La voce degli insegnanti_8

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IN QUESTO NUMERO

L'editoriale

La foto-frase

Come un padre In viaggio...

Roma, la città che incanta il tempo

Attualità:

La misura della gioia

Didattica digitale

Secondaria

All'interno troverai

#GIOIRE: #GIOIRE:

LA GRAZIA LA GRAZIA DEL GIUBILEO DEL GIUBILEO

Schede

Operative

Scaricabili

L'editoriale...

IL GIUBILEO: TEMPO SPECIALE PER CRESCERE

Il tema della gioia, intrecciato al significato profondo del Giubileo, è al centro di questo numero della rivista In questo 2025, anno giubilare, la scuola si trova a vivere un’occasione privilegiata per riflettere con gli studenti sul senso della gioia autentica, sulle sue radici culturali, religiose e antropologiche, e sulla possibilità che essa diventi fermento di rinnovamento personale e collettivo Il Giubileo, fin dalle sue origini bibliche, si configura come tempo di liberazione, di ritorno all’essenziale, di perdono e di nuova possibilità.

È un tempo “speciale”, in cui la storia si apre a un ritmo diverso, segnato non dalla frenesia della produttività ma dall’esperienza della gratuità e della festa. La gioia è infatti una dimensione essenziale dell’umano, presente nelle tradizioni religiose e nei linguaggi dell’arte, della musica, della poesia.

Non è superficialità né semplice allegria: è qualcosa di profondo, che scaturisce dalla percezione di un significato, di una speranza ritrovata, di un legame che salva. Attraverso letture, esperienze, opere d’arte,

musiche e testimonianze, è possibile accompagnare gli studenti a riconoscere la gioia nelle sue diverse espressioni, anche quelle più quotidiane e silenziose.

Questo Giubileo si colloca anche all’inizio del pontificato di Papa Leone XIV, figura che – con i primi gesti e parole – ha già mostrato una forte sensibilità per il tema della misericordia, del dialogo e della prossimità. In ambito didattico questi temi possono diventare occasione di attività trasversali e interdisciplinari: si può lavorare sulla gioia nel linguaggio simbolico e religioso, ma anche nella storia, nella letteratura, nella musica e nell’arte

Si possono costruire percorsi di educazione civica che mettano in luce il valore della solidarietà, del perdono, della speranza condivisa, tutti elementi che il Giubileo richiama e rilancia

In un tempo spesso segnato da inquietudini, crisi ambientali e sociali, la proposta educativa che ruota attorno alla gioia e al Giubileo può restituire ai ragazzi un messaggio potente: il futuro è ancora una promessa, e ogni passo – se vissuto insieme e con fiducia – può diventare “festa”

La foto-frase

Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante Papa Francesco

Direttore responsabile: Diego Mecenero

#ERRECIMAGAZINE |

La voce degli insegnanti

Anno 3 | N. 8 | a.s. 2024-25

© 2025 | La Spiga, Gruppo Editoriale ELi

info@gruppoeli it - www gruppoeli it

© 2025 | San Paolo Edizioni sanpaoloedizioni@stpaulus.it www.edizionisanpaolo.it

Direttore editoriale: Carmine Picariello

Redazione: Edoardo Baroncelli, Maurizio Grassi, Giovanni Nerbini, Sonia Pierotti

Progetto grafico e impaginazione: Gruppo ELi

Come un padre...

S.E. MONS.

GIOVANNI NERBINI

VESCOVO DI PRATO

LA SPERANZA NON È UN SENTIMENTO PER INGENUI

Mattia (ho cambiato i nomi propri per ovvii motivi) è un giovane di diciotto anni innamoratosi di una sua coetanea: Marta. Confida i suoi sentimenti a Carlo di due anni più grande, suo grande amico con il quale condivide riflessioni ed esperienze formative. Anche Carlo comincia a provare per la stessa ragazza, un affetto particolare ed è corrisposto e così i due si mettono insieme

neppure si potesse sperimentare per cose di questo genere”!

