e la Scuola nel Parco
GUIDA AL CORSO

Gruppo Editoriale ELi

Il piacere di apprendere
INDICE GUIDA AL CORSO
IL PROGETTO DIDATTICO
3 Ci presentiamo!
4 La nostra proposta
5 Lo sfondo integratore della narrazione: il Parco dei Divertimenti
6 Lo “staff” del Parco
7 Le configurazioni delle tre classi
I volumi per la classe prima
I volumi per la classe seconda
8 I volumi per la classe terza
9 Intervista alle autrici: la classe prima
11 Intervista alle autrici: le classi seconda e terza
15 Il volume “Primi Giorni”
16 Il volume del Metodo
17 La “Giostra dell’alfabeto” e il “Camp Lab”: il magico mondo di Pepper
18 La “Casa sull’albero” con il quokka Nestor per l’educazione alla lettura
La “Caccia al tesoro” con la coniglietta Perla
19 Il “Pit Stop”
Le verifiche “Su misura per te”
20 “Pronti, partenza… parole!”
21 Il Metodo 4 caratteri
22 I due “vestiti” del gioco: piacere e apprendimento
23 Il divertimento come strumento per imparare
24 Imparare a leggere
25 Attività metafonologiche
26 Il Quaderno di Scrittura
31 Il Libro delle Letture
34 Le pagine speciali
36 Comprendere i testi
39 Il volume delle Discipline
41 Il volume di Matematica
43 Il corredo docente
44 La Collana STUDIAFACILE
46 EducAbility
47 Pepper e l’offerta digitale
LE PROGRAMMAZIONI
50 Programmazione annuale di italiano
53 Programmazione annuale di Educazione civica
55 Programmazione annuale di Arte e Musica
56 Programmazione annuale di Educazione motoria
L’ACCOGLIENZA: IDEE E MATERIALI
57 Giochi e attività
58 Le andature
60 Coding unplugged
62 La Biblioteca di classe
63 Planning
64 Il primo giorno di scuola nel “Parco dei Divertimenti”
65 Pepper
66 Nestor
67 Ninella
68 Rubì
69 L’ingresso del Parco
70 La Giostra dell’alfabeto
71 La Casa sull’albero
72 Perla e la Caccia la tesoro
73 Le Passeggiate narrative con Ninella e Rubì
74 Biglietti per il Parco
75 Cartellini per i visitatori e le visitatrici
76 Cartellini con i nomi
77 Le marionette dei personaggi del Parco
78 La marionetta di Pepper
79 La marionetta di Nestor
80 La marionetta di Perla
81 La marionetta di Ninella e Rubì
82 Le copertine per i quaderni
88 Accoglienza e verifica dei prerequisiti Stimolazione cognitiva
93 Pregrafismo e stimolazione sensoriale
99 Schede per un libricino
Lettere, sillabe, parole
Attività laboratoriali
CI PRESENTIAMO!

Caro/a insegnante, desideriamo presentarci prima di invitarti a scoprire nei dettagli il Corso che abbiamo realizzato.
Siamo due maestre, Emilia e Simona. Lavoriamo a stretto braccio ormai da tanti anni. Siamo instancabili appassionate del mondo della scuola e di tutto ciò che ruota intorno ad esso. Il nostro forte è l’inclusione: non quella manualistica ma quella pratica, del fare di ogni giorno. Ideiamo sempre con un occhio di riguardo per chi ha bisogno di interventi che permettano di sentirsi parte di un tutto. Da sempre, pratichiamo un motto: “Valorizzare l’unicità di ognuno/a”. Ciò richiede impegno e passione, tempo e collaborazione.
Siamo convinte che un buon approccio didattico sia determinante per il successo formativo di studentesse e studenti e riteniamo che avere al nostro fianco un buon alleato, ovvero un buon libro di testo, agevoli notevolmente il lavoro. Siamo consapevoli del fatto che il libro perfetto non esista, che solo lavorandoci capisci se un libro funziona, che un libro non è un “ricettario magico”, ma una buona pista di volo o di atterraggio. Ciò che realizziamo da anni, dal punto di vista sia digitale sia narrativo, rispecchia profondamente il nostro modo di essere insegnanti, ma soprattutto il nostro modo di fare scuola e, ancor di più, la nostra disponibilità a mettersi in gioco. Riteniamo che per stare sempre sul pezzo, quando siamo in classe, sia importante sperimentare, formarsi continuamente e ogni tanto lanciarsi anche nel vuoto, praticando qualche scelta che non ci appartiene, ma che potrebbe fare del bene a tanti alunni e alunne, consapevoli che il nostro “paracadute” è sempre ben ancorato sulle spalle.
Non abbiamo mai sposato un unico metodo, perché riteniamo che il metodo si costruisca prendendo il meglio da ogni impostazione. Amiamo la didattica digitale, innovativa e inclusiva, siamo formatrici e ci piace condividere i nostri contenuti digitali: diversi anni fa abbiamo creato un sito Internet (www.dida-tech.it), mettendo a disposizione di tutti/e le nostre attività.
Siamo legate ai libri da un amore smodato, collezioniamo albi illustrati e li facciamo spesso confluire nelle nostre lezioni.
Ciò che abbiamo realizzato con questo triennio ci riflette pienamente. Troverete infatti molte tecniche sperimentate e collaudate e altre completamente innovative, che a breve metteremo in campo.
Ci auguriamo che, sfogliando le pagine del nostro Corso, possiate ritrovare una parte del vostro modo di fare scuola o, ancora di più, quello slancio necessario a spiccare il volo verso nuovi orizzonti di insegnamento.
Buon lavoro a tutti e a tutte voi!

LA NOSTRA PROPOSTA
La proposta progettuale di Pepper e la Scuola nel Parco intende dare risalto a tre aspetti prioritari:
• l’apprendimento inteso come approccio metodologico ludico;
• la narrazione come metodologia didattica;
• la centralità dell’alunno/a.
Questa proposta sottolinea l’importanza di un apprendimento che coinvolga attivamente gli studenti e le studentesse attraverso attività ludiche, stimolando così il loro interesse e la loro partecipazione.
La narrazione diventa strumento metodologico volto a facilitare la comprensione e l’assimilazione dei concetti, permettendo di collegare le informazioni in maniera più significativa e personale.
Le bambine e i bambini sono da sempre incantati dai racconti. Per questo motivo, anche i contenuti educativi dovrebbero essere trasmessi attraverso narrazioni che stimolino la curiosità, ispirino l’apprendimento e lo incoraggino. Le storie consentono di imparare a comunicare e a evidenziare i propri processi mentali. Raccontando esperienze vissute e condividendole con gli altri, i bambini e le bambine intraprendono un duplice percorso di apprendimento: quello della lettura, che coinvolge e rende partecipi, e quello della scrittura, mediante attività di trasposizione dei racconti orali in testi scritti.
La centralità dell’alunno/a viene ribadita come principio fondamentale, garantendo che il percorso didattico sia adattato alle esigenze individuali di ognuno/a, promuovendo lo sviluppo personale e cognitivo.
In questo triennio, la parola unicità intende sostituire il termine “inclusione”. Lo scopo è quello di dichiarare che ogni persona, ogni essere umano, ha caratteristiche sue proprie, non è etichettabile, non può essere confrontato in alcun modo con altri individui. A volte, il rischio che si corre, dispiegando interventi inclusivi, è quello di tendere all’omologazione, presentando attività didattiche uguali ma poco calibrate alle differenti necessità. Con il principio dell’unicità, si attiva necessariamente un processo aperto, flessibile e modellabile, pensato e realizzato per le specifiche caratteristiche individuali. Chi viene pensato come “unico/a” è già stato/a incluso/a, perché si riconosce, si accoglie, si valorizza la sua unicità. Inoltre, un approccio basato sull’unicità promuove la consapevolezza che ogni bambino/a porta con sé un bagaglio di esperienze, talenti e bisogni che devono essere riconosciuti e rispettati. Ciò implica un impegno continuo nell’adattare i metodi didattici e gli strumenti educativi all’esigenza di rispondere in modo adeguato e personalizzato a ogni alunno/a.
L’unicità richiede anche un ambiente di apprendimento che favorisca l’autonomia e la crescita personale, dove ci si possa sentire valorizzato/a e supportato/a nel percorso di sviluppo. In tal modo, si crea una comunità scolastica più coesa e solidale, dove la diversità diventa una risorsa da celebrare piuttosto che un ostacolo da superare. La sfida è quindi quella di trasformare le nostre pratiche educative in modo da rendere la scuola un luogo dove ogni bambina/o possa esprimere pienamente il proprio potenziale, sentendosi parte di un tutto che riconosce le differenze come elementi di ricchezza.
Per valorizzare l’unicità è indispensabile ascoltare e mettersi in contatto con l’alunno/a attraverso un ascolto empatico, capace di prestare piena attenzione all’individuo, mostrando interesse per
ciò che dice e per come lo dice. Pratichiamo l’ascolto attivo quando poniamo domande aperte, riformuliamo ciò che è stato detto per confermare la comprensione, forniamo feedback costruttivi. Questo tipo di ascolto non solo aiuta a comprendere meglio le necessità e i sentimenti dell’alunno/a, ma contribuisce a costruire un rapporto di fiducia e rispetto reciproco. Inoltre, attraverso l’ascolto attivo l’insegnante può identificare eventuali difficoltà o punti di forza di ognuno/a, adattando così le strategie didattiche che favoriscono un apprendimento più efficace e personalizzato.
LO SFONDO INTEGRATORE DELLA NARRAZIONE:
IL PARCO DEI DIVERTIMENTI

