco Della Rocca e Matteo Neri SOCIO IN EVIDENZA

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Agriverde

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NOTIZIE DAI COMITATI SOCI

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IN VIAGGIO CON LA MIA BANCA

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SPECIALE CONVENZIONI SOCI

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DOMENICA DELL’ARTE IN PIANURA

BANCA E TERRITORIO 40

IN BREVE

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APPUNTAMENTO A...

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EDITORIALE

EDITORIALE Giulio Magagni Presidente

Daniele Ravaglia Direttore Generale

Con la riforma alziamo l’asticella dei nostri obiettivi Nel 1993, anno dell’ultima riforma del sistema bancario italiano prima di quella attuata nei mesi scorsi, in tanti scommettevano sulla scomparsa del Credito Cooperativo.

Invece siamo ancora qui, più forti di 20 anni fa.

Ora abbiamo la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti.

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on la pubblicazione della legge di Riforma sulla Gazzetta Ufficiale del 14 aprile 2016, il sistema della cooperazione mutualistica di credito entra finalmente in una nuova fase della sua esistenza. Si è completato un percorso lungo, tortuoso e non sempre facile.

Ma il risultato finale rispecchia, pressoché nella sua totalità, il progetto di autoriforma che avevamo messo a punto.

Nel 1993, anno dell’ultima riforma del sistema bancario italiano prima di quella attuata nei mesi scorsi, in tanti scommettevano sulla scomparsa del Credito Cooperativo. Al contrario, il sistema ha resistito. In questi anni siamo riusciti a risolvere tutte le crisi che, complice il prolungato periodo congiunturale, hanno colpito alcune banche del nostro sistema. E questo è avvenuto senza penalizzare i clienti e senza pesare sui conti pubblici, mentre abbiamo contribuito a risolvere i problemi degli altri.

Ora, le Bcc hanno la possibilità di fare un ulteriore passo in avanti, alzando di nuovo l’asticella che fissa i loro obiettivi.

La riforma approvata dal Governo ha

accolto la maggior parte delle indicazioni di Federcasse e, corrette in sede parlamentare quelle incongruenze inserite nella prima stesura del decreto, oggi si configura come una grande opportunità per il sistema del credito cooperativo e per la cooperazione italiana nel suo complesso.

Come avevamo fortemente richiesto, le Bcc continueranno ad essere cooperative a mutualità prevalente, di proprietà dei territori e con una propria licenza bancaria. Occorre però avere la consapevolezza che le singole Bcc, anche riunite in una rete solidaristica nazionale, in un contesto fortemente competitivo come quello che ci attende non hanno più tante possibilità di sopravvivenza.

Serve quindi una forma di integrazione, che non significa concentrarsi in un unico soggetto, ma partecipare ad un grande e solido gruppo nazionale, mantenendo allo stesso tempo le nostre storiche caratteristiche di banche di comunità. Ed è esattamente quello che ci apprestiamo a fare nei prossimi mesi, come descritto in termini più dettagliati anche nelle pagine interne di questa rivista. Per continuare ad operare come facciamo da oltre 120 anni.

Il futuro è sempre più complesso ora servono economie di scala

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e dessimo uno sguardo all’immediato futuro e valutassimo con consapevolezza e realismo gli effetti che le numerose e importanti novità all’orizzonte avranno sul sistema bancario ci sarebbe davvero di che preoccuparsi.

La normativa in corso di emanazione, e già nota almeno a grandi linee, causerà impatti molto forti sulle banche: oltre che rendere ancora più complessa la regolamentazione, richiederà un impegno crescente di capitali per continuare a fare credito. Capitali ben difficili da reperire in un mercato così asfittico.

Il quadro economico non induce a visioni di particolare euforia. L’auspicato sviluppo dei paesi occidentali rimane ancora problematico, non si rilevano le percentuali di crescita previste per i Paesi in via di sviluppo e quella di Cina e India è in contrazione. Un altro tasto dolente è la prevista riduzione dei ricavi determinati dal bassissimo livello dei tassi, spesso non redditizi, e la concorrenza di nuovi soggetti che si presentano sul mercato con mezzi economici molto elevati (basti pensare a Google o Amazon).

In una situazione così complessa sarà necessario fare importanti investimenti, specialmente in due settori: nella tecnologia, per adeguare il livello e la tipologia dei servizi alle richieste dei clienti, che sempre più interagiscono con la banca tramite supporti virtuali, per lo più autogestiti ed in continua evoluzione; e nella formazione del personale, per indirizzare i collaboratori verso attività di

ampia e specifica competenza, già oggi irrinunciabile se vogliamo rispondere alle richieste sofisticate di clienti sia privati che aziende. Tutte queste voci di spesa, importanti ed indubbiamente impegnative, non consentiranno più alle banche non adeguatamente strutturate ed organizzate di reggersi solidamente in un mercato così sfidante e competitivo. Certo, l’intenzione e la volontà rimangono quelle di non smarrire la nostra anima e le nostre radici, così profonde e piantate saldamente nel terreno da più di un secolo, ma ricercare economie di scala e di servizio così da affrontare gli investimenti richiesti e, nel contempo, poter offrire maggiori garanzie di solidità a Soci e Clienti.

Ed è proprio in tale ottica che stiamo lavorando, noi di Emil Banca e tutto il sistema delle BCC; lavoriamo per traghettare il nostro solido passato verso un futuro altrettanto strutturato e degno di fiducia. Come Emil Banca, stiamo verificando dunque ulteriori possibilità di crescita mediante aggregazioni, così da aumentare ancora i nostri volumi e ottenendo economie di scala. Come Credito Cooperativo, stiamo costituendo la capogruppo, che si occuperà di erogare e gestire servizi comuni e garantirà sempre maggiore solidità alle BCC aderenti, con conseguente e crescente serenità per Soci e Clienti.

Ci aspetta un futuro complesso e in forte evoluzione, ma noi possediamo le necessarie competenze, la determinazione, la volontà e la visione per affrontarlo con fiducia.

In sintonia con il resto del sistema nazionale del Credito Cooperativo stiamo lavorando per traghettare il nostro solido passato verso un futuro altrettanto strutturato e degno di fiducia.

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BANCA

BANCA

INTERVISTA AL PRESIDENTE GIULIO MAGAGNI

DALLA LEGGE DI RIFORMA AL GRUPPO BANCARIO: ORA SI ENTRA NEL VIVO Con l’approvazione della legge ad aprile la riforma ha cominciato a prendere la sua forma.

Cerchiamo di capire quali sono gli step operativi che sono previsti intervista di Giuliana Braido

“Il settore del credito cooperativo è stato riformato dal DL 18/2016 convertito, con modificazioni, dalla L. 49/2016, allo scopo di accrescere l’integrazione del comparto, favorirne il rafforzamento patrimoniale, agevolare la soluzione di eventuali situazioni di difficoltà nel contesto delle nuove regole europee e dell’Unione bancaria; al contempo, la riforma preserva i caratteri essenziali di mutualità e localismo di questa categoria di banche” (Dal Rapporto sulla stabilità finanziaria di Bankitalia – aprile 2016, in riferimento alla Riforma del credito cooperativo).

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L’iter legislativo della riforma è stato particolarmente lungo, complesso e anche piuttosto “sofferto”. Ora però si è entrati nella fase operativa. Quali sono i passaggi più significativi che devono essere affrontati?

Prima di tutto è necessario trasformare in concreto i dettati della legge. Bisogna costituire il gruppo bancario e l’auspicio è certamente che sia un gruppo unico perché solamente uniti saremo davvero in grado di affrontare le complessità future che questo mercato, sempre più difficile, ci riserva.

Serve mettere a fattore comune tutte le best practice, le esperienze e le intelligenze del credito cooperativo per poter porre in atto tutte quelle riorganizzazioni che ci permetteranno sinergie ed economie di scala per avere maggiori risorse e fare investimenti, specialmente in ambito infrastrutturale e tecnologico. Oggi cercare punti di incontro è complesso perché le parti in causa, e mi riferisco al Gruppo Bancario Iccrea e a quello della trentina Cassa Centrale Banca, hanno già fatto grossi investimenti anche se in dimensioni diverse; bisogna solo trovare il modo di valorizzare tutti questi

investimenti. Poi ci sono aspetti legati alla politica che vanno smussati e portati a fattore comune. Si sta lavorando per avere in tempi relativamente brevi un gruppo bancario unico.

Il cosiddetto “contratto di coesione” che regolerà i rapporti tra il Gruppo bancario e le singole banche, rappresenta un unicum nel panorama europeo tra i modelli organizzativi dei vari sistemi di banche cooperative esistenti. Ce ne può delineare i tratti essenziali?

Il patto di coesione è lo strumento proposto dal credito cooperativo nell’ambito della stesura della legge che deve servire per regolare appunto il rapporto tra le Bcc e la capogruppo.

Nell’ambito di questo contratto saranno scritti i diritti e i doveri che dovranno essere rispettati. Perché serve? Perché il nostro Gruppo bancario cooperativo Spa è anomalo in quanto non è la capogruppo che controlla le banche ma viceversa. La legge però incarica la Capogruppo ad esercitare l’indirizzo e il coordinamento delle banche e pertanto ci deve essere uno strumento che le permetta di intervenire

sulle banche nel momento in cui ci fosse bisogno. Corrisponde alle cosiddette “regole di appartenenza al club”, quello che definisce compiti e doveri reciproci della capogruppo e delle singole banche. Il modello su cui si basa è quello del rischio ovvero l’ingerenza della capogruppo nei confronti delle banche sarà direttamente proporzionale alla rischiosità delle banche stesse nel senso che se una banca è virtuosa manterrà un’autonomia larga, come oggi, quindi non cambierà sostanzialmente nulla e rimarrà sul territorio autonoma, con la propria assemblea ed organi sociali. Le banche che invece avranno problematiche di rischiosità, cioè coefficienti e parametri non in linea con quelli richiesti, subiranno proporzionalmente alla propria rischiosità l’intervento della capogruppo, fino al punto che quest’ultima potrà intervenire anche nella sostituzione dei consigli. È proprio nella gestione di questi rapporti e nel definire bene gli indicatori e i parametri che andranno a valutare la rischiosità che deve agire il contratto di coesione. Il contratto giuridico che dovrà essere approvato dalle singole assemblee delle Bcc diventerà la carta fondamentale su cui si basa la tenuta e la strutturazione del Gruppo. Gruppo che, grazie a questo patto, diventerà il terzo nel Paese e il primo per capitale tutto italiano con 20 miliardi di euro.

Come sarà valutato il grado di meritevolezza delle singole banche per mantenerne il conseguente livello di autonomia?

Il grado di meritevolezza cui sarà legata l’autonomia delle banche, come dicevo, è basato sul rischio. Saranno quindi definiti una serie di parametri che diventeranno di riferimento e in funzione di come le banche si posizionano nei confronti di questi parametri verrà stabilito oggettivamente qual è il loro grado di autonomia. E’ evidente che su questo ambito ci sarà un intervento forte della BCE e della vigilanza perché su questo si fonda tutta la tenuta del gruppo. Il gruppo è

solido in funzione della solidità delle banche che vi aderiscono, e la BCE esigerà che si applichino i metodi che ormai sono standard dal punto di vista della vigilanza europea. Le banche verranno probabilmente sottoposte alla cosiddetta AQR per la valutazione della propria rischiosità prima di entrare nel Gruppo in modo tale che se alcune sono in difficoltà, attraverso il fondo transitorio si dovrà lavorare per metterle in sicurezza, cosicché nel gruppo accedano banche tutte a livello di indicatori positivi.

Concretamente il Gruppo bancario come potrà aiutare le singole Bcc? In quali situazioni? Con quali strumenti potrà intervenire?

In questa prima fase la legge ha previsto un “fondo transitorio” (obbligatorio), attraverso il quale le banche più forti possono aiutare le banche più deboli a portarsi nell’ambito della regolarità. Tale fondo non può evidentemente sostenere tutte le situazioni pertanto le banche che oggi hanno debolezze strutturali possono trovare percorsi di aggregazione con banche più forti. L’idea è quella di utilizzare questo fondo per rafforzare la banca che incorpora e non dare sostegno a banche che presentano debolezze e che non sarebbero in grado di gestire gli aiuti.

Pertanto in questa fase transitoria, in attesa che venga costituito il Gruppo, si cercherà di efficientare tutto il sistema; assisteremo pertanto ad una diminuzione del numero di Bcc. Una volta che sarà nato il Gruppo bancario il fondo sparirà e passerà al gruppo la gestione di eventuali crisi delle banche attraverso un sistema di garanzie incrociate.

