Eidos news 253 x il web

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Quindicinale iscritto al registro della Stampa presso il tribunale di Teramo n. 13/03 del 22/05/03

ANNO 10 N.253 prossima uscita 11 giugno


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un progetto per la riscoperta dei territori Sicurezza stradale e mobilità sostenibile gli obiettivi dell’iniziativa di cui è stato testimonial Alex Zanardi, ex campione di Formula 1 ed oggi atleta della Nazionale di Ciclismo Paralimpica. Previste tante iniziative. Si parte il 2 giugno con il percorso cicloturistico in mountain bike tra le colline teramane grazie all’organizzazione di Jakymayo Team

C

ontinuano le iniziative relative al progetto “Biciclettica”, realizzato e finanziato dai Comuni di Roseto, Pineto, Atri e Silvi e dalla Regione Abruzzo, relativo alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile. Dopo la recente iniziativa, realizzata nell’ambito dello stesso progetto, alla quale ha partecipato un testimonial d’eccezione come Alex Zanardi, la cui presenza ha coinvolto tantissime persone a partire da tanti giovani e studenti, tra qualche giorno, nel primo fine settimana di Giugno, di svolgeranno altri significativi eventi. Si tratta di attività inserite o collegate al progetto “Biciclettica” in un contenitore definito “Weekend della sicurezza” che si terrà a Roseto, sul lungomare nei pressi della rotonda nord di Piazza Ponno, mercoledì primo giugno e giovedì due giugno a partire dalle 20,30. Un’altra importante iniziativa riguarda il cicloturismo, un evento organizzato da Jakymayo Team di Roseto degli Abruzzi, che si svolgerà la mattina del 2 giugno, che prevede un percorso di circa 35 chilometri su tutto il territorio, in grado di contribuire a valorizzare le colline teramane e le bellezze paesaggistiche locali. Un altro evento, organizzato da varie associazioni sempre nella mattinata di giovedì 2 giugno, riguarda la 6^ edizione della Biciclettata Adriatica, un’iniziativa che partirà in parte da S. Benedetto del Tronto e in parte da Francavilla al Mare e che si concluderà per entrambi i gruppi partecipanti a Pineto dopo aver percorso da nord e sud buona parte della costa adriatica abruzzese. Nella manifestazione serale, organizzata dal Comune di Roseto, saranno coinvolti anche gli organizzatori e i partecipanti

degli altri due eventi, in una due giorni di incontri, dibattiti e spettacoli che si svolgeranno a Roseto, mercoledì 1° e giovedì 2 Giugno, sul lungomare, nella rotonda nord di Piazza Ponno, dove saranno effettuate sei ore di diretta televisiva da parte dell’emittente regionale Reteotto. Una due giorni dedicata alla sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e alla mobilità ciclistica, in confronti ai quali parteciperanno ospiti in rappresentanza di associazioni, istituzioni, enti e società coinvolte negli argomenti trattati. Nella serata del 2 giugno sarà presentato alla città il percorso definitivo e i dettagli del progetto relativo alla pista ciclabile relativamente al tratto che attraversa Roseto, i cui lavori stanno per avere inizio e che saranno completati per la prossima stagione estiva. Quindi una due giorni di iniziative, confronti, dibattiti e incontri che, così com’è accaduto in precedenza, saranno molto utili per continuare a propagandare la cultura della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, temi molto importanti nella vita quotidiana a cui prestare maggiore attenzione anche grazie ad attività di sensibilizzazione rivolta soprattutto ai più giovani come quella proposta con il progetto “Biciclettica”.


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Elezioni Roseto

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PAVONE, CIANCAIONE, DI GIROLAMO

CHI CI GOVERNERÀ?

Il sindaco uscente si sente sicuro di rivincere visto il frazionamento degli avversari. Mancano il Movimento 5 Stelle con Milco Fasciocco e Pio Rapagnà di Città per Vivere. Quindici liste a sostegno dei tre pretendenti alla poltrona di primo cittadino. Si vota il 5 giugno

S

arà una corsa a tre per la carica di primo cittadino. Tre soli candidati, nonostante alla vigilia di queste elezioni erano stati ipotizzati quanto meno 5 “concorrenti”. Alla fine non solo non sono stati cinque, ma neppure i quattro che sembrava andassero delineandosi. A Roseto sarà una battaglia a tre: Enio Pavone, sindaco uscente, Sabatino Di Girolamo del Partito Democratico, Rosaria Ciancaione per i movimenti civici e la sinistra rosetana. Tre figure certe, scese in campo con un certo anticipo, visto che già nello scorso mese di gennaio il quadro, almeno per quanto riguarda questi tre, si era ben delineato. Ciò che sorprende, però, è l’assenza del Movimento 5 Stelle. Non ce l’ha fatta Milco Fasciocco, che era stato indicato proprio per il M5S. Sembra avesse già la lista pronta, ma Beppe Grillo gli ha negato il logo per correre alle elezioni del prossimi 5 giugno. E pensare che la lista era già pronta, anche se nelle

ultime settimane arrivavano segnali non incoraggianti proprio sulla questione legata al simbolo. Una doccia fredda per Fasciocco che non ha escluso un’azione legale nei confronti del M5S che nel 2013 alle elezioni politiche ottenne un consenso popolare impressionante. Ma negli ultimi tempi, anche alcune scelte verticistiche del movimento fondato dal comico ligure hanno portato i pentastellati a perdere qualche consenso. Da capire adesso come si muoveranno a Roseto in occasione del voto. Chi era intenzionato a presentare la lista era anche Pio Rapagnà che aveva avuto una mezza idea di presentarsi con Città per Vivere, ripetendo l’esperienza di 5 anni fa. Alla fine, l’uomo delle tante battaglie per la sua Roseto, ha desistito. Quindici in totale le liste a sostegno dei tre candidati sindaci. Per Enio Pavone ci sono sei liste: Destra Sociale, Futuro In, Pavone Sindaco (Liberalsocialisti e Insieme per Roseto), Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Popolari per Roseto e For-

za Italia. Per Sabatino Di Girolamo sono tre le liste che lo sostengono: Partito Democratico, Roseto Protagonista, Di Girolamo Sindaco. Sei le liste che appoggiano Rosaria Ciancaione. Roseto nel cuore, Abruzzo Civico, Roseto Futura, Roseto Progressista, Un’altra idea di Roseto e Roseto Unita. Chiaro che la battaglia a questo punto, con soli tre candidati, si fa molto più interessante perché non ci sarà una dispersione dei voti. Non solo, ma sarà interessante anche conoscere i meccanismi degli esclusi e le varie strategie interne. Chiaro però un fatto: con il centro sinistra e il Pd che si presentano separati si offre al centro destra un vantaggio che potrebbe essere non di poco conto. Ed è chiaro anche un altro aspetto: l’esito delle urne ci dirà chi avrà avuto ragione. Sarà inoltre una campagna elettorale in cui almeno due dei tre sfidanti potranno contare su un budget consistente. Non facciamo nomi. Non serve. E’ facile arrivarci da soli.


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CANDIDATO SINDACO ENIO PAVONE LISTA “LIBERALSOCIALISTI – INSIEME PER ROSETO – PAVONE SINDACO” • ANGELINI GIOVANNA LIA, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 28/12/1953 • CAPONI PAOLO, MORO D’ORO (TE) 11/01/1948 • D’ALONZO REMO, CELLINO ATTANASIO (TE) 18/07/1953 • DI GIAMBATTISTA ANTONIO, GIULIANOVA (TE) 14/11/1977 • DI GIANLUCA GIANFRANCO, GIULIANOVA (TE) 14/06/1962 • DI GIUSEPPE ALESSIA, GIULIANOVA (TE) 02/10/1991 • DI MARCO NICOLA, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 13/08/1959 • DI PASQUALE CAMILLO, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 19/07/1950 • FASCIOLI MORGAN, SVIZZERA (EE) 21/09/1972 • IANNETTI ROMANO DETTO ANTONIO, ATRI (TE) 12/01/1962 • IEZZITORIELLA, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 23/12/1961 • PANICCIARI FRANCESCO, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 31/10/1959 • QUARANTA SESTINA VANESSA, GIULIANOVA (TE) 18/01/1979 • TUCCELLA GIUSEPPE, CASTEL DEL MONTE (AQ) 16/04/1951 • URBINI MARISTELLA, ATRI (TE) 13/01/1958 • ZARABLA CLAUDIA, ATRI (TE) 30/07/1993 FORZA ITALIA BERLUSCONI – PER PAVONE • BIZZARRI SILVIA, TERAMO (TE) 25/11/1969 • BOSICA GIUSEPPE, MONTESILVANO (PE) 01/10/1966 • CERVIGNANI ANDREA, ATRI (TE) 03/11/1988 • D’ANDREA ANNA, TERAMO (TE) 12/10/1965 • DE MARCO MARTINA, GIULIANOVA (TE) 03/08/1984 • DE PATRE ELEONORA, GIULIANOVA (TE) 13/05/1976 • DI BARTOLOMEO ALESSANDRO, PESCARA (PE) 07/06/1968 • DI BENEDETTO SARA,TERAMO (TE) 06/07/1988 • DI GIUSEPPE FILIBERTO, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 09/10/1950 • DI PIETRANTONIO DOROTEA, BERNA (SVIZZERA) 02/06/1963 • DI TOMASSO FRANCO, GIULIANOVA (TE) 27/03/1977 • NORANTE ANTONIO, PENNE (PE) 19/07/1956 • PASQUINI DOMENICO, GIULIANOVA (TE) 24/01/1993 • PIGLIACAMPO FABIO, GIULIANOVA (TE) 12/09/1983 • RAGNOLI GIANLUCA, ATRI (TE) 09/04/1992 • TRITELLI LIBERATA, S. FELIX DE BOLIVAR (VENEZUELA) 01/12/1964

Elezioni Roseto POPOLARI PER ROSETO – ENIO PAVONE SINDACO • DI GIULIO PIETRO ENZO, GIULIANOVA (TE), 16/10/1959 • CAPONI GIORGIA, ATRI (TE), 23/07/1980 • CAPORALETTI ALBERTO, TERAMO (TE), 04/04/1965 • CIPRIANI PIETRINA, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 31/03/1965 • DE ANGELIS VITTORIA, GIULIANOVA (TE), 03/10/1977 • IACHINI LUCA, GIULIANOVA (TE), 19/10/1978 • FOGLIA GABRIELE, SCHLIEREN (SVIZZERA), 06/11/1971 • LAMOLINARA MOSÈ, L’AQUILA (AQ), 07/02/1981 • MARCONE RICCARDO, ROMA (RM), 11/09/1958 • MARZIANI ANDREA, ATRI (TE), 17/01/1992 • MODESTI ROBERTO, CASTILENTI (TE), 03/10/1961 • RECINELLI STEFANIA, GIULIANOVA (TE), 13/10/1968 • RICCI CRISTINA, ATRI (TE), 07/02/1968 • SIBIO GENNY, COMO (CO), 05/08/1980 • STELLA DAVIDE, PESCARA, 02/12/1980 • TUPITTI ALESSIA, ATRI (TE), 10/10/1985 DESTRA SOCIALE • CANDELORI GIANNINA, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 01/12/1957 • ALFONSI FIORENZO, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 22/07/1965 • GENOVESI UGO, TERAMO (TE) 13/08/1964 • DIURNO MARCO, LEGNANO (MI) 17/04/1962 • OLIVIERI MARUSKA, GIULIANOVA (TE) 07/12/1978 • BIZZARRI MARCO, GIULIANOVA (TE) 21/12/1984 • FABRETTI MASSIMILIANO, GIULIANOVA (TE) 18/09/1974 • RUGGIERI ANTONELLO, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 11/05/1968 • SETTIMIO CAMILLO, CANOSA SANNITA (CH) 03/09/1962 • CUPELLI SIMONE, TERAMO (TE) 30/06/1984 • DI GIAMBATTISTA PIERINO, TERAMO (TE) 01/10/1984 • IACHINI ADRIANA, TERAMO (TE) 05/05/1964 • FRATANGELI PAOLA, FROSINONE (FR) 30/04/1957 • MARTELLA ANTONIETTA, ATRI (TE) 21/03/1982 • BELLOTTI PINO, FROSINONE (FR) 19/03/1971

CANDIDATO SINDACO ROSARIA CIANCAIONE

FRATELLI D’ITALIA – ALLEANZA NAZIONALE • ASTOLFI PAMELA, ATRI (TE) 04/08/1989 • DI BLASIO CLAUDIO, GIULIANOVA (TE) 20/09/1957 • DI DOMENICO DANIELA, SOLOTHURN (CH) 02/11/1964 • DI FRANCESCHINO MARTINA, GIULIANOVA (TE) 05/08/1990 • DI GIACOMANTONIO SANDRA, GIULIANOVA (TE) 30/04/1985 • DI SABATINO MIRABELLA, TERAMO (TE) 13/05/1976 • FACCIOLINI CATIA, TERAMO (TE) 23/05/1975 • FORNACIARI FABRIZIO MARIA, ATRI (TE) 03/10/1986 • LELLI NAZARENO, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 02/07/1959 • MALTESE FRANCESCO, NOTARESCO (TE) 03/04/1948 • MERLITTI LIBERATORE, ATRI (TE) 20/11/1987 • MONTICELLI MARCO, GIULIANOVA (TE) 14/08/1985 • RONGAI ROBERTO, GIULIANOVA (TE) 09/05/1972 • SETTE ANTONELLA, L’AQUILA (AQ) 14/05/1967 • ZITTI LUCA, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE)15/03/1973 • RUGGIERI LUCIANO, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 11/05/1946

ROSETO PROGRESSISTA • ANDRIETTI ERCOLE GIULIANOVA, 3.5.1972 • BALDASSARRE GABRIELE TERAMO, 7.5.1986 • CAIONI NOEMI ATRI, 28.8.1993 • CASOLANI AGNESE NERETO,1.7.1982 • CERASI ANTONIO ROSETO DEGLI ABRUZZI, 8.11.1952 • D’ALESSANDRO SABINA TERAMO, 2.5.1973 • DE DOMINICIS ANNA RITA CERMIGNANO, 9.10.1952 • DI DIOMEDE ANTONIO ROSETO DEGLI ABRUZZI, 27.10.1956 • FERRETTI ASSUNTA GIULIANOVA, 22.5.1994 • FERRETTI ENZO ATRI, 8.6.1960 • D’EUGENIO PIERLUCA GIULIANOVA,25.2.1975 • MALATESTA ENZO ROSETO DEGLI ABRUZZI, 19.10.1945 • PALERMO MARCO ATRI, 18.1.1987 • POLIANDRI LOREDANA ROSETO DEGLI ABRUZZI, 3.9.1955 • QUARANTA ROBERTO WINTERTHUR (SVIZZERA), 17.9.1961 • ROMMERII DOMENICO GIULIANOVA, 18.3.1981

FUTURO IN – ROSETO HA IDEE NUOVE • RECCHIUTI ALESSANDRO, GIULIANOVA (TE) 30/04/1975 • DEZI ATTILIO, GIULIANOVA (TE) 22/10/1980 • DI PAOLO SANDRO MARCELLINO, GENOVA (TE) 07/09/1971 • DI SANTE ANDREA, ATRI (TE) 30/06/1990 • FELICIONE GABRIELLA, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 08/03/1964 • IEZZI MARIA DETTA CHIARA, TERAMO (TE) 31/0/1962 • MARTELLA SONIA, GIULIANOVA (TE) 08/02/1973 • MASSARI DANTE, GIULIANOVA (TE) 03/07/1972 • MUMMOLO GEROLAMA DETTA GENNY, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 04/02/1953 • PALESTINI GIULIA, GIULIANOVA (TE) 07/01/985 • POMENTI CAMILLO, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 13/06/1966 • RICCI DANILO, ATRI (TE) 12/11/1980 • SACRIPANTE ANDREA, ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 22/06/1964 • SCARPONE MONIA, GIULIANOVA (TE) 26/01/1974 • TARQUINI SEBASTIANI ROSAURA DETTA ROSAURA, GIULIANOVA (TE) 23/07/1983 • VANNUCCI MIRCO, ATRI (TE) 13/101975

UN’ALTRA IDEA DI ROSETO • AZZARITI AUGUSTO GUARDIAGRELE, 13.4.1974 • BELISARI GIORGIA ATRI, 18.9.1984 • DE GIOVANNI RANIERI PESCARA, 23.8.1957 • DI GIULIO ANASTASIA GIULIANOVA, 28.9.1987 • DI MARCO PIERO GIULIANOVA, 8.3.1970 • FAGGIANI GABRIELLA TERAMO, 5.6.1943 • MARINI PIERPAOLO ATRI, 8.10.1993 • MARRONE VALENTINA TERAMO, 31.7.1987 • MASSACESI ALESSANDRO GIULIANOVA, 11.6.1972 • NAPOLITANO ALESSANDRA TERAMO, 28.5.1966 • POMPILII SILVANO BOUSSU (BELGIO), 6.8.1973 • ROLLI ELISABETTA TERAMO, 30.12.1968 • SACCHETTI MARCO GIULIANOVA, 13.7.1960 • SISTILLI GABRIELLA BENEDETTA ATRI, 9.4.1990 • TRAVAGLINI LORITA SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 27.6.1974 • VANNUCCI MARTA GIULIANOVA, 26.10.1989


Elezioni Roseto ROSETO UNITA • COLLEVECCHIO DALIA GIULIANOVA 02/03/1978 • BENIGNO ASSUNTA MECHELEN (BELGIO) 04/03/1975 • CAPORALETTI BARBARA GIULIANOVA 16/12/1974 • DEL SOLE UMBERTO ATRI 26/05/1976 • DI FEBBO NOEMI SONIA ATRI 31/12/1995 • DI GIACINTO MARCELLA CELLINO ATTANASIO 25/06/1974 • DOZZI GIANNI • IANNETTI MARIO ATRI 19/07/1974 • LOPEZ LUMILA ROCIO DEL CIELO SAN LORENZO (ARGENTINA) 23/05/1997 • MACIGNANI DESIREE GIULIANOVA 15/09/1979 • MORETTI MASSIMO L’AQUILA 03/06/1969 • PROSPERI SABATINO TERAMO 23/07/1985 • QUARANTA ROBERTA ATRI 17/10/1967 • RACINELLI VITTORIO ROSETO DEGLI ABRUZZI 05/11/1944 • REGA ROBERTA BARI 25/08/1989 • ROSINI GIOVANNI GIULIANOVA 30/10/1974 ROSETO FUTURA • BIDETTA ANTONIO ATRI 25/05/1984 • BIZZARRI GIROLAMO (DETTO MINO) ROSETO DEGLI ABRUZZI 01/06/1967 • BRUNOZZI PATRIZIA ATRI 17/04/1969 • CAMPANELLA FEDERICO ATRI 11/06/1994 • CASALENA VITALIANO BELLANTE 26/06/1951 • CERELLA MELISSA BAHIA BLANCA (ARGENTINA) 15/05/1986 • D’ALTOBRANDO GABRIELE TERAMO 15/04/1977 • DI GIANVITTORIO FILOMENA GIULIANOVA 18/01/1978 • DI GIOVANNI MASSIMO ROSETO DEGLI ABRUZZI 22/09/1966 • DI GIROLAMO KERYLA TERAMO 08/05/1976 • FALÀ LORENZO ATRI 07/02/1983 • FARES GHIZLANE CASABLANCA (MAROCCO) 10/05/1986 • ROSSI TASCIONI ELEONORA ATRI 22/07/1969 • SANTARELLI CESARE TERAMO 18/10/1966 • SPINOSI ANGELICA MARIA CARACAS (VENEZUELA) 06/10/1972 ROSETO NEL CUORE • ADDAZII VINCENZO GIULIANOVA (TE) 18/07/1966 • ANDRIETTI MARIA TERESA CARACAS (VENEZUELA) 03/08/1969 • COLLELUORI KATIA ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 14/10/1968 • DELL’ORLETTA EDIBERTO (DETTO EDI) ATRI (TE) 01/07/1974 • DI GIAMMARINO MIRTA GIULIANOVA 16/03/1976 • DI GIOVANNANTONIO GIACOMO (DETTO GIANNI) TERAMO 17/02/1959 • DI GIUSEPPE ANGIOLINA (DETTA ANGELA) ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 30/07/1960 • DI LUZIO ALEX ATRI (TE) 10/10/1995 • DI MARTINO ANTONIO (DETTO TONINO) LOWER MERION (STATI UNITI D’AMERICA) 01/12/1971 • DI SABATINO ARMANDO GIULIANOVA (TE) 16/12/1980 • MALATESTA LUCA ATRI (TE) 18/01/1995 • MARCONE ANGELO ATRI (TE) 23/04/1995 • PANTALONE MASSIMO TORONTO (CANADA) 01/09/1970 • PANTIC DANICA (DETTA DANA) KRUSEVAC (SERBIA) 15/05/1971 • TENTARELLI GUERINO (DETTO RINO) ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 22/11/1959 • VALENTINI ARIANNA GIULIANOVA (TE) 19/01/1977 ABRUZZO CIVICO • BATTISTA DANTE ATRI (TE) 14/07/1969 • COLLEVECCHIO MONICA PENNE (PE) 29/04/1992 • CORRADETTI RUGGERO ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 13/12/1957 • D’ANASTASIO MARA TERAMO (TE) 17/10/1967 • DI BONAVENTURA ANTONIO ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) 16/06/1963 • FERRARO INNOCENZO ATRI (TE) 05/07/1982 • FERRI FRANCESCA ATRI (TE) 14/09/1976 • IACONE GRETA ATRI (TE) 18/10/1991 • MASSETTI MARCO ROMA 09/02/1960 • MAZZOCCHETTI GIANNI GIULIANOVA (TE) 21/01/1986 • NUGNES MARIO GIULIANOVA (TE) 05/05/1978 • PEDICONE FRANCESCA ATRI (TE) 29/10/1993 • RECCHIUTI GABRIELLA GIULIANOVA (TE) 20/02/1983 • RISI SAMANTHA ATRI (TE) 03/10/1974 • SCHIAZZA FEDERICA L’AQUILA 28/05/1975 • SIMONE CARLO TERAMO 23/04/1973

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CANDIDATO SINDACO SABATINO DI GIROLAMO PARTITO DEMOCRATICO • ALOISI SIMONE Atri 14/06/1986 • BORDI ARMANDO Giulianova 11/11/1977 • CAVALIERE MARINELLA Ortona (Ch) 26/04/1962 • CECI STEFANIA Giulianova 05/06/1976 • DI BARTOLOMEO LUCIANA Giulianova 07/12/1977 • DI SANTE GIUSEPPE Pineto 17/02/1955 • FELICIONI MASSIMO Giulianova 09/09/1978 • FERRETTI EMANUELA Atri 12/05/1972 • FRATTARI ANTONIO Roseto degli Abruzzi 31/01/1951 • FREZZA ACHILLE Canzano 02/01/1971 • GINOBLE TERESA detta ELENA Roseto degli Abruzzi 04/05/1958 • LAMEDICA GIUSEPPE Torino (To) 24/09/1959 • PALAZZESE FILOMENA Roseto degli Abruzzi 24/08/1950 • PETRINI NICOLA Teram0 25/05/1965 • SALVATORE CELESTINO Chieti (Ch) 02/09/1953 • TACCHETTI SIMONE Giulianova 22/04/1976 ROSETO PROTAGONISTA • ANGELINI MARCO detto CIGNO Atri 07/04/1985 • BIANCHINI MASSIMO Teramo 08/07/1971 • CAMPLESE GIORGIANA Atri 12/12/1991 • CROCE BRUNO Pineto 13/09/1949 • D’AMBROSIO GIANFRANCO Teramo 13/08/1965 • DI GIOVANNANTONIO SIMONA Atri 12/03/1972 • DI PIETRO ROBERTO BARTOLOMEO Locarno (Svizzera) 05/11/1971 • DI UBALDO LAURA Giulianova 13/12/1972 • LA DONNA LEONARDO Atri 13/08/1974 • LOLLI CLAUDIO Solothurn (Svizzera) 20/01/1973 • PELLONE MASSIMO Colonia (Germania) 19/09/1976 • PIETRINFERNI KATIA Teramo 27/07/1973 • POMPEI ROBERTA San Benedetto del Tronto (AP) 09/07/1969 • SMALDINO FABIO Atri 27/07/1973 • TAVOLIERI ADRIANO Pineto 05/05/1963 • VISCIONE LUCILLA Giulianova 31/12/1975 DI GIROLAMO SINDACO • ALBERTI GIANCARLO Wettingen (Svizzera) 15/11/1962 • BRUSCIA CARMELA detta CARMELITA Giulianova 02/03/1959 • CORNICE DONATO Atri 03/09/1968 • DE LUCA ADRIANO Roseto degli Abruzzi 05/03/1955 • DI CARLO EMILIANO Atri 17/01/1972 • DI FELICIANTONIO STEFANIA Teramo 03/01/1986 • DI FURIA SABRINA Atri 15/12/1990 • DI GIULIO FABIO Giulianova 18/11/1982 • GIOTTI ETTORE Giulianova 11/07/1975 • LA DONNA GIANLUCA San Giovanni Rotondo (Fg) 27/06/1975 • MARINI SAVERIO Giulianova 02/10/1982 • MONTICELLI ANNARITA Atri 03/09/1974 • PICUCCI FRANCESCA Roseto degli Abruzzi 08/07/1964 • SACCHINI MARCO Giulianova 13/07/1982 • SERAFINI VINCENZA Giulianova 18/05/1974 • VERRIGNI GIANNI Atri 29/07/1974

Tutte le liste elettorali, i simboli e i candidati per le elezioni comunali di Roseto deli Abruzzi del 5 Giugno 2016


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L’

e m o zio n e

. . . p e r di u n giorn o t u t t a l a v it a .

AL FOCOLARE DI BACCO - C.da Solagna, 18 - Roseto degli Abruzzi (TE) Tel. e Fax 085 8941004 - Mob. 393 9461096 - alfocolaredibacco@virgilio.it


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ADDIO BANDIERA BLU Roseto la perde dopo averla fatta sventolare per 17 anni consecutivi. Il Comune accusa la Regione per gli scarsi controlli dei fiumi Sotto accusa il Tordino

C

’è amarezza, molta amarezza. Perché dopo 17 anni consecutivi durante i quali ha potuto far sventolare la Bandiera Blu, il Comune di Roseto ha dovuto ammainarla. Per il 2016 niente riconoscimento da parte della Fee, l’organismo che assegna ogni anno il vessillo. E pensare che poche settimane prima alla Città delle Rose era stata confermata la Bandiera Verde che l’Associazione dei Pediatri Italiani assegna a tutte quelle località che per qualità di servizi e delle spiagge sono fatte a misura di famiglie, di bambini. Addio dunque alla Bandiera Blu. Un duro colpo da digerire per l’amministrazione uscente, soprattutto perché lo scorso anno, che viene preso a riferimento per l’assegnazione della Bandiera Blu nei 12 mesi successivi, il sindaco Enio Pavone non ha dovuto firmare alcuna ordinanza di divieto di balneazione. Come invece era accaduto nel 2014 quando

si registrarono delle difficoltà con lo scarico a mare di acque nere per il cattivo funzionamento delle pompe di sollevamento. La Fondazione per l’Educazione Ambientale (Fee) ha deciso di escludere la Città delle Rose dall’elenco delle località che posso pregiarsi nel 2016 dell’ambito vessillo. Pavone e l’assessore all’ambiente Fabrizio Fornaciari criticano la scelta della Fee, proprio in virtù del fatto che nel 2015 non ci sono stati problemi di sversamento, che grazie alla collaborazione con la Ruzzo Reti, che gestisce gli impianti di sollevamento della rete fognaria, sono stati risolti molti dei problemi che si erano registrati soprattutto nel 2014. A condannare Roseto i pessimi risultati fatti registrare nei punti di prelievo al largo della foce Vomano ma soprattutto del fiume Tordino. La Fee ha dovuto quindi fare la sua scelta, nonostante la qualità dei servizi immutata, la raccolta differenziata in continuo aumento, la

conferma appunto della Bandiera Verde per la qualità delle spiagge a misura di famiglie con figli al seguito. E’ stata quindi chiamata in causa la Regione affinché si attivi per la pulizia dei fiumi e la salvaguardia degli argini. Perché il problema non può essere circoscritto solo ai Comuni, ma deve interessare un più ampio territorio, visto che le fonti di inquinamento dopotutto partono da ben più lontano. E pensare che non più di 10 anni fa tutti e sette i Comuni della costa teramana si erano vantati di far sventolare la Bandiera Blu su tutta la fascia litoranea. E fu proprio allora che Mimì Di Carlo, ex vice sindaco di Giulianova, ebbe l’idea di creare il Consorzio Costa Blu per la valorizzazione di questi territori. Intanto, proprio dal Comune di Roseto parte la richiesta di maggiori controlli nei fiumi da parte dell’Arta, l’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente.


