FONOLOGIA
con bello e quello davanti a vocaboli maschili che iniziano per consonante (bel bambino, bel pallone, quel signore, quel cane); con uno, alcuno, nessuno, ciascuno, taluno al maschile (un uomo, alcun amico, nessun ago, ciascun uovo, talun oggetto). Al femminile si usa invece l’elisione (un’ascia, alcun’ora, nessun’aia, ciascun’anima, talun’amica); in alcune locuzioni che contengono le parole amore, bene, fiore, fine, fino, male: amor profano, amor proprio, ben detto/fatto, fior di soldi/farina /panna, fin qui/lì, in fin dei conti, mal di testa /mare/pancia…
Tale e quale si possono troncare, ma non elidere (tal esame, qual è), perciò non hanno mai l’apostrofo.
Il troncamento è facoltativo: con l’aggettivo grande (una grande donna/una gran donna); con tale e quale sia davanti a consonante sia davanti a vocale (tal uomo/tale uomo; qual è/quale è; tal marca/tale marca; qual pensiero/quale pensiero); con ora e i suoi composti ancora, allora, talora (ancor /ancora di più). Il troncamento è vietato: davanti alle parole che iniziano con gn, pn, ps, s impura, x, z (ciascuno gnomo, bello spettacolo, povero zoppo, quello xilofono); con le parole al plurale (buone intenzioni, quelle amicizie).
È necessario non confondere l’elisione con il troncamento. Per accertarcene, quando incontriamo una parola tronca davanti a un’altra che inizia per vocale possiamo ricorrere al seguente stratagemma: proviamo a sostituirla con una parola dello stesso genere che inizi per consonante: se la parola tronca mantiene un “buon” suono, si tratta di troncamento, altrimenti di elisione. Per esempio: • un asino: è un troncamento, perché si può dire anche un cane; • buon uomo: è un troncamento, perché si può dire anche buon caffè; • nessun’oca: è un’elisione, perché non si può dire nessun capra; • pover’uomo: è un’elisione, perché non si può dire pover bambino.
10.3. Apocope C’è un caso particolare di troncamento – detto apocope – in cui la sillaba che cade viene sostituita da un apostrofo: poco po’ (dammi un po’ di pane).
L’apocope è la caduta di una vocale o di una sillaba indipendentemente dalla parola che incontra; la caduta è indicata dall’apostrofo.
Una parola ha eccezionalmente il troncamento segnato dall’accento: è il nome piè = piede nelle locuzioni a piè di pagina, a piè fermo, a ogni piè sospinto…
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