Che tempi di attuazione prevede?

Ci sono 18 mesi di tempo da quando viene emanata la normativa secondaria da parte della Banca d’Italia. Quindi la decorrenza non è ancora partita. Speriamo che in queste settimane si possa trovare un punto di incontro per la costituzione del gruppo unico. Da lì inizierà il nuovo cammino.

Che cosa prevede la Riforma?

Quale è stato il percorso che ha portato alla sua approvazione in parlamento?

Cosa cambierà per le banche di credito cooperativo? Per rispondere a queste domande e fornire tutto il materiale necessario per approfondire tutti gli aspetti della riforma delle banche di credito cooperativo, la federazione nazionale ha pubblicato una piccola brochure che Emil Banca mette a disposizione di tutti i soci. Per riceverla basta mandare una mail all’Ufficio soci (sico@emilbanca.it) o chiamare il numero verde 800.217.295.

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BANCA

BANCA

RIFORMA A CONVEGNO NELLA CITTADELLA DELLA CONOSCENZA I vertici del Credito Cooperativo a confronto sul tema caldo della modifica delle Bcc a pochi giorni dall’approvazione della Legge di Giuliana Braido

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anche di comunità, cosa cambia con la Riforma? Questo il titolo del convegno che Emil Banca ha organizzato lo scorso 27 aprile, proprio a pochi giorni dall’approvazione della nuova legge di Riforma (L. nr. 49/2016) del Credito Cooperativo.

Una location che trasuda innovazione quella dell’Opificio Golinelli a Bologna, definito anche la “cittadella della conoscenza”. E proprio il concetto di innovazione ha ispirato la ricerca del luogo in cui provare a spiegare a soci, clienti e interlocutori istituzionali della Banca l’innovatività di questa Riforma. Cosa cambierà in termini pratici per le 8

Bcc, è stato l’oggetto dell’incontro per dare risposta alle legittime preoccupazioni di chi opera con una cooperativa di credito come Emil Banca. Preoccupazioni legate all’autonomia, all’identità, alla possibilità di continuare ad esercitare il ruolo di soggetto cooperativo mutualistico, proprio come riconosciuto dalla Costituzione. E infine apprensioni sui temi della partecipazione democratica e della presenza attiva e proattiva nei territori dove si opera.

Sono intervenuti per spiegare ai circa 300 partecipanti gli effetti di questa complessa operazione, introdotti dal Direttore del Quotidiano Nazionale-Il Resto del Carlino Andrea Cangini, oltre al Presidente Magagni, il Presidente di Federcasse Azzi, il

Direttore Generale di Federcasse Gatti, il Direttore Generale di Iccrea Holding Rubattu e il Ministro dell’Ambiente Galletti.

Ha aperto i lavori la Vice Presidente della Regione Elisabetta Gualmini.

In collegamento skype è intervenuto anche il viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, che ha manifestato l’auspicio di una massima coesione possibile. Gli ha fatto eco Alessandro Azzi ribadendo che per essere competitivi a livello globale dobbiamo unire le forze. Senza togliere autonomia alle singole Bcc, autonomia che sarà tanto maggiore quanto più saranno virtuose le Bcc stesse.

Il presidente Magagni è intervenuto sull’opportunità di fare fusioni tra banche, purchè fondate su piani strategici che realisticamente aumentino le possibilità di stare sul mercato. I lavori sono stati chiusi dal Ministro Galletti, da sempre legato al mondo della cooperazione di credito, il quale ha affermato che la Riforma è stata voluta proprio per rendere più solido il sistema delle Bcc, oggi esposte a rischi notevoli perché il mercato richiede dimensioni e livelli di efficienza che sono raggiungibili solo dando un nuovo modello organizzativo all’intero sistema.

Gli argomenti non sono certo esauriti e ancora molto sentiremo parlare di Riforma…

Giulio Magagni, Presidente Iccrea H. e Emil Banca.

Alessandro Azzi, Presidente Federcasse.

Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente.

Elisabetta Gualmini, Vice Presidente Regione E-R.

L’OPIFICIO GOLINELLI L’Opificio Golinelli è la cittadella per la conoscenza e la cultura che da ottobre 2015 riunisce le attività svolte dalla Fondazione Golinelli, l’ente nato nel 1988 per volontà dell’imprenditore e filantropo Marino Golinelli. L’Opificio si trova in via Paolo Nanni Costa, a Bologna, accanto all’area ex Sabiem, e si sviluppa su 9 mila metri quadri grazie a un importante intervento di riqualificazione urbana. In questa struttura la Fondazione svolge ampia parte delle attività formative, didattiche e culturali (su sei aree progettuali: Scuola delle idee, Scienze in pratica, Giardino delle imprese, Scienza in piazza, Educare a educare, Arte scienza e conoscenza) e si prepara ad accogliere più di 150.000 visite l’anno.

Sergio Gatti, Direttore Federcasse.

Leonardo Rubattu Direttore Iccrea Holding.

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BANCA

I ragazzi che hanno partecipato al Talent Days nella sede della Banca.

BANCA - GIOVANI

GUARDA I VIDEO SU EBLOG

SIAMO TUTTI TALENTI Emil Banca ha offerto a 60 giovani l’opportunità di fare una giornata di formazione e orientamento al lavoro con i manager di alcune grandi aziende emiliane di Giuliana Braido

proprie passioni trasformandole in mestiere. Chi ci riesce davvero può dire di aver raggiunto il proprio obiettivo.

Per questo la motivazione è fondamentale, non bisogna arrendersi neppure di fronte alle difficoltà. Ecco che conoscere qualche trucco, qualche tecnica e strumento, utili a finalizzare meglio la propria ricerca si è rivelata essere un’occasione unica per questi ragazzi desiderosi di entrare nel mercato del lavoro. E ricevere indicazioni direttamente da esperti professionisti, non dalla scuola che, in questo ambito specifico, sappiamo essere piuttosto carente, è stato davvero molto apprezzato e sicuramente è servito a far sentire i giovani partecipanti meno spaesati, a ridare loro qualche speranza in più: in fondo trovare lavoro non è impossibile, basta saper mettere a frutto e riuscire a far riconoscere le proprie “originalità”.

Gianmarco Pinto Global Human Resources Director La Perla

Stefano Savini Responsabile Rirsorse Umane Emil Banca

Chiara Malferrari HR Generalist EMEA Datalogic

Silvia Nardini Director HR Europe Emerson

I consigli dei Testimonial

Le impressioni dei Ragazzi

Inquadra il Qr-Code con lo smartphone per guardare il video in cui parlano i testimonial.

Questo il link per il video in cui i ragazzi parlano della giornata pubblicato su eblog.emilbanca.it

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Chiara Sonaglioni HR Manager Lamborghini

Fondo Pensione Aureo Il futuro lo costruisco da subito

attentissimi giovani presenti con un leitmotiv davvero incoraggiante: siamo tutti talenti! Sì perché, come emerso dalle autorevoli voci, oltre alle doverose competenze, per entrare in azienda contano molto passione e talento. E

ognuno ha il proprio, bisogna solo imparare a valorizzarlo. Serve anche non lasciarsi scoraggiare, nonostante il momento storico che stiamo vivendo non sia dei più semplici per la ricerca dell’occupazione, e cercare di seguire le

Vuoi sapere quale sarà l’ammontare della tua pensione? Richiedi gratuitamente ai nostri sportelli il Check-Up previdenziale.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Nota Informativa ed il Regolamento disponibili presso lefiliale di Emil Banca e su www.bccrisparmioeprevidenza.it.

osa serve per presentarsi bene di fronte ad un direttore del personale quando si è in cerca di lavoro?

Cosa è bene sapere e come è opportuno prepararsi? Come si scrive un buon curriculum? I social network possono aiutare? A questi e tanti altri quesiti ha risposto il Talent Day organizzato da Emil Banca per i figli dei propri dipendenti e dei propri soci lo scorso 17 maggio, grazie alla collaborazione con HRC, la community dei Direttori delle risorse umane delle principali aziende italiane, anche multinazionali.

Cinque manager di personale hanno prestato la loro testimonianza per un giorno intero rispondendo a numerosissime domande arrivate dai giovani, tutti tra i 17 e i 27 anni, che hanno riempito la Sala Marconi della Banca. Dalla Emerson a La Perla, da Datalogic alla Lamborghini; queste le aziende rappresentate dai rispettivi Direttori del Personale che insieme al Dirigente di Emil Banca, Stefano Savini, hanno dispensato consigli agli

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L’ANNIVERSARIO

L’ANNIVERSARIO

1906 - 2016 ARGELATO CENTODIECI ANNI DI CREDITO COOPERATIVO

110 anni

di Cassa Rurale

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1906 - 2016 il logo per il 110° anniversario

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La storia di una delle tredici realtà che oggi formano Emil Banca, fondata ad inizio ‘900 per aiutare braccianti, agricoltori ed artigiani ad affrancarsi dalla povertà di Michelangelo Abatantuono

Nella seconda metà dell’Ottocento gran parte della popolazione delle campagne bolognesi era occupata nel comparto agricolo, ma in posizioni subalterne. Braccianti e mezzadri, minacciati dalla disoccupazione e dal potere dei grandi proprietari agricoli, cominciarono ad organizzarsi: nacquero così leghe bracciantili, società di mutuo soccorso, cooperative e, sulla scia delle aperture del pontefice Leone X, le Casse Rurali, che per prime consentirono l’accesso al credito a quanti fino ad allora ne erano stati categoricamente esclusi. È questo il substrato sociale ed economico su cui si innesta la fondazione, il 22 aprile 1906, della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Argelato. I diciassette soci fondatori, radunati dal giovane parroco don Raffaele Venturi, erano braccianti, artigiani, agricoltori. Erano gli anni dell’affermazione socialista in molti comuni italiani e Argelato, proprio in quell’anno, non fece eccezione.

Coesistevano dunque nella Cassa Rurale più anime: una religiosa che fu inizialmente fattore decisivo per la sua costituzione; una

“affaristica” rappresentata da fattori e piccoli proprietari che vedeva di buon occhio un’attività che si potesse opporre alla presenza socialista; infine un’anima popolare (coloni e artigiani) che considerava di particolare importanza la lotta all’usura nelle campagne e il finanziamento ai ceti altrimenti esclusi dal credito. Il benemerito parroco don Venturi venne a mancare nel 1925, lasciando tutte le proprie sostanze all’Asilo parrocchiale. Fu chiamato a sostituirlo don Ercole Roda, che divenne l’anima trainante della Cassa Rurale dal primo dopoguerra ai primi anni Settanta, riuscendo a destreggiarsi abilmente anche nel periodo del fascismo e nel tragico momento dell’assassinio di Guerino Ariatti, presidente della Cassa dal 1916 al 1944.

Seppur con alterne vicende, che risentivano degli avvenimenti nazionali, la Cassa Rurale andò rafforzandosi: i prestiti passarono dalle 800 lire del 1906 alle 281.400 del 1947; analoga fu la crescita dei depositi, che passarono dalle 2.287 lire del 1906 alle 463.239 del 1936.

Nel dopoguerra si andò verso lo sviluppo dell’attività bancaria modernamente intesa: con il nuovo impiegato Giuseppe Lelli, assunto nel 1960 e poi direttore generale fino al 2000, la Cassa si trasferì in un nuovo locale, assicurando l’apertura la mattina ad Argelato e il pomeriggio a Funo, che proprio in quegli anni iniziava a svilupparsi.

La concorrenza delle altre banche, anche di maggiori dimensioni, era sentita, ma il rapporto di confidenza, fiducia e attenzione alle esigenze del cliente ha consentito alla Cassa Rurale di Argelato di superare i momenti di difficoltà, quando le persone si allontanavano dal mondo del credito per timori e sospetti.

Il 29 ottobre 1962 venne ufficialmente aperta la filiale di Funo, nel 1973 ci fu la fusione con la Cassa Rurale Artigiana di San Marino di Bentivoglio e nei decenni seguenti, sotto la presidenza di Ruggero Marani, vennero aperte nuove filiali a Castel Maggiore e San Pietro in Casale, creando i presupposti per i successivi accorpamenti che avrebbero portato ad Emil Banca: Bcc di Borgo Panigale (21 maggio 1995) e Bcc di Sala Bolognese (1996).