Non vi nascondo di aver provato, ascoltando il racconto di Mattia a cui si illuminavano gli occhi, un briciolo di invidia nei suoi confronti, lui che così giovane è stato capace di una scelta tanto coraggiosa quanto difficile dal momento che io sono giunto alla stessa conclusione molto più tardi

La notizia colpisce Mattia come un pugno allo stomaco e prima lo paralizza per il tradimento di cui si sente vittima innocente, meschinamente raggirato, poi scatena in lui una rabbia, un rancore che ben presto si trasformano in odio conclamato. “Sai, donGio – si sfoga Mattia – lo odiavo con tutto me stesso, e ad occhi aperti gli auguravo coscientemente, tutto il male che si potrebbe augurare al peggior nemico, compresa la morte. Ed in questo tempo sono stato malissimo Poi ho deciso di perdonarlo ed ho provato una gioia che non immaginavo

L’episodio ci aiuta a fare sintesi circa il cammino giubilare che la Chiesa ci invita a compiere.

La meta di questo percorso è il grido di gioia inattesa ed avvolgente che riempie la vita.

L’itinerario è il coraggio di liberarsi dal male che ammorba la nostra vita e di cui spesso siamo oltre che i protagonisti anche le prime vittime. Il compito è davvero arduo, improbo

Nel mio ministero ho incontrato e cercato di aiutare persone bloccate in uno stallo in cui avevano perso oltre la pace del cuore la libertà

concreta di scelta (ho scoperto che chi odia è la persona più infelice che ci sia dato di incontrare).

A volte si trattava di persone pienamente consapevoli del tarlo che le consumava ma si sentivano deboli, impotenti, incapaci di riemergere per riprendere in mano la propria vita. Gesù nel Vangelo di Marco spiega che non c’è niente che entrando dall’esterno nel cuore dell’uomo che lo renda impuro. E’ ciò che lo abita che invece lo ferisce profondamente ed il Signore chiama per nome il male: “impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza” (Mc 7, 21 - 22)

Ecco allora il cammino che ci è necessario Primo: conosci te stesso, cosa hai nel tuo cuore. Questa operazione è spirituale e solo la Parola di Dio può guidarci con successo in questo compito come ci ricorda il salmo 139: “Tu mi scruti e mi conosci!” Ma è poi grazie alla forza dello Spirito Santo, costantemente invocato che si diventa capaci di

“superare” le passioni umane per riuscire a conformarci al Vangelo: “Senza la tua forza nulla è nell’uomo, nulla senza colpa” ci fa affermare la Chiesa invocando lo Spirito S Teresina di Gesù Bambino nutriva per una suora del suo convento una profonda antipatia. Le era sufficiente vederla per provare fastidio, insofferenza Non volendo arrendersi a questo sentimento che contravveniva il precetto della carità cominciò a pregare per lei e scelse di salutare questa consorella con il sorriso più accogliente ogni volta che la incontrava casualmente.

E fu proprio questa suora che un giorno le disse: “Sorella credo di rimanerle molto simpatica dal momento che mi accoglie sempre con un grande sorriso”! Teresina non si era abbandonata al proprio istinti ma offerto alla consorella quella che la carità esigeva da lei Cosa ci può impedire questa maturazione? Solo la nostra pigrizia e il nostro immobilismo possono privarci della gioia ci aspetta

In viaggio...

ROMA, LA CITTÀ CHE

INCANTA IL TEMPO

MAURIZIO GRASSI

Ci sono città che si visitano e altre che si vivono E poi c’è Roma, che si attraversa come un libro aperto, con pagine fatte di pietra, storia e leggenda. Fondata, secondo il mito, nel 753 a C , la Città Eterna non è solo un luogo, ma un’idea, una promessa di bellezza che resiste al tempo. Ogni angolo è un frammento di storia: le vestigia dell’Impero convivono con le piazze barocche, le

chiese rinascimentali e le strade dove il quotidiano si mescola con l’eterno.

Il Colosseo veglia sulla città come un antico sovrano, mentre la Fontana di Trevi trasforma il desiderio in rito Piazza Navona è un teatro senza sipario, e da Trastevere a Piazza di Spagna il respiro di Roma cambia ritmo, passando dal frenetico al contemplativo

Ma Roma non è solo un museo a cielo aperto.

