Cozzi • Francesco Federico • Adriana Tancorre • Giusy Pistelli
EDIZIONI
di lingua italiana A1
NUOVO CAFFÈ ITALIA Nazzarena
Guida per l’insegnante
Corso
Nazzarena Cozzi - Francesco Federico - Adriana Tancorre
Giusy Pistelli
Nuovo Caffè Italia A1
Guida per l’insegnante
Coordinamento editoriale: Paola Accattoli
Redazione: Paola Accattoli
Direttore artistico: Marco Mercatali
Progetto grafico: ELI
Impaginazione: Sara D’Urzo
Ricerca iconografica: Giorgia D’Angelo
Direttore di produzione: Francesco Capitano
Concezione grafica della copertina: Curvilinee
Foto di copertina: Alamy Stock Photo
Ringraziamenti:
Un caloroso ringraziamento ai professori Giusy Pistelli, Angelo Liberati, Laura Severini e Valentina Andreucci della “Scuola Dante Alighieri-Campus L’infinito” per la preziosa collaborazione.
Un sentito ringraziamento a Gigliola Capodaglio per il contributo dato a questa nuova edizione.
Gli autori e gli editori di questa nuova edizione, ringraziano tutti coloro che hanno contribuito all’ideazione e alla sperimentazione del corso Caffè Italia, in particolare il direttore Massimo Maracci e tutti gli insegnanti della scuola “Cultura Italiana” di Bologna, Lucilla Lopriore e Maria Antonietta Esposito Ressler.
© ELI s.r.l. 2020
Casella Postale 6 - 62019 Recanati - Italia
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Crediti
Fotografie: Shutterstock e Archivio ELI Illustrazioni: Angelo Maria Ricci
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Di questi la casa editrice ELI, per fini esclusivamente didattici e linguistici, ha accertato l’adeguatezza esclusivamente riguardo alle selezioni proposte e non alle opere nella loro interezza.
I numeri di telefono, i nomi di alberghi, bar, ristoranti o persone, gli indirizzi e ogni altro tipo di dato sensibile riferito a luoghi pubblici o persone sono di fantasia e - al momento della pubblicazione - risultano inesistenti. Questo vale sia per la presente Guida, che per il Libro dello Studente e l’Eserciziario di “Nuovo Caffè Italia A1”. Si fa naturalmente eccezione per testi ed esercizi basati sull’uso di materiale autentico, esplicitati come tali, a solo fine didattico.
L’editore ha prestato la massima attenzione nel riportare le fonti dei brani riadattati didatticamente. Resta comunque a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla legge per eventuali, e comunque non volute, omissioni o imprecisioni nell’indicazione delle fonti bibliografiche o fotografiche. L’editore inserirà le eventuali correzioni nelle prossime edizioni dei volumi.
Segnalazione di errori
Produrre un testo scolastico è molto complesso. L’esperienza ci insegna che è quasi impossibile pubblicare un libro senza un errore o una imprecisione, e ci scusiamo con i nostri lettori. Ogni segnalazione che potete inviarci sarà per noi preziosa. Vi ringraziamo se vorrete scriverci al seguente indirizzo: redazione@elionline.com
Tutti i diritti riservati. Le fotocopie non autorizzate sono illegali. È vietata la riproduzione totale o parziale così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.
Stampato in Italia presso Tecnostampa – Pigini Group Printing Division – Loreto – Trevi: 20.83.210.0
ISBN 978-88-536-2869-5
La presente pubblicazione è stata realizzata in collaborazione con un gruppo di studio e di sperimentazione appartenente a:
Visita il sito del Campus l’In nito e scopri i vantaggi per te!
www.scuoladantealighieri.org/ita/index.htm
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Ciao a tutti!
Benvenuti in Nuovo Caffè Italia A1, primo volume di un corso che, in modo divertente e semplice, vi aiuta a imparare la lingua italiana e a conoscere tante cose sull’Italia.
Cominciamo con alcune curiosità sulla lingua italiana:
L’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo. Lo studiano più di due milioni di studenti in 115 Paesi del mondo.
In 26 Paesi del mondo l’italiano è lingua madre di milioni di persone di origini italiane. Un vero record!
L’italiano è la lingua ufficiale in Italia, nella Repubblica di San Marino e nella Città del Vaticano, che però sono in Italia, e in Svizzera. È lingua ufficiale anche in alcune zone della Croazia e della Slovenia. Molte persone parlano italiano anche in Albania, Argentina, Australia, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Canada, Costa Rica, Croazia, Malta, Egitto, Eritrea, Francia, Germania, Israele, Libia, Liechtenstein, Lussemburgo, Paraguay , Filippine, Porto Rico, Romania, Arabia Saudita, Slovenia, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti e Venezuela.
Curiosità sull’italiano
Secondo il cantante inglese Phil Collins, tra tutte le lingue “L’italiano è la più facile, è fatto per cantare”.
Lo scrittore Thomas Mann, in Confessioni del cavaliere d’industria Felix Krull, scrive: “Son veramente innamorato di questa bellissima lingua, la più bella del mondo”.
I ricercatori dell’università americana di Princeton, in una loro ricerca hanno confermato che la lingua italiana, per i suoi suoni e la sua bellezza, è la lingua di riferimento per l’arte, dalla pittura alla musica. 1 2 3
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Introduzione al corso 6 SUGGERIMENTI DIDATTICI 14 Unità 0 14 Unità 1 14 Unità 2 16 Unità 3 18 Unità 4 20 Unità 5 21 Unità 6 23 Unità 7 24 Unità 8 26 Unità 9 28 Unità 10 30 ESERCIZI VERSO LA CERTIFICAZIONE Unità 1 32 Unità 2 34 Unità 3 36 Unità 4 38 Unità 5 40 Unità 6 42 Unità 7 44 Unità 8 46 Unità 9 48 Unità 10 50
SOMMARIO
ESERCIZI
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SUPPLEMENTARI Unità 1 52 Unità 2 54 Unità 3 56 Unità 4 58 Unità 5 60 Unità 6 62 Unità 7 64 Unità 8 66 Unità 9 68 Unità 10 70 SOLUZIONI E TRASCRIZIONI Libro dello studente 72 Intervallo 1-2-3-4 86 Eserciziario 87 Guida dell’insegnante 99 GIOCHI PER LA CLASSE Istruzioni giochi 108 Unità 1 120 Unità 2 124 Unità 3 128 Unità 4 132 Unità 5 136 Unità 6 140 Unità 7 144 Unità 8 148 Unità 9 152 Unità 10 156
NUOVO Caffè Italia
I componenti del corso
NUOVO Caffè Italia è un corso di italiano per adolescenti e giovani adulti. È diviso in tre livelli:
Ogni livello è costituito da:
• 1 Libro dello studente comprensivo di Eserciziario
• 1 Guida per l’insegnante
• 4 CD audio
Allegati alla Guida per l’insegnante ci sono 3 CD audio:
- CD audio n° 1 con gli ascolti del Libro dello Studente
- CD audio n° 2 con gli ascolti del Libro dello Studente
- CD audio n° 3 con gli ascolti della Guida
Allegato al Libro dello studente c’è 1 CD audio , che contiene gli ascolti dell’Eserciziario
Questo al fine di fornire, allegato alla Guida, tutto quello di cui l’insegnante ha bisogno per le lezioni in classe e agli studenti di tutto il necessario per esercitarsi a casa.
È disponibile un Libro digitale per ciascun livello, che contiene la versione digitale del Libro dello Studente, l’audio e materiale extra.
www.elionline.com/nuovocaffeitalia
Offre a studenti ed insegnanti utile materiale supplementare, tra cui un Fascicolo delle soluzioni - PDF e l’audio del Libro dello studente, scaricabile in MP3.
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NUOVO CAFFÈ ITALIA NUOVO CAFFÈ ITALIA Nazzarena Cozzi Francesco Federico Adriana Tancorre N. Cozzi F. Federico • A. Tancorre Libro dello studente con Eserciziario LIBRO DIGITALE EDIZIONI Guarda e ascolta con: Corso di lingua italiana A1 A1 rinnovata di Ca è Italia, corso in tre livelli successo. Nuova veste grafica, nuovi l’insegnante aggiornata e arricchita, ne fanno avvicinano alla lingua italiana, con Lingue – le quattro abilità dell’interazione competenza grammaticale grazie a un situazioni della vita quotidiana. divertendosi quanto appreso. Una Commedia Extra Verso la Certificazione oltre finale di tavole di grammatica. alle trascrizioni audio, o re utili Esercizi Supplementari schede per strumento utilissimo per garantire extra. di autovalutazione, esercizi NUOVO CAFFÈ ITALIA B1 • Libro dello studente comprensivo di Eserciziario • Guida per l’insegnante • 4 CD audio € 00,00 Caffè Italia A1 NUOVO CAFFÈ ITALIA NUOVO CAFFÈ ITALIA Nazzarena Cozzi • Francesco Federico • Adriana Tancorre N. Cozzi • Federico • A. Tancorre Libro dello studente con Eserciziario EDIZIONI Guarda e ascolta con: Corso di lingua italiana A2 A2 Caffè Italia A2 NUOVO CAFFÈ ITALIA NUOVO CAFFÈ ITALIA Nazzarena Cozzi Francesco Federico Adriana Tancorre N.Cozzi F. Federico A. Tancorre Libro dello studente con Eserciziario LIBRO DIGITALE EDIZIONI Guarda e ascolta con: Corso di lingua italiana B1 B1 Caffè Italia B1 Introduzione al corso
Nuovo Caffè Italia A1
Obiettivo didattico
È la versione aggiornata e completamente rinnovata da un punto di vista grafico e, in parte, contenutistico, del primo di tre livelli di Caffè Italia, corso per l’apprendimento dell’italiano come lingua straniera e lingua seconda, di grandissimo successo. Il corso è stato concepito per un pubblico di adulti o di adolescenti che si avvicinano alla lingua italiana, con l’obiettivo di sviluppare in modo equilibrato - sulla base dei livelli stabiliti dal Quadro Comune Europeo delle Lingue - le quattro abilità fondamentali nell’interazione comunicativa (ascoltare, parlare, leggere e scrivere) e di acquisire contemporaneamente una adeguata competenza grammaticale. L’approccio alla grammatica è di tipo induttivo e, per questo, in appendice al Libro dello Studente, si trovano le regole e gli schemi grammaticali con esempi e spiegazioni sintetiche. Viene dato molto spazio anche alla lingua parlata.
Libro dello studente comprensivo di Eserciziario
Struttura
Il Libro studente è costituito da 10 unità didattiche, più una unità 0 di ingresso. Ogni unità è dedicata ad aspetti e situazioni della vita quotidiana, nei quali si trova a interagire normalmente chi viene in Italia:
Unità 0 Benvenuti!
Unità 1 Al bar
Unità 2 In classe
Unità 3 Per strada
Unità 4 Al ristorante
Unità 5 A casa
Unità 6 All’agenzia viaggi
Unità 7 In albergo
Unità 8 In visita dai nonni
Unità 9 A una festa
Unità 10 Nei negozi
Ogni unità didattica è pensata per un lavoro in classe che si aggira intorno alle 8/10 ore di lezione e che viene integrato con il lavoro sugli esercizi e con le attività ludiche proposte nei quattro Intervalli . Complessivamente, ogni livello di Caffè Italia fornisce il materiale per circa 120 ore Quattro sezioni ludiche, chiamate “Intervallo”, permettono di ripassare piacevolmente quanto appreso.
Ogni Unità è divisa in sezioni e ogni sezione può costituire una fase di lavoro in sé compiuta. Le sezioni si articolano secondo lo schema seguente:
a Ogni unità si apre con esercizi attivi di preascolto, spesso con il supporto di immagini dal forte impatto comunicativo:
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Introduzione al corso
Introduzione al corso
b presentazione di uno, o più, mini-dialoghi con compiti di ascolto finalizzati alla comprensione globale;
c ascolto ripetuto degli stessi dialoghi con compiti di tipo più analitico;
d esercitazioni interattive a coppie o in gruppo, finalizzate alla produzione orale e/o scritta.
e Le attività relative alla pronuncia, ai materiali autentici o semi-autentici e ai testi di lettura contenuti nelle ultime due pagine di ogni unità seguono, per loro specifica natura, uno schema didattico diverso da quello appena illustrato.
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Strategie di base
Dialoghi: come formare le coppie
Molte delle attività proposte si eseguono con la classe divisa in coppie. La prima volta che vi trovate a dividere la classe in coppie, dovrete necessariamente affidarvi al caso, ma - già alla seconda - tentate di abbinare studenti con abilità linguistiche complementari, per esempio uno studente con più competenza lessicale insieme ad un altro con una spiccata competenza grammaticale. Valutate anche i diversi gradi di spigliatezza ed evitate, quindi, di formare coppie di persone molto più rapide o comunicative rispetto alla media della classe, formando sempre coppie bilanciate in cui una persona più comunicativa bilancia e aiuta una meno comunicativa. Lavorando con studenti di diverse nazionalità, formate coppie spiccatamente interculturali, uno studente giapponese con uno tedesco per esempio, in modo da evitare, per quanto possibile, coppie i cui componenti provengano dallo stesso Paese o dallo stesso continente.
Foto e immagini: come usarle e attività di preascolto
Ogni unità si apre con foto o immagini significative che occupano gran parte della prima pagina. Questo è un punto fisso in NUOVO Caffè Italia A1, finalizzato a stimolare al massimo le capacità di predizione ed evocazione di contenuti comunicativi da associare ad un certo contesto situazionale. Le immagini, inoltre, possono servire a introdurre l’osservazione di gesti, atteggiamenti e comportamenti tipici della cultura italiana. In generale, l’impulso visivo fornito serve a compensare, per quanto più possibile, l’assenza del contesto extralinguistico nell’ascolto che poi segue.
Per prima cosa, lasciate agli studenti un po’ di tempo per osservare bene l’immagine. Poi chiedete quante persone ci sono nell’immagine, aspettate le risposte e infine fate altre domande, formulate nel modo più semplice, ad esempio: Sono uomini o donne? Giovani o vecchi?. Scrivete alla lavagna le parole che non sono note alla classe, indicando sull’immagine del vostro libro a chi o a cosa si riferiscono. In seguito, potete introdurre una alla volta le consegne del manuale, ad esempio − nell’Unità 1 a pagina 14 - riguardo alle quattro foto di persone al bar potete chiedere: Dove
sono? . Se, per gli studenti, la risposta è troppo difficile da dare, potete fare domande la cui risposta sia un semplice sì o no , come: Sono al bar? Sono al ristorante? Sono al cinema? Sono a Milano? Sono a scuola?. Spiegate il lessico nuovo e scrivete di volta in volta il lessico nuovo alla lavagna. Infine, dividete la classe a coppie o a piccoli gruppi e fateli lavorare sull’ultima e più importante consegna del libro: Che cosa dicono? Fate delle ipotesi. Verificate con tutta la classe le ipotesi fatte, dando le spiegazioni richieste. In ogni fase tutti devono comprendere le parole emerse dal brainstorming iniziale.
Si passerà poi all’attività di ascolto. Non dimenticate di gratificare chi usa, nello svolgimento di queste attività iniziali, le parole più comuni e semplici (potete anche suggerirle voi stessi) in modo da favorire la partecipazione di tutti.
Strategie di ascolto
I compiti delle attività di ascolto vanno dalla comprensione globale della situazione e dell’intenzione comunicativa ( Che cosa vuol fare…, Che cosa vuole ottenere…, Che cosa vuole esprimere che parla? ) alla determinazione di stringhe di linguaggio contenenti lessico e/o strutture nuove per creare subito un ambito comunicativo, di dialogo, di espressione. È consigliabile creare un’aspettativa particolare prima dell’ascolto. L’uso dell’immagine, ad esempio, è sufficiente quando la conoscenza lessicale è ridotta, ma già con un’esigua capacità di espressione si possono chiedere informazioni ed esperienze personali sull’argomento che si andrà a trattare, anticipando il lessico usato nei dia -
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Introduzione al corso
Introduzione al corso
loghi. Creare aspettativa rispetto all’ascolto che segue contribuisce a:
- stimolare un ascolto attivo e partecipe di frasi che contengono elementi linguistici nuovi;
- durante le conversazioni, facilitare l’espressione di parole o frasi che poi si sentiranno nei dialoghi;
- aiutare a individuare, durante l’ascolto, gli elementi nuovi della lingua parlata.
Ascolto: il flusso del parlato
Prendendo spunto da alcune riflessioni sulla didattica delle lingue legate all’approccio lessicale, si è cercato di dare il massimo rilievo al fatto che le parole nuove devono essere percepite nel flusso del parlato e, quindi, sempre collocate in stringhe delimitate dalle pause naturali della conversazione e della pronuncia. Si è quindi ritenuto opportuno guidare gli studenti all’osservazione e alla scoperta di combinazioni di parole (stringhe) piuttosto che di singoli vocaboli isolati. Proprio per favorire l’esposizione massima alle parole nel loro contesto di uso si è utilizzata molto - per il livello A1 - l’attività di ascolto di testi orali. La lingua dei testi di ascolto è, naturalmente, creata a tavolino per essere adeguata al livello, ma ci si è impegnati a scegliere sempre le espressioni più usate in un determinato contesto, accettando quindi di introdurre, qua e là, anche espressioni o strutture appartenenti ad altri livelli linguistici, ma assolutamente necessari per avere un flusso di parlato il più possibile autentico e naturale. Riteniamo infatti necessario che, nella prima fase di apprendimento, gli studenti abbiano la possibilità di recepire tutto il materiale linguistico necessario per potersi esprimere con naturalezza nei diversi contesti di conversazione. E questo per due motivi, principalmente:
- non costringerli a “modificare” a forza le strutture facilitate apprese, una volta saliti di livello o trovandosi nel vivo di una conversazione in Italia;
- offrire loro, pur nella gradualità didattica del corso, la possibilità di recepire quanto più possibile materiale linguistico, anche senza la richiesta di un’attivazione immediata.
Tipologia dei testi di ascolto
In NUOVO Caffè Italia A1 la maggior parte dei testi di ascolto è in forma di dialogo, anche se sono presenti alcuni monologhi, vari tipi di annunci (in stazione, previsioni del tempo, pubblicità…) e due esempi di lettura
di testi scritti. I testi dei dialoghi contengono, generalmente, tre livelli linguistici:
1 stringhe di parole già note;
2 parole ed espressioni nuove sulle quali si vuole focalizzare l’attenzione, anche per la pratica attiva;
3 espressioni idiomatiche (nuove o già presentate in dialoghi precedenti) che non devono immediatamente entrare a far parte dell’uso attivo degli studenti, ma sono piuttosto volte ad arricchire la loro conoscenza passiva.
Le espressioni idiomatiche sono state scelte in base al loro alto grado di diffusione nel parlato in riferimento a quella determinata situazione comunicativa e sono da trattare alla stregua di un repertorio lessicale che, a poco a poco, si deposita, rafforzando la competenza generale degli studenti. In ogni unità del manuale si trova almeno una tabella dedicata alle espressioni o strutture idiomatiche con l’invito esplicito a trovare una corrispondenza nella lingua madre degli studenti. Naturalmente, il lavoro di analisi contrastiva potrà essere approfondito in classe, soprattutto con gruppi monolingui, nel caso che l’insegnante lo ritenga opportuno. Qualora l’insegnante decidesse di non approfondire questo aspetto, non si perde comunque il valore principale delle espressioni idiomatiche ascoltate.
Mini-dialoghi
La forma del mini-dialogo permette di rendere naturale l’approccio comunicativo, pur con una ristretta scelta lessicale. Lo studente dapprima attiverà il riconoscimento dei suoni, poi li inserirà in stringhe da completare, infine troverà le espressioni per comunicare autonomamente in una situazione interattiva breve e diretta.
Dialoghi lunghi
I mini-dialoghi vengono utilizzati prevalentemente nelle prime fasi di ogni unità, per passare poi ad una struttura dialogica più completa e adatta all’analisi delle strutture della lingua. In ogni caso è evidente che non si richiede mai una comprensione integrale del testo ascoltato, ma si deve sempre guidare alla comprensione selettiva. Anche in questo caso è importante chiarire bene agli studenti, prima dell’attività di ascolto, qual è il loro compito, ovvero quale deve essere l’obiettivo durante l’ascolto. A tal proposito, leggete
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sempre le domande di comprensione laddove ci siano, oppure orientate voi l’attenzione al reperimento di qualche informazione precisa.
Abbinamento immagine e mini-dialoghi
1 Fate ascoltare una prima volta tutti i mini-dialoghi agli studenti.
2 Formate delle coppie e lasciate due o tre minuti per svolgere l’attività di associazione alle immagini.
3 Formate coppie diverse e procedete ad un secondo ascolto, in modo da creare la possibilità di uno scambio di opinioni e, quindi, di un arricchimento d’informazioni.