Raffaele Venturi, parroco di Argelato dal 1904, fu per anni presidente e animatore della Cassa Rurale. Lasciò l’incarico solo per motivi di salute.

LE CELEBRAZIONI

LA FESTA NELLA PIAZZA DAVANTI ALLA FILIALE COI SOCI PIONIERI E GLI STUDENTI PIÙ MERITEVOLI Centodieci anni fa nasceva la Cassa Rurale di depositi e prestiti di Argelato, con un capitale sociale di diciassette lire, tante quanti erano i soci fondatori. Sono passati tanti anni, il territorio di competenza della Banca si è modificato, il capitale è altrettanto cambiato, ma l’anima dei Soci da allora è immutata. Secondo questo spirito, con la medesima voglia di condividere momenti importanti, è stata organizzata una festa ad Argelato giovedì 7 luglio in occasione dei 110 anni dalla storica apertura della Cassa Rurale. Nel programma: una Messa presso la Chiesa di San Michele in memoria dei soci della banca defunti; un incontro con i neosoci all’interno della biblioteca E.Spaltro nella sede della filiale di Emil Banca. A seguire, nel piazzale antistante la Banca, la consegna dei riconoscimenti ai sessantaquattro “Soci pionieri” e ai cinque studenti soci o figli di soci che si sono distinti per merito nello studio, avendo conseguito il diploma di scuola superiore o di laurea con il massimo dei voti. A conclusione dell’evento un buffet nel parco a fianco della Chiesa arricchito dallo spettacolo “Sabbia sulle note”, un vero e proprio racconto disegnato tra giochi di sabbia, luce e musica (e.s.).

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ECONOMIA

ECONOMIA

MADRID

MODENA

BOLOGNA

ECCO COME NASCE UNA COOP DI SUCCESSO

FIATO ALLE IMPRESE DI CITTÀ E PROVINCIA

Al Museo Ferrari l’atto conclusivo della seconda edizione di Imprendocoop con la premiazione delle idee d’impresa che ora potranno diventare realtà

Una nuova convenzione con Confcommercio Ascom provinciale prevede finanziamenti agevolati per scorte, investimenti o anticipi Pos

Le tre idee di impresa premiate. In alto, la prima classificata: Sport Education. A sinistra, il gruppo che intende dar vita ad un villaggio rurale eco-solidale (seconda classificata). Sotto, il futuro cooperatore che vuol dar vita alla Rehab Venture.

di Silvio Cortesi

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ervizi sportivi abbinati a servizi sociali; un villaggio rurale eco-solidale nel cratere del terremoto; un esercizio pubblico che offre food, drink e giochi di società; una piattaforma digitale per connettere i sistemi riabilitativi per paralisi, malattie neurologiche e altri disturbi; servizi socioassistenziali e di inserimento lavorativo per persone svantaggiate.

Queste le cinque idee d’impresa premiate ad aprile al Museo Enzo Ferrari di Modena a conclusione della seconda edizione di Imprendocoop, il progetto per favorire l’occupazione e l’imprenditorialità ideato da Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno di Emil Banca e del Comune di Modena.

Hanno ricevuto l’attestato di partecipazione i rappresentanti dei quattordici progetti d’impresa che hanno completato il percorso 14

formativo e presentato un business plan valutato dal comitato tecnico scientifico di Imprendocoop.

Circa novanta futuri cooperatori hanno usufruito del percorso formativo gratuito, composto da seminari, laboratori e numerosi colloqui con esperti iniziato nell’autunno 2015 e terminato a febbraio. Confcooperative Modena assisterà e accompagnerà i primi passi delle start up che nasceranno da questi progetti. Durante la serata sono stati assegnati anche i premi in denaro

(2.500, 1.500 e 1.000 euro) a quattro idee d’impresa, mentre una quinta idea ha ricevuto un finanziamento da Emil Banca a condizioni agevolate. La premiazione è stata preceduta da un convegno, dal titolo “L’economia collaborativa: più condividiamo, più abbiamo”, al quale hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, Palma Costi (Assessore Regionale alle Attività Produttive) e il Direttore Generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia.

Nel giorno della Festa della Repubblica le Sfogline bolognesi erano in trasferta a Madrid per promuovere le eccellenze enogastronomiche locali in occasione dei settant’anni di Ascom Bologna. Lo scorso giugno Ascom Confcommercio, in collaborazione con Emil Banca, ha portato 37 aziende locali nel giardino dell’Ambasciata italiana a Madrid che per un giorno è diventata una vetrina prestigiosa per l’enogastronomia bolognese. Nella foto, da sinistra Valentino De Pisa (Fedagro), Celso De Scrilli (Bologna Welcome e Cda Emil Banca), Enrico Postacchini (presidente Ascom), Stefano Sannino (ambasciatore a Madrid) e Giancarlo Tonelli (direttore Ascom).

di Filippo Benni

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inaziamenti per investimenti, scorte o anticipi Pos ad un tasso sostenibile con un preammortamento di sei mesi ad un tasso fisso dello 0,7 per cento. Questo offre la nuova convenzione stipulata con Confcommercio Ascom Bologna a cui Emil Banca ha destinato un plafond di ben cinque milioni di euro, pensata per dare liquidità alle imprese di Bologna e provincia senza gravarle di costi troppo elevati e garantendo che i rimborsi del capitale inizieranno non prima del 2017, quando gli investimenti messi in campo avranno già iniziato a dare i propri frutti. L’importo massimo, la durata ed il tasso dei finanziamenti variano in base alla finalità e alla durata del rimborso.Per investimenti materiali le aziende associate Ascom potranno richiedere fino a 100 mila euro rimborsabili in 84 mesi mentre per acquisto scorte l’importo massimo finanziabile è di 50 mila euro per una durata che non potrà superare i tre anni. Chi vorrà invece finanziare l’anticipo Pos potrà richiedere fino a 100 mila euro ma il rimborso avverrà in massimo 12 mesi (in questo caso non è previsto il preammortamento). “I prestiti proposti da Emil Banca e dedicati alle esigenze aziendali – afferma il presidente di Ascom, Enrico Postacchini – consentiranno agli imprenditori di finanziare i loro progetti di sviluppo e rinnovamento in modo durevole e conveniente. Ringrazio quindi Emil Banca per l’attenzione che continua a manifestare verso i nostri settori economici”.

PER LE SOCIETÀ SPORTIVE

Finanziamenti a tasso zero per i defibrillatori Il ruolo determinante di un defibrillatore semiautomatico all’interno di un centro sportivo è ormai riconosciuto da tutti.

Proprio a conferma dell’importanza della presenza di un DAE in loco, il Governo ha emanato un decreto che obbliga per legge le società sportive a dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Il 30 giugno sono scaduti i termini per dotarsi di tale strumentazione anche per

le associazioni sportive dilettantistiche. Per confermare la vicinanza al mondo dell’associazionismo di base, Emil Banca offre a tutte le società sportive del territorio la possibilità di richiedere un finanziamento a tasso zero per l’acquisto di defibrillatori e per i relativi corsi di formazione per l’utilizzo.

Per maggiori informazioni rivolgersi direttamente in filiale oppure scrivere a: nonprofit@emilbanca.it 15

ECONOMIA

ECONOMIA

PER LE IMPRESE LA NEWSLETTER SU BANDI PUBBLICI E AGEVOLAZIONI Da qualche mese Emil Banca ha attivato e proposto ai propri soci e clienti l’adesione ad un nuovo servizio informativo, del tutto gratuito, riguardante le opportunità di agevolazioni su eventuali investimenti. Si tratta di bandi pubblici o privati di varia natura, con contribuzione a fondo perduto e/o in conto interessi e finanziamenti agevolati in generale. Il servizio offre un’attività di monitoraggio e segnalazione delle opportunità di accesso alle agevolazioni e ai contributi pubblici.

L’informativa arriverà tramite una newsletter a cadenza settimanale e riguarderà tre settori differenti: agroalimentare, terzo settore, altre imprese. Chi è interessato a ricevere la newsletter può registrarsi on line inquadrando il Qr-Code qui sotto.

Per informazioni: 051.6317889, ufficio imprese Emil Banca.

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CONVEGNI

L’INCONTRO CON LA BCC POLACCA

La pressione fiscale è tornata a salire, per fortuna c’è il Super Ammortamento

Lo scorso giugno Emil Banca ha invitato le proprie aziende clienti ad un convegno su “Rating e legal risk management nelle Imprese”.

Il Legal Risk Management costituisce un esempio di innovazione manageriale, relativa alle problematiche della gestione degli eventi avversi di origine dolosa ed accidentale e alle corrette strategie per contenerlo.

Durante i lavori sono stati il-

Il 22 marzo abbiamo ospitato una delegazione della Banca Cooperativa di Turin (Polonia) interessata a comprendere il funzionamento delle banche di credito cooperativo in Italia.

L’intero Cda della Banca polacca era in visita in Emilia dopo aver visitato il museo della Ferrari a Modena, ha fatto tappa in Emil Banca, nella sede del Business Park per qualche ora in cui vi è stato uno scambio di esperienze.

I dati della Cna dicono che dopo un 2015 da incorniciare, per le Pmi italiane nel 2016 la pressione fiscale è tornata a salire. Con Bologna che risulta la città con la pressione fiscale più alta in regione e seconda in Italia dietro solo a Reggio Calabria. Nel 2015 artigiani, micro e piccole imprese hanno visto calare il peso della tassazione complessiva al 60,9%: il 3,6% in meno rispetto al picco del 64,5% toccato nel 2012. Nel 2016 però il calo si è arrestato.

L’Osservatorio Cna prevede addirittura un lieve incremento con il Total tax rate destinato a salire al 61%. Non solo brutte notizie però, tra quelle positive c’è un provvedimento preso dal

Governo chiamato Super ammortamento, un’agevolazione che consiste in una maggiorazione del 40% del costo degli acquisti effettuati. In pratica, a fronte di un costo pari a 100 la deduzione dell’ammortamento fiscale potrà essere effettuato su 140.

Di questo provvedimento, e

LEGAL RISK MANAGEMENT

lustrati i temi della gestione e della riduzione del rischio legale nelle piccole e medie imprese. L’imprenditore che conosce e gestisce i rischi legali, crea valore per l’impresa, ottimizzandone i costi di gestione a medio e lungo termine.

di come poterlo sfruttare al meglio, si è parlato in un affollato convegno che Emil Banca ha organizzato assieme ad Assillea e a Iccrea BancaImpresa per fornire ai propri soci e clienti le informazioni più complete e precise su un provvedimento importante ma ancora poco noto.

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BANCA E TERRITORIO

LA NOVITÀ

I PAGAMENTI NON SONO MAI STATI COSÌ SMART Pagare e incassare grandi o piccole cifre con un semplice click sul proprio smartphone. Scaricando l’App Satispay con il codice BCC4U si riceveranno cinque euro di benvenuto da spendere nei tanti negozi convenzionati o da passare sul conto di un amico di Francesca Rossini

Una bella serata in pizzeria con gli amici, poi arriva il conto e comincia il delirio della raccolta delle quote. C’è sempre qualcuno che non ha contanti e vuole pagare con la carta, quello che non ha soldi “spicci” e via così.

Chiunque sia stato almeno una volta il malcapitato che doveva gestire la colletta sa bene che i conti non tornano mai. Presto con Statispay tutta questa trafila sarà preistoria. Nata da una start up di Cuneo, l’app Satispay è un sistema di pagamenti smart, veramente rivoluzionario e assolutamente made in Italy. Basta un semplice smartphone (o tablet), un collegamento internet e grazie all’applicazione Satispay (scaricabile gratuitamente dall’App Store, Google Play Store e Windows Phone Store) si può comodamente scambiare denaro con gli amici o pagare nei tanti negozi convenzionati.

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Una volta iscritti al servizio Satispay, attraverso l’app si può caricare direttamente dal proprio conto corrente un budget di spesa settimanale da usare per scambio denaro o pagamenti dallo smartphone; oppure ricevere denaro e fare trasferimenti sul proprio conto corrente. Autenticamente smart, certamente immediato e conveniente, Satispay è assolutamente sicuro. Il servizio utilizza infatti l’iban del conto corrente, che è certificato direttamente con la banca e non può essere usato per pagamenti fraudolenti. È più sicuro di un numero di carta di credito e molto più immediato da controllare. Un sistema di pagamento innovativo come Satispay sarà sempre più utilizzato proprio perché è semplice, sicuro e conveniente, sia per gli utenti che per i commercianti che vorranno aggiungerlo ai loro metodi di

pagamento. Già oggi gli esercizi commerciali convenzionati sono oltre 1.500: si può fare il pieno di carburante alla Total Erg, mangiare un gelato da Gromm o fare la spesa alla Pam pagando con un semplice click.

Il numero degli esercizi convenzionati cresce con una media di 15 nuove convenzioni al giorno con proiezioni di crescita esponenziale nei prossimi anni. I download dell’app Satispay hanno già superato i trentamila: nessuno vuole restare escluso da questa rivoluzione digitale.

Emil Banca, per invogliare gli utenti a provare questo nuovo servizio, regalerà un bonus di 5 euro di benvenuto a tutti gli utenti che scaricheranno e attiveranno l’App. Per riceverli, al momento della registrazione bisogna iscriversi con il codice promozionale BCC4U. Si avrà l’accredito immediato di 5 euro.

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BANCA - ESTERO

BANCA - ESTERO

L’ESPERTO RISPONDE

AL FIANCO DI CHI PUNTA SULL’EXPORT I prodotti e i servizi a disposizione delle aziende che intendono crescere all’estero. “Grazie ad Iccrea siamo in grado di rispondere ad ogni tipo di esigenza” Intervista di Filippo Benni

A

nche se i primi tre mesi del 2016 non sono stati brillanti, l’economia regionale è sempre stata trainata dall’Export. È oltre confine che, storicamente, le aziende emiliane trovano lo spazio per fare margine e sviluppo. Anche se a marzo la crescita, dopo anni col segno più, si è fermata, l’Emilia Romagna resta, con esportazioni per un valore pari a 13.394 milioni di euro (praticamente invariate rispetto allo stesso dato di 12 mesi fa), la terza regione italiana per volumi di merci vendute all’estero, dietro solo a Lombardia e Veneto.

Consapevole dell’importanza di questo settore, da tempo Emil Banca ha deciso di investire per creare relazioni e offrire alle aziende locali, soprattutto a quelle più piccole e meno strutturate, occasioni di approfondimento e nuove opportunità. In questo senso vanno intesi i tanti convegni organizzati, gli incontri con 20

Marco Dovesi, responsabile Ufficio Estero

L’Ufficio Estero fornisce un servizio di consulenza che garantisce soluzioni personalizzate alle effettive esigenze dell’azienda: i nostri esperti sono a disposizione per assistere e consigliare le imprese nelle diverse operatività.

Tel: 051-6317724 Mail: ufficio.estero@emilbanca.it

rappresentanti delle Istituzioni estere e la possibilità di utilizzare, grazie a Iccrea BancaImpresa, un ufficio di rappresentanza in Cina.

Abbiamo incontrato il responsabile dell’Ufficio Estero, Marco Dovesi, per capire quali sono le esigenze di soci e clienti della Banca che lavorano con l’estero e cosa può offrire Emil Banca a chi vuole esplorare nuovi mercati.

Cosa offre Emil Banca alle aziende che operano con l’estero?

Mettiamo a disposizione dei nostri clienti tutti i servizi e i prodotti per gestire con sicurezza le operazioni internazionali, dagli strumenti per incassi e pagamenti ai conti correnti

I DATI DELL’EXPORT EMILIA ROMAGNA

DIECI ANNI COL SEGNO PIÙ Russia, Turchia, Brasile, Usa e Cina sono i mercati che tirano meno; India, Regno Unito, Francia e Spagna i mercati che invece sono cresciuti di più nei primi tre mesi del 2016. Volano le vendite di apparecchiature elettriche, elettroniche e medicali, buoni i dati delle esportazioni agricole, vira invece in negativo l’export di macchinari e apparecchiature meccaniche (che vale più di un quarto delle vendite dell’export emiliano-romagnolo) che inverte la tendenza del 2015 e chiude il primo trimestre 2016 in rosso (-0,8 per cento). In totale (i dati si riferiscono all’intero 2015), l’export regionale tocca i 55,3 miliardi. Si tratta del 13,4% del totale nazionale, dato che conferma l’importante contributo delle esportazioni regionali alla crescita di quello nazionale. Nel periodo 2008-2015 l’incremento dell’export regionale è stato pari al +16,4%, superiore rispetto ad una media nazione del +14,3%. L’Emilia-Romagna è tra le regioni che esportano di più assieme a Piemonte, Veneto, Lazio e Lombardia.

in valuta, da anticipi e finanziamenti ai più complessi crediti documentari fino all’emissione di tutte le principali garanzie bancarie internazionali.

Tutti prodotti sicuri e trasparenti offerti ai migliori prezzi sul mercato.

La dimensione locale della Banca è un limite per chi deve lavorare con l’estero?

Emil Banca ha un proprio codice swift e questo le permette di dialogare ed operare velocemente con tutte le banche del mondo. Grazie alla collaborazione con Iccrea Banca, siamo in grado di perfezionare ogni tipo di operazione, dalle più sofisticate a quelle ordinarie. In più, in collaborazione con altre società del nostro gruppo, come Scouting, possiamo assistere le imprese anche nell’internazionalizzazione, aiutando quelle meno strutturate a conoscere ed esplorare nuovi mercati. Grazie a questa rete, abbiamo tre uffici di rappresentanza in altrettante aree del mondo: uno a Tunisi, uno a Mosca e uno in Cina.

Questo ci permette anche di accompagnare, con efficacia, le aziende che vogliono puntare sull’export.

Quali sono le principali operazioni che vi chiedono i clienti?

Soprattutto quelle relative a tutti i tipi di incasso e pagamento da e verso l’estero, dai bonifici agli assegni. Ma gestiamo di tutto, dall’accredito della pensione in valuta fino ai crediti speciali per chi ha in piedi operazioni molto complesse.

Quali sono i Paesi con i quali i nostri clienti hanno più rapporti?

Le valute con cui lavoriamo di più sono Dollaro, Yen, Sterlina e Franco Svizzero. Ultimamente lavoriamo molto con Estremo Oriente e Paesi Arabi.

EMIRATI ARABI

Le aziende guardano ad Oriente: le opportunità della Free Zone Ha scelto Bologna, e più precisamente la Federazione delle BCC, la Hamriyah Free Zone Autority dell’Emirato di Sharjah come prima tappa di un tour che li ha portati a conoscere le imprese interessate ad esplorare il mercato mediorientale. La delegazione araba, guidata dal giovane direttore della Free Zone, Saud Salim Al Mazrouei, ad aprile ha partecipato ad un convegno organizzato da Emil Banca, in collaborazione con Unindustria e Cna Bologna, sulle opportunità di investimento negli Emirati Arabi. Durante i lavori sono stati illustrati gli importanti benefit di cui godono le aziende insediate in loco: 100% del controllo della società e rimpatrio dei capitali senza restrizioni, esenzioni fiscali, assenza di dazi, presenze di ottime infrastrutture e procedure molto snelle per il rilascio di licenze e visti.

La Hamriyah Free Zone (HFZA) si trova a Sharjah, tra Umm al-Qaywayn e Dubai, ed è uno dei poli commerciali più dinamici della regione con una strategica localizzazione geografica e ottimi collegamenti via terra e via mare.

Saud Salim Al Mazrouei, direttore della Hamriyah Free Zone Autority.

In alto, il tavolo del convegno a cui ha partecipato anche Matteo Passini, vicedirettore Emil Banca

GO TO MARKET: OBIETTIVO UNGHERIA Tra le tante iniziative messe in campo dalla Banca per aiutare il sistema economico locale a trovare sbocchi commerciali fuori dai confini nazionali, a giugno è stato organizzato un convegno su “Ungheria: nuove opportunità di business per le aziende italiane” in cui, con tecnici qualificati, sono stati spiegati agli imprenditori interessati gli strumenti del “Go to market”. All’appuntamento hanno partecipato anche Laszló Szabó, viceministro Ministero Degli Affari e del Commercio con l’Estero ungherese, e il console Judit Timaffy,

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SOLIDARIETÀ

SOLIDARIETÀ

L’EMERGENZA TERREMOTO CONTINUA

VOLONTARIATO D’IMPRESA

Raccolti 110 mila euro per aiutare l’Ecuador

Ancora Insieme Solidali per l’Antoniano

di Paola Misiti

di Paola Misiti

Lo scorso 16 aprile una fortissima scossa di terremoto ha devastato una vasta zona della costa del Paese facendo oltre seicento vittime e mettendo in ginocchio centinaia di migliaia di famiglie – per lo più molto povere – che devono ora affrontare l’emergenza e ricostruire quel poco che avevano ottenuto con enormi fatiche.

Il Credito Cooperativo Italiano che dal 2002 è attivo in Ecuador con il progetto Microfinanza Campesina, per promuovere insieme al FEPP (Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio) lo sviluppo nelle aree marginali attraverso il credito a piccole cooperative familiari e di comunità, ha subito attivato una raccolta fondi per sostenere le popolazioni ecuadoregne colpite.

Il ricavato della raccolta, che ha appena superato i 110 mila euro, sarà interamente devoluto al FEPP e utilizzato, nelle province epicentriche di Esmeraldas e Manabí, per gli obiettivi che sono stati individuati come prioritari: la riparazione, 22

l’ampliamento e il miglioramento della potabilizzazione dei sistemi di acqua di 17 comunità manabite, con benefici per 2017 famiglie e il sostegno alla formazione negli ambiti legati alla ricostruzione in modo da garantire opportunità di lavoro in tale fase per i giovani e per chi ha perso tutto.

Insieme al Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio, Emil Banca si impegna a dare informazioni e aggiornamenti, sui propri canali on line e su questa rivista, su come vengono impegnati i contributi.

IT79S0800003200000800032002 Questo è l’IBAN da utilizzare per le donazioni alla campagna di raccolta fondi promossa da Federcasse a sostegno dei progetti di ricostruzione del Fepp (Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio) nel Paese andino. Nella causale dei bonifici va indicato: “Emergenza terremoto in Ecuador”.

Centodieci giornate di presenza e oltre cento persone diverse coinvolte; oltre 1.300 pasti serviti e migliaia di sorrisi distribuiti: non sono i numeri ma il valore relazionale e sociale prodotto ciò che conta di questi primi quattro mesi di vita del progetto Insieme Solidali che vede Emil Banca al fianco dell’Antoniano.

Un’esperienza di volontariato d’impresa che

unisce la Banca e i propri collaboratori in un “patto di solidarietà”: l’azienda rinuncia a qualche ora di attività di un dipendente e questi, a sua volta, rinuncia alla propria pausa pranzo; in questo modo, insieme, si garantisce una presenza quotidiana (dal lunedì al venerdì, anche se festivi) di servizio alla mensa dei poveri.

Poche ore che

RACCOLTI OLTRE 5 MILA EURO CON LE UOVA DEL CEFA

LA PRIMA COLLETTA ALIMENTARE

Per Pasqua abbiamo aderito all’invito del CEFA Onlus, la Ong bolognese fondata dal Senatore Bersani, accogliendo nelle nostre filiali la campagna “A te l’uovo. A lui una gallina”.

Oltre 500 le uova della solidarietà acquistate da soci, clienti e collaboratori della Banca per una raccolta complessiva di 5.145 € per sostenere il progetto “Give them a second chance” a Cafasso (Kenya). Qui Cefa ha messo in piedi una fattoria

Quest’anno la Banca ha sperimentato una nuova attività di solidarietà promuovendo l’adesione dei propri collaboratori alla colletta alimentare a favore degli empori solidali e delle mense sociali della città con cui ha in essere anche altre forme di collaborazione. La Banca, dal 5 marzo (giornata della colletta alimentare nei supermercati della provincia di Bologna) si è trasformata per una settimana nel punto di raccolta dei prodotti per

in cui vengono accolti e scolarizzati bambini e giovani provenienti dalle zone marginali e degradate, spesso in stato di abbandono o con alle spalle un’esperienza di detenzione; i più grandi vengono anche formati e avviati al lavoro agricolo per offrire loro un’opportunità di reinserimento nella società, evitando così che tornino ad essere vittime della strada.

l’igiene, biscotti, pasta, scatolame vario, donati dai dipendenti che hanno risposto all’invito a unirsi all’iniziativa.

La raccolta è stata possibile grazie alla collaborazione con Saca – che gestisce il servizio di corriere aziendale - che ha offerto gratuitamente il

Tra i volontari della mensa dell’Antoniano la collega Marina (la prima a destra). Dietro a tutti, lo chef di Alce Nero, Simone Salvini.

lasciano il segno perché chi era andato lì per dare racconta di aver ricevuto molto di più: la gratitudine sincera, nelle parole e negli occhi, di tante persone che la vita ha messo al margine; le loro storie che danno il senso dell’importanza di questi luoghi di accoglienza e incontro che si trasformano per molte di loro

in un occasione di riscatto sociale e economico.