Politica

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L’EUROPA IN PREDA A UNA DERIVA

ESTREMISTA E XENOFOBA COLPA DEGLI IGNAVI

I voti che vanno da quella parte non sono di esseri insensibili e stupidi, ma di persone impaurite e timorose del futuro: in pratica, altri disperati, questa volta della porta a fianco di William Di Marco L’ANTICA GRECIA E L’ANTICA ROMA - L’antichità ci consegna due macrosequenze storiche di grandi civiltà: quella greca e quella romana. Dal momento che la storia ha bisogno sia di contestualizzare (cioè capire a fondo l’epoca di studio, con una reale immedesimazione del periodo in esame), sia di proiettare quella riflessione nell’attualità, molti studiosi della contemporaneità hanno fatto dei paralleli tra ciò che accadde oltre duemila anni fa e l’oggi. Anche qui, eludendo tutti i riferimenti storici e gli approfondimenti archivistici, in modo tranchant potremmo dire che la Grecia da Pericle in poi è stata associata all’Europa attuale, mentre la Roma dei Cesari fa pensare di più all’impero (soprattutto economico) odierno degli Stati Uniti d’America. Il confronto non è lusinghiero, perché se è vero che l’Europa è considerata ancora (non pienamente, però) il bacino culturale più importante del globo - come lo fu la Grecia di allora - dall’altro lato la frammentazione delle poleis del Peloponneso e dell’Attica non portò a risultati di rilievo di lungimiranza amministrativo-politica. Anzi, la divisione creò le basi della decadenza di quel mondo antico che aveva dato tantissimo in termini di evoluzione del pensiero umano, sotto il profilo filosofico e delle prime applicazioni del concetto di democrazia. Di contro, la concretezza e l’organizzazione dei Romani sempre di più oggi sono paragonati al pragmatismo americano. Le conquiste di allora erano quasi una cooptazione di popolazioni e territori che volevano essere protetti, come nell’attualità inducono a fare le innovazioni tecnologiche e l’imperia-

lismo economico d’oltreoceano nei confronti di molti Paesi assetati di progresso, i quali seguono gli Usa dietro una spinta emulativa. E questa dicotomia tra un’America unita e il Vecchio Continente frazionato potrebbe decadere se pensiamo che in definitiva oggi c’è l’Unione Europea e quindi anche gli eredi di Carlo Magno sono sulla giusta strada per superare la frammentazione che allora portò al declino del potere ellenico. Ma, purtroppo, non è così. L’EUROPA E LA LEGA ACHEA Anche tra le varie poleis greche ci furono diverse leghe, come la Lega Achea tra le città del Peloponneso. La volontà di fare corpo unico, sotto il profilo militare, spinse questi centri a unirsi, almeno nelle fasi in cui le guerre erano predominanti. Purtroppo, con le dovute differenze, quegli accordi di comodo venivano sciolti nei momenti cruciali, in cui bisognava essere compatti per sconfiggere gli invasori. Prevalse uno spirito più di interessi particolari che di strategia statuale di tipo più moderno, aspetto quest’ultimo che rappresentò la vera forza secolare dei Romani. Ecco, prendendo spunto da queste brevi notazioni del passato, viene in mente l’Europa odierna in cui passi enormi verso una unificazione continentale sono stati compiuti negli ultimi sessant’anni, ma mai in un modo convinto e totalizzante. Le varie Nazioni hanno mantenuto molta autonomia nelle scelte che contano e se escludiamo il grande risultato della moneta unica, per il resto (politica estera, di difesa, di integrazione) è stato fatto poco, se non nulla. Così oggi sembra che l’Europa abbia innestato la marcia indietro e quelle conquiste

che sembravano irrinunciabili, sono messe in discussione. Si prenda il caso di Schengen che permette la libera circolazione delle persone e delle merci tra i 28 Paesi dell’UE. Ebbene, oggi anche questo importante tassello è messo a rischio, a causa di una grande ondata migratoria che non è stata mai controllata sul serio, lasciata alle iniziative di ogni singolo partner.

LA XENOFOBIA È CAUSA DI UNA IGNAVA MIOPIA - Le ultime consultazioni in diversi Stati europei hanno portato all’avanzata di partiti che sembrano avere a cuore (spesso in modo retorico) il problema dell’immigrazione incontrollata. Austria, Germania, Svezia, Finlandia, Olanda, Francia, Gran Bretagna, Ungheria, Romania stanno dando segnali forti di insofferenza verso una politica migratoria alle volte veramente demagogica e senza una precisa strategia. Questa linea è riassunta in una parola abusata e priva di un reale significato, se non applicata con strumenti concreti. Parliamo di “inclusione” come totem da tenere sempre e comunque presente, a prescindere dalla reali possibilità che ogni singolo Stato ha. La paura dello straniero (xenofobia) è una contraddizione per una civiltà che è cresciuta nel confronto e nell’aggregazione delle idee. L’Europa si è evoluta grazie alle aperture culturali e sincretiche provenienti da più par-


Politica ti. Ma questo è tutto un altro discorso rispetto a ciò che sta avvenendo. È una questione di grandi numeri e di reali possibilità di crescita. Il nostro continente finanzia le organizzazioni mondiali che aiutano i Paesi poveri e non si può mettere in crisi un modello di vita, oltretutto calpestando la dignità di chi ci viene a chiedere aiuto in casa nostra. Altrimenti non solo si scontenta l’ospite, ma si smembra un sistema di equilibri e protezioni sociali che è utile all’intero pianeta. Lo scrivemmo e lo ribadiamo ancora. Se portiamo a casa alcuni amici, nostra madre sarà contenta di allargare il tavolo anche a loro per un sano principio di ospitalità (trattare gli altri come noi stessi). Ma se dovessimo presentarci con duecento persone, nostra madre alzerebbe le mani. E a quel punto, cosa le diremmo: “Insensibile razzista e xenofoba”? LA VERA POLITICA DELL’ACCO-

11 GLIENZA - La vera politica dell’inclusione si fonda sul dare dignità al prossimo. Pure qui esiste un limite: non far sentire gli altri umiliati ed esclusi. Ci sono pochi punti che dovrebbero essere presi in considerazione per cercare meglio la soluzione. Il primo è che l’Europa ha una sua storia e cultura che vanno sempre tenute presenti, per non perdere il senso identitario. La filosofia greca, l’ordinamento giuridico romano e la cultura giudaico-cristiana sono alla base del nostro modo di essere oggi e se la libertà e il rispetto della dignità dell’uomo sono nostre prerogative, lo dobbiamo a quei tre fattori che si sono mirabilmente integrati. Secondo punto: le povere persone che non vorrebbero mai lasciare i propri territori, anche se infestati da carestie e guerre, devono essere aiutate nei luoghi dove sono nati e vissuti. Terzo aspetto: non bisogna illudere i migranti che arrivano qui

da noi e si accorgono di essere catapultati nell’inferno dell’abbandono o di pessimi centri di accoglienza (è notizia recente che alcuni di loro hanno fatto esplicita richiesta di lasciare l’Italia, le cui condizioni erano peggiori dei loro Paesi). Quarto è che dietro queste povere persone c’è una malavita organizzata che fa pagare migliaia di euro per una traversata mediterranea molto rischiosa. Permettere ciò significa alimentare i flussi finanziari di criminali senza scrupoli. Se avessimo dall’inizio bloccato qualsiasi tipo di illusione, fondando dei veri campi di accoglienza in Libia, in Siria e in altri siti problematici, oggi avremmo meno disperati e un’Europa non in preda a derive xenofobe. Gli elettori che vanno da quella parte non sono esseri insensibili e stupidi, ma persone impaurite e timorose del futuro: in pratica, altri disperati, questa volta della porta a fianco.


ROSETO

CI PIACE

COLOGNA, LAVORI AL LUNGOMARE GRAZIE ALLA COOP PROGETTO INSIEME Sono iniziati, finalmente, i lavori di manutenzione del lungomare di Cologna Spiaggia. La squadra di operai della Cooperativa Progetto Insieme, del presidente Andrea Di Stanislao, ha avviato le opere di pulizia e sfalcio di tutte le aiuole e nei prossimi giorni dovrebbero essere garantiti anche i lavori di potatura delle palme. I residente si erano lamentati con l’amministrazione rosetana per lo stato di abbandono in cui versava il lungomare. Situazione squallida per il periodo delle festività pasquali, con peggioramento nelle ultime settimane. Aiuole invase dalle erbacce e oleandri che occupano tuttora, sul lato sud, gran parte del marciapiede. La coop Progetto Insieme già lo scorso anno si era occupata dei lavori di manutenzione e pulizia delle strade della popolosa frazione di Roseto.

Periodicamente almeno un operaio si occuperà a partire dai prossimi giorni di tutte le opere di manutenzione ordinaria.

NON CI PIACE

I SOLITI RIFIUTI NEL SOLITO POSTO Tornare sugli stessi argomenti è a volte fastidioso. Ma noi non ci arrendiamo e continueremo a denunciare lo scempio di alcuni incivili che continuano ad abbandonare i rifiuti a due passi dal mare. Il posto è sempre lo stesso a Cologna Spiaggia, via del Mare. Come purtroppo accade troppo spesso, in mancanza di controlli e di telecamere di videosorveglianza, c’è chi ne approfitta per lasciare il pattume, in questo caso dei contenitori di plastica. In passato nello stesso punto era stato abbandonato di tutto, persino batterie di auto contenenti sostanze altamente inquinanti.

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ESTEMPORANEA PINETESE DE “LE VIE DELL’ARTE” A Pineto c’è un’associazione dal nome “Le Vie dell’Arte” che continua a sfornare iniziative una dietro l’altra. L’ultima è stata solo due settimane fa con il simposio internazionale di arte contemporanea al quale hanno partecipato vari importanti pittori. Nella splendida cornice della Villa Filiani, circa trenta artisti, soprattutto quelli che utilizzano la tecnica in acrilico, si sono sbizzarriti nell’immortalare gli scorci più belli della nostra verde Pineto. Per questa edizione 2016 è risultato vincitore il pittore Antonio Mazziale di Campobasso.

di TIZIANO ABBONDANZA

CI PIACE

PINETO

Sì, un simbolo scomparso, quello che era diventato uno splendido skyline sulla spiaggia della Torre del Cerrano, ora, non esiste più. Migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia, sia d’inverno sia d’estate, hanno immortalato questo tronco di faggio che era stato trasportato dal fiume Vomano durante una delle tante piene di circa quattro anni fa. Le guide del Cerrano, addetti al controllo del territorio del Parco Marino, meravigliati dalla bellezza singolare del tronco, ben decisero di non rimuoverlo dalla spiaggia. Dello stesso avviso non è stato uno sprovveduto avventore che invece ci ha visto solo una opportunità di fare legna gratis. Evidentemente la cartellonistica esistente non è abbastanza sufficiente per richiamare l’attenzione di chi è all’interno dell’area protetta.

NON CI PIACE

UN SIMBOLO SCOMPARSO


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Not (tra Curiosità &

17 a cura della redazione Cerchi Concentrici Promotor

I RAGAZZI DI UNA VOLTA 45 1956, A SESSANT’ANNI DALLA GRANDE NEVICATA

È vero che siamo in piena primavera, ma quella nevicata a metà degli anni ‘50 del secolo scorso è ancora avvolta da un alone tra il mitico e l’eroico. Venne giù tanta neve da ricoprire, con un bel manto bianco, tutta la città e la collina. Il fatto eccezionale fu la durata. Si iniziò il 2 febbraio (era un giovedì) con un po’ di neve la mattina. Poi nel pomeriggio il bianco cominciò ad attecchire per terra, con precipitazioni della durata di tre giorni affilati. Il tutto si protrasse per due mesi circa e a febbraio in particolare nevicò quasi ogni notte, dopo che lo strato superficiale si ghiacciava. Sulla costa si ebbe un manto nevoso spesso 60 centimetri, record che tuttora detiene Silvi Marina per accumulo sulla spiaggia. Di giorno spesso c’era il sole, ma la neve non si scioglieva, dato il ghiaccio sottostante. A marzo imbiancava ogni tre o quattro giorni e l’ultima nevicata si ebbe il 7 aprile: fu una semplice spolverata. Nell’entroterra la neve venne giù per l’ultima volta il 18 aprile. Nella foto siamo a Ro-

seto, anno 1956. Da sin. Leone Marini, Pasquale Di Pompeo, Remo De Simone, Marcello Di Marco, Luigi Collevecchio; in basso da sin. Michele Di Marco, Tommaso Angelozzi, Guido Stuardi e Marcelliano Di Marco.

DOMINIO DELLA VOMANO GRAN SASSO CHE TORNA PRIMA IN CLASSIFICA

A Fermo l’Atletica Vomano Gran Sasso negli uomini, rifila un distacco di 993 punti alla seconda squadra classificata, l’Atletica Avis Macerata, vince il titolo Regionale e si candida a un ruolo da protagonista nella Finale A “Argento” di Orvieto. Sabato e domenica 7-8 maggio a Fermo, si è disputata la 1^ prova regionale di qualificazione del Campionato di Società Assoluto su pista, dove hanno preso parte le migliori squadre abruzzesi e marchigiane maschili e femminili. L’Atletica Vomano Gran Sasso ha vinto nettamente la classifica maschile del raggruppamento, totalizzando punti 14.756 nella somma dei 18 punteggi utili previsti dal regolamento, al secondo posto staccata di punti 993, l’atletica Avis Macerata punti 14.756, terzo posto U.S. Aterno Pescara punti

13.191, quarto posto Asa Ascoli Piceno punti 12.884, quinto posto Team atletica Marche punti 12.802, sesto posto Sport atletica Fermo punti 11.908, settimo posto Collection atletica S. Benedetto punti 11.800, ottavo posto S.E.F. Stamura Ancona punti 11.729, nono posto Nuova atletica Lanciano punti 10.317. Il primo Titolo Regionale assoluto a squadra, nel settore maschile per l’Atletica Vomano Gran Sasso, oltre a corrispondere al ventesimo titolo nella storia dell’Atletica Vomano, candida a un ruolo da protagonista nella Finale Nazionale A “Argento” il Team Abruzzese, espressione di due importanti realtà sportive della Provincia di Teramo, ma soprattutto di due territori: la vallata del Vomano e del Gran Sasso.


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MA QUANTO È BELLO! 9 UN PANORAMA ESCLUSIVO DELLE NOSTRE PARTI Se vi è capitato di aggirarvi tra le colline rosetane allora potete capire tutto lo stupore che questa foto suscita. Intanto la nostra zona è una delle poche in Italia ad avere un montagna così imponente collocata a una distanza minima dal mare. Quando le giornate terse fanno apprezzare questo prodigio della natura, ecco che le cime del Gran Sasso sembrano a portata di mano. Nei

giorni scorsi, tra sprazzi di bel tempo e pioggerellina tipica della primavera, una nostra lettrice ha catturato questa bella immagine. La maestosità del complesso montuoso del “Gigante che dorme” è stato impreziosito da un arcobaleno che dà sempre speranza, grazie alla varietà di colori che rappresentano la vita. È un attimo, ma il telefonino era a portata di scatto.

AI MORETTIANI PIACE LA CHIMICA. L’ISTITUTO È PRIMO IN PROVINCIA DI TERAMO

I Giochi della Chimica, organizzati dalla Società Chimica Italiana (SCI), sono una manifestazione culturale riconosciuta dal Miur. Ha lo scopo di stimolare tra i giovani l’interesse per questa disciplina e di selezionare la squadra italiana per le Olimpiadi internazionali della Chimica, che quest’anno si svolgeranno a Tibilisi, in Georgia, dal 23 luglio al 1 agosto. Sabato 30 aprile, nella Scuola Superiore “Alessandrini” di Teramo, si sono svolte le finali regionali. I ragazzi iscritti ai giochi erano 380, provenienti da 26 Istituti Superiori abruzzesi. La finale nazionale si svolgerà il 19, 20 e 21 maggio 2016 a Frascati. L’Istituto Moretti di Roseto ha partecipato per la categoria “A”, biennio Scuole Superiori, classificandosi prima nel teramano. I Giochi della Chimica sono nati nel 1984 in Veneto e per tre anni hanno avuto una dimensione locale. Nel 1987 si sono estesi a tutte le regioni

italiane e da allora si svolgono in tre fasi: una regionale, una nazionale ed una internazionale. La fase regionale, che consiste nella soluzione di problemi a risposta multipla, è aperta a tutti gli studenti delle Scuole Secondarie Superiori suddivisi in tre classi di concorso: A, B, C. Per quanto riguarda gli studenti del Morettti, Sara Montese (II B Afm) si è classificata 7^ a livello regionale e 1^ nella graduatoria provinciale, mentre Lorenzo Bucci (II B Afm) è giunto 12° in regione e 3° in provincia. Di seguito, guidati dalla prof. Roberta Di Marco, tutti gli studenti che hanno partecipato: Jacopo Bonanno, Ylenia Di Felice, Diana Fasolino, Giulia Giansante, Shana Salmini, Gaia Rimbotti, Luca Marzaiuolo, Yuri Ruggieri, Giorgia Cioci, Denise Di Serafino. (Nella foto da sin: Sara Montese, Lorenzo Bucci, la preside del Moretti Sabrina Del Gaone e Gaia Rimbotti)

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PERCHÉ LA MANDIBOLA A VOLTE FA CLIC:

PROBLEMI ARTICOLARI O DI BRUXISMO E CEFALEA Spesso l’articolazione va «fuori posto» per mancanza di denti posteriori, anomalie dell’articolazione o movimenti involontari di sfregamento dei denti stessi

A

vvertire un «clic» della mandibola quando si mastica è un’evenienza molto più frequente di quanto si pensi, spesso accompagnata da altri disturbi, tutti a carico dell’articolazione temporo-mandibolare, quella che connette la mandibola al cranio e che entra in azione ogni volta che si apre la bocca per masticare o parlare. Che cos’è il cosiddetto «clic mandibolare»? «Si tratta di un rumore articolare causato dal cattivo posizionamento del disco articolare, che è frapposto tra l’osso temporale del cranio e il condilo mandibolare. I capi di queste due ossa entrano in contatto durante i movimenti di apertura e chiusura della bocca in una concavità denominata fossa glenoide, delimitata anteriormente da una sorta di “montagnetta” (tubercolo articolare). A volte può addirittura capitare che il condilo superi questa convessità causando una lussazione, condizione che può richiedere un intervento tempestivo per riposizionare manualmente la mandibola bloccata. Sia i “clic” sia i blocchi in apertura o in chiusura della bocca segnalano una sofferenza del sistema articolare e in particolare una incoordinazione fra disco articolare e articolazione che determina “rumori” avvertiti appunto come “clic”». Quali sono le possibili cause? «I fattori che possono essere coinvolti sono numerosi, quelli più spesso chiamati in causa sono i problemi di malocclusione (cattivo combaciamento delle arcate dentarie, talvolta legati alla perdita di denti posteriori), a cui spesso si associa il bruxismo. Quest’ultimo disturbo comporta movimenti involontari della mandibola e ha il più delle volte un’origine emotiva. Quando il “clic” mandibolare diventa cronico si possono instaurare anche fenomeni artrosici o di rimodellamento del condilo che possono aumentare ulteriormente il disturbo. Raramente e solo nel dislocamento cronico si può parlare di lassità legamentosa o di lesione permanente del disco articolare, da usura o rottura». A chi bisogna rivolgersi? «La figura di riferimento è il dentista gnatologo speciali-

sta in ortognatodonzia, la branca dell’odontoiatria che si occupa dello studio della posizione delle arcate dentali e delle funzioni dell’articolazione temporo-mandibolare. Un’attenta visita in genere basta per mettere a fuoco il problema. Il ricorso a indagini più approfondite, in particolare la risonanza magnetica, ha senso solo in casi insidiosi per orientare meglio la terapia. Se il fenomeno è accompagnato da altri sintomi, potrebbero rivelarsi utili ulteriori esami strumentali». Quali sono i trattamenti? «Se il disturbo è lieve e solo occasionale non occorrono particolari provvedimenti, se non l’eventuale ricorso a terapie sintomatiche, per esempio con farmaci miorilassanti che riducono la tensione muscolare, o analgesici per alleviare il dolore. Se invece il problema persiste, e magari tende anche a peggiorare, è utile un attento studio delle arcate dentarie. Qualora si evidenzino problemi di malocclusione occorre correggerli con terapie ortodontiche o con protesi che sostituiscano gli elementi dentari mancanti. A volte, se a prevalere è il bruxismo, può essere utile anche il ricorso a specifici BITE (“apparecchi” in resina da portare in genere di notte). Non bisogna, comunque, dimenticare che sia i rumori articolari sia i dolori nella aree circostanti i muscoli hanno spesso una forte componente emotiva che potrebbe trarre giovamento da un approfondimento dei fattori stressanti chiamati in gioco e dalla conseguente messa in atto di misure per migliorare la qualità di vita. Proprio in quest’ottica è nato presso il Policlinico Gemelli di Roma un programma denominato “Est-etica benessere” ideato dal professor Roberto Deli, direttore della Uoc di odontoiatria riabilitativa ed estetica, la cui caratteristica principale sta nell’accogliere il paziente considerando le diverse sfaccettature, dalle problematiche dentali a quelle psicologiche, nutrizionali e inerenti l’armonia funzionale del corpo». Dott. Luca Pallottini – Odontoiatra, Specializzato in Ortognatodonzia presso Policlinico Gemelli di Roma


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GLI STUDENTI DELLA D’ANNUNZIO PROTAGONISTI DEL CONCORSO DI POESIE

Nella Aula “Stacchiotti” della scuola G. Milli i ragazzi della I B e della II B della Scuola Secondaria “G. D’Annunzio” di Roseto sono stati protagonisti del Recital di poesie

“L’Angolo del cuore”. Per celebrare la festa della mamma, hanno programmato un “Concorso di poesie” il cui tema è stato appunto la mamma. Hanno lavorato in maniera intensa, sotto la guida della prof.ssa Di Pietro, producendo bellissime poesie, recitate davanti ad una platea di genitori ed amici. Sono stati invitati alla manifestazione una decina di poeti del teramano che hanno dato lustro all’evento. Nonostante avessero giudicato le più significative ed emozionanti, assegnando loro i primi posti, alla fine tutte sono state premiate. Per l’Istituto Comprensivo 1 di Roseto - già vincitore delle gare provinciali, regionali e mondiali di scacchi, del primo premio per l’esibizione nel “Musical Grease” al Flaviano di Pescara e del Concorso letterario “Memorial Licia Giunco” - è un’ulteriore prova di soddisfazione e di orgoglio.

I QUADRI DI GIORGIO MATTIOLI, IN MOSTRA ALLA VILLA COMUNALE DI ROSETO, SONO DA VEDERE La mostra di Giorgio Mattioli è semplicemente da vedere. Chi ancora non l’avesse fatto ha ancora la possibilità di visitare la personale alla Villa Comunale di Roseto fino al 21 maggio. Non è uno spot gratuito all’artista ferrarese-romano e rosetano d’adozione, ma la verità nell’esaminare quanto prodotto in questi anni da Mattioli, personaggio eclettico e un po’ camaleontico, data la sua formazione poliedrica. Da attore teatrale a regista, da scrittore a interprete modulato, ha sempre cercato di essere presente nel mondo dell’arte, grazie anche ai tanti contatti e alle numerose frequentazioni, nei maggiori centri dell’arte italiana e internazionale, di artisti importanti. Tuttavia è nella pittura che Giorgione (il riferimento è alle sue partite di calcio al Campo dei Preti) ha dato il meglio di sé. La sua interpretazione della realtà è

così onirica e surreale, che non è possibile avere un riferimento vero e proprio con gli stilemi esistenti. Molto del metafisico dechirichiano trasudano dalle sue rappresentazioni, dove assume un ruolo del tutto particolare e innovativo la figura femminile. Fuori un po’ dagli schemi, i personaggi si muovono tra schemi geometrici difformi e la perfezione del cerchio, che dà il senso vero del contrasto contemporaneo di un’esistenza in bilico tra una ragione arida e un metaempirico il cui orizzonte si sposta continuamente in avanti. I punti di riferimento dell’oggi sono ormai sempre più labili e Mattioli cerca di recuperarne alcuni, proprio partendo dalla centralità di quell’essere nobile e gentile (la donna per l’appunto) che dagli aedi e dai cantori cortesi in poi è sempre stato l’”humanus” più vicino al “divinus”.


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SICUREZZA

• Più videosorveglianza in aree sensibili. • Rafforzamento organico caserma carabinieri. • Rafforzamento corpo polizia municipale con nuove assunzioni. • Collaborazione con istituti privati, ove necessario, per la sorveglianza di luoghi sensibili. • Promozione delle politiche giovanili a fine di prevenzione della piccola criminalità. • Nomina di un Consigliere “delegato per la notte”, per il raccordo con gli operatori che promuovono iniziative di intrattenimento serali e notturne.

URBANISTICA

• Approvazione urgente del PAN della riserva naturale del Borsacchio per la valorizzazione del suo territorio a fini naturalistici e turistici; creazione di un marchio apposito per i prodotti della riserva, ippovie, piste per mountain bike ecc.. • Valorizzazione culturale e turistica delle ville storiche del territorio con approvazione urgente dei provvedimenti urbanistici necessari, già esistenti nel PRG Nigro. • Piano di recupero del centro città ex DM 1440/1968, da adottare con urgenza per evitare contenziosi sulle distanze. • Nuovo PRG all’insegna dell’ecocompatibilità. • Adozione Bonus (es. su Bucalossi e TOSAP) per ristrutturazione edifici esistenti, con previsione di efficientamento energetico (direttiva Europea 2009/28/CE). • Adeguamento urgente Piano di Recupero di Montepagano finalizzato al miglioramento dell’offerta turistica. • Valorizzazione del patrimonio edilizio rurale finalizzato all’ampliamento e alla diversificazione dell’offerta turistica. • Provvedimenti urbanistici specifici ed urgenti per favorire il ripopolamento delle frazioni di Montepagano, Cologna Paese, Santa Lucia e Casal Thaulero, e miglioramento dei collegamenti con suddette frazioni in collaborazione con la società di trasporto Regionale TUA. • Provvedimenti premiali tesi a favorire la piantumazione della fascia collinare a stretto ridosso della città, creazione di un parco periurbano. • Provvedimenti premiali per favorire l’armonizzazione delle coperture, dei colori e delle caratteristiche architettoniche degli edifici di Roseto capoluogo.