4 Attuate un terzo ascolto e lasciate qualche minuto agli studenti per confermare le ipotesi che hanno fatto.
5 Concludete con un confronto generale all’interno della classe.
Individuare singole parole
1 Spiegate alla classe che il compito di ascolto sarà quello di individuare i suoni che sentiranno e che, in questa fase, non sarà necessario capire tutto. Sicuramente alcuni studenti riconosceranno anche il significato di qualche parola, ma rimandate le spiegazioni ad un momento successivo.
2 Prima dell’ascolto, ripetete la consegna (ad esempio, nell’unità 1, esercizio 1c a pagina 14: “… e segna le parole che senti”).
3 Procedete con l’ascolto e, quando gli studenti avranno terminato l’attività, divideteli a coppie, in modo che possano confrontare i loro risultati. Durante questa fase girate per la classe, gratificando gli studenti per le risposte corrette, incoraggiandoli se ne hanno date di sbagliate e chiarendo gli eventuali dubbi.
Attività di comprensione degli ascolti
1 Chiedete agli studenti di chiudere il loro libro e avvertiteli che ascolteranno un dialogo dove i protagonisti parlano in modo naturale e quindi, a volte, un po’ veloce.
2 Esortateli a non spaventarsi se, ad un primo ascolto, capiranno poco o quasi nulla. Invitateli semplicemente a concentrarsi sul numero di persone che parlano, sulla loro possibile età, sul tipo di relazione che c’è tra loro (amici, fidanzati, colleghi, madre e figlio…).
3 Procedete all’ascolto.
4 Al termine, dividete gli studenti in coppie e chiedete loro di scambiarsi le informazioni, procedendo come in “Abbinamento immagine-dialogo breve”.
5 Alla fine del terzo ascolto, fate aprire il Libro dello Studente, guardate insieme le domande di comprensione e assicuratevi che siano ben comprese da tutti.
6 Dividete la classe in coppie nuove e fate svolgere loro le attività.
Le tabelle
Favoriscono lo sviluppo della conoscenza induttiva, a partire dagli stimoli forniti da dialoghi e testi. Le tabelle sono di tue tipologie:
1 quelle delle intenzioni comunicative , che guidano a raccogliere le frasi utili per comunicare;
2 quelle grammaticali che, con Grammatica attiva, favoriscono l’assimilazione e l’uso delle regole.
È preferibile farle completare a coppie dagli studenti, dando loro un tempo variabile tra i due e i cinque minuti. L’insegnante interviene, naturalmente, per dare il modello di pronuncia o correggere inesattezze ortografiche.
Dopo l’ascolto gli studenti raccolgono nella tabella delle intenzioni comunicative tutte le possibili espressioni da usare nel contesto comunicativo proposto (al bar, al ristorante, all’agenzia viaggi…): un brainstorming. L’insegnante può aiutare ad aggiungere altre frasi che gli studenti conoscono già o che desiderano particolarmente imparare. L’obiettivo non è quello di stilare una lista, ma di organizzare le conoscenze ed esigenze comunicative personali nel modo più immediato possibile.
Le tabelle di Grammatica attiva servono alla ricerca e all’organizzazione delle strutture della lingua: gli studenti, a coppie o in gruppo, sempre attivando riflessioni induttive, ricostruiscono la struttura della lingua che hanno già incontrato nel dialogo o nel testo.
Ora tocca a te!
In conclusione, dopo aver compiuto il processo che va dalla comprensione globale a quella analitica dei testi ascoltati, gli studenti vengono stimolati dalle attività che compaiono sotto questo titolo e hanno l’occasione di mettere subito in pratica ciò che hanno appreso, esprimendo in modo autonomo qualcosa che li riguarda personalmente.
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Introduzione al corso
Introduzione al corso
Giochi a squadre
Dividete la classe in due squadre, o più se il numero degli studenti è superiore a 12. Fate eseguire un compito a uno studente per squadra, alternando le squadre: tutti devono partecipare. Ogni consegna ben eseguita fa guadagnare un punto. Vince chi, alla fine, totalizza più punti.
Scambio di idee
Questa attività di riepilogo è uno spazio in cui gli studenti vengono invitati a scambiarsi idee od opinioni sul tema trattato nell’unità. Si offre così la possibilità di riprendere il lessico e le strutture grammaticali, in due fasi: prima a piccoli gruppi e poi in plenum.
Pronuncia
La comprensione della lingua deve passare necessariamente attraverso la familiarizzazione con il suono dell’italiano, continuamente riproposto in forma passiva con i dialoghi registrati e, in forma attiva, con gli esercizi pratici di riconoscimento dei suoni. Più che richiedere una perfezione dell’espressione, si vogliono proporre solo stimoli sonori per favorire l’avvicinamento ludico alla pronuncia della lingua italiana.
L’angolo del web
In chiusura di ogni unità troviamo del materiale autentico o semi-autentico, in modo che gli studenti possano conoscere la “realtà” dell’Italia e lavorare insieme su un tipo di linguaggio basato su un’alta percentuale di a utenticità. La visione dei siti web in italiano, in particolar modo, li mette subito in contatto con il reale,
ma le attività da svolgere sono molto semplici e mirano soprattutto alla comprensione del contenuto dei siti, in modo globale, non analitico. Si tratta soprattutto di reperire materiali on-line o di individuare o riassumere brevemente il contenuto del sito. Se uno studente chiede spiegazioni sul lessico, rispondete approfonditamente.
Italia oggi
La stessa cosa - anche se in lingua semi-autentica - si ritrova nella pagina di civiltà Italia oggi che riassume, con i toni dell’attualità, quanto appreso nel corso dell’unità didattica. Anche in questo caso, l’insegnante deve orientare gli studenti verso una comprensione globale del testo. L’approccio a questi testi vuole essere semplice e interattivo: una prelettura, la lettura del testo e attività di comprensione. Trattandosi di civiltà, gli studenti sicuramente non conosceranno alcuni vocaboli, ma questo ha proprio l’obiettivo di stimolare il loro interesse verso i contenuti e il tono autentico della pagina. Naturalmente l’insegnante li avverte che non devono svolgere un’attività analitica ma che una comprensione globale dell’argomento e il saper svolgere le attività, anche senza comprendere tutte le parole, sarà un risultato più che soddisfacente.
Schede di autovalutazione online
Ognuna delle 10 unità del Libro dello Studente ha una scheda di autovalutazione, scaricabile dal sito www.elionline.com/nuovocaffeitalia . Queste schede permettono agli studenti di controllare attivamente il loro percorso di apprendimento, rendendoli ancora più consapevoli e motivati. Si è scelto di metterle online in modo da offrire un momento di verifica e riflessione autonoma - sicuramente necessario - ma utilizzabile in modo facoltativo e in base alle necessità della classe. Ad ogni modo, a pagina 217 dell’Eserciziario, la scheda Cosa so fare in italiano offre un momento di verifica globale del corso.
ESERCIZIARIO allegato al Libro dello Studente
In un unico volume insieme al Libro dello studente, offre una vasta gamma di attività extra, in modo da offrire all’insegnante la possibilità di verificare passo dopo passo il processo di apprendimento degli studenti e, a questi, di memorizzare in modo sistematico
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ma anche piacevole quanto appreso. L’Eserciziario contiene:
• Esercizi extra : per ciascuna delle 10 unità del Libro dello Studente, questa sezione offre sei pagine di esercizi ulteriori per memorizzare, praticare ed ampliare quanto appreso in ogni singola unità.
• Verso la certificazione : 10 pagine di esercizi permettono di riutilizzare, in contesti che simulano la realtà italiana, gli elementi grammaticali, lessicali, comunicativi e tematici presentati nelle unità. Divisi in base alle quattro abilità, questi esercizi permettono agli studenti di acquistare familiarità con questa tipologia di esami, in modo naturale e senza ansie.
• Soluzioni e trascrizioni audio: il testo fornisce le soluzioni dell’Eserciziario e la trascrizione degli ascolti.
• Pronuncia e grafia: una pagina riassuntiva dei punti focali della pronuncia e della grafia delle parole italiane.
• Tabelle riassuntive di grammatica: facili da consultare, chiare ed esaustive, facilitano la memorizzazione di tutte le regole presentate nel volume.
• Glossario: diviso per unità, favorisce la memorizzazione del lessico appreso.
• Cosa so fare in italiano: un’utile scheda di autoverifica generale del corso.
GUIDA PER L’INSEGNANTE
La guida fa parte integrante del manuale, nel senso che non ne illustra unicamente le sezioni, ma arricchisce e completa un più ampio percorso didattico: si propongono fattivamente giochi, spunti per il dialogo in classe, esercizi complementari, eventuali alternative. Ogni attività ha la spiegazione relativa, elaborata nei minimi dettagli. Si rivolge a insegnanti madrelingua o con una conoscenza molto approfondita della lingua italiana, la cui formazione non sia esclusiva per l’insegnamento dell’italiano come lingua seconda. Ogni spiegazione ha una struttura che agevola la con -
sultazione, dando gli obiettivi generali delle singole sezioni, la descrizione dell’attività, i tempi di attuazione e il procedimento dell’intervento didattico. Nel corso delle spiegazioni si valorizza soprattutto la pratica diretta della lingua da parte degli studenti, la loro partecipazione attiva alla scoperta delle caratteristiche strutturali e espressive del nostro idioma, infine la reiterazione delle stesse come gioco di gruppo. Oltre all’attuazione pratica delle varie sezioni, si suggeriscono anche le strategie per il controllo delle attività che devono sembrare il più spontanee possibili, ma allo stesso tempo non devono degenerare nella casualità o nell’improvvisazione, né essere ancorate a passaggi rigidi. La Guida contiene:
• Suggerimenti didattici: per ogni unità vengono forniti suggerimenti dettagliati sull’uso ottimale del materiale del Libro dello Studente, al fine di semplificarne l’uso in classe.
• Verso la certificazione: questa sezione offre per ogni unità due pagine di esercizi finalizzati alla preparazione degli studenti a questo tipo di esami. Gli esercizi, divisi secondo le quattro abilità, sono ulteriormente distinti in FILA A e FILA B, in modo che gli studenti non possano copiare, pur lavorando tutti sullo stesso materiale. Il punteggio aiuta l’insegnante nel voto finale e offre una panoramica dei risultati raggiunti dalla classe.
• Esercizi supplementari: due pagine di esercizi ulteriori per ognuna delle 10 unità del Libro dello studente.
• Soluzioni e trascrizioni: questa sezione contiene tutte le soluzioni del Libro dello Studente, dell’Eserciziario e della Guida stessa. Vengono fornite anche le “soluzioni possibili” per gli esercizi aperti.
• Giochi: chiude la guida una sezione finale di Giochi per la classe, per un riepilogo e una memorizzazione attiva facili e divertenti.
13 Introduzione al corso
Suggerimenti Didattici
UNITÀ 0 - BENVENUTI
Pagine 10-11
1 Prima di procedere all’ascolto, l’insegnante scrive a grandi lettere, al centro della lavagna, la parola ITALIA.
2 Invita gli studenti a nominare alcuni oggetti, cibi o luoghi tipici dell’Italia. Può usare domande come: Cosa conoscete dell’Italia: il cibo, le città…? Conoscete attori italiani? Conoscete cantanti italiani? Conoscete cibi italiani? Che parole associate all’Italia?
3 L’insegnante divide la classe in coppie o gruppi, a seconda del numero degli studenti, e lascia loro circa 2 minuti per scrivere tutte le parole o espressioni che gli vengono in mente.
4 Riporta poi l’attività in plenum e chiede ad uno studente di dire tutte le parole che sono venute fuori nella coppia o nel gruppo.
5 Accoglie tutte le parole senza commenti e le annota alla lavagna.
6 Una volta sentite le parole di ogni singola coppia o gruppo, chiede di aprire il libro a pagina10 e di osservare bene le foto. Lascia circa un minuto di tempo.
7 Chiede di svolgere individualmente le attività di ascolto 1, 2a e 2b. Al termine, verifica in plenum.
Attività supplementare: l’insegnante può chiedere agli studenti di classificare, individualmente, le parole in base a delle categorie che loro stessi stabiliranno, ad esempio “CITTÀ” con Roma-Venezia-Pisa. La verifica va fatta in plenum.
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1 L’insegnante fa svolgere l’attività 2c. Gli studenti devono ascoltare le parole due volte, poi - a turno - devono leggerle e ripetere. In questa fase non soffermatevi su particolarità come le preposizioni (di Michelangelo, nel Canal Grande, alla Bolognese…)
2 Procedere con le attività 3 e 4.
3 Prima di procedere con l’attività 5, l’insegnante divide gli studenti a coppie, chiede loro di coprire i fumetti della foto con un foglio e li invita a fare supposizioni su ciò che stanno facendo le due persone della foto: Dove sono le due persone? Cosa fanno? Cosa dicono secondo voi?
4 Segue l’ascolto e la verifica in plenum. L’insegnante fornisce chiarimenti sui verbi “essere” e “chiamarsi”, senza presentare tutta la coniugazione.
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1 L’insegnante chiede agli studenti di ascoltare il testo dell’esercizio 6a, a libro chiuso.
2 Al termine, fa osservare in plenum il modo in cui vengono pronunciate le consonanti C e G, ma senza approfondire l’argomento, riportando solo alcuni esempi. Attività supplementare: se lo si ritiene opportuno, si possono usare alcune tecniche di memorizzazione, per esempio far ripetere ad uno studente la prima lettera, al seguente la seconda e così via. Oppure far ripetere ad uno studente una lettera, poi lo studente seguente ripete la lettera del primo studente aggiungendo la seguente e così via.
3 Per il gioco, dividete gli studenti a coppie. Preparate le lettere dell’alfabeto, scrivendole su dei pezzetti di carta, e mettetele in un sacchetto.
4 Uno studente tira a sorte una lettera e tutti i partecipanti devono scrivere una parola che inizia con quella lettera per ogni categoria. Ogni parola trovata fa guadagnare 10 punti: se due coppie trovano le stesse parole, queste valgono solo 5 punti. La coppia che per prima completa la tabella dice “stop” e vince.
Attività supplementare: il gioco può essere proposto, o riproposto, chiedendo agli studenti di scegliere loro le categorie.
UNITÀ 1 - AL BAR
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1 L’insegnante invita gli studenti ad aprire il libro a pagina 14 e a guardare con attenzione le foto dell’attività 1a per circa un minuto.
2 Divide la classe in coppie e dice loro di fare supposizioni su cosa dicono le persone nelle foto. Concede due minuti.
3 Ogni coppia riferisce le proprie ipotesi alla classe e l’insegnante le verifica in plenum.
4 Vengono fatte svolgere, individualmente, le attività 1b e 1c.
L’insegnante verifica le risposte in plenum e si accerta che tutte le parole dei dialoghi siano conosciute e chiare.
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1 L’insegnante fa ascoltare il testo dell’esercizio 2.
2 Fa leggere il dialogo agli studenti, divisi in coppie, concedendo qualche minuto perché acquistino sufficiente scioltezza nella lettura.
3 Mostra la tabella e invita gli studenti a completarla, annotando nelle apposite colonne le espressioni che hanno compreso e quelle che, invece, non sono chiare.
4 Una volta che la classe avrà terminato, l’insegnante pone l’attenzione su “Frasi utili”, concede il tempo perché ciascuno le legga e stimola gli studenti ad usarle per fare domande su quanto non hanno capito. Per agevolarli, può scrivere alla lavagna frasi come Che cosa significa pizzetta?.
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1 L’insegnante saluta la classe e chiede agli studenti quali forme di saluto conoscono.
2 Scrive alla lavagna quanto detto dagli studenti, distinguendo le formule di saluto in “formali” e “informali”.
3 Procede con le attività di ascolto 1a e 1b.
4 Al termine, focalizza l’attenzione sulle espressioni idiomatiche (Come va? Non c’è male, Alla grande, in gran forma…) chiedendo agli studenti se ne conoscono altre, che poi scrive alla lavagna.
5 Per l’attività 2 invita gli studenti ad alzarsi e girare per la classe utilizzando tutto lo spazio disponibile: devono incontrarsi e chiedersi reciprocamente “Ciao, come va?“.
Attività supplementare: l’attività 2 può essere divisa in due fasi: dapprima informale e poi formale. Un’alternativa è quella di far lanciare una pallina da uno studente ad un altro studente con cui farà il mini-dialogo.
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1 L’insegnante fa svolgere l’attività 1 di ascolto e completamento a coppie, invitando gli studenti ad ascoltare i
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dialoghi e a trovare le parole mancanti da scrivere nei fumetti. Fate una verifica in plenum.
2 Prima di passare all’attività 2, l’insegnante organizza gruppi di tre persone (due clienti e un barista) che devono creare un dialogo al bar.
3 Ogni gruppo ha qualche minuto per inventare il dialogo, che poi dirà alla classe. Il dialogo deve essere solo orale e l’insegnante chiede di usare anche le parole e le espressioni presenti nella tabella sottostante.
4 Al termine, il docente focalizza l’attenzione sull’articolo indeterminativo e invita gli studenti a dire altre parole aggiungendo il relativo articolo indeterminativo.
Attività supplementare: data l’importanza della cultura del caffè in Italia e i vari tipi di caffè elencati nella tabella, sarebbe opportuno proporre un’attività proprio sui diversi modi di bere il caffè in Italia, ad esempio ristretto, lungo, macchiato caldo, macchiato freddo, decaffeinato… A questo scopo, l’insegnante può mostrare alla classe foto dei veri tipi di caffè, chiedendo: Conoscete questo tipo di caffè? Qual è la differenza tra “macchiato caldo” e “macchiato freddo”?
Voi bevete così il caffè? Come lo bevete?. Segue una tranquilla conversazione esplicativa su questo aspetto della vita italiana, in un contesto di confronto culturale.
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1 Per stimolare la motivazione, l’insegnante precede lo svolgimento dell’attività di ascolto 1a ponendo domande che stimolino la produzione orale, in modo da sondare le competenze comunicative pregresse riguardo alla funzione del presentarsi: Cosa dici quando ti presenti a un compagno? Dici il tuo nome e il tuo Paese? Dici il tuo lavoro?
2 Chiarisce ancora l’argomento presentando gli studenti l’uno all’altro e, in questo modo, fornisce chiari modelli comunicativi.
3 Invita ogni studente a presentarsi alla classe.
4 Fa svolgere l’attività 1a.
5 Lo svolgimento dell’attività 1b si sviluppa in due fasi. 1) L’insegnante propone la lettura individuale dei dialoghi, poi assegna i ruoli dei vari personaggi e realizza una lettura drammatizzata in coppia, scambiando poi i ruoli. 2)
Invita gli studenti a completare la tabella.
Focus grammaticale: l’insegnante pone l’attenzione sul fatto che i pronomi “lui” e “lei” hanno la stessa forma verbale di “Lei” (Lei di cortesia). Fa notare anche la presenza o l’assenza dell’articolo davanti a “Signor…”, “Signora…” e fate dedurre agli studenti la regola. Per la funzione del chiedere e dire la provenienza si sofferma sulla formula “Di dove sei?” “Sono di…”.
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1 Fa svolgere l’attività 2 come da consegna.
2 Prima di procedere all’attività 3, invita a osservare e leggere con attenzione i fumetti, ponendo l’attenzione su quante persone sono presenti, al fine di individuare le forme singolari e plurali.
3 Forma le coppie e fa leggere i dialoghi.
4 Fa completare la tabella del verbo ESSERE individualmente e fa la verifica in plenum.
Attività supplementare: dopo la verifica si possono aggiungere altre domande, come ad esempio, sulla provenienza di
personaggi famosi: Di dove è Gerard Depardieu? Gerard Depardieu è inglese? Di dove sono Paolo Sorrentino e Carlo Verdone?
Le domande possono essere poste dall’insegnate, ma anche da uno studente ad un suo compagno. Questo per praticare le formula viste in precedenza.
Pagine 20 e 21
1 Prima di procedere all’attività 1a, l’insegnante invita gli studenti ad ascoltare a libro chiuso, se è necessario anche più di una volta.
2 Terminato l’ascolto, verifica le informazioni che gli studenti sono riusciti a capire ponendo domande quali: Quante persone sono? Che rapporto c’è tra di loro? Dove sono?
3 Fa aprire il libro e invita gli studenti, a coppie, a svolgere l’attività di Sì/No.
4 Invita gli studenti a leggere il dialogo, chiarendo però che è presente un tempo verbale che loro ancora non conoscono e chiedendo loro di sottolinearne le forme.
5 Fa completare la tabella dell’esercizio 1b.
6 Ne attiva l’uso in conversazioni di cui dà prima qualche esempio, indicando oggetti che sono nella classe: Io ho la borsa. Lei ha il quaderno. Lui ha lo zaino
7 Invita gli studenti a fare la stessa cosa, componendo frasi dello stesso tipo.
8 Invita gli studenti a completare individualmente la tabella dell’attività 2 con l’articolo determinativo e procede alla verifica in plenum.
9 Procedere con l’attività 3 a pagina 21. Attività supplementare: per rafforzare la memorizzazione di parole già viste nell’unità, può invitare uno studente a dire il nome di un oggetto, il suo vicino dirà l’articolo e così via. Per ampliare il lessico è possibile utilizzare anche parole nuove.