Perché - come racconta Emanuele dopo esser stato volontario Emil Banca del giorno - questa esperienza serve, è necessaria, questa esperienza è l’inizio del cambiamento.

Oggi la porta dell’Antoniano si è aperta per me, e così anche il cuore.

trasporto dalle filiali alla sede delle scatole per la colletta.

Complessivamente sono stati raccolti oltre 110 kg di prodotti, cui la Banca ha aggiunto

altrettanti kg di beni di cui c’era maggiore necessità, consegnati a Volabo per la suddivisione tra le diverse realtà beneficiarie.

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MONDO SOCI

MONDO SOCI

SOCIO PERSONAGGIO FRANCO FONTANA

“LE GUERRE NON FINISCONO MAI, NON INIZIATELE” Classe 1929, ha vissuto una delle pagine più tragiche della nostra storia e oggi non si stanca di raccontarla. Da staffetta ha partecipato alla lotta di liberazione nella brigata Stella Rossa di Filippo Benni

G

Franco Fontana è testimone instancabile delle atrocità della Seconda Guerra mondiale e degli eccidi di Marzabotto, e oggi collabora con la Scuola di Pace di Monte Sole.

Accompagna ancora ragazzi e comitive di tutta Europa sui luoghi della strage e sui sentieri partigiani che tante volte ha percorso in gioventù per portare informazioni alla Brigata Stella Rossa (nella foto).

La sua esperienza è narrata nel volume La staffetta. Le guerre non finiscono mai

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li orrori della guerra e i valori della Resistenza, il dramma di un conflitto che, anche quando sembrava finito, ha continuato a fare male e l’amore di una ragazza che gli è accanto da quasi ottant’anni e che, nel momento più brutto, è stata un’ancora a cui aggrapparsi. A ripercorrerla ora, la vita di Franco Fontana sembra un film.

Nato in quel di Camugnano nel marzo del ’29, seguendo il padre che si sposta dalla valle del Reno a quella del Setta per lavorare, arriva a Vado, nel Comune di Monzuno, il 10 giugno del 1941. “La data me la ricordo benissimo visto che è il giorno in cui l’Italia entrò in guerra - ci spiega - la propaganda del Duce aveva convinto tutti che sarebbe finita in pochi mesi. L’Europa sarà nostra, dicevano, a Natale tutti a casa…e invece in pochi mesi razionarono anche il pane, la guerra durò cinque anni e fece 50 milioni di morti”.

Ci sono anche altre date impresse nella mente di Fontana. La prima è il 24 luglio del ’43, il giorno in cui Grandi fece cadere Mussolini. “Quella fu la chiave della mia vita - ricorda con straordinaria lucidità e precisione per un ragazzo che sfiora la novantina - Il Re mandò Mussolini al Gran Sasso dove pochi paracadutisti riuscirono a

liberarlo senza sparare nemmeno un colpo. Se il Duce non fosse scappato in Germania non ci sarebbe stata la Repubblica di Salò, la guerra sarebbe finita prima e si sarebbe risparmiato tanto dolore”. Pochi mesi e arriva l’8 settembre. “La gente cominciò a festeggiare credendo che la guerra sarebbe finita presto.

Purtroppo aveva ragione mio padre che invece diceva che sarebbe iniziata la mattina seguente”.

Con l’armistizio le caserme si svuotarono e i reduci iniziarono a tornare dal fronte, ma con la coscrizione obbligatoria della Repubblica di Salò si iniziò a diffondere il panico. “Era ottobre quando Don Eolo Cattani chiamò a raccolta gli anziani del paese e gli ex militari appena tornati che non volevano andare con il Duce. Nella canonica della chiesa esortò tutti a nascondersi nei boschi e difendersi”. Così, Fontana ricorda la nascita della Brigata Stella Rossa. “C’erano Mario Musolesi, il Lupo, e tanti altri ragazzi di Vado. C’era anche Alfonso Ventura, quello del caffè, che diventò capo di uno dei quattro battaglioni della brigata, quello dove ero anche io”. Fontana, appena quindicenne, fa la staffetta. “In città erano tutte donne - ricorda - ma qui in montagna è diverso, più duro, più difficile. Io tenevo i

collegamenti tra Bologna e Monte Sole. Non lo sapeva nemmeno mia mamma”.

Anche i due fratelli di Franco hanno combattuto per la libertà. Sergio nella Stella Rossa, Walter invece, finito nell’esercito della Repubblica di Salò, diserterà e andrà a combattere i nazisti al fianco dei partigiani jugoslavi.

Vado sorge ai piedi di Monte Sole, la cima teatro del più spaventoso eccidio mai registrato in Europa. Tra il 29 settembre e il 5 ottobre del ’44, durante la ritirata verso Nord, i tedeschi annientano un’intera comunità. Tra chiese, borghi e semplici casolari, tra i fiumi Setta e Reno, si contano ben 115 stragi in cui non sono stati risparmiati né le donne incinte né i neonati. Delle 800 vittime dell’Eccidio ben 216 sono bambini, il più piccolo aveva appena 14 giorni. Fontana fortunatamente non è nel perimetro del rastrellamento e, assieme alla famiglia, con mille peripezie, riesce a salvarsi e viene sfollato assieme agli altri superstiti.

Prima a Firenze e poi a Roma, a Cinecittà.

Di lì a poco la guerra terminerà. Almeno per i libri di storia perché in realtà, assicura

Franco Fontana assieme alla moglie, Lina Marzadori.

Si sono conosciuti nel ‘41 e da allora non si sono mai lasciati.

Fontana, “la guerra non finisce mai”. Subito dopo la Liberazione, tornato a casa in treno per anticipare l’arrivo dei genitori, Fontana ritrova Sergio, e pochi giorni dopo, anche Walter, che era stato deportato a Dachau. Quando tutto sembra volgere al meglio, il destino ricorda alla giovane staffetta partigiana chi è il più malvagio. Di lì a poco infatti Fontana perderà tutta la famiglia: i fratelli a causa delle tante mine antiuomo sparse da americani e tedeschi mentre il resto della famiglia, compreso il fratello più piccolo Dario, rimarrà vittima dell’incidente subito dal camion alleato che li stava riportando a casa.

Finita la guerra, Franco è distrutto. “Ero sbandato, non sapevo che fare”. È allora che inizia la sua seconda vita. A “tenergli dietro” ci pensa Lina, la bimba vicina di casa che Franco ha conosciuto e frequentato negli ultimi cinque anni di vita e che presto diventerà sua moglie. A dargli speranza, e uno scopo, ci pensò invece lo stesso gruppo di partigiani che pochi anni prima diede vita alla Stella Rossa.

“In paese non c’era più nulla, nemmeno una bottega, Crisalidi e gli altri partigiani dissero che si doveva fare qualcosa. Così mettemmo a posto un camion e ci mettemmo a raccogliere il rame e altro materiale che poi vendevamo a Bologna. Con quello che ci davano passavamo nella Bassa per comprare vino e altre cose da dare alla gente di qui, che non aveva davvero nulla”. Così, alla Bolognina di Vado, in una baracca tirata su al volo, è nata la prima cooperativa di consumo. “All’inizio davamo tutto gratis, poi pian piano si è tornati alla normalità, le botteghe hanno iniziato a riaprire e anche noi ci siamo messi in regola, e abbiamo fondato il consorzio cooperativo da cui poi è nata la Coop Reno”.

Fontana è socio Emil Banca sin da quando è stata aperta la filiale di Vado. Ogni anno partecipa all’assemblea dei soci e ogni giorno, passando davanti alla vetrina dell’agenzia, si mette le mani accanto agli occhi, avvicina il naso alla vetrina e controlla che dentro sia tutto a posto. Un cenno d’intesa con chi è alla cassa e via, verso Monte Sole, dove continua a raccontare la sua storia a tutti quelli che hanno voglia di ascoltarla e di imparare che le guerre non finiscono mai.

GLI SCATTI DI UNA VITA

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MONDO SOCI

MONDO SOCI

GIOVANI TALENTI

GIOVANI TALENTI

RIPARTIRE DA PERUGIA SOGNANDO LA SERIE A

MATTEO NERI SALE SUL TETTO DEL MONDO

FRANCESCO DELLA ROCCA É nato a Brindisi il 14 settembre 1987.

Cresciuto nel vivaio rossoblù, attualmente è tesserato per il Perugia Calcio che milita in Serie B. Anche il fratello Luigi è un calciatore professionista e come Francesco ha iniziato la carriera nel Bologna FC.

Cresciuto nelle giovanili rossoblù, Francesco Della Rocca cerca il riscatto con il Grifone in serie B. È in Emil Banca grazie al fratello Luigi di Emanuele Stanzani

C

uore rossoblù, scontata una brutta serie di infortuni, Francesco Della Rocca ha scelto il Grifone e il bolognesissimo Pier Paolo Bisoli per tornare a stupire nel calcio che conta. Originario di Brindisi, il centrocampista cresciuto nelle giovanili del Bfc si trasferisce nel bolognese con la famiglia all’età di soli cinque anni. Inizia a giocare a calcio nella società vicino casa, sui campi di Sasso Marconi, dove viene da subito notato dalla rete di osservatori del Bologna. Nelle giovanili rossoblù approda quasi per gioco ma sarà nella rosa che nel 2008 riconquisterà la serie A. Se all’inizio il calcio rappresentava solo un gioco, “quando a sedici anni firmi il primo contratto da professionista capisci che potresti farne una professione”. Allenarsi con i professionisti, condividere con loro lo spogliatoio diventa la nuova realtà, un’impensata quotidianità. Anno dopo anno si ritaglia sempre maggior spazio in prima squadra, fino a 26

diventarne titolare e a giocare con continuità. Nella stagione 2010/11, quando sulla panchina rossoblù siede il tecnico Alberto Malesani, Francesco registra ventisette presenze in Serie A giocando a buoni livelli e attirando le attenzioni di molti club di Serie A. Sceglierà Palermo, per poi passare anche da Fiorentina e Siena, dove ritrova il tecnico Giuseppe Iachini.

Una serie di infortuni lo convincono a scendere di categoria per ritrovare campo e il ritmo partita, da qui la decisione dello scorso anno di andare a Perugia. Sotto la guida di Bisoli, originario di Porretta Terme, Francesco diventa titolare inamovibile e un riferimento nel centrocampo dei Grifoni, che nell’ultima stagione chiudono al decimo posto ad un passo dai play off per salire di categoria, quella Serie A che rimane obiettivo per la prossima stagione.

Della Rocca, oltre che un talento che con tenacia sta cercando di tornare nell’élite del calcio mondiale, è anche un neo

socio di Emil Banca. “È grazie a mio fratello Luigi (anch’esso calciatore professionista, cresciuto nelle giovanili del Bfc con cui ha esordito in Serie A, ndr) che ho conosciuto Emil Banca”, ci racconta appena finita la stagione. “Lui è correntista da tempo, si trova molto bene e così ho aperto un conto anche io. Mi sono sempre sentito a mio agio e mi hanno sempre trattato con correttezza e così, quando ho avuto bisogno di comprare casa ho acceso anche un mutuo”. Anche la compagna di Francesco, proprietaria di un negozio di abbigliamento a Bologna, su spinta del centrocampista è diventata cliente.

Insomma, per i Della Rocca Emil Banca sembra essere diventata una questione di famiglia.

MATTEO NERI È nato a Bologna il 5 maggio 1999.

A sinistra, con la maglia della Virtus, festeggia il titolo Italiano, il terzo coinquistato nel 2016 dopo l’Europeo under 17 e il Mondiale cadetti. Sotto, l’esultanza dopo la stoccata che, a Bourges, in Francia, gli ha permesso di conquistare il titolo iridato.

