Una raccolta di foto e curiosità, sul mondo della Salute e dello stare bene.
abbiamo deciso di portare la sala d’aspetto da voi!!
www.salutepertutti.it Il podcast della rIvIsta Ogni settimana parliamo di salute, su come trovare piccoli accorgimenti quotidiani per mantenere il nostro bene più prezioso. La salute non è solo assenza di malattia, ma anche percezione di benessere, sentirsi bene ed occuparsi di cose utili e belle. Le voci di Salutepertutti.it sono Alessia Bisini e Ruben Cazzola.
EDITORIALE
La saLa d’attesa “Gli illuminati e gli spenti” Questo fascicolo di Salutepertutti.it ospita per la prima volta un corner dedicato alla Veterinaria e perciò diamo un caloroso benvenuto al Prof. Giacomo Biagi, Presidente della Società Italiana di Alimentazione e Nutrizione Animale (SIANA) che, accogliendo il nostro invito a collaborare a questa rivista, non solo ci ha onorato della sua cooperazione, ma ha anche reso un favore ai nostri lettori, che attraverso i suoi consigli di esperto, potranno meglio interagire con i loro amorevoli compagni a quattro zampe. Purtroppo le Società scientifiche non sono sempre presiedute da illuminati che attraverso l’apertura al grande pubblico le rendono meno bigotte e autoreferenti, ma spesso sono gestite da individui spenti che
le utilizzano solo per arricchire il loro curriculum. È per questo motivo che Salutepertutti.it cita in copertina una frase del Prof. Martin Monti della University of California, Los Angeles (UCLA) che indica a tutti gli scienziati di non chiudersi in loro stessi, ma, qualsiasi sia il loro sapere, di aiutare gli altri per rendere migliore la vita di tutti gli esseri viventi. Uno degli elementi per ottenere questo fondamentale obiettivo è il cibo, inteso nella sua globalità (alimento e sostanza che arreca salute) e che, comunque, deve essere quantitativamente e qualitativamente adeguato per evitare il rischio di obesità particolarmente negli adolescenti che devono essere aiutati a scegliere il meglio per loro stessi, come illustrato nell’articolo della Dr.ssa Rita Tanas, Pediatra Endocrinologo di Ferrara. Quindi Salutepertutti.it! Buona lettura! Pietro Cazzola Direttore Responsabile
Il Suo parere per noi è importante Ci aiuti a migliorare “Salutepertutti.it” Si colleghi al sito http://www.angelica.it/salutepertutti per lasciare un commento. Lo utilizzeremo per migliorare il prossimo numero. E troverà una bella sorpresa per il suo Benessere. 1
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VOLUME 4 - NUMERO 1 - 2021 www.salutepertutti.it INDICE
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Questionario tratto da Proust - Risponde annarosa Racca
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Il cane ai tempi del COVId-19 - Carlo Pirola
La nostra indagine qualitativa - Edizioni Scripta Manent 11 Marzo 2021 - Giornata Mondiale del Rene - Loreto Gesualdo alimentazione e pet - Giacomo Biagi adolescenti e Obesità - Rita Tanas, Guido Caggese e Riccardo Lera da Brisighella le indicazioni per prevenire la morte improvvisa - Arrigo F.G. Cicero Bruxismo. Un aiuto arriva dallo “yoga della bocca” - Daniel Della Seta Passione e determinazione per la crescita delle farmacie Annasora Racca intervistata da Lorella Bertoglio
I benefici dell’osteopatia - Paolo Camisasca e Alessandro Mariotti Consigli dOC - Carlo Alfaro Con un poco di miele la ferita non c’è più! - Elia Ranzato e Simona Martinotti Guarire con il miele anche i nostri amici a 4 zampe - Anna Russo Come affrontare l’allergia da pollini - Paolo Testi L’EDITORE Edizioni Scripta Manent s.n.c.
Direttore Responsabile: Pietro Cazzola PR e Marketing: Donatella Tedeschi Comunicazione e Media: Ruben Cazzola Grafica e Impaginazione: Cinzia Levati Affari Legali: Avv. Loredana Talia (MI) Stampa: ÀNCORA s.r.l. (MI)
Via Melchiorre Gioia 41/A - 20124 Milano, Italy Tel. +39 0270608060 Registrazione: Tribunale di Milano n. 130 del 09.04.2018 e-mail: info@edizioniscriptamanent.eu web: www.edizioniscriptamanent.eu
È vietata la riproduzione totale o parziale, con qualsiasi mezzo, di articoli, illustrazioni e fotografie pubblicati su SALUTEPERTUTTI.IT senza autorizzazione scritta dell’Editore. L’Editore non risponde dell’opinione espressa dagli Autori degli articoli e delle immagini da loro fornite. Per abbonarsi Scrivere a: info@salutepertutti.it - Abbonamento annuale cartaceo (4 numeri): €20,00 spese postali incluse - Prezzo del singolo numero: € 5,00
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Risponde Annarosa Racca Presidente Federfarma Lombardia
Questionario tratto da Proust
7 IL COLORE CHE PREFERISCO, A TAVOLA
Il colore della tavola è il bianco. In generale, i miei colori sono l’azzurro come il mare ed anche il rosa come il mio nome.
TRATTO PRINCIPALE DEL MIO CARATTERE, 1 ILRISPETTO AL CIBO Trovo che il cibo sia un magnifico momento di socializzazione e mangio un po’ di tutto senza mai esagerare.
MIO PRINCIPALE PREGIO, RISPETTO 2 ILALL’ALIMENTAZIONE IN GENERALE
Non amo gli eccessi alimentari ma devo ammettere che non sono un’appassionata di cucina. Quando le mie figlie erano piccole e andavamo in vacanza erano sempre molto preoccupate delle mie scarse qualità di cuoca.
IL SAPORE CHE PREFERISCO
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Recentemente sto apprezzando di più il salato ma se devo scegliere preferisco sempre il dolce.
LA MIA RICETTA PREFERITA
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Il pasticcio di maccheroni che è una pasta in crosta con il ragù è in assoluto il mio preferito. Ma anche la pizza, il vitello tonnato, il pesce e tanti piatti ancora.
IL MIO PASTO PREFERITO DURANTE IL GIORNO IL MIO PRINCIPALE DIFETTO, RISPETTO ALL’ALIMENTAZIONE IN GENERALE
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Se possono essere definiti un difetto allora mi piacciono i primi piatti e i dolci.
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11 IL MIO MODO DI CONSUMARE PASTI
Durante il giorno non ho tanto tempo. A volte sono in farmacia, a volte in sede Federfarma o ad eventi istituzionali. Per questo mi sono abituata ad adattarmi ad ogni situazione.
4 LA MIA OCCUPAZIONE PREFERITA
Ho una vera passione per la casa. Mi piace che sia sempre perfetta, acquisto nuovi elementi di arredo e spesso cambio la disposizione dei mobili. Poi amo moltissimo il mare del quale sento molto la mancanza in questo periodo e non disdegno le manifestazioni che offre la mia città.
IL MIO SOGNO DI FELICITÀ
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Una famiglia felice, in buona salute e che fa progetti è sempre stata la mia idea di felicità. Sono nonna di 3 nipoti e anche se all’inizio questo passaggio mi ha un po’ spaventata, devo dire che i miei nipoti mi danno grandi soddisfazioni e la paura iniziale si è trasformata in felicità.
12 IL CIBO CHE DETESTO PIÙ DI TUTTO I cibi orientali.
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IL DONO DI NATURA CHE VORREI AVERE Mi manca del tutto il talento musicale che hanno la mia mamma e i miei fratelli. Posso dire senza paura di smentita che sono proprio stonata come una campana.
STATO ATTUALE DEL MIO ANIMO
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Per carattere sono una persona solare che ama incontrare e frequentare le persone. Il periodo del Covid l’ho vissuto con un senso di grande tristezza, ma per fortuna con il mio lavoro di farmacista ho potuto essere utile ai molti cittadini che hanno avuto bisogno di noi.
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IL MIO MOTTO ALIMENTARE
IL PAESE DOVE VORREI VIVERE, DAL PUNTO DI VISTA ALIMENTARE Non vorrei vivere in nessun altro paese. Mi sento molto italiana, mi piace l’Italia, mi piacciono i nostri mari e le nostre montagne. Anche per quanto riguarda il cibo credo che la nostra sia la cucina migliore del mondo.
Per esigenze di lavoro la cena serale è l’unico pasto che riesco a fare con calma, seduta a tavola. E lo apprezzo moltissimo.
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Il cibo è il mio carburante.
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SURVEY Edizioni Scripta Manent
La nostra indagine quaLitativa
S
alutepertutti.it è la rivista della sala d’aspetto, principalmente quella del Medico di Medicina Generale e del Pediatra di Libera Scelta.
Obiettivo di Salutepertutti.it è trasformare il luogo di attesa in un luogo piacevole, il tempo sprecato in un momento di pausa. Gli articoli di divulgazione scientifica per il grande pubblico sulla salute e la prevenzione delle malattie, si alternano a quelli su argomenti di varia umanità, che “fanno star bene”, cioè su cultura, aspetti sociali, salute ambientale, cinema, musica, tempo libero…
Oltre che in versione cartacea con una tiratura di 10.000 copie distribuite in tutta Italia, è infatti disponibile anche online, ha un suo sito, una pagina Facebook, un profilo Instagram e, da poco, è possibile ascoltarla tramite podcast. La rivista è già al quarto anno di pubblicazione ed è quindi ragionevole condurre un’indagine presso la popolazione generale per conoscere la sua opinione. Non basta, infatti, ricevere spontanee lodi di lettori che apprezzano i contenuti, chiedono di potersi abbonare, segnalano nuovi indirizzi di recapito.
Lo scopo è rendere più lievi i momenti di tensione emotiva e di preoccupazione che precedono l’incontro con il Medico, ricordando che di lì a poco c’è il mondo che aspetta.
Non basta che esperti di diversi àmbiti chiedano di poter scrivere propri contributi, per approfondimenti su temi utili alla conoscenza delle persone.
Durante i mesi nei quali la pandemia da SARS-CoV-2 ha infuriato, limitando le consuete attività, le relazioni interpersonali e le abitudini delle persone, Salutepertutti.it è stata sempre regolarmente pubblicata ed ha inoltre potenziato i canali di divulgazione, per portare in una sala d’aspetto virtuale tutti i suoi contenuti.
Non basta che Salutepertutti.it abbia ricevuto alla Camera dei Deputati il Premio ANGI 2018 (Associazione Nazionale Giovani Innovatori) per l’Innovazione nella Categoria Mass Media.
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Non basta.
INTERESSI GENERALI DEGLI INTERVISTATI (SCELTE MULTIPLE) • Il 77% degli intervistati è un lettore di riviste abituale (oltre il 22%) ed occasionale (54,7%) • Argomenti preferiti (scelta multipla): - Moda e costume (50,5%) - Salute, benessere (50,5%) - Sport vari (37%) • Versione letta (scelta multipla): - Online (53,6%) - Cartacea (51%) • Modalità di attesa in epoca pre-COVID-19: - Consultazione social via Smartphone (12,8%) - Navigazione in Internet (38,1%) - Lettura riviste trovate in sala d’aspetto (42,3%) - Altro (7%)
Razionale ed obiettivo di un’indagine qualitativa su Salutepertutti.it Per questo, per evitare di rimanere orgogliosi del successo della rivista, presumendone solo pregi senza che abbia ombra di margini di miglioramento, abbiamo condotto una ricerca qualitativa, che in quanto tale esplora e fornisce approfondimenti sui problemi del mondo reale. Lo scopo della survey è stato molteplice: • Conoscere l’attitudine delle persone verso le riviste trovate in sala d’attesa; • Comprendere come viene trascorso il tempo in sala d’aspetto; • Valutare Salutepertutti.it in sé, dal punto di vista dei contenuti e della grafica; • Raccogliere informazioni sul contenuto preferito degli articoli e sui temi ritenuti più interessanti.
Cosa ne pensi degli articoli? • Sono di facile comprensione • Usano un linguaggio troppo difficile da capire
Metodologia La survey è stata realizzata online nel Dicembre 2020 attraverso la piattaforma sondaggi di Google ed è durata 10 giorni. La tecnologia consente di realizzare sondaggi online con notevoli vantaggi dal punto di vista economico, permettendo inoltre agli intervistati di dare risposta risparmiando tempo. Sussistono tuttavia dei bias, cioè dei “vizi” di base di questa modalità, che sono conosciuti e riportati di frequente anche in letteratura. Tra questi, un tasso di risposta fuori tempo massimo e soprattutto basso, con basso livello di partecipazione anche quando il questionario è inviato ad un campione definito di intervistati, che possono peraltro essere sollecitati a rispondere.
Esteticamente, ti piace Salutepertutti.it? • Si • No
Considerata la modalità di somministrazione delle domande nel caso in oggetto, il target ha avuto una dimensione potenzialmente illimitata, anche per la possibilità di amplificazione che ciascun soggetto coinvolto può sostenere nei confronti della propria rete di contatti. Per scelta, il target non è stato stratificato per fasce anagrafiche, o livello di istruzione, o categoria professionale, in quanto l’oggetto della survey è un magazine destinato al grande pubblico così come è nella realtà: persone della real life senza alcuna distinzione di alcun genere. Attraverso la piattaforma sondaggi di Google sono state somministrate 12 domande sui numeri ordinari (cartaceo e digitale replica) di Salutepertutti.it e non sui suoi post o sui contenuti dei social.
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ISSN 2611-9080
RIVISTA DELLA SALA D ASPETTO
Scopo non è solodella Scienza com ma aiut prendere, are M. Mon ti UCLA
VOL. 3 - N. 2 - NOVEMBR E - 2020
Le aree tematiche sono state le seguenti: abitudine alla lettura di riviste, modalità di consultazione e argomenti preferiti, giudizio sui contenuti e sull’aspetto grafico di Salutepertutti.it.
MICRONUTRIENTI e SALUTE postale - 70% - LO/MI/3009 Spedizione in abbonamento - Poste Italiane s.p.a. relativa tassa. si impegna a pagare la Periodico quadrimestrale restituire al mittente che In caso di mancata consegna
Cicero A.F.G.
IL LAVAGGIO NASALE Farello G. e Patrizi F.
STIPSI E STRESS SCOZZARO A. E GROSSI C.
GENGIVE AL TOP Meggiboschi P.
NUTRIENTI E IMMUNITÀ
Risultati
Caccialanza R.
Hanno risposto al questionario 265 persone, un campione numericamente soddisfacente per le riflessioni dell’Editore. ASSOCIAZIONE DEI LAUREATI PIEMONTE ORIENTALE DELL’UNIVERSITÀ DEL
Per quanto riguarda le domande dirette sul grado di conoscenza di Salutepertutti.it, il 27,5% degli intervistati ha affermato di conoscere la rivista cartacea e/o digitale, ma una gran percentuale di persone interpellate (72,5%) non la conosce ancora e questo rappresenta uno stimolo importante a migliorare, anche perché l’85,7% degli intervistati sarebbe incuriosito e la sfoglierebbe, trovando la rivista in sala d’aspetto. Per contro, dopo aver preso visione della rivista, il 94,3% dei lettori ha giudicato gli articoli di facile comprensione e l’86% l’ha apprezzata dal punto di vista estetico, OCCHIO SEC CO: COME CUR AR LO segnalando di prescegliere, come conteR N S nuti, argomenti che riguardano il tempo libero (itinerari turistici, hobby, cinema, ME SE DE LLA musica, curiosità…) nell’89,4% dei casi ed PROTEZION STAR BENE DELLO SMALT E IN INVERNO O anche temi sugli amici animali (in misura ridotta: 54,3% dei casi). Altri argomenti oggetto di articoli pubblicati su Salutepertutti.it sono stati ritenuti di grande interesse dai lettori: • Cultura, arte, letteratura (80,4%); • Tutela dell’ambiente (80,8%); • Salute della persona e del bambino (80,8%). agina 1
ISSN 2611-908 0
za Scien ere, nd o della Scop o compre sol non è ma aiutare A nti UCL
Un punto di forza della ricerca qualitativa è la capacità di spiegare processi e modelli di comportamento, che possono essere difficili da quantificare. Nel caso in oggetto, la narrazione ed il contesto di questo sondaggio parlano di “gusti”, dal momento che non era nel presupposto della survey quantificare i lettori, evidentemente in termini numerici. Da questo punto di vista, pur nella consapevolezza che è solo possibile migliorare continuamente per offrire un prodotto editoriale sempre più affidabile ed interessante, l’elevato gradimento rilevato dagli intervistati è un punto intermedio ottimale, dal quale proseguire.
Butera A.
Scuderi G.
ATURALI
Maggio 2020
Fogacci F.
ASSOCIAZION E DEI LAUREATI DELL’UNIVERSI TÀ DEL PIEMONTE
ORIENTALE
Discussione Salutepertutti.it è nata con l’intento preciso di divulgare articoli sulla salute ed il benessere, anche psicologico, a firma di autori autenticamente ed effettivamente esperti nelle rispettive discipline: sono specialisti che nella maggior parte dei casi si dedicano alla clinica, alla ricerca ed alla didattica, sono professionisti, accademici, ricercatori, letterati, che pubblicano abitualmente su riviste nazionali ed internazionali, avendo come lettori ed interlocutori altrettanti specialisti, tecnici e cultori delle rispettive materie. LA RIVISTA DELLA SALA
SALUTE
D’ASPETTO
ISSN 2611-908 0
PERTUTTI.IT
VOL. 2 - N. 1 - MARZ O - 2019
TISANE per IDRATARS
Cicero A.F.G.
I
GENITORI IMPERFETTI
Nica M.
COME DEPU
RARSI Bersani L. e Curt i G.
DOLORE e TERAPIE FISICHE
Gibin M.
AMICA PER LA PELLE
Pigatto P.
BENESSERE DI STOM
ACO E MINERVINI G. INTESTINO
“saLutePertutti.it è suLLa Buona strada”
no Sc n op è o so d M malo c ella .M o S on aiu mp cie ti tare ren n z UC de a LA re ,
Il taglio di Salutepertutti.it è divulgativo, il linguaggio rende il contenuto accessibile per il lettore comune, non banale, ma semplificato. Dai risultati della survey, emerge chiaramente che la rivista è ancora poco conosciuta, ma una gran parte di persone ha dichiarato interesse e curiosità visionando la copertina ed in seguito, sfogliandola e leggendone gli articoli, ha dimostrato il proprio apprezzamento verso tutti i contenuti. Va considerato, al riguardo, che grazie allo strumento digitale, agli intervistati è stato
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Pubblica rubriche ed articoli attuali, aderisce a campagne nazionali ed internazionali sulla prevenzione di malattie comuni, o sulla sensibilizzazione verso temi sociali, in difesa di cose e persone ed a tutela delle risorse ambientali e culturali. Oltre alla salute della persona, i lettori hanno dimostrato di privilegiare argomenti che riguardano il tempo libero (turismo, hobby, cinema, musica, curiosità), tutti elementi che “fanno star bene” e che si rispecchiano completamente nelle caratteristiche della rivista. LA RIVISTA
Certamente, il messaggio che emerge forte dalla survey è la necessità di una maggiore penetrazione sul territorio di Salutepertutti.it, di una sua più ampia diffusione, obiettivo perseguibile con una regolare continuità della pubblicazione e con il potenziamento anche delle forme di diffusione online, attraverso il sito ed i nuovi canali social (Facebook, Instagram e podcast).
SALUTE DELLA SAL
A D’ASPETTO
PERTUTTI.IT
VOL . 1 - N.
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Pregliasco F.
Periodico quadrimestrale - Poste Italiane In caso di mancata consegna restituire s.p.a. - Spedizione in abbonamento al mittente che si impegna a pagare postale - 70% - LO/MI/3009 la relativa tassa.
Peraltro, come sopra anticipato, la redazione riceve dai lettori giudizi spontanei molto positivi sulla rivista.
Periodico In caso quadrimestrale di manca ta conseg Poste Italiane s.p.a. na restitui re al mittent- Spedizione in abbona e che si mento impegn a a pagare postale - 70% - LO/MI/ la relativa 3009 tassa.
Periodico quadrimestra le - Poste Italiane In caso di mancata consegna restituire s.p.a. - Spedizione in abbonamento al mittente che si impegna a pagare postale - 70% - LO/MI/3009 la relativa tassa.
M. Mo
possibile sfogliare tutti i numeri pubblicati di Salutepertutti.it e leggerli.
r de en pr m c o LA lo so t i U C n nè no Mo . a z n M Scie re Scopo della iuta ma a
Riferimenti bibliografici • Qualitative Study. Tenny S, Brannan GD, Brannan JM, ShartsHopko NC. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing. 2020. • Aerny-Perreten N, Domínguez-Berjón MF, Esteban-Vasallo MD, García-Riolobos C. Participation and factors associated with late or non-response to an online survey in primary care J. Eval Clin Pract. 2015; 21(4):688-93.
11 Marzo 2021 Giornata Mondiale del Rene C
riptica”, questo è l’aggettivo che meglio si addice alla malattia renale. Infatti, questa patologia si cela silenziosamente, rimane misteriosamente nascosta, salvo svelarsi quando il danno è stato già arrecato. Fattori predisponenti sono il diabete e l’ipertensione arteriosa, ma bastano pochi controlli, una volta all’anno, perché la malattia renale possa essere diagnosticata per tempo: • L’esame delle urine • Il rapporto albumina/creatinina (ACR) GLOSSARIO • La creatininemia • La rilevazione periodica della pressione arteriosa
”
Albumina – È una proteina prodotta nel fegato, ma anche assunta con molti alimenti di origine animale (latte, uova), responsabile di numerose funzioni importanti del nostro organismo. La quantità di albumina escreta con le urine fornisce indicazioni sulla salute dei reni.
La prevenzione, seguendo una corretta alimentazione e stili di vita adeguati e la diagnosi precoce possono rallentare la progressione della malattia renale, che non deve evolvere necessariamente nei trattamenti sostitutivi della funzione renale, quali la dialisi o il trapianto: oggi nuove ed efficaci terapie farmacologiche sono a disposizione del nefrologo. Per richiamare l’attenzione sulla malattia renale cronica è stata istituita la Giornata Mondiale del Rene, che quest’anno sarà celebrata Giovedì 11 Marzo 2021.
Creatinina – È un prodotto di degradazione della creatina, un aminoacido fondamentale per l’attività muscolare. La creatininemia è la concentrazione della creatinina nel plasma. Il suo aumento nel sangue indica un danno renale. Rapporto albumina/creatinina (ACR) – È il metodo per rilevare la presenza di elevate concentrazioni di proteine nelle urine e dosare l’escrezione urinaria di albumina in rapporto a quella della creatinina.
Numerose iniziative segnalate sulla pagina Facehttps://www.kidney.org/kidneydisease book e sul sito della Fondazione Italiana del Rene Onlus www.fondazioneitalianadelrene.org animeranno le cittadine italiane. Sarà disponibile gratuitamente, inoltre, il Numero Verde di utilità sociale 800 822 515 al quale i pazienti potranno rivolgere agli esperti domande, per chiarire i propri dubbi. Loreto Gesualdo Presidente della Fondazione Italiana del Rene (FIR Onlus)
RIFERIMENTI SITOGRAFICI www.fondazioneitalianadelrene.org https://www.worldkidneyday.org/
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VETERINARIA Giacomo Biagi Dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie, Università degli Studi di Bologna. Presidente della Società Italiana di Alimentazione e Nutrizione Animale (SIANA)
AlimentAzione e pet
S
e parliamo di alimentazione ottimale per i nostri pet, sicuramente si tratta di un tema affrontato da più parti, ma forse proprio gli innumerevoli pareri e consigli possono suscitare dubbi, da parte delle persone al momento della scelta, che per prima cosa può essere tra un mangime secco ed uno umido.
leggere bene l’etichetta per verificare se il mangime umido sia complementare oppure invece completo.
Un indubbio vantaggio legato ai mangimi umidi è che l’animale assume acqua mentre mangia. Ci sono alcune problematiche, come ad esempio quelle delle vie urinarie, che possono essere gestite più facilmente proprio con i mangimi umidi, rispetto a quelli secchi.
Il confronto fra le due tipologie è assolutamente legittimo, ma innanzitutto, la prima cosa da tenere presente è che è bene scegliere mangimi di alta qualità. Nel complesso, il mangime secco è meno costoso perché contiene meno acqua e in genere è completo, nel senso che contiene tutti i nutrienti che servono all’animale ed è bilanciato. Il mangime umido contiene ovviamente più acqua, è generalmente più appetibile, quindi più gradito di quello secco ed è più costoso proprio perché l’animale, a parità di peso della porzione che mangia, in realtà per il 70-80% di questa assume acqua. Inoltre, molto spesso il mangime umido non è completo, quindi bisogna fare attenzione e
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menti nell’arco della giornata subentra il rischio che l’animale non riceva tutti i nutrienti che dovrebbe ricevere.
Se è complementare, la quantità che può essere somministrata dovrebbe essere abbastanza limitata, perché altri-
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Un altro aspetto che può condizionare la scelta dell’alimento riguarda il gusto. Tutti i possessori di un pet sanno benissimo che il nostro amico capisce al volo quando un boccone è più appetitoso. Anche un alimento industriale è reso gustoso, ma quello che è soprattutto importante è la qualità delle materie prime, in particolare quelle di origine animale. Le fonti di proteine e di grassi animali sono quindi fondamentali. Soprattutto il grasso animale gioca un ruolo importantissimo e non c’è dubbio che soprattutto per quanto riguarda i mangimi secchi, l’appetibilità elevata sia sempre raggiunta con l’uso di quello che in gergo è chiamato il digest. Per
digest si intende un prodotto ottenuto da carne, oppure organi (molto spesso sono usati fegatini di pollo) che vengono idrolizzati, cioè vengono sottoposti ad un processo di digestione enzimatica, in maniera tale da liberare sostanze estremamente “profumate” e gradite all’animale. Se un mangime viene reso particolarmente appetibile per il nostro pet, questo non va necessariamente a scapito della sua qualità. Sarebbe sbagliato pensare che un mangime molto appetibile sia di scarsa qualità, così come sarebbe sbagliato pensare che un mangime molto appetibile sia necessariamente di alta qualità:
Anzitutto, è bene sapere che nel momento in cui si opta per un’alimentazione di tipo casalingo, la dieta debba essere formulata da un esperto. Questo perché, come si può facilmente comprendere, è importante che in quello che l’animale mangia ogni giorno, siano presenti tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Non devono pertanto mai mancare nella dieta, ovviamente le proteine
“non devono mAi mAncAre proteine, AminoAcidi, Acidi grAssi essenziAli, vitAmine, minerAli e fibrA”
non è per forza così. È vero che l’alta appetibilità possa essere riconducibile ad una migliore qualità delle materie prime, però non c’è una vera correlazione tra questi due aspetti in un mangime. Le osservazioni sopra riferite hanno riguardato l’alimento industriale, che in effetti è di gran lunga molto comodo, ma nel pensiero comune è ancora viva la convinzione che cucinare per i nostri compagni a quattrozampe rimanga la cosa migliore. In realtà, questo è vero, ma è anche non vero.
il confronto con il mangime umido industriale è già più equilibrato. Le indicazioni generali sul migliore comportamento da adottare nella scelta della tipologia di alimento migliore non hanno fatto distinzione tra cane e gatto ed in effetti le regole sono uguali per entrambi. C’è un’unica cosa da sottolineare, che li differenzia: mentre il cane ama il cibo casalingo, questo non è altrettanto vero per il gatto, che tende ad essere molto legato agli alimenti industriali. Non è chiaro esattamente il motivo di questa preferenza, spesso viene detto che i gatti sarebbero legati ai mangimi industriali perché li assumono da quando sono piccolini e diventa poi difficile portarli a un’alimentazione di tipo ca-
salingo. In realtà, avviene spesso il contrario: gatti che vengono inizialmente svezzati e cresciuti con un’alimentazione di tipo casalingo, non appena assaggiano l’industriale decidono che il casalingo non lo vogliono più. con gli aminoacidi, gli acidi grassi essenziali, le vitamine, i minerali, ma anche la fibra, che gioca un ruolo comunque importante per la salute intestinale dell’animale. Di sicuro il mangime industriale è molto più comodo ed è anche meno costoso della dieta casalinga, che è senz’altro più costosa rispetto ai mangimi secchi, mentre
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In conclusione, le regole di buona gestione sono assolutamente le stesse per cani e gatti, l’alimentazione deve essere completa, bilanciata, rappresentata da mangimi di alta qualità, o da preparazioni casalinghe correttamente formulate, però il rapporto del gatto col cibo casalingo è molto più complicato rispetto a quello del cane.
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ADOLESCENZA
Adolescenti e Obesità STIGMA E PRESCRIZIONE, O CONDIVISIONE DI UN NUOVO PERCORSO DI BENESSERE?
I
n Italia, specialmente nelle regioni del Sud, l’eccesso di peso nei bambini e negli adolescenti è un problema di salute diffuso e noto a tutti: genitori, insegnanti, medici. È diventato talmente frequente che spesso non lo percepiamo più. I nostri occhi si sono così abituati a questa nuova situazione che l’accettano, la normalizzano, almeno finché non si superano certi livelli o finché non si registrano episodi di derisione. La derisione sul peso, nata dall’amore della magrezza di origine decadentista, si sta espandendo sempre di più sostituendo altre forme di stigma, più frequenti in passato, su etnia, religione e sessualità. A differenza di quanto si pensa solitamente, lo stigma non favorisce affatto una sana consapevolezza del problema del peso, la necessaria motivazione alla cura e l’impegno per affrontare la terapia con successo, aumenta, invece, depressione e ansia, riduce autostima e autoefficacia. In sintesi: stronca la sensazione di potercela fare! La Sanità sta cercando in tutti i modi di aumentare il livello di allerta generale. Ma quando genitori, educatori e pediatri se ne accorgono, cosa devono o possono fare? Ci sono risposte adeguate?
Le strategie tradizionali ed il circolo vizioso: derisione, dieta e fallimento Finora, le strategie dei professionisti sanitari sono state “l’educazione nutrizionale” dei bambini per la Prevenzione e la prescrizione di una buona “dieta” per la Cura. Ricercatori esperti e gli stessi adolescenti con messaggi in rete, invece, ci allertano che ciò non solo è insufficiente, ma soprattutto in adolescenza è potenzialmente pericoloso. L’educazione nutrizionale, come tutta l’educazione, è un campo che conosciamo ancora poco.
STIGMA Dal latino stigma («marchio, macchia, punto») e dal greco στίγμα («puntura»). è un termine utilizzato in: •Botanica •Zoologia •Letteratura, per indicare: marchio, impronta, carattere distintivo •Psicologia sociale, per attribuire qualità negative ad una persona o ad un gruppo di persone, soprattutto riguardo alla loro condizione sociale e reputazione (stigmi psico-fisici, etnici, religiosi) https://www.treccani.it/vocabolario/stigma1/
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Rita Tanas 1 Guido Caggese 2 Riccardo Lera 3 1
Pediatra Endocrinologo, Ferrara; Anestesista Rianimatore, Ferrara; 3 Pediatra Diabetologo, Alessandria. 2
Educare, infatti, non è far conoscere e apprendere le azioni giuste, ma far scoprire come scegliere il meglio per se stessi e sentirsi bene. Inoltre, educare gli adolescenti senza contemporaneamente educare le famiglie, affinché si sostengano vicendevolmente nel cambiamento, è insufficiente. L’obesità causa stress nelle famiglie e rovina la relazione. Per cominciare a fare qualcosa occorre anzitutto ritrovare la buona relazione all’interno della famiglia. Curare con la dieta, senza modificare l’ambiente familiare, è impossibile e fallimentare. Educare non significa dare regole precise su quanto e cosa mangiare e quanto e come muoversi, campi ampi e molto personali. Anzi, in un’età in cui si dovrebbe favorire la crescita verso l’autonomia per far diventare i ragazzi capaci di fare da soli le scelte più sane in ogni campo della loro vita, è un vero controsenso. La famiglia ci prova e fallisce, il pediatra ci prova e fallisce, lo specialista o addirittura il team ci provano e falliscono!
“UNA CATENA DI FALLIMENTI” Fallimenti che si scaricano sui ragazzi, deridendoli con commenti sul corpo o rimproveri sui comportamenti: entrambi, anche se fatti a fin di bene, risultano forieri di un danno enorme. Lo stigma su corpo e peso con tutte le sue conseguenze negative, agito continuamente da tutti, sempre più precocemente, viene potenziato dall’introiezione e nuoce prima e più delle pur numerose e ben note complicanze organiche dell’obesità. La derisione extra-familiare fa male soprattutto se arriva da compagni o amici! E quella dei genitori? Frasi come “lo sai che tu questo non lo puoi mangiare” “sei sicuro che ne vuoi ancora? Così non migliorerai certo!” o “non vedi che i vestiti non ti vengono più!” e “questo l’ho comprato solo per tuo fratello!” certamente non li fanno star bene e non li aiutano a migliorare i loro comportamenti alimentari. Già il sentir parlare continuamente di dieta e sapere di avere la mamma a dieta favoriscono comportamenti alimentari insani (alimentarsi con meno di 900 calorie al giorno, usare pasti ipocalorici pronti o saltare i pasti) o altamente pericolosi
(digiunare, vomitare e usare farmaci o fumare per dimagrire) e predispongono all’esordio di un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA). Proprio i genitori stigmatizzati sono quelli che usano parlare ai ragazzi in modo da perpetuare lo stigma sul peso e favorirne l’introiezione. Purtroppo anche i medici cadono frequentemente nelle trappole della derisione. Sentendosi impotenti di fronte all’obesità, finiscono per puntare sul terrorismo verso i genitori, colpevolizzandoli di tutte le possibili complicanze cardiache e metaboliche cui espongono i loro figli, fino all’umiliazione, pensando di indurre una svolta. Ma se una svolta si realizza non è quella che vorremmo. La derisione riduce l’autostima e l’autoefficacia, causa tristezza e isolamento, aumenta il mangiare per emozioni e la perdita di controllo alimentare. Così il 31% dei nostri bambini in sovrappeso o obesità per un insieme di fattori genetici, ambientali e familiari, senza trattamento tende a peggiorare in adolescenza. Solo nelle ragazze si registra una riduzione della prevalenza, compensata dall’aumento di DCA completi o parziali (abbuffate di tipo bulimico e/o metodiche di compenso, quali salto dei pasti, vomito, attività motoria compulsiva) misconosciuti e ahimè diagnosticati tardivamente. Eppure un’alternativa esiste: fare da modello ed aiutarli a ritrovare la misura, con-
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dividere empaticamente le loro difficoltà per essere di aiuto, evitando l’inutile e dannosa derisione. Ma dovremmo sposarla tutti (genitori, insegnanti, pediatri e operatori sanitari vari e politici) e soprattutto credere nella sua grande “efficacia” sulla salute.
Letture consigliate • Tanas R, Marcolongo R, Pedretti S, Gilli G. L'Educazione Terapeutica familiare nel trattamento dell'obesità. Medico e Bambino pagine elettroniche 2007;10(6) h t t p s : / / w w w. m e d i c o e b a m b i n o .com/_obesita_risultati_terapeutica_educazione_pediatra_bmi_adolescenti_terapia • Tanas R, Lera R, Caggese G. Un approccio integrato al bambino e all’adolescente che pesa troppo Area Pediatrica 2014;15:33-42 http://sip.it/wp-content/uploads/2014/05/AP_151_GenMar14_pp23-42.pdf • Tanas R. Il gioco delle Perle e dei Delfini. II edizione. Editore L’Espresso 2015. http:www.ilmiolibro.it • Tanas R. Perle e Delfini per Ragazzi. Editore L’Espresso 2015. http:www.ilmiolibro.it. • Tanas R. Un libro di @mail. Editore L’Espresso 2017. http:www.ilmiolibro.it • Tanas R. Perle e Delfini Editore L’Espresso 2018. http:www.ilmiolibro.it • Sito https://www.perledelfini.it/
SUGGERIMENTI PER I R E LA R A F Ò U P A S CO SCUOLA
e piacevoli, utiità motorie sane tiv at e o cib di a 1. Offert operatori; di modello degli lizzando il ruolo diversità e la cettazione delle ac ll’ su to en am mpetenze per 2. Insegn doti interiori, co lle de e on zi za dell’industria valoriz le del marketing po ap tr le re ce riconos immagine coripolazione dell’ an m la e re ta alimen porea; zione empaatori su comunica uc ed i gl de ne io anti bullismo. 3. Formaz ne con percorsi io ris de la al a tt tica e lo
COSA CERCARE IN AMBITO SANITARIO 1. Una valutazione accurata della situazione ponderale con il BMI z-score (Body Mass Index, Indice di Massa Corporea, IMC) e le Carte del WHO (World Health Organization, Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS) e una comunicazione della diagnosi non stigmatizzante. 2. Cercare aiuto con professionisti dell’area pediatrica “formati”, cioè preparati, che: • Ascoltino con rispetto la storia ed i pensieri del ragazzo e della sua famiglia sul tema e facciano una valutazione anche psicologica. Evitino di farli sentire in colpa o suscitare vergogna. Cerchino di ridurre i conflitti intra-familiari anche con l’intervento di altri operatori. • Spostino l’obiettivo dal calo di peso alla salute, anche a peso invariato. Non parlino di peso né di kg, né all’inizio né durante il percorso e lavorino per spostare l’obiettivo della famiglia e del ragazzo da peso e corpo, a salute e qualità della vita globale e soprattutto socialità. • Evitino le diete restrittive: l’unica consigliabile è sempre la dieta mediterranea. Consiglino di valutare la sedentarietà e costruirsi percorsi di riduzione con attività piacevoli. Si occupino anche della qualità e quantità del sonno. • Sostengano i piccoli risultati raggiunti: già nelle intenzioni di cambiare, quindi nei cambiamenti realizzati. Non abbiano fretta: non cerchino risultati immediati. Facciano da modello e aiutino a trovare strade per migliorare a piccoli passi lo stile di vita alimentare e motorio in famiglia. • Si informino di eventuali episodi di derisione in famiglia come a scuola e aiutino ad affrontarli. • Costruiscano percorsi educativi centrati sull’empowerment delle famiglie (maggiore coinvolgimento attivo) e sulla comunicazione non deridente, per aumentare auto-efficacia e “socializzazione”. • Disincentivino un’eccessiva preoccupazione per il cibo, il peso e le forme e, se la evidenziano, cerchino di occuparsene.
RAGAZZI E LE FAMIGLIE R.T.
COSA SI PUÒ FARE A CASA STRATEGIE EFFICACI Favorire l’accetta1. zione delle diversità sia nell’aspetto corporeo, che nei pensieri. Spostare l’obiettivo dalla “dieta” per perdere peso allo stile di vita per aumentare la salute. 2. Adottare un’alimentazione improntata alla “dieta mediterranea” e uno stile di vita attivo per tutta la famiglia. Cercare di limitare il consumo di alimenti e bevande ricchi di zuccheri e grassi e con basso potere saziante come dolciumi, cibi da fast food, bibite dolci. 3. Supportare l’adolescente nel cambiamento con lodi e premi per tutti i piccoli risultati raggiunti. 4. Supportare l’adolescente impegnandosi in attività condivise, come passeggiate serali, giochi attivi e pianificazione di vacanze attive, condividere la passione ed i successi nelle loro attività sportive, fornire aiuto nel trasporto verso le palestre. 5. Ricordare che l’adolescente potrebbe avere una risposta emotiva negativa (tristezza o rabbia) se interrogato sul suo peso, per cui spesso è meglio non parlarne. La consapevolezza dell’essere sovrappeso può avere effetti psicosociali negativi. 6. Favorire l’autonomia graduale dei ragazzi, anziché l’imposizione di un’alimentazione restrittiva.
ERRORI DA EVITARE 1. Consentire ai ragazzi di saltare i pasti o utilizzare altre pratiche insane di restrizione o un’alimentazione monotona, o che escluda interi gruppi di alimenti. 2. Ricorrere a regimi alimentari restrittivi, o imporre attività motorie pesanti e non gradite. 3. Focalizzare l’attenzione sul “peso” e sui “chili persi”. Avere fretta di “vedere” i risultati. 4. Fare paragoni o commenti, soprattutto se negativi, relativi al corpo e in particolare alle caratteristiche estetiche.
COSA PUÒ FARE LA POLITICA ne con i per proteggere le perso 1. Leggi sui diritti uman zione; obesità dalla discrimina ività fino cibi sani, una sana att 2. Norme che favorisca zione nta me per tutti e regola sica a prezzi contenuti cibo, l su tà lici re e della pubb dell’industria alimenta ai bambini. soprattutto se diretta
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PREVENZIONE
Da Brisighella le indicazioni per prevenire la morte improvvisa
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Arrigo F.G. Cicero Gruppo di Ricerca Ipertensione e Aterosclerosi. Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche – IRCCS - AOU Sant’Orsola Malpighi, Università degli Studi di Bologna
LE FASI DELLO STUDIO DI BRISIGHELLA
risighella è un antico borgo medioevale dell’Appennino Tosco-Romagnolo la cui popolazione dal 1972 è oggetto di uno studio longitudinale (Brisighella Heart Study) per valutare con controlli quadriennali l'andamento dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e la mortalità a quest’ultime correlata.
1. Fase osservazionale longitudinale (1972) – Scopo: Monitorare, con controlli quadriennali, l'andamento dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari. 2. Fase di intervento (1984) - Azione multipla: • Su popolazione generale • Su popolazione scolastica (elementari e medie) • Su soggetti definiti ad alto rischio cardiovascolare Questa fase ha portato ad una riduzione dei livelli lipidici, del numero di fattori di rischio che si associano nei singoli cittadini e del numero degli eventi cardiovascolari nella popolazione. 3. Nuova Fase longitudinale (dopo il 1990) - Controlli quadriennali.
La morte improvvisa cardiaca è definita come una morte naturale dovuta a cause cardiache, annunciata da una brusca perdita di coscienza entro un’ora dall'insorgenza dei sintomi acuti; la preesistente malattia cardiaca può essere nota, ma il tempo e il modo del decesso sono imprevedibili. Tuttavia, in circa il 50% dei casi l’exitus si verifica senza una precedente diagnosi di cardiopatia. Attualmente, i markers di rischio aritmico, oltre a una ridotta frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF), sono rappresentati da specifiche alterazioni dell’elettrocardiogramma. Una recente analisi dei dati del Brisighella Heart Study ha stabilito che: • Iperuricemia • Alcuni indici strumentali (velocità dell’onda di polso carotideo-femorale) • Impiego per lungo tempo di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
I dati di Brisighella dimostrano una correlazione forte tra i livelli lipidici e la pressione arteriosa, definendo la colesterolemia un fattore correlato all’aumento dei livelli pressori, in accordo con altri studi internazionali.
GLOSSARIO
sono fattori di rischio per alterazioni elettrocardiografiche, che sono predittive di morte improvvisa.
Marker – Sostanza la cui identificazione nel sangue (e/o nelle urine, a seconda dei casi) predice un rischio di malattia, indica una determinata patologia, o il grado di estensione di un tumore Rischio aritmico – Rischio di aritmie cardiache (alterazioni del normale ritmo del cuore) Frazione di eiezione ventricolare sinistra (Left Ventricular Ejection Fraction, LVEF) – Parametro che valuta l’efficacia di pompa del cuore. Quando un cuore per diversi motivi non è in grado di pompare sangue a sufficienza per le necessità dell’organismo, ha una ridotta frazione di eiezione ventricolare e si parla di insufficienza cardiaca. Iperuricemia – Elevata concentrazione nel plasma di acido urico Velocità dell’onda di polso (Pulse Wave Velocity, PWV) – È direttamente correlata alla rigidità delle arterie e dà informazioni sul loro grado di distensione.
Conclusioni Dai risultati di questo studio emerge un messaggio importante: la prevenzione è sempre un’arma vincente, per ridurre e persino evitare il rischio di gravi conseguenze per la nostra salute. Tutti possiamo fare qualcosa e riguardo a questo specifico ambito è necessario ridurre al minimo l'assunzione dei FANS e tenere sotto controllo l'uricemia, seguendo le indicazioni del nostro medico.
Letture consigliate • Pierangelo Coppola, Arrigo F.G. Cicero, Federica Fogacci et al. Laboratory and Instrumental Risk Factors Associated with a Sudden Cardiac Death Prone ECG Pattern in the General Population: Data from the Brisighella Heart Study. J. Clin. Med. 2021, 10(4), 640. Immagine da: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Brisighella_-_Torre_dell%27orologio.jpg
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LA SALUTE DEGLI ITALIANI ATTUALITÀ E FUTURO
Bruxismo. Un aiuto arriva dallo “yoga della bocca”
Daniel Della Seta Giornalista autore e conduttore Rai e "Focus Medicina".
LO STRESS DA PANDEMIA PER IL COVID-19 AUMENTA ANCHE I DISTURBI DURANTE IL SONNO. MANCANO LE TERAPIE SPECIFICHE, MA MOLTO SI PUÒ FARE PER CONTRASTARE IL DIGRIGNAMENTO DEI DENTI
L
’ansia della pandemia dovuta al virus SARS-CoV-2 causa anche un significativo incremento dei disturbi del cavo orale, che possono degenerare in ulteriori patologie, comprese le cefalee. Tutti possono avere qualche “tic” e qualche manifestazione di nervosismo talora temporanea, specie in tempi difficili come questi che stiamo vivendo. Il bruxismo ossia il “digrignare i denti” soprattutto di notte, è uno dei disturbi più comuni. La pandemia ha portato ad un aumento di vari disagi di tipo psicologico, sociale ed economico: • Stress da lavoro a distanza • Smart-working senza pause • Ansia di perdere il lavoro • Perdita dell’occupazione • Ansia da distanziamento sociale che implica distacco da famiglia ed amici • ... “In una situazione di ansia, la circolazione sanguigna aumenta nelle aree del cervello che presiedono alle reazioni istintive ed all’attivazione del ritmo sonno-veglia – spiega Giuseppe Cicero, parodontologo a Roma e docente di Odontoiatria presso l’Universidad Europea de Madrid. Questo serve per contrastare il problema e portarci in una condizione di difesa fisica e mentale. Il bruxismo può essere considerato come un sintomo di questo processo”. Negli ultimi 5 mesi del 2020, l’impennata delle ricerche su Google dei termini chiave “bruxismo” e “digrignare i denti” è stata notevole, rispetto al 2019: “È importante riconoscere i sintomi per una rapida diagnosi – sottolinea Cicero – Solitamente, ci si sve+ 68% nel Lazio glia al mattino con una forte sensazione di fastidio + 62% in Calabria in bocca: mascelle indolenzite, dolore ai denti. Se a + 60% in Sicilia un primo impatto si può ipotizzare una carie, spesso + 48% nelle Marche questi sono proprio i sintomi di un incipiente bruxi+ 34% in Sicilia e Sardegna smo. Bisogna tenere conto che in condizioni normali i denti si dovrebbero toccare solo quando si mastica o si deglutisce; questo significherebbe quindi che i denti vengono in contatto tra di loro non più di una mezz’ora al giorno. Nei casi più gravi di bruxismo, invece, i denti arrivano a stare in contatto fino a 8-10 ore su 24. In termini di consumo di denti, un mese con forma avanzata di bruxismo equivale a più di un anno di un individuo senza disturbo”.
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“È molto importante riconoscere precocemente questi sintomi e porvi rimedio il prima possibile precisa Piero Cascone, Direttore della Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Ospedale Policlinico Umberto I di Roma – Si deve tenere in considerazione che il bruxismo può manifestarsi anche in giovanissima età. L’obiettivo delle terapie è quello di evitare danni irreversibili dovuti al sovraccarico funzionale delle strutture che permettono i movimenti mandibolari. Troppo spesso le diagnosi sono tardive ed occorre ricostruire articolazioni temporo-mandibolari ormai gravemente compromesse da lunghi periodi di stress funzionali. I sintomi sono semplici da riconoscere precocemente. Le terapie non sono invasive e, se correttamente impostate, possono anche essere autogestite. È necessario invece rivolgersi ad uno specialista (e se necessario ad un chirurgo maxillofacciale) quando compaiono: • Limitazioni dell’apertura della bocca • Rumore di crepitio alle articolazioni del blocco facciale • Dolori di testa e cervicali
Le conseguenze del bruxismo Il bruxismo non solo accelera il processo di deterioramento dentale, ma riflette le sue conseguenze negative anche sull’apparato muscolo-scheletrico ed a lungo andare può provocare serie conseguenze: • Deterioramento della superficie dentale (fino a fratture) • Dolore alla mascella • Sensibilità dentale • Emicrania • Aumento della mobilità dei denti (in pazienti con parodontite grave)
GIUSEPPE CICERO (A SINISTRA) CON PIERO CASCONE
I RIMEDI CONTRO IL BRUXISMO: LO “YOGA DELLA BOCCA” Per il bruxismo non esiste una terapia farmacologica specifica. Un rimedio è il classico bite (dall’inglese “morso”): una “mascherina” che, posta fra le due arcate dentali, protegge i denti. Tuttavia, uno degli approcci più moderni consiglia di dedicarsi a tecniche di rilassamento, come la meditazione. È lo “yoga della bocca” per scaricare lo stress e combattere eventuali primi sintomi dovuti al bruxismo.
https://unsplash.com/s/photos/teeth
Questi gli esercizi consigliati: 1) Tenere dolcemente tra i denti una guarnizione di silicone, come una piccola caramella che non si consuma e che si deve cercare di non mordere. Questo sarà molto utile, in quanto se stiamo stringendo i denti non pensiamo di doverlo fare. 2) Rilassare la muscolatura. Posizionare la lingua sul palato e mantenere le labbra socchiuse ed i denti separati per una distanza di centimetro fare piccoli movimenti di apertura chiusura nell’ambito del centimetro per 20 volte. 3) Posizionare la lingua tra i denti dolcemente, riempiendo tutto lo spazio tra le due arcate (anche la zona dei molari), mordicchiare dolcemente la lingua senza farsi del male (10 morsetti, 15 secondi di riposo).
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FARMACIA Lorella Bertoglio 1 Annarosa Racca 2 1 2
Giornalista, "SEI IN SALUTE"; Presidente di Federfarma Lombardia.
U
N MONDO NEL QUALE LE DONNE VENGONO VALORIZZATE PER LE LORO COMPETENZE E LA
LORO EMPATIA, MANTENENDO LA CAPACITÀ DI ESSERE DETERMINATE ANCHE NELLE SITUAZIONI
DIFFICILI. E DI SITUAZIONI DIFFICILI LA DOTT.SSA ANNAROSA RACCA, OGGI PRESIDENTE DI FEDERFARMA LOMBARDIA, NE HA AFFRONTATE MOLTE SOPRATTUTTO NEL PERIODO DEL SUO MANDATO NAZIONALE NEL RUOLO DI PRESIDENTE DI FEDERFARMA NAZIONALE, CUI FANNO CAPO BEN 20.000 FARMACIE DI TUTTA ITALIA. UNA DONNA STIMATA E MOLTO CONOSCIUTA NELL’AMBIENTE SANITARIO, CHE HA FATTO DEL SUO SORRISO E DELLA SUA PASSIONE UN TRATTO DISTINTIVO.
Passione e determinazione per la crescita delle farmacie Annarosa Racca intervistata da Lorella Bertoglio
“Da ragazza volevo fare il medico” ci racconta “come mio padre, che è stato un grande medico, di quelli per i quali il paziente veniva sempre prima di tutto. Ho poi scelto la carriera del farmacista e così mi sono laureata in Farmacia a Milano e dopo un breve periodo di ricerca universitaria mi è stata offerta la possibilità di fare una piccola esperienza in una farmacia milanese e quella è stata una folgorazione: stare a contatto con la gente sarebbe stata la mia scelta di vita”.
COME È ARRIVATA A RICOPRIRE I RUOLI DI PRESIDENTE DI FEDERFARMA MILANO, LOMBARDIA E NAZIONALE CHE L’HANNO VISTA PROTAGONISTA DAL 1996 FINO AD OGGI? “Credo che la passione sia stata determinante sia nel mio percorso professionale sia in quello istituzionale. Un grande Farmacista, mio caro amico, Carlo Benzi, aveva intuito che proprio quella passione avrebbe potuto essere un valore aggiunto in Federfarma dove le donne raramente erano ai vertici; a lui quindi devo la mia entrata in Federfarma. Ho intrapreso un cammino impegnativo ma così, con le figlie non più piccolissime, ho potuto affrontare adeguatamente gli impegni che stavo assumendo, sempre di più, a livello provinciale e regionale. Quando sono stata eletta in Federfarma Nazionale ho potuto portare idee
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e proposte dalla regione più grande d’Italia, dove spesso le iniziative nascono prima, come quella della farmacia dei servizi, diventata legge durante il ministero del Prof. Ferruccio Fazio. Una norma della quale sono molto orgogliosa ancora adesso perché da quel momento è stato possibile effettuare nelle farmacie servizi quali la telemedicina, l’autoanalisi, e fare campagne di prevenzione.
necessario arrestare totalmente il commercio fermando le attività economiche ed il lavoro di migliaia di persone? Le farmacie sono state sempre aperte, hanno saputo gestire situazioni di contagio, hanno risposto alle paure e alle preoccupazioni della gente; non hanno mai fatto mancare i farmaci. Perché usando le stesse dinamiche con giudizio non si è potuto far continuare la vita di tutti?
La farmacia dei servizi è stata fondamentale e lo è ancora di più adesso, durante la pandemia, per i test diagnostici per la COVID-19 in farmacia e per le vaccinazioni contro la COVID19 per le quali la farmacia può dare un grande supporto a quella che sarà la più grande campagna vaccinale di tutti i tempi.
Tutti ora parlano non solo della situazione economica, ma anche della salute mentale delle persone. Sono moltissimi i cittadini che vengono in farmacia e chiedono aiuto per ritrovare le forze e le energie per ricominciare a vivere e
Gli anni passati in Federfarma sono stati importanti nella mia vita, unica donna ad aver ricoperto l’importante ruolo di Presidente nazionale. Ci sono stati momenti cruciali per la nostra professione, dalle battaglie in Corte Europea per la liberalizzazione del settore, a quelle contro la Grande distribuzione che voleva i farmaci di fascia C con ricetta per incrementare i propri fatturati. Mi sono sempre battuta per una farmacia indipendente perché
non mi stupiscono i dati che leggiamo ogni giorno sulla prossima emergenza sanitaria: quella mentale”.
“RITENGO CHE LA FARMACIA VADA GESTITA SEMPRE CON SPIRITO DI SERVIZIO”.
LE FARMACISTE SONO PER LO PIÙ DONNE. PENSA CHE ABBIANO DELLE QUALITÀ PARTICOLARI CHE LE RENDONO PIÙ INCLINI A QUESTA PROFESSIONE? “Le donne sono più pazienti e portate al dialogo e la farmacia è un luogo dove ogni cittadino deve poter trovare la risposta giusta al suo problema.
LA PANDEMIA È STATA QUASI INTERAMENTE GESTITA DAGLI UOMINI. SIA PER QUANTO RIGUARDA LA POLITICA, SIA PER GLI ESPERTI CHE SONO STATI INTERPELLATI DURANTE TUTTA LA DRAMMATICA FASE. È NATURALE CHIEDERLE SE AVREBBE FATTO LE COSE IN MANIERA DIFFERENTE?
Ma fondamentale è anche la figura maschile e molti sono gli uomini dietro al banco. Se scegli di fare questa professione lo fai perché sei molto motivato e hai voglia di aiutare le persone. Che tu sia donna o uomo”.
“Questa epidemia ha colto tutti di sorpresa e ancora me ne stupisco. Come hanno potuto i Governi di tutto il mondo non rendersi conto di quello che stava succedendo e il mondo si è dovuto fermare? Perché è stato
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LE FARMACIE SI STANNO PREPARANDO A GESTIRE LA CAMPAGNA VACCINALE CONTRO LA COVID-19. IL VOSTRO APPORTO, INSIEME A QUELLO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E DELLE ISTITUZIONI SARÀ FONDAMENTALE PER ACCELERARE L’IMMUNIZZAZIONE DI MILIONI DI PERSONE. “Alle vaccinazioni in farmacia credo moltissimo. Questo è un passo fondamentale che ci avvicina all’Europa, dove Paesi come la Francia e il Regno Unito effettuano le vaccinazioni in farmacia già da anni. Sarà un servizio molto apprezzato dai cittadini perché si fidano di noi, ci conoscono come presidi di salute del territorio e vengono da noi per tutte le attività di screening che effettuiamo normalmente. Ed è un altro passo importante per la farmacia dei servizi. I medici sono contrari alla vaccinazione in farmacia, ma, in questa guerra contro il virus e con l’obiettivo di raggiungere grandi numeri, dobbiamo trovare serenamente insieme a loro un giusto equilibrio per vaccinare il maggior numero di persone e il prima possibile, vicino alle loro abitazioni.
“FARE SQUADRA è L’UNICA SOLUZIONE PER TORNARE ALLA NORMALITà”
QUANTO VENGONO ANCORA REALIZZATE IN FARMACIA LE PREPARAZIONI GALENICHE? “Se ne fanno ancora molte. Ogni farmacia ha un laboratorio, piccolo o grande, come indicato dalla legge, con tutte le attrezzature necessarie ed ogni giorno facciamo diverse preparazioni galeniche. Ci sono farmacie poi, che sono molto attrezzate che hanno fatto della Galenica il loro punto di forza e che fanno moltissime preparazioni, anche complesse, secondo le prescrizioni dei medici”.
UN’ULTIMA DOMANDA. ABBIAMO CAPITO CHE LA PASSIONE PER LA SUA PROFESSIONE L’HA PORTATA A RICOPRIRE RUOLI DI GRANDE IMPORTANZA. LE HANNO MAI CHIESTO DI ENTRARE IN POLITICA? “Per me la farmacia è soprattutto il luogo dove le persone ritrovano la loro salute ed è proprio la gente che mi motiva ogni giorno a fare sempre meglio. Ho sempre scelto di dedicarmi alla crescita della farmacia, al potenziamento del territorio, alla farmacia dei servizi e l’ho fatto sempre con passione e spirito di servizio. Certo che mi è stato chiesto di entrare in politica, di andare in Parlamento o più semplicemente dedicarmi al territorio, ma ho sempre pensato ad una cosa “come rappresentante di una importante categoria non voglio avere nessuna giacchetta”.
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ANIMALI DOMESTICI E COME TRATTARLI
Il cane ai tempi del COVID 19
Carlo Pirola Educatore cinofilo, istruttore comportamentalista.
COME TRASCORRERE IL TEMPO CON IL CANE IN QUESTO PERIODO DI DOMICILIO COATTO
... finalmente insieme
P
er sua natura, il cane domestico è un animale gregario. Non proprio tutti sono empatici e sociali al medesimo livello, ma in generale sì, e mediamente più di noi umani. La verità è che la nostra minore socievolezza è da mediare con l'uso che facciamo dei mezzi di comunicazione sociale, dai tradizionali libri e giornali fino ad arrivare ai social. Così in questi giorni difficili, sebbene non ci incontriamo fisicamente, possiamo parlarci, videochiamarci, chattare insieme. Che cosa è invece cambiato nella vita dei nostri pet? Beh, tantissimo. Prima di tutto, siamo sempre insieme e se usciamo li portiamo con noi. Di sicuro a loro non pare vero... e neanche a noi. Ma dovremo meditare su alcuni argomenti importanti.
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vanti ai notiziari tv, che sembrano più bollettini di guerra... Semplicemente, chiediamoci quanta ansia esprimiamo, o anche solo emaniamo in casa. Ecco, facciamo un respiro profondo, chiamiamo un amico e rassicuriamoci a vicenda. Leggiamo, ascoltiamo musica, rimettiamo a posto il garage... ma se ci sentiamo angosciati, stiamo attenti a non scaricare l’ansia sui nostri cani; loro non sanno niente di virus ed epidemie: soltanto ci vedono in sofferenza ed è normale che cerchino intorno, o peggio in loro stessi, la fonte di questo dolore. È però destino che non riescano a individuare la reale fonte e ciò li può preoccupare.
Abitudini e routine Quando l’emergenza che viviamo andrà risolvendosi, sarà destino tornare ai vecchi orari, e i cani dovranno riadeguarsi alla nostra assenza. Per molti di loro tale marcia indietro non sarà facile, proprio perché per il cane la vita in gruppo è la forma più normale di aggregazione.
Li metterà in ansia anche se, abituati come siamo a un esagerato cumulo quotidiano di attività in esterno (lavoro, sport, relazioni sociali, ecc...), non riusciremo ad adeguarci al rallentamento del ritmo vitale che ci viene richiesto, anzi pressoché imposto e ci metteremo a ribaltare la casa, spostare mobili, avere screzi per la convivenza coatta, essere nervosi o tristi. Infine, anche un aumento eccessivo delle attività indoor col cane potrebbe essere dannoso. E qui arriviamo al cuore dell’argomento.
Nelson È una vecchia regola che si consiglia di rispettare anche nel periodo delle vacanze estive: anche se in teoria potrei stare tutto il giorno con il mio cane, è buona norma distaccarmi ogni tanto da lui. E aumentare queste separazioni fisiche un po’ di giorni prima del ritorno alla vita solita. In frangenti normali basta lasciarlo in casa e andare a fare un giro, o una spesa, o una commissione qualsiasi. Ma in questi giorni tutto ciò è osteggiato dalle norme restrittive sul movimento delle persone e in verità, voglio sottolinearlo, è proprio meglio se #iorestoacasa...
Il ventaglio delle attività del cane Per quanto ci possa risultare strano, i cani che vivono bradi in natura mostrano molti meno problemi di quelli di città. Nessuna ansia da separazione, nessun iperattivo ed anche le forme di aggressività sono di norma giustificate e rituali. Mancano anche casi di iperfagia. Nessuna fobia ambientale... In cambio, quando si ammalano non c’è nessuno che ne ha cura e la loro vita è mediamente più breve.
Kira
Chi si occupa di comportamento si è sempre posto questa domanda: perché alcuni cani di proprietà, soprattutto quelli di città presentano talvolta problemi legati alla sfera psicologica e relazionale? Secondo Dehasse “un cane che non ha mangiato da una settimana non si divertirà a risolvere problemi cognitivi”, perché è preso dalla soddisfazione di bisogni primari come il cercare cibo, stare al caldo, e in sicurezza. Quindi, rovesciando il ragionamento, quando un cane sta bene ed ha soddisfatte tutte le sue necessità vitali potrà occuparsi di bisogni più sofisticati, in base al proprio carattere e alle caratteristiche generali o di razza. Risalendo dalle attività più riferite ai bisogni primari a quelle che volgono dai bisogni secondari ai veri “piaceri della vita”, possiamo creare un breve elenco: • attività di autoprotezione e messa in sicurezza, di alimentazione, di riposo (bisogni legati a paura, freddo, fame, dolore, sonno); • attività di caccia e sesso (bisogni istintivi e biologici);
Dovremo allora rassegnarci a conservare in qualche modo le routine della vita precedente al Covid 19. Così, se di solito dalle nove del mattino all’una ero fuori di casa, devo fare in modo che in questo lasso di tempo il mio cane rimanga tranquillo; non lo impegno in attività molto stimolanti e il più possibile gli dedico poche attenzioni. Allo stesso modo, se le passeggiate con lui avvenivano a certi orari stabiliti, cercherò di conservarli, per non scombussolare troppo le sue abitudini fisiologiche.
L’ansia: keep calm... endure Un altro nodo importante è il clima emotivo che i cani possono vivere standoci vicini. Vivere e condividere. È vero, non hanno tutti lo stesso carattere. Ci sono anche gli apatici e i “cuori contenti” che se ne fregano se siamo preoccupati da-
Agen = Asic + Aali + Aven + Ases + Asoc + Aagg + Aloc + Avoc + Amast + Agio + Aint 23
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QUALI ATTIVITÀ IMPLEMENTEREI Discriminazione visiva: ricerca, scelta e riporto di differenti oggetti, di cui il cane conosca il nome.
Discriminazione olfattiva: gioco forza in casa; più difficile, ma a chi interessa darò qualche indicazione. Gli esercizi mettono in gioco la potenza olfattiva del cane, il cui fiuto è altamente sensibile. Esplorazione olfattiva: sia in casa, sia durante le brevi passeggiate: possiamo nascondere in casa bocconi, o anche solo crocchette e farle cercare; mettiamo in una bottiglia di plastica (se ne abbiamo ancora...) delle crocchette e lasciamo che il cane si impegni a farle uscire... chiaramente non devo chiudere la bottiglia col tappo; in esterno, se trovo un po’ d’erba pulita, butto qualche boccone e faccio esplorare. Masticazione: è una delle attività più appaganti per il cane; posso ricorrere al kong anche per la somministrazione dei pasti; vanno bene anche i vari prodotti come il corno di cervo e gli ossi di nylon. Ricordiamo che il kong non è un gioco, ma un dispenser: quando è vuoto deve essere tolto e igienizzato per la volta successiva. Ricordiamo che i classici ossi di pelle di bue e simili sono prodotti estremamente scadenti, che spesso rovinano la digestione ai cani.
CORRISPONDENZA Carlo Pirola Casa Scuropasso Servizi cinofili Cell. 3393707552 – 3349115060 e-mail. arlopiro@gmail.com
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• attività di gioco, interazione sociale e cognizione (bisogni sociali e ludici); • attività mentale e intellettuale (bisogni psicologici e di sviluppo personale). All’interno dei primi tre ambiti possiamo concentrare tantissime attività specifiche, come l’attività (A) vocale, aggressiva, eliminatoria, locomotoria, di masticazione, di auto-toelettatura, ed altre…
La scala delle attività Il ragionamento successivo sarà poi questo: le cose da un bel po' di tempo sono cambiate ed è cambiata per tutti l’organizzazione della vita quotidiana. Si può uscire poco e l’esistenza dei cani ha subìto un mutamento importante. Che fare? Beh, di sicuro non sarà per tutti praticabile trasformare la casa in un campo di agility e da quello che sento anche il ricorso ai giardini condominiali è già problematico per le famiglie, oltre a rappresentare un ulteriore rischio di diffusione virale. Tanto vale metterci davanti all’evidenza: dobbiamo fermarci, dare una frenata e adeguare il ritmo vitale a una strutturazione della giornata in slow motion. Posso fare qualcosa in più. Entrare nella testa del mio cane, vederla dal suo punto di vista. E se non riesco ad assicuragli più le solite lunghe passeggiate, vuole dire che gli darò qualcosa in cambio. Favorirò tutto ciò che lo possa appagare, ma anche tranquillizzare. In che senso? I cani non sono cloni. Tendenzialmente un beagle vivrebbe col naso a terra, mentre un setter starebbe ore in punta sui passerotti. Per un border l’ideale sarebbe organizzare la vita di un quartiere intero in base al suo border-pensiero, a differenza del classico bulldog che starebbe spiaggiato sul divano per lunghe ere geologiche. Anche qui, in ogni caso, con le dovute eccezioni. Appunto, non sono cloni. E non dobbiamo scivolare in un “razzismo” di ritorno... Resta che in generale e malgrado tutte le differenze, il cane domestico ha delle caratteristiche tipiche della sua specie, che non sempre trovano soddisfazione nel modello di vita della nostra società. Ci si adegua, certo e mostra in questa capacità di adattamento la sua vera specialità. Ma, se proprio vogliamo fargli un regalo, potremo restituirlo alla sua vera natura, aumentando tutte le attività che a noi magari dicono poco e che invece lo renderanno felice. Ricordate che i giochi molto dinamici (inseguimento di palline o altri oggetti, salti, corse, ecc...) sono appaganti, ma anche eccitanti e molti dei nostri cani “finirebbero le pile” solo dopo molte ore...
Letture consigliate • J. Dehasse. Il mio cane è felice? Milano 2010
KONG® è stato creato per soddisfare il bisogno istintivo dei cani di masticare
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Marrowbone® è un osso di nylon resistente e masticabile, che promuove una migliore igiene dentale, appagando il cane durante la sua masticazione
OSTEOPATIA Paolo Camisasca 1 Alessandro Mariotti 2 1
Osteopata D.O, Milano. Membro ROI (Registro degli Osteopati d’Italia); 2 Osteopata D.O, Milano. Membro ROI.
L
’osteopata è un professionista sanitario riconosciuto dalla Legge n. 3 dell’11 Gennaio 2018, che utilizza le proprie conoscenze sul rapporto tra struttura e funzione per ottimizzare le capacità di autoregolazione e di autoguarigione dell’organismo.
I benefici dell’osteopatia
Tale approccio olistico (globale) nei confronti della cura e della guarigione dei pazienti si basa sull’idea che un essere umano rappresenti un’unità funzionale dinamica, nella quale tutte le parti sono interconnesse. Una componente essenziale sanitaria della cura osteopatica è rappresentata dal trattamento manipolativo osteopatico (OMT, Osteopathic Manipulative Treatment), vale a dire tecniche manipolative che si possono combinare con altri trattamenti o consigli su alimentazione, attività fisica e postura, o su consulenze in generale (counseling). Questa definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) in sostanza delinea l’osteopata come un professionista sanitario che utilizza prettamente la terapia manuale allo scopo di permettere al corpo di ritrovare la sua salute, rimuovendo gli ostacoli definiti “disfunzioni somatiche”. Quando si pensa all’osteopata viene in mente una figura che abbia a che fare con le ossa, non essendo del tutto scorretta questa visione, è tuttavia piuttosto riduttiva, rispetto a quello che comprende il campo d’applicazione di questo professionista. L’osteopata, infatti, tramite l’approccio olistico che lo contraddistingue, può an-
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SINDROME DELLO STRETTO TORACICO •Stretto toracico - Spazio anatomico delimitato dalla prima costa, dalla clavicola e da diversi muscoli (scaleni, muscolo succlavio e muscolo piccolo pettorale). All'interno di questo spazio decorrono l’arteria e la vena succlavia ed il plesso nervoso brachiale •Sindrome dello stretto toracico - Insieme di segni e sintomi dovuti alla compressione dei vasi sanguigni e/o dei nervi presenti. La frequenza è tra lo 0,3% e l’8%. Si conoscono tre forme: - Neurogena (più frequente) - Venosa - Arteriosa •Tipologia di pazienti - Soggetti giovani, prevalentemente di sesso femminile •Cause: - Difetto anatomico congenito - Postura errata - Traumi - Attività ripetitiva - Compressione articolare (anche per sovrappeso) - Gravidanza •Sintomi: - Intorpidimento e formicolio al braccio, o alle dita (parestesie) - Dolore, o fastidio al collo, spalla o mano - Debolezza, presa debole - Pallore cutaneo - Senso di gelo alle dita, mano, braccio (gli ultimi due, per causa vascolare) https://www.orpha.net/consor/cgi-bin/OC_Exp.php?lng=IT&Expert=100073
dare ad agire su moltissime situazioni che compromettono la funzionalità di numerosi apparati del nostro organismo ed anche la qualