Cambiamo il mondo!

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CHIARA MICHELON CAMBIAMO IL MONDO!

LETTURE GRADUATE GIOVANI ADULTI LIVELLO 3 ILS B1

La collana Letture Graduate ELI è una proposta completa di libri per lettori di diverse età e comprende accattivanti storie contemporanee accanto a classici senza tempo. La collana è divisa in tre, Letture Graduate ELI Bambini, Letture Graduate ELI Giovani, Letture Graduate ELI Giovani Adulti. I libri sono ricchi di attività, sono attentamente editati e illustrati in modo da aiutare a cogliere l’essenza dei personaggi e delle storie. I libri hanno una sezione finale di approfondimenti sul periodo storico e sulla civiltà, oltre a informazioni sull’autore.

B1 LETTURE GRADUATE GIOVANI ADULTI

CAMBIAMO IL MONDO!

LETTURE GRADUATE GIOVANI ADULTI

Chiara Michelon

Cambiamo il mondo!

Letture Graduate ELI

Curatori della collana

Paola Accattoli, Grazia Ancillani, Daniele Garbuglia (Art Director)

Impaginazione

Emilia Coari

Direttore di produzione

Francesco Capitano

Crediti fotografici

Shutterstock, Alamy, Getty Images

Segnalazione di errori

Il presente testo è stato scritto basandosi su informazioni di pubblico dominio, tratte da siti ufficiali, biografie online e interviste, al solo scopo didattico di fornire informazioni utili e, per quanto ci è dato sapere, attendibili su persone di grande importanza etica, artistica e sociale. Non si è inteso, quindi, fornire una biografia completa di tali personaggi, ma un punto di partenza didattizzato e semplificato per, eventualmente, approfondirne la conoscenza. Nonostante la cura messa, l’esperienza ci insegna che è quasi impossibile pubblicare un libro senza un’imprecisione: nel caso ci scusiamo e vi ringraziamo se vorrete scriverci per segnalarcela al seguente indirizzo: redazione@elionline.com

© 2023 ELI S.r.l.

P.O. Box 6 - 62019 Recanati - Italia

Tel. +39 071 750701

Fax +39 071 977851

info@elionline.com

www.elionline.com

Il testo è composto in Monotype Dante 11,5 / 15

Stampato in Italia presso Tecnostampa

Pigini Group Printing Division – Loreto – Trevi

ERA 348.10

ISBN 978-88-536-3974-5

Prima edizione Marzo 2023

www.eligradedreaders.com

Le parti registrate sono indicate dai seguenti simboli: Inizio Fine 6 Attività
Malala Yousafzai 14 Attività
Nelson Mandela 22 Attività 24 Wangari Maathai 30 Attività 32 Muhammad Yunus 38 Attività 40 Rigoberta Menchú Tum 46 Attività 48 Thich Nhat Hanh 54 Attività 56 Leymah Gbowee 62 Attività 64 Kailash Satyarthi 70 Attività 72 Cecilia Strada 78 Attività 80 Don Luigi Ciotti 86 Attività 88 Dossier – Per non dimenticare 90 Dossier – Associazioni pacifiste 92 Dossier – La voce del cambiamento 94 Test Finale 96 Sillabo
Sommario
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Scriviamo

1 Anche tu sogni un mondo dove regna la pace? Scrivi un’e-mail a un tuo amico o una tua amica parlando del tuo sogno di pace nel mondo.

Parliamo

2 Conosci i personaggi di questo libro? Che cosa sai di loro? Parlane con la classe.

Agenda 2030 - Obiettivo 16

3 A coppie. Avete mai sentito parlare di “movimento nonviolento”? Che cos’è, secondo voi? Parlatene insieme e poi confrontatevi con la classe. Potete cercare qualche informazione in rete.

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ATTIVITÀ DI PRE-LETTURA

Riflettiamo

4 Abbina la foto dei primi otto personaggi di questo libro al loro

a Bangladesh e India

b Vietnam f Kenya

c Sudafrica g Pakistan

d Liberia h Guatemala

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Paese di origine. 1 Malala Yousafzai 5 Rigoberta Menchú Tum 2 Nelson Mandela 6 Thich Nhat Hanh 3 Wangari Maathai 7 Leyman Gbowee 4 Muhammad Yunus 8 Kailash Satyarthi

Malala Yousafzai

Un blog segreto

Malala nasce il 12 luglio 1997 a Mingora, nella valle di Swat, in un tranquillo villaggio del Pakistan. Di etnia pashtun, la famiglia Yousafzai è famosa per la sua grande cultura: i nonni di Malala erano insegnanti e il padre un attivista* per i diritti umani. I genitori chiamano la prima figlia Malala, come una famosa eroina pakistana, e la accolgono con la stessa gioia che nel suo Paese si dà ai bambini maschi.

