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SCUOLA ITALIANA CANI SALVATAGGIO
La Scuola Italiana Cani Salvataggio (SICS) è leader mondiale nell’educazione dei cani da salvataggio in acqua. In questo numero di Salutepertutti.it il suo Fondatore e Patron, Ferruccio Pilenga, risponde ad alcune domande sulla magia che si crea all’interno dell’Unità Cinofila, che si traduce in una forte partecipazione lucida nelle diverse situazioni: durante l’addestramento e nel corso di operazioni di soccorso delle persone in difficoltà.
I mesi di Luglio e Agosto, trascorsi all’insegna di temperature particolarmente elevate, hanno indotto moltissime persone a scegliere il mare per le proprie vacanze. Ci sono stati diversi episodi che hanno richiesto l’intervento delle vostre Unità Cinofile per soccorrere persone in difficoltà. Possiamo raccontarne qualcuno, in favore dei nostri lettori, per raccomandare prudenza anche nei momenti spensierati e fare tesoro delle esperienze dell’estate trascorsa? I mesi di Luglio e Agosto sono assolutamente “i nostri mesi”, quelli in cui entrano in gioco le nostre Unità Cinofile in spiaggia, soprattutto nei weekend, ma non solo, per aumentare la sicurezza delle persone. Quest'anno i nostri cani sono stati protagonisti in molti episodi. Ne va ricordato uno in particolare, quello che accadde a Genova Voltri, nel primo weekend di Agosto, quando due nostre Unità Cinofile sono intervenute per salvare tre fratellini che si erano avventurati in mare, al largo, su due gommoncini. Sono andati subito in difficoltà per un forte vento da terra e non riuscivano a tornare a riva. A nostro avviso si stava creando una situazione di pericolo, soprattutto perchè poteva succedere che uno dei fratellini, magari quello più grande, per andare a salvare i più piccoli che si trovavano su un altro gommoncino, si tuffasse in mare. Fino a quando i ragazzini fossero rimasti sui gommoncini, erano relativamente al sicuro, ma bisognava recuperarli per evitare che qualcuno finisse in mare, dato che in acqua è molto più pericoloso: la resistenza dipende da quanto tempo si riesce a stare a galla.
della Capitaneria di Porto di Genova, dove l'Ammiraglio Sergio Liardo, così come tutti i suoi predecessori, vuole tutti gli anni le nostre Unità Cinofile in spiaggia. Questo coordinamento è fondamentale, perché garantisce, come è successo, il contatto diretto con la Sala operativa e qualora fosse sopravvenuto un colpo di vento, sarebbe partita una motovedetta per recuperare tutti al largo.
Al riguardo, occorre sottolineare l'importanza della presenza di unità cinofile dove letteralmente il cane nella fase di rientro fa da rimorchiatore con il grande vantaggio che se anche il salvataggio viene fatto a 100-200 metri da riva, il conduttore del cane è tranquillo perché sa che in ogni caso il suo compagno, se allenato in maniera corretta, può nuotare per lunghissimo periodo.
Le Unità Cinofile Operative della Scuola Italiana Cani Salvataggio vengono addestrate ad operare su qualsiasi mezzo di soccorso: elicotteri, motovedette, gommoni, persino acquascooter. Come far capire al cane la differenza tra questi mezzi, ammesso che questo per lui sia necessario? Le nostre Unità Cinofile vengono fondamentalmente addestrate a operare con qualsiasi mezzo. Nelle nostre operazioni partiamo ovviamente dalla spiaggia, quindi il primo mezzo è un’imbragatura speciale, il delphi-
Un aspetto ulteriore da sottolineare, che riguarda questo episodio di Genova Voltri, è che la nostra squadra è presente grazie all'interessamento della Direzione marittima, quindi
2022;5,3.
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