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La Terra è rotonda

Tra la carta di Anassimandro e la Terra come la conosciamo oggi c’è di mezzo… l’America, oltre che l’Oceania e l’Antartide. Questi continenti, infatti, non erano conosciuti dagli antichi popoli mediterranei. Per molti secoli gli studiosi immaginarono la Terra come un immenso disco piatto. Nel XV secolo, però, lo scienziato Paolo Dal Pozzo Toscanelli cominciò a sostenere che il nostro pianeta fosse un globo. Quest’idea conquistò il navigatore genovese Cristoforo Colombo, che decise di viaggiare verso ovest per raggiungere le coste dell’Asia. Colombo perciò si avventurò sull’Oceano Atlantico con una piccola flotta di navi. Ma non arrivò in Asia. Nel 1492 sbarcò su alcune piccole isole che fanno parte dell’America. Il nome America fu dato più tardi in onore di Amerigo Vespucci, l’esploratore italiano che per primo si rese conto di trovarsi in un nuovo continente.

Negli stessi anni, il navigatore portoghese Vasco da Gama circumnavigò l’Africa e arrivò in India via mare. Un altro portoghese, Ferdinando Magellano, riuscì qualche anno dopo a fare l’intero giro del mondo, confermando definitivamente la forma di sfera del nostro pianeta. Le carte del passato dovettero allora essere ridisegnate per comprendere anche l’America. Si credette quindi che la superficie terrestre non avesse più segreti. Ma Oceania e Antartide erano ancora sconosciute…

Circumnavigò: costeggiò girandoci intorno.