







PICCOLI PASSI NELLE…

SCIENZIATA, SCIENZIATO, NASO, MANI, ORECCHIE, OCCHI E BOCCA, SCOPRO IL MONDO E GUAI A CHI LO TOCCA!
IO CON LA SCIENZA POSSO IMPARARE
L'ACQUA, L'ARIA, IL MONDO VEGETALE E ANIMALE!
Il Gufo scienziato, con le sue domande, ti aiuta a scoprire, indagare, sperimentare, ipotizzare, riflettere Per diventare unA piccolA scienziatA o un piccolO scienziatO!
In geografia, il Gufo ti accompagna a conoscere gli spazi, a leggere le mappe, a orientarti in città. Per diventare un piccolo Geografo o una piccola Geografa!
In storia, il Gufo è alle prese con il Tempo, con il passato, il presente e il futuro, con la lettura dell’orologio e il calendario. Seguilo per diventare unA piccolA storicA o un piccolO storicO!
L’upupa È un uccello sapiente E ti aiuterà a STUDIARE. Leggi con attenzione le sue DEFINIZIONI.
Tuono, vento, pioggia, acqua, sole, cielo sereno… giorno dopo giorno aspettando l’arcobaleno! Pioverà, non pioverà, non si sa che tempo farà!
Il METEOROLOGO O LA METEOROLOGA lo scoprirà.
Ogni scienziato e ogni scienziata osservano con metodo scientifico la realtà che li circonda. Ad esempio, osservano il cielo; oppure il mare, il lago, il torrente, lo stagno; oppure guardano con curiosità la montagna che hanno di fronte per cogliere i mutamenti di ogni stagione e magari sorprendere qualche animale selvatico.
Ripartiamo dal cielo , con le sue nubi gonfie di pioggia e le nuvole rosa che accompagnano l’alba; il cielo spazzato dal vento; il cielo nero, buio; la pioggia e l’arcobaleno; e poi l’ aria che ci circonda, così leggera e invisibile.
In classe, con l’aiuto dell’insegnante, costruite una stazione meteo .
Una bottiglia vuota grande per raccogliere l’acqua della pioggia
Un contenitore trasparente
Un imbuto
Una canna di bambù
Una vecchia calza e un vecchio manico di scopa
Un righello e un pennarello indelebile Mani Forbici
1 Togliete l’etichetta e tagliate il collo della bottiglia.
2 Inserite l’imbuto nella bottiglia.
3 Segnate con alcune tacche il contenitore e preparate il cartello che indica il nome dello strumento che misura la pioggia , cioè il pluviometro .
4 Ora attaccate la calza in cima alla canna di bambù e preparate il cartello che indica il nome dello strumento che misura l’intensità del vento , cioè l’ anemometro .
5 Adesso segnate le tacche sul manico di scopa: potrete così misurare le precipitazioni nevose .
6 Posizionate la stazione meteo in un luogo riparato, per proteggerla da eventuali danni.
1 Preparate un grafico, simile a quello che vedete qui a lato, per ogni mese di scuola. Questo grafico si chiama istogramma
2 Registrate nell’istogramma i dati raccolti, colorando un rettangolo per ogni giornata.
3 Osservate il pluviometro all’esterno e colorate le tacche del contenitore, così potrete registrare quanto ha piovuto.
4 Attaccate i vari grafici su un unico cartellone dedicato al meteo.
LE
1 Completate un questionario come questo, in tempi diversi, una volta al mese e alla fine delle vostre osservazioni.
1 Nel mese di quanti giorni di cielo sereno avete registrato?
2 Quanti giorni di pioggia? Ci sono stati fenomeni come temporali o neve?
3 Ci sono stati fenomeni come vento forte?
4 Qual è stato il mese più piovoso?
5 Qual è stato il mese senza precipitazioni?
2 Raggruppate i mesi per stagione e confrontate i dati raccolti.
SCORRE, danza, corre, salta. è fresca, limpida, pura, lava e sciacqua. scorre lenta, fugge veloce dalla sorgente al mare:
è l’ACQUA CHE NON
DOBBIAMO SPRECARE!
Osserva, a casa, a scuola o all’aperto, dove puoi incontrare l’ acqua . Prova a ricordare dove si può trovare questo elemento indispensabile alla vita di tutti gli esseri viventi. Sai che anche il nostro corpo contiene acqua , così come il corpo di tutti gli esseri viventi ?
Continua tu. Conosci altri usi dell’acqua ?
occorrente
Un bicchiere trasparente Acqua che cosa fare IN CLASSE
1 Raccogli l’acqua in un bicchiere trasparente.
2 Osserva l’acqua. Che colore ha?
3 Assaggia l’acqua. Che sapore ha?
4 Annusa l’acqua. Che odore ha?
Hai scoperto le tre caratteristiche dell’elemento acqua :
1. non ha colore ;
2. non ha sapore ;
3. non ha odore .
L’ acqua è un elemento che puoi vedere sotto aspetti diversi. È capace di trasformarsi, di cambiare, di dare vita a nuovi elementi, anche in pochi minuti. Ecco un esperimento che ti aiuterà a capire meglio.
che cosa fare Con l’aiuto di una persona adulta
1 Metti una bottiglia d’acqua nel freezer per un po’ di tempo.
2 Il giorno dopo apri il freezer. Che cosa è successo?
3 Lascia la bottiglia sul tavolo per qualche ora.
Che cosa succede?
4 Versa l’acqua in una pentola, poi falla posizionare su un fornello acceso e falla coprire con un coperchio.
5 Quando l’acqua inizia a bollire, fai alzare il coperchio.
Che cosa vedi uscire dalla pentola?
Che cosa si è formato sul coperchio?
Con il calore, l’acqua è evaporata, sotto forma di vapore.
6 Fai raffreddare l’acqua e versala di nuovo nella bottiglia.
Il contenuto è uguale? Perché?
Hai scoperto che l’acqua si può presentare in tre modi diversi, cioè in tre stati :
1. liquido 2. solido 3. gassoso
1 Collega ciascuno stato dell’acqua alla definizione corrispondente.
stato liquido
stato solido
stato gassoso
Mi puoi incontrare sotto forma di vapore.
Mi puoi incontrare in un fiume, in un bicchiere, in piscina.
Mi puoi trovare nei cubetti di ghiaccio, in un ghiacciolo.
2 Completa inserendo le parole al posto giusto.
vapore • ghiaccio • acqua
• Il freddo trasforma l’acqua in .
• Il caldo trasforma l’acqua in .
• Il freddo trasforma il vapore in .
La vita dell’a cqua è un viaggio dentro a un cerchio . Leggi il racconto della gocciolina.
Sono nell’oceano, nel mare, nel lago, nel fiume, nella pozzanghera... Il SOLE mi scalda e io mi trasformo, divento…
VAPORE ACQUEO e, leggera come un gas, salgo verso l’alto e…
Ma c’è di nuovo il SOLE e il viaggio ricomincia in cerchio. Ricomincia, cioè, il CICLO DELL’ACQUA.
... gocce di PIOGGIA. Stiamo precipitando velocemente sulla Terra. Stiamo ritornando da dove eravamo partite, ognuna di noi nell’oceano, nel mare, nel lago, nel fiume, nella pozzanghera.
... mi trasformo, con migliaia di goccioline, in una grande NUVOLA grigia, così vedo il mondo dall’alto. Che emozione, ma…
... un forte VENTO spinge la mia nuvola su, su, sempre più su, dove l’aria è fredda. Aiuto! Ci stiamo separando! Siamo diventate migliaia di…
L’ acqua è un bene primario per tutti gli esseri viventi e per il nostro pianeta. Senz’acqua non ci sarebbe la vita.
L’acqua è un bene che però si può esaurire , cioè può scomparire. Anche tu, piccolo ecologista o piccola ecologista, puoi aiutare la Terra a non sprecare l’ acqua . Come? Segui queste semplici regole.
• A casa, scegli di fare la doccia rispetto al bagno. Mentre ti insaponi, chiudi l’acqua.
• Quando ti lavi i denti o le mani, chiudi il rubinetto nel momento in cui l’acqua non serve.
• Se giochi con l’acqua, fai in modo che il gioco sia breve: non sprecarla.
• Bagna le piante solo se lo richiedono: puoi toccare se il terriccio è secco.
• Riempi la tua borraccia solo dell’acqua che pensi di bere. Se hai esagerato, non gettarla, ma riciclala per bagnare una piantina o l’orto se lo hai.
Leggera, invisibile, utile, sensibile. Sono smog, sono fumo, posso essere profumo. Sono un elemento, sono straordinaria, mi riconosci?
Mi chiamo ARIA!
È autunno e l’ARIA è fresca. Dobbiamo coprirci di più.
Che ARIA pura! Possiamo respirare a pieni polmoni.
Abbiamo un ventilatore?
Oggi l’ARIA è molto calda.
Che vento! C’è tanta ARIA.
Oggi c’è tanto smog. L’ARIA è pesante. Irrespirabile!
L’ aria è formata da ossigeno , un gas indispensabile alla vita di tutti gli esseri viventi. Gli esseri viventi per vivere respirano e hanno bisogno appunto dell’ossigeno contenuto nell’aria.
Un palloncino che cosa fare
occorrente
Con l’aiuto di una persona adulta
1 Fatti aiutare a gonfiare il palloncino. Potrai osservare che esso è pieno di aria.
L’ aria , come l’acqua, non ha una forma , ma assume la forma del contenitore in cui viene racchiusa. Se l’aria non è chiusa in un contenitore, la trovi dappertutto, ci circonda
L’aria circonda anche il nostro pianeta.