Tesserato per la Virtus, figlio di un socio Emil Banca, il giovane bolognese in pochi mesi ha conquistato il titolo italiano, l’europeo e il mondiale cadetti di sciabola di Emanuele Stanzani

S

e da diversi anni per l’Italia le soddisfazioni dal mondo della scherma sono arrivate con regolarità, sia in ambito maschile, sia in ambito femminile, Matteo Neri, bolognese di diciassette anni, figlio di un socio di Emil Banca, rappresenta per il movimento una garanzia di continuità di successi nella specialità della sciabola. Già soprannominato “il cannibale”, ha da poco realizzato una storica tripletta di successi coronando quella che si può definire la stagione perfetta. In rapida sequenza ha, infatti, conquistato lo scorso marzo l’oro ai “Campionati Europei under 17” tenuti a Novi Sad in Serbia, l’oro ai “Campionati Mondiali Cadetti e Giovani” a Bourges in Francia ad aprile e il terzo oro il mese dopo ai “Campionati Italiani Cadetti” ad Acireale. In terra siciliana Matteo si è regalato anche un argento nel torneo Giovani under 20, coronando una stagione perfetta. Insomma, un bottino senza precedenti di cui va

fiera anche la Società di Educazione Fisica Virtus, che ha visto sbocciare questo enorme talento sulle pedane del centro di via dello Sport.

Tanti successi preparati giorno dopo giorno con sudore e dedizione, in disparte dalle attenzioni dei media.

Per arrivare a questi livelli Matteo non si allena meno di quattro ore al giorno e quando ritorna alla base dalle varie spedizioni in giro per l’Europa, per

recuperare le giornate perse a scuola – “a settembre inizierò la quarta liceo scientifico” - rinuncia spesso alle uscite con gli amici. L’apporto della famiglia inoltre non è mai mancato, anzi, “babbo viene a verdermi in tutte le gare italiane e gli europei e i mondiali non se li perde mai”.

Difficile chiedere a Matteo quali siano i prossimi obiettivi dal momento che ha appena finito di vincere tutto. Con naturalezza risponde “a settembre passo all’Under 20 e mi piacerebbe ripetere la stessa stagione nella nuova categoria”: determinato il ragazzo sportivamente ispirato ad Aldo Montano, anche lui con un passato (se pur breve) alla Sef Virtus.

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MONDO SOCI

MONDO SOCI

SOCIO IN EVIDENZA

QUANDO LA TERRA DÀ BUONI FRUTTI

Agriverde, che quest’anno è stata tra i vincitori della decima edizione del Premio Biagi, il 25 giugno 2016, nel Parco di Villa San Camillo dove iniziò ad operare, ha festeggiato il trentennale assieme agli amici e all’intera comunità.

Info: www.coopagriverde.it

Da trent’anni attraverso l’agricoltura biologica la coop sociale Agriverde lavora nel campo della riabilitazione e dell’inserimento lavorativo di persone con disagi mentali di Filippo Benni

U

na trentenne pronta alle sfide del futuro. Si descrive così, Agriverde, la cooperativa sociale che, a San Lazzaro di Savena, nella campagna che divide Bologna dalla Romagna, si occupa di disagio e reinserimento lavorativo partendo dalla terra, dall’agricoltura biologica. Alla vigilia della festa che ne celebrerà le tre decadi di attività abbiamo incontrato Fabrizio Pedretti, il Presidente della cooperativa che da poco meno di una decina d’anni è socia Emil Banca.

Signor Pedretti, ci ricorda quando e come è iniziata la vostra attività?

Era il 25 giugno del 1986 quando i nove soci che diedero il via a questa avventura si recarono dal notaio per dare vita ad Agriverde. Nacque una coop agricola, visto che non esistevano ancora le cooperative di tipo B, ma già nel primo statuto era ben presente la nostra finalità sociale.

Quali furono le motivazioni che 28

Il Presidente di Agriverde, Fabrizio Pedretti, accanto al cartellone che pubblicizza una delle attività della coop.

mossero quei nove soci pionieri?

Erano gli anni in cui si iniziava ad applicare la legge Basaglia, quella sulla chiusura dei manicomi, e l’allora USL 22 (quella di San Lazzaro) elaborò uno dei primi progetti per il reinserimento lavorativo di persone in difficoltà. Si pensò ad una cooperativa autonoma, che lavorasse in sintonia con il pubblico ma senza personale del servizio sanitario nazionale. E così è stato.

Nel tempo siete cresciuti molto...

Anche se il fatturato è arrivato a superare il milione e 600 mila euro, la nostra resta una cooperativa a dimensione locale. Siamo diventati una coop mista di tipo A+B e abbiamo 43 dipendenti, 13 sono persone con disagi mentali. Oggi ci

occupiamo sia di attività socio riabilitative, sia di percorsi di reinserimento lavorativo. Per entrambi i settori il comune denominatore è la terra.

Ci può spiegare la differenza?

Una parte dei ragazzi che seguiamo non sono in grado di affrontare percorsi di reinserimento occupazionale. Siamo noi che dobbiamo trovare per loro l’attività più adatta a farli stare meglio.

Un’attività protetta, come può esserlo lavorare nell’orto, nella bottega per la vendita diretta o accompagnare gli altri operatori per le consegne a domicilio. Altri ragazzi invece sono pronti ad affrontare un percorso finalizzato all’ingresso nel mondo del lavoro vero e proprio.

Questi sono impiegati nelle nostre attività di giardinaggio, per cui abbiamo commesse sia con enti pubblici sia con ditte private.

Qual è la difficoltà più grande nel vostro lavoro?

Tenere in equilibrio l’aspetto sociale con quello imprenditoriale.

Un equilibrio che non è mai fisso ma che va cercato giorno dopo giorno, senza far prevalere nessuno dei due aspetti. Se si privilegia troppo l’aspetto sociale, si rischia di cadere nell’assistenzialismo, se prevale l’aspetto imprenditoriale, invece, il rischio è che si tenda a selezionare le persone più adatte al lavoro. E così viene meno la possibilità di aiutare i più svantaggiati. Il lavoro è una componente importantissima per il riscatto della persona, per la sua emancipazione e per la conquista dei diritti. Ma esiste anche un lato negativo del lavoro, come lo stress, l’obbligo del risultato, la produttività e così via, dal quale dobbiamo difendere i nostri ragazzi.

Emil Banca quando l’avete buttate sul Crowdfunding…

Anche per questa attività, che per incontrata?

Era il 2007 ed è stata per noi un noi è una novità assoluta, dobbiamo salvagente nel momento di massima ringraziare Emil Banca. Che ce lo ha difficoltà. Stavamo portando a proposto, ci ha aiutato con la compimento il progetto di una vita, formazione per gestirlo e ci ha pagato quello di comprare la sede, ma l’attivazione della raccolta fondi sulla l’istituto di credito che aveva già piattaforma Ginger.

Che cosa volete finanziare? deliberato il prestito, per motivi non Dobbiamo raccogliere sette mila legati a noi, si tirò indietro. euro per realizzare un video e un testo Fortunatamente incontrammo Emil multimediale sulla nostra storia e Banca e tutto andò per il meglio.

Emil Banca è una cooperativa, si sulle storie che l’hanno attraversata. nota questa differenza rispetto al resto Chi contribuirà al crowdfunding con del sistema bancario? la quota base avrà in omaggio il video, La differenza è sostanziale e chi verserà un contributo più corposo l’abbiamo notata da subito, fin da avrà in omaggio una delle riproduzioni quella prima operazione. Chi ci ha originali di tavole inedite di Andrea seguito è stato in grado di valutare con Pazienza messe a disposizione dal attenzione e occhi particolari fratello Michele che da anni è socio. un’operazione che forse era al limite della sostenibilità.

Chiesta per di più da una coop sociale che, anche rispetto alle altre cooperative, per non parlare delle imprese tradizionali, ha una redditività molto più contenuta.

La bottega di Agriverde con la vendita diretta di verdura biologica E adesso vi nel Parco di Villa San Camillo in via Seminario a San Lazzaro di Savena.

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COMITATI SOCI

COMITATI SOCI

FERRARA

SASSO MARCONI

BARICELLA

ZAMAGNI FA IL PIENO SUI BENI COMUNI

L’OROLOGIO TORNERÀ A SCANDIRE IL TEMPO A giugno Samantha Cristoforetti è intervenuta a Ferrara Fiere per parlare di “Futura”, la missione spaziale che l’ha impegnata nello spazio per duecento giorni, record di permanenza femminile in orbita.

La prima astronauta italiana è stata protagonista dell’evento sostenuto anche dal Comitato Soci di Ferrara.

di Emanuele Stanzani

di Emanuele Stanzani

ARGELATO

Numeroso l’afflusso di pubblico al convegno A quali condizioni l’economia può tornare al servizio del bene comune? che il Comitato Soci locale ha organizzato il primo di aprile presso la sala polivalente della parrocchia di San Lorenzo di Sasso Marconi. Relatore dell’incontro è stato l’economista Stefano Zamagni, che ha parlato di lavoro, di contribuzione, di welfare e dei rapporti modificati nel lavoro tra il mondo pubblico e quello privato. Il professore ha anche posto l’accento su come il bene comune sia un capitale da tutelare e far crescere anche attraverso scelte economiche alternative.

IL CEFA SVILUPPA UNA FILIERA DEL LATTE IN TANZANIA Il Comitato Soci di Argelato a maggio ha organizzato un incontro per far conoscere il CEFA a livello locale. La vicepresidente dell’Ong bolognese, Vera Negri Zamagni, ha presentato il progetto nato dal sodalizio tra CEFA e Granarolo, realizzato per sviluppare a Njombe, uno dei distretti più poveri della Tanzania, una vera e propria latteria sociale. Questa micro filiera del latte, un autosufficiente sistema agrozootecnico, è in grado di produrre latte alimentare e di distribuirlo alle famiglie e alle scuole, assicurando perciò al contempo cibo,

MONZUNO

Il Comitato Soci di Monzuno ha acquistato materiale in favore della locale stazione dei Vigili del Fuoco volontari.

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lavoro e un’attività economica. Superato lo scetticismo iniziale da parte delle comunità locali, sono stati attivati corsi di formazione nello stabilimento di Bologna per poi esportare la tecnologia in loco. Proprio per la concretezza con cui è stato realizzato, il progetto ha vinto un prestigioso riconoscimento come Best Practice ad Expo 2015.

SAN GIORGIO DI PIANO

C’era anche il terzino del Bologna Adam Masina alla cena di beneficenza durante la quale il Comitato Soci di Argelato e il Club The Good 40016 hanno raccolto fondi per dotare i servizi sociali di un mezzo di trasporto.

Nel 1822, per poter suonare un concerto a quattro tonalità, l’arciprete Don Giuseppe Schiassi commissiona due ulteriori campane per il campanile adiacente la chiesa di Baricella. Tredici anni dopo l’Amministrazione parrocchiale affida la costruzione dell’orologio del campanile ad Antonio Franchini di Bologna, che ne conclude la realizzazione il 22 dicembre 1836.

L’opera, per il peso del proprio valore, merita addirittura la stesura di un sonetto di Antonio Medici, scrittore di allora. Nello stesso anno la Chiesa Arcipretale di Santa Maria di Baricella, dopo quarantadue anni dalla ricostruzione, viene consacrata dall’allora Cardinale Giacomo Oppizoni, arcivescovo di Bologna.

Da molti anni però l’orologio ha smesso di battere le ore e di segnare il tempo cessando, così, il suo servizio alla cittadinanza. Un frammento di storia locale rischia tuttora di rimanere dimenticato, anche perché la sosta forzata del meccanismo ne potrebbe compromettere il corretto funzionamento. Per evitarlo, il Comitato Soci di Baricella si è adoperato per provvedere alla sistemazione sia dell’orologio, sia della torre, gestendo il recupero del bene comune e finanziandone i lavori.

Il restauro è stato festeggiato dalla comunità il primo luglio.

MOLINELLA

L’ULTIMO SALUTO A GIANNI TERZI

DIAMO CREDITO AL CIBO, MA SOLO A QUELLO BUONO

Ci ha lasciato a 66 anni Gianni Terzi, Referente del Comitato Soci di Anzola – Casalecchio di Reno - Ponte Ronca, nonché presidente fondatore del Lions Club di Zola Predosa. Ragioniere commercialista, originario di Zola, lo ricordiamo per l’impegno e la dedizione profusi a beneficio della cittadinanza e del territorio.

Il suo spirito è sempre stato vivo nella collaborazione costante ad iniziative di volontariato in ambito sociale e culturale e nel mettere a servizio di tali progetti la propria competenza professionale. Come Referente del Comitato Soci aveva organizzato ed espressamente voluto una serie di conferenze gratuite sul tema della salute.