A scuola Malala è bravissima e si impegna tanto. Da grande vuole avere un buon lavoro e diventare indipendente.

Alla fine del 2007 i talebani invadono la zona dove vive la famiglia Yousafzai, che deve rifugiarsi dai parenti ad Haripur. Impediscono ogni forma di divertimento, vietano alle donne i diritti fondamentali, anche quello allo studio, e le obbligano a usare il burqa*. Malala pensa che sia davvero ingiusto. Lavora in segreto per la BBC, documentando in un blog le condizioni di vita in Pakistan e i divieti quotidiani per le donne e le bambine. Si firma con il nome di Gul Makai, “fiore di granturco”. Il New York Times gira insieme a lei due documentari, uno sulla chiusura delle scuole e uno sulle condizioni delle studentesse.

attivista persona molto impegnata in un’organizzazione o altro burqa velo scuro usato dalle donne musulmane in Medio Oriente, che lascia liberi solo gli occhi

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DIRITTO ALL’ ISTRUZIONE
Non mi importa di dovermi sedere sul pavimento a scuola. Tutto ciò che voglio è l’istruzione. E non ho paura di nessuno.”

Malala si mostra in pubblico e tutti capiscono che dietro Gul Makai c’è lei. Nel dicembre 2011 riceve dal governo pakistano il Premio nazionale per la Pace. In quel periodo i talebani perdono un po’ del loro potere e sembra che la vita torni alla normalità. Lei rientra a Mingora e, soprattutto, può tornare a scuola, anche se è obbligata a usare il burqa. Malala è felice, la scuola le mancava moltissimo.

Le donne in Pakistan

In Pakistan le donne vivono ancora oggi una condizione molto svantaggiata. Quasi tutte non lavorano e non studiano, non possono uscire liberamente dalla propria casa, sono obbligate a sposare uomini anche molto grandi che non amano, sono considerate inferiori agli uomini. La nascita di una bambina è una preoccupazione per la famiglia e non viene festeggiata con gioia.

L’attentato *

È il 9 ottobre 2012. Malala si trova in autobus con le sue compagne di scuola. La data degli esami è sempre più vicina. Due talebani fermano l’autobus e chiedono dov’è Malala. Quando la vedono le sparano e la colpiscono alla testa. Viene portata di corsa in ospedale, prima a Peshawar e poi a Birmingham in Gran Bretagna e, per fortuna, sopravvive.

L’attentato dei talebani ha un motivo: vogliono eliminarla perché è un simbolo della lotta per l’istruzione. Migliaia di bambini e bambine da tutto il mondo le scrivono, mentre

è in ospedale, e lei cerca di guarire molto presto. Dal letto dell’ospedale continua a leggere e a studiare e pensa con dispiacere che dovrà rifarsi una vita lontana dal suo Paese.

La sua famiglia non può tornare in patria perché i talebani hanno di nuovo preso potere in Pakistan. Però, grazie all’attenzione dei media attorno alla notizia dell’attentato, l’ONU fa una petizione* perché tutti i

attentato azione violenta contro un avversario per cercare di eliminarlo o spaventarlo petizione domanda scritta a un ente pubblico per ottenere o modificare qualcosa

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DIRITTO ALL’ ISTRUZIONE

bambini vadano a scuola entro il 2015 e in Pakistan viene firmata la prima carta ufficiale sul diritto all’istruzione. Mentre Malala vive in Gran Bretagna, il presidente pakistano Zardari dona in suo onore 10 milioni di dollari all’educazione.

Nello stesso periodo nasce la Fondazione* Malala, per sostenere l’educazione delle ragazze in tutto il mondo.

Il diritto all’istruzione

Il giorno del suo sedicesimo compleanno è invitata a fare un discorso alla sede dell’ONU a New York, il famoso Palazzo di Vetro. Davanti a un pubblico molto importante ricorda il suo impegno nella battaglia per il diritto allo studio e invita ognuno a lottare contro la povertà educativa, non solo quella femminile, con ogni mezzo disponibile. L’educazione è infatti

l’unica soluzione per combattere le disuguaglianze. Il suo discorso è famosissimo e tutto il mondo lo può ascoltare. Per l’occasione si veste con lo scialle che era di Benazir Bhutto, la leader politica che aveva provato a cambiare il Pakistan.

Nel 2014 è la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la Pace, che riceve insieme all’attivista indiano Kailash Satyarthi, per la grande battaglia per il diritto di tutti i bambini e le bambine all’educazione.

fondazione organizzazione che usa il denaro per un preciso obiettivo di solidarietà e aiuto

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Bambine pakistane a scuola.
Malala
L’istruzione è potere per le donne. I talebani stanno chiudendo le scuole femminili perché non vogliono che le donne abbiano potere.”
Yousafzai

DIRITTO ALL’ ISTRUZIONE Agenda 2030

L’Agenda 2030 è un programma di azione per le persone, il pianeta e il benessere. È stata firmata il 25 settembre 2015 da 193 Paesi membri dell’ONU ed è formata da 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, da conseguire* entro il 2030. Gli obiettivi sono nel campo dell’ambiente, dell’economia e del sociale: non è un programma per risolvere tutti i problemi del mondo ma è una buona base comune da cui partire per costruire un mondo diverso e dare a tutti la possibilità di vivere in un mondo migliore e sostenibile.

“Prendiamo i nostri libri e le nostre penne. Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo”.

Molte scuole oggi ricordano la sua figura di donna attivista, soprattutto il 20 novembre, quando si celebra la Giornata mondiale dei diritti dei bambini e delle bambine. Il suo impegno è fatto di ideali ma anche di azioni concrete, come l’apertura di alcune scuole per i rifugiati.

È diventata una dei protagonisti del Global Goals, o Agenda 2030, insieme a tanti altri attivisti e artisti come Anastacia, Kate Winslet, Jennifer Lopez e Bill Gates. I leader del mondo nel 2015 si sono impegnati a rispettare 17 obiettivi da realizzare nei successivi 15 anni, chiamati Obiettivi di sviluppo sostenibile*. Tra i più importanti ci sono eliminare la povertà estrema, combattere la disuguaglianza e le ingiustizie e fermare il cambiamento climatico. Insieme all’amica Greta Thunberg, Malala ha ricordato la crisi climatica e i suoi effetti negativi sul rispetto dei diritti umani fondamentali, come il diritto all’istruzione.

sviluppo sostenibile crescita economica che cerca di tutelare l’ambiente e il pianeta

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conseguire ottenere, raggiungere
Quando tutto il mondo tace anche una sola voce diventa potente.”

Senza paura

All’università di Oxford Malala studia Filosofia politica, poiché desidera impegnarsi nella politica del suo Paese per dare un futuro alle donne. Si laurea nel 2020 e poi si prende un periodo di riposo, durante la pandemia, per cercare di capire cosa fare nella vita, come tutti i ragazzi della sua età. Nel 2021 si sposa a Birmingham con Asser Malik, con rito musulmano in lingua urdu.

Io sono Malala

Il libro racconta la storia della sua vita ed è stato scritto insieme a Christina Lamb, una giornalista internazionale esperta di Pakistan e Afghanistan. È un libro molto emozionante che ci racconta il suo coraggio e il suo sogno di cambiare il mondo. “Bisogna sempre dire la verità, perché la verità elimina la paura”.

Malala sta continuando la sua lotta per i diritti civili, per l’istruzione e per i diritti delle donne. Lo fa con grande coraggio e senza paura, raccontando la verità e diventando un simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e la propria emancipazione*.

emancipazione liberazione da una condizione di inferiorità, di sottomissione

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ATTIVITÀ Comprensione

1 Scegli l’opzione giusta.

1 Il nome Malala è quello di:

a un’insegnante pakistana

b un’eroina pakistana

c una nonna di Malala

2 Il burqa è:

a un velo scuro

b il libro dei talebani

c un divieto sociale

3 Dove avviene l’attentato di Malala?

a A scuola

b In autobus

c Davanti a casa

4 In quale Paese dovrà vivere Malala?

a In Afghanistan

b In Italia

c In Gran Bretagna

5 Come si chiama la sede dell’ONU a New York?

a Palazzo della Pace

b Palazzo di Vetro

c Palazzo Bianco

6 Quanti sono gli obiettivi dell’Agenda 2030?

a 20 b 15 c 17

2a A coppie. Cosa significano secondo voi questi concetti?

Scrivetene una breve definizione e poi confrontatevi in classe.

1 istruzione: .......................................................................................................

2 disuguaglianza:

3 divieto: .............................................................................................................

4 povertà: ...........................................................................................................

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2b Ora provate a trovare i concetti di senso contrario. Scrivetene una breve definizione e poi confrontatevi con la classe.

1 istruzione: il concetto contrario è .......................................................

2 disuguaglianza: il concetto contrario è

3 divieto: il concetto contrario è .............................................................

4 povertà: il concetto contrario è

Scriviamo

3 Immagina di essere Malala. Come puoi iniziare la tua autobiografia? Prova a continuare tu.

Io sono Malala…

Gioco di ruolo

4 A coppie. Scegliete chi interpreta Malala e chi il/la giornalista. Create un’intervista di cinque domande a Malala: potete anche fare un’intervista televisiva da mostrare alla classe, riprendendovi con il cellulare.

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