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ntazioneIntroduzione alla seconda prova di Scienza e cultura dell'alime

INTRODUZIONE ALLA SECONDA PROVA DI SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

Passiamo alla seconda prova, soffermandoci in questo caso su quella di Scienza e cultura dell’alimentazione, una disciplina presente sia nel percorso di Enogastronomia, sia in quello di Sala e vendita. La seconda prova si svolgerà il secondo giorno. Nel 2019 il MIUR aveva proposto due simulazioni nazionali: il 28 febbraio e il 2 aprile. Le discipline coinvolte in genere sono: Scienza e cultura dell’alimentazione e Enogastronomia per l’indirizzo Enogastronomia, e Scienza e cultura dell’alimentazione e Sala e Vendita, per l’indirizzo di Sala e vendita.

Per i Professionali la seconda prova si comporrà di una prima parte definita a livello nazionale e di una seconda parte che però verrà predisposta dalla Commissione, che dovrà tenere conto della specificità dell’offerta formativa dell’Istituzione scolastica. La commissione del Miur trarrà le tracce della seconda prova essenzialmente dalle linee guida degli Istituti professionali e dai nuclei tematici fondamentali dei quadri di riferimento. Vediamolo in dettaglio.

Caratteristiche della prova d’esame

La prova richiede al candidato, da un lato, capacità di analisi, di scelta e di soluzione nell’esame delle dinamiche e delle tendenze di sviluppo dell’enogastronomia e del turismo; dall’altro, il conseguimento di competenze professionali nell’elaborazione dei prodotti e nella gestione dei processi e dei servizi.

"La prova viene, pertanto, predisposta secondo una delle seguenti tipologie:

TIPOLOGIA A

Definizione, analisi ed elaborazione di un tema relativo al percorso professionale, con riferimento ai risultati di apprendimento espressi in termini di competenze, anche sulla base di documenti, tabelle e dati.

TIPOLOGIA B

Analisi e soluzione di problematiche in un contesto operativo riguardante l’area professionale (caso aziendale).

TIPOLOGIA C

Elaborazione di un progetto finalizzato all’innovazione della filiera di produzione e/o alla promozione del settore professionale.

Nel caso in cui la scelta del D.M. emanato annualmente ai sensi dell’art. 17, comma 7 del D.Lgs. 62/2017 ricada su una prova concernente più discipline, la traccia sarà predisposta in modo da proporre temi, situazioni problematiche e progetti che consentano, in modo integrato, di accertare le conoscenze, abilità e competenze attese dal PECUP dell’indirizzo e afferenti ai diversi ambiti disciplinari. La seconda parte della prova è predisposta dalla Commissione d’esame in coerenza con le specificità del Piano dell’offerta formativa dell’istituzione scolastica e della dotazione tecnologica e laboratoriale d’istituto. La durata della prova può essere compresa tra sei e otto ore. Fatta salva l’unicità della prova, la Commissione, tenuto conto delle esigenze organizzative, si può riservare la possibilità di far svolgere la prova in due giorni.”

Non è evidenziato che sia necessario una prova pratica. Questa era prevista nelle terze prove fino al 2018 (ad esempio Tipologia D). La seconda prova si può svolgere in due giorni (o in un giorno solo: dipende). Infatti il giorno della seconda prova, il MIUR manderà la prima parte con anche l’orario massimo previsto per svolgerla. La commissione può decidere una volta preparata la seconda parte che deve essere attinente alla prima parte, se farla svolgere magari nel pomeriggio o far tornare gli allievi il giorno dopo. In ogni caso come scrive il Miur “Fatta salva l’unicità della prova, la Commissione, tenuto conto delle esigenze organizzative, si può riservare la possibilità di far svolgere la prova in due giorni”. Per esperienza sarebbe meglio svolgerla in due giorni.

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