È l’aroma del caffè che si diffonde al mattino, è il riflesso del tramonto sul Tevere, è il suono delle campane che rintoccano nel silenzio della notte È la città delle meraviglie, dove il passato e il presente dialogano senza sosta, ricordandoci che l’eternità, qui, è di casa

Colosseo

1.Icona indiscussa di Roma, il suo profilo seghettato contro il cielo racconta storie di imperatori, gladiatori e folle in delirio.

Basilica di San Pietro

Fori Imperiali

Un cammino tra i resti della grandezza di Roma, dove il tempo sembra sospeso tra colonne spezzate e antichi palazzi di marmo.

La maestosità fatta pietra, custode di capolavori senza tempo, dalla Pietà di Michelangelo alla grandiosa cupola che sovrasta il Vaticano.

Icona indiscussa di Roma, il suo profilo seghettato contro il cielo racconta storie di imperatori, gladiatori e folle in delirio. Castel Sant’Angelo Fontana

Piazza Navona

Il salotto elegante di Roma, con la scenografica Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini a dominare lo spazio tra caffè storici e palazzi nobiliari.

PiazzadiSpagna eTrinitàdeiMonti

Il cuore romantico della città, dove arte e architettura si fondono in un’armonia perfetta, sotto lo sguardo attento della Barcaccia.

Il barocco nella sua espressione più spettacolare: gettare una moneta nelle sue acque è più di una tradizione, è un legame con la città.

La sua cupola, con l’oculo aperto verso il cielo, è un prodigio architettonico che da duemila anni sfida le leggi della fisica e della meraviglia.

LA MISURA DELLA GIOIA

EDOARDO BARONCELLI

Misurare significa sostanzialmente riuscire a determinare il valore, la quantità o le dimensioni di qualcosa, riferendosi ad valore di confronto, appunto ad una unità di misura In ambito scientifico la misura ha scopi precisi e definiti: a) determinare le proprietà di un oggetto e quindi comprenderlo sempre di più; b) poter controllare un processo; c) cercare o poter convalidare una legge. È quanto basta per comprendere quale complessità ci troviamo davanti quanto vogliamo dare una misura della nostra capacità di essere felici, o, per usare un linguaggio a noi più familiare, di essere nella gioia In diversi settori sono stati fatti interessanti tentativi con scarso successo (cfr Economia della felicità, D Kahneman, Il Sole 24 ore)

Possiamo almeno cercare di comprendere quali siano gli indicatori. Ogni scelta, ogni cammino, ogni decisione della nostra vita non inizia da una certezza, ma da una domanda di felicità, di realizzazione compiuta, di pienezza

Veniamo ingannati quando pensiamo che la felicità consista nell’assenza di difficoltà, nella cancellazione dell’idea stessa di sofferenza. Invece “Ma l'uomo nella prosperità non comprende, è come gli animali che periscono. Questa è la sorte di chi confida in se stesso.” Veniamo ingannati quando pensiamo che la felicità sia nel possesso, o nel successo delle nostre imprese, nel portare tutto a noi stessi. Veniamo ingannati quando pensiamo che la felicità sia vedere rispettati i nostri diritti, le nostre precedenze, i nostri gusti, i nostri pensieri.

Certamente l’istinto della conservazione è una forza potente ed indispensabile per poter vivere Il bambino lo esprime con tutte le forze che ha e lo grida con tutte le modulazioni del suo pianto quando ha fame. Non sente ragione. Non gli importa se è quasi pronto, se scotta. Gli è stata messa dentro una forza che nemmeno lui può controllare: le sue mani portano tutto a sé.

Possediamo quindi una istintiva capacità di misura o di valutazione che ci fa scegliere e valutare Eppure questo istinto viene facilmente ingannato e deviato su binari morti, verso “terre di salsedine dove nessuno può vivere” (Ger 17.6).

È così anche per noi Poi però cresciamo, ci relazioniamo con gli altri e diventa capace di scambio e finalmente anche di dono e di amore disinteressato La felicità quindi è un cammino controcorrente, controintuitivo. Non sta ne prendere ma del dare; non sta nell’afferrare ma

nel donare; non sta nel successo e nel pensare a sè ma nell’essere attenti agli altri Non consiste nell’assenza di difficoltà e di sofferenza, ma nella gioia della resurrezione

Ai greci che lo cercano e vogliono vederlo Gesù dice subito cosa caratterizza la sua vita: sono il chicco di grano che ha il coraggio di morire nella terra per risorgere a vita nuova

Chi ha il coraggio fare della sua vita un dono la ritroverà piena, sovrabbondante, incontenibile. Questa è la strada della felicità per il cristiano. Chi ama la sua vita la perderà.