2 Ora sgonfia il palloncino e osserva.
È uscita tutta .
Sei riuscito/a a vedere l’aria?
3 Colora le qualità dell’aria.
leggera quadrata fredda inquinata liquida calda
LE DOMANDE DEL GUFO
1 Per ciascuna affermazione, indica V (vero) o F (falso).
• L’aria ha preso la forma del palloncino. V F
• L’aria non ha preso la forma del palloncino. V F
Sono verde, sono prato, sono terreno, sono scavato. Mi chiamo humus, mi chiamo SUOLO, mi puoi osservare se sei in volo. E se cammini e guardi sotto, c’è un mondo di terra dall’erba nascosto: c’è chi sta sopra e chi sta sotto.
Rifletti, prova a rispondere, poi confrontati con i compagni e le compagne.
• Che cos’è la terra?
• Puoi raccogliere la terra? SÌ NO
La terra è il suolo, cioè il terreno dove appoggiamo i nostri piedi, dove vivono gli uomini e gli animali, dove trovano casa gli alberi, l’erba e i fiori. Anche sotto il suolo c’è vita: ci vivono insetti e piccoli animali del prato. Sotto il suolo puoi trovare anche la rete fitta di radici che sostengono i vegetali.
occorrente
Una paletta
Alcuni sacchettini
Guanti monouso
Etichette e pennarello che cosa fare
In uno spazio aperto: ad esempio un giardino, un bosco, un prato, un parco, un sentiero, un orto, una spiaggia...
1 Raccogli tre campioni di terra, prelevati da ambienti differenti.
2 Etichetta i campioni, scrivendo dove li hai prelevati.
3 Osserva i vari tipi di terra che hai messo dentro ai contenitori.
4 Colora le qualità che corrispondono ai tuoi campioni.
sabbiosa umida argillosa ghiaiosa rocciosa leggera
LE DOMANDE DEL GUFO
LE DOMANDE DEL GUFO
1 Per ciascuna affermazione, indica V (vero) o F (falso).
• Nel suolo non c’è acqua. V F
• Il suolo dà nutrimento ai vegetali. V F
• Tutte le verdure nascono e crescono sopra il terreno. V F
Le piante da conoscere sono tante. Fiori, erbe, alberi, arbusti, foglie, SEMI, rami e fusti hanno radici, non hanno le ali, sei nel regno dei VEGETALI.
Io sono volato via trasportato dal vento, e sono caduto qui.
Il terreno accoglie i semi , li protegge, li nutre e li tiene alla temperatura giusta.
Il compito dei semi è nascere , per dare vita a una nuova pianta. Dentro il seme ci sono tante sostanze che lo nutrono fino a che non spuntano le radici e i primi germogli.
I semi vengono sparsi dalle piante in tanti modi diversi.
Wow! Galleggio, nuoto, cerco di stare a galla… l’acqua mi trascina fino a trovare un posticino giusto per me.
Ehi, mi vedete? Sono pigro e mi faccio trasportare dalle amiche formiche. Pian piano arrivo al posto giusto.
Io, invece, sono nel becco di un uccello che mi farà cadere nel terreno.
Noi viaggiamo insieme in una navicella. Siamo i piselli
occorrente
Semi vari di legumi, cereali, frutta
Contenitori bassi o vasetti ricavati da contenitori di frutta o yogurt
Ovatta, acqua, bastoncini di legno, come quelli del ghiacciolo
Cartoncino, pennarelli, matite
che cosa fare
1 Scrivi il nome del seme che vuoi seminare e la data della semina su un cartoncino. Poi attacca il cartoncino al bastoncino di legno.
2 Metti i semi nei diversi contenitori, sull’ovatta o nella terra.
3 Posiziona alcuni contenitori alla luce e altri al buio.
4 Annaffia alcuni contenitori e altri no.
Con l’aiuto di una persona adulta
LE DOMANDE DEL GUFO
1 Per ciascuna affermazione, indica V (vero) o F (falso).
• I semi non hanno bisogno di acqua. V F
• I semi hanno bisogno di luce. V F
• Da un seme nascono radici.
F
Il mondo vegetale è abitato da tante specie di erbe , alberi e arbusti .
Conosci il nome di qualche vegetale ? Prova a ricordare quando vai nel bosco o al parco… Confrontati a voce con i compagni e le compagne.
1 Collega ciascuna immagine alla definizione corrispondente.
Hanno il fusto sottile, verde, non sono alte e sono vicine al terreno.
Non hanno il tronco, sono vicini al terreno e hanno rami sottili e legnosi.
Hanno il tronco legnoso, sono alti e dal tronco si allungano i rami.
2 Erbe, alberi o arbusti? Colora le erbe in verde chiaro, gli e gli arbusti in verde scuro.
LE DOMANDE DEL GUFO
1 Completa i cartellini inserendo le parti della pianta al posto giusto.
tronco • radici • rami • foglie
A che cosa servono? Osserva, leggi le definizioni e scrivi i nomi.
Servono a fissare la pianta al terreno, assorbono acqua e nutrienti.
Serve a sorreggere la pianta.
le foglie, i fiori e i frutti.
di respirare e produrre il nutrimento necessario per vivere.
Le foglie stanno attaccate ai rami della pianta o direttamente allo stelo, nelle erbe. Le foglie possono avere forme e colori differenti.
ondulata
palmata
cuoriforme
lanceolata dentata seghettata
Questi nomi derivano da altre parole. Scopri quali! Segui l’esempio.
• ondulata
• palmata
• lanceolata
Le foglie ti possono aiutare a riconoscere le piante.
onda
• cuoriforme
• dentata
• seghettata
Ricorda il compito molto importante che hanno le foglie : aiutate dalla luce del Sole, esse trasformano l’acqua ricca di sostanze nutritive (i sali minerali assorbiti dalle radici) in cibo per la pianta.
In diversi periodi dell’anno, le piante sono ricoperte di fiori, alcuni molto piccoli e poco visibili, altri appariscenti, colorati e profumati.
I fiori in questo modo attirano api, farfalle e altri insetti che trasportano il polline. Il polline è una polverina gialla. Anche il vento può aiutare il polline a volare da un fiore all’altro.
Quando il polline entra in un fiore, pian piano il fiore si trasforma in un frutto Nel frutto ci sono i semi che daranno vita a una nuova pianta.
1 Per ciascuna affermazione, indica V (vero) o F (falso).
• Il fiore si ingrossa e si trasforma in frutto. V F
• Il polline è di colore giallo.
V F
• Le api e le farfalle non trasportano il polline. V F
Le piante aiutano la Terra e i suoi abitanti a respirare e ad avere aria più pulita. Anche tu puoi fare qualcosa per il pianeta.
• Prenditi cura delle piante che vivono vicino a te oppure pianta dei semi, così il mondo sarà più verde.
• Se puoi, prenditi cura di un orto: semina le piante, prepara i cartellini e annaffia il terreno.
Scienze: raccogliere
Possiamo colorare i vegetali? Scopriamolo insieme.
Fai prima questo esperimento.
MATERIALE
Un gambo di sedano con le foglie
Un vasetto trasparente
Acqua
1 Metti un po’ d’acqua nel vasetto.
Aggiungi 2 cucchiaini di colorante e mescola.
Un cucchiaino Coloranti alimentari
2 Metti il sedano nel vasetto.
3 Disegna che cosa è successo dopo 3 ore.
4 Disegna che cosa è successo dopo 24 ore.
Ora verifica se lo stesso esperimento funziona anche utilizzando dei fiori bianchi.
• Completa. Disegna il fiore e il colore che hai usato.
• Disegna che cosa è successo dopo 24 ore.
Sai che si possono creare anche fiori bicolore? Come?
Pensa con un compagno o una compagna, mettete in moto la vostra immaginazione e raccontate alla classe la vostra idea.
Volpi, aquile, delfini, polpi, serpenti ed elefanti: strisciano, volano, nuotano, hanno ali, becchi, code, zampe e, a volte, nasi giganti.
Sei nel regno degli ANIMALI.
Io sono Vivo Mi muovo
un cammello nel deserto camminando
Io sono
Io sono Vivo
Mi muovo
Io sono Vivo Mi muovo
Io sono Vivo
Mi muovo
Io sono Vivo
Mi muovo
Collega ciascun animale al suo cibo preferito .
insetti carne
un po’ di tutto erba semi pesce
vermi
Gli animali si sono dovuti adattare all’ambiente in cui vivono.
Hanno imparato a nutrirsi, procurandosi il cibo che a loro piace.
Gli animali che prediligono la carne o il pesce, vermi o insetti si chiamano carnivori ; quelli che si nutrono di erba, semi, bacche, frutti e radici si chiamano erbivori . Il maiale è onnivoro , cioè può mangiare tutti gli alimenti. Anche l’essere umano è onnivoro .
I cuccioli che assomigliano ai loro genitori sono i cuccioli dei mammiferi . Nascono già formati e imparano dai grandi a nutrirsi e a sopravvivere da soli nell’ambiente. I genitori li accudiscono e li proteggono dai nemici.
Altri piccoli nascono dalle uova , come gli uccelli e le tartarughe . Gli uccelli depongono le uova nel nido , le proteggono e le covano, tenendole al caldo finché non si schiudono. Le tartarughe depongono tantissime uova nella sabbia , vicino al mare, in luoghi caldi, protetti e dove i piccoli potranno trovare del cibo.
Le uova sono il cibo preferito di uccelli marini e, per questa ragione, l’uomo cerca di proteggere i nidi delle tartarughe marine.
Le rane , le salamandre e i pesci depongono le uova in acqua
Le balene e i delfini non sono pesci, ma sono mammiferi, quindi non depongono le uova.