MACCHINA ELETTORALE

MANUTENZIONE E LAVORI PUBBLICI

• Attenta ricognizione preliminare delle risorse umane dell’ente. • Riorganizzazione dell’apparato amministrativo con revisione dei settori e ricostituzione di uno snello corpo dirigenziale. • Implementazione del sistema di valutazione dei servizi comunali da parte della cittadinanza. • Dematerializzazione-decartolarizzazione delle istanze all’ente. • Revisione del regolamento del Consiglio Comunale per introdurre il cosiddetto “Question Time” dei cittadini. • Valorizzazione dei consigli di quartiere, eletti con trasparenza e democraticamente dalla cittadinanza. • Iniziative per promuovere la cittadinanza digitale, con corsi gratuiti di alfabetizzazione presso le scuole. • Piano di manutenzione straordinaria degli asfalti urbani, nonché piano pluriennale di sistemazione dei manti delle strade interpoderali comunali, con contestuale cura per la canalizzazione delle acque piovane nei fondi latistanti. • Piano straordinario e urgente per l’ Incremento del patrimonio arboreo e floreale cittadino, specie con riferimento alle aree di viale Makarska e lungomare. • Gestione delle aree verdi condivisa con i cittadini (art. 4 legge 10/2013). • Valorizzazione del cosiddetto “baratto amministrativo” (legge di stabilità 2015). • APP gratuita per segnalazione degli interventi necessari al decoro urbano. • Interventi per ammodernamento, messa a norma, efficientamento della pubblica illuminazione. • Ampliamento e sistemazione rete fognaria per risolvere le criticità dovute all’aumento di popolazione nella stagione estiva. • Massima attenzione alla pulizia delle strade, delle piazze e degli arenili, con maggiore personale e mezzi dislocati su tutto il territorio, capoluogo e frazioni • Adozione di misure atte a prevenire straripamenti dei fiumi Tordino e Vomano, in sinergia con Regione Abruzzo. • Creazione punto ricarica Tablet e Telefonini presso Villa Comunale e Lungomare. • Attuazione e valorizzazione, in sinergia con i Comuni limitrofi, dei cosiddetti “contratti di fiume”.


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• Realizzazione di un piano parcheggi con riferimento a Roseto capoluogo, utilizzando gli spazi liberi delle aree di risulta della stazione ferroviaria e di Via D’Annunzio, marciapiedi su tratti mancanti della SS 16 e SS 150 (San Giovanni e Santa Lucia). • Sistemazione bocciodromo Cologna Spiaggia. • Celere realizzazione della pista ciclabile presso la costa. • Sistemazione e valorizzazione antichi percorsi verso Montepagano. • Riqualificazione del pontile a mare. • Sistemazione e miglioramento del verde e dell’arredo urbano nel tratto di Via Nazionale di Roseto capoluogo, per favorirne la frequentazione da parte dei turisti anche nelle ore serali. • Realizzazione balconata belvedere presso circonvallazione Nord Montepagano.

TURISMO E CULTURA

• Favorire eventi per trattenere i giovani in città e attrarne da altre realtà nel rispetto del decoro cittadino e delle esigenze dei residenti. • Potenziare e favorire il turismo sportivo. • No alla tassa di soggiorno. • Revisione e incremento delle manifestazioni culturali. • Realizzazione di un Teatro da destinare ad accogliere gli eventi culturali. • Rilancio della Mostra dei Vini, coinvolgendo gli abitanti del borgo e favorendo il ritorno al carattere interregionale della stessa. • Rilancio del Festival Roseto Opera Prima, del premio di Saggistica Citta delle Rose e dei festeggiamenti annuali per la nascita della Città in occasione del 22 Maggio. • Reintroduzione delle tre serate dedicate agli artisti di strada. • Incentivi fiscali e semplificazioni amministrative per gli operatori che investono per il miglioramento dell’offerta turistica. • Utilizzo del cosiddetto ART BONUS per far finanziare iniziative culturali dai privati. • Potenziamento della biblioteca comunale con aumento di risorse. • Miglioramento del piano demaniale marittimo, specie per assicurare la visione del mare e la fruizione di spiagge libere da parte dei cittadini in modo uniforme sul territorio. • Potenziamento del WI-FI libero sul territorio comunle.

TASSAZIONE

• Taglio agli sprechi della macchina Comunale attraverso un programma di spending review. • Abolizione tassa passi carrabili. • Ampliamento agevolazioni tassa rifiuti a giovani coppie e a disoccupati con famiglia a carico. • Ampliamento del limite di esonero dell’addizionale IRPEF ai redditi inferiori a euro 10000. • Politica fiscale di favore per le famiglie numerose. • Sistema tariffario premiale per chi differenzia maggiormente nella raccolta dei rifiuti e comunque riduzione della TARI per tutti i cittadini. • Bilancio partecipato con i cittadini.

• Riduzione della spesa per progettazioni, attraverso la valorizzazione e l’uso delle risorse professionali interne all’ente.

SPORT

• Riqualificazione impianti sportivi esistenti in sinergia con coni e credito sportivo, manutenzione degli impianti sportivi tutti e loro messa a norma, ove necessario. • Iniziative per garantire lo sport come diritto di tutti e massima collaborazione con le associazioni sportive esistenti. • Favorire l’assegnazione della gestione degli impianti esistenti a società senza scopo di lucro. • Favorire iniziative sportive di ogni genere presso il nostro territorio, specie se tese ad aumentare le presenze fuori stagione. • Interventi urgenti di più immediata e facile attuazione per superare alcune criticità del campo Patrizi. • Azione amministrativa per realizzare un manto in erba sintetica di ultima generazione presso il campo sportivo sito in Santa Lucia zona Autoporto.

SOCIALE E LAVORO

• Semplificazioni amministrative e agevolazioni fiscali per nuovi insediamenti produttivi che creino occupazione, in sinergia con Regione Abruzzo. • Rivitalizzazione e sviluppo aree industriali/artigianali nei pressi dell’uscita autostradale, attraverso la costruzione del ponte di collegamento sul Vomano con le zone industriali dei Comuni limitrofi. • Azione amministrativa urgente per tentare di superare le conseguenze negative del contenzioso innescatosi sugli espropri delle aree artigianali nei pressi dell’autoporto. • Promozione e attivazione del co-working per far sentire i nostri giovani protagonisti di percorsi innovativi, mettendo a disposizione gratuita strutture pubbliche. • Promozione di progetti per la formazione qualificata e l’avviamento professionale dei giovani all’artigianato e alle produzioni di nicchia. • Utilizzo dell’autoporto per le attività di Start Up. • Inclusione abitativa, case per giovani coppie e residenza per anziani integrate nel tessuto urbano. • Creazione di centri di aggregazione per anziani anche nelle frazioni. • Massima attenzione per la famiglia (servizi per l’infanzia e adolescenza, servizi educativi, servizi per anziani, inclusione sociale). • Massima attenzione alle disabilità (assistenza scolastica specialistica, assistenza domiciliare, centro diurno, garanzia del futuro per i portatori di handicap ) realizzazione del “dopo di noi”. • Massima attenzione a tutte le situazione di grave disagio economico e sociale determinato dagli effetti della crisi, con l’incremento del fondo dedicato alla assegnazione di contributi a coloro che versano in condizione di indigenza (per buoni pasto, pagamento delle utenze, luce, gas e acqua).


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foto: Andrea Cusano

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Rosetani KO con Ferentino in Gara 5, ma resta una stagione splendida. Prime voci sul futuro

a stagione 2015/2016 del Roseto è finita con baci e abbracci fra squadra e tifosi, dentro il campo del PalaMaggetti, dopo una specialissima amichevole giocata domenica 15 maggio 2016, a margine della cerimonia di apertura della Finale Nazionale Under 18 Femminile. Un momento davvero bello, con i ragazzi della Curva Nord a giocare mescolati con i loro beniamini e la birra al posto dell’acqua e dei sali minerali in panchina. Il Roseto era uscito in Gara 5 contro il Ferentino qualche giorno prima, ma la delusione era già scordata, per lasciare il posto a cori, ringraziamenti e sorrisi. Già, perché nessuno a Roseto ha dimenticato che lo scorso giugno la squadra era stata messa in vendita e che solo all’ultimo momento il titolo sportivo di Serie A2 non fu trasferito a Udine. Partito per salvarsi all’ulti-

mo tiro dell’ultima partita, il Roseto ha saputo invece guadagnare i playoff e stupire tutti. Adesso, archiviata una stagione davvero speciale, è già tempo di futuro. La società attende le decisioni di Tony Trullo, che nelle ultime due stagioni ha ricoperto il ruolo di coach e direttore sportivo. Se il tecnico dovesse accettare la corte serrata di una delle società che oggi lo inseguono (Ferrara su tutte), il nuovo capo allenatore potrebbe essere Emanuele Di Paolantonio, vice di Trullo nella

Il basket e la cultura dei campanili senza frontiere

stagione appena conclusa. Individuato il coach, sarà poi il tempo di confermare qualche giocatore e di pensare al resto della squadra. Ma per parlare di questo ci sarà tempo. La chiusura più bella della stagione l’hanno fatta, con i loro pensieri, Kyle Weaver e Bryon Allen. Weaver ha dichiarato: «Roseto è una città speciale. Ho giocato in NBA e in molti altri paesi in giro per il mondo, ma ricorderò per sempre questo posto. Il suono del PalaMaggetti è come quello del Madison Square Garden e i tifosi sono strabilianti, perché non amano solo il basket, ma amano tutti noi». Allen ha chiosato: «Ho benedetto il mio agente per avermi mandato a Roseto: una forte e appassionata comunità in cui si vive bene, i tifosi sono i migliori che io abbia mai visto e che ti amano che tu vinca o perda, si mangiano gli eccezionali arrosticini e si vive per il basket. Tornerò, almeno da turista, perché la città è ormai nel mio cuore».


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LUIGI LAMONICA:

QUARTA FINALE DI EUROLEGA Il rosetano d’adozione ha diretto CSKA Mosca-Fenerbahce Istanbul

ono finiti gli aggettivi per Luigi Lamonica, che lo scorso 15 maggio ha diretto la finale di Eurolega (la Coppa dei Campioni del basket) vinta dopo un tempo supplementare dal CSKA Mosca sul Fenerbahce Istanbul. L’arbitro abruzzese, pescarese di nascita e rosetano di adozione, è stato il “Crew Chief” (il capo) di una terna composta inoltre dall’arbitro tedesco Robert Lottermoser e dallo sloveno Damir Javor. Per Lamonica si tratta della quarta finale di Eurolega, dopo quelle del 2007 ad Atene (Panathinaikos Atene-CSKA Mosca), 2011 a Barcellona (Panathinaikos Atene-Maccabi Tel Aviv) e 2012 a Istanbul (Olympiacos Pireo-CSKA Mosca). Il palmares del direttore di gara, più unico che raro, va quindi ancora una volta aggiornato. Ad oggi conta: 1 Finale Mondiale, 2 Semifinali Olimpiche, 5 Finali Europee, 4 Finali di Eurolega, 3 Finali di Eurocup, 21 Finali Scudetto, 9 Finali di Coppa Italia, oltre a tante altre finali giovanili e semifinali senior. Lamonica ha finora all’attivo – numeri per difetto, aggiornati allo scorso anno – oltre 550 gare arbitrate in competizioni di rilevanza internazionale e oltre 650 gare di

Serie A. Appena rientrato in Italia da Berlino, dove si è giocata la Final Four di Eurolega, l’arbitro si è rituffato nei Playoff Scudetto 2016. Il prossimo impegno sarà il Torneo Preolimpico di Manila, nelle Filippine, che si svolgerà dal 5 al 10 luglio 2016, dove Lamonica arbitrerà invece di andare alle Olimpiadi di Rio, per le quali non è

stato designato nonostante sia da almeno un lustro il miglior arbitro europeo, avendo diretto le ultime tre finali consecutive dei Campionati Europei. In autunno, a termini di regolamento, l’arbitro cinquantenne sarà in pensione per quanto riguarda il campionato italiano, mentre potrebbe dirigere ancora una stagione in Eurolega.


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Via Accolle 18 Roseto degli Abruzzi (TE) Tel. 085-8930487 Fax 085-8931818 info@diodoroecologia.it


Massimo

FELICIONI Io credo che la spinta giusta per crescere vada cercata nelle nostre radici. Per questo sono convinto che prima di ogni altra cosa si debba lavorare tutti insieme per recuperare quella rosetanitĂ che hanno incarnato i nostri padri e che ha rappresentato un segno distintivo della cittĂ e dei suoi abitanti. Un marchio di fabbrica con cui dobbiamo tornare ad identificarci affinchĂŠ Roseto torni ad essere protagonista del suo futuro. Un rosetano per i rosetani

co a d in S o m a l o r i G p e r Di

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Giungno 2016


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III serie

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DARIO FELICIONI

DA BAMBINO ERA GIÀ IN FALEGNAMERIA. VOLEVA STUDIARE, MA LA MADRE, CON LA MINACCIA DI UNA FRUSTA, GLI FECE CAPIRE CHE NON AVEVA SCELTA. ALLORA SUBENTRÒ LA SFIDA, COSÌ DIVENNE TRA I PIÙ APPREZZATI ARTIGIANI DEL TERAMANO di William Di Marco

NON AVEVA FINITO ANCORA LE ELEMENTARI CHE GIÀ COMINCIÒ A CONOSCERE IL MARTELLO E GLI SCALPELLI. NEL TEMPO SI AFFEZIONÒ ALL’ARTE DELLA FALEGNAMERIA, NON PONENDOSI LIMITI ALLE RICHIESTE DEI CLIENTI. COME ACCADDE QUELLA VOLTA IN CUI PER ARCHITETTI E INGEGNERI ERA IMPOSSIBILE COSTRUIRE UNA SCALA. INVECE DARIO, CON PAZIENZA, REALIZZERÀ L’IMPOSSIBILE. VARRÀ ANCHE PER ARREDI DI HOTEL E PER MOBILI ORIGINALI, OGGI IN BELLA MOSTRA NELLE CASE PRIVATE

ricordi P Dario Felicioni

uò una civile abitazione diventare un museo? O meglio. Può qualcosa appartenente alla modernità come mobili e soprammobili, che fino a pochi anni fa erano degli oggetti del tutto inanimati oppure dei semplici blocchi di legno grezzo, essere oggi a tutti gli effetti considerati dei piccoli capolavori se non delle vere e proprie opere d’arte? Non è un passaggio facile che le due cose - vale a dire la casa che si trasforma in luogo del culto artistico o un blocco informe che muta in espressione di sinuosità - possano convivere e trasformarsi, ma alle volte questo accade. Forse il tutto ha un senso profondo di osmosi, dove un prima riesce a diventare un dopo all’insaputa di tutti, anche dello stesso autore della metamorfosi che d’improvviso si compie. Dario Felicioni, il protagonista di questo racconto, è riuscito nell’impresa. E non è stato affatto un percorso semplice. Entrare nella sua dimora significa ammantarsi di quel senso profondo che solo le maestrie di un tempo erano in grado di fare. Il nostro interlocutore ha sempre ragionato in termini di monomaterialità, in cui l’unico prodotto proveniente dalla natura fosse il legno. Così sin da piccolo, prima ancora che finisse l’obbligo delle Elementari, s’incamminò in quel mondo dell’artigianato che tante soddisfazioni ha dato all’italica gente. Non è la retorica del “mastro” di una volta che sapeva usare l’attrezzo allo stesso modo di un grande artista che faceva svolazzare il pennello sulla tela o su una parete da poco intonacata. Il compito era di affrescarla di un’arte sopraffina, capace di tramutare lo stivale nell’unico museo all’aperto del mondo, senza un tetto artificiale, avvolto dalla diurna luce divina e dal notturno cielo stellato. “Dario il falegname” ha voluto interpretare la quinta essenza del legno che di volta in volta aveva tra le mani e se bisognava dare l’anima a quelle inoperose e alle volte polverose tavole, ecco che dal genio rosetano usciva l’idea di qualcosa che era unico e originale. Così una scrivania dal design avvincente o una

vetrina dal richiamo rinascimentale o ancora delle sedie dalla struttura ergonomica oppure un armadio intarsiato diventavano esclusivi per tramutarsi in piccoli capolavori nel tempo, da conservare gelosamente come pezzi irripetibili. Per renderli ancora più unici c’era bisogno, oltre che di mani esperte e di sudore, di scalpelli e pinze, di design e pezzi di carta su cui imprimere l’idea, anche di un timbro di fabbrica. Così quei manufatti portano ancora la firma di “Felicioni Dario”, per lasciare la memoria sia dell’uomo dall’ingegno sopraffino sia il nome della ditta che aveva nel cognome già le stimmate di un lavoro di qualità. Adesso il nostro falegname è a riposo. I suoi mobili sono un ricordo e un valore per chi li ha. Ma l’indole dell’artista-mastro non è affatto domita. Nel suo laboratorio continua a scolpire, a creare oggetti da quel materiale considerato il più antico del mondo, che “accese” l’idea del progresso, e che sarà ancora destinato ad avere tanta fortuna. Forse sarà per questo che le ultime realizzazioni sono dei busti, delle teste che rappresentano tipologie diverse del genere umano, compreso quei giovani che oggi, per moda, portano il capo rasato: “Sapeste - ci dice accarezzando le opere - quanto è difficile con lo scalpello produrre una perfetta rotondità. Un piccolo errore e quel pezzo di tronco è buono solo per il fuoco del camino”. Saggio al punto giusto da ascoltarlo. Lei è nato nel luogo dove vive ancora oggi. Via Bologna di Roseto è il centro della mia vita. Qui sono nato l’11 febbraio 1938, in una casa molto più piccola di quella attuale, a un solo piano. Nel tempo non ho mai cambiato residenza e se devo dire in linea d’aria dove aprii gli occhi per la prima volta posso indicare questo punto (con le mani segna una zona della casa, nda). Mio padre Luigi aveva comprato l’appezzamento di terra nel 1931, dopo essere stato dal 1923 in America. Era originario nella zona tra Montepagano e Rosburgo; abitava in campagna, sotto il borgo medievale. Decise



Ricordi 17 -

Roseto, inizi anni ‘50, al mare. Da sin. Giuseppe Marzano, Massimo Mincarelli, Benito Messina e Dario Felicioni

Roseto, 10 luglio 1955. Dario Felicioni al mare

di emigrare come tanti altri concittadini, perché il lavoro scarseggiava. Al rientro dagli Stati Uniti si sposò con Maria Fenizia D’Angelo, anche lei di Roseto, la cui residenza era vicino al mare. Ebbero quattro figli e prima di me c’era Mery, nata il 7 marzo 1932, Giovanna (15-10-1933). Renato (1-1-1935) e infine io. Papà per un lungo periodo lavorò nell’impresa edile di Ernesto Cioci, in qualità di operaio addetto soprattutto a scavare le fondamenta, ovviamente tutto a mano. Mamma era casalinga, anche se da ragazza aveva aiutato la famiglia nelle attività marinare, dal momento che i suoi erano pescatori. Venne il tempo della scuola. Iniziai il percorso delle Elementari alla Milli. Ebbi diversi insegnanti. Mi ricordo in seconda il maestro Giansante, che devo dire era molto duro nel trattare i bambini. Un episodio non l’ho più dimenticato, quando fece andare a comprare una gassosa a un compagno presso la cantina Schiazza. Una semplice affermazione divenne il pretesto quasi per mangiarsi letteralmente lo scolaro. Erano altri tempi rispetto a ora. Poi ricordo il maestro Massimo Mazzoni, anche lui severo, ma dal quale ho appreso veramente tanto. Con me venivano il figlio Franco, Mario Di Bonaventura, Dorino Di Sante e tanti altri. Insomma, la scuola mi piaceva e mi dava delle soddisfazioni. Avrei voluto continuare, ma la situazione familiare non me lo consentiva. Il lavoro arrivò già a dieci anni. È vero, nel senso che ero ancora uno studente e d’estate mi recavo a lavorare in falegnameria. In realtà non ci sarei mai voluto andare, volevo dedicarmi ai libri, ma mia madre fu molto esplicita: prese una specie di frusta, una verga di bambù e mi minacciò, dicendomi che avrei dovuto imparare un mestiere. Erano tempi duri, perché era appena finita la II Guerra Mondiale e bisognava fare i conti con la fame. Di quel periodo mi ricordo soprattutto lo sfollamento. Ero appena un bambino di 6-7 anni, ma vidi tanta gente che si spostava da una parte all’altra. Avevamo una linea ferroviaria importante, perciò la nostra zona fu soggetta a bombardamenti aerei. Una volta fuggimmo da via Bologna sotto la collina, superando una siepe per nasconderci. Tuttavia mio padre, per non avere problemi, decise di portarci tutti a Castel Castagna, dove aveva degli amici. Mi ricordo che per arrivarci affrontai il viaggio in bicicletta con un signore che mi portò sopra il manubrio. E non fu una passeggiata. In quel periodo la scuola fu sospesa e la ripresi appena dopo il conflitto. Ecco perché, ancora studente, d’estate già ero al lavoro.

Roseto, fine anni ‘50. Nella falegnameria Rossi in via De Amicis: da sin. Dario Felicioni, Enrico Grilli e il piccolo Francesco Rossi

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III serie

Padova, 1960. Dario Felicioni durante il militare

Quale fu la prima falegnameria? Era quella di Francesco Pulcini, ubicata nella zona di Villa Ardente, vicino la farmacia Chicco, versante collina. C’erano diversi ragazzi con me, tra cui Sante Mancini, che nel tempo divenne un artigiano-artista. Una volta dentro, mi convinsi che quella era la mia strada. Se all’inizio l’approccio fu un po’ svogliato, con il passare del tempo divenni sempre più intraprendente, anche perché all’interno c’era competizione per fare il miglior lavoro. Per me, quindi, non fu una vera vocazione, ma quell’arte di trasformare il legno in oggetti mi prese sempre di più. Sin da piccolo facevo delle barchette o dei piccoli oggetti: quello è stato il principale viatico per farmi migliorare. A scuola ci sarei andato volentieri, anche perché ero bravo. Tanto che negli anni la passione dei libri non l’ho mai persa, dedicandomi, quando ho potuto, alla lettura. Gli apprendisti guadagnavano poco. Non avevamo un granché come stipendio, ma prima si usava così. Tuttavia mi ricordo che le mie prime mille lire che ebbi in tasca le spesi per comprarmi un ombrello, pagato 800 lire. La mattina d’inverno, quando pioveva, arrivavo al lavoro bagnatissimo. Così decisi che i primi soldi li avrei spesi per ripararmi. Tra noi c’erano spesso degli sfottò tra quelli più gradi che già avevano dimestichezza con gli attrezzi. Quelle piccole provocazioni mi sono servite tanto per migliorarmi. Poi, intorno ai quattordici anni, andai a lavorare da Attilio Rossi in via Di Giorgio. Era una falegnameria grande con dodici addetti e lì appresi molti segreti del mestiere che mi fecero maturare. Infine nel maggio del 1959 mi trasferii da Ferdinando Urbani, il cui laboratorio era in viale De Gasperi, dove oggi c’è un bar. Ma appena dopo c’era la cartolina precetto ad attendermi. Arrivò, dunque, il periodo del militare. Partii nel novembre 1959 per fare il Car a Palermo. Da lì mi trasferirono a Padova, dove avevo il compito delle comunicazioni e trasmissioni telegrafiche. Mandavo i messaggi attraverso l’alfabeto Morse. Quando ebbe fine anche quella parentesi, cioè nel marzo 1961, ripresi a fare il falegname sempre da Urbani. Vi rimasi fino al maggio del 1963, quando aprii una attività in proprio con un socio, Gabriele Foglia. Partimmo costruendo una baracca attaccata alla casa di via Bologna. Non è che si guardava per il sottile e se avevi bisogno di aree coperte, bastava che costruivi una tettoia per poter lavorare. Avevamo pochi soldi e facemmo dei debiti, ma la cosa che non ci mancava era l’entusiasmo e la voglia di lavorare.

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Padova, 1961. Il giovane Dario davanti la radio trasmittente nel periodo della leva

Pescara, 7 luglio 1967. Dario Felicioni e la moglie Rina Foglia sul lungomare di Pescara per la foto di rito, dopo aver celebrato il matrimonio a Roseto

L’attività incominciò ad andare bene. Lavoravamo ogni giorno dodici ore, senza soste. Il laboratorio crebbe e nel momento più alto avevamo oltre dieci operai. Le richieste erano le più varie e dovevamo adattarci a ciò che il mercato voleva. Costruivamo camere in serie che vendevamo tramite un rappresentante. Curavamo direttamente noi le consegne, dal momento che avevamo comprato un camion. In certi casi, si andava nelle zone sperdute del sud dell’Abruzzo o della Puglia dove il mobilio non sapevano nemmeno cosa fosse. Un commerciante ci ordinò delle camere che andai a consegnare. Non aveva nemmeno il negozio, tant’è che scaricai l’ordine in piena campagna sotto una tettoia dove c’erano gli animali, compreso un asino. Erano tempi in cui molti incominciavano a pensare di comprare le camere e le cucine per la prima volta, essendo le case spesso sprovviste di tutto. Intanto la sua famiglia prende vita. Il 7 luglio 1967 mi sposai a Roseto con Rina Foglia di Scerne, la cugina del mio socio. Abbiamo avuto due figli, Luigi, nato il 19 giugno 1968, e Gabriella, il 18 maggio 1970. Incominciammo a fare dei lavori sempre più importanti, fino a quando arrivò il tempo di ingrandirci e realizzare un capannone di 1500 mq nella zona industriale di Scerne. Ma lì avvenne quello che non avevamo previsto. Per decisioni nostre interne decidemmo di separarci, così io continuai con l’attività, nella sede di via Bologna. Era il 1977 e nel giro di un anno costruii la nuova casa, una palazzina con al piano terra la falegnameria. Feci anche in questo caso dei debiti, ma per fortuna la voglia di lavorare non mi è mai mancata e così tornai ai ritmi forsennati di quando avevo iniziato. Anche in questo caso le commesse c’erano e cominciai sempre più a specializzarmi nell’arredamento e devo dire che nel tempo ho avuto molte soddisfazioni. Tanti lavori, anche all’estero. Sì, certo. Ho avuto richieste particolari per arredare alberghi locali, come la “hall” dell’hotel Bellavista, gli hotel Albatros e Altamira, l’albergo Tartaruga, l’hotel Maja di Pescara. Ma anche studi commercialisti come quello di Matalucci e Felicioni o di Gianni Collevecchio. A Roma ho avuto l’onore di arredare l’Hotel delle Nazioni. Riuscivo nelle cose dove gli altri desistevano. Come accadde per una scala interna commissionata da Angelo Lozzi a Roseto. Architetti e ingegneri sostenevano che non si potesse realizzare, mentre io riuscii nell’impresa, tra l’incredulità del proprietario. Come quella volta in Germania...