La narrazione è ambientata in un Parco dei Divertimenti gestito da uno speciale “staff” di animali e animato da una vivace scolaresca, che apprende grazie alle proposte didattiche collegate alle varie attrazioni. Il Parco non è solo un luogo di divertimento, ma uno spazio vero e proprio in cui gli apprendimenti prendono vita.
Elementi e luoghi importanti del Parco sono:
• la Giostra dell’alfabeto;
• la Casa sull’albero;
• le attività di Caccia al tesoro;
• le Passeggiate narrative e l’ambiente naturale in cui si svolgono;
• il Camp Lab, con proposte di scrittura e attività creative;
• il Villaggio delle Parole, in cui si esplorano le strutture grammaticali e le regole linguistiche attraverso attività coinvolgenti e simboliche;
• il Pit Stop, spazio dedicato al riscaldamento prima delle verifiche “Su misura per te”.
LO “STAFF” DEL PARCO
Il Parco dei Divertimenti è gestito da un gruppo di simpatici animali: il procione Pepper, il quokka (definito l’animale più felice del mondo) Nestor, la coniglietta Perla e la giraffa Ninella con la sua amica, la farfalla Rubì.

Il procione Pepper è il custode della Giostra dell’alfabeto. Mentre la Giostra gira, Pepper distribuisce a bambini e bambine le carte con le lettere dell’alfabeto. Il suo obiettivo è far amare le lettere e le parole. “ Prossimo giro” è il nome della mappa anticipatrice dei vari gruppi di consonanti. Il termine “prossimo” ha più valenze: implica una connotazione temporale, perché si riferisce a qualcosa che desideriamo e che ci auguriamo possa accadere, ma anche spaziale, perché indica vicinanza; in questo caso, ci riferiamo a una scolaresca che attende il prossimo giro e le nuove consonanti, desiderosa di salire nuovamente sulla giostra.
Il quokka Nestor ama i libri più di qualsiasi cosa. Nestor ha una Casa sull’albero piena di storie colorate e invita bambini e bambine a raggiungerlo lassù, per ascoltare un nuovo racconto.


La coniglietta Perla è l’organizzatrice delle Cacce al tesoro Con il suo nasino rosa che si muove velocemente e la sua vivacità, Perla nasconde indizi in tutto il Parco e propone ad alunni e alunne percorsi avventurosi, attraverso giochi linguistici organizzati in piccole “prove”.
La giraffa Ninella, alta e gentile, è amica dell’inseparabile farfalla Rubì sempre appoggiata sull’orecchio della giraffa. Insieme accompagnano i bambini e le bambine nelle Passeggiate narrative. Mentre camminano tra gli alberi, i prati e i fiori del Parco, Ninella e Rubì raccontano storie sulla natura, sugli animali, sull’im portanza di proteggere il nostro pianeta.
Ninella e Rubì sono protagoniste anche dei percorsi di Riflessione linguistica

LE CONFIGURAZIONI PER LE TRE CLASSI
I VOLUMI PER LA CLASSE PRIMA
Per rispondere alle diverse esigenze didattiche delle insegnanti e degli insegnanti, in classe prima vengono proposti, con riferimento al Metodo, due percorsi differenziati: Metodo stampato e Metodo 4 caratteri . In entrambe le configurazioni, l’offerta didattica per la classe prima è ampliata con i seguenti volumi:
• Primi giorni
• Quaderno di Scrittura
• Libro delle Letture
• Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia
• Matematica con Eserciziario integrato



I VOLUMI PER LA CLASSE SECONDA




Per la classe seconda, l’offerta didattica si articola nei seguenti volumi:
• Libro delle Letture con inserto Comprensione
• Riflessione linguistica e Scrittura
• Storia, Geografia, Scienze e Tecnologia
• Matematica con Eserciziario integrato




I VOLUMI PER LA CLASSE TERZA
Per la classe terza, vengono proposti i seguenti volumi:
• Libro delle Letture con inserto Comprensione
• Riflessione linguistica e Scrittura con Eserciziario integrato
• Storia con Eserciziario integrato
• Geografia con Eserciziario integrato
• Scienze e Tecnologia con Eserciziario integrato
• Matematica con Eserciziario integrato






INTERVISTA ALLE AUTRICI: LA CLASSE PRIMA
Com’è nato il vostro progetto?
La struttura progettuale che sorregge questo Triennio è nata dall’idea che un apprendimento, per andare a buon fine, deve avvenire in un contesto di “ ben-essere ”. E quale modo migliore se non ambientare la narrazione in un Parco dei Divertimenti, parlare di “unicità” al posto di “inclusione”, proporre delle verifiche scalari, creare, prima delle verifiche, dei “Pit Stop” come strumenti di preparazione e riscaldamento per vivere serenamente il momento della verifica e della successiva valutazione?
Qual è il filo conduttore dei volumi della classe prima?
Tutti i volumi da noi curati rispondono al criterio di seguire un forte filo conduttore nella narrazione: siamo all’interno di un Parco dei Divertimenti, con personaggi simpatici e una scolaresca che apprende divertendosi. Non solo i personaggi, che ricorrono all’interno delle pagine, ma anche le strategie metodologiche e le varie sezioni rendono il Corso molto accattivante.
Quale metodologia prevale nella classe prima?
Come già detto, non abbiamo sposato nessun metodo prevalente. Il risultato dei nostri testi è un insieme di scelte metodologiche sperimentate sul campo, che utilizzano varie strategie: metodo fono-sillabico, didattica laboratoriale, didattica dell’errore, apprendimento cooperativo, apprendimento tra pari…
Quali scelte specifiche avete adottato nel libro del Metodo?
Abbiamo cercato di lavorare sull’ aspetto fonologico dell’apprendimento della letto-scrittura, svolgendo uno studio approfondito sui gruppi consonantici da presentare. Abbiamo sempre tenuto conto degli approcci tradizionali inserendo, però, elementi innovativi. Ci sono, per esempio, molte pagine speciali che rimarcano l’urgenza pedagogica e didattica di lavorare parallelamente e a ritmo serrato sulla lettura e sulla scrittura.
Com’è nato il libro “ Primi Giorni ” ?
Anche per questo volume abbiamo studiato e fatto molte ricerche e ne è risultato un testo di ricerca-azione. Ci siamo immedesimate negli alunni e nelle alunne delle classi prime, che varcano per la prima volta la soglia della classe: nuovi compagni, nuovi insegnanti, primissimi lavori sul volumetto dell’Accoglienza. Ci siamo dette che questo doveva essere un libro interessante, divertente e innovativo. Abbiamo pensato non solo alle bambine e ai bambini, ma anche a voi, colleghe e colleghi, che ancora non conoscete la nuova classe. Queste proposte per l’Accoglienza fanno un po’ da apripista e vi permettono di svolgere una pre-osservazione delle conoscenze in entrata . In Guida trovate poi tutta una serie di ulteriori e numerosi materiali.
Quali sono le caratteristiche principali del Libro delle Letture?
Possiamo sicuramente dire che è l’ alto numero di letture di “qualità” . Siamo appassionate della letteratura per l’infanzia e in questi anni abbiamo lavorato molto sulla lettura. Abbiamo cercato di inserire testi che avevamo a disposizione e altri nati dallo studio di libri appositamente selezionati. Altra caratteristica del libro di Lettura è l’attenta gradualità
Come si presenta il Quaderno di Scrittura?
Tra i volumi della classe prima, questo è sicuramente il più legato alla tradizione, nel senso che risponde a tutti i criteri che un libro di esercitazione deve possedere. Sappiamo bene che il grande lavoro di scrittura viene svolto sul quaderno personale dei bambini e delle bambine, ma sappiamo anche che questo è un volume molto importante, un ottimo supporto per studenti/ studentesse e insegnanti.
Qual è il punto di forza dei testi della classe prima da voi curati?
Sicuramente è la struttura progettuale . I volumi presentano un continuum , nascono dallo studio e dalla sperimentazione, richiamano elementi tradizionali ma riproponendoli con un forte impatto innovativo, giocano sull’aspetto emotivo e sul ruolo centrale di bambini e bambine, abbracciano più metodologie, tengono conto delle diversificate necessità e richieste degli/ delle insegnanti.
Che cosa vorreste dire a un/una collega che legge queste pagine?
La Guida è il libro dell’insegnante e nello stilarla abbiamo pensato esattamente a questo. Allo stesso modo, nel progettare gli altri volumi del Corso, che sono “dei” e “per” i nostri alunni e le nostre alunne, abbiamo sempre tenuto presenti le loro specifiche caratteristiche e necessità.
INTERVISTA ALLE AUTRICI: LE CLASSI SECONDA E TERZA
Qual è il filo conduttore dei volumi della classe seconda e della classe terza?
Anche i volumi di seconda e terza rispondono al criterio del filo conduttore nella narrazione. Ci troviamo all’interno di un Parco dei Divertimenti, popolato da simpatici personaggi e da una scolaresca che apprende divertendosi. I personaggi ricorrono nelle pagine dei vari volumi creando un senso di continuità e familiarità. Anche le strategie metodologiche e le varie sezioni sono progettate per rendere il Corso accattivante e coinvolgente. Ogni classe introduce un nuovo personaggio, che aggiunge freschezza e novità all’esperienza di apprendimento. Le attività sono state ideate per stimolare la fantasia di alunne e alunni, offrendo loro diverse opportunità per esprimersi liberamente e sviluppare il proprio pensiero creativo . In parallelo, lavoriamo intensamente sulla crescita delle competenze lessicali , attraverso esercizi mirati e attività coinvolgenti che aiutano a padroneggiare nuovi vocaboli e a utilizzarli con sicurezza. L’obiettivo finale è quello di accompagnare la classe in un percorso di crescita linguistica solida e strutturata, preparando così una base forte per il futuro accademico e personale di ogni alunna/o.
Quali nuovi personaggi vengono introdotti nella classe seconda e nella classe terza?
In classe seconda abbiamo inserito un nuovo personaggio chiamato Luna , una volpe curiosa e astuta, con un talento speciale nella risoluzione di enigmi e rompicapi. Luna, che rappresenta l’intraprendenza e l’ingegno, invita bambini e bambine a risolvere problemi in modo creativo, divertendosi.
Nella classe terza viene introdotta Teodora , la tartaruga della giostra tematica chiamata “Carosello delle Parole Incantate”. È una giostra colorata e vivace, situata in una parte luminosa e accogliente del Parco. Ogni cavallo della giostra è ispirato a un libro famoso o a un genere letterario. Con i suoi occhi che trasmettono una saggezza serena, Teodora interagisce con bambini e bambine, offrendo loro un’esperienza immersiva nel mondo delle parole.
Com’è nata l’idea di introdurre personaggi mediatori anche nelle classi seconda e terza?
L’idea di continuare con i personaggi mediatori e di inserire un personaggio nuovo in ogni classe è nata dalla volontà di creare un legame empatico e coinvolgente tra alunne/i e processo di apprendimento. Il nostro obiettivo era rendere l’apprendimento un momento di gioia e divertimento per i piccoli lettori e le piccole lettrici. Abbiamo capito che i personaggi mediatori potevano svolgere un ruolo fondamentale, diventando figure di riferimento che accompagnassero alunni e alunne nel loro percorso educativo.
Quali sono i punti di forza del Libro di Lettura nelle classi seconda e terza?
In primo luogo, abbiamo selezionato letture di alta qualità che non solo educano ma coinvolgono emotivamente i bambini e le bambine. Queste storie sono pensate per stimolare l’immaginazione e la curiosità. Inoltre, proponiamo esercizi creativi, che aiutano a consolidare l’apprendimento. Ogni alunno/a può mettere in pratica in maniera stimolante e innovativa ciò che ha imparato. Vogliamo sottolineare l’attenzione e lo spazio riservato alla
Lettura nella classe terza. Il volume prevede una ricca selezione di brani afferenti a vari generi testuali, scelti con cura tra gli autori e le autrici riconosciuti e apprezzati per la loro capacità di parlare all’infanzia in modo autentico e coinvolgente, stimolando interesse, curiosità e amore per i libri. Sono previste numerose attività di comprensione e di riflessione , che aiutano a sviluppare una lettura critica e consapevole, oltre a rinforzare la capacità di esprimersi con sicurezza.
Un’altra particolarità del nostro Libro delle Letture per la classe terza sono le mappe sui generi testuali . Ogni mappa, inserita nella ruota panoramica, offre una visione chiara e completa della tipologia presentata nelle pagine successive, illustrandone le caratteristiche. Nelle singole letture, riprendiamo le peculiarità di ogni genere testuale attraverso focus che conducono a una prima consapevolezza degli elementi strutturali della tipologia e delle differenze fra un genere e l’altro.
Potreste parlarci delle pagine speciali presenti nel Libro di Lettura delle classi seconda e terza e del loro scopo educativo?
Le pagine speciali sono progettate per rendere l’apprendimento più dinamico e interessante. Ecco una panoramica sulle principali tipologie.
• La Caccia al tesoro con la coniglietta Perla guida bambine e bambini in un’avventura di scoperta e giochi che rafforza le loro abilità cognitive e sociali.
• Il Pit Stop rappresenta una tappa importante, in cui gli alunni e le alunne, anche attraverso l’autovalutazione, possono riflettere sui propri progressi e imparare a valutarsi, riconoscendo i successi e le aree di miglioramento.
• Le verifiche Su misura per te sono pensate per offrire attività personalizzate, che tengano conto delle esigenze individuali di ogni bambino/a, permettendo un monitoraggio accurato dell’apprendimento.
• Le pagine di Educazione civica , con le attività rivolte ai Piccoli Guardiani e Guardiane della Terra , sensibilizzano sul rispetto delle regole e sulla cura dell’ambiente, promuovendo valori di responsabilità e rispetto per la natura.
• Le Passeggiate narrative , con la giraffa Ninella e la farfalla Rubì, introducono ad attività che uniscono lettura, disegno e riflessione. I due personaggi offrono un sostegno unico, aiutando i bambini e le bambine a superare le difficoltà con tranquillità e sicurezza.
• Le pagine di Camp Lab vedono la presenza del procione Pepper, che fornisce gli spunti per cimentarsi in attività di scrittura ed elaborazione creativa.
• In aggiunta, nelle Letture di classe terza, troviamo le pagine speciali del Carosello delle Parole Incantate , con la tartaruga Teodora che incoraggia le piccole lettrici e i piccoli lettori a usare le nuove parole in contesti positivi e ispiratori. Con l’aiuto di Teodora, la classe esplorerà la lingua e la letteratura in modo divertente e coinvolgente. Queste attività speciali come contribuiscono allo sviluppo educativo di bambini e bambine?
Le attività sono progettate per stimolare vari aspetti del percorso didattico ed educativo. Promuovono la lettura, il pensiero critico, la creatività e l’autovalutazione. Inoltre, attraverso i personaggi e le storie, alunne e alunni imparano valori importanti come la responsabilità ambientale, la collaborazione, la riflessione personale. In definitiva, il nostro obiettivo è creare
un ambiente di apprendimento che sia stimolante, inclusivo e divertente, in modo che ogni bambino/a possa sviluppare appieno il suo potenziale.
Quali sono le particolarità del percorso di Scrittura nelle classi seconda e terza?
Il percorso di Scrittura della classe seconda intende avviare gradualmente alunni e alunne verso la scrittura autonoma, rendendo questo processo entusiasmante e accessibile. Di seguito riportiamo le peculiarità della nostra proposta di Scrittura.
• Gradualità : le attività sono strutturate in modo da accompagnare passo dopo passo lungo il percorso, che inizia con esercizi semplici e aumenta gradualmente la complessità. Questo permette a ogni alunno/a di acquisire fiducia e abilità, senza sentirsi sopraffatto/a.
• Esercizi creativi : le attività sono stimolanti, progettate per incoraggiare la creatività. Ogni esercizio offre spunti che permettono di esplorare diverse modalità di espressione scritta.
• Consapevolezza e motivazione : il percorso punta a far acquisire consapevolezza delle proprie capacità e a stimolare il desiderio di scrivere. Attraverso attività coinvolgenti e progressive, i bambini e le bambine sviluppano una maggiore fiducia nelle abilità di scrittura e una crescente motivazione a migliorare.
• Supporto dei personaggi mediatori : i personaggi dello staff partecipano al percorso, rendendo il processo di apprendimento della scrittura più coinvolgente e accessibile.
• Riflessione personale : le attività includono momenti di riflessione, durante i quali è possibile esprimersi e riportare le proprie personali considerazioni. Questo aspetto è cruciale per sviluppare una mentalità positiva e proattiva nei confronti della scrittura.
Nella classe terza la Scrittura assume un ruolo sempre più portante. Si inizia con un approccio graduale . L’alunno/a sceglie un tema che lo/la appassioni e pensa a tutto ciò che può dire su di esso. Successivamente, è incoraggiato/a a mettere in ordine le idee con l’ausilio di una mappa, per decidere che cosa dirà prima e che cosa verrà dopo. Il passo successivo è la scrittura, utilizzando le idee precedentemente raccolte e ordinate, unendo le frasi con i connettivi e le parole-legame, per dare coerenza all’esposizione.
La revisione del testo è una fase cruciale. Ognuno/a legge ciò che ha scritto ed esegue il controllo ortografico, per il quale consigliamo di cominciare dal fondo del testo, leggendo parola per parola. Infine, l’alunno/a verifica che i pensieri siano scritti correttamente. Questo processo non solo migliora la qualità del testo finale, ma sviluppa anche importanti competenze di autovalutazione e correzione, essenziali per una scrittura efficace.
La stesura del testo è supportata con domande-stimolo, che aiutano a superare il blocco della pagina bianca attraverso l’indicazione di direzioni verso cui sviluppare le idee. Queste domande guidano l’alunno/a passo dopo passo lungo il lavoro, incoraggiano a esplorare diversi aspetti della stesura e aiutano a mantenere il flusso creativo, permettendo di esprimere le idee in modo chiaro e strutturato.
Gli esercizi proposti, inoltre, sono caratterizzati da un’alta dose di creatività , voluta per coinvolgere e ispirare i bambini e le bambine.
Perché la narrazione è importante anche nella Riflessione linguistica?
La narrazione è fondamentale anche nella Riflessione linguistica per molte ragioni. Presentiamo i contenuti grammaticali in uno sfondo integratore chiamato Villaggio delle Parole , che rende l’apprendimento un’esperienza immersiva e magica, sia in classe seconda sia in classe terza.
Nel “Villaggio delle Parole” sono presenti casette colorate e ogni casetta rappresenta una parte del discorso. Le casette sono disposte intorno a una mongolfiera pronta al decollo. La mongolfiera suggerisce che, per volare nel mondo delle parole, occorre prima capire come le parole si scrivono correttamente, come sono formate e quale ruolo svolgono all’interno della frase. Tra le casette, ponti arcobaleno collegano una casa all’altra, creando un’atmosfera di connessione e scoperta.
In un contesto come quello del “Villaggio delle Parole”, i bambini e le bambine sono immersi in un ambiente narrativo che rende l’apprendimento più vivo, mantenendo alta la loro motivazione .
Quali tipi di attività sono previsti per supportare la Riflessione linguistica anche attraverso l’esercitazione?
I volumi di Riflessione linguistica delle classi seconda e terza includono una varietà di proposte che aiutano a praticare e approfondire la grammatica attraverso l’esercitazione. Le attività sono progettate per essere coinvolgenti e stimolanti, aiutando alunne e alunni a consolidare le loro competenze linguistiche in modo creativo e divertente.
Nel volume per la classe terza è presente anche un Eserciziario completo, che offre ulteriori opportunità per allenarsi.
Come mai avete scelto di concentrarvi sulla comprensione del testo?
Nella sezione conclusiva del Libro di Lettura per le classi seconda e terza abbiamo previsto un inserto interamente dedicato alla comprensione . Esso va dalla lettura di immagini alla lettura di testi. La comprensione del testo è un’attività complessa, che richiede l’uso coordinato di capacità cognitive a diversi livelli : parola, frase e testo. Abbiamo progettato un percorso graduale per accompagnare bambini e bambine nella costruzione di strategie di comprensione, che diventano vere e proprie competenze attraverso l’apprendimento progressivo.
Comprendere un testo scritto è fondamentale quanto imparare ad ascoltare un testo letto.
Sebbene si tratti di due abilità diverse, esse si intersecano a più livelli e devono essere coltivate insieme. Secondo numerosi autori, un processo di lettura efficiente è il risultato dell’interazione tra abilità di decodifica a livello di singola parola e capacità di comprensione del linguaggio orale.
La sezione sulla comprensione del testo segue un iter preciso che alterna l’ascolto attivo a diverse pratiche per potenziare questa competenza.
Siamo convinte che ogni bambino/a possa sviluppare una propria strategia di comprensione del testo, frutto di una serie di abilità apprese e trasformate in competenze solide. Questi strumenti non solo facilitano l’apprendimento, ma rendono il processo educativo più coinvolgente e significativo. Riteniamo, inoltre, che mettere a disposizione dell’alunno/a efficaci strumenti di comprensione faciliti notevolmente il lavoro del/della docente.
IL VOLUME “PRIMI GIORNI”
L’Accoglienza in classe prima riveste un’importanza fondamentale. Bambini e bambine per la prima volta varcano la soglia della Scuola
Primaria carichi di emozioni contrastanti: paura, spaesamento, curiosità, entusiasmo…
Il volume Primi Giorni assume particolare importanza per diversi motivi legati sia all’apprendimento sia al benessere degli alunni e delle alunne:
• aiuta a creare un ambiente sicuro e positivo: questo è il primo passo per far sì che bambini e bambine si sentano liberi di esprimersi e di esplorare senza paura di giudizio o fallimento;

• favorisce la socializzazione: un buon approccio iniziale facilita l’integrazione degli alunni e delle alunne e promuove la cooperazione;
• sostiene le difficoltà individuali: alcuni bambini o alcune bambine possono avere esigenze particolari o provenire da contesti difficili. Un’accoglienza attenta e personalizzata, con attività divertenti, permette all’insegnante di individuare eventuali difficoltà fin dall’inizio e di offrire il supporto necessario, creando così un clima di inclusività.
Per questo, il Libro Primi Giorni deve essere un libro interessante, divertente e innovativo. Non solo, tuttavia, per le bambine e i bambini, ma anche per le/gli insegnanti, che ancora non conoscono la nuova classe: le attività proposte faranno un po’ da apripista e consentiranno di svolgere una pre-osservazione delle conoscenze in entrata




IL VOLUME DEL METODO
Sin dalle primissime pagine del Metodo, i bambini e le bambine vengono invitati a immergersi nel mondo affascinante dello storytelling, un potente strumento di apprendimento e sviluppo delle competenze linguistiche e cognitive. Anche la rubrica “Raccontami”, con le illustrazioni in sequenza arricchite da domande che fungono da facilitatori, è progettata per stimolare la loro immaginazione e incoraggiare a raccontare storie.
Lo storytelling non è solo una tecnica didattica, ma una componente centrale del nostro Corso, articolata nelle quattro “I”: Interesse, Impatto, Immersione e Interattività. Ogni storia e attività proposta è pensata per catturare l’Interesse di bambine e bambini, creando un Impatto emotivo e coinvolgente. L’Immersione permette loro di vivere le storie come protagonisti, mentre l’Interattività stimola a partecipare attivamente, favorendo lo sviluppo del pensiero critico e della comprensione del testo.

Per rendere lo storytelling ancora più coinvolgente, il Metodo introduce i personaggi dello staff del Parco dei Divertimenti, che diventano mediatori delle storie e delle attività didattiche.

Il procione Pepper è simpatico, positivo, sempre pronto ad accogliere i visitatori e le visitatrici. È addetto alla “Giostra dell’alfabeto” e al “Camp Lab”.

Il quokka Nestor è sorridente e amante dei libri. Adora arrampicarsi sugli alberi, specialmente su quello in cui si trova la “Casa sull’albero”.

La coniglietta Perla è molto curiosa e adora giocare. Per questo è addetta alla “Caccia al tesoro”.
Nel cuore di questo Metodo risiede la convinzione che ogni bambino e ogni bambina abbia una storia da raccontare. Vi invitiamo a sostenere e incoraggiare gli studenti e le studentesse, creando un ambiente di apprendimento ricco di fantasia e di scoperta. Attraverso lo storytelling, non solo rafforzerete le loro competenze linguistiche, ma contribuirete alla formazione di pensatori critici e creativi, pronti ad affrontare le sfide del futuro.
LA “GIOSTRA DELL’ALFABETO” E IL “CAMP LAB”: IL MONDO MAGICO DI PEPPER
Pepper è il protagonista della Giostra dell’alfabeto, dove i bambini e le bambine, a ogni giro, prenderanno una carta con la nuova lettera. Questa proposta interattiva aiuterà alunni e alunne a conoscere le lettere dell’alfabeto e a iniziare a leggere piano piano parole e storie.
Pepper è anche l’addetto al Camp Lab, dove offrirà a bambine e bambini tanti spunti per cimentarsi in attività di scrittura creativa.
Pepper assume un ruolo fondamentale come personaggio mediatore, creando un ponte tra bambini/e e il processo di acquisizione di nuove conoscenze. La presenza di un personaggio simpatico e coinvolgente come Pepper rende l’apprendimento più accessibile e meno intimidatorio. In particolare, in un momento delicato come quello dell’avvicinamento alla letto-scrittura, l’interazione con Pepper aiuta a:
• caratterizzare l’apprendimento come esperienza divertente: attraverso giochi e attività coinvolgenti, Pepper trasforma la lettura e la scrittura in un’avventura entusiasmante;
• stimolare la motivazione: i bambini e le bambine sono più motivati a partecipare e a imparare quando sono guidati da un personaggio che adorano;
• facilitare l’interazione sociale: Pepper incoraggia alunni e alunne a lavorare insieme, a condividere le loro storie e a scambiarsi idee, promuovendo la collaborazione e l’empatia;
• ridurre l’ansia da prestazione: la presenza di Pepper aiuta a creare un ambiente rassicurante, dove i bambini e le bambine possono esprimersi liberamente, senza paura di sbagliare. Questo approccio ludico e interattivo rende l’apprendimento della letto-scrittura un momento piacevole e atteso. Pepper supporta alunni e alunne in ogni fase del processo, facilitando l’acquisizione di nuove competenze in modo naturale e divertente.




LA “CASA SULL’ALBERO ” CON IL QUOKKA NESTOR PER L’EDUCAZIONE ALLA LETTURA
Nella magica Casa sull’albero, il simpatico quokka Nestor, sempre allegro e sorridente, guiderà i bambini e le bambine attraverso entusiasmanti attività di lettura. Questo ambiente accogliente e stimolante è stato progettato per aiutare i piccoli lettori e le piccole lettrici a sviluppare un profondo interesse per i libri e a migliorare le competenze di comprensione del testo. Con la guida di Nestor, bambini e bambine esploreranno storie avvincenti, parteciperanno a giochi di lettura interattivi e condivideranno le loro esperienze con i compagni e le compagne. Le avventure della Casa sull’albero renderanno la lettura un’attività coinvolgente, in grado di divertire e di creare un solido fondamento per l’apprendimento futuro.


LA “CACCIA AL TESORO” CON LA CONIGLIETTA PERLA
La dolce coniglietta Perla organizzerà emozionanti Cacce al tesoro, trasformando l’apprendimento in un’avventura divertente. Ogni Caccia al tesoro è strutturata in un circuito di tre prove, che stimolano i/le partecipanti a risolvere piccoli e intriganti enigmi linguistici. Al termine di ogni circuito, l’alunno/a vince il “Passpartout”: un passaporto speciale che consente di partecipare alla Caccia al tesoro successiva, mantenendo così vivi l’interesse e la motivazione Grazie a queste attività, alunni e alunne sviluppano il pensiero critico e le abilità cognitive ed espressive. Perla, sempre entusiasta e incoraggiante, guida bambini e bambine passo dopo passo, aiutando a superare le sfide con determinazione e creatività.


IL “PIT STOP”
Il Pit Stop è un momento cruciale, che permette a bambini e bambine di fermarsi e riflettere sui propri progressi prima delle verifiche. In questo spazio, ognuno/a avrà l’opportunità di rivedere ciò che ha imparato, identificare le aree in cui si sente più sicuro/a e riconoscere quelle che necessitano di ulteriore attenzione.
Attraverso l’attività finale di autovalutazione, “Come ti senti?”, i bambini e le bambine impareranno a valutare le proprie competenze in modo critico e costruttivo. Questo momento di introspezione aiuterà a prepararsi al meglio per le prove successive, favorendo una maggiore consapevolezza del proprio apprendimento e una gestione efficace dello studio. Il “Pit Stop” diventa così non solo un’occasione per consolidare le conoscenze, ma anche uno strumento per sviluppare fiducia in sé stessi/e e acquisire autonomia nello studio.


LE VERIFICHE “SU MISURA PER TE”
Dopo ogni Pit Stop l’alunno/a troverà le verifiche Su misura per te, progettate per consolidare le competenze apprese in modo divertente e stimolante. Le verifiche propongono esercizi differenti per tipo di impegno e grado di difficoltà e, come il Pit Stop, si concludono con il momento finale di autovalutazione “Come ti senti?”. Ogni bambino/a potrà scegliere il proprio percorso per mettersi alla prova, affrontando verifiche scalari, che aumentano gradualmente in complessità. Questo approccio personalizzato consente all’alunno/a di progredire al proprio ritmo, affrontando sfide adeguate alle personali capacità e sviluppando una maggiore consapevolezza dei propri passi in avanti. In questo modo, l’apprendimento diventa un’avventura motivante e gratificante, favorendo una crescita equilibrata e armoniosa delle competenze.


“PRONTI, PARTENZA... PAROLE!”
A conclusione del percorso sul Metodo, vi è una sezione dedicata ai giochi con le parole, progettata per consolidare in modo ludico e divertente le competenze apprese. Questi giochi permettono di applicare ciò che bambine e bambini hanno imparato attraverso attività coinvolgenti e stimolanti. Ogni gioco riprende, enunciandolo nel titolo, uno specifico contenuto didattico. Il bambino/La bambina potrà così affrontare gli aspetti che necessitano di maggiore attenzione, celebrando i propri progressi. L’approccio ludico rende l’apprendimento un’esperienza positiva e gratificante, in grado di promuovere una crescita equilibrata e armoniosa delle competenze linguistiche.


L’ultima pagina di questa sezione è dedicata a un momento di metacognizione da parte dell’alunno/a.

IL METODO 4 CARATTERI
La configurazione di Pepper e la Scuola nel Parco offre la possibilità di adottare anche la versione del Metodo 4 caratteri, per chi predilige l’uso simultaneo degli stessi fin da subito.
Ogni lettera è presentata su sei pagine: le prime quattro sono uguali alla versione del Metodo tutto stampato, mentre le altre due propongono pagine di scrittura che presentano prima stampato maiuscolo e minuscolo (unitamente alle attività di arte e immagine, comuni, queste, al Metodo stampato), poi corsivo minuscolo e maiuscolo.

Sulle pagine dedicate al corsivo, data la difficoltà che i bambini e le bambine potrebbero incontrare nell’approcciarsi a questo carattere, si consiglia di far ripassare tante volte le lettere sulla pagina, seguendo la giusta direzionalità. Esse sono proposte appositamente con un carattere molto grande

Nel Metodo 4 caratteri anche le verifiche Su Misura per Te propongono attività in maiuscolo, minuscolo e corsivo. Inoltre, verso la parte finale del volume, sono presenti pagine interamente in corsivo


I DUE “VESTITI” DEL GIOCO: PIACERE
E APPRENDIMENTO
L’abito del divertimento
Il gioco è da sempre percepito in una duplice veste. La prima rimanda al piacere, al divertimento, alla scelta libera, a una soddisfazione quasi fine a sé stessa. In questa declinazione, il gioco viene associato all’entusiasmo, al riso, a tutte quelle esperienze che alleggeriscono la vita. È un gioco “inutile”, espressione della spontaneità individuale, dove “prevalgono i mezzi sui fini” e dove “chi gioca è libero da minacce ambientali e da necessità urgenti”, insomma un passatempo1 Molti chiamano questa modalità “gioco libero”: lo possiamo vedere, oltre che in famiglia, anche nelle scuole. È un tipo di gioco importante, da preservare, che può essere curato e osservato da un adulto attento, alla ricerca delle elaborazioni cognitive o degli effetti psicologici del giocatore. Questa prima veste del gioco è legata anche ad alcune idee del vocabolario adulto – rilassamento, tempo libero, ricreazione, compensazione – così come a caratteristiche profonde di bambini e bambine: moratoria temporanea di una frustrazione, messa in scena di un dramma interpretato attraverso un processo simbolico, bisogno di intervenire nel mondo rielaborandolo e ricreandolo.
Giocare e apprendere
La seconda veste del gioco è legata invece all’idea che “giocando si impara” e può quindi essere utilizzata per favorire l’apprendimento. Non sappiamo chi sia stato il primo “sarto” di questa veste: sembra che nell’antica Grecia si facessero dolcetti a forma di lettere dell’alfabeto per insegnare a leggere. Oggi, quest’idea si è evoluta in una serie di giochi educativi progettati per sviluppare specifiche competenze e conoscenze. Il gioco educativo è un potente strumento didattico: rende l’apprendimento piacevole e stimolante, coinvolge attivamente i bambini e le bambine, favorisce una comprensione più profonda e duratura 2
1 Sylva, Bruner, 1981
2 Gianfranco Staccioli, Giocare a imparare, per una scuola di-vertente, Giunti
IL DIVERTIMENTO COME STRUMENTO PER IMPARARE
In questo Corso, si è pensato di utilizzare la narrazione e la fantasia per coinvolgere i bambini e le bambine in un viaggio all’interno di un Parco dei Divertimenti. Già a partire dal percorso di letto-scrittura, l’apprendimento diventa un’esperienza giocosa e coinvolgente. Valorizzare la narrazione ludica è stato uno degli obiettivi principali del Corso, poiché il narrare fa parte integrante del gioco, dell’imparare e dell’apprendere. Il divertimento è un veicolo straordinario per l’apprendimento in quanto stimola la curiosità, l’immaginazione e la motivazione intrinseca: quando si divertono, bambini e bambine sono più propensi/e a esplorare, a porre domande e a sperimentare nuove idee. Questo approccio ludico favorisce non solo lo sviluppo delle abilità di lettura e scrittura, ma anche il pensiero critico, la creatività e le competenze sociali. Inserendo elementi di gioco e narrazione nel processo educativo, si crea un ambiente di apprendimento dinamico e stimolante, dove alunni e alunne possono apprendere in modo naturale e divertente.
Come funziona la lettura
Richiamiamo in modo molto sintetico alcuni concetti fondamentali sul funzionamento della lettura e sui metodi principali proposti per il suo apprendimento. Un modello teorico di spiegazione del meccanismo della lettura, su cui esiste ormai ampia concordanza, è rappresentato dalla nota “ Teoria delle due vie ” elabora da Coltheart et al. (1993), e successivamente condivisa da molti autori. Si tratta di una rappresentazione intuitiva facilmente comprensibile. Si assume che ci siano due canali di accesso alla lettura, uno visivo-lessicale e uno fonologico. Normalmente, quando leggiamo, in quanto lettori e lettrici esperti, ci basta lo sguardo per riconoscere le parole e non abbiamo bisogno di richiamare alla mente le loro singole componenti acustiche. Alla visione della parola scatta il riconoscimento, attraverso una sorta di dizionario interno che ognuno/a di noi possiede. Questa è la “ via lessicale ” o “via diretta”. Immaginiamo però di imbatterci in una parola nuova, lunga e complicata; la nostra mente proverà a leggerla scomponendola sillaba per sillaba: questa è la “ via fonologica ”, che passa attraverso la rispondenza grafema-fonema (si pronunciano i suoni corrispondenti ai grafemi). È la via più lenta, chiamata anche “via indiretta”.
Nella lettura quotidiana, nessuna delle due vie è di per sé sufficiente a leggere tutte le parole; esse si integrano e si completano a vicenda. Se siamo in grado di leggere, è perché disponiamo di una memoria che comprende l’alfabeto e i grafemi ma anche un esteso lessico mentale. Un bambino o una bambina che inizia la scuola, invece, non dispone ancora della via lessicale e può avvicinarsi alla lettura solo attraverso il graduale lavoro richiesto della via fonologica , padroneggiando progressivamente il riconoscimento e la corrispondenza grafema-fonema: l’alunno/a deve passare attraverso il suono per arrivare al significato 3 .
IMPARARE A LEGGERE
Le ultime evidenze della comunità scientifica mostrano che il metodo più efficace per l’insegnamento della lettura è quello fono-sillabico.
Questo approccio si fonda sulla decodifica dei grafemi (lettere e combinazioni di lettere) e sulla loro associazione ai corrispondenti fonemi. I risultati delle ricerche a supporto di questa metodologia sono chiari: è il più adeguato.
LA DECODIFICA DEI GRAFEMI
La decodifica dei grafemi implica l’identificazione visiva delle lettere. Inizialmente, bambine e bambini imparano a riconoscere singoli grafemi e successivamente le combinazioni di grafemi che formano sillabe e parole. Questo processo è fondamentale, poiché stabilisce la connessione tra il simbolo scritto e il suono corrispondente.
L’ associazione tra grafema e fonema è il cuore del metodo fono-sillabico . Ogni grafema viene associato a uno specifico fonema, permettendo di comprendere come le lettere si combinano per formare suoni. È una fase cruciale perché sviluppa la consapevolezza fonologica , ossia la capacità di riconoscere e manipolare i suoni all’interno delle parole. Il metodo fono-sillabico segue una progressione graduale. Si parte dai suoni semplici e dalle lettere singole per poi passare alle combinazioni di lettere (sillabe) e infine alle parole intere.




Questo approccio graduale facilita l’apprendimento e la memorizzazione, aiutando alunni e alunne a costruire una solida base di competenze.
In Pepper e la Scuola nel Parco, abbiamo integrato il metodo fono-sillabico con elementi di gioco e narrazione che incentivano l’apprendimento della letto-scrittura. Utilizziamo attività ludiche e storie coinvolgenti per rendere il processo di apprendimento divertente e stimolante. Questo approccio permette ai bambini e alle bambine di apprendere in modo naturale , sviluppando competenze di lettura e scrittura attraverso esperienze positive e motivanti. Il nostro obiettivo è creare un ambiente educativo dove il piacere del gioco si unisca all’ efficacia dell’apprendimento , garantendo un percorso formativo ricco e completo.

ATTIVITÀ METAFONOLOGICHE






• Che cosa fa l’insegnante?
Prepara tutte le lettere, come nelle immagini di questa pagina, e le stampa. Quindi le mostra all’alunno/a coprendo a volte il disegno, a volte la lettera, a volte la bocca. Può anche mostrare i video proposti per ogni lettera, come indicato da Pepper nel volume del Metodo.
• Che cosa fa l’alunno/a?
Osserva i cartellini/Guarda il video, quindi riproduce e scrive le lettere che ha ascoltato e osservato.




IL QUADERNO DI SCRITTURA
Scrivere è un’arte che si coltiva sin dai primi anni di scuola, ed è fondamentale che gli/le insegnanti delle classi prime abbiano una guida chiara e pratica per introdurre bambini e bambine a questo meraviglioso mondo. Il nostro Corso intende offrire un supporto importante ai/alle docenti mediante strategie, attività e consigli utili per sviluppare le competenze di scrittura nei più piccoli. Partendo dalle basi della calligrafia fino alla costruzione delle prime frasi, ogni proposta è pensata per essere coinvolgente e accessibile, stimolando la creatività e l’interesse. Insegnare a scrivere non significa solo trasmettere regole grammaticali, ma anche incoraggiare a esprimere le proprie idee e i propri sentimenti attraverso le parole, creando così un “ponte” tra il pensiero e la carta 1

Il programma si basa sul rispetto della progressione, puntando l’attenzione sulle due fasi che caratterizzano l’acquisizione strumentale della lingua scritta: la fase alfabetica e quella ortografica. Ogni fase implica obiettivi specifici e la possibilità di valutare in modo sistematico il livello conseguito da ogni bambino/a.
Non si insegna a leggere attraverso un percorso a saltellamenti creativi, presentando parole in libertà. L’introduzione di ogni elemento linguistico deve seguire un ordine rigoroso: non può prescindere da quanto è stato insegnato prima e ciascun nuovo elemento ha una funzione precisa anche in veste di anticipazione del passaggio successivo (Dehaene, 2009).
Il percorso si dovrebbe svolgere secondo un criterio di semplicità e minima complessità, presentando inizialmente la successione lineare di consonanti e vocali.
La fase alfabetica
La fase alfabetica è caratterizzata dall’insegnamento esplicito e diretto delle corrispondenze stabili e regolari tra fonemi e grafemi. Si dovrebbe partire dalla presentazione delle vocali, unici fonemi che nella nostra lingua hanno autonomia sia produttiva sia ricettiva, per passare poi alle parole bisillabiche semplici, con struttura regolare, nelle quali si alternano consonanti e vocali (consonante-vocale, CV → re; consonante-vocale-consonante-vocale, CVCV → mano) e le trisillabiche con la stessa struttura (consonante-vocale-consonante-vocale-consonante-vocale, CVCVCV → limone).
Con gradualità si propongono quindi le bisillabiche con gruppo biconsonantico e con tre consonanti (consonante-consonante-vocale-consonante-vocale, CCVCV → prato; consonante-consonante-consonante-vocale-consonante-vocale, CCCVCV → strada).
A completamento della fase alfabetica iniziale, si presentano le bisillabiche e trisillabiche con gruppi consonantici eterosillabici (vocale-consonante, VC → il; consonante-vocale-consonante, CVC → per ; consonante-vocale-consonante-consonante-vocale, CVCCV → monte; consonante-consonante-vocale-consonante-consonante-vocale, CCVCCV → fronte). In questa fase, una particolare attenzione deve essere data alla presentazione delle lettere che cambiano il loro valore sonoro in base al contesto, cioè in relazione al grafema che segue (CA, CO, CU, GA, GO, GU, CE, CI, GE, GI).
La fase ortografica
La fase ortografica è legata alle mappature ortografiche più complesse, in cui non esiste un’univocità di corrispondenza tra fonemi e segni grafici
Il passaggio dalla fase alfabetica a quella ortografica richiede un’azione didattica mirata, in quanto comporta un cambiamento radicale nell’attivazione delle procedure per leggere e scrivere. La lettura dei gruppi ortografici complessi, infatti, necessita di un processamento in parallelo della stringa di lettere che devono essere lette come una globalità perché ad esse corrisponde una particolare struttura sonora (CHE, CHI, GHE, GHI, GLI, GNA, GNE, GNI, GNO, GNU, SCE, SCI, QUA, QUE, QUI, QUO) 2
Pregrafismo
Il pregrafismo rappresenta il primo approccio alla scrittura, giocando un ruolo cruciale nello sviluppo motorio e cognitivo. In questa fase, i piccoli apprendono a controllare i movimenti della mano e a coordinare occhi e mani, preparandosi così alla scrittura vera e propria. Attraverso attività ludiche e divertenti, come il tracciamento di linee, curve e forme geometriche, i bambini e le bambine sviluppano la motricità fine e la precisione necessarie per affrontare successivamente la scrittura delle lettere e delle parole. Le attività di pregrafismo devono essere varie e coinvolgenti, includendo disegni da completare, labirinti, unioni di punti e giochi con la plastilina. Questi esercizi non solo rendono l’apprendimento piacevole, ma aiutano a mantenere alta la motivazione. È importante che l’insegnante proponga esercizi graduali, partendo da tracciati semplici e aumentando progressivamente la complessità, per non frustrare l’alunno/a e favorire l’acquisizione di sicurezza e padronanza. Inoltre, durante le attività di pregrafismo, è essenziale che l’insegnante osservi e corregga la postura e il modo in cui il bambino/la bambina impugna la matita. Una corretta impugnatura e una postura adeguata sono fondamentali per evitare difficoltà future nella scrittura.
Il pregrafismo, quindi, non è solo una fase preparatoria, ma un momento fondamentale per costruire le basi di una buona abilità di scrittura
Utilizzo della storia “Pepper
e il
gioco del mimo” nel contesto didattico
I personaggi che compongono lo staff del Parco dei Divertimenti rappresentano un eccellente strumento didattico per insegnare l’importanza della postura corretta durante la scrittura. L’insegnante può utilizzare la storia “Pepper e il gioco del mimo” (pp. 14-15 del Quaderno di Scrittura) in diversi modi. Incorporare la narrazione nello sviluppo delle competenze di scrittura offre un approccio integrato e multisensoriale che facilita l’apprendimento e rende l’esperienza educativa più piacevole e memorabile. Di seguito riportiamo alcuni suggerimenti.