Ogni volta che ci attacchiamo a quel che siamo o a quel che abbiamo ci ritroviamo con le mani che stringono l’aria Ci sembra di essere al sicuro, ma senza che ce ne accorgiamo ci ritroviamo soli, vuoti e assetati, murati vivi dentro noi stessi.

Pertanto se vogliamo tentare una misura della gioia dobbiamo essere disposti a cercare ciò che ci conduce fuori dall’ossessione di noi stessi, dei nostri successi e del nostro benessere, vero contrario della gioia.

Questi dunque i possibili indicatori di felicità: il senso di gratitudine, al Signore e alle persone lui ci ha donato o alle quali ci ha donato; la capacità di rifugiarsi e di confidare in Dio, nell’attesa fiduciosa e operosa di lui; l’attenzione e la cura che diamo agli altri, se c’è qualcuno che è felice a causa nostra; la forza di resistere alla mentalità dominante; la meraviglia e lo stupore per quanto di buono c’è attorno a noi; la fiducia che non si arrende all’evidenza

Questa è la nostra gioia, ed essa è il dono che possiamo fare a noi stessi e agli altri.

DDNT DDNT DDNT Didattica Digitale e Nuove Tecnologie

A “SCUOLA” DI... INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L' intelligenza artificiale (IA) o artificial intelligence (AI), che dir si voglia, non è più un concetto relegato ai film di fantascienza che almeno una volta nella vita, ognuno di noi ha visto o ai laboratori di ricerca avanzata, dove ci sono più computers che persone. L’ AI sta permeando sempre di più i settori della nostra vita quotidiana e l' istruzione non fa eccezione Sebbene possa suscitare interrogativi e persino qualche timore, l' IA offre un potenziale enorme per trasformare in meglio il modo in cui lavoriamo, apprendiamo e gestiamo le nostre vite professionali all’ interno delle istituzioni scolastiche. Questo articolo esplora come l' IA può essere concretamente utilizzata da docenti e personale scolastico, diventando un supporto efficace e come possa abilitare nuovi progetti didattici coinvolgenti.

Cos’è l’intelligenza artificiale?

L'intelligenza artificiale (IA) è essenzialmente la branca dell' informatica che crea sistemi capaci di eseguire compiti che richiedono l’ intelligenza umana, come l'apprendimento, il ragionamento, la creazione (testo, immagini, video, codice) e la percezione.

Parlando di questo tema, è impossibile non fare riferimento ai modelli linguistici di grandi dimensioni, gli LLM (Large Language Models)

Questi modelli rappresentano una delle frontiere più avanzate e discusse dell' IA attuale, in particolare dell' IA generativa Gli LLM sono reti neurali “sintetiche” estremamente complesse, addestrate su quantità immense, miliardi o trilioni di parole, di dati testuali prelevati da internet, libri e altre fonti

Grazie a questo addestramento massivo, imparano pattern statistici,

strutture grammaticali, contesti e persino una vasta conoscenza fattuale implicita nel linguaggio. La loro capacità principale è quella di comprendere e generare linguaggio umano in modo molto fluido e coerente. Essi sono i motori dietro a molte delle applicazioni “intelligenti” che stanno avendo un impatto significativo in vari settori, inclusa l'istruzione, dove possono fungere da assistenti per la scrittura, generatori di materiali didattici, tutor virtuali e molto altro, sempre però con la supervisione e la valutazione di personale formato e qualificato