10 Per svolgere l’attività 4, il docente divide la classe in coppie e fa ricercare a pagina 17 tutte le parole relative al bar, comprensive del loro articolo determinativo. Vince la coppia che, in 2 minuti, ne trova di più.
11 Per l’attività 5, prima di passare all’attività di ascolto, il docente divide la classe in coppie e chiede di scrivere per esteso i numeri in italiano da 0 a 10.
12 Si procede all’ascolto e alla correzione, invitando infine gli studenti a ripetere i numeri.
13 Prima di far svolgere l’attività 6, il docente fa scrivere il numero in cifre vicino a quello in lettere, poi si procede con l’ascolto e con la verifica in plenum.
14 Per il gioco si consiglia di mettere gli studenti in cerchio.
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1 Prima di far svolgere l’attività 1c, l’insegnante richiama alla memoria alcuni suoni sentiti nell’Unità 0 - Benvenuti, ponendo domande come: Chi ha realizzato il David?
A Venezia si va in……, Il nome di uno dei più famosi vini Italiani
2 Vengono svolte le attività 1 e 2, da verificare in plenum.
3 Prima dell’attività 3, l’insegnante scrive alla lavagna alcuni nomi e cognomi italiani poi chiede agli studenti di dire il nome di qualche loro amico italiano o, se non ne hanno, di qualche personaggio pubblico che conoscono (un attore, uno stilista, un politico…)
15 Suggerimenti Didattici
Suggerimenti Didattici
4 Divisi in coppie, ogni studente detta il nome al suo compagno e viceversa.
Focus pronuncia: prima di passare all’attività 4 è importante far capire agli studenti la valenza comunicativa dell’intonazione in italiano. Il docente farà quindi una serie di esempi per chiarire il tono delle affermazioni o delle domande, riprendendoli dalle attività svolte nelle pagine precedenti: Di dove sei? Sono di Roma - Cosa prendi? Prendo un cornetto
5 Procede con l’ascolto e poi verifica insieme a tutta la classe
Attività supplementare: per avvicinare gli studenti a testi di maggior difficoltà e per approfondire un aspetto della cultura italiana, quello del caffè, è possibile proporre l’attività “L’angolo del web - I caffè storici di Torino”, come attività da svolgere come compito a casa.
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1 L’insegnante spiega studenti che l’attività che segue è utile ad introdurre alcuni elementi culturali legati all’Italia.
2 Chiede agli studenti di guardare le foto e dire tutto ciò che viene loro in mente.
3 Scrive alla lavagna le parole, le frasi espresse dagli studenti.
4 Invita gli studenti a leggere i testi e svolgere le attività che seguono, sottolineando che non è importante capire ogni singola parola.
5 Una volta verificate le risposte, fa un’analisi più approfondita, se richiesta dagli studenti.
IN GENERALE
Presentazione - Ascolto e comprensione
È opportuno stimolare la motivazione a intraprendere l’attività facendola precedere da domande che sollecitino la produzione orale. Questo ha il doppio scopo di rompere il ghiaccio e sondare le conoscenze lessicali e le competenze comunicative pregresse degli allievi riguardo alla funzione del presentarsi. Si consiglia di far ascoltare i testi due volte prima di dare l’indicazione di esecuzione dell’esercizio. Dopo lo svolgimento, fare ascoltare i brani ancora una volta, o se necessario più volte, per l’autocorrezione. Infine si può invitare ciascun allievo a presentarsi provando a usare le formule ascoltate. Proporre la lettura individuale dei testi già ascoltati e correggere eventuali errori di fonologia. Successivamente assegnare i ruoli dei vari personaggi e realizzare una lettura drammatizzata in coppia, scambiando di volta in volta i ruoli.
UNITÀ 2 - IN CLASSE
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1 L’insegnante forma delle coppie e lancia l’attività 1a.
2 Stimola delle ipotesi sulle situazioni delle foto, ponendo domande come: Dove sono le persone? Di che nazionalità sono, secondo voi? Se il livello della classe lo permette, può aggiungere altre domande, quali: Che rapporto potrebbe esserci tra di loro? Che cosa stanno dicendo?
3 Sulla base delle ipotesi fatte dalla classe, l’insegnante porta l’attenzione degli studenti su alcuni oggetti che si vedono nelle foto (quaderno, libro, penna ecc.)
4 Scrive alla lavagna le parole dette e ne aggiunge altre che
gli studenti non conoscono.
5 Prosegue con l’attività di ascolto 1b.
6 Conclude con l’ascolto dell’attività 1c e procede con un confronto a coppie sulle risposte date.
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1 Prima di procedete all’ascolto dell’attività 1d, l’insegnante chiede agli studenti se conoscono le parole relative alle foto. Poi spiega il compito e chiede di svolgerlo individualmente.
2 Prima di procedere con l’attività 2, se vuole, l’insegnante può porre delle domande su come gli studenti pensano che siano le famiglie italiane, senza approfondire il tema, in modo da introdurre l’argomento da un punto di vista lessicale.
3 Dedica un momento a chiarire la parola “nipote”, in quanto può essere relativa sia alle parole “zio” e “zia” o “nonno” e “nonna”.
4 Scrive alla lavagna, come modello, frasi relative a se stesso come: Sono sposato/a, Ho due figli…
5 Prima di svolgere l’attività 3, l’insegnante chiede di osservare con attenzione le foto dei ragazzi e di leggere insieme le descrizioni.
6 Invita gli studenti a guardarsi intorno e a trovare dei compagni con le stesse caratteristiche fisiche dei personaggi delle foto. A questo punto gli studenti dovranno creare delle frasi come quella dell’esempio.
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1 Prima di lanciare l’attività 1, l’insegnante invita gli studenti a leggere, nella tabella, le frasi che dovranno essere inserite nel dialogo, frasi che già hanno sentito nell’ascolto.
2 Dopo l’ascolto, si procede con un confronto a coppie.
3 Prima di svolgere l’attività 2, l’insegnante scrive alla lavagna la parola “lavoro” e chiede agli studenti di dire quali professioni conoscono in italiano (o anche in lingua madre), riportandole alla lavagna.
4 Chiede agli studenti di leggere i nomi di professione nella tabella, anche per chiarire la pronuncia del suono -GN (insegnante).
5 Invita la classe a completare la tabella con altri nomi di professione.
6 Gli studenti hanno già imparato che i sostantivi femminili finiscono in -a , quelli maschili in -o e che i sostantivi in -e hanno un’unica desinenza per il maschile e femminile e gli studenti si accorgeranno che lo stesso vale per i nomi in -ista. L’insegnante chiede, quindi, di fare altri esempi di professioni in -ista. Se durante l’attività vengono fuori nomi di professione come “medico”, fa notare come, ancora oggi, per alcune professioni si usa prevalentemente il maschile (fa esempi come: architetto, sindaco, magistrato ecc.). Probabilmente durante l’attività verranno fuori altre professioni (che l’insegnante scriverà alla lavagna) quali “casalinga”, “pensionata/o”, “laureanda/o”, “disoccupata/o” ecc. e il docente, facendo notare la tabella con il verbo “fare”, ne spiegherà l’uso limitato alle professioni.
7 In seguito chiede a uno degli studenti che lavoro fa un
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compagno di classe, ad esempio “Che lavoro fa Pablo?”. Lo studente deve rispondere sia usando il verbo “fare” sia il verbo “essere”, per esempio: “Pablo fa il medico / Pablo è medico”. Lo studente, a sua volta, farà una domanda simile ad un compagno e così via.
Attività supplementare: L’insegnante invita gli studenti a scrivere un breve testo riassuntivo su se stessi, usando le formule e i vocaboli imparati in precedenza, incoraggiandoli ad usare il dizionario solo se necessario. Ad esempio: Mi chiamo Mary, sono inglese, di Londra. Sono sposata e ho due figli e un nipote, faccio l’insegnante
8 Prima di procedere all’attività 3, mostra alla classe un oggetto che loro già conoscono, per esempio un libro, chiedendo: “Come si chiama questo in italiano?”. Lascia rispondere agli studenti e poi riporta la risposta corretta alla lavagna: “Si dice libro”.
Pagina 27
1 Invita gli studenti a guardare le foto e a leggere e frasi dell’attività 1, assicurandosi che non ci siano problemi con i nuovi vocaboli. Una domanda che sicuramente faranno gli studenti sarà: “Cosa significa ecco”?. Dopo averli invitati a fare delle ipotesi, l’insegnante si limiterà a spiegarne solo un uso: “Ecco viene usato per indicare qualcosa che si mostra o si dà”.
2 Chiede alla classe di formulare delle ipotesi sulla formazione dei plurali e di completare la tabella.
3 Chiede di aggiungere l’articolo determinativo, sia singolare che plurale, ai vocaboli visti nelle unità precedenti: caffè, pizzetta, aperitivo ecc.
4 Terminata l’attività, si procede con il gioco.
Pagine 28-29
1 L’insegnante fa ascoltare il dialogo dell’attività 1a per due volte − a libro chiuso − e chiede agli studenti di scambiarsi delle informazioni su ciò che sono riusciti a comprendere.
2 Chiede di aprire il libro e di ascoltare di nuovo il dialogo e, a coppie, di rispondere alle domande di “Sì” e “No”.
3 Procede con l’attività 1b e, in seguito, fa lavorare gli studenti in coppia, chiedendo loro di assumere i ruoli di Giorgio e Sandro e di leggere il dialogo.
4 L’insegnante invita gli studenti a concentrarsi sulle espressioni idiomatiche. Scrive alla lavagna le loro ipotesi, aiutandoli ad arrivare al significato, e li invita ad ascoltare di nuovo il dialogo e a sottolineare i verbi che riconoscono. Infine, in coppia, completano l’attività inserendo i verbi.
5 Invita gli studenti, sempre in coppia, a completare le frasi dell’attività 2, senza dare spiegazioni sulle coniugazioni.
6 Chiede agli studenti di formare tre frasi, una con un verbo in -are, una con un verbo in -ere e una con un verbo in -ire. Possono utilizzare i verbi che sono nella tabella, ma anche altri che loro conoscono.
Attività supplementare: in coppia, uno degli studenti dice una frase, dicendo però BIP al posto del verbo, come “Io BIP benissimo il francese!”. L’altro studente deve indovinare il verbo.
7 L’attività 3 va svolta individualmente, ma è molto impor-
tante che gli studenti conoscano tutti i termini. Qualora qualcuno non li conoscesse, l’insegnante invita gli altri studenti a spiegarne il significato.
8 Terminata l’attività, invita uno studente a usare le “Domande utili” per farne una a un suo compagno, che risponderà. Ad esempio: “Come si chiama il cuoco?”, “Che cosa fa Maria?”, “Perché Elizabeth è a Sidney?”.
Pagina 30
1 L’insegnante scrive alla lavagna queste tre frasi: “Io ho 40 anni”, “Tu quanti anni hai?”, “Lei quanti anni ha?”.
2 Chiede ad uno studente di porre la domanda ad un compagno (sia in modo formale che in quello informale); il suo compagno risponde e pone la stessa domanda al successivo, e così via.
3 L’insegnante fa ascoltare i numeri dell’attività 1 una prima volta a libro chiuso, una seconda a libro aperto, chiedendo di svolgere l’attività.
4 Fa ripetere i numeri varie volte se necessario e fa lavorare sulla pronuncia.
5 Legge insieme agli studenti la tabella “Le decine più”
6 Si procede con l’attività 2 e, qualora fosse necessario, si fanno leggere i numeri più di una volta.
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1 L’insegnante divide gli studenti a coppie, uno di loro sarà Marta, la studentessa, e l’altro Sabina, la segretaria.
2 Lo studente che ha il ruolo di Sabina fa delle domande per compilare il modulo di iscrizione. Le domande e le risposte si devono basare sul modulo di iscrizione presente nell’attività. Poi gli studenti dovranno invertire i ruoli. L’insegnante può anche proporre agli studenti di completare la scheda d’iscrizione con i loro dati o di crearsi una “vita diversa”, cioè usando il nome che vorrebbero avere, l’età che si sentono, la professione che vorrebbero svolgere ecc.
3 L’insegnante prosegue con l’attività di ascolto 2a. Fa ascoltare il dialogo una prima volta a libro chiuso, una seconda chiedendo agli studenti di prendere appunti su ciò che ascoltano. Poi verifica la comprensione generale ponendo alcune domande come “Di dove è Maria?”, “Chi è ingegnere?”.
4 Al terzo ascolto, si passa al completamento.
5 Gli studenti completano la regola, come richiesto nell’attività 2b, senza l’aiuto dell’insegnante, che interviene solo in caso di difficoltà.
6 Prima di procedere all’attività 3, l’insegnante chiede ad ogni studente di formulare una frase come “Vivo in Inghilterra, a Londra”.
Pagina 32
1 Prima di passare all’ascolto dell’attività 1, l’insegnante fa leggere ad alta voce le parole, anche più di una volta se necessario. Lo scopo è quello di far notare la pronuncia di alcuni suoni consonantici.
2 L’insegnante si limita a scrivere alla lavagna la regola: La pronuncia di alcune suoni consonantici (c, g e sc) dipende dalle vocali che li seguono. Se sono seguite da e, i (suono dolce) oppure da a, o, u (suono duro).
17 Suggerimenti Didattici
Suggerimenti Didattici
3 Scrive degli esempi come “cane”, “ascolto”, “sconto” e chiede agli studenti di aggiungerne altri.
Attività supplementare: Data la presenza del verbo “finire” nell’esercizio, l’insegnante può chiedere di coniugare altri verbi che gli studenti conoscono o hanno già sentito, come “capire”, “pulire”, ecc.
4 Per il plurale dei nomi con desinenza -co/-ca l’insegnante chiede agli studenti di provare a dedurre la regola.
5 Poi la scrive alla lavagna: al femminile, il plurale di questi sostantivi/aggettivi è sempre -che. Al maschile, il plurale si ha -chi se l’accento è sulla penultima sillaba; si ha la desinenza -ci se l’accento è sulla terzultima sillaba. Aggiunge altri esempi e chiede agli studenti di formare il plurale. Esempi: antica, gioco, banco, tipico, magico…
6 Gli studenti procedono all’ascolto dell’attività 2, prima però l’insegnante fa notare le freccette che indicano l’intonazione. Infine, fa leggere ad alta voce il dialogo.
7 Per la parte “L’angolo del web”, dato che si parla di istruzione, sarebbe interessante che l’insegnante proponesse alcune informazione sull’istruzione in Italia.
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1 L’insegnante chiede agli studenti di leggere solo il titolo e chiede “Secondo voi, perché tante persone studiano italiano?”. Ascolta le risposte e invita gli studenti a leggere a bassa voce il testo, senza preoccuparsi di capire tutto, e a svolgere l’attività 1. In seguito il testo verrà letto a voce alta e verranno verificate le risposte.
2 A questo punto l’insegnante aiuta lo studente a capire il significato delle parole non conosce.
3 La classe è invitata a procedere con l’attività 2.
4 Infine l’insegnante invita gli studenti a scrivere la loro personale motivazione. Attività supplementare: l’insegnante potrebbe riportare alla lavagna i due diversi modi per esprimere una motivazione (per + sostantivo “Studio italiano per piacere”, perché più verbo “Studio italiano perché amo l’Italia”).
5 L’insegnante infine invita gli studenti ad alzarsi e ad intervistare i compagni per trovare quelli che hanno la stessa motivazione.
6 In conclusione, l’insegnante divide gli studenti in gruppi e chiede loro di raccontare cosa è emerso dalle interviste.
UNITÀ 3 − PER STRADA
Pagina 36 - 37
1 Per elicitare il lessico, l’insegnante chiede di descrivere le foto dell’attività 1a.
2 Divide gli studenti a coppie e chiede loro di scrivere un semplice e breve dialogo per ogni immagine e poi presentarlo alla classe.
3 Dopo essersi assicurato che con questa attività gli studenti abbiano il contesto necessario cioè le parole chiave, procede all’attività 1b.
4 Segue una verifica in plenum e si procede al confronto tra i dialoghi dell’esercizio e quelli scritti in precedenza dagli studenti.
5 Con l’attività 1c, l’insegnante invita ad ascoltare di nuovo
i dialoghi e a sottolineare le parole e le espressioni non conosciute. Gli studenti possono, prima, aiutarsi reciprocamente e poi rivolgersi all’insegnante.
6 L’insegnante invita gli studenti a guardare la mappa dell’attività 2 e chiede loro se conoscono alcune espressioni legate alle informazioni stradali (a destra, a sinistra, accanto…) facendo semplici domande su luoghi a loro noti, come la scuola: Dove si trova la biblioteca? Dove si trova la segreteria?
7 Divide gli studenti a coppie e li invita a completare i dialoghi guardando la cartina. I dialoghi verranno poi letti.
8 Si procede all’ascolto e al completamento dei dialoghi.
9 L’insegnante chiede di ascoltare di nuovo i dialoghi individualmente e di completare le tabelle dell’attività 3. Si prosegue con la lettura e la verifica in plenum.
10 Chiede agli studenti di individuare, nei dialoghi, le espressioni che possono usare per chiedere indicazioni stradali, per dare informazioni, per introdurre una domanda, per chiedere di ripetere. In questo modo l’insegnante ha evidenziato alcune forme dei verbi potere e dovere (Come posso arrivare alla stazione?)
11 Invita poi gli studenti a completare la tabella con i verbi “potere” e “dovere”.
Attività supplementare 1: l’insegnante può chiedere di individuare anche le espressioni che si usano per ringraziare (grazie, grazie mille, grazie tante) e per rispondere ad un ringraziamento (di niente, si figuri, non c’è di che).
Attività supplementare 2: per esercitarsi a chiedere e fornire indicazioni stradali l’insegnante forma delle coppie e chiede loro di usare la mappa. Uno studente sceglie un punto sulla mappa e chiede informazioni sulla strada da fare, l’altro studente spiega come il luogo. Prima di dar il via all’attività, l’insegnante riporta l’attenzione sulla tabella dei verbi e sulle espressioni idiomatiche che dovranno essere usate nel dialogo.
Pagine 38 - 39
1 L’insegnante organizza uno spidergram alla lavagna e, intorno alla parola CITTÀ, scrive tutte le parole dette dagli studenti. Un’alternativa è quella di chiedere agli studenti di alzarsi e scrivere loro stessi alla lavagna le parole che gli vengono in mente.
2 Invita gli studenti a guardare la piantina dell’attività 1a e si assicura che siano chiare le parole utili.
3 Chiede agli studenti di passare all’attività 1b, facendo loro fare delle ipotesi sulla differenza tra “essere” e “esserci” e sulla regola del “c’è / ci sono”. Dopo che tutte le ipotesi sono state presentate, l’insegnante può dare la spiegazione e gli studenti possono completare la tabella.
4 Chiede ad ogni studente almeno due cose che per lui sono importanti in una città e lo invita a scriverne il nome prima nell’esercizio 2a e poi sulla cartina di pagina 38, come indicato dall’attività 2b.
5 Procede con lo svolgimento individuale dell’attività di ascolto 3 e chiede di individuare i luoghi.
6 Svolta l’attività, chiede agli studenti di confrontarsi a coppie.
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7 In conclusione, propone di nuovo l’ascolto e invita gli studenti, in modalità individuale, a segnare i luoghi sulla cartina.
8 Per l’attività 4, fa osservare bene la consegna e si assicura che sia chiara.
9 Focalizza l’attenzione degli studenti sulle espressioni di luogo presenti nella tabella, chiedendo di usarle nei loro dialoghi. Se fosse necessario verifica in plenum qualche espressione non chiara, lavorando con tutta la classe. Attività supplementare: per esercitarsi sui vocaboli e le espressioni visti in precedenza l’insegnante chiede agli studenti di scrivere cosa c’è vicino a casa loro: A destra c’è la stazione, all’angolo ci sono due supermercati…
Pagine 40 - 41
1 Prima di procedere con attività 1, l’insegnante chiede agli studenti “Cosa posso comprare in tabaccheria?” e riporta alla lavagna tutte le parole dette. Poi procede con le domande: “Cosa posso comprare in un negozio di abbigliamento?” e così via.
2 Al momento di svolgere l’attività 1, l’insegnante divide gli studenti a coppie e chiede loro di riportare i nome dei prodotti sotto al nome del negozio.
3 Segue una verifica con tutta la classe.
4 Si procede con le attività 2a e 2 b.
5 L’insegnante chiede agli studenti di sottolineare nel dialogo, con colori diversi, le parole che si usano per chiedere il prezzo e quelle che si usano per chiedere come pagare e poi li invita a svolgere l’attività 2c.
6 Per il Role-Play di pagina 41 divide gli studenti a coppie e si assicura che tutti abbiano capito cosa devono fare, lasciandoli poi lavorare da soli, senza intervenire. Al termine, ogni coppia presenterà il suo dialogo alla classe.
7 Prima di far svolgere l’attività 3, l’insegnante chiede agli studenti se sanno come si chiamano alcuni mezzi di trasporto e riporta le parole alla lavagna.