Gli animali vivono in un ambiente dove si sono dovuti adattare , cioè dove hanno imparato a vivere. L’ambiente può presentare anche dei pericoli, perciò gli animali devono imparare a difendersi .
Nell’ambiente ci possono essere dei nemici naturali, come… Per ciascun animale, prova a scrivere il nome del nemico e come si difende , come nell’esempio.
Riccio
Biscia
Gazzella
Puzzola
In inverno, gli animali si devono difendere anche dal freddo . Alcuni animali, come l’orso, l’ermellino, il lupo e la volpe, hanno una pesante pelliccia che in inverno diventa più folta. Altri, come la marmotta, il riccio, il ghiro, l’orso, vanno in letargo o in semi-letargo , cioè si proteggono dal freddo dormendo nella loro tana, al riparo da neve e pioggia, con una scorta di cibo.
Invece gli animali che migrano , come tante specie di uccelli e alcuni insetti, viaggiano per raggiungere luoghi caldi dove trovano cibo e ambienti favorevoli.
Lana, seta, legno, sughero, cotone, vetro, metallo, plastica, cartone. Siamo in tanti, non siamo uguali, siamo tutti originali, ci chiamiamo MATERIALI.
1 Inserisci nella tabella il nome di ciascun oggetto a seconda del materiale di cui è fatto.
Se osservi gli oggetti che ti circondano, a casa o in classe, noterai che sono davvero tanti e ognuno è costruito con un materiale diverso (legno, vetro, cotone…).
I materiali hanno origini e caratteristiche differenti. Alcuni nascono dai vegetali , altri sono di origine animale , altri ancora derivano da non viventi
Hai conosciuto VEGETALI, ANIMALI e MATERIALI
Ti ricordi le loro caratteristiche?
1 Completa il testo inserendo le parole al posto giusto.
seme • sole • chioma • foglie • tronco • esseri viventi • acqua • aria • radici
Le piante nascono da un , si nutrono, crescono, si riproducono e muoiono. Sono .
Per vivere hanno bisogno del , dell’ , dell’ e di sostanze nutritive.
Le tengono la pianta attaccata al terreno; il sostiene la pianta e la è l’insieme delle .
2 Per ciascun materiale , scrivi un oggetto.
• Materiali di origine vegetale :
legno:
cotone:
carta:
• Materiali che derivano da non viventi :
argilla:
vetro:
metalli:
Com’è andata? Circonda.
• Materiali di origine animale :
lana:
seta:
cuoio:
Proviamo a costruire una… zattera? Ci vuole qualcosa che non affondi.
Osserva i materiali. Pensa e completa.
Che cosa succede secondo te?
Fai l'esperimento in un catino d'acqua. Che cosa succede?
Affonda Galleggia
Galleggia
Affonda
Affonda Galleggia
Galleggia
Affonda
Affonda Galleggia
Galleggia
Affonda
Affonda Galleggia
Galleggia
Affonda
Affonda Galleggia
Galleggia
Affonda
Affonda Galleggia
Galleggia
Affonda
Ingegneria: immaginare, pianificare, creare, verificare sul campo.
• Quali materiali hai deciso di utilizzare?
• Racconta come la costruirai.
• Costruiscila e disegna il risultato finale.
Metti la tua zattera in una bacinella piena d’acqua. Poi metti sulla zattera un peso di 10 g.
La zattera galleggia?
Sfida i tuoi amici e le tue amiche!
Quale zattera galleggia per più tempo?
Migliora la tua zattera e sarà super!
… E se dopo la zattera provassimo a costruire un mezzo più veloce, come un… razzo?
Segui tutti i passaggi.
C arta
Colori
Nastro adesivo
2 cannucce di carta, una più larga e una più stretta
1 Disegna un razzo, coloralo e ritaglialo.
2 Taglia un pezzetto della cannuccia più larga e tappa un’estremità con il nastro adesivo.
3 Fissa il pezzetto di cannuccia dietro il razzo usando il nastro adesivo.
4 Infila la cannuccia più stretta nella cannuccia più larga. Il razzo è pronto!
Soffia più forte che puoi e fai volare in alto il tuo razzo.
Ingegneria: creare, verificare sul campo, migliorare.
Il tuo razzo vola?
Che cosa potresti cambiare per far funzionare o per migliorare il tuo razzo? Indica con una X .
Il tipo di carta.
La dimensione del razzo.
La lunghezza della cannuccia.
Il tipo di nastro adesivo.
La forma del razzo.
I colori del razzo.
Organizza una sfida. Chi riuscirà a colpire la nuvola con il proprio razzo?
Ingegneria: immaginare, pianificare, creare.
Dopo una zattera e un razzo, quale altro mezzo di traporto potresti costruire? Che non inquini ovviamente! Pensa e parla con un compagno o una compagna. Scrivete o disegnate.
OGNUNO HA UNO SPAZIO PROPRIO PER...
IMPARARE MANGIARE
CAMMINARE ABITARE ASCOLTARE MUOVERSI
C’è uno spazio per... VIVERE!
TUTTO MIO!
Tutti gli uccelli vivono in spazi diversi:
i cigni nelle acque verdi dei laghi, gli aironi nella raduRa
vicino alla palude, i gabbiani sulle coste dei mari…
Osserva gli spazi rappresentati, riconoscili e scrivi il loro nome. Indica con una X quelli che vivi anche tu.
È uno spazio reale o fantastico? E
C’è qualche spazio in cui vorresti trascorrere più tempo? Disegnalo, poi spiega brevemente perché lo hai scelto.
Gli uccelli vivono in spazi grandi, come il cielo, il bosco… e si sono riuniti in una grande radura.
Questi sono spazi aperti , cioè che non hanno confini .
Intorno a te, ci sono tanti spazi in cui ti muovi, giochi, studi, come la tua camera, la scuola, il parco giochi.
Questi spazi hanno dei confini e si chiamano spazi chiusi
Disegna due spazi che conosci, uno aperto e uno chiuso .
Io preferisco vivere in luoghi silenziosi e spazi aperti… E tu?
Lo stormo degli uccelli sta sorvolando una grande pianura, quindi un grande spazio aperto , ma, se osservi attentamente, ci sono degli spazi delimitati da confini ; alcuni sono naturali , come fiumi, boschi, colline..., altri sono artificiali , come recinzioni, strade…
Osserva il paesaggio e completa le frasi. Indica se il confine è naturale o artificiale .
• Il muro intorno alla fattoria è un confine
• Il fiume che divide i campi è un confine
• Il recinto dei cavalli è un confine
• La rete del pollaio è un confine
C’è chi sta dentro, c’è chi sta fuori…
All’interno della fattoria, vivone le galline che stanno dentro un pollaio, cioè all’ interno .
Io invece vivo libera fuori , cioè all’ esterno !
Completa il disegno. Segui le istruzioni.
• Quattro mucche stanno all’ esterno del recinto di legno.
• Tre galline e un’oca sono all’ esterno del pollaio.
• Alcuni tulipani rossi sono fioriti all’ interno dell’aiuola.
• Uno spaventapasseri è piantato all’ interno del campo coltivato.
Osserva la figura e completa le frasi con interna o esterna .
• La regione gialla è alla regione rossa.
• La regione rossa è alla regione gialla.
• La regione blu è alla regione rossa.
Il cielo è di tutti! Ma la tua casa, il tuo giardino sono spazi privati , usati da te e dalla tua famiglia.
La scuola, il parco giochi, la biblioteca sono spazi aperti a tutti, cioè sono spazi pubblici
Per ciascuno spazio , indica con una X se è pubblico o privato .
Chiesa
Museo
Posta
La mia casa
Scuola
Municipio
Stazione
Salotto
Completa.
La casa è uno spazio privato che l’essere umano costruisce per . Nel mondo, le abitazioni non sono tutte uguali e si differenziano a seconda dell’ambiente in cui sono state costruite.
Osserva le immagini e rispondi.
La mia casa si trova nei buchi degli alberi, dei muri, nei vecchi nidi, tra i mucchi di pietre…
• Quale di queste abitazioni si può facilmente spostare? L’abitazione n. perché
• Quale di queste abitazioni si trova in un Paese in cui piove e nevica molto? L’abitazione n. Da che cosa lo capisci?
• Quale di queste abitazioni si trova in un Paese in cui fa caldo e piove poco? L’abitazione n. Da che cosa lo capisci?
• Quale di queste abitazioni si trova in una zona con poco spazio per abitare e dove c’è un numero alto di abitanti?
L’abitazione n. Da che cosa lo capisci?
La scuola è stata progettata affinché bambini e bambine possano, ogni giorno, vivere tante ore in spazi adatti alle attività che devono svolgere. Ogni spazio ha la sua funzione . Come la scuola, anche tanti altri spazi pubblici sono importanti. Questi spazi si chiamano servizi perché hanno il compito di soddisfare tutti i bisogni di coloro che vivono in una città.
Osserva la pianta di questa scuola, leggi nella tabella la funzione di ciascuno spazio numerato e completa, come nell’esempio.
SPAZIO NOME FUNZIONE
1 giardino Spazio per giocare e svagarsi all’aperto.
2 Ospita gli insegnanti e le insegnanti.
3 Consente di consultare libri.
4 Spazio per svolgere attività al computer.
5 Ospitano le classi che fanno lezione.
6 Spazio per l’attività fisica.
7 Permette il consumo del cibo.
Completa scrivendo gli spazi
adatti a soddisfare i tuoi bisogni .
• Ho bisogno di…
comprare del cibo .
Vado al
• Ho bisogno di…
fare ginnastica .