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III serie

Roseto, 17 giugno 2000. La famiglia Felicioni al completo: da sin il figlio Luigi, la moglie Rina, la figlia Gabriella e papà Dario

Beh, lì è stato il massimo. Ebbi un’ordinazione da Amburgo tramite l’amico Marco De Santis di Giulianova. Mi recai sul posto, in tre giorni presi le misure di questa grande villa e dopo aver preparato il materiale, partimmo da Roseto con due Tir. Il bello fu che non sbagliai un mobile e tutto fu montato con precisione. Rimasi anch’io stupito di ciò che avevo fatto. Casa sua è tutto “made in Dario Felicioni”. Ci mancherebbe. I mobili li ho disegnati e fatti tutti io. Mi sono sempre aggiornato, ho letto molti libri di settore e soprattutto riviste di arredamento. Mi ispiravo a certi disegni, ma poi cercavo l’originalità, tanto che i miei pezzi unici li ho firmati tutti. Così a casa mia non c’è niente che non sia stato fatto con le mie mani, anche dei quadri in legno. Tuttora continuo a scolpire nel mio laboratorio che oggi è chiuso. Andai in pensione nel 1994, lasciando l’attività a mio figlio che l’ha tenuta aperta fino al 2010. Ma appena ho un po’ di tempo, scendo e con il martello e lo scalpello inizio a lavorare, sempre dietro un disegno che ho realizzato prima. Roseto l’ha vista crescere, ma lei ha visto il Lido delle Rose cambiare. Per me il paese dove abito rappresenta tutto, anche se un tempo questa cittadina era più bella. Guardate il lungomare, soprattutto quello di stampo littorio voluto da Pier Giuseppe Di Blasio, oppure la fontana di piazza della Libertà. Non ne faccio una questione ideologica. Se un manufatto è bello va riconosciuto come tale, per onestà intellettuale. Invece quando prevale la politica le cose prendono sempre una brutta piega. Sul piano lavorativo ho avuto tanti riconoscimenti, anche se non posso dimenticare tutta quella gente che non mi ha pagato per i lavori svolti. I giovani oggi la convincono? Non molto. Mi sembra che non abbiano il midollo, non siano abituati al sacrificio. Invece li voglio spronare, dicendo loro di prepararsi e di avere sempre un libro sotto mano. Solo se si cresce culturalmente, si è in grado di cambiare in meglio il mondo. Parole condivisibili, ma adesso è il momento della pausa, per scendere nel laboratorio e vedere le ultime sue sculture. Un momento di relax, che durante il lavoro non poteva mai concedersi. Nemmeno quando in falegnameria passava il grande Remo Maggetti che lo invitava a prendere un caffè. E lui sempre con la stessa risposta pronta: “Non posso, devo lavorare. Forse stasera…”. E il cestista dal grande temperamento desisteva. Sarà, diceva sconsolato, per la prossima volta.

Pubblicati: 1 - Mario Giunco; 2 - Luigi Lamolinara; 3 - Anna Maria Rapagnà; 4 - Domenico Cappucci; 5 - Domenico Osmi; 6 - Armando Di Giovanni; 7 - Enzo Corini; 8 - Antonio Palmieri; 9 - Cassiodoro Di Sante; 10 - Dino Di Giuseppe; 11 - Leone Marini; 12 - Lorentina Iezzi; 13 - Vittorio Centola; 14 - Pietro D’Elpidio; 15 - Luciano Lamolinara; 16 - Orazio Barnabei.


Mandatario Elettorale Enzo Frattari

“Per il meglio Ora”

Il 5 Giugno 2016

SCEGLI

MARCO

ANGELINI

www.facebook.com/marcoangelini.ilcigno

detto ‘Cigno’


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ROSETO SI ADEGUA:

matrimoni in spiaggia

Approvata la delibera che consente ai titolari di strutture balneari di ospitare i riti civili di giovani coppie che si apprestano a sposare. In altre cittadine rivierasche l’iniziativa sta riscuotendo un certo successo. Intanto approvate anche le delibere che consentono l’intitolazione del piazzale ex Monti che diventerà Piazza Primo Maggio e l’assunzione di 4 agenti municipali per il periodo estivo

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ra gli ultimi atti prodotti dalla Giunta municipale di Roseto, ce n’è uno che suscita curiosità ed interesse. Riguarda la possibilità che viene offerta alle giovani coppie che si accingono a sposarsi di far celebrare il rito civile sulla spiaggia. E’ stato infatti dato il via libera ad uno schema di manifestazione di interesse che consentirà alle strutture interessate di mettere a disposizione i propri locali per celebrare matrimoni civili anche fuori dalle normali sedi comunali. Questo consentirà quindi di celebrare riti e matrimoni anche sulla spiaggia, come già avviene in altre località turistiche italiane. Un’iniziativa senza alcun dubbio affascinante per molte coppie e che in altre località ha già riscosso un certo successo, soprattutto lungo la riviera romagnola dove si contano più di 100 matrimoni celebrati in spiaggia nello scorso anno. E’ previsto il rito civile ma non è escluso che possa essere celebrato anche il rito religioso del matrimo-

nio. Basta avere il benestare di un sacerdote. L’evento organizzato in spiaggia suscita fascino, curiosità e anche un pizzico di emozione in più, soprattutto per chi ama il mare nella sua totalità. Intanto, l’amministrazione rosetana ha deciso per l’intitolazione del piazzale antistante i locali del P.R.U.S.S.T. Monti, ribattezzato “Piazza 1° Maggio” in onore delle Festa dei Lavoratori. Al centro del piazzale sarà sistemata un’opera d’arte che è stata donata, come da convenzione, dalla ditta Lucidi che ha realizzato il complesso nell’ex Monti. E’ stato poi deliberato un atto di indirizzo per l’assunzione a tempo determinato, per un periodo di tre mesi, salvo proroga, di 4 agenti della Polizia Municipale tra quelli risultati vincitori della selezione pubblica indetta due anni fa. Come consuetudine gli agenti andranno ad integrare il Corpo dei Vigili Urbani durante il periodo estivo e saranno impiegati soprattutto per i controlli sull’ambiente e, più in generale, sul territorio.

RISERVA BORSACCHIO

IN 200 PER RIPULIRE LE AREE DAI RIFIUTI Bella iniziativa delle associazioni ambientaliste che sono scese in campo per raccogliere i materiali di risulta trasportati dalle correnti marine. Duro attacco però nei confronti di tutti quegli enti che dovrebbero tutelare e valorizzare questo territorio, considerato una risorsa per il turismo ecosostenibile na giornata fantastica dove l’amore per l’ambiente ha vinto su anni di immobilismo. Per la prima volta tutte le associazioni ambientaliste si sono riunite per il Borsacchio dando un segnale fortissimo alla città”. Lo hanno dichiarato i responsabili del Comitato per la Riserva regionale del Borsacchio, spiegando che “oltre duecento volontari di ogni età si sono uniti per pulire l’arenile dai rifiuti restituendo la dignità alla Riserva nel tratto costiero”. Una giornata fatta di conoscenza che ha visto istruire tutti i volontari a

riconoscere la flora della nostra fascia costiera e le peculiarità della Riserva, Va detto che tutti sono rimasti stupiti del tesoro che purtroppo si sta trascurando e che meriterebbe una maggiore attenzione. Anche perché se valorizzata come si dovrebbe, rappresenterebbe un volano non di poco conto per lo sviluppo del turismo ecosostenibile. Il Comitato ha ringraziato gli esperti per aver censito i nidi di fratino. Inoltre saranno forniti i dati all’Ispra, mentre ai volontari sono state date tutte le indicazioni su come intervenire e come segnalare la presenza per prolungare l’impegno di una giornata all’intera stagione di riproduzione del piccolo volatile diventato anche il simbolo della Area Marina Protetta del Cerrano. “Siamo riusciti a trovare un nido”, conclude la nota del comitato, “ed è stato messo in sicurezza grazie alla collaborazione di tutti. I molti presenti si sono stupiti nel conoscere le conchiglie e le loro particolarità scoprendo, in qualcosa di visto quotidianamente, un piccolo tesoro. Insieme per il Borsacchio è stato un successo innegabile. Da qui parte il futuro della riserva. Un futuro fatto di impegno senza interessi”.



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EIDOS AL GIRO D’ITALIA SI RINNOVA L’APPUNTAMENTO Partecipazione alla tappa Ponte-Roccaraso grazie a Ercole Ginoble, papà di Gianluca, ospite di Marino Bartoletti insieme a una delegazione del nostro giornale

Tim Wellens festeggia il vittorioso arrivo a Roccaraso

Marino Bartoletti con gli ospiti rosetani

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i rinnova la tradizione per Eidos News, ancora ospite della Corsa Rosa grazie a Ercole Ginoble, papà di Gianluca, e del suo amico Marino Bartoletti, noto giornalista che lo scorso anno lo invitò alla partenza della tappa di Civitanova Marche, aprendo una consuetudine bissata quest’anno. Stavolta si è trattato di un arrivo e l’incontro è avvenuto in Abruzzo, al termine della tappa Ponte-Roccaraso, a quota 1.572 metri, per applaudire il venticinquenne belga Tim Wellens, che ha domato i 165 chilometri del percorso tagliando il traguardo e poi esultando issando la sua bicicletta, al termine di una fuga solitaria. La comitiva, composta da Ercole Ginoble e dal figlio Ernesto, dagli editori di Eidos Massimo Bianchini e Riccardo Innamorati e dal giornalista Luca Maggitti, è stata a pranzo nel ristorante La Fattoria, con la padrona di casa Renata Bucci che ha abbracciato Ercole Ginoble, ricordando il periodo in cui il Volo è stato a Roccaraso per le prove del tour 2015, aperto nel palasport cittadino. La conviviale è stata impreziosita dalla degustazione della strepitosa pizza “Reginella d’Abruzzo”, realizzata da Giuliano Bucci – Campione del Mondo 2016 di pizza “Napoletana Stg” – con scamorza

Massimo Bianchini e Riccardo Innamorati con Francesco Moser

Francesco Di Donato, Sindaco di Roccaraso, con gli ospiti rosetani

Renata Bucci con Ercole ed Ernesto Ginoble, che tiene la torta di mamma Nicoletta per Gianluca

La pizza Reginella d’Abruzzo e, sullo sfondo, il suo autore Giuliano Bucci

Massimo Bianchini, Ernesto ed Ercole Ginoble, Riccardo Innamorati sul traguardo di Roccaraso

affumicata, mortadellina di Campotosto, valeriana, pomodorini, pecorino dell’Impiso e aceto balsamico. Al termine, Renata Bucci ha donato a Ercole ed Ernesto la torta della mamma Nicoletta, fatta apposta per Gianluca sapendo che il cantante ne è ghiottis-

simo. Cullati dai sapori del territorio, la comitiva ha quindi incontrato Marino Bartoletti e Francesco Di Donato, sindaco di Roccaraso e amico di Ercole Ginoble. Tanti i campioni del ciclismo salutati, fra i quali il grande Francesco Moser.


Il 5 giugno 2016

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Carlo

VOTA

Simone

Roseto che

con Rosaria Ciancaione sindaco


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DA COLOGNA SPIAGGIA UNA SQUADRA PRONTA PER IL

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RED BULL FLUGTAG

l “Red Bull Flugtag” è la più spettacolare e strampalata competizione aerea del mondo, arrivata quest’anno alla sua quarta edizione italiana, la seconda consecutiva a Milano, dopo il grande successo del 2012. Ancora una volta per un’intera giornata il cielo milanese sarà invaso dai più pazzi velivoli che la fantasia umana possa concepire. Tutti i modelli dovranno avere un unico semplice requisito: sfidare le comuni leggi di gravità! Che ci si ispiri ai cartoon, alla mitologia o alla più psichedelica fantascienza, tutte le macchine volanti dovranno però essere rigorosamente sprovviste di motore e liberarsi in volo con la sola forza dei muscoli del team spingitore. Le rocambolesche ed acrobatiche evoluzioni si concluderanno con “un atterraggio di fortuna” sulle acque dell’Idroscalo... Perché volare è un sogno, ma atterrare è tutta un’altra storia. Preparatevi a vedere i cieli di Milano invasi dai più scombinati velivoli che avete mai visto! Ovviamente compreso uno strano mezzo messo a punto da un team di ragazzi di Cologna Spiaggia che ci hanno messo l’anima per partecipare a questa stravagante competizione che si terrà il 19 giugno prossimo nel capoluogo lombardo. Un “in bocca al lupo” agli epigoni di Icaro.

LA SETTIMANA DELLA CULTURA DELLA BIBLIOTECA CIVICA DI ROSETO. QUATTRO GLI APPUNTAMENTI

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a Settimana della Cultura 2016 è ai blocchi di partenza. Organizzata dalla Biblioteca Civica di Roseto e dall’Amministrazione Comunale, prenderà il via sabato 21 maggio alle ore 18:00 in piazza della Repubblica con la presentazione del libro 101 perché sulla storia d’Abruzzo che non puoi non sapere di Luisa Gasbarri. A presentare il volume sarà il giornalista Simone Gambacorta. Il 24 maggio alle ore 11:30, presso la Biblioteca Civica, sarà il turno del libro Le pecore filosofe di Maria Luisa Petruccelli e Irene Merlini, nell’ambito dell’iniziativa “Bibliofilosofando”, un modo diverso per avvicinare i più piccoli alla filosofia. Venerdì

27 maggio alle ore 18:00, presso l’Hotel Bellavista di Roseto, si terranno “4 chiacchiere con William Di Marco sul mito dei Beatles” con la presentazione del libro del 2012 I Beatles L’avventura più bella del mondo. All’evento parteciperanno anche alcuni musicisti che per l’occasione eseguiranno dei brani del quartetto di Liverpool. Infine lunedì 30 maggio alle ore 9:00, presso la Scuola Media “Fedele Romani” e poi alle ore 11:00 presso la Scuola Primaria “Gabriele D’Annunzio” di Roseto ci sarà la presentazione del libro Leonardo e il fiore della vita di Gabriella Santini. L’autrice svelerà agli studenti gli emozionanti enigmi del geniale Leonardo Da Vinci.