8 Chiede di guardare le foto dell’attività 3 e di dire a quale mezzo di trasporto si riferiscono.
9 Divide gli studenti a coppie e chiede di provare a descrivere le foto, in modo da far emergere alcune parole relative ai mezzi di trasporto e al modo di chiedere l’ora.
10 Fa svolgere l’attività 4 singolarmente, avvertendo però che il numero dei dialoghi è inferiore al numero degli orologi presenti nell’attività.
11 Poi passa ad una verifica in plenum e sottolinea forme come “è l’una”, “è mezzogiorno”, è “mezzanotte”. Aggiunge ulteriori informazioni, cioè che a partire da “meno venti” (immagine h) esiste la possibilità di dire “Sono le cinque meno venti”, ma anche “Sono le quattro e quaranta” e che in italiano si può dire sia “mezzo” che “mezza”.
Pagine 42 - 43
1 L’insegnante invita gli studenti ad ascoltare il dialogo a libro chiuso e poi chiede di descrivere la situazione, basandosi su ciò che hanno capito.
2 Procede con l’attività 1a e attua una verifica in plenum.
3 Dopo l’ascolto e la lettura dell’attività 1b, chiede di sottolineare le espressioni, ma anche le parole che gli studenti non conoscono.
4 Segue con una spiegazione di tali parole con tutta la classe.
5 Infine, chiede poi di sottolineare le forme del verbo “sapere” presenti nel dialogo e di completare la tabella dell’attività 1c.
6 Prima di far svolgere l’attività 2, focalizza l’attenzione sull’espressione “a mani vuote”.
7 Divide gli studenti a coppie e chiede di completare il dialogo, procedendo poi all’ascolto e alla verifica.
8 Per l’attività 3a, indirizza l’attenzione degli studenti sulle forme del verbo “andare” e “venire”, aiutandosi con i fumetti presenti nell’attività.
9 Invita gli studenti a completare la tabella dell’attività 3b.
10 Fa svolgere l’attività 4 a coppie.
11 Focalizza l’attenzione sui cambiamenti dei pronomi personali accompagnati da preposizioni.
Attività supplementare: l’insegnante può chiedere agli studenti, divisi in coppie, di inventare un dialogo, che può essere anche scritto, sul modello di quello dell’attività 4 e di presentarlo poi alla classe.
12 Per l’attività 5, innanzitutto l’insegnante invita gli studenti ad osservare il cambiamento delle preposizioni accompagnate dall’articolo.
13 Fa leggere le frasi riportate nell’attività e chiede agli studenti, divisi in coppie, di fare delle frasi in cui devono usare queste preposizioni articolate.
14 Segue poi il completamento dell’esercizio sempre a coppie.
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1 L’insegnante invita gli studenti a leggere il titolo della pagina, facendo attenzione alle domande poste, anche per esercitarsi sulla pronucia di “QU”.
2 Chiede agli studenti se capiscono il significato di queste domande.
3 Prima di procedere all’attività di ascolto 1a, chiede agli studenti di completare il dialogo a coppie.
4 Passa, poi, all’ascolto e alla lettura dei dialoghi. Chiede “Che differenza c’è tra questo e quello?”, “Che cosa indica uno e cosa indica l’altro?” e invita gli studenti a parlare tra di loro. In plenum cerca di farli arrivare alla regola. Attività supplementare: invita gli studenti, sempre a coppie, a creare dei mini dialoghi come quelli che hanno sentito in precedenza, per facilitare memorizzazione e naturalezza nell’esprimersi.
5 Riguardo all’unità 2, l’insegnante spiega che ascolteranno una lista di parole e invita a concentrare l’attenzione sulla differenza tra vocale “aperta” e vocale “chiusa”.
6 A questo scopo, innanzi tutto fa leggere le parole, poi procede con l’ascolto e la ripetizione, se è necessario, varie volte.
7 Procede con l’angolo del web “Cosa si porta a cena?”, invitando gli studenti a dire le differenze che ci sono tra l’Italia e il loro Paese.
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1 L’insegnante pone delle domande agli studenti quali “Avete mai preso il treno in Italia?”, “Che viaggio avete fatto?” “Cosa ne pensate dei treni italiani?”.
19 Suggerimenti Didattici
Suggerimenti Didattici
2 Invita gli studenti a leggere il testo, rassicurandoli che non è necessario capire tutte le parole.
3 Chiede di svolgere le attività 1 e 2.
4 Segue la verifica in plenum e l’insegnante conclude spiegando il significato delle eventuali parole che gli studenti non conoscono.
UNITÀ 4 AL RISTORANTE
Pagine 46 − 47
1 L’insegnante invita gli studenti a pensare a un locale dove sono andati a mangiare recentemente e chiede loro di ricordare il maggior numero di parole (il luogo, cosa hanno mangiato, l’atmosfera ecc.), al fine di anticipare alcuni vocaboli.
2 Poi chiede agli studenti di descrivere le foto dell’attività 1a: in particolare, chiede di nominare i luoghi rappresentati e di provare a nominare qualche cibo che si può trovare in questi luoghi.
3 Dà ulteriori informazioni su “osteria” e “trattoria”, parole che sicuramente non sono chiare agli studenti e, infine, invita la classe a svolgere l’attività 1a, senza dare alcuna spiegazione grammaticale.
4 Dopo essersi assicurato che gli studenti abbiano capito i contesti di riferimento, li invita a svolgere le attività di ascolto 1b e 1 c.
5 Propone di svolgere l’attività 1d a coppie e, insieme alla classe, verifica tutte le espressioni che non sono chiare.
6 Infine chiede di completare la tabella.
Pagina 48 - 49
1 L’insegnante divide gli studenti in gruppi e chiede di fare una lista dei piatti italiani che conoscono. In seguito confronterà la loro lista con i piatti raffigurati nell’attività 1b.
2 Individualmente fa eseguire le consegne delle attività 1 a e 1b.
3 Prima di passare all’attività 2a, chiede se gli studenti conoscano il significato di “antipasti”, “primi”, “secondi”, “contorni” ecc. e se abbiano mai mangiato in un ristorante italiano. Se la risposta è affermativa, li fa parlare del menù del ristorante, se la risposta è negativa chiede cosa vorrebbero ci fosse nel menù.
4 Invita a svolgere le attività 2a e 2b.
5 Sempre a coppie fa eseguire l’attività 3.
6 Dopo la verifica, focalizza l’attenzione sui pronomi diretti. Invita gli studenti a rivedere nell’attività 3 le paroline che servono per evitare le ripetizioni. Ripropone la domanda “Come sono le lasagne?” e spiega che la risposta “Buonissime! La nostra cuoca bolognese fa le lasagne” presenta una ripetizione che può essere evitata con il pronome.
7 Invita gli studenti a svolgere l’attività 4.
8 Dopo la verifica, procede con l’attività 5, facendo notare che è possibile usare il riquadro con la coniugazione del verbo “fare”.
9 Per l’attività 6a, divide gli studenti in gruppi e si accerta che il compito sia chiaro e che nessuno abbia dubbi, dato che dovranno usare le frasi riportate nella tabella e il lessico visto in precedenza. Alla fine gli studenti drammatizzano il dialogo di fronte alla classe (attività 6b).
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1 Per introdurre il tema l’insegnante chiede agli studenti come si chiamano i principali pasti in italiano, dove mangiano di solito, a che ora mangiano, cosa mangiano.
2 Li invita a guardare le foto dell’attività 1 e a descriverle.
3 Li divide in coppie e li invita a svolgere l’attività 2a.
4 Per l’attività 2b ribadisce che le frasi non sono in ordine.
5 Dopo la verifica, chiede agli studenti di sottolineare le parole o le espressioni che non conoscono e, insieme a tutta la classe, si cercherà di capirne il significato. Ci si concentrerà sulle espressioni riportate nella tabella sottostante “restare leggero” e “scappo via”.
6 Propone di nuovo l’ascolto nell’attività 2c, a coppie, e dopo invita a completare la coniugazione dei verbi “preferire” e “mangiare”.
7 Per l’attività 3, l’insegnante forma dei gruppi e dice di chiedere informazioni sulle abitudini alimentari dei compagni.
8 Conclude facendosi dire cosa è venuto fuori dal lavoro di gruppo riguardo alle diverse abitudini alimentari.
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1 L’insegnante invita gli studenti a leggere i fumetti sulla foto dell’attività 1 e a eseguire la consegna.
2 Prima di svolgere l’attività 2, invita gli studenti a leggere di nuovo i fumetti per scoprire quando si usa “mi piace/ mi piacciono”. Lascia un po’ di tempo per discuterne, e poi riporta l’attività in plenum, guidando gli studenti nella formulazione della regola.
3 Per preparare l’attività 3, l’insegnante chiede agli studenti di pensare ad una lista di piatti che a loro piacciono e una lista di piatti che a loro non piacciono e di riportarli nella tabella.
Pagine 52 - 53
1 L’attività 1 può essere trasformata in un gioco a squadre. Gli studenti devono completare l’elenco degli oggetti che ci sono nella tavola apparecchiata nell’immagine.
2 L’attività 2 va svolta ascoltando il dialogo a libro chiuso e l’insegnante chiede di ascoltare e di prendere appunti su quanto si ascolta.
3 L’insegnante chiede la descrizione del dialogo. Chiede poi di ascoltare di nuovo e di rispondere alle domande.
4 Focalizza poi l’attenzione degli studenti sulle espressioni idiomatiche e, dopo essersi assicurato che ne abbiano capito il significato, invita gli studenti a creare dei mini-dialoghi in cui devono utilizzare queste espressioni. I mini-dialoghi verranno poi presentati davanti alla classe.
5 Per svolgere l’attività 3 l’insegnante invita gli studenti ad ascoltare di nuovo il dialogo. In seguito attira l’attenzione sulla differenza tra “buono” e “bene”, scrivendo degli esempi e facendone fare altri agli studenti. Infine, fa completare la tabella.
6 Invita poi a svolgere l’attività 4.
7 Per l’attività 5 l’insegnante chiede di descrivere le foto.
8 Invita poi ad ascoltare e a completare i dialoghi.
9 Conclude, chiedendo agli studenti qual è secondo loro la differenza tra “scontrino” e “conto”.
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1 L’insegnante divide gli studenti in coppie e li invita a leggere e a rispondere alle domande dell’attività 1a. L’attività può essere svolta anche come gioco. Vince la squadra che termina prima e dà più risposte corrette.
2 L’insegnante fa completare l’attività 1b, invitando gli studenti ad osservare l’uso della preposizione “da”, avvalendosi anche del riquadro grammaticale accanto. Può chiedere agli studenti di aggiungere altre frasi con i due usi della preposizione “da”.
3 Invita gli studenti ad ascoltare il dialogo dell’attività 2 più volte e di seguire la consegna.Fa leggere i dialoghi anche più volte agli studenti incoraggiandoli ad applicare l’accento intonativo.
4 Dato che molti chef italiani sono famosi nel mondo prima di passare a “L’angolo del web” l’insegnante chiede agli studenti se conoscono qualche chef italiano. In seguito chiede di svolgere l’attività.
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1 Chiede agli studenti di leggere il testo, sottolineando che non è necessario che capiscano tutte le parole.
2 A coppie fa svolgere l’attività 1 e 2.
UNITÀ 5 - A CASA
Pagine 58 - 59
1 Per elicitare il lessico chiave l’insegnante pone agli studenti domande quali: Dove abiti? Com’è la tua casa?
2 Poi chiede di descrivere le foto ambientate di pagina 58.
3 Scrive alla lavagna le parole che gli studenti non conoscono e li invita a svolgere l’attività 1a.
4 Fa notare come con le parti della casa venga utilizzata la preposizione “in”.
5 Chiede agli studenti di descrivere la propria casa cercando di utilizzare le parole emerse durante la descrizione delle foto e durante lo svolgimento dell’attività 1a.
6 Passa allo svolgimento dell’esercizio 1b, rispondendo ad eventuali richieste degli studenti sugli aggettivi.
7 Ora che gli studenti hanno il lessico necessario, chiede di scrivere due frasi per descrivere due foto a loro scelta. L’attività 1c può essere fatta a coppie. Può aggiungere un’ulteriore attività, cioè scrivere due frasi per descrivere la loro casa.
8 Conclude con la lettura delle frasi.
Pagine 60 - 61
1 Prima di far svolgere l’attività 1a, l’insegnante avvisa gli studenti che dovranno prendere degli appunti, quindi descrive loro la situazione, senza entrare nei particolari.
2 Li invita a svolgere l’attività 1a, che poi verifica in plenum.
3 Passa all’attività 1b, finalizzata ad un secondo ascolto attento della telefonata.
4 Chiede di ascoltare di nuovo e completare la tabella dell’esercizio 1c e verifica in plenum.
5 Al termine della verifica chiede agli studenti se conoscono altre frasi utili per questo tipo di situazioni comunicative.
6 Divide gli studenti a coppie e chiede loro di creare loro una telefonata, utilizzando le formule riportate nella tabella e di presentarla alla classe.
7 Invita gli studenti a completare la tabella dell’attività 2, sugli aggettivi possessivi.
8 Dopo il completamento e la verifica, guida gli studenti nella ricostruzione della regola.
9 Volendo, può fare praticare i possessivi ponendo domande a cui gli studenti devono rispondere usando il possessivo come: Qual è il tuo piatto preferito? Chi è il vostro migliore amico?
10 Ripropone il dialogo e chiede agli studenti di scrivere le frasi dove compare la preposizione “da”. Se necessario, ferma il dialogo per una miglior comprensione.
11 Prima di focalizzare l’attenzione sul riquadro grammaticale sottostante, invita gli studenti a provare a spiegare le funzioni di “da”.
12 Infine, chiede agli studenti di fare degli esempi (possono essere sia scritti che orali) con la preposizione “da”, sulla base del riquadro grammaticale.
Pagine 62 - 63
1 A libro chiuso chiede agli studenti se conoscono i mesi dell’anno e li scrive alla lavagna.
2 Divide gli studenti a coppie e poi li invita a leggere i mesi prima di svolgere l’attività 1.
3 Li invita poi a svolgere l’attività.
4 Prima di passare all’attività 2, l’insegnante lascia qualche minuto affinché gli studenti possano osservare le immagini che illustrano varie attività che si possono fare durante la giornata.
5 Poi li invita a leggere le frasi sotto le immagini, sia per la pronuncia sia per verificare se gli studenti fanno effettivamente queste cose.
6 Fornisce gli studenti un verbo essenziale per poter svolgere l’attività 2, il verbo “uscire”, di cui poi verifica la pronuncia della coniugazione.
7 Infine, chiede di svolgere l’attività 2: se gli studenti non fanno le attività rappresentate nelle foto, scrive alla lavagna i nuovi verbi.
8 Focalizza l’attenzione sul riquadro “Grammatica attiva” e invita a completare la tabella, rassicurando gli studenti sul fatto che l’argomento è complesso e che non esistono regole per tutti i casi.
9 Invita gli studenti a trovarne alcune regole insieme, per esempio: “davanti ad un infinito usiamo a”, “davanti a parole che finiscono in -eria e -teca usiamo la preposizioni in”.
10 Raccomanda agli studenti di leggere con molta attenzione gli appuntamenti dell’agenda di Carlo dell’esercizio 4a.
11 Prima di passare all’ascolto dell’attività 4b, l’insegnante spiega un po’ la situazione: Marta telefona a Carlo per chiedergli di accompagnarla ad un’agenzia immobiliare. Una agenzia immobiliare è un’agenzia dove le persone vanno per trovare una casa o un appartamento da comprare o in affitto. Carlo ha molti impegni, ma trova tempo per lei. Poi parlano della festa di Paolo, che abbiamo ascoltato a pagina 60.
21 Suggerimenti Didattici
Suggerimenti Didattici
12 Fa ascoltare di nuovo e chiede di completare il dialogo nell’attività 4c, di cui poi fa procedere alla lettura.
13 Conclude verificando che gli studenti abbiano capito l’uso dei pronomi personali diretti.
14 Per l’attività 5, invita gli studenti a scrivere, individualmente, su un foglio i loro impegni.
15 Poi forma delle coppie e gli studenti dovranno fissare un appuntamento fra di loro in base ai propri impegni e aiutandosi con la tabella. Il lavoro svolto verrà presentato davanti alla classe.
16 Come rinforzo chiede di svolgere l’attività 6.
Attività supplementare: divide gli studenti a coppie. Ogni studente dovrà formulare una domanda al suo compagno che dovrà rispondere usando il pronome, per esempio: “Chi chiama Maria?” “La chiamo io” e così via.
17 Porta l’attenzione degli studenti sulla formula “avrei bisogno di…” presente nel dialogo dell’attività 4 e li invita a leggere la tabella 7.
18 Una volta comprese le espressioni, chiede agli studenti di formare almeno due frasi con “bisogna + verbo all’infinito” e due con “avere + bisogno + verbo all’infinito”.
Pagina 64
1 L’insegnante invita gli studenti a guardare solo i disegni dell’attività 1a e chiede che momento della giornata è, secondo loro.
2 L’insegnante trova spunto per scrivere alla lavagna i vocaboli mattina, pomeriggio, notte
3 Fa leggere le frasi sotto ai disegni, poi divide gli studenti a coppie e fa svolgere l’attività.
4 Si procede con l’ascolto 1b e la verifica.
5 Per l’attività 1c, invita gli studenti ad ascoltare ancora e a sottolineare le parole nuove, che verranno spiegate con la collaborazione di tutta la classe.
6 Pone domande come Che cosa fa Simone alle 7? Cosa fa quando torna in camera da letto? Cosa fa alle 8.30? focalizzando così l’attenzione sui verbi riflessivi.
7 L’insegnante si limita a spiegare che la coniugazione di questi verbi è identica a quella della forma attiva e che l’unico elemento nuovo è il pronome riflessivo che si trova sempre prima del verbo.
8 Invita poi gli studenti a svolgere l’attività 2 di “Grammatica attiva”. Volendo, può far coniugare altri verbi legati alla routine quotidiana, visti nelle attività precedenti. Attività supplementare: l’insegnante divide gli studenti in gruppi, i cui componenti si raccontano reciprocamente la propria giornata tipica.
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1 Prima di procedere all’attività 1a, l’insegnante riporta alla mente degli studenti le parole relative alla famiglia che hanno già visto nell’unità 2. Può proporre, ad esempio, una foto di famiglia, chiedendo di dire chi sono, secondo loro, le persone nella foto. Per esempio: Questa è la nonna. Questo è il figlio ecc.
2 Invita ad osservare attentamente le foto dell’attività 1a, senza leggere i testi scritti sotto ad ognuna.
3 Fa svolgere l’attività 1a, cioè l’ascolto dell’audio.
4 Fa svolgere l’attività 1b, in cui gli studenti - ad un se-
condo ascolto - devono sottolineare le parole nuove dell’esercizio 1a.
5 Conclusa questa fase, forma delle coppie in modo che gli studenti si possano scambiare informazioni/spiegazioni sulle parole nuove.
6 Per fissare lessico e comprensione, invita gli studenti a completare, a coppie, il testo dell’attività 1c.
7 Invita gli studenti a leggere il riquadro della “Grammatica attiva” e a completare la tabella.
8 Poi, riportando i nomi di parentela alla lavagna, guida gli studenti a ricostruire le regole dei possessivi con tali nomi.
9 Nell’attività 3 gli studenti, a coppie, si scambiano informazioni sulla propria famiglia, aiutandosi con le domande guida presenti nella tabella.
Attività supplementare 1: per parlare della sua famiglia, ogni studente potrebbe ricostruire il suo albero genealogico.
Attività supplementare 2: l’insegnante può proporre: È la festa del tuo compleanno. Quali parenti vorresti invitare?
Pagina 66 - 67
1 L’insegnante legge il titolo di questa sezione “Tipi di case” e invita gli studenti ad osservare con attenzione le foto dell’attività 1. Per aiutarli ad attivare il lessico, fa delle domande quali: È una casa vecchia? È una casa nuova? È piccola? È grande? Dove si trova, secondo te?
2 Sulla base delle risposte date, chiede agli studenti di riorganizzare quanto detto e di descrivere le case nelle foto.
3 Passa infine all’ascolto dell’attività 1.
4 Dopo l’ascolto, chiede di leggere le descrizioni e di abbinarle alle foto.
5 Terminata l’attività si evidenziano e chiariscono i vocaboli non conosciuti.
6 Prima dell’attività 2, l’insegnante ricorda agli studenti cos’è un’agenzia immobiliare, termine che hanno già trovato a pagina 63.
7 Prima li invita ad abbinare domande e risposte poi si passa all’ascolto e alla verifica.
Ampliamento: l’insegnante può portare vari annunci immobiliari e far creare agli studenti, divisi in coppie, un role play: uno sarà l’agente immobiliare e uno il cliente. Dopo 10 minuti fa rappresentare i dialoghi davanti alla classe.