L’attenzione sempre più crescente sul tema dell’alimentazione, sulla genuinità del cibo, sulle mode e sulla volontà di recuperare le antiche tradizioni del territorio sono alcuni dei temi trattati nell’incontro organizzato dal Comitato di Molinella. Carlo Lesi, noto dietologo, ha proposto una serie di regole per migliorare la qualità della vita partendo dalla tavola, mentre il cantastorie Sandro Bertocchi (ex dipendente Emil Banca) ha ironizzato sui paradossi della nostra società. Erano presenti per Emil Banca la Referente del Comitato Soci di Molinella, Cristina Bottoni, e il Vicedirettore Generale, Matteo Passini, a testimoniare personalmente l’impegno a discutere di tematiche così vicine agli interessi della popolazione e dei soci di Emil Banca.

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COMITATI GIOVANI SOCI

COMITATI GIOVANI SOCI

FERRARA

BOLOGNA

Il Reverb Festival tinge il Castello di verde e blu

Come costruirsi un futuro senza sorprese

di Marika Pappagallo

Il comitato Giovani Soci di Ferrara non poteva farsi scappare l’occasione di presenziare ad uno spettacolo d’avanguardia che abbina musica elettronica ed arti visive digitali, nella suggestiva location del cortile del Castello Estense: il Reverb Festival. Ha così deciso di omaggiare alcuni giovani soci acquistando per loro i biglietti d’ingresso ed i gadget fluorescenti che hanno colorato di verde e blu l’evento.

Il Reverb Festival rappre-

LA GITA

SCI E TANTO RELAX A KRANJSKA GORA A marzo i Giovani Soci amanti dello sci hanno passato un bel week end sulle piste di Kranjska Gora, divertendosi sul campo di gara di Podkoren, dove ogni anno si tiene la Coppa del Mondo di sci ed a fine giornata il relax è stato garantito dalla Spa all’interno dell’hotel.

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L’INCONTRO

Alcune immagini della serata con i giovani Soci e gli Young Tutor Emil Banca.

senta una novità assoluta per Ferrara e la allinea ad uno scenario culturale underground in fermento sia all’interno che al di fuori dei confini nazionali.

Durante l’esibizione di

musica elettronica e videomapping che si è tenuta nel cortile del Castello Estense,lo scorso primo giugno, si sono alternati artisti di fama internazionale.

MANGIARE SANO PER VIVERE BENE Un’alimentazione sana ed equilibrata rappresenta uno degli strumenti più importanti ed efficaci nella prevenzione primaria e nella terapia delle principali malattie tipiche delle società occidentali (le cosiddette malattie del benessere quali arteriosclerosi e malattie cardiovascolari, infarto, ipertensione, diabete, obesità e malnutrizione, cancro). Di questo si è parlato, ad aprile, in un incontro organizzato dal Comitato Giovani Soci di Bologna.

I CORSI

La Sala Marconi del Business Park, a Bologna, piena per l’incontro sulla previdenza organizzata dal Comitato Giovani Soci di Bologna.

di Marika Pappagallo

Chi ha da poco iniziato a lavorare o deve ancora entrare nel mercato del lavoro sarà in grado di garantirsi un futuro sereno? L’attuale contesto economico e le riforme previdenziali, che hanno esteso a tutti il metodo contributivo, non danno tranquillità: anche in caso di stabilità lavorativa, la pensione calcolata in funzione dei contributi non permetterà di mantenere il tenore di vita raggiunto a fine carriera.

Abbiamo cercato di dare risposte ai dubbi e alle

I giovani collaboratori della Banca che hanno condotto la serata.

Da sinistra, Debora Marzaduri, Angelo Simoncini e Mirko Tebaldi.

preoccupazioni sul tema nell’incontro “Previdenza complementare: costruire le fondamenta per un futuro sereno” insieme ai giovani collaboratori della banca esperti in materia.

L’incontro, gratuito, è avvenuto lo scorso maggio nella nostra sede del Business Park a Bologna. Al termine dell’incontro, il Comitato Giovani Soci di Bologna ha offerto una tigellata alla Dispensa Emilia.

ORIGAMI E PITTURA CINA CHE PASSIONE Ad aprile al Business Park si sono tenuti tre incontri sulla cultura cinese.

Diversi i giovani Soci che si sono interessati all’argomento. I principali aspetti trattati sono stati la pittura, la scrittura e l’arte degli origami. Sono stati utilizzati materiali originali che rispettano le antiche tradizioni di questo grande Paese.

DI CORSA ALLA STRABOLOGNA

C’erano anche 32 giovani soci di Emil Banca, con maglietta I LIKE EMILIA, all’edizione 2016 della Strabologna, la corsa non competitiva organizzata dalla Uisp (di cui la Banca è partner) che ogni anno porta sul Crescentone oltre 10 mila podisti.

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Quota di partecipazione 360 euro Quota non soci: 390 euro

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Prenotazioni entro 31/7

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La quota non comprende il visto

Quota di partecipazione 2.980 euro 465 euro di tasse aeroportuali.

Quota non soci: 3.030 euro

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Quota non soci: 4.450 euro

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Quota di partecipazione 840 euro La quota non comprende

190 euro di tasse aeroportuali.

Quota non soci: 870 euro

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esta valida anche nel 2016 la convenzione con l’Acquapark Villaggio della Salute di Monterenzio: per tutta la stagione i Soci Emil Banca hanno diritto all’ingresso a tariffa ridotta, ad eccezione delle domeniche e dei giorni festivi. ino al 31 luglio 2016 l’offerta prevede la possibilità, a soli 99 euro a persona, di prenotare nella stessa struttura un pernottamento in camera doppia con prima colazione, il pranzo in Agriturismo in cui si potranno gustare prodotti biologici a km-zero e un massaggio classico a scelta da 25 minuti. Inoltre se il pernottamento avviene per la notte di venerdì o di sabato i nostri soci avranno diritto a accedere anche alla Notte Azzurra, con supplemento di 10 euro nella giornata del sabato. l numero di posti disponibili è limitato, per cui è possibile attivarsi chiamando direttamente il Villaggio della Salute Più (051.929791). Per info: www.villaggiodellasalute.it – mail: info@villaggiodellasalutepiu.it

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Quota di partecipazione 4.400 euro

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INGRESSI NELLE STRUTTURE VISITE E RIABILITAZIONI CON LO SCONTO SOCI Continua la convenzione con il Circuito della Salute più – Mare termale bolognese, che prevede l’accesso alle strutture con uno sconto del 10%. I soci di Emil Banca possono accedere con tariffa esclusiva alle prestazioni erogate a regime privato di specialistica, terapia, fisica riabilitazione fitness, check up e prestazioni termali. Ad esempio, è possibile effettuare una visita agonistica sportiva alla tariffa di 54 euro. Riscoperto negli anni ’90 dopo l’originaria costruzione di duemila anni fa per volere dell’imperatore Augusto nel I sec. a. C., il sistema termale bolognese – poi nominato Circuito della Salute più – Mare Termale Bolognese, è da vent’anni sinonimo di vero benessere.

TERME SAN LUCA PLURICENTER Via Agucchi, 4/2 – Bologna Tel. 051.382564 TERME ACQUABIOS Via Garibaldi 110 - Minerbio (Bo) Tel. 051.876060 POLIAMBULATORIO FISIOTERAPIK Via Emilia Levante, 19/2 - Bologna Tel. 051 545355 POLIAMBULATORIO RIVA RENO Galleria Ronzani, 7/27 Casalecchio di Reno (Bo) Tel. 051.592564 POLIAMBULATORIO VITALIS Via Ravenna, 163 – Ferrara Tel. 0532.740833 www.maretermalebolognese.it www.circuitodellasalute.it call center: 051.4210046

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BANCA E TERRITORIO

LA GUIDA

L’ANNIVERSARIO

A destra, la copertina della guida turistica su alcuni comuni dell’Appennino bolognese pubblicata dal Gruppo in collaborazione con la casa editrice Minerva.

A sinistra, il numero 50 della rivista di Savena Setta Sambro che viene spedita gratuitamente a tutti i soci del Gruppo Studi.

A Monzuno, nei locali della Banca, il Gruppo possiede anche una ricca biblioteca di argomento locale, aperta al pubblico.

Info: 051.396948.

Già 25 anni col Gruppo Studi Savena Setta e Sambro

di Giulia Fornaciari

Il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro compie 25 anni e pubblica il 50° numero dell’omonima rivista semestrale. Quando nel dicembre 1991 venne dato alle stampe il primo fascicolo non era chiaro se l’avventura sarebbe proseguita.

Nonostante la scaramanzia dell’esordio (la neonata rivista non portava il numero), si può affermare che il progetto di alcuni volonterosi temerari ha colpito nel segno. La rivista è diventata un punto di riferimento per i territori a cui si rivolge (Sasso Marconi, Pianoro, Loiano, Monzuno, Grizzana Morandi, Monghidoro, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro) e ha trovato numerosi estimatori anche in città. Accanto al periodico sono state pubblicate oltre 50 opere monografiche e da anni il Gruppo patrocina diversi eventi, come il concorso che premia tesi di laurea sull’Appenninio.

Il Gruppo di studi fin dalla sua nascita è sostenuto da Emil Banca.

IL CONCORSO

SE LE FAVOLE LE SCRIVONO I RAGAZZI

Grande successo per il concorso letterario per la scuola primaria “Un Appennino da favola”, bandito dal Gruppo di Studi con il sostegno di Emil Banca. Ogni classe poteva partecipare con un elaborato che traesse spunto da quanto pubblicato sulla rivista Savena Setta Sambro. Notevole la partecipazione: 22 classi (circa 450 studenti). In palio, ai primi tre elaborati classificati, buoni acquisto da 1.000, 500 e 300 euro, il primo dei quali offerto da Emil Banca. La premiazione si è tenuta a maggio all’Opificio Golinelli di Bologna. I vincitori: classe quarta della Scuola Primaria “Rondelli” di Monzuno, classe terza A della Scuola Primaria “F. Baracca” di Castiglione dei Pepoli, classe quinta B della Scuola Primaria di Rastignano.

Ascolta le favole inquadrando il Qr-Code con lo smartphone.

Il tesoro della tradizione VB - Rastignano

C’era una volta a Monzuno IV - Monzuno

Il bigongio magico di nonno Archimede IIIA - Castiglione

LE MERAVIGLIE DELL’APPENNINO La valle del Savena, con la strada della Futa è da sempre al centro di traffici e commerci.

La guida Grand Tour Appennino: i borghi più belli (curata dalla giornalista bolognese Giada Pagani ed edita dal Gruppo di Studi e Minerva edizioni, con il contributo di Emil Banca) racconta le storie di borghi a volte sconosciuti, la cultura popolare, le leggende, la cucina, l’arte, la natura, i sentieri e gli abitanti dell’Appennino. Per i Soci Emil Banca la pubblicazione è disponibile al prezzo scontato di 13 euro (chiedendo in filiale) anzichè i 16,90 euro. È possibile acquistare il volume (oltre 270 pagine con foto a colori, disegni originali e mappe professionali) su: www.savenasettasambro.com

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BANCA E TERRITORIO

BANCA E TERRITORIO

IL BELLO DEL TERRITORIO

IL GIOCO DA TAVOLO IDEATO DA RAGOO

I LIKE EMILIA: SCATTA E CONDIVIDI

City Rulez - Streets of Bolo ha vinto Contagio Solidale

Consegnati i premi per la prima parte del concorso fotografico organizzato assieme ad AppenninoSlow.

Fino al 16 agosto si può partecipare alla seconda fase Una selezione fatta dalla redazione di Notizie Emil Banca. In alto, Carlotta Marchesini con Arcobaleno all’improvviso. Sopra, Giacomo Manaresi con I Colli Bolognesi. A sinistra, Elena Toschi con Rotoballe a Montorio (Rioveggio).

di Paola Misiti

Si è conclusa la prima fase del concorso “#ILikeEmilia” promosso da Appennino Slow e sostenuto da Emil Banca per valorizzare le tante eccellenze presenti sui territori in cui operano le nostre realtà. Sono stati 33 gli appassionati di fotografia che hanno inviato i loro scatti, 44 in tutto, dedicati al tema del contest “Natura e Biodiversità in

Emilia: paesaggi, animali e prodotti”.

Nel corso della festa per i 110 anni della Cassa Rurale di Argelato la consegna dei premi agli autori delle tre foto che hanno ricevuto il maggior numero di “mi piace” sulla pagina Facebook della Banca. Ad aggiudicarsi i premi in palio

LA COOPERAZIONE ALLA MARATONA FOTOGRAFICA DISTURBO Anche Emil Banca ha sostenuto la maratona fotografica bolognese, Disturbo. Tra i 50 obiettivi della gara c’era quello di scattare una foto “cooperativa”, Qui a fianco quella scelta dal gruppo delle Friccadelle.

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(abbonamenti a teatro, cene e ceste di prodotti tipici, grazie alla collaborazione con Orizzonti di Pianura) sono stati Domenico Cocozza, Domenico Landi e Ivan Montecalvo.

A luglio #ILikeEmilia riparte con una nuova sfida, raccontare presenza e attività dell’uomo sul territorio.

Dall’1 luglio al 16 agosto è possibile inviare foto sul tema “L’uomo e il frutto delle sue attività: le persone, il lavoro e la trasformazione artigianale dei prodotti in Emilia”.

Per partecipare è necessario essere maggiorenni e residenti in uno dei comuni delle province di Bologna, Ferrara o Modena.Cambia il meccanismo di voto cui si aggiunge, accanto al voto su Facebook, quello di una giuria di qualità che sceglierà i vincitori tra le 10 foto che hanno ricevuto il maggior numero di like entro le 15.00 del 22 agosto. Ai vincitori andranno premi offerti dai partner di Appennino Slow.

Si posso prendere i fighetti o i maragli, i virtussini o i fortitudini, poi, affidandosi ai dadi, si cerca di completare l’obiettivo. Tipo Risiko, anche se al posto di Jacuzia, Cita e Kamchatka ci sono i quartieri e le strade di Bologna.

Si chiama City Rulez - Streets of Bolo ed è il gioco da tavolo di conquista ambientato sotto le Due Torri che ha vinto il premio di Emil Banca come miglior progetto di crowdfunding della regione, aggiudicandosi un assegno da 500 euro (consegnato dal direttore di Emil Banca, Daniele Ravaglia, nella foto a destra). Il gioco ha chiuso in modo trionfale la raccolta fondi aperta sulla piattaforma locale Ginger ottenendo il 282% del budget prefissato e ad

aprile è stato presentato anche al Crowdfest. City Rulez è stato inventato e prodotto dall’associazione RAGOO che ha come obiettivo l’ideazione e la promozione di strumenti di marketing territoriale, city branding e innovazione sociale. Ragoo ha partecipato al progetto Contagio Solidale Crowdfunding, l’iniziativa dedicata alle organizzazioni del Terzo Settore con cui Emil Banca arricchisce il proprio impegno per supportarne lo sviluppo anche attraverso attività collaterali all’offerta di prodotti e servizi bancari agevolati.

Grazie ad Emil Banca, i ragazzi di Ragoo sono stati ospiti della Fortitudo al PalaDozza in occasione della gara interna contro Recanati.

City Rulez ha pagine dedicate su Facebook, Youtube e Instagram ed è in vendita in diversi punti della città, come «Succede solo a Bologna», «Vanilia & Comics», «L’altra Babele» e l’ostello We Bologna.

MUSICA E FUMETTI PER DAMMI TREGUA Si è concluso al Bravo Caffè il concorso “Dammi tregua, studio all’università”, organizzato da Emil Banca e San Luca Sound, con il Patrocinio dell’Università, per sostenere la Residenza universitaria San Sigismondo. Il contest chiedeva di raccontare con la musica o con il fumetto la propria esperienza universitaria. I brani in concorso si possono ascoltare su https://soundcloud.com/dammitregua mentre sulla pagina Facebook di Emil Banca si possono vedere le bellissime tavole dei disegnatori. Per la sezione musica i finalisti sono stati R & M, Andrea De Blasi, Fabio Cardullo, Alberto Venturi, Daniele Asteggiante, Francesco Sportelli, Franco Covizzi, Le Fragole.

Per il fumetto, Micaela Diurno, Angelo Razzano, Massimo De Biaggi, Federico Abatecola, Eliza Pizzato, Giovanni Di Qual.

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BANCA E TERRITORIO

BANCA E TERRITORIO

PER LA FONDAZIONE

LA DONAZIONE

Le nuove divise degli infermieri dell’Ant

Anche Emil Banca aderisce a #IoSostengoSanPetronio

Da giugno gli infermieri della Fondazione ANT Italia ONLUS hanno una loro divisa che li rende riconoscibili, rafforzando il senso di appartenenza. Divise che sono il frutto di una donazione Emil Banca. In più di trent’anni di attività l’ANT ha garantito assistenza a circa 113.000 malati oncologici di dieci regioni italiane, grazie al lavoro di 433 professionisti e 2.000 volontari. Con la Onlus bolognese Emil Banca collabora da tempo in stretta sinergia.

STADIO IN CONCERTO

CURRERI PREPARA IL TOUR A MOLINELLA Le prove generali del tour degli Stadio targati Emil Banca. La storica band bolognese si è esibita lo scorso 14 giugno a Molinella in un inedito concerto evento presso lo stadio comunale Augusto Magli, la data zero del tour 2016 “Miss nostalgia tour”, che sta portanto in giro per l’Italia il gruppo di Gaetano Curreri, vincitore dell’ultima edizione del Festival di San Remo.

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A sinistra, la consegna delle divise nella sede della Fondazione Ant.

ASSOCIAZIONE PER LE ARTI FRANCESCO FRANCIA

BOLOGNA

I CORSI PER GLI STUDENTI DELL’ARCANGELI

I POMERIGGI SPIRITUALI FRA ARTE STORIA E FEDE

Si è tenuta nella sala Colonne della sede bolognese di Emil Banca la consegna degli attesti di frequenza agli studenti del Liceo artistico Francesco Angeli che hanno partecipato al corso dell’associazione per le Arti Francesco Francia di cui la Banca è partner. Gli elaborati dei ragazzi sono rimasti in mostra nella sala per due settimane.

Arte, storia e fede sono gli ingredienti della rassegna, ideata da Don Gianluca Busi, “Pomeriggi di spiritualità e Arte” tra le basiliche bolognesi che si concluderà il prossimo novembre. Ha preso il via ad aprile scorso l’evento organizzato su quattro pomeriggi con sede in quattro diverse chiese di Bologna. Il 10 aprile si è tenuto l’incontro di inaugurazione presso la Basilica di San Luca, a cui hanno preso parte anche l’arcivescovo di Bologna, Mons. Matteo Maria Zuppi e il Direttore Generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia, mentre il secondo appuntamento ha visto come sede la chiesa di San Francesco. Prossime due date in programma sono il 9 ottobre nella chiesa di San Petronio e il 6 novembre presso la chiesa di San Domenico.

Info:chiesadibologna.it

L’avvio del ciclo di conferenze sulla storia di Bologna del professor Marco Poli è stato aperto dalla donazione che Emil Banca ha consegnato all’associazione Succede solo a Bologna, organizzatrice del crowdfunding #IoSostengoSanPetronio per il completamento del restauro della Basilica.

“Aderire alla campagna #IoSostengoSanPetronio, oltre che contribuire alla salvaguardia di un importantissimo simbolo della città, ci permette di dare seguito alla nostra

mission di banca di credito cooperativo che ci vuole impegnati anche nella crescita socio-culturale del territorio in cui operiamo” ha dichiarato il vice direttore generale di Emil Banca Matteo Passini (nella foto) che ha concluso: “Il nostro sostegno oltre che economico è anche promozionale: in questa ottica va letta l’organizzazione proprio all’interno della Basilica dell’edizione 2016 dei Corsi di storia bolognese tenuti da Marco Poli”.

BOLOGNA

I 140 ANNI DEI SALSAMENTARI Fondata dal venditore bolognese Giuseppe Vaccari e l’avvocato Ferdinando Berti nel 1876, la Mutua Salsamentari di Bologna, una delle più antiche associazioni bolognesi, nonché unico sodalizio dell’arte della salumeria in tutto il mondo, nasce nel 1876 con l’intento di tutelare economicamente tutti i salumieri e le rispettive famiglie in difficoltà costretti a sospendere la propria attività. Le botteghe storiche e le salumerie di Bologna hanno deciso di ridare vita allo storico sodalizio gastronomico, per mantenere viva la tradizione tipica del settore della cucina e della gastronomia locale nonchè lo storico spirito mutualistico dell’associazione. Ora l’associazione promuove iniziative, incontri e convegni con la finalità di dare maggiore visibilità attraverso eventi ed iniziative. Emil Banca, da sempre sensibile alle tradizioni locali, ha voluto partecipare come sponsor ai festeggiamenti per il 140° anniversario dalla fondazione.

CALCETTO

PERSICETO

IL TEAM EMIL BANCA AL TORNEO DELLE BCC

LIONS E MONZUNO PER MONTEVENERE

Si è giocato a giugno a Lanciano e Atessa, in Abruzzo, il 14° Torneo Nazionale di Calcetto delle Bcc. Hanno partecipato sessanta Banche ed altrettante squadre maschili. Tra queste la nostra compagine cui hanno preso parte i colleghi Andrea Cremonini (capitano), Matteo Marabesi, Francesco Fiorillo, Basilio Tozzi, Stefano Bernaroli, Michele Andreghetti, Filippo Monti e Alessandro Grandi.

Organizzato dal Comune di Monzuno in collaborazione con i Lions Club e il sostegno di Emil Banca, al teatro Fanin di San Giovanni in Persiceto si è tenuto un concerto di Francesca Provvisionato (mezzosoprano) e Daniele Bononcini (organo) per raccogliere fondi in favore della ricostruzione della maestà di Montevenere e per i cristiani perseguitati nel mondo.

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APPUNTAMENTO A...

NELL’AGENDA DI EMIL BANCA

18 SETTEMBRE Arriva la terza Domenica dell’Arte Dopo il grande successo delle passate edizioni della Domenica dell’Arte in Pianura, anche quest’anno torna la giornata dedicata alla scoperta dei tesori nascosti della provincia di Bologna. Un’iniziativa voluta da Emil Banca per valorizzare i Comuni nei quali opera e rendere le comunità consapevoli e fiere delle eccellenze e delle bellezze che le circondano.

L’edizione 2016 vede la partecipazione

dei Comuni di Castel Maggiore, Pieve di Cento, San Pietro in Casale e Argelato, dove la filiale della Banca ospita la Quadreria del “Ritiro San Pellegrino”.

Chiese, musei e palazzi di interesse storico-artistico saranno aperti al pubblico gratuitamente e con orario continuato dalla mattina alla sera, ospitando visite guidate, aperitivi con prodotti tipici e laboratori per i più piccoli. Il programma dettagliato sarà pubblicato a fine luglio su www.emilbanca.it

LUGLIO - AGOSTO

DAL 13 AL 17 LUGLIO

Riparte il concorso #iLikeEmilia

La Festa d’la Batdura a Loiano

C’è tempo fino al 22 agosto per partecipare alla seconda parte del concorso fotografico #ILikeEmilia promosso da AppenninoSlow e sostenuto da Emil Banca. Per partecipare basta inviare due foto ad alta definizione a info@ appenninoslow.it sul tema attività e persone del territorio e poi farle votare sulla pagina Facebook di Emil Banca.

Tutte le informazioni e il regolamento sono disponibili su: www.appenninoslow.it

Anche quest’anno Loiano vi aspetta per la 19° Festa d’la Batdura che si terrà dal 13 al 17 luglio, un evento dallo spirito antico, di cui i loianesi sono orgogliosi e nel quale sarà possibile rivivere le tradizioni agricole del territorio e assaggiare i buoni sapori dei piatti tipici. Ci sarà spazio anche per giochi di bambini, per mostre, degustazioni e conferenze e ovviamente non mancherà intrattenimento musicale per tutte le età. www.prolocoloiano.com

Alessandro, Sandro, “Lupo” per gli amici più stretti, collega, amico, compagno di squadra, ti ricorderemo sempre per la tua disponibilità, la tua voglia di stare con gli altri, la tua voglia di fare per la tua terra, la tua gente, sempre pronto a sdrammatizzare, a stare in compagnia, magari dando due calci a un pallone e mangiando un boccone insieme; sempre il primo a creare gruppo, a fare squadra, esempio di professionalità sul lavoro e leader sul campo da

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Ciao Sandro calcio, il nostro commosso saluto ti raggiunge e ancora una volta si tramuta in sorriso perché come sosteneva Friedrich Von Schiller “Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno”.

Il Consiglio di Amministrazione, la direzione e tutti i colleghi di Emil Banca sono vicini al dolore della famiglia.

RIMANI IN CONTATTO CON LA TUA BANCA

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