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Eventi

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A MONTEPAGANO IL 29 MAGGIO CI SARÀ LA FESTA DI PRIMAVERA L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per acquistare una LIM per la Scuola Primaria e del materiale per un progetto di educazione stradale per la scuola dell’infanzia

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’associazione culturale “Girotondo”, che cura la ludoteca di Montepagano, organizzerà - con la collaborazione dei genitori delle Scuole dell’Infanzia e Primaria di Montepagano - la “Festa di Primavera” che si svolgerà domenica 29 maggio prossimo nella piazza centrale del borgo medievale. L’evento nasce su una proposta della rappresentante della scuola dell’infanzia Chiara Macari, giovane mamma della frazione, con i seguenti obiettivi: a) incentivare la scelta delle scuole del borgo da parte di tutte le famiglie del comune di Roseto degli Abruzzi; b) raccogliere fondi per acquistare una LIM per la Scuola Primaria e del materiale per un progetto di educazione stradale per la scuola dell’infanzia; c) vivere un momento di aggregazione con tutte la famiglie e soprattutto con i bambini. Nel pomeriggio ci saranno varie iniziative, ad iniziare da uno spettacolo nel quale i bambini si esibiranno in canti e balli. Seguirà la cerimonia di consegna dei “diplomi” per i bambini che terminano il percorso della scuola dell’infanzia e della primaria. Poi avverrà la consegna di un riconoscimento da parte della associazione culturale Girotondo dal titolo “Premio Missione Bambini”, giunta alla terza edizione, ad un personaggio che si è distinto per l’attenzione ai minori o che ha fatto scelte pro infanzia nella frazione di Montepagano. Completerà l’evento un

mercatino, in cui si venderanno i lavori fatti dalle mamme e dai bambini, degli spettacoli ludici, la vendita di panini con porchetta e tutti i ricavati saranno utilizzati per l’acquisto della Lim. Durante il pomeriggio sarà possibile visitare le scuole in “open day” per far conoscere, a chi volesse, le bellissime strutture del borgo. L’evento, oltre all’associazione culturale Girotondo e naturalmente a tutte le famiglie della frazione, vedrà la collaborazione della proloco di Montepagano e dell’Istituto Comprensivo Roseto 2.

Le lezioni saranno impartite, da persone di grande professionalità ed esperienza , tutti i corpi di polizia ecc. il Vice Presidente Nazionale Ekoclub e il Presidente Nazionale del nostro corpo Guardie Ambientali . Le guardie Zoofile, le Guardie Ambientali con decreti Comunali e Provinciali, saranno impiegate sul territorio in particolare sulla RISERVA DEL BORSACCHIO, a seguito della convenzione effettuata con il Comune di Roseto per la Vigilanza, per le Organizzazioni e Manifestazioni della Riserva.


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PINETO, L’ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI SI DIVIDE SUL MERCATO SETTIMANALE Bufera sulla questione mercato settimanale: l’Associazione Commercianti e Artigiani pinetesi si spacca a causa della posizione da dare al mercato del sabato. E quale sarà il suo destino, è ancora da capire

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ineto: una città, due associazioni per il commercio. La spaccatura dell’originaria Associazione Commercianti e Artigiani pinetesi, presieduta da Biagio Iezzi, è avvenuta lo scorso 8 marzo quando si è diffusa la notizia della nascita di un nuovo gruppo: “Commercio e Turismo Pineto”, formato da numerosi commercianti del posto che hanno deciso di allontanarsi dalla vecchia associazione a causa di contrasti sorti in merito al posizionamento del mercato settimanale. Tra questi ci sono Gino Aretusi, Salvatore Russino, Pio Pavone, Giuseppe Foschi, Paolo Prosperi, Simona Bizzarri, Gianluca Di Santo, Dante Brocco e Gennaro Lauri. Come è stato più volte dichiarato da questi ultimi, lo scopo della nuova associazione è quello di promuovere ed incrementare il commercio ed il turismo a Pineto, con maggiore riguardo alle attività ubicate in centro e quindi, come dimostrato dalle loro rilevazioni sul reddito, pesantemente penalizzate dal mercato settimanale del sabato, “giorno di maggior afflusso commerciale e turistico”, assicurano i commercianti della nuova Associazione. Per intenderci: la vecchia associazione è favorevole al mercato al centro, dove si trova attualmente; la seconda, invece, lamenta, a causa dell’ubicazione in centro, un drastico abbassamento dell’attività lavorativa con una conseguente riduzione degli incassi nei negozi il sabato mattina. Quello che più viene contestato dai circa 50 commercianti che hanno deciso di dividersi dal vecchio gruppo, è che il mercato, da sperimentale, è diventato definitivo senza l’avallo di tutti. “Rispetto ovviamente la libertà di associazione che è alla

di MARTINA FRANCHI

base della democrazia, ma non credo che una nuova associazione dei commercianti possa fare davvero il bene della nostra città”, ha subito commentato il Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio. “Mi sfuggono però le motivazioni - ha aggiunto il primo cittadino - posto che come Amministrazione ci siamo sempre detti disponibili ad apportare le necessarie migliorie all’attuale dislocazione del mercato che, lo ricordo, è stata approvata in via definitiva dal Commissario Prefettizio”. Dal canto suo, Biagio Iezzi risponde a quanti lo accusano di essere dalla parte degli ambulanti: “Partecipate alle riunioni di confronto con il Comune ed esprimete anche la vostra posizione in tema di commercio locale”. Iezzi replica, quindi, con l’accusa di mancanza di partecipazione ed interesse da parte dei 50 commercianti. “Da sindaco mi auguro che la categoria dei commercianti possa ritrovare l’unità e mi adopererò per trovare un possibile punto di incontro tra le varie posizioni” ha commentato il primo cittadino di Pineto che, dallo scorso 29 marzo, ha iniziato a convocare le diverse associazioni del posto per ascoltare e capire quale potrebbe essere la soluzione migliore. “Sono convinto che il mercato nel centro cittadino sia una cosa positiva, ma ovviamente da sindaco ho il dovere di ascoltare tutti i cittadini e quella parte dei commercianti di Pineto che sta esprimendo un disagio per come il mercato è oggi sistemato”, ha concluso Robert Verrocchio.


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Emiliano

DI CARL O DALLA PARTE DEGLI ULTIMI:

il tuo voto di fiducia per dare voce e speranza a chi vive nell’anonimato e nel silenzio.

DI CARLO o c a d in S o m a l o r i p e r Di G

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iungno 2016


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CULTURA di MARIO GIUNCO

FRAGILE COME CRISTALLO, DURA COME DIAMANTE I GRANDI TEMI DELLA RESPONSABILITÀ E DELLA SPERANZA IN UN LIBRO DELLO PSICHIATRA EUGENIO BORGNA

a speranza, cioè una scintilla, una goccia di lei , non abbandona l’uomo, neppur dopo accadutagli la disgrazia la più diametralmente contraria ad essa speranza, e la più decisiva . (…) E’ cosa forse o poco o nulla o non abbastanza osservata che la speranza è una passione, un modo di essere, così inerente e inseparabile dal sentimento della vita, cioè dalla vita propriamente detta, come il pensiero, e come l’amor di se stesso, e il desiderio del proprio bene. Io vivo, dunque io spero, è un sillogismo giustissimo”. Così Leopardi nello “Zibaldone”. In questi giorni, “votati” ad avvenimenti che incidono nella vita dei cittadini e alle conseguenti speranze, attese, illusioni e disillusioni, non è forse fuori luogo la lettura di un libro, esiguo nella mole, ma denso di contenuto , “Responsabilità e speranza” (ed. Einaudi) di un grande psichiatra, Eugenio Borgna. Che abbiamo conosciuto a Roseto cinque anni fa, in occasione del Premio di saggistica “Città delle rose”, vincitore con “La solitudine dell’anima”. Che sa “leggere nei cuori verità invisibili agli altri”. Borgna colpisce, oltre che per quel che dice, per come lo dice, con parole “arcane e segrete”, di “luminosa oscurità”. Per il suo linguaggio, che parte dai testi di medicina e dai classici della scienza, ma subito se ne distacca e prosegue per la sua strada. Si affida all’ esperienza e alle voci eminenti della filosofia, della letteratura e della poesia (da Platone ad Agostino, da Leopardi a Kafka, da Bonhoeffer a Nietzsche, da Ernst Bloch a Ungaretti, da Simone Weil a Kierkegaard, da Pascal a Cristina Campo, da Dante a Bernanos ) depositarie di antiche verità e folgorazioni improvvise. Non ci meravigliamo se c’è spazio per il film “Il posto delle fragole” di Ingmar Bergman , in cui il protagonista ricostruisce, nel volgere di una giornata, la storia della sua vita e compie “un lungo viaggio, interiore ed esteriore, intessuto di incontri e di luoghi della memoria, e soprattutto di sogni, che ridanno un ‘altro senso’ alla sua vita: ai significati della sua vita”. E per questa poesia di Antonia Pozzi (1912-

1938), innamorata del suo insegnante di liceo: “Nell’aria della stanza/non te/ guardo/ ma già il ricordo del tuo viso/ come mi nascerà/ nel vuoto/ ed i tuoi occhi/ come si fermarono/ ora – in lontani istanti - / sul mio volto”. Conoscere se stessi e gli altri è per Borgna il modo più intenso di essere responsabili, per cercare di vincere “il male che si nutre di parole crudeli e indifferenti, gelide e scostanti, talora anche solo dissonanti e oscure; il male che nasce da sguardi divaganti e perduti, quando gli altri ci chiedono disperatamente un gesto di accoglienza, un sorriso, o una semplice stretta di mano; il male che è in noi quando a un mendicante non offriamo nemmeno l’ombra di un saluto; il male che si rispecchia nella impazienza e nella incapacità ad ascoltare; il male che un medico fa quando comunica la diagnosi di una malattia ai pazienti, e ai suoi familiari, con parole aride e professionali, che non ne leniscono l’angoscia e la disperazione; il male che nasce e rinasce senza fine nelle sue inesauribili connotazioni di banalità e leggerezza, di noncuranza e indifferenza, che spezzano il cuore”. E allora quale rapporto lega la responsabilità alla speranza? “Sono vasti i confini della responsabilità nel nostro essere continuamente chiamati a rispondere delle parole che diciamo (‘farfalle che sfrecciano nell’azzurro del cielo’), e scriviamo (‘stelle filanti’), ma anche delle parole che non diciamo, e solo pensiamo, e che influenzano nondimeno le nostre azioni, e le loro risonanze nel cuore degli altri; ma senza speranza non saremmo in grado di portare il peso delle nostre responsabilità. (…) Memoria e speranza, lo diceva sant’Agostino, sono strettamente intrecciate l’una all’altra, e questo ci dice come passato e futuro si rispecchiano l’uno nell’altro: senza fine; e allora è necessario che ciascuno di noi custodisca nel suo cuore la speranza: fragile come cristallo, e dura come diamante. Saper testimoniare la speranza, che vive in noi, a quanti l’hanno perduta è una esperienza fra le più nobili che la vita possa concedere. Solo nella speranza si riesce a donare un senso all’infinito del dolore: al mistero del dolore”.

IL PREMIO DI SAGGISTICA “CITTA’ DELLE ROSE” Sono oltre sessanta i volumi, di oltre trenta case editrici, concorrenti al Premio di saggistica “Città delle rose”, giunto alla quattordicesima edizione. La premiazione avrà luogo sabato 28 maggio, alle ore 18, presso l’hotel Liberty. Nella mattinata, alle ore 9,30, presso il Palazzo del Mare, i tre autori indicati come finalisti per le tematiche giovanili, incontreranno quindici studenti del Liceo Saffo, quindici dell’Istituto “V. Moretti” e quindici utenti della Biblioteca Civica, per stabilire il vincitore del settore.


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CALENDARIO EVENTI 2016 21 MAGGIO SABATO - TOCA Y BAILA DUO con Stella Astolfi (baila e cante) e Francesco Paolone (chitarra e cante) APERITIVO CENATO € 20,00 (bevande incluse) 28 MAGGIO SABATO - MADRE TIERRA DUO con Elmar Schafer (sax) e Martin Diaz Gonzalez (voce e chitarra) APERITIVO CENATO € 20,00 (bevande incluse) 4 GIUGNO SABATO - ROLLING QUARTET con Roberto Di Giammatteo (armonica e voce), Francesco Rasicci (chitarra e voce), Andrea Tramacco (basso), Gianfranco Luciani (batteria), (Genere musicale: blues stile Chicago country e West Coast) APERITIVO CENATO € 20,00 (bevande incluse) 25 GIUGNO SABATO - LA CENA DI AFRODITE con Lucia Bruni Potacqui e Elmar Schafer € 25,00 (bevande escluse)



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Caro Stefano, sono passati 10 anni e il ricordo della tua allegria, del tuo spirito amichevole, altruista e simpatico è vivo in tutti noi, che ti abbiamo conosciuto e voluto bene. Ti ricordiamo con affetto, simpatia e nostalgia. Ciao Stefano. Gennaro


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IN OCCASIONE DELLE ELEZIONI COMUNALI A ROSETO

www.eidosnews.it53 Per sfogliare tutti le riviste precedenti cliccare sul menu del sito LEGGIMI

5 GIUGNO Elezioni Comunali Roseto

SABATO 28 MAGGIO NUMERO SPECIALE SULLA POLITICA Direttore Editoriale WILLIAM DI MARCO Direttore Responsabile Lino Nazionale 333 7181980 l.nazionale@virgilio.it È vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto. IMPAGINAZIONE E GRAFICA: ANDREA MARZII andreamarzii.web@gmail.com COORDINAMENTO TECNICO: MASSIMO BIANCHINI (TEL. 329 9480823) FOTO: ELIO D’ASCENZO, Andrea Cusano, Valeria Di Martino. EDITORE: EIDOS News S.r.l.

In vista delle elezioni amministrative del 5 Giugno 2016, per il rinnovo del consiglio comunale di Roseto degli Abruzzi, il quindicinale Eidos News mette a disposizione le proprie pagine per spazi elettorali a pagamento. E’ possibile prenotare il proprio spazio entro e non oltre martedì 24 maggio.

email: info@eidosnews.it

PER INVIARE LE PAGINE: andreamarzii.web@gmail.com

AUGURI

VALERIA tanti auguri per

EMIDIO TALAMONTI 60 anni 11 maggio 2016

“Ci vuole un minuto per notare una persona speciale, un’ora per apprezzarla, un giorno per volerle bene, tutta una vita per dimenticarla”. Auguri Nelly

i tuoi 18 anni da mamma, papà e Arianna


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