8 Per l’attività 3, l’insegnante invita gli studenti ad osservare bene la piantina dell’appartamento, leggendo con attenzione le parole.
9 Chiede quali altri oggetti gli studenti vedono nella piantina, scrivendo alla lavagna tutti i vocaboli che vengono fuori.
10 Per il completamento del testo, divide gli studenti in coppie.
11 L’attività 4 può essere svolta in forma di gioco. Vince chi termina prima l’incrocio di parole, nel modo più corretto.
Pagina 68
1 Fa svolgere l’attività 1a come da consegna e ripete l’ascolto più di una volta.
2 Chiede di pronunciare le parole dell’attività 1b anche più di una volta.
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3 Stesso procedimento con l’attività 1c.
4 Per “L’angolo del web” si chiede agli studenti di svolgere l’attività per iscritto come compito a casa.
5 Si conclude con l’attività seguente.
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1 L’insegnante chiede agli studenti di guardare le foto e di dire a quale epoca si riferiscono e quali sono le differenze che notano fra le foto.
2 Li invita poi a leggere il testo e completare la tabella, rassicurandoli che non è necessario comprendere tutte le parole.
3 Si procede con l’attività 2. L’insegnante, dopo la lettura della consegna, dà 10 minuti di tempo in modo che possano organizzare il discorso e cercare delle foto su internet.
UNITÀ 6 - DOVE VAI IN VACANZA?
Pagine 70 - 71
1 Per elicitare il lessico chiave relativo a viaggi e vacanze, l’insegnante inizia mostrando agli studenti alcune foto che illustrano la grande varietà di paesaggi che possono trovare in Italia, per esempio mare (Rimini, Sicilia, Sardegna), montagna (Alpi, Appennini), campagna (Toscana, Umbria), città turistica/d’arte (Roma, Firenze, Venezia), al lago (lago di Garda, lago di Como, lago Trasimeno). Per i centri benessere, può mostrare foto di terme famose, come quelle di Salsomaggiore o Fiuggi.
2 Disegna poi uno spidergram alla lavagna, con al centro la parola VACANZA e chiede agli studenti di venire uno alla volta alla lavagna per scrivere tutte le parole che gli vengono in mente.
3 Quando il lessico utile all’unità e all’attività 1 è stato esplicitato, invita ad osservare in plenum le foto del volantino pubblicitario. Per favorire osservazione e discussione, pone domande quali: Dove sono le persone fotografate? Che cosa fanno? Gli studenti dove preferiscono trascorrere le vacanze, e perché?
4 Prima di procedere all’attività 2a, verifica che gli studenti conoscano i nomi delle stagioni, e li invita pertanto a leggere la tabella 2b, che riporta i periodi dell’anno.
5 Focalizza l’attenzione degli studenti sulla struttura “da… a…”, ma senza scendere in particolari, perché verrà ripresa più avanti.
6 Invita gli studenti a guardare le foto dell’attività 3 e a leggere le frasi sotto riportate.
7 Attira poi l’attenzione sulla tabella “Altre attività”, in cui vengono riportate ulteriori attività da fare in vacanza, e chiede di aggiungerne altre.
8 Focalizza l’attenzione sulla tabella “Avverbi di frequenza” e li spiega facendo degli esempi; quindi invita gli studenti a svolgere l’attività 3 utilizzando gli avverbi. Attività supplementare: l’insegnante può chiedere anche quali attività vogliono fare in vacanza, ma non hanno mai potuto fare.
9 Invita gli studenti a completare, in coppia, la coniuga-
zione del verbo “volere” presentata nell’attività 4, verbo che nelle attività precedenti è venuto fuori più volte.
10 L’attività 5a è individuale e l’insegnante chiede ad ognuno di aggiungere altre frasi.
11 Per l’attività 5b l’insegnante chiede agli studenti di girare per la classe, scegliendo il compagno.
Pagine 72 - 73
1 Per lo svolgimento dell’attività 1a, l’insegnante invita gli studenti leggere il riquadro “Idea!” e seguire le fasi della lettura suggerite.
2 Gli studenti passano ai testi del volantino pubblicitario e leggono individualmente le didascalie, sottolineando le parole che non conoscono.
3 L’insegnante chiede di fare delle ipotesi sul significato delle parole nuove e, qualora fosse necessario, aiuta a chiarirle.
4 Invita gli studenti a discutere su quale tipo di vacanza, fra quelle offerte, preferiscono.
5 Al termine, sempre a coppie, gli studenti svolgono l’attività 1b e ogni coppia legge la sua offerta alla classe.
6 Per l’attività 2a, l’insegnante propone un primo ascolto per assicurarsi che tutti comprendano il senso generale del dialogo.
7 Procede poi ad un secondo ascolto e chiede di rispondere alle domande.
8 Propone il terzo ascolto nell’attività 2b e chiede di completare il testo.
9 Focalizza l’attenzione sulla differenza tra “qualche”, “alcuni” e “alcune”.
10 Per il riquadro “Espressioni idiomatiche” pone l’attenzione su “Oddio” e “Non è male”, soffermandosi sul tono di voce.
11 Pone l’attenzione sul riquadro “Grammatica attiva”, fa completare le frasi; volendo, può aggiungere altri esempi.
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1 L’insegnante propone un primo ascolto dell’attività 1a, per fa sì che gli studenti capiscano il senso generale del dialogo tra Marisa e sua figlia Paola.
2 Fa ascoltare una seconda volta e chiede di rispondere alle domande.
3 Prima di procedere all’attività 1b, l’insegnante chiede agli studenti di fare delle ipotesi sul significato della particella “ci” che hanno trovato nell’attività precedente.
4 Ascoltate le ipotesi, l’insegnante scrive alla lavagna altri esempi, chiarendo eventuali dubbi.
5 L’insegnante fa svolgere l’attività 1b e, dopo la verifica, ricostruisce insieme agli studenti la regola sull’uso della particella “ci”.
6 Attività 2, di rinforzo, è da fare individualmente.
7 Per l’attività 3, l’insegnante forma delle coppie e invita gli studenti a rivolgersi delle domande come da consegna.
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1 Fa svolgere l’attività 1a e poi legge il dialogo insieme agli studenti.
2 Si assicura che questi abbiano capito le indicazioni di
23 Suggerimenti Didattici
Suggerimenti Didattici
tempo e li invita a creare dei mini dialoghi in cui siano presenti queste espressioni; l’esercizio può essere svolto a coppie.
3 Dato che nel dialogo gli studenti hanno visto dei verbi coniugati al passato prossimo, l’insegnante invita la classe a rileggerlo e a cercare le forme che esprimono un’azione passata.
4 Chiede come, e da che cosa, questi verbi sono formati e invita a fare delle ipotesi.
5 Invita a svolgere l’attività 1b secondo la consegna.
6 Dopo la verifica, scrive un verbo già incontrato nel dialogo e spiega, con la partecipazione degli studenti, la regola dei participi sottolineando le desinenze. Aggiunge altri verbi noti con participio regolare, come lavorare, vendere, capire
7 Focalizza l’attenzione sui participi passati irregolari, fatto e visto, dato che il loro uso è molto frequente.
8 L’insegnante passa poi alla differenza fra le indicazioni di tempo con “fa” e “fra” e invita gli studenti a completare le tabelle di “Grammatica attiva”. Segue la verifica in plenum
9 Invita gli studenti a svolgere l’attività 1c prima oralmente, lasciando un po’ di tempo per formulare le domande.
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1 Per lo svolgimento dell’attività 1a, l’insegnante divide gli studenti in coppie e chiede di completare il racconto guardando i disegni. Li invita a chiedere il significato delle parole che non conoscono.
2 Sempre a coppie per l’attività 1b, gli studenti rispondono alle domande.
3 Alla fine dell’attività 1b, l’insegnante chiede di sottolineare i verbi al passato. Gli studenti noteranno che alcuni verbi sono accompagnati dall’ausiliare essere. L’insegnante, quindi, li sollecita a formulare la regola sul passato prossimo con l’ausiliare essere
4 Gli studenti svolgono l’attività 2 a coppie. Obiettivo fondamentale è chiarire che quando il participio passato si forma con essere, la desinenza del participio passato concorda in genere e numero col soggetto. L’insegnante verifica che questa regola sia ben compresa da tutti.
5 L’insegnante forma delle coppie che svolgano l’attività 3 e stabilisce il tempo a disposizione per scrivere le risposte alle domande; poi ogni studente parlerà alla classe della vacanza del compagno.
6 Il gioco, che ha una durata di circa 10 minuti, serve a verificare che gli tutti gli studenti abbiano capito l’uso dell’ausiliare nella formazione del passato prossimo. Se vuole, l’insegnante può modificarlo in questo modo: divide gli studenti in due gruppi. Un gruppo sceglie uno dei verbi elencati e l’altro deve formare una frase al passato con quel verbo. Dopodiché tocca all’altro gruppo formare una frase e così via.
7 L’insegnante chiede di descrivere le foto dell’attività 4 e, solo dopo, fa svolgere l’abbinamento. Per riprendere il lessico e le strutture grammaticali visti nell’Unità si procede con l’attività Scambio di idee.
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1 L’insegnante fa svolgere l’attività 1 come da consegna. L’ascolto va ripetuto almeno 3 volte.
2 Prima di procedere con la consegna dell’attività 2, l’insegnante fa fare un ascolto preliminare. Se necessario, fa un secondo ascolto prima di partire con l’attività vera e propria.
3 Fa notare agli studenti la coniugazione del verbo parlare. La legge prima l’insegnante e poi fa ripetere agli studenti.
4 L’attività di “L’angolo del web” può essere usata anche come compito a casa, da presentare poi alla classe. Segue l’attività orale “Quali sono le mete turistiche più importanti del tuo Paese?”. L’insegnante dedica almeno 20 minuti a quest’attività.
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1 Come attività di preparazione alla lettura, l’insegnante chiede agli studenti se conoscono qualche famosa spiaggia italiana: chiede di osservare la cartina dell’Italia e dire quali località di mare conoscono e in quale regione si trovano.
2 Procede poi con la lettura dell’articolo in questo modo: prima fa fare una lettura individuale e silenziosa, poi divide gli studenti in gruppi per una seconda lettura. Gli studenti proveranno a comprendere il testo senza il supporto dell’insegnante.
3 Invita poi gli studenti, sempre divisi a coppie, a svolgere il gioco.
4 Al termine l’insegnante, qualora ce ne fosse bisogno, chiarisce vocaboli o altre informazioni non chiare agli studenti.
UNITÀ 7 − IN ALBERGO
Pagine 82 - 83
1 Prima di iniziare l’ascolto dell’attività 1a, l’insegnante divide gli studenti in coppie e chiede loro di pensare a cosa si deve fare per prenotare una stanza in albergo. Questo, al fine di attivare gli schemi situazionali che riguardano una prenotazione e fare previsioni sui contenuti dell’attività.
2 L’insegnante procede, poi, a far svolgere l’attività 1a, invitando gli studenti a osservare le due foto e a descrivere quello che vedono.
3 Scrive alla lavagna le parole che non conoscono e invita gli studenti a fare previsioni sui contenuti della conversazione.
4 In plenum vengono lette le frasi e spiegate le espressioni e le parole non chiare.
5 Prima dell’ascolto dell’attività 1b, l’insegnante avvisa gli studenti che solo due dei quattro mini dialoghi corrispondono alle immagini.
6 Chiede agi studenti di svolgere l’attività, ricordando che già nell’ascolto precedente hanno incontrato alcuni numeri ordinali: primo piano, secondo piano
7 Aiuta gli studenti a capire la formazione dei numeri ordinali e termina la sezione in modo ludico con un gioco.
8 Attività 3a: l’insegnante invita gli studenti a guardare la foto della camera d’albergo e dà loro qualche informa-
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zione sul lago di Garda. Li invita a leggere la descrizione dell’hotel e si assicura che tutte le parole siano chiare.
9 Nel primo ascolto dell’attività 3b si pretende solo una comprensione globale, quindi si chiede agli studenti di concentrarsi sulle coordinate situazionali: dove si svolge la conversazione, com’è la conversazione (formale o informale), qual è lo scopo della conversazione. Solo al secondo ascolto si chiede di completare la tabella. L’insegnante si assicura che abbiano capito la differenza di significato tra “camera matrimoniale” e “camera doppia”.
10 L’insegnante invita gli studenti a svolgere l’attività 3c come da consegna. Dopo la verifica in plenum si può proporre un’ulteriore attività: si dividono gli studenti in gruppi e si chiede ciò che è importante per loro nella scelta di un albergo.
11 Si chiede di svolgere a coppie l’ascolto dell’attività 3d, cui seguirà la lettura delle frasi scritte e il completamento.
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1 L’insegnante spiega agli studenti che in molti alberghi è richiesta una conferma della prenotazione per iscritto.
2 Fa svolgere l’attività a coppie. Lascia qualche minuto di tempo per completare il testo con le parole date e, poi, fa poi leggere l’intera mail a un componente della coppia.
3 Se necessario, chiarisce il significato di parole o espressioni che ancora non sono chiare.
4 Infine, chiede agli studenti di sottolineare le parole che fanno capire il tono formale della mail (Gentile signora, cordiali saluti).
5 Per l’attività 2, l’insegnante forma delle coppie e spiega che uno di loro dovrà assumere il ruolo di un impiegato dell’albergo e l’altro del cliente che vuole prenotare due camere. Ricorda agli studenti di utilizzare le espressioni e il lessico visto finora. I dialoghi vengono poi drammatizzati di fronte alla classe.
6 In conclusione fa scrivere una mail per confermare la prenotazione.
7 L’esercizio 3a serve per ricordare agli studenti che Roberto, il protagonista di questa sezione di esercizi, fa parte della famiglia di Simone, che la classe aveva già incontrato a pagina 65 ne “Il giovedì mattina di Simone”. L’esercizio è propedeutico all’attività 5 di pagina 85, dove gli studenti dovranno decidere per chi sono i regali: un frullatore, per esempio, può essere adatto per due ragazzi che cucinano o per una madre che deve preparare la pappa a un bambino piccolo. L’insegnante lascia qualche minuto perché i ragazzi osservino bene le foto, le azioni delle persone che vi sono rappresentate e i luoghi: fanno sport, sono in montagna, sono al mare, è a casa…
8 Con l’attività 4, l’insegnante focalizza l’attenzione sia sui pronomi diretti sia sulla formazione del participio passato e fa svolgere l’esercizio. Se vuole, può proporre altri esempi scrivendoli alla lavagna.
9 Nell’attività 5 (vedi punto 7) l’insegnante attira l’attenzione degli studenti sui regali e stimola la discussione con domande quali: Le carte da gioco vanno bene per i nonni? Perché, secondo voi? A chi regalano le scarpe da ginnastica? Perché, secondo voi?
10 L’attività 6 riassume - in modo personale - le regole
grammaticali fin qui presentate.
11 Il riquadro “Occasioni per fare i regali” serve sia da vocabolario illustrato per chiarire il lessico dell’esercizio 6, sia per riprendere i mesi dell’anno, sia come base per esercizi ulteriori. Ad esempio: È San Valentino: cosa regala Roberto a sua moglie? È Natale: cosa regala Alberto a sua sorella Michela?
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1 Prima di far ascoltare il dialogo dell’attività 1a, l’insegnante sottolinea che è importante in un primo momento solo la comprensione globale.
2 Dopo un primo ascolto chiede agli studenti di leggere le frasi dell’esercizio. Gli studenti daranno le risposte che verranno poi corrette in plenum.
3 Per l’attività 1b, l’insegnante invita gli studenti ad ascoltare e a svolgere l’attività a coppie.
4 Chiede a due di loro di leggere il dialogo e spiega le parole e le espressioni nuove.
5 Nell’attività 1c viene ripresa la presentazione del passato prossimo: in particolare l’insegnante deve focalizzare la regola dell’uso dell’ausiliare avere con i verbi riflessivi. Chiede agli studenti di rileggere il dialogo e di focalizzare tutti i verbi al passato prossimo. Fatto questo, gli studenti scrivono tutti i verbi su un foglio diviso in due colonne: in una colonna verranno riportati i passati con l’ausiliare avere e nell’altra quelli con l’ausiliare essere, in modo da far partire − da questi esempi − la riflessione sugli ausiliari.
6 L’insegnante ribadisce che con il verbo essere il participio passato concorda con il soggetto in genere e numero.
7 Chiede agli studenti di individuare i verbi riflessivi e di completare la tabella di “Grammatica attiva”. Chiede di coniugare anche gli altri verbi riflessivi presenti nel dialogo: addormentarsi, riposarsi.
8 Il docente fa individuare nel testo i participi irregolari e fa svolgere l’attività 1d.
9 Focalizza l’attenzione sulle espressioni idiomatiche. Sottolinea il fatto che il verbo bisognare non si coniuga, ma ha delle solo delle forme fisse. Si dice “Bisogna studiare” cioè “è necessario studiare”, oppure io ho bisogno, non io bisogno. Chiede di creare dei mini dialoghi in cui usare queste espressioni.
10 Per svolgere l’attività 2, divide gli studenti in coppie. Fa svolgere l’esercizio di rinforzo sul passato prossimo come da consegna, ma prima si assicura che gli studenti ricordino il significato di tutti i verbi. Ogni coppia, poi, legge il sua storia.
Attività ulteriore: per rinforzare lessico e strutture, l’insegnante propone un compito a casa scritto: Scrivi un mail un amico. Sei tornato da una vacanza e gli descrivi il tuo albergo, il posto dove sei stato e cosa hai fatto.
11 Prima di svolgere l’attività 3, l’insegnante chiede agli studenti Com’è oggi il tempo? Come sono le stagioni nel tuo Paese?, così da elicitare le parole che già conoscono e introdurre il lessico relativo al nuovo argomento. Seguono l’ascolto e la verifica.
12 L’insegnante chiede di leggere il riquadro con le altre espressioni sul tempo e invita la classe a dire altre espres-
25 Suggerimenti Didattici
Suggerimenti Didattici
sioni che conoscono, o che vorrebbero conoscere, per esempio: è variabile, è afoso, è nebbioso.
13 In conclusione, attira l’attenzione sulle espressioni fa freddo, fa caldo e sottolinea che in italiano si usa il verbo fare. Spiega che con le espressioni è caldo, è freddo non ci si riferisce al clima ma, per esempio, a un piatto, a una bevanda.
14 Invita gli studenti a svolgere oralmente l’attività 4. Attività supplementare: l’insegnante mostra agli studenti una foto/cartina/pagina web con le diverse previsioni metereologiche (nord, sud, centro e isole) per la giornata attuale e il giorno seguente. L’insegnante fa domande quali: Che tempo fa al Nord domani? Com’ è il tempo in Sicilia? ecc. Gli studenti devono rispondere usando il presente. Se qualche studente dovesse fare domande su un possibile uso del futuro, l’insegnante risponde spiegando che in italiano si usa - molto comunemente − il presente anche per parlare di azioni future, facendo anche degli esempi: Sabato prossimo vado al mare/La prossima settimana parto per Milano.
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1 L’insegnante chiede agli studenti di leggere a bassa voce il messaggio dell’attività 1 anche più di una volta, poi li divide in coppie e chiede loro di rispondere alle domande, come da consegna. Si assicura che abbiano capito tutte le parole.
2 Chiede agli studenti di svolgere individualmente l’attività 2, quindi verifica la comprensione dei vocaboli e il sistema di accordo tra gli aggettivi di colore variabili e il soggetto. Se lo ritiene può ampliare il vocabolario attraverso un brainstorming alla lavagna e chiede agli studenti altri nomi di capi di abbigliamento che conoscono. Come ulteriore rinforzo, l’insegnante scrive alla lavagna: In inverno fa molto freddo, mi metto la sciarpa e invita gli studenti a formulare delle frasi come nell’esempio.
3 Prima di svolgere l’attività 3, l’insegnante focalizza l’attenzione sugli aggettivi per descrivere i capi di abbigliamento. Partendo dalle immagini chiede, ad esempio: Com’è la giacca di Franca? Come sono le magliette di Thomas? ecc.
4 Divide gli studenti a coppie e invita a svolgere l’attività di grammatica attiva.
Segue la verifica in plenum
Scambio di idee: l’insegnante divide gli studenti in gruppi, lascia almeno 10 minuti per svolgere il compito che poi dovrà essere riferito alla classe. Come ulteriore attività l’insegnante scrive alla lavagna Io porto/indosso/ho un vestito nero lungo. Focalizza l’attenzione sull’esempio e sui verbi porto, indosso, ho.
Attività supplementare: l’insegnante divide gli studenti a coppie, ogni coppia deve scegliere un compagno di classe senza dire il suo nome e descrivere come è vestito, un’altra coppia deve capire chi è il compagno
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1 L’insegnante fa svolgere l’attività 1 come da consegna, prima individualmente poi a coppie. Ripete l’ascolto più volte.
Idea! Dopo aver ribadito agli studenti che anche per gli
italiani questo scioglilingua è molto difficile, lo fa ripetere più volte e invita gli studenti a dire degli scioglilingua nella loro lingua.