Vado in
• Ho bisogno di…
imparare a leggere .
Vado a
• Ho bisogno di…
spedire un pacco .
Vado all’
Rifletti con i compagni e le compagne, poi completa la tabella.
SPAZIO FUNZIONE
La stazione Spazio per
La scuola
L’ospedale
Il cinema
L’aeroporto
Il parco giochi
1 Osserva le immagini degli spazi di una città e scrivi il loro nome al posto giusto nella tabella.
Hai imparato a riconoscere gli SPAZI?
Osserva l’immagine e completa.
È un Spazio per È uno spazio: privato. pubblico.
3 Scrivi il locale della casa corrispondente a ciascuna funzione .
FUNZIONE
Cucinare
Lavarsi
Dormire
Com’è andata? Circonda.
LOCALE
La terra ha tante strade, così come il cielo! Per orientarci abbiamo bisogno di punti di riferimento , cioè di elementi fissi che si trovano nell’ambiente e che non si spostano, come edifici, piazze… Attenzione! Per orientarci NON dobbiamo usare gli elementi mobili , come un’auto, un passante…, perché questi possono cambiare posizione.
Nel disegno cerchia in blu gli elementi fissi e in rosso gli elementi mobili .
Lia si trova vicino alla scuola e deve raggiungere il suo amico che sta passeggiando con il cane. Segna il percorso in viola .
Quali sono i punti di riferimento che incontri nel percorso che fai da casa a scuola ? Descrivili sul quaderno.
Facciamo un percorso insieme?
Ti aiuterò io!
Lia e Marco vogliono raggiungere la casa dei loro amici Alice e Edo. Leggi il percorso che devono fare e traccialo in blu.
Lia e Marco percorrono via dei Giardini, passano di fianco alla chiesa, girano a destra in via delle Querce e passano davanti al cinema. Al semaforo, attraversano e si fermano dal gelataio. Proseguono su via dei Faggi, superano la piazza dei Fiori e girano a sinistra. Superano anche l’edicola e arrivano alla casa di Alice e Edo.
Trova nel disegno un altro percorso che i bambini possono fare. Traccialo in rosso e scrivi i punti di riferimento che incontrano.
Dall’ alto vedo tutto il paesaggio e riesco a orientarmi meglio! Prova anche tu! Puoi osservare da punti di vista diversi: dall’alto , di fronte , da dietro , di lato . A seconda del punto di vista, i particolari osservati sono diversi.
Per ciascun oggetto, indica con una X il punto di vista da cui è osservato.
Il libro è visto: dall’alto.
di lato.
di fronte. da dietro.
Il tavolo è visto: dall’alto.
di lato.
di fronte. da dietro.
La sedia è vista: dall’alto.
di lato.
di fronte. da dietro.
Il letto è visto: dall’alto.
di lato.
di fronte. da dietro.
Scegli un oggetto e osservalo da due punti differenti: di lato e dall’alto .
Poi disegna.
Qui sotto è disegnata la mappa del paese di Gio rimpicciolito e semplificato. Sono stati usati dei simboli, immagini semplici che indicano gli elementi più importanti.
Osserva attentamente e scrivi i nomi degli edifici corrispondenti a ciascun simbolo . Poi riporta i numeri sulla mappa .
I simboli utilizzati sulle mappe formano la legenda .
Osserva attentamente e scrivi la legenda .
Legenda:
1 3
Io e lo stormo sorvoliamo la tua città… Quanti edifici! Vedo la tua casa, la tua scuola... Anche
Quando Gio ha disegnato la pianta della sua scuola, ha dovuto disegnarla più piccola di come è nella realtà.
Sapresti anche tu rimpicciolire un disegno?
Prova! Devi utilizzare 1 quadretto al posto di 2.
Com’è andata? Circonda.
Hai imparato a leggere una MAPPA e la sua LEGENDA?
Coding: conoscere i reticoli.
Il reticolo è una rete fatta di righe orizzontali e di colonne verticali che si incrociano e formano delle caselle .
Ogni riga viene indicata con un numero, ogni colonna con una lettera.
Ogni casella è nominata con la lettera della colonna e il numero della riga: la casella arancione si chiama C,5.
Colora il reticolo seguendo le indicazioni.
B,5 GIALLO A,4 VERDE
A,3 AZZURRO A,2 VERDE
B,1 GIALLO C,4 VERDE
C,3 AZZURRO C,2 VERDE
Colora secondo il codice e scopri di che cosa si tratta.
Si tratta di uno spazio pubblico o privato?
Si tratta di uno spazio pubblico o privato?
Osserva le immagini e scrivi il nome di ciascun paesaggio .
Decolliamo… Voliamo… Partiamo per… paesaggi lontani !
I paesaggi sono ricchi di elementi naturali , cioè elementi che esistono in natura, come gli alberi, le montagne, i fiumi… L’uomo, però, ha costruito altri elementi che vengono chiamati artificiali o antropici , come case, strade, ponti, palazzi…
La pianura è una grande distesa piana e verdeggiante. Il mare è una grande distesa azzurra.
Osserva attentamente le immagini e prova a scrivere alcune differenze tra pianura e mare .
Elenca alcuni elementi naturali e alcuni artificiali dei due paesaggi.
pianura
Elementi naturali
mare
Elementi naturali
Elementi artificiali
Elementi artificiali
Le “gobbe” della Terra: basse, alte, rocciose, verdi. Imponenti e forti !
Osserva attentamente le immagini e prova a scrivere alcune differenze tra collina e montagna .
Elenca alcuni elementi naturali e alcuni artificiali dei due paesaggi.
Elementi naturali
Elementi naturali
Elementi artificiali
Elementi artificiali
1 Osserva i due paesaggi e completa le tabelle.
Hai imparato a riconoscere gli ELEMENTI del PAESAGGIO?
ELEMENTI NATURALI
2 Perché l’uomo ha costruito…? Completa.
• Il ponte
• La strada
• La ferrovia
• Il porto
• La funivia
• La galleria
Com’è andata? Circonda.
ELEMENTI artificiali
1 Prima di affrontare questo compito, discuti con i compagni e le compagne.
• Che cosa significa evacuazione?
• Quando è necessario fare l’evacuazione?
• Perché facciamo le prove di evacuazione?
• Come ci si deve comportare?
2 Poi, divisi a piccoli gruppi, iniziate a lavorare sul compito. Seguite le indicazioni.
A Create la pianta della vostra scuola. Inserite i segnali di sicurezza: uscita, scala, punto di raccolta all’esterno.
B Segnate con un tratteggio il percorso più breve che dovete effettuare, in caso di evacuazione, per raggiungere il punto di raccolta.
C Preparate dei cartelli colorati e illustrati da appendere in classe che presentino le procedure per uscire in caso di allarme:
• le azioni di chi farà da apri-fila;
• le azioni di chi farà da chiudi-fila;
• le azioni di tutti gli alunni e le alunne;
• le azioni dell’insegnante.
D Preparate un alfabeto della sicurezza con le parole che sono collegate all’evacuazione e con esse scrivete una frase di spiegazione. Ad esempio:
allarme • bambini E BAMBINE • calma • dirigono
Quando suona l’allarme, i bambini e le bambine si dirigono…
Suona l’allarme e noi siamo pronti.
Leggi la filastrocca e osserva le parole colorate in verde: tutte indicano il TEMPO.
Come gli uccelli vola il giorno, Vola libero e non fa ritorno. Vola il tempo veloce o lento, racconta di storie leggere nel vento.
Racconta di oggi che non è ieri, quello che sei non è quello che eri.
Vola la sera e ritorna il giorno, il tempo passato non fa più ritorno.
Vola di corsa la settimana, Una stagione è presto lontana.
Ancora veloce il tempo sarà E un’altra storia domani vivrà.
Volano ore, minuti e secondi, cambiano in fretta i nostri mondi, passano i mesi, un anno se ne va, CIò che piccolo Era più grande sarà.
Sai, noi uccelli seguiamo un percorso nel cielo: alcuni con un volo ondulato, altri con volteggi e planate. Le anatre, quando migrano, si mettono in formazione lineare e sembra che disegnino una linea immaginaria nel cielo, proprio come il tempo. Lo scorrere del tempo può essere rappresentato con una linea: la LINEA DEL TEMPO
Osserva, rifletti e completa le frasi con le parole che indicano quando è accaduto un fatto. Poi collega le frasi alla linea del tempo .
PRIMA (PASSATO) DOPO (FUTURO) ORA (PRESENTE)
ho preparato lo zaino e l’occorrente per l’escursione in montagna.
sto percorrendo un sentiero in mezzo alla pineta.
raggiungerò la cima del monte e mi godrò il panorama.
Le parole del tempo sono tantissime! Quando raccontiamo una storia, usiamo spesso parole che mettono in ordine il tempo in cui avvengono i fatti: prima , dopo , infine , oggi , domani
Scopri altre parole che indicano il tempo e scrivile.
Osserva le linee del tempo che raccontano delle storie. Completa con le parole del tempo che ti sembrano adatte.
PRIMA ORA
La bambina si alza dal letto. La bambina fa colazione. La bambina va a scuola.
MATTINA SERA
Il papà è al lavoro. Il papà viene a prendermi a scuola. Il papà legge.
IERI OGGI
Cielo con il sole. Cielo con la pioggia. Cielo con il vento.
Conosci la fiaba “Il brutto anatroccolo”? Osserva i disegni, numera le sequenze e scrivi una breve frase per ciascuna.
• NELLO STESSO TEMPO
• INTANTO
• CONTEMPORANEAMENTE
• MENTRE
Gli uccelli, riuniti in conferenza, sono in ascolto.