GENTIL PETRILLO

Da dove si è partiti? La nascita formale dell' IA si fa risalire al 1956 con il workshop di Dartmouth, per mano di John McCarthy. L' idea iniziale di McCarthy era quella di simulare il pensiero umano tramite logica e regole, la così detta “IA simbolica". Questo approccio ha avuto successi iniziali ma anche lunghi periodi di difficoltà a causa della complessità dei problemi e dei limiti tecnologici di quegli anni e su di lì Oggi, 2025 dove siamo? Oggigiorno viviamo nell'era dell' AI basata sull' apprendimento automatico (Machine Learning) e soprattutto sull' apprendimento profondo (Deep Learning), esplosa dal 2010 circa. Grazie a enormi quantità di dati e alla grande potenza di calcolo delle GPU (Graphic Processing Unit), l' IA eccelle nel riconoscimento delle immagini e del linguaggio, nella traduzione e in molte altre applicazioni come la generazione del codice Attualmente è in pieno sviluppo l' IA generativa, capace di creare nuovi contenuti Non a caso si dice che l’ AI non ha limiti nella creazione del contenuto, l’unico limite è la fantasia dell’ uomo. L' IA come assistente didattico per i docenti Lungi dal voler rimpiazzare la figura insostituibile dell'insegnante e previa autorizzazione ministeriale o degli organi competenti, l' intelligenza artificiale può fungere da potente assistente, liberando tempo prezioso e offrendo nuovi strumenti per la didattica

Le applicazioni concrete sono già numerose e in continua evoluzione. Pensiamo, ad esempio, alla personalizzazione dell'apprendimento: algoritmi

capaci di analizzare le performance degli studenti possono identificare bisogni individuali e suggerire percorsi didattici su misura, materiali supplementari o sfide aggiuntive, permettendo al docente di orchestrare un'esperienza formativa più mirata ed esperienziale, se così si pu dire Un altro ambito di grande impatto è l'automazione della valutazione Compiti ripetitivi come la correzione di test a risposta chiusa possono essere delegati alla “macchina”, fornendo un feedback immediato agli studenti e lasciando al docente più tempo per valutazioni complesse e qualitative.

Essa si rivela utile anche nella creazione e reperimento di materiali didattici, assistendo nella generazione di bozze per lezioni, quiz, presentazioni o nella ricerca rapida di risorse pertinenti Non meno importante è il supporto

linguistico e all' accessibilità, con strumenti capaci di tradurre materiali o generare trascrizioni, favorendo l'inclusione. Infine, sistemi di tutoraggio intelligente possono offrire supporto personalizzato agli studenti, permettendo loro di esercitarsi al proprio ritmo

L' IA per ottimizzare la gestione scolastica Parallelamente al supporto didattico, l’ intelligenza artificiale può offre soluzioni significative per snellire il carico di lavoro del personale amministrativo e di supporto. L' automazione dei processi amministrativi è uno dei vantaggi più evidenti: dalla pianificazione degli orari alla gestione delle comunicazioni standardizzate con le famiglie, infatti può ridurre notevolmente le incombenze burocratiche Fondamentale è anche il potenziale nell' analisi dei dati scolastici

Gli LLM possono processare grandi volumi di informazioni, come l’ andamento delle iscrizioni, le performance aggregate, l’ utilizzo delle risorse, fornendo alla dirigenza insight preziosi per decisioni strategiche più informate e complete La comunicazione può essere migliorata tramite chatbot intelligenti che rispondono alle domande frequenti seppur da maneggiare con estrema cautela etica e sempre in linea con la normativa di riferimento Un esempio pratico: co-creare il giornale d' istituto con l’ AI Oltre a queste funzioni di supporto individuale e gestionale, l' IA apre le porte a progetti didattici innovativi e collaborativi Un'applicazione particolarmente interessante è la creazione del giornale d' istituto, supervisionata attentamente dai docenti Questo progetto trasforma il notiziario scolastico in uno strumento dinamico e utile per tutta la comunità, coinvolgendo attivamente gli studenti. In questo scenario, il docente agisce da direttore editoriale e mentore, guidando gli studenti, la "redazione", nell'uso etico ed efficace degli strumenti generativi. Gli studenti ricercano, intervistano, scrivono, ma possono avvalersi dell' artificial intelligence come assistente per generare bozze, sintetizzare informazioni complesse, correggere testi, organizzare contenuti per sezioni tematiche e persino tradurre articoli per le famiglie non italofone Il giornale così concepito diventa una risorsa viva che raccoglie non solo resoconti di eventi, ma anche guide

pratiche, procedure scolastiche spiegate chiaramente, tutorial e presentazioni di progetti I benefici sono molteplici: gli studenti sviluppano competenze trasversali come la scrittura, la digital literacy e la collaborazione, i docenti facilitano un progetto coinvolgente, l' istituto si dota di un potente strumento comunicativo e informativo ed i genitori si sentono più partecipi e informati. Considerazioni etiche e sfide future L'entusiasmo per le potenzialità dell' IA non deve però farci trascurare le sfide È fondamentale affrontare questioni cruciali come la privacy dei dati degli studenti e di tutto il personale scolastico Resta cruciale anche l'equità, assicurandosi che gli algoritmi non amplifichino pregiudizi esistenti e bisogna garantire la trasparenza nel funzionamento degli strumenti e, non da ultimo, la necessità di formare adeguatamente tutto il personale scolastico

L'IA deve rimanere uno strumento al servizio dell'educazione, guidato da principi pedagogici ed etici solidi, con l'essere umano sempre al centro del processo decisionale

Conclusione: Un Invito all' esplorazione critica L'Intelligenza Artificiale rappresenta una frontiera ricca di potenzialità per il mondo della scuola Per docenti e personale scolastico, non si tratta di temere una sostituzione, ma di esplorare come questi nuovi strumenti possano potenziare le proprie capacità, migliorare l'efficienza e, soprattutto, offrire un'istruzione più personalizzata, inclusiva ed efficace. È tempo di avviare una riflessione approfondita e sperimentazioni consapevoli, per integrare l’intelligenza artificiale in modo che arricchisca realmente l'esperienza educativa, preparando gli studenti alle sfide e alle opportunità di un futuro sempre più interconnesso con la tecnologia

Lagioia nonè nellecose, èinnoi.

RichardWagner

Secondaria

UN MONDO DI GIOIA

Questa attività permette agli studenti di esplorare come la gioia venga celebrata e vissuta in diverse culture e tradizioni religiose, con particolare attenzione al significato del Giubileo nel 2025, promuovendo consapevolezza interculturale e riflessione sul senso della festa, della rinascita e del perdono.

Obiettivi:

Conoscere come la gioia viene espressa e celebrata in diverse culture e religioni

· Riflettere sul significato del Giubileo e dei suoi valori universali (liberazione, riconciliazione, festa)

Sviluppare la creatività attraverso la rappresentazione visiva e simbolica della gioia.

Materiali:

· Carta da poster o cartoncini per ogni gruppo

· Pennarelli, matite colorate, fogli di carta

· Colla, forbici, materiali per collage (opzionali).

Fonti di ricerca su feste e riti legati alla gioia nel mondo (libri, articoli, internet).

Attività:

1 Avviare un dialogo introduttivo sulla speranza, chiedendo agli studenti di condividere cosa significa per loro e come può influenzare positivamente la vita delle persone.

2. Avviare una breve discussione con la classe sul significato della gioia: quando si prova, come si esprime, che ruolo ha nella vita personale e nella società Collegare poi il tema al Giubileo 2025 come “anno di gioia e liberazione”

3. Suddividere la classe in gruppi e assegnare a ciascun gruppo una cultura, una religione o una zona geografica. Ogni gruppo esplorerà una festa o celebrazione significativa legata alla gioia (ad es. il Giubileo cristiano, l’Holi indù, il Capodanno cinese, il Nowruz persiano, la Pasqua, la Guelaguetza in Messico, ecc )

4 Ogni gruppo realizza un pannello intitolato “La gioia secondo ” illustrando la celebrazione studiata con immagini, parole-chiave, simboli, colori e brevi descrizioni

5. Una volta completati i pannelli, essi vengono disposti in aula creando un percorso espositivo. Gli studenti “visitano” le altre postazioni prendendo appunti o scattando foto (se possibile).

6. Dopo la visita, l’insegnante guida una riflessione collettiva: quali forme di gioia sono emerse? Cosa accomuna le diverse tradizioni? In che modo il Giubileo 2025 può essere vissuto come occasione di gioia condivisa? Ogni studente scrive un breve testo (o crea una piccola illustrazione) su quale forma di gioia ha sentito più vicina o su come immagina una “festa del Giubileo” nella propria scuola o comunità

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