2 L’insegnante invita gli studenti a guardare la foto dell’attività 2 e a fare una descrizione. Può porre domande quali Chi sono? Dove sono? Come sono vestiti? Che stagione è? Dove vanno secondo voi? in modo da elicitare il lessico che già conoscono. Dice agli studenti che questi sono vocaboli che hanno già visto in precedenza e li invita a svolgere l’attività.
3 Per “L’angolo del web” gli studenti, a coppie, guardano e leggono gli annunci. Devono poi decidere quale albergo hanno selezionato e spiegarne le ragioni. Alla fine, l’insegnante li invita a confrontarsi con la classe.
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1 L’insegnante chiede agli studenti se hanno animali e se, quando vanno in vacanza, li portano con loro. Quando vede che c’è sufficiente coinvolgimento, li invita a guardare le foto e a descriverle.
2 Chiede di svolgere l’attività 1 a coppie; segue la verifica e la spiegazione in plenum delle parole che non sono chiare.
3 Chiede di leggere a voce alta i titoli presentati nell’esercizio 2a e concede qualche minuto perché gli studenti possano fare oralmente delle ipotesi, come richiesto dalla consegna.
4 L’insegnante fa svolgere l’attività 2b, rassicurando gli studenti che non è necessario capire tutti i vocaboli.
5 Prima di passare alla verifica, chiede agli studenti di riassumere oralmente i testi.
Segue la verifica e la spiegazione delle parole non conosciute.
UNITÀ 8 − IN VISITA DAI NONNI
Pagine 92 - 93
1 Per elicitare il lessico chiave, l’insegnante pone domande quali Hai i nonni o dei parenti che ami particolarmente? Cosa fai, o hai fatto, con loro? Che rapporto hai con loro? Li vedi spesso?
2 L’insegnante divide gli studenti a coppie, chiede di guardare le foto dell’attività 1a e di descriverle.
3 In conclusione di attività, fa scrivere delle frasi relative alle foto, per ripassare i vocaboli legati all’ambito familiare, e poi ogni coppia legge ciò che ha scritto.
4 L’insegnante invita gli studenti a completare la tabella dell’attività 1b, poi divide la classe in coppie e fa descrivere la relazione con i nonni, usando la tabella dell’esercizio. Ogni coppia riferisce alla classe. Il compito può essere fatto anche per iscritto.
5 L’insegnante divide la classe in coppie e invita gli studenti a guardare le foto dell’attività 2a, dando delle indicazioni ben precise: individuare il luogo, descrivere i personaggi e fare delle ipotesi sul dialogo. Verifica che non ci siano problemi con i nuovi vocaboli.
Segue la verifica con tutta la classe.
6 Invita gli studenti, sempre a coppie, ad ascoltare i dia-
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loghi dell’esercizio 2b e ad abbinarli alle foto. Segue un secondo ascolto durante il quale gli studenti devono inserire le parole mancanti.
7 Dopo la verifica, l’insegnante dà delle semplici spiegazioni sui vari tipi di treni che probabilmente gli studenti non conoscono: Frecciarossa, Interregionale.
8 Fa completare alle coppie di studenti i dialoghi dell’esercizio 3, invitandoli anche a scrivere le possibili risposte.
9 Riguardo alle parole non conosciute, l’insegnante incoraggia la classe a fare delle ipotesi, prima di dare la spiegazione. I dialoghi verranno poi letti di fronte alla classe. Attività supplementare: dopo aver focalizzato l’attenzione degli studenti sulle parole ed espressioni usate per comprare un biglietto, chiedere informazioni sugli orari e sui treni, l’insegnante chiede agli studenti di creare un dialogo tra un impiegato della biglietteria di una stazione e un viaggiatore, sul modello di quello precedente.
Pagine 94 - 95
1 L’insegnante fa ascoltare gli annunci dell’attività 1 una prima volta e, solo dopo, fa partire l’ascolto finalizzato allo svolgimento dell’attività.
2 Prima di procedere all’attività 2a, l’insegnante introduce il tema dei ricordi d’infanzia e fa domande quali: Chi vuole raccontare qualche bel ricordo della sua infanzia? Chi ricorda una bella vacanza della sua infanzia? Chi ha avuto una persona importante, un amico caro, nella sua infanzia?
3 Anche per l’attività 2b, l’insegnante invita ad un primo ascolto per la comprensione globale e, solo dopo, fa partire l’ascolto finalizzato allo svolgimento dell’attività.
4 Durante la verifica, focalizza l’attenzione sulle indicazioni di tempo e si assicura che tutti le abbiano comprese. Ricorre anche a domande quali Da quanto tempo abiti a New York? Quando sei arrivato in Italia? A quanti anni ti sei innamorato la prima volta? e può anche invitare gli studenti a farsi domande tra loro.
5 Focalizza poi l’attenzione sulle espressioni idiomatiche e chiede agli studenti di scrivere una frase con ogni espressione, in modo da verificare se ne abbiano capito il significato.
6 Dopo essersi assicurato che abbiano compreso le indicazioni di tempo invita la classe, divisa a coppie a svolgere le attività 3 e 4.
7 L’insegnante invita gli studenti ad ascoltare e a completare le frasi dell’attività 5a. Ribadisce quanto sia importante l’intonazione e invita qualcuno di loro a leggere le frasi, se necessario anche più di una volta.
8 Dato che “spiritoso” è una parola probabilmente sconosciuta agli studenti, chiede loro di provare a fare ipotesi sul suo significato.
9 L’attività 5b va svolta prima oralmente, poi l’insegnante chiede di trascrivere.
Pagine 96 - 97
1 L’insegnante procede con un primo ascolto dell’attività 1a e fa delle domande generali per verificarne la comprensione, quali Dove sono Carlo e Giovanna? Chi incontrano? Dov’è il nonno?
2 Durante il secondo ascolto, invita gli studenti a svolgere
l’attività e a leggere le risposte. Fa anche notare il riquadro grammaticale, che presenta un’ulteriore spiegazione sull’uso del passato prossimo.
3 Fa eseguire l’attività 1b come da consegna e, in seguito, chiede ad una coppia di studenti di leggere il dialogo.
4 Prima di affrontare l’attività 2, l’insegnante invita gli studenti a ricordare l’uso del “ci” locativo e la differenza tra pronomi diretti e pronomi indiretti. A questo proposito, scrive alla lavagna qualche frase di esempio, chiarendo che i primi si usano con i verbi che rispondono alla domanda Chi? Che cosa?, mentre i secondi con i verbi che rispondono alla domanda A chi?. Può chiedere agli studenti di fare degli esempi.
5 Prima di approfondire la regola sul participio passato con i pronomi, ricorda la regola, già nota, dell’accordo del participio con i verbi al passato prossimo. Chiede, quindi, di fare due esempi, uno con il passato prossimo e l’ausiliare avere e uno con l’ausiliare essere
6 Prima di svolgere l’attività, forma delle coppie e le invita a porsi delle domande, come da consegna, e a prendere appunti. Ogni studente, infatti, deve raccontare alla classe le esperienze del compagno. Chiede poi agli studenti di rileggere le frasi non l’ho mai fatto e non le ho mai mangiate e di ricavare le regole di accordo del participio passato con i pronomi.
7 Spiega la regola che li e le non si apostrofano, mentre lo e la al singolare si apostrofano.
8 Invita gli studenti a guardare le foto dell’attività 3 e a descriverle.
9 Divide la classe in coppie, fa leggere l’esempio e fa svolgere l’attività come da consegna. Le frasi verranno poi lette a voce alta.
10 Fa svolgere l’attività 4a come da consegna.
11 Per l’attività 4b, invita gli studenti a rileggere le frasi dell’esercizio 4a e a completare le risposte. Focalizza l’attenzione sui pronomi indiretti, facendo domande quali: Cosa sostituisce “le”? Cosa sostituisce “gli”?
12 Prima di far completare la tabella 5 con i pronomi indiretti, il docente fa leggere i verbi e sottolinea come questi rispondano alla domanda “a chi?”.
13 A coppie invita a completare la tabella dei pronomi diretti atoni. Segue una lettura a voce alta.
14 Fa notare agli studenti la somiglianza tra le coniugazioni del verbo “fare” e “stare” e li invita, sempre a coppie, a completare la coniugazione. Segue la lettura a voce alta.
15 Per rinforzare l’uso dei pronomi, può aggiungere altri esempi alla lavagna, per esempio Telefono a Paola, Porto il caffè a Mario, chiedendo poi di sostituire “a Paola” o “a Mario” con il pronome atono corretto.
Pagine 98 - 99
1 L’insegnante invita gli studenti ad ascoltare il testo dell’esercizio 1a, senza però svolgere l’attività. Dopo l’ascolto, chiede una descrizione generale del dialogo, ponendo anche domande quali Chi parla? Di chi parlano? Che cosa è successo? Perché è successo?
2 Si procede con un secondo ascolto e lo svolgimento dell’attività.
3 L’insegnante invita a riascoltare il dialogo per svolgere
27 Suggerimenti Didattici
Suggerimenti Didattici
l’esercizio 1b. Chiede di sottolineare il verbo “piacere” e di dire qual è il soggetto della frase. Invita quindi gli studenti a ricostruire la regola.
4 Chiede poi, come da consegna di continuare l’attività e, al termine, controlla e discute in plenum le soluzioni.
5 Spiega quindi che il verbo “piacere” ha solo due forme, perché il soggetto è sempre la terza persona.
6 Per l’attività 2a, l’insegnante dispone l’aula in modo che gli studenti possano muoversi liberamente.
7 Si assicura che la consegna sia chiara e fa partire l’esercizio, passando tra gli studenti per aiutare e controllare il corretto svolgimento dell’attività.
8 Al termine, si passa all’attività 2b per mettere per iscritto, a coppie, quanto detto.
Attività supplementare: chiedere agli studenti di scrivere su un foglio tre cose che gli piacciono e tre cose che non gli piacciono. Ogni studente piega il suo foglio, in modo che non si possa leggere ciò che c’è scritto, e lo consegna all’insegnante. Quando l’insegnante ha i fogli di tutti gli studenti, li mescola e chiede ad ognuno di loro di prenderne uno a caso, di leggere le frasi e di indovinare chi le ha scritte. Scambio di idee L’insegnante divide la classe in gruppi e chiede loro di svolgere il compito come da consegna. Ricorda, insieme agli studenti, il significato del pronome “alcuni” e degli avverbi “sempre”, “spesso”, “mai” e ribadisce agli studenti che possono aggiungere altre cose. Infine il lavoro viene presentato alla classe.
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1 L’insegnante fa svolgere l’attività 1a come da consegna. Ripete l’ascolto più volte e, infine, chiede agli studenti di leggere le parole.
2 Volendo, può far svolgere l’attività 1b, come da consegna, come compito a casa. Il racconto poi verrà letto in classe.
3 Per “L’angolo del web” l’insegnante divide la classe in coppie e fa svolgere l’attività come da consegna. L’attività può essere svolta sia oralmente che per iscritto. Il lavoro verrà poi presentato alla classe.
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1 L’insegnante chiede agli studenti di rispondere alle domande: Qual è la vostra idea di famiglia italiana? È cambiata nel tempo, secondo voi? Se sì, come?
2 Li invita poi a leggere il testo, senza preoccuparsi di capire tutte le parole.
3 Segue una discussione in plenum sui cambiamenti della famiglia italiana e della famiglia nel loro Paese
4 L’insegnante, sempre con l’ausilio degli gli studenti, spiega le parole o le espressioni non chiare.
Unità 9 − A UNA FESTA
Pagine 104 - 105
1 L’insegnante legge il titolo dell’unità e chiede agli studenti quali possono essere gli argomenti trattatii.
2 Dà loro qualche minuto per guardare le foto dell’attività 1a e fa svolgere l’attività, scrivendo alla lavagna le parole che non sono note.
3 Divide la classe a coppie e invita gli studenti a
completare i dialoghi dell’attività 1b (15 minuti), secondo le loro ipotesi, facendoli poi abbinare alle foto. Infine, fa drammatizzare i dialoghi di fronte alla classe.
4 Procede con l’ascolto 1c, col quale fa completare i dialoghi, confrontando queste frasi con quelle che gli studenti avevano precedentemente ipotizzato.
5 Procede con l’ascolto dell’attività 1d, invitando gli studenti a leggere le strutture nuove.
6 Chiede agli studenti di svolgere l’attività 1d come da consegna. Seguono verifica e spiegazione delle parole che non sono note.
7 Ripassa insieme agli studenti il verbo stare e li invita a fare delle ipotesi sull’uso della struttura stare + gerundio. Può scrivere degli esempi alla lavagna: Io sto spiegando, Voi state ascoltando… Può porre domande come Cosa sta facendo tuo padre in questo momento? Cosa sta facendo il tuo compagno? e studenti devono rispondere utilizzando stare + gerundio. Una volta ricostruita insieme la regola, focalizza l’attenzione sulla tabella di grammatica attiva.
8 Per riscaldare l’atmosfera, l’insegnante inizia il gioco, mimando qualche verbo.
9 Invita gli studenti ad ascoltare i dialoghi, poi li divide in coppie e fa scrivere le risposte. Come esempio, scrive alla lavagna “Secondo me Federica non è alla festa perché…” per introdurre l’uso di secondo me per esprimere un’opinione.
Pagine 106 - 107
1 L’insegnante scrive alla lavagna le frasi “accettare un invito”, “rifiutare un invito” e ne elicita il significato.
2 Invita gli studenti ad ascoltare i mini dialoghi dell’attività 1a e, poi, a leggerli curando l’intonazione.
3 Invita gli studenti a svolgere l’attività 1b individualmente, lasciando il tempo sufficiente per leggere il dialogo.
4 Procede con il feedback a coppie o collettivo. Verifica che sia chiaro il significato delle espressioni, elicitando altri esempi d’uso come Vieni al cinema con me questa sera? Mi dispiace ma devo lavorare.
5 Per l’attività 1c, chiede agli studenti di concentrare l’attenzione sulle forme usate per fare un invito, e accettarlo o rifiutarlo e li fa completare la tabella. Segue una verifica in plenum.
6 Chiede agli studenti se conoscono altri modi di accettare o rifiutare un invito, ne propone altri e li scrive alla lavagna: Sì, certo, Va bene, Sì grazie con piacere, Scusa ma non posso, Mi dispiace, ma non posso, Mi piacerebbe ma devo....
7 Per il reimpiego orale delle espressioni forma delle coppie e chiede agli studenti di fare dei mini dialoghi utilizzando le espressioni viste. Infine monitora il corretto uso delle espressioni.
8 Forma dei gruppi e fa eseguire la consegna dell’attività 2, ricordando agli studenti di tenere presenti le domande guida. Infine i gruppi spiegano il lavoro svolto.
9 Invita gli studenti ad un primo ascolto dell’attività 3, senza far svolgere l’attività, solo per comprendere il senso generale. Dopo aver verificato ciò che hanno
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compreso, chiede Perché Antonio è arrabbiato con sua sorella Federica? e fa completare il testo.
10 Invita gli studenti a leggere attentamente la consegna dell’attività 4a. Una volta capita la situazione, li divide a coppie e chiede di fare delle ipotesi, presentate alla classe. Infine, fa completare il testo
11 Invita a svolgere l’attività di ascolto 4b per verifica
12 Si assicura che le domande dell’attività 4c siano chiare. Divide gli studenti a coppie e la fa svolgere. Le varie soluzioni vengono presentate alla classe.
Pagine 108 - 109
1 Per attivare il lessico legato all’abbigliamento, l’insegnante chiede Cosa indossate se volete essere eleganti? e scrive alla lavagna tutte le parole che vengono fuori.
2 Chiede agli studenti di descrivere l’immagine dell’attività 1a e focalizza l’attenzione soprattutto sull’abbigliamento.
3 Per l’attività 1b, divide la classe a coppie e chiede di scegliere una persona delle foto per descrivere com’è vestita e con quali colori. L’attività può essere fatta per iscritto e ogni coppia legge la sua descrizione.
Attività ulteriore: finalizzata al reimpiego del lessico. Gli studenti descrivono i vestiti che indossano per andare in discoteca, a una festa di laurea, a una festa elegante…
4 Invita gli studenti ad ascoltare i dialoghi dell’attività 1c e poi a leggerli. Si assicura che tutte le parole siano chiare e aggiunge che queste persone stanno facendo dei pettegolezzi . Chiede cosa significa questa parola, e una volta chiarita, chiede di fare un esempio di pettegolezzo , prendendolo dai dialoghi.
5 Per l’attività 1d, invita gli studenti, a coppie, ad ascoltare di nuovo e, poi, a sottolineare gli aggettivi. Probabilmente molti di questi sono sconosciuti agli studenti, per questo l’insegnante li stimola a fare delle ipotesi.
6 Sempre a coppie, invita gli studenti a svolgere l’attività 2a e a fare delle ipotesi sulle parole non conosciute.
7 Attività 2b. Invita gli studenti a trovare il contrario degli aggettivi. Durante la verifica, si può limitare a dare solo la regola che alcuni aggettivi formano il contrario aggiungendo i prefissi dis- come disordinato, in - come insensibile e s - come scolorito . Invita gli studenti a fare altri esempi.
8 Forma delle coppie e invita a svolgere l’attività 2c. Verifica in plenum.
9 Per il reimpiego del lessico relativo all’aspetto fisico e al carattere, l’insegnante scrive alla lavagna l’espressione “ anima gemella ”. Dopo aver chiarito con gli studenti cosa significa, chiede di fare un elenco delle caratteristiche fisiche e caratteriali che dovrebbe avere la loro anima gemella.
Pagine 110-111
1 Divide gli studenti a coppie e concede qualche minuto per leggere l’e-mail dell’attività 1a e verifica che il senso
generale sia chiaro a tutti, chiedendo ad esempio Come sta Antonio? Perché è stanco morto?
2 Invita gli studenti, sempre a coppie, a svolgere l’attività 1b. Poi il lavoro viene letto davanti alla classe.
3 L’insegnante invita gli studenti prima a sottolineare le espressioni idiomatiche nell’attività 1c e poi a completare la tabella. Infine, li sollecita a creare una situazione che corrisponda a una espressione idiomatica, ad esempio due amiche che litigano perché una di loro decide sempre dove andare in vacanza o un amico ti invita un altro ad uscire, ma tu non puoi perché hai lavorato tantissimo e sei stanco. Gli studenti devono capire a quale espressione si riferisce.
4 Il gioco ha lo scopo di rafforzare l’uso del passato prossimo dei verbi riflessivi.
5 Fa ascoltare almeno due volte il testo dell’attività 2a, prima di chiedere agli studenti di rispondere alle domande. Segue la lettura delle risposte.
6 Invita a svolgere l’attività 2b e, durante la verifica, si assicura che tutte le parole siano chiare.
7 Attira l’attenzione sul riquadro di grammatica attiva e invita gli studenti a completare e a parlare insieme di quando si usa la preposizione di e la preposizione a con l’età. Chiede agli studenti di aggiungere loro altri esempi.
8 Ora tocca a voi! è una attività da fare orale da svolgere secondo consegna.
9 Scambio di idee può essere svolto in forma di gioco. L’insegnante divide la classe in gruppi e dà almeno 20 minuti per svolgere l’attività.
Attività supplementare: chiede agli studenti di scrivere un breve dialogo del film. Vince il gruppo che ha realizzato il lavoro più interessante e divertente.
Pagina 112
1 Fa svolgere le attività 1 e 2 come da consegne.
2 Per l’attività 3 l’insegnante legge le parole in modo da sottolineare la pronuncia delle doppie. Fa svolgere l’attività come da consegna e ripetere più volte le frasi.
3 Per l’attività web, divide la classe in gruppi e invita gli studenti a svolgere l’attività come da consegna. Il gruppo che creerà la festa più divertente e originale verrà premiato.
Pagina 113
1 Per l’attività 1a invita gli studenti ad esprimere le loro idee oralmente, come da consegna.
2 Per l’attività 1b, invita gli studenti, a coppie, a leggere senza preoccuparsi di capire tutte le parole, perché quelle non note verranno chiarite in seguito.
3 Fa svolgere l’attività 1c come da consegna e, dopo la verifica, chiarisce le parole non note dell’attività 1b.
4 Invita gli studenti prima a rileggere il testo dell’attività 1d e poi, a coppie, a completare la tabella.
Attività supplementare: chiede agli studenti quale posto occupa la moda nel loro Paese. Per facilitarli può fare domande: Ci sono differenze di vestire tra il tuo Paese e l’Italia? Ci sono capi firmati? Quanto si spende per l’abbigliamento?
29 Suggerimenti Didattici
Suggerimenti Didattici
UNITÀ 10 - NEI NEGOZI
Pagine 114 - 115
1 Per preparare il contesto, l’insegnante chiede: Sentite, vi piace fare shopping? Che cosa comprate? Comprate gioielli? Occhiali? O che altro?
2 Forma delle coppie e fa svolgere l’attività 1a con verifica collettiva. Scrive alla lavagna i vocaboli nuovi e chiede ad uno studente di fare la domanda al compagno con uno dei vocaboli presente nell’attività: Dove si vendono i quaderni? In cartoleria e così via.