Provo a immaginare che cosa succede in questo momento nelle altre aule della tua scuola. Completa le frasi, usando le parole: mentre • nello stesso momento • intanto
• io leggo una scheda di storia, i miei compagni di classe prima
• Io leggo una scheda di storia, i miei compagni di classe quinta
• Io leggo una scheda di storia, la collaboratrice scolastica
Quando le azioni avvengono contemporaneamente significa che si verificano nello stesso momento .
Collega per completare le frasi.
Mentre la nonna legge un libro…
I leprotti saltellano nel prato, intanto ...
… gli uccellini cinguettano sugli alberi.
… i suoi nipotini ascoltano la musica.
I fatti sono spesso collegati tra loro. Un fatto è provocato da un altro che lo fa accadere, cioè da una causa . Gli uccelli partono perché cercano il Re.
Osserva e leggi
Che cosa è successo PRIMA ?
Marta ha ricevuto un regalo per il suo compleanno.
Marta è felice perché ha ricevuto un regalo per il suo compleanno.
Osserva e scrivi che cosa è successo .
Marta è felice.
La parola perché viene usata per spiegare la causa di un fatto. perché
Ogni causa è seguita da un fatto , che si dice conseguenza o effetto
Osserva e leggi.
CAUSA
CONSEGUENZA / EFFETTO
Che cosa succede DOPO ?
Ho la febbre. Non sono andato a scuola.
Ho la febbre, perciò non sono andato a scuola.
La parola perciò viene usata per spiegare la conseguenza di un fatto.
Osserva e scrivi che cosa è successo . CAUSA
CONSEGUENZA / EFFETTO
Hai imparato le PAROLE DEL TEMPO. Ora verifica se sai usarle correttamente.
1
nei disegni avvengono una dopo l’altra . Racconta tu il procedimento della preparazione di una spremuta d’arancia.
Usa le parole:
prima • poi • in seguito • infine
3 Completa le frasi con prima e dopo .
• La causa è ciò che succede
• La conseguenza (o effetto ) è ciò che succede
4 In ciascuna frase, individua la causa e la conseguenza e scrivile, come nell’esempio.
• Laura ha dimenticato il libro a casa, perciò non ha potuto svolgere l’esercizio a scuola.
CAUSA : Laura ha dimenticato il libro.
CONSEGUENZA : Non ha potuto svolgere l’esercizio a scuola.
• Stamattina Fabio non ha fatto colazione, perciò ora è affamato.
CAUSA :
CONSEGUENZA :
• Giulia non è ancora arrivata, perché il suo treno è in ritardo.
CAUSA :
CONSEGUENZA :
• Matilde ha dimenticato l’ombrello e si è bagnata tutta.
CAUSA :
CONSEGUENZA :
• Sono arrivato tardi in stazione e ho perso il treno.
CAUSA :
CONSEGUENZA :
Com’è andata? Circonda.
I dolci piacciono sempre, ma bisogna mangiarli con moderazione. Le verdure, invece, sono un alimento sicuramente più sano… anche per fare le torte!
Colora secondo il codice e scopri un’ottima verdura per fare una torta squisita!
Coding, scienze, ingegneria: pianificare, ordinare sequenze.
Adesso perché non metterci all’opera e fare davvero una torta di carote? Con l’aiuto di una persona adulta, cerca la ricetta su libri di cucina oppure in Internet. Scrivi o illustra i passaggi in ordine.
Completa la ruota del giorno , usando le parole:
alba • pomeriggio • mattina • tramonto • mezzogiorno • notte • sera
Qual è il momento della giornata che preferisci? Perché? Racconta in classe.
• Il sole sorge: è l’ .
• Il sole sale nel cielo: è
• Il sole è alto nel cielo: è
• Il sole inizia a scendere: è
• Il sole scompare dietro le montagne o nel mare: è il .
• La luce se ne va: è .
• È molto buio e ci sono le stelle e la luna:
Pensa alla tua giornata : prova a scrivere le azioni che ripeti ogni giorno, utilizzando le parole delle parti della giornata.
• Al mattino .
• A mezzogiorno .
• Al pomeriggio .
• La sera .
• Durante la notte .
Adesso disegna l’ azione che preferisci ripetere ogni giorno .
I fatti si svolgono in successione , uno dopo l’altro. Ma spesso si succedono in ordine e si ripetono sempre nello stesso modo, come alcuni eventi naturali, come i momenti della giornata, come la settimana, i mesi, le stagioni. Questi eventi si chiamano eventi ciclici .
Leggi e completa la ruota della settimana dei fratelli Lia e Gabry inserendo al posto giusto i nomi dei giorni .
• Lunedì Lia studia inglese.
• Martedì Lia ha il corso di nuoto.
• Mercoledì Gabry va in biblioteca.
• Giovedì Lia e Gabry vanno al parco.
• Venerdì Gabry dipinge.
• Sabato Lia va al cinema.
• Domenica Gabry gioca con il papà.
lunedì
Rifletti e completa le frasi.
• La settimana è composta da giorni.
• Il primo giorno della settimana è , l’ultimo è .
• Se oggi è martedì, domani sarà .
• Ieri era giovedì, oggi è , domani sarà
Quale giorno viene prima di...
martedì giovedì
sabato mercoledì
lunedì venerdì
Quale giorno viene dopo ...
martedì giovedì
sabato mercoledì
lunedì venerdì
Riscrivi in ordine i giorni della settimana . giovedì
Quale mese viene dopo ...
marzo ottobre
gennaio agosto
novembre aprile
giorno mese anno
12 settembre 2023
Ma puoi scriverla anche in modo più sintetico così:
12 / 9 / 2023
(settembre è il nono mese)
In un anno si alternano quattro stagioni .
Completa la ruota delle stagioni , inserendo al posto giusto i nomi.
Qual è la tua stagione preferita? Perché? Racconta in classe.
Per ciascuna affermazione, indica V (vero) o F (falso).
Correggi quelle false.
• In un anno ci sono tre stagioni. V F
• Gennaio è in inverno. V F
• Dopo l’estate viene l’inverno. V F
• Prima della primavera c’è l’autunno. V F
• Luglio è in primavera. V F
• Natale è in inverno. V
• Dopo l’inverno c’è l’estate. V F
• Prima dell’estate c’è la primavera. V F
Completa le frasi con il nome corretto della stagione .
• In si raccolgono le castagne.
• In fa molto caldo.
• In le montagne sono coperte di neve.
• In i fiori sbocciano nei prati.
Hai imparato a conoscere GIORNI, SETTIMANE, MESI, STAGIONI?
1 Completa le linee del tempo, inserendo i giorni della settimana.
DOPODOMANI DOMANI L’ALTRO IERI OGGI IERI
DOMENICA DOMANI L’ALTRO IERI OGGI IERI
LUNEDì DOMANI L’ALTRO IERI OGGI IERI
2 Completa le linee del tempo, inserendo i nomi dei mesi che mancano.
MARZO
SETTEMBRE
AGOSTO
OTTOBRE
3 Collega ciascuna frase alla stagione corrispondente.
Gli uccelli migrano.
Si festeggia il Natale.
Alcuni alberi perdono le foglie.
Gli animali escono dal letargo.
Si scia sulla neve.
Si fanno lunghe nuotate in mare.
4 In quale stagione siamo? Qual è l’ intruso ? Cancellalo e rispondi.
È autunno
Perché hai cancellato questa immagine?
È inverno
Perché hai cancellato questa immagine?
5 Completa.
• La data dell’inizio della scuola:
• La data della fine della scuola:
Com’è andata? Circonda.
Metti in ordine le azioni da quella che dura di meno a quella . Numera da 1 a 3.
Per ciascuna azione, indica con una X se dura tanto tempo ( tempo lungo ) o poco tempo ( tempo corto ).
Temperare una matita.
Fare la spesa.
Leggere un libro.
Giocare una partita a calcio.
Pranzare.
Mangiare un gelato.
Giocare all’intervallo.
Il tempo può apparire lungo o corto . Ciò dipende da noi: se stiamo facendo qualcosa di piacevole, il tempo ci sembra ; se invece stiamo facendo qualcosa che per noi è noioso, il tempo ci sembra .
In realtà, il tempo ha una sua durata, che è uguale per tutti e si può misurare.
Rispondi alle domande.
• A che ora inizi le lezioni a scuola?
• A che ora finisci l’allenamento dello sport che pratichi?
• A che ora inizia la lezione di storia?
• In quale mese è iniziata la scuola?
• In quale giorno sei tornato/a dalle vacanze?
Per rispondere alle domande che riguardano le ore , usi l’ orologio Mentre per rispondere alle domande che riguardano i giorni , usi il calendario
Conosci questi orologi ? Scrivi i loro nomi.
sveglia • orologio da polso • orologio a pendolo • orologio a cucù
lancetta delle ore quadrante
lancetta dei minuti
i numeri indicano le ore le tacche indicano i minuti
Osserva e leggi come si muovono le lancette .
Sul quadrante dell’orologio sono segnate 12 ore .
La lancetta corta delle ore si sposta da un numero all’altro (l’una, le due, le tre…) ogni ora.
Quando la lancetta corta ha fatto un giro completo e arriva sul 12, sono le dodici , cioè mezzogiorno
Ma le ore di un giorno sono 24 , quindi la lancetta corta deve fare un altro giro completo del quadrante. Le ore dopo mezzogiorno si leggono: le tredici, le quattordici, le quindici… fino ad arrivare alle 24 , cioè mezzanotte .
