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l. Aristotele amico della scienza e della verità

>• 1 •< Aristotele amico della scienza e della verità

Aristotele, che era nato a Stagira, in Grecia, nel 384 a .C ., in realtà aveva una spiegazione non solo per l’amicizia ma per qualunque argomento e qualunque disciplina: biologia, zoologia, logica, etica, astronomia, medicina, epica, arte, teatro, matematica, fisica. Alcune materie ti potranno sembrare strane, magari noiose, ma ti piaceranno se immagini di studiarle non solo per dovere, perché te lo dice l’insegnante, bensì per alimentare la curiosità e la “meraviglia” verso tutto ciò che ti circonda . Così sarai già molto vicino allo spirito che animava Aristotele .

Lui aveva una risposta a tanti tuoi perché . «Gli uomini – scrive Aristotele – hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia: mentre da principio restavano meravigliati di fronte alle difficoltà più semplici, in seguito, progredendo a poco a poco, giunsero a porsi problemi sempre più grandi: per esempio i problemi riguardanti i fenomeni della luna e quelli del sole e degli astri, o i problemi riguardanti la generazione dell’intero universo» .

Essere curiosi, meravigliarci, chiederci il perché delle cose, dalle più semplici alle più complicate e difficili, per il puro piacere di farlo e non perché serve a qualcosa, farà di noi delle persone più libere e più felici . E non solo i fenomeni della natura, gli animali, le piante, il sole e le stelle ma anche le favole, le storie inventate – cioè i miti, come li chiamavano gli antichi Greci – sono utili per destare meraviglia e suscitare quei dubbi che ci aiutano a capire e a crescere . «Ora, chi prova un senso di dubbio e di meraviglia – scrive ancora Aristotele – riconosce di non sapere» .

Sì, “sapere di non sapere” è fondamentale per essere sempre pronti a meravigliarsi: ai Greci antichi lo aveva insegnato il grande Socrate (vedi il volume Socrate quell’adorabile rompiscatole, in questa stessa collana) .

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