3 Prima di invitare gli studenti a svolgere l’attività 1b, scrive alcuni numeri e li fa leggere alla classe. Può chiedere anche una previsione sul costo di ciascun prodotto in Italia: Quanto costa, secondo voi, un asciugacapelli in Italia? Fa svolgere l’attività individualmente e il feedback a coppie.
4 Per l’attività 1c divide gli studenti in coppie e procede come da consegna.
5 Chiede agli studenti di concentrarsi sulle immagini dell’attività 2a, senza guardare la lista della spesa, e di dire i nomi dei prodotti che conoscono. In un secondo momento fa leggere la lista della spesa. Può aggiungere anche altri vocaboli legati alla quantità: un pacco di pasta, una scatola di fagioli, una pagnotta di pane ecc.
6 Fa svolgere l’attività 2b individualmente. Se necessario procede con un secondo ascolto. Dopo una verifica in plenum può chiedere agli studenti quali altri prodotti si possono comprare nei negozi presenti nella tabella.
7 Per l’attività 3a invita gli studenti a leggere gli esempi (può aggiungerne altri o farli aggiungere dagli studenti ) e a riscostruire insieme la regola. Fa notare le strutture: nel negozio di elettrodomestici. Nel negozio di alimentari. Nel negozio di ottica.
8 Invita gli studenti a completare la tabella dell’attività 3b e poi a leggere il lavoro svolto. Pone l’attenzione sulla pronuncia delle parole che terminano in -eria e in -ia con i tonica: cartolerìa, librerìa, farmacìa.
Pagine 116 - 117
1 Per l’attività 1 divide gli studenti in coppie e procede come da consegna. Verifica in plenum.
2 Invita gli studenti ad ascoltare, senza svolgere l’attività 2a, da svolgere al secondo ascolto.
3 Attività 2b: divide gli studenti a coppie, li fa riascoltare il dialogo, facendo attenzione alle parole che mancano, e chiede di completare il testo individualmente. Verifica in plenum, facendo leggere il dialogo a una coppia. Evidenzia di nuovo l’uso del condizionale “Vorrei” come forma di cortesia.
4 Per l’attività 2c, chiede agli studenti di riflettere sulle funzioni linguistiche viste nel dialogo, relative al chiedere la quantità e torna alla parte in cui compare la particella pronominale ne, domandando cosa sostituisca nell’esempio.
5 Prosegue chiedendo di lavorare in coppie, per ascoltare, leggere i dialoghi e rispondere alle domande. Dà almeno 10 minuti di tempo. Segue la verifica in plenum.
6 Invita a svolgere l’attività 3 di rinforzo come da consegna. Utilizza la fase di correzione in plenum per assicurarsi che gli studenti abbiano capito l’uso di ne Aiutandosi di nuovo con i dialoghi, sottolinea il fatto che la particella ne è generalmente seguita da un numero o da aggettivi come molto, poco, abbastanza, mentre l’aggettivo tutto vuole i pronomi diretti.
7 Dà 20 minuti di tempo per l’attività 4. Divide gli studenti e coppie e chiede di procedere come da consegna, poi li invita a leggere i dialoghi di fronte alla classe. Quest’attività potrebbe essere svolta anche in un altro modo: l’insegnante divide gli studenti in piccoli gruppi. Ogni gruppo sceglie cosa preparare per una cena con i compagni di corso. Ogni gruppo prepara la lista della spesa e si divide i compiti su chi deve comprare cosa. Segue una fase in plenum in cui ogni gruppo presenta agli altri il proprio menù e racconta in quali negozi sono stati. L’insegnante può portare le pubblicità di alcuni supermercati e metterle a disposizione degli studenti, che possono decidere cosa cucinare e dove comprare, scegliendo da questi volantini.
Pagine 118 - 119
1 L’insegnante introduce il lessico ponendo delle domande agli studenti quali: Andate in libreria? Che libri comprate? Quale genere vi piace?
2 Invita gli studenti a guardare le foro dell’attività 1a e a leggere i reparti della libreria. Si assicura che tutte le parole siano chiare.
3 Divide gli studenti in coppie e li invita ad ascoltare, senza svolgere l’attività 1b. Al secondo ascolto, chiede di completare la tabella.
4 Dà agli studenti 20 minuti per svolgere l’attività 2 come da consegna.
5 Per l’attività 3, può chiedere se sanno cosa sono i gialli e perché si chiamano così, poi invita gli studenti a parlare dei loro gusti in fatto di lettura come da consegna.
6 Invita gli studenti ad un primo ascolto dell’attività 4a, senza far leggere loro la consegna e si assicura che abbiano capito la situazione: Dove sono Riccardo e Lucia? Perché Lucia è lì? Procedendo con un secondo ascolto, chiede di svolgere l’attività come da consegna.
7 Per l’attività 4b invita gli studenti a riascoltare il dialogo, poi chiede loro, a coppie, di svolgere l’esercizio.
8 Come da consegna dell’attività 4c, l’insegnante fa rileggere il dialogo, sottolineando quanto sia importante l’intonazione. Per questo, può leggere lui stesso il dialogo, evidenziando la giusta intonazione e soffermandovisi.
9 Per introdurre l’attività 4d, l’insegnante chiede agli studenti di raccontare la bugia più divertente che abbiano mai sentito da qualcuno, invitandoli ad esprimere le loro opinioni in proposito.
Pagine 120 - 121
1 Per introdurre l’attività 1a, l’insegnante invita gli studenti a guardare gli emoticon e a dire quali sentimenti rappresentano secondo loro. A coppie, fa svolgere l’attività come da consegna e segue verifica in plenum.
2 Come attività supplementare alla 1b, dopo aver fatto
30
svolgere la consegna, l’insegnate propone questa attività: scrive una semplice frase, come Ti aspetto a casa mia stasera e, a fianco, disegna degli emoticon. Poi chiede: Chi ti ha scritto questo messaggio? Che cosa gli rispondi?. Insieme agli studenti osserva quanto diventa diverso il messaggio a seconda dell’emoticon utilizzato.
3 Chiede agli studenti di leggere attentamente la consegna dell’attività 1c, li divide in coppie e fa svolgere l’esercizio, con seguente discussione in plenum. Riguardo agli scrittori citati, Antonio Manzini è diventato famoso con i gialli del commissario Rocco Schiavone, un poliziotto tormentato che, per punizione, è stato trasferito dalla sua amata Roma ad Aosta. La serie TV su Schiavone ha avuto grandissimo successo. Maurizio De Giovanni, invece, è diventato famoso con i gialli del commissario Ricciardi, ambientati nell’Italia degli anni ’30 e con “I bastardi di Pizzofalcone” una squadra di poliziotti molto particolari che lavora a Napoli, diventata anche questa una serie TV.
4 L’attività 2 viene svolta come da consegna.
5 A conclusione dell’attività 3a, il docente chiede agli studenti cosa fanno e come si sentono quando si trovano nella situazione di Lucia e Federico.
6 Legge insieme alla classe i due fumetti dell’attività 3b e lascia qualche minuto per formulare i consigli richiesti, poi riferiti alla classe.
7 Per l’attività 4a, fa leggere di nuovo i fumetti e fa osservare gli avverbi di tempo già e non ancora, dando degli esempi. Accertatane la comprensione, fa completare la tabella e verifica in plenum.
8 Fa svolgere l’attività 4b come da consegna.
9 Fa ascoltare il testo dell’attività 5 una volta e, a coppie, leggere il testo, invitando gli studenti a non preoccuparsi per le parole che non conoscono, che verranno spiegate in seguito. Fa rispondere oralmente
alle domande e lancia il sondaggio, come da consegna.
10 La sintesi dell’attività 6b può essere proposta come compito a casa.
Pagina 122
1 L’attività 1a è di preparazione allo svolgimento della 1b. L’insegnante spiega che, prima di leggere il testo che segue (1b), gli studenti devono leggere attentamente le istruzioni date in 1a ed essere pronti a metterle in pratica. Offre aiuto in caso di dubbi e, se necessario, dà un piccolo esempio di lettura in base alle esigenze della classe, prima di passare all’esercizio seguente.
2 Si procede come da consegna per l’attività 1b, con l’ascolto.
3 Si procede come da consegna per l’attività 1c, con la lettura del testo.
4 Per l’attività web divide la classe a gruppi e chiede di svolgere l’attività, che può essere proposta come compito a casa per poi parlarne in classe.
Pagina 123
1 L’insegnante chiede agli studenti conoscono qualche serie tv italiana e/o quelle citate nella pagina. Dopo la discussione, fa leggere i testi, assicurando che spiegherà in seguito le parole non note: la comprensione globale è sufficiente. Dopo la lettura, fa delle domande in plenum su queste serie tv. Infine spiega le parole non chiare.
2 Per l’attività 2, invita gli studenti a svolgerla oralmente. Attività supplementare: legge un brano tratto da un libro da cui hanno fatto un film, ad es. Io non ho paura. Prima di leggere, chiede di osservare il titolo del racconto, di rispondere alle domande: Di che tipo di testo si tratta? Chi potrebbero essere i protagonisti? Invita a leggere le prime righe e a rivedere le loro ipotesi, confrontandosi poi con i compagni. Infine, gli studenti leggono il testo e verificano le ipotesi.
31 Suggerimenti Didattici
Unità 1 - FILA A
Nome Cognome Classe Data
ASCOLTARE
1 2.3 Ascolta e segna se le informazioni sono vere (V) o false (F).
1 Lucia sta molto bene.
2 Il signor Bianchi ha sete.
4 I tramezzini sono finiti.
V F
3 Ci sono cornetti e paste alla crema.
5 Il signor Bianchi prende una pizzetta.
Punti /5
LEGGERE
2 Leggi l’articolo e rispondi alle domande.
La colazione degli italiani
Gli italiani amano fare colazione al bar: cinque milioni di italiani, la mattina, vanno al bar a prendere cappuccino e cornetto. Cappuccino e cornetto sono la colazione preferita, ma gli italiani amano anche le spremute d’arancia, il caffè e le paste dolci. Poche persone, a colazione, mangiano panini, pizzette o tramezzini. La colazione italiana, generalmente, è dolce, non salata. Gli italiani non amano cambiare bar, perché qui incontrano gli amici e parlano con il barista… un amico anche lui! A casa gli italiani fanno colazione con caffè, latte e biscotti o dolci.
1 Al bar, cosa prendono gli italiani a colazione?
2 Qual è la loro colazione preferita al bar?
3 Perché gli italiani non amano cambiare bar?
4 Cosa mangiano gli italiani a casa?
Punti /8
PARLARE
3 Guarda la foto: lei è la professoressa Ghini, la tua nuova insegnante di italiano. Saluta, chiedi come sta e presentati. Punti
SCRIVERE
4 Scrivi un messaggio ad un amico/un’amica. Nel messaggio gli racconti del tuo corso di italiano, con la professoressa Ghini e i tuoi compagni che vengono da Paesi diversi.
Punti /5
Totale punti /20
32 UNITÀ 1 - VERSO LA CERTIFICAZIONE Fotocopiabile 1
/2
ASCOLTARE
1 2.3 Ascolta e segna se le informazioni sono vere (V) o false (F).
V F
1 Il signor Bianchi non sta bene.
2 Il signor Bianchi ha fame.
3 I cornetti sono finiti.
4 Ci sono i tramezzini.
5 Il signor Bianchi prende un latte macchiato.
LEGGERE
Punti /5
2 Leggi l’articolo e rispondi alle domande.
La colazione degli italiani
Gli italiani amano fare colazione al bar: cinque milioni di italiani, la mattina, vanno al bar a prendere cappuccino e cornetto. Cappuccino e cornetto sono la colazione preferita, ma gli italiani amano anche le spremute d’arancia, il caffè e le paste dolci. Poche persone, a colazione, mangiano panini, pizzette o tramezzini. La colazione italiana, generalmente, è dolce, non salata. Gli italiani non amano cambiare bar, perché qui incontrano gli amici e parlano con il barista… un amico anche lui! A casa gli italiani fanno colazione con caffè, latte e biscotti o dolci.
1 Quanti italiani fanno colazione al bar?
2 Gli italiani mangiano panini a colazione?
3 Che cosa fanno gli italiani al bar?
4 Dove prendono caffè, latte e biscotti?
Punti /8
PARLARE
3 Guarda la foto: lui è Adam Smith, il nuovo compagno del corso di italiano. Saluta, chiedi come sta e presentati.
Punti /2
SCRIVERE
4 Scrivi un messaggio a tua madre. Nel messaggio le racconti del tuo corso di italiano, con compagni che vengono da Paesi diversi e il tuo nuovo compagno Adam Smith.
Punti /5
Totale punti /20
33 Fotocopiabile 1 Nome Cognome Classe Data
1 - FILA B
Unità
Nome Cognome Classe Data
ASCOLTARE
1 3.3 Ascolta: il famoso attore Pierfrancesco Favino ci parla del suo lavoro e della sua famiglia. Completa le informazioni su di lui.
1 Nazionalità:
2 Età:
3 Professione:
4 Nome della moglie:
5 Professione della moglie:
LEGGERE
Punti /5
4 L’agricoltore. È un agricoltore particolare, infatti non lavora in campagna, ma in palazzi a più piani, per non rovinare la Terra. E trova modi nuovi per coltivare frutta e verdura.
5 Idraulico. Perché? Perché le persone non sanno più riparare le cose. Quando una cosa si rompe, la gente chiama un professionista.
1 infermiere
2 autista
3 cuoco
4 agricoltore
5 idraulico a coltiva b cura c guida d ripara e cucina
PARLARE
2 Leggi l’articolo e abbina i lavori all’azione giusta. I lavori del futuro
Ecco i 5 lavori “del futuro”. Sono lavori vecchi, ma fatti in modo moderno!
1 Infermiere. La salute diventa sempre più importante! È importante costruire nuovi ospedali: ci sono molti malati da curare.
2 L’autista. Nelle città c’è molto traffico e avere un autista è utile! Un autista guida per molte persone e, quindi, inquina meno.
3 Il cuoco. Le persone lavorano molto e non hanno tempo per cucinare. È importante costruire nuovi bar o ristoranti o… cucinare a casa delle persone!
3 Sei un insegnante alle Scuole Elementari: parla del tuo lavoro.
SCRIVERE
4 Scrivi i risultati in lettere.
1 20 + 10 =
2 50 - 30 =
3 90 + 10 =
4 200 + 100 =
5 20 - 1 =
6 7 + 5 =
7 7 - 5 =
8 1000 - 300 =
9 1000 + 2000 =
10 30 + 2 =
34 Fotocopiabile
Punti /5
Punti /5
2
UNITÀ 2 - VERSO LA CERTIFICAZIONE
Unità 2 - FILA A Punti /5 Totale punti /20
Nome Cognome Classe Data
ASCOLTARE
1 3.3 Ascolta: il famoso attore Pierfrancesco Favino ci parla del suo lavoro e della sua famiglia. Completa le informazioni su di lui.
1 Professione:
2 Città:
3 Registi:
4 Sposato: sì no
5 Figli:
5 Idraulico. Perché? Perché le persone non sanno più riparare le cose. Quando una cosa si rompe, la gente chiama un professionista.
1 idraulico a La salute è importante.
2 cuoco b Inquinare meno!
3 autista c Riparare le cose.
4 infermiere d Agricoltura nei palazzi.
5 agricoltore e La gente non cucina.
Punti /5
LEGGERE
Punti /5
2 Leggi l’articolo e abbina il lavoro alla situazione giusta.
I lavori del futuro
Ecco i 5 lavori “del futuro”. Sono lavori vecchi, ma fatti in modo moderno!
1 Infermiere. La salute diventa sempre più importante! È importante costruire nuovi ospedali: ci sono molti malati da curare.
2 L’autista. Nelle città c’è molto traffico e avere un autista è utile! Un autista guida per molte persone e, quindi, inquina meno.
3 Il cuoco. Le persone lavorano molto e non hanno tempo per cucinare. È importante costruire nuovi bar o ristoranti o… cucinare a casa delle persone!
4 L’agricoltore. È un agricoltore particolare, infatti non lavora in campagna, ma in palazzi a più piani, per non rovinare la Terra. E trova modi nuovi per coltivare frutta e verdura.
PARLARE
3 Sei il cuoco di un famoso ristorante: parla del tuo lavoro.
Punti /5
SCRIVERE
4 Scrivi i risultati in lettere.
1 1 + 5 =
2 10 - 7 =
3 7 + 8 =
4 100 +100 =
5 500 - 200 =
6 800 + 100 =
7 800 + 200 =
8 1000 - 500 =
9 350 + 5 =
10 20 + 3 =
Punti /5
Totale punti /20
35 Fotocopiabile
2
Unità 2 - FILA B
ASCOLTARE
1 4.3 Ascolta il dialogo tra Anna e Luca e segna le frasi giuste.
1 Anna invita Luca a prendere un caffè.
2 Luca non conosce la pizzeria.
3 La pizzeria è vicina a piazza Antonini.
4 La farmacia è vicino alla pizzeria.
5 I Giardini pubblici sono vicini a piazza Antonelli.
6 Luca ha capito tutto.
7 Anna va a prendere Luca a casa.
Punti /5
LEGGERE
2 Leggi e metti in ordine il dialogo.
No… è un po’ cara.
Sì, un regalo per un’amica, ma non caro!
Bene. Paga in contanti o con la carta di credito?
Lei cerca qualcosa in particolare?
No, anche questa è troppo cara.
Questa, invece, costa 80 euro.
Questo anello, allora, è perfetto! Costa 15 euro e ha lo sconto del 10%.
Scusi, quanto costa quella collana in vetrina?
Fantastico! Lo prendo! In contanti.
Quella? 150 euro.
Punti /5 Nome Cognome Classe Data
PARLARE
3 Sei in un negozio di abbigliamento. Spiega alla commessa cosa vuoi comprare e quanto vuoi spendere.
Punti /5
SCRIVERE
4 Invita il nuovo compagno David a casa tua e scrivigli la strada tra la scuola e la tua casa.
Punti /5
Totale punti /20
36 Fotocopiabile UNITÀ 3 - VERSO LA CERTIFICAZIONE 3
Unità 3 - FILA A
ASCOLTARE
1 4.3 Ascolta il dialogo tra Anna e Luca e segna le frasi giuste.
1 Anna invita Luca in pizzeria.
2 Luca deve prendere via Garibaldi.
3 La pizzeria è vicina all’ufficio postale.
4 La pizzeria è vicino ai Giardini Pubblici.
5 Luca non capisce le indicazioni.
6 Anna va a casa di Luca alle otto.
7 Luca è d’accordo con Anna.
LEGGERE
2 Leggi e metti in ordine il dialogo.
Punti /5
No, anche questa è troppo cara.
Questa, invece, costa 80 euro. Sì, un regalo per un’amica, ma non caro!
Fantastico! Lo prendo!
Bene. Paga in contanti o con la carta di credito?
Lei cerca qualcosa in particolare? In contanti.
No… è un po’ cara.
Quella? 150 euro.
Questo anello, allora, è perfetto! Costa 15 euro e ha lo sconto del 10%.
Scusi, quanto costa quella collana in vetrina?
Punti /5
PARLARE
3 Sei in una pasticceria. Spiega alla commessa cosa vuoi comprare e quanto vuoi spendere.
Punti /5
SCRIVERE
4 Dai un appuntamento alla tua amica Sara in un bar che ti piace. Spiegale come può arrivare al bar.
Punti /5
Totale punti /20
37 Fotocopiabile 3 Nome Cognome Classe Data Unità 3 - FILA B
ASCOLTARE
1 5.3 Ascolta il dialogo al ristorante tra un cameriere e due clienti e segna la risposta giusta.
1 Cosa propone il cameriere?
Tortellini al ragù e lasagne fatte in casa. Penne e delle tagliatelle ai funghi.
Tortellini al ragù e lasagne alle verdure.
2 Che tipo di pasta scelgono i due clienti?
Tagliatelle al radicchio e penne all’arrabbiata.
Tortellini al ragù e penne all’arrabbiata. Tagliatelle al radicchio e lasagne.
3 I due clienti mangiano carne? Sì.
Solo uno. No.
4 Che cosa bevono?
Acqua minerale.
Acqua minerale e vino rosso. Vino rosso.
5 Che dolce prendono? Tiramisù. Gelato. Zuppa inglese.
LEGGERE
2 Leggi l’articolo e segna V (vero) o F (falso).
1 La tovaglia. È molto importante! Una tovaglia bianca è sempre molto elegante! In ogni modo, il colore della tovaglia deve stare bene con il colore dei piatti. Nome
2 I piatti. Devono essere nell’ordine delle portate: sotto il piatto per il secondo, sopra quello per il primo e − sopra tutti − il piatto piccolo per l’antipasto.
3 Le posate. Il coltello e il cucchiaio devono stare a destra del piatto. La forchetta a sinistra del piatto.
4 I bicchieri. Stanno a destra del piatto, in alto. Vicino al piatto c’è il bicchiere per l’acqua e poi quello per il vino.
5 Il tovagliolo. Sta sempre a destra delle posate.
V F
1 La tovaglia deve esser bianca.
2 Il piatto per l’antipasto va sotto.
3 La forchetta è a sinistra del piatto.
4 I bicchieri stanno a destra del piatto.
5 Il tovagliolo va sopra il piatto.
PARLARE
/5
Come apparecchiare la tavola Ecco alcuni consigli per apparecchiare bene la tavola.
Punti /5
3 Racconta cosa mangi, solitamente, a pranzo. Spiega a che ora mangi e dove.
Punti /5
SCRIVERE
4 Guarda la foto e descrivila: dove sono, chi sono, cosa mangiano, cosa bevono.
Punti /5
Totale punti /20
38 Fotocopiabile UNITÀ 4 - VERSO LA CERTIFICAZIONE 4
Punti
Cognome Classe Data
Unità 4 - FILA A
ASCOLTARE
1 5.3 Ascolta il dialogo al ristorante tra un cameriere e due clienti e segna la risposta giusta.
1 Come sono i tortellini e le lasagne?
Al ragù e alle verdure.
Al ragù e della casa.
Al ragù e all’arrabbiata.
2 Che altra pasta propone il cameriere?
Gnocchi e tortellini.
Penne all’arrabbiata e tagliatelle al radicchio
Garganelli al ragù.
3 Cosa prendono i due clienti come secondo?
Un’insalata mista.
Una cotoletta alla milanese. Due cotolette alla milanese.
4 Bevono vino?
Tutti e due. Solo uno. No.
5 Quante porzioni di dolce prendono?
Due.
Una. Tre.
LEGGERE
3 Leggi l’articolo e segna V (vero) o F (falso).
Come apparecchiare la tavola
Ecco alcuni consigli per apparecchiare bene la tavola.
1 La tovaglia. È molto importante! Una tovaglia bianca è sempre molto elegante! In ogni modo, il colore della tovaglia deve stare bene con il colore dei piatti.
2 I piatti. Devono essere nell’ordine delle portate: sotto il piatto per il secondo, sopra
quello per il primo e − sopra tutti − il piatto piccolo per l’antipasto.
3 Le posate. Il coltello e il cucchiaio devono stare a destra del piatto. La forchetta a sinistra del piatto.
4 I bicchieri. Stanno a destra del piatto, in alto. Vicino al piatto c’è il bicchiere per l’acqua e poi quello per il vino.
5 Il tovagliolo. Sta sempre a destra delle posate.
V F
1 La tovaglia deve stare bene con i piatti.
2 Il piatto per il secondo va sotto.
3 Il coltello è a sinistra del piatto.
4 Il bicchiere dell’acqua è vicino al piatto.
5 Il tovagliolo sta a sinistra delle posate.
PARLARE
Punti /5
3 Racconta cosa mangi, solitamente, a cena. Spiega a che ora mangi e dove.
Punti /5
SCRIVERE
4 Guarda la foto e descrivila: dove sono, chi sono, cosa mangiano, cosa bevono.
Punti /5
Totale punti /20
39 Fotocopiabile 4 Nome Cognome Classe Data
4 - FILA B
Unità
ASCOLTARE
1 6.3 Ascolta la telefonata di Franco a Luisa e rispondi alle domande.
1 Perché Franco telefona a Luisa?
2 Cosa deve fare Luisa giovedì alle cinque?
3 Che data propone allora, Franco?
4 Cosa deve fare Luisa venerdì?
5 Cosa fa Franco lunedì?
LEGGERE
Punti /5
1 I genitori di Franco sono: la madre di Venezia e il padre di Roma la madre di Venezia e il padre di New York
2 Franco e sua moglie abitano: in un piccolo appartamento in centro in un grande appartamento in centro
3 Franco e Adriana hanno: due figli tre figli
4 Il lunedì i bambini vanno: a casa della madre di Adriana a casa della madre di Franco
PARLARE
Punti /4
3 Guarda la foto e descrivi l’appartamento.
2 Franco descrive la sua vita in famiglia. Leggi e completa le frasi nel modo giusto.
Mi chiamo Franco e sono di Roma. Mia madre Giulia è di Venezia e mio padre Frank è di New York. Io vivo con mia moglie Adriana in un piccolo appartamento in centro, vicino al Colosseo. Io e Adriana abbiamo due figli, Irene e Giacomo. Io e mia moglie lavoriamo, così i bambini vanno spesso dai miei genitori o dai genitori di Adriana. Il lunedì la madre di Adriana tiene a casa sua i bambini, il martedì, invece, i bambini vanno da mia madre. Il mercoledì Adriana non lavora, così i bambini stanno a casa nostra.
Punti /6
SCRIVERE
4 Scrivi un messaggio a un amico/un’amica: descrivi l’appartamento dell’esercizio 3 e spiega perché non ti piace.
Il giovedì stanno con mio fratello Osvaldo e il venerdì con la sorella di mia moglie. Sabato e domenica, finalmente, stiamo tutti insieme!
Punti /5
Totale
40 Fotocopiabile 5 UNITÀ 5 - VERSO LA CERTIFICAZIONE
punti /20 Nome Cognome Classe Data Unità 5 - FILA A
ASCOLTARE
1 6.3 Ascolta la telefonata di Franco a Luisa e rispondi alle domande.
1 Che cosa chiede Franco a Luisa?
2 Perché lo chiede?
3 Quando non riceve il medico?
4 Che cosa fa Luisa giovedì alle tre?
5 Perché Franco non accetta la proposta di Luisa?
LEGGERE
Punti /5
1 Franco vive: con la moglie e due figli con la moglie
2 I figli di Franco: stanno sempre a casa con i genitori vanno spesso dai nonni e dagli zii
3 Il martedì i bambini vanno: a casa della madre di Adriana a casa della madre di Franco
4 Il mercoledì: la moglie di Franco non lavora la moglie di Franco lavora
Punti /4
PARLARE
3 Guarda la foto e descrivi l’appartamento.
2 Franco descrive la sua vita in famiglia. Leggi e segna la risposta corretta.
Mi chiamo Franco e sono di Roma. Mia madre Giulia è di Venezia e mio padre Frank è di New York. Io vivo con mia moglie Adriana in un piccolo appartamento in centro, vicino al Colosseo. Io e Adriana abbiamo due figli, Irene e Giacomo. Io e mia moglie lavoriamo, così i bambini vanno spesso dai miei genitori o dai genitori di Adriana. Il lunedì la madre di Adriana tiene a casa sua i bambini, il martedì, invece, i bambini vanno da mia madre. Il mercoledì Adriana non lavora, così i bambini stanno a casa nostra. Il giovedì stanno con mio fratello Osvaldo e il venerdì con la sorella di mia moglie. Sabato e domenica, finalmente, stiamo tutti insieme!
SCRIVERE
Punti /6
4 Scrivi un messaggio a tua madre e descrivi l’appartamento dell’esercizio 3. Spiegale perché l’appartamento ti piace.
Punti /5
Totale punti /20
41 Fotocopiabile 5 Nome Cognome Classe Data Unità 5 - FILA B
ASCOLTARE
1 7.3 Ascolta la telefonata e segna se le informazioni sono vere (V) o false (F).
V F
1 Laura è in vacanza.
2 Laura non sta molto bene.
3 A Capri è nuvoloso.
4 La vacanza è molto divertente.
5 Paolo preferisce andare in vacanza in inverno.
Punti /5
LEGGERE
2 Leggi l’articolo e rispondi alle domande.
Le vacanze degli italiani
1 Quando normalmente gli italiani vanno in vacanza?
2 Perché molti italiani decidono di andare in vacanza in agosto?
3 Dove preferiscono andare in estate?
4 Dove preferiscono andare in inverno?
5 Cosa amano fare in vacanza?
PARLARE
3 Guarda le foto e scegli la meta per la tua vacanza ideale con la famiglia. Spiega perché.
Gli italiani vanno in vacanza principalmente a Natale e nei mesi estivi, soprattutto ad agosto, in genere il mese più caldo dell’anno, quando molte fabbriche, uffici e negozi chiudono per le vacanze. In estate, molti italiani preferiscono restare in Italia e, tra le mete preferite, ci sono le spiagge: tra le più frequentate ci sono le spiagge della Puglia, della Sardegna e dell’Emilia Romagna. In inverno, invece, la destinazione preferita è la montagna, soprattutto per chi ama sciare. Una delle mete preferite è il Trentino Alto-Adige. Mete molto amate sono anche le nostre bellissime città d’arte, come Roma o Firenze che, particolarmente in estate, sono piene di turisti non solo italiani, ma anche stranieri. In vacanza gli italiani vogliono soprattutto riposarsi e divertirsi, ma anche conoscere cose nuove.
Punti /5
SCRIVERE
Punti /5
4 Sei in Italia per frequentare un corso di lingua italiana Scrivi un messaggio ad un tuo amico e gli descrivi la tua giornata.
Totale punti /20
42 Fotocopiabile UNITÀ 6 - VERSO LA CERTIFICAZIONE 6
Nome Cognome Classe Data Unità 6 - FILA A
Rimini Centro Benessere
Pista da sci Roma
Unità 6 - FILA B
Nome Cognome Classe Data
ASCOLTARE
1 7.3 Ascolta la telefonata e segna se le informazioni sono vere (V) o false (F).
V F
1 Laura è a Capri da due settimane.
2 A Capri il tempo è bello.
3 Laura si annoia.
4 Desidera vedere altre città prima di tornare a casa.
5 Paolo è dispiaciuto di non poter andare in vacanza in estate.
Punti /5
LEGGERE
2 Leggi l’articolo e rispondi alle domande.
Le vacanze degli italiani
1 In quale mese gli Italiani generalmente vanno in vacanza?
2 In vacanze, gli italiani preferiscono stare in Italia o andare all’estero?
3 Quali sono le località di mare più frequentate?
4 Quale regione è più amata dagli italiani per le vacanze invernali?
5 Cosa desiderano fare durante le vacanze?
PARLARE
3 Guarda le foto e scegli la meta per la tua vacanza ideale con i tuoi amici. Spiega perché.
Gli italiani vanno in vacanza principalmente a Natale e nei mesi estivi, soprattutto ad agosto, in genere il mese più caldo dell’anno, quando molte fabbriche, uffici e negozi chiudono per le vacanze. In estate, molti italiani preferiscono restare in Italia e, tra le mete preferite, ci sono le spiagge: tra le più frequentate ci sono le spiagge della Puglia, della Sardegna e dell’Emilia Romagna. In inverno, invece, la destinazione preferita è la montagna, soprattutto per chi ama sciare. Una delle mete preferite è il Trentino Alto-Adige. Mete molto amate sono anche le nostre bellissime città d’arte, come Roma o Firenze che, particolarmente in estate, sono piene di turisti non solo gli italiani, ma anche stranieri. In vacanza gli Italiani vogliono soprattutto riposarsi e divertirsi, ma anche conoscere cose nuove.
Punti /5
SCRIVERE
Punti /5
4 Sei in Italia per frequentare un corso di lingua italiana. Scrivi un messaggio alla tua professoressa di italiano del tuo Paese d’origine e gli descrivi la tua giornata.
Totale punti /20
43 Fotocopiabile 6
Rimini
Centro Benessere
Pista da sci Roma
Nome Cognome Classe Data
ASCOLTARE
1 8.3 Ascolta e segna se le informazioni sono vere (V) o false (F).
V F
1 I Signori Bianchi vogliono prenotare una camera doppia.
2 L’albergo ha una sola camera matrimoniale libera.
3 La camera matrimoniale è disponibile solo per tre giorni.
4 Il prezzo comprende la colazione.
5 L’albergo è dotato di wi-fi.
LEGGERE
2 Leggi il dialogo e rispondi alle domande.
Punti /5
Cosa mi metto?
Serena: Ciao Giulia, da quanto tempo non ci vediamo! Come stai?
Giulia: Bene grazie. Sono contenta di vederti! Sono appena tornata dalla Francia. Sono andata lì per un viaggio di piacere, ma ho anche imparato francese.
Serena: E come è andata?
Giulia: È stata un’esperienza bellissima. Ho visto posti bellissimi e ho conosciuto tante persone.
Serena: Domani sera pensiamo di andare in discoteca. Vuoi venire anche tu?
Giulia: Mi piacerebbe, ma domani sera c’è una festa all’aperto a casa di Carlo. L’ha organizzata per il mio ritorno. Perché non vieni anche tu?
Serena: Non so, non lo conosco molto bene.
Giulia: Dai, vieni anche tu! Carlo è un tipo simpatico e socievole, gli farà piacerti vederti!
Serena: È una festa elegante? Come devo vestirmi? Non so cosa mettermi.
Giulia: No! Puoi vestirti come vuoi. Io metto una gonna rossa di cotone con una
maglietta nera e i sandali neri. Dato che le previsioni dicono che farà un po’ freddo, porto sicuramente una maglia nera leggera o la giacca grigia.
Serena: Che dici se metto il vestito nero che ho messo alla tua festa di laurea e le scarpe nere con il tacco? O posso mettere un pantalone nero con la camicia bianca di seta.
Giulia: Con qualsiasi cosa sarai bellissima!
1 Dove è stata Giulia?
2 Perché è andata in Francia?
3 Serena dove invita Giulia?
4 Com’è Carlo?
5 Serena cosa pensa di mettere per la festa di Carlo?
PARLARE
Punti /5
3 Stai cercando un hotel per una vacanza. Descrivi le caratteristiche dell’hotel che vorresti (posizione, costo, servizi ecc).
Punti /5
SCRIVERE
4 Per essere sicuro/a di prendere tutto prima di partire per una vacanza al mare, fai una lista degli abiti da mettere in valigia.
Punti /5
Totale punti /20
44 Fotocopiabile UNITÀ 7 - VERSO LA CERTIFICAZIONE 7
Unità 7 - FILA A
ASCOLTARE
1
8.3 Ascolta e segna se le informazioni sono vere (V) o false (F).
V F
1 I signori Bianchi hanno bisogno dell’aria condizionata.
2 La camera è disponibile solo da mercoledì.
3 Per avere la colazione devono pagare più di 70 euro.
4 La camera è al secondo piano.
5 I signori Bianchi chiedono dov’è l’ascensore.
LEGGERE
2 Leggi il dialogo e rispondi alle domande
previsioni dicono che farà un po’ freddo, porto sicuramente una maglia nera leggera o la giacca grigia.
Serena: Che dici se metto il vestito nero che ho messo alla tua festa di laurea e le scarpe nere con il tacco? O posso mettere un pantalone nero con la camicia bianca di seta.
Giulia: Con qualsiasi cosa sarai bellissima!
Punti /5
Cosa mi metto?
Serena: Ciao Giulia, da quanto tempo non ci vediamo! Come stai?
Giulia: Bene grazie. Sono contenta di vederti! Sono appena tornata dalla Francia. Sono andata lì per un viaggio di piacere, ma ho anche imparato francese.
Serena: E come è andata?
Giulia: È stata un’esperienza bellissima. Ho visto posti bellissimi e ho conosciuto tante persone.
Serena: Domani sera pensiamo di andare in discoteca. Vuoi venire anche tu?
Giulia: Mi piacerebbe, ma domani sera c’è una festa all’aperto a casa di Carlo. L’ha organizzata per il mio ritorno. Perché non vieni anche tu?
Serena: Non so, non lo conosco molto bene.
Giulia: Dai, vieni anche tu! Carlo è un tipo simpatico e socievole, gli farà piacerti vederti!
Serena: È una festa elegante? Come devo vestirmi? Non so cosa mettermi.
Giulia: No! Puoi vestirti come vuoi. Io metto una gonna rossa di cotone con una maglietta nera e i sandali neri. Dato che le
1 Come è stato il viaggio in Francia di Giulia?
2 Perché Serena non vuole andare alla festa di Carlo?
3 Dove si svolge la festa?
4 Come si veste Giulia per la festa di Carlo?
5 Perché Giulia decide di portare una maglia?
PARLARE
3 Sei il titolare di un hotel. Descrivi ad un cliente le caratteristiche del tuo hotel (posizione, costo, servizi, ecc.).
SCRIVERE
Punti /5
Punti /5
4 Per essere sicuro/a di prendere tutto prima di partire per una vacanza in una città d’arte italiana, fai una lista degli abiti da mettere in valigia.
Totale punti /20 Nome Cognome Classe Data
Punti /5
45 Fotocopiabile 7
Unità 7 - FILA B
ASCOLTARE
1 9.3 Ascolta il dialogo alla stazione e segna se le informazioni sono vere (V) o false (F).
V F
1 Il passeggero vuole andare ad Ancona.
2 Il Frecciarossa ha 10 minuti di ritardo.
3 Prende il biglietto per l’Interregionale.
4 Compra un biglietto di sola andata.
5 Il passeggero non sa dove obliterare il biglietto.
Punti /5
LEGGERE
2 Leggi l’email e rispondi alle domande.
Ciao Teresa, è stata una festa meravigliosa quella dei nostri 50 anni di matrimonio! Sono venuti proprio tutti: i miei figli Giulio e Marco, le loro mogli e anche le mie nipoti.
1 Cosa festeggiano Silvio e Anita?
2 A quale nipote Anita è più legata?
3 Da dove vengono gli amici?
4 Che regalo gli hanno fatto gli amici?
5 Cosa dice Anita della sua famiglia?
Punti /5
PARLARE
3 Osserva la foto e descrivi la famiglia che vedi. Che tipo di famiglia è? Chi sono i componenti? Cosa fa nel tempo libero? Quali sono i suoi interessi?
Punti /5
Giulia, a cui sono particolarmente legata, ha portato anche il suo fidanzato! Veramente emozionante! Il tempo passa così velocemente… Sono venuti anche i nostri amici di Roma, che, anche se vivono lontano, ogni tanto vengono a trovarci. Purtroppo, mia sorella non è potuta venire, perché non sta molto bene.
I nostri figli ci hanno fatto un regalo bellissimo: un fine settimana a Venezia, la città dove siamo andati in viaggio di nozze. Gli altri parenti e gli amici, invece, ci hanno regalato due anelli con i nostri nomi incisi sopra.
Io e Silvio siamo davvero fortunati! Dopo cinquant’anni, ancora ci vogliamo bene e abbiamo una famiglia bellissima che ci sta vicino nei momenti importanti.
SCRIVERE
4 Scrivi una e-mail al tuo migliore amico e spiega perché ti sei lasciata/o con il tuo ragazzo/a e quali erano le cose su cui non andavate d’accordo.
Punti /5
Anita
Totale punti /20
46 Fotocopiabile UNITÀ 8 - VERSO LA CERTIFICAZIONE 8
Nome Cognome Classe Data Unità 8 - FILA A
ASCOLTARE
1 9.3 Ascolta il dialogo alla stazione e segna se le informazioni sono vere (V) o false (F).
V F
1 Per Ancona c’è un solo treno.
2 Il treno arriva ad Ancona alle 16.50.
3 Il Regionale arriva ad Ancona più tardi.
4 Il passeggero vuole un biglietto di andata e ritorno.
5 Il Frecciarossa parte dal binario 2.
Punti /5
LEGGERE
2 Leggi l’email e rispondi alle domande.
1 Chi ha portato la nipote Giulia alla festa?
2 Perché la sorella di Anita non è andata?
3 Quale regalo hanno fatto i figli?
4 Dove sono andati in viaggio di nozze?
5 Perché Anita dice di essere una donna fortunata?
Punti /5
PARLARE
Ciao Teresa, è stata una festa meravigliosa quella dei nostri 50 anni di matrimonio! Sono venuti proprio tutti: i miei figli Giulio e Marco, le loro mogli e anche le mie nipoti. La più grande, Giulia, a cui sono particolarmente legata, ha portato anche il suo fidanzato! Veramente emozionante! Il tempo passa così velocemente… Sono venuti anche i nostri amici di Roma, che, anche se vivono lontano, ogni tanto vengono a trovarci. Purtroppo, mia sorella non è potuta venire, perché non sta molto bene. I nostri figli ci hanno fatto un regalo bellissimo: un fine settimana a Venezia, la città dove siamo andati in viaggio di nozze. Gli altri parenti e gli amici, invece, ci hanno regalato due anelli con i nostri nomi incisi sopra.
Io e Silvio siamo davvero fortunati! Dopo cinquant’anni, ancora ci vogliamo bene e abbiamo una famiglia bellissima che ci sta vicino nei momenti importanti.
Anita
3 Osserva la foto e descrivi la famiglia che vedi. Che tipo di famiglia è? Chi sono i componenti? Cosa fa nel tempo libero? Quali sono i suoi interessi?
Punti /5
SCRIVERE
4 Scrivi una e-mail al tuo fidanzato/la tua fidanzata e spiega perché hai litigato con il tuo migliore amico/la tua migliore amica.
Punti /5
Totale punti /20
47 Fotocopiabile 8 Nome Cognome Classe Data
8 - FILA B
Unità