La lancetta lunga, invece, si muove più velocemente e passa da una tacchetta all’altra. Quando la lancetta fa un giro completo del quadrante, sono passati 60 minuti , cioè un’ora
Ogni volta che la lancetta dei minuti si ferma su uno dei numeri presenti nel quadrante, vuol dire che sono passati cinque minuti .
15 minuti corrispondono a un quarto d’ora
30 minuti corrispondono a mezz’ora
Completa.
• Sul quadrante ci sono dei numeri da a e indicano le .
• La lancetta più indica le ore.
• La lancetta più indica i minuti.
• Le tacche sono 60 e indicano i .
Prima che io nascessi, il tempo degli uomini era scandito dall’alternarsi del giorno e della notte. Osservando la posizione del Sole, potevano stabilire se fosse mattina, pomeriggio o sera. Con il passare del tempo, si cercarono degli strumenti più precisi.
Poi furono inventati i primi orologi meccanici, che si trovavano sui campanili o sulle torri. In seguito questi orologi furono rimpiccioliti e nacquero gli orologi da muro, cioè gli orologi a pendolo.
Gli orologi di oggi hanno il quadrante a lancette e si chiamano “analogici” oppure sono senza lancette e si chiamano “digitali”: mostrano l’ora con dei numeri sul display.
La meridiana utilizza la luce del Sole ed è uno dei più antichi strumenti. È formata da un’asta piantata per terra o su una parete.
Furono inventati anche gli orologi personali portati al collo con una catenella o messi in un taschino.
Per misurare un tempo lungo, che cosa possiamo usare?
Pensa a come puoi stabilire il tempo della tua vacanza al mare oppure dei giorni che passi a scuola… Puoi usare ancora l’orologio? Quale altro strumento potresti prendere per la misurazione di un periodo di tempo più lungo?
Discuti con i compagni e le compagne e provate a fare delle ipotesi.
Lo strumento usato per misurare periodi di giorni e mesi si chiama calendario . Esso è composto dai giorni e dai mesi dell’ anno solare in corso.
Osserva il calendario e rispondi alle domande.
• Il calendario che stai osservando a quale anno solare si riferisce?
• Quanti sono i mesi?
• E le settimane?
• Che cosa indicano le lettere sopra i numeri?
• Perché ci sono dei numeri scritti in rosso?
Sul calendario colora in rosso il nome dei mesi che hanno
30 giorni e in azzurro il nome di quelli che ne hanno 31.
Quale mese non hai colorato?
Perché?
Hai imparato a leggere l’OROLOGIO e il CALENDARIO Ora verifica se sai usarli correttamente.
PRIMA DI MEZZOGIORNO…
Sono le
.
• In un’ora ci sono minuti. In un giorno ci sono ore.
• Sull’orologio la lancetta delle ore fa giri completi in un giorno.
• Sono le 12. È Sono le 24. È
4 Osserva la pagina del calendario del mese di gennaio e rispondi.
• Qual è il giorno di Capodanno?
• In quale giorno della settimana cade?
• Quante settimane complete ha gennaio?
• Quante domeniche?
• I nonni di Noemi faranno una crociera dal 5 gennaio al 14 gennaio. Quanti giorni staranno in vacanza?
• Gli zii di Roberto sono andati a trovare i parenti in Sicilia per una settimana e torneranno il 27 gennaio. Quando sono partiti?
Siamo nell’anno solare , che inizia nel mese di e finisce nel mese di In un anno ci sono mesi e stagioni.
Com’è andata? Circonda.
Il tempo passa e noi ce ne accorgiamo perché trasforma le persone , gli animali e le piante .
Anche tu hai subito dei cambiamenti nel tempo: è cambiato il tuo aspetto, ma sono cambiate anche le cose che fai a casa e a scuola…
Scrivi quali sono i cambiamenti che noti.
Metti in ordine cronologico i disegni. Numera da 1 a 4.
Poi spiega come si è trasformata la pianta nel tempo.
Il seme
Metti in ordine cronologico i disegni. Numera da 1 a 4.
Poi spiega come è cambiato il neonato.
Il neonato
Anche le cose possono cambiare nel tempo. Che cosa è successo a questi oggetti? Osserva e spiega.
• Dopo un anno l’astuccio è cambiato: ha le matite .
• Le scarpe sono state usate per gli allenamenti di pallacanestro: ora sono
• L’auto dello zio ha diversi anni: prima era .
Con il passare del tempo gli oggetti si consumano a causa dell’azione dell’uomo e cambiano aspetto.
Anche gli ambienti cambiano con il passare del tempo. Che cosa è successo a questo ambiente? Osserva e completa.
• Con il passare del tempo, gli uomini hanno il bosco e lo hanno trasformato in un .
Il tempo scorre, le cose cambiano e raccontano una storia. Tutto ha una storia: le persone, gli animali, la terra…
Conoscere la storia di qualcosa o di qualcuno significa conoscere i cambiamenti che ha avuto nel tempo e capire perché sono avvenuti.
Ricostruisci la storia della tua classe , dal primo giorno fino a oggi. Segui le indicazioni.
1 Raccogli i ricordi di tutti gli avvenimenti importanti dello scorso anno, ad esempio il primo giorno di scuola, un’attività particolare… e annota sul quaderno un fatto che è rimasto nella tua memoria. Poi confronta i tuoi ricordi con quelli dei compagni e delle compagne.
I ricordi non sono sufficienti per raccontare una storia vera: a volte si dimenticano i particolari e si è poco precisi. Abbiamo bisogno di altre tracce che possano aiutarci a ricostruire gli avvenimenti. Queste tracce si chiamano fonti storiche .
2 Raccogli disegni, fotografie, inviti alle recite, oggetti che hai usato nel corso della tua vita scolastica. Poi disegna sul quaderno una delle tracce che hai raccolto, osservala e rispondi.
• A quale avvenimento si riferisce?
• Che cosa racconta questo documento?
• Che tipo di documento è?
Disegno/Foto. Scritto. Oggetto.
3 Con i compagni e le compagne, metti in ordine i documenti raccolti corredati da didascalie e costruisci il “Grande Libro della Storia della classe”.
Esistono diversi tipi di fonti storiche :
• scritte : documenti , testi scritti, certificati, libri, giornali… da cui si ricavano notizie su fatti del passato;
• orali : racconti di fatti avvenuti nel passato;
• materiali : oggetti che danno informazioni sul passato, come abiti, giocattoli…;
• visive : immagini , quindi fotografie, disegni, pitture…
• Roberto pratica
Quale?
(Fonte n. )
Hai imparato che cosa sono le FONTI STORICHE. Ora verifica se sai riconoscerle correttamente.
• Dove ha trascorso le vacanze e con chi?
(Fonte n. )
• Dov’è stato l’8 agosto?
(Fonte n. )
• Che classe frequentava nel 2022?
Com’è andata? Circonda.
1 Osserva le fonti che ti danno informazioni su Roberto, poi rispondi e completa.Devi raccontare la storia di una persona che conosci: un familiare, un amico o un’amica… La sua storia non verrà scritta, ma raccontata attraverso la scatola , che conterrà oggetti, fotografie, scritti, documenti della persona scelta.
Una scatola o uno scatolone o una valigetta
Gli oggetti più significativi che appartengono alla persona che hai scelto: oggetti di quando era piccola, un certificato di nascita o una pagella, fotografie di avvenimenti significativi…
Un oggetto che attesti il legame che la persona ha con te: ad esempio una fotografia in cui siete insieme
1 Inserisci tutto l’occorrente raccolto dentro la scatola, che avrai già decorato. Ma non mettere il tuo nome! Nessuno deve sapere che è tua!
2 Porta a scuola la scatola e consegnala all’insegnante.
3 Ora inizia il gioco… Siediti con i compagni e le compagne nel Cerchio d’Incontro. Al centro, per terra, l’insegnante metterà man mano una scatola diversa.
4 Con l’aiuto dell’insegnante, iniziate ad aprire la scatola messa al centro.
5 Osservate attentamente, leggete, scrutate tutte le “fonti” contenute
nella scatola.
Provate a individuare chi è il proprietario o la proprietaria della scatola.
Sotto il sole s’innalzava un vecchio castello. Era un luogo protetto e un’anatra decise di deporre lì le uova per covarle in tranquillità. Un giorno le uova iniziarono ad aprirsi… e i piccoli iniziarono a mostrare la testolina.
– Ne manca uno! – disse l’anatra. – Quanto tempo ci vorrà ancora? Dopo qualche giorno, l’uovo si aprì e il piccolo uscì… Era così grande e così brutto che mamma anatra non sapeva proprio che cosa pensare.
Il povero anatroccolo, troppo grande e troppo brutto, era preso in giro da tutti. Le anatre e le galline lo spingevano e il tacchino lo rincorreva gorgogliando.
Il povero anatroccolo non sapeva dove nascondersi. Tutti erano cattivi con lui, persino i suoi fratelli e le sue sorelle.
L’autunno arrivò presto, le foglie degli alberi divennero gialle e poi marroni, il vento le faceva volare ovunque. Faceva freddo e il piccolo anatroccolo era solo e triste.
H.C. Andersen, Il brutto anatroccolo, Giunti
in volo con lo stormo
Questa fiaba ti fa riflettere sulla diversità. Il brutto anatroccolo non è accettato dal gruppo perché di colore e di dimensione diversi. A volte succede che anche a scuola si prendano in giro dei compagni o delle compagne solo perché magari hanno qualche aspetto che ai nostri occhi li fa apparire diversi da noi.
È un comportamento profondamente sbagliato! La diversità è un dono prezioso. Che noia sarebbe se fossimo tutti uguali?
Che cosa vuol dire che la diversità è un dono prezioso? Spiega con parole tue. Fai degli esempi.
Come sei tu?
Disegna il tuo ritratto mettendo in luce le caratteristiche che hai solo tu!
per dirlo in inglese
Have you got…
blonde hair?
black hair?
red hair?
black eyes?
blue eyes?
brown eyes?
a big nose? a small nose? a big mouth? a small mouth?
Pinocchio, con il suo Abbecedario nuovo sotto il braccio, si diresse verso la scuola e, strada facendo, fantasticava. E discorrendo tra sé e sé diceva: “Oggi, alla scuola, voglio subito imparare a leggere; domani imparerò a scrivere e dopodomani imparerò a fare i numeri”.
Mentre, tutto commosso, diceva così, gli parve di sentire in lontananza una musica di pifferi e di colpi di grancassa: pì-pì-pì, pì-pì-pì, zum, zum, zum, zum.
– Che cos’è questa musica? Peccato che io debba andare a scuola, se no… E rimase lì perplesso. Ad ogni modo, bisognava prendere una risoluzione: o a scuola o a sentire la banda dei pifferi e della grancassa. E decise che…
Oggi andrò a sentire i pifferi, e domani andrò a scuola. Per andare a scuola c’è sempre tempo – disse finalmente quel monello, alzando le spalle. Detto fatto, si infilò giù per la strada e cominciò a correre. Si trovò in mezzo a una piazza tutta piena di gente che si affollava intorno a un gran baraccone di legno e di tela dipinta di mille colori.
– Che cos’è quel baraccone? – domandò Pinocchio a un ragazzino.
– Leggi il cartello e lo saprai.
– Lo leggerei volentieri, ma oggi non so ancora leggere.
Pic ti invita a vedere il film “Stelle sulla Terra” di Aamir Khan.
in volo con lo stormo
Pinocchio è un ragazzino che non sa ancora leggere e, anziché andare a scuola, sceglie di andare a sentire la banda al Teatro dei Burattini.
Che cosa pensi della scelta di Pinocchio?
• Sono d’accordo perché
• Non sono d’accordo perché
Ti piace andare a scuola?
Perché ti piace / non ti piace?
Che cosa ti piace della tua scuola? Disegna lo spazio o gli spazi che preferisci (la tua aula, la palestra, il giardino, la mensa…).
Le pulcette ci abitano da tanti anni. Ogni pulcetta nel suo buchino. Oggi è il compleanno della pulcetta grassa e tutte le altre pulcette del paese sono invitate a fare festa nel buco al centro del materasso.
Sarà la prima volta che si incontrano tutte. La pulcetta grassa ha preparato deliziose torte alla polvere di materasso, ha appeso piccole lanterne e ha messo la musica: le pulci adorano ballare e saltellare dappertutto.
Suonano alla porta.
– Yuhuu! Sono i miei ospiti. Apre la porta e osserva le altre pulcette. È sorpresa perché si aspettava che fossero bianche e grasse come lei. Fissando una pulcetta, chiede con voce contrariata: – Perché tu sei magra come un grissino?
La pulcetta guarda la sua vicina e le chiede: – E tu, perché sei gialla come una banana?
Offesissima, la pulcetta si gira verso la sua vicina:
– Perché hai gli occhi grandi da gufo?
La pulcetta con gli occhi grandi dice alla sua vicina:
– Sembra che tu abbia i trampoli al posto delle gambe!
La pulcetta chiede allora alla sua vicina: – E tu che cosa fai con tutti questi colori da pappagallo?
La pulcetta-pappagallo si gira verso la pulcetta grassa
e chiede: – Dimmi tu, perché sei come un ippopotamo?
– Io sono nata così: un po’ grassottella.
– Anch’ io sono nata così, un po’ magretta.
Anch’io sono sempre stata gialla dalla testa ai piedi!
– Io ho gli occhi della mia mamma!
– Appena nata avevo già le gambe lunghe!
– Io sono nata tutta colorata!
La pulcetta grassa conclude soddisfatta:
– Entrate! Sembra proprio che non possiamo farci niente. Andiamo tutte a ballare!
Tutte si mettono a saltellare di qua e di là, perché nel paese delle pulcette, come in tutti gli altri paesi del mondo, non si può scegliere: si nasce come si nasce, uno diverso dall’altro. Soltanto le pulci non lo sapevano.
per dirlo in inglese
You are a TINY FLEA… Write YES or NO.
Are you fat?
Are you thin?
Are you tall?
Are you short?
Have you got long legs?
Have you got short hair?
Have you got big eyes?
Have you got a small nose?
Marco era un bambino dolce e gentile con tutti. Era soltanto molto timido e forse, per questo motivo, non riusciva a fare amicizia.
Soffriva per il fatto di sentirsi un po’ emarginato e senza amici.
Quando cercava di avvicinarsi agli altri bambini, non rideva alle loro battute e proprio non capiva che cosa ci fosse da ridere, così alla fine stava in un angolo a chiedersi il perché…
La mamma, che lo vedeva sempre triste, soffriva anche lei. Poi un giorno… le venne in mente un’idea brillante!
– Marco, dici sempre che non hai amici, ma lo sai qual è l’amico più fedele dell’uomo?
– No – rispose Marco con la testa bassa.
È il cane! Ma perché non ci abbiamo pensato prima? Andiamo al canile!
Troveremo un cagnolino triste che sta aspettando proprio te!
Marco scelse il cagnolino più piccolo e sconsolato.
– Mamma, sarà lui il mio nuovo amico, ci vorremo tanto bene.
Che bello! Ha il colore del miele o del caramello… Scegli il suo nome.
Caramello! Mi piace! – disse Marco con entusiasmo.
dal web
in volo con lo stormo
Leggi le domande e completa la tabella con le risposte.
Hai anche tu un amico meraviglioso come Caramello?
È un animale vero o è un peluche?
Che animale è?
Qual è il suo nome?
Quali attenzioni e cure dedichi a lui?
Da quanto tempo ce l’hai?
Sei d’accordo che avere un animale è come avere un amico? Perché?
Nello stormo ognuno ha un compito: il capo dello stormo guida e dà ritmo al gruppo, gli altri cercano di stare insieme e si aiutano a vicenda. Ognuno dà il proprio contributo al gruppo. Ognuno dimostra rispetto e senso di responsabilità .
Non volare in “solitaria”!
È meglio nel gruppo!
Nessuno di noi è forte, quanto TUTTI E TUTTE NOI INSIEME
Disegna due esempi di rispetto e due esempi di mancanza di rispetto , poi spiegali con una breve frase.
Insieme ai compagni e alle compagne, individuate i comportamenti rispettosi e i comportamenti poco rispettosi all’interno della vostra scuola. Poi, tutti insieme, scrivete un elenco di consigli da tenere sempre presente per comportarsi in modo responsabile a scuola .
Forma insieme ai compagni e alle compagne il “Cerchio d’Incontro”.
Ascoltare prima di parlare.
ALL’INTERVALLO
Buttare i rifiuti nell’apposito contenitore.
I segnali sono simboli che servono a comunicare indicazioni, regole e pericoli per muoversi sulla strada o in diversi luoghi.
Conosci i seguenti segnali ? Prova a scrivere il loro significato , poi confrontati con i compagni e le compagne. Ragionate anche su dove potreste trovarli.
Osserva il disegno e completa le frasi in cui sono spiegati i comportamenti corretti che devi tenere per attraversare la strada.
Quando esci da scuola, fai attenzione ai pericoli della strada e osserva i segnali stradali che incontri. È importante conoscerli e rispettarli da parte dei pedoni come te, dei ciclisti, degli automobilisti.
• Prima di attraversare la strada, aspetta che il semaforo sia .
• Quando il vigile tiene le braccia , puoi passare.
• Prima di attraversare sulle strisce pedonali, guarda a e a e poi passa solo quando la strada
Collega ciascun segnale al significato corrispondente.
Parcheggio
Luogo frequentato da bambini/e
Zona pedonale
Divieto di uso di clacson
Obbligo di fermarsi
Osserva prima le indicazioni del vigile che ti segnala quando puoi attraversare sulle strisce pedonali.
Poi osserva il semaforo e scrivi come ti devi comportare.
Anche il semaforo e il vigile o la vigilessa ci danno indicazioni importantissime quando ci muoviamo per strada.
Osserva il disegno e indica con una X i comportamenti sbagliati.
Lo scuolabus è un mezzo di trasporto pubblico, cioè a servizio di tutti. Devi rispettarlo come se fosse tuo!
Completa indicando con una X .
• Quando salgo su un mezzo pubblico: mi metto davanti alla porta riservata alla discesa. mi metto davanti alla porta riservata alla salita.
• Salgo: in fila indiana e senza spingere gli altri. sorpassando chi ho davanti a me e spingendo.
• Quando scendo dallo scuolabus: attraverso la strada passando davanti al mezzo pubblico. attraverso la strada quando il mezzo è ripartito.
Se sono sull’autobus e ci sono altre persone... Osserva e completa.
Si sta composti, ben seduti sulla sedia. Non si mettono i gomiti sulla tavola. Non si china mai la testa verso il piatto per mangiare, ma si mantiene una posizione eretta. Le posate servono per portare i bocconi fino alla bocca. Il coltello non si mette mai in bocca.
Prima di bere e dopo aver bevuto ci si deve pulire la bocca con il tovagliolo. Non si beve mai con la bocca piena e nemmeno tutto di un fiato.
Se si vuole il pane, si prende un panino intero dal cestino e si stacca un pezzetto alla volta con le dita. Il pane, una volta iniziato, non si rimette nel cestino. Quando si mangia la minestra non si aspira rumorosamente. Aspetta la fine del pasto per alzarti da tavola.
Ricordati! Prima di sederti a tavola, devi recarti in bagno a lavarE le mani!
AMICO DIGITALE
Pic ti invita a scrivere al computer, con l’aiuto dell’insegnante, altre regole per stare bene insieme a tavola. Potrete poi stamparle tutte, incollarle a dei cartelli colorati e attaccarle nel locale mensa della vostra scuola.
A B C D
gioco a calcio il lunedì.
E F G
gioco a golf il giovedì.
H I L
amo il nuoto e i pattini a rotelle.
M N O a star fermo tutto il giorno non ci sto.
P Q R a cavallo raggiungo nuove terre.
S T U
gioco a tennis con il naso all’insù.
V Z
pratico diversi sport per fare il triatleta.
adatt. dal web in volo con lo stormo
Tu pratichi uno sport? Quale? Se non ne pratichi nessuno, quale ti piacerebbe?
Segui uno sport in particolare? Tifi qualche squadra?
Secondo te, è importante praticare uno sport? Perché?
C’era una volta un gigantesco albero azzurro al centro di una città. Era bellissimo e altissimo e più forte di qualsiasi altro. I suoi rami infiniti attraversavano le finestre e le porte delle case. L’albero era testimone della vita delle persone. Tutti vivevano con lui e lo amavano tantissimo. Solo uno lo odiava: il re, perché capiva che la fama e la bellezza dell’albero erano maggiori di quelle del palazzo reale.
Così ogni anno ordinava ai suoi soldati di alzare le mura di cinta e di tagliare tutti i rami dell’albero che si avvicinavano troppo al palazzo. Ma ce n’era sempre qualcuno che riusciva a valicare le mura. Ogni volta che il re voleva andare tra la gente, i suoi soldati dovevano scegliere le strade più sgombre dai rami. Ma non era facile trovarle, e così, una volta, per passare, il re fu costretto a inchinarsi all’albero. Questo fece ridere la gente. Il re, furioso, ordinò ai suoi soldati di abbattere l’albero. La gente cercò di fermarli, senza riuscirci.
Così l’albero azzurro fu abbattuto e rimpiazzato con una statua del re. Ma i rami tagliati rimasti nelle case piano piano crebbero e ciascuno divenne a sua volta un albero azzurro.
Oggi l’intera città è una bellissima foresta.
in volo con lo stormo
Ti piacerebbe vivere in una città-foresta? Perché?
Dove abiti tu, ci sono zone verdi? Boschi?
Conosci il nome di qualche albero?
Vai a passeggiare nelle zone verdi?
Sai quali sono i nemici degli alberi? Prova a scriverli.
Leggi e balla il rap, poi rispondi.
Le mani sono zampe, le facce sono musi, il naso è così fine che vediamo a occhi chiusi.
Le dita sono ali, le pelli sono pelo, corriamo dentro il mare e poi corriamo dentro il cielo.
E gli occhi sono grandi, il loro sguardo è triste, corriamo dentro favole che tu non hai mai viste.
Noi siamo gli animali, non siamo intelligenti, però sappiamo cose che non vedi e che non senti. Noi siamo gli animali, ignoriamo le parole, però noi chiacchieriamo con la luna e con il sole.
Tu cucciolo di uomo, rispettaci perché, noi siamo gli animali e siam qui prima di te!
B. Tognolini, Rima rimani, Nord-Sud Edizioni
Che cosa chiedono gli animali a noi cuccioli di uomo?
in volo con lo stormo
Che animale sei?
Leggi le descrizioni e colora l’animale più simile a te.
Sei un orso. Sei un tipo indipendente, pensi ai fatti tuoi e sai badare a te stesso. Non ti distrai e lavori da solo. Ti piacciono la natura e il silenzio. Ami i dolci. Quando ti arrabbi, dai una zampata!
Sei un lupo. Ti piace stare insieme agli amici. Rispetti le regole e ami i giochi di squadra. Sei coraggioso.
Ami giocare con la neve e con il sole. Quando ti arrabbi, vai nella “tana”.
Sei un coniglio. Ami la pace e la tranquillità. Sei timido e stai bene con chi conosci. Ami i prati e le corse. Se ti arrabbi, scappi e cerchi un posto tranquillo.
Sei un cavallo. Ti piace correre, saltare, nuotare, gridare. Ami tutti gli sport. Sei ubbidiente, ma a volte vorresti scappare. Hai gambe lunghe e sei veloce. Se ti arrabbi, scuoti i capelli e muovi la coda.
Sei un airone. Ami la bellezza della natura.
Sei un chiacchierone e un po’ pettegolo. Ami viaggiare e ti piace volare. Non ti arrabbi mai.
Sei un delfino. Sei sempre allegro e sorridente. Ti piacciono le coccole. Ti piacciono i salti e le acrobazie. Ti piace correre e vorresti essere sempre il primo. Ami l’acqua e ti piace nuotare. Quando ti arrabbi, sparisci sott’acqua.
Completa il testo.
L’a_ _ _ _o vive e cresce utilizzando elementi naturali: crea il legno di cui è costituito essenzialmente grazie all’a_ _ _a, all’energia del S_ _e e all’anidride carbonica presente nell’atmosfera.
L’albero purifica l’a_ _a che respiriamo dai gas delle abitazioni, dei mezzi di t_ _ _ _ _ _ _o, delle industrie.
Gli alberi di un b_ _ _o donano all’uomo il legname per costruire i m_ _ _ _i, i f_ _ _ _i da mangiare, la l_ _ _a per scaldarci.
La chioma ospita i nidi degli u_ _ _ _li e le tane di piccoli mammiferi e insetti.
Le r_ _ _ _i degli alberi trattengono il terreno quando piove tanto, così impediscono le frane.
Infine è bello passeggiare
all’ombra degli a_ _ _ _i e sostare ai loro piedi.
Pic ti invita a realizzare dei cartelli con degli slogan per proteggere l’ambiente da appendere con un nastro sugli alberi. Entra in Word, apri un foglio, utilizza WORD ART, come nell’esempio.
in volo con lo stormo
Attenzione al fuoco| .
Il fuoco è uno dei più insidiosi pericoli per i nostri boschi. La distrazione e il vandalismo ogni anno distruggono migliaia e migliaia di verdi e rigogliosi alberi. Per evitare la maggior parte degli incendi boschivi è sufficiente adottare alcune precauzioni e seguire poche, ma importanti, regole.
Osserva e ricorda questi cartelli.
Non bruciare la vegetazione secca e i residui vegetali.
Non abbandonare i rifiuti sul terreno.
Non gettare mozziconi di sigaretta o fiammiferi ancora accesi.
Non accendere mai falò.
numero verde 1515
IL BOSCO E IL FUOCO
Corpo Forestale dello Stato
Se vedi un incendio nel bosco, chiama il Vuoi diventare “amico o amica dei boschi”? Rispondi SÌ oppure NO.
• Bisogna difendere gli animali per tutelare la biodiversità?
• È giusto portare sempre via i rifiuti e non lasciarli nel bosco o nella natura?
• Ti piace fotografare le foreste, gli animali, i fiumi, il mare?
• È pericoloso accendere fuochi vicino ai boschi?
Gli uomini costruiscono
fabbriche, case, strade… perché ne hanno bisogno per sopravvivere. Ma non sempre rispettano l’ambiente! Spesso lo inquinano.
Osserva le immagini e completa.
• Nelle città, l’aria è irrespirabile perché le industrie, le auto, i camini
• I boschi sono
• I mari sono
Elenca altri comportamenti negativi che inquinano l’ambiente.
Che cosa potremmo fare per proteggere il nostro ambiente?
Discutine in classe.
Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio
Coordinamento redazionale: Nicoletta Baldini
Redazione: Nicoletta Baldini, Camilla Di Majo
Responsabile di produzione: Francesco Capitano
Progetto grafico e impaginazione: A come Ape di Alessia Zucchi
Illustrazioni: Gabriel Cortina, Daisy Ingrosso
Copertina: Fabrizio Filipponi, Carmen Fragnelli
Ricerca iconografica: Nicoletta Baldini
Referenze iconografiche: Shutterstock
Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division
Loreto – Trevi 23.83.180.0
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Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com
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© 2023 La Spiga, Gruppo Editoriale ELi info@gruppoeli.it
EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione.
Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.
2 Classe
• Lettura e scrittura
• Riflessione linguistica
• Matematica
• Scienze, Geografia, Storia, STEAM
ISBN per l’adozione:
978-88-468-4354-8
3 Classe
• Lettura e scrittura
• Riflessione linguistica
• Matematica
• Storia, Geografia, Scienze, STEAM
ISBN per l’adozione:
978-88-468-4355-5
KIT DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione, percorsi semplificati e tutto il necessario per il corso
LIBRO DIGITALE (scaricalo subito seguendo le istruzioni all’interno della copertina): volumi sfogliabili, esercizi interattivi, audiolibri, tracce audio, canzoni, libro liquido, video tutorial matematica e discipline, percorsi semplificati stampabili
Benvenute e benvenuti al , un allegro ambiente di apprendimento interattivo che offre tanti oggetti digitali didattici sotto forma di gioco o attività.
Bambine e bambini si divertiranno ad aiutare chef Alfredo: prepareranno insieme a lui tante “ricette” divertenti, organizzeranno feste a tema, allestiranno grandi eventi per tutte le discipline scolastiche, nelle sale o all’aperto! Potranno così rinforzare le abilità e verificare le competenze nelle varie materie attraverso le diverse prove proposte in cucina, facendo ogni volta attenzione al guastafeste Splat, sempre in agguato!