Monteroni d'Arbia. Duecento anni di storia

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Monteroni d’Arbia Duecento anni di storia

panti, 29 giunti all’arrivo. Fu l’inizio per lui di una serie avvincente di competizioni in giro per la Toscana: a Sovicille, San Rocco, Firenze, Livorno, Levane Val d’Arno e Guazzino. Nel 1948, Patacchini, sulla base dei buoni risultati stagionali conseguiti, fu convocato nella squadra regionale toscana categoria allievi, composta da 12 atleti, per disputare a Torino i campionati italiani. Patacchini partì in bicicletta per raggiungere Firenze. Giunto nel capoluogo toscano, fu ospitato in casa da una sorella della zia. Il giorno dopo ripartì in treno per Torino, dove fu ospite di una famiglia monteronese. In gara Patacchini arrivò in volata nel gruppo di testa. Nel 1949, il gruppo toscano, arricchito anche Urno Vittori, corse a Reggio Emilia. Il Vittori cascò, mentre Patacchini arrivò tra gli ultimi. Nel 1950 Aldo si ammalò di pleurite. La malattia, a lungo minimizzata dagli stessi medici, lo costrinse ad abbandonare definitivamente l’attività. Anche il Vittori smise poco dopo. Altre esperienze ciclistiche partirono, ma senza ottenere lo stesso risultato di quegli anni d’oro, fino a quando nel 1965, ad opera dell’U.S. Monteroni appena costituito, fu organizzato il Giro della Valdarbia, già citato. I principali promotori furono Pietro Lippi, Dante Bernazzi, Emilio Mori, Nello Pallassini e Giulio Nencioni.

Nella pagina accanto Bartolomeo Verdicchio viene premiato dal sindaco Fabio Pacenti Coppa della Fortezza 1966. La squadra di calcio del Monteroni

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