• Iniziare la lezione leggendo la storia ad alta voce (o/e facendo vedere il video abbinato)
catturerà l’attenzione della classe e predisporrà positivamente all’attività. Usare voci diverse per ogni personaggio può rendere la lettura ancora più divertente. Dopo aver letto la storia, l’insegnante può organizzare una sessione di role-playing, dove l’alunno/a imita i personaggi mentre praticano la scrittura. Questo non solo aiuta a fissare i concetti, ma rende l’apprendimento un’esperienza divertente e interattiva.
• Utilizzare esercizi di pregrafismo ispirati ai personaggi della storia è un’altra strategia efficace. Per esempio, si possono creare schede in cui bambini e bambine tracciano linee rette come il collo di Ninella o movimenti leggeri come le ali di Rubì. Dopo le attività pratiche, avviate una discussione su come gli alunni e le alunne si sono sentiti mentre imitavano i personaggi e su quale postura sia stata la più difficile da mantenere. Questo aiuterà a sviluppare una consapevolezza critica e a interiorizzare l’importanza della postura.
• Creare poster colorati, da appendere in classe, con le immagini dei personaggi e le rispettive posture corrette servirà come riferimento costante per la classe durante le attività di scrittura. L’insegnante può osservare e valutare i progressi, notando miglioramenti nella postura e nella chiarezza della scrittura. Feedback positivi e incoraggianti aiuteranno a mantenere alta la motivazione.
Utilizzo della storia “Un
evento
speciale” e giochi didattici
La storia “Un evento speciale” (p. 43 del Quaderno di Scrittura) offre un’ottima opportunità per insegnare la translitterazione delle lettere maiuscole in minuscole. L’insegnante può sfruttare questa narrazione per proporre varie attività e giochi didattici. Attraverso l’interazione con i personaggi e le attività ludiche, l’alunno/a impara in modo divertente e duraturo, sviluppando competenze fondamentali in un contesto positivo e stimolante.
Alcune indicazioni e idee
Lettura ad alta voce e successiva discussione

Potete iniziare la lezione leggendo la storia ad alta voce e utilizzando una voce diversa per ogni personaggio. Questo cattura l’attenzione e rende l’esperienza più interattiva.
Dopo la lettura, avviate una discussione in classe sulle trasformazioni delle lettere. Chiedete ai bambini e alle bambine che cosa pensano delle lettere che cambiano forma e perché potrebbe essere importante conoscere sia le lettere maiuscole sia le minuscole.
“Caccia al tesoro” con le lettere
Materiali → Bigliettini nascosti in classe, con lettere maiuscole e minuscole. Come si gioca → Dividete i bambini e le bambine in squadre. Ogni squadra deve trovare le lettere nascoste e abbinarle correttamente (maiuscola con minuscola). Ogni abbinamento corretto fa guadagnare un punto.
Laboratorio di scrittura creativa
Materiali → Carta, matite, poster dei personaggi della storia.
Come si gioca → Incoraggiate la classe a scrivere una breve storia o frase utilizzando lettere sia maiuscole sia minuscole. Alunni e alunne possono disegnare le lettere, con le loro trasformazioni da maiuscolo in minuscolo, e creare piccoli racconti.
Imitazione dei personaggi
Materiali → Uno spazio aperto.
Come si gioca → Organizzate una sessione di imitazione dove i bambini e le bambine impersonano i personaggi della storia. Per esempio, possono camminare come Ninella la giraffa per mantenere la schiena dritta oppure fare salti acrobatici.
Poster didattici
Materiali → Cartelloni, colori.
Come si fa → Create, insieme ai bambini e alle bambine, dei poster con le lettere maiuscole e minuscole, illustrando le loro trasformazioni. I poster possono essere appesi in classe come promemoria visivo.
L’insegnante può osservare i progressi durante le attività e fornire feedback positivi e costruttivi. È importante notare i miglioramenti nella postura e nella chiarezza della scrittura e celebrare i successi insieme all’alunno/a.
Occhio alle “stradine speciali”!
Il foglio a righe è un prezioso strumento didattico che guida nell’apprendimento della corretta scrittura in corsivo.
Questo foglio è suddiviso in tre “stradine” speciali, ognuna con un ruolo fondamentale.
• La “stradina del cielo” è la parte superiore della riga, per le lettere che salgono fino a qui, come la “l” e la “t”.
• La “stradina del prato” è la fascia centrale; qui risiedono le lettere standard, come la “a”, la “e” e la “n”.
• La “stradina della terra” è la sezione inferiore della riga, per le lettere che scendono fino a qui, come la “p” e la “q”.


Alcune indicazioni didattiche per l’utilizzo delle “stradine speciali”
Spiegazione delle “stradine”
Introducete le “stradine” alla classe utilizzando metafore visive e storie coinvolgenti. Per esempio, potreste raccontare la storia dell’albero magico della scrittura, dove ogni parte del foglio a righe rappresenta una sezione dell’albero: il cielo è collegato alle foglie (rivolte verso l’alto, per catturare la luce del sole), l’erba del prato è unita al tronco dell’albero, la terra alle radici. Utilizzate immagini colorate e poster per rendere il concetto più comprensibile e accattivante.
Esercizi di pregrafismo
Proponete esercizi dove gli alunni e le alunne tracciano lettere specifiche in ogni “stradina”. Iniziate con le lettere che occupano solo la “stradina del prato”, poi aggiungete quelle che toccano il cielo e la terra. Per esempio, iniziate con lettere come “a” ed “e”, che si trovano interamente nella stradina del prato, poi passate a “l” e “t”, che si estendono nel cielo, e infine a “p” e “q”, che affondano nella terra.
Attività di scrittura creativa
Incoraggiate le bambine e i bambini a scrivere parole e frasi utilizzando tutte le “stradine”, in modo che osservino come alcune lettere si estendono verso l’alto o verso il basso. Discutete con loro sull’importanza di mantenere una scrittura chiara e leggibile. Potreste proporre di scrivere una breve storia o una descrizione dell’albero magico, dove ogni lettera deve rispettare le stradine del foglio.
Poster didattici
Create e appendete in classe poster colorati con le lettere che mostrano chiaramente come devono essere scritte all’interno delle stradine, in modo da fornire un riferimento costante. Ogni poster potrebbe rappresentare un gruppo di lettere che condividono caratteristiche simili, come le lettere che vanno nel cielo, quelle che rimangono nel prato, quelle che affondano nella terra.
Feedback positivo
Osservate e valutate i progressi di alunni e alunne, fornendo feedback positivi per incoraggiare la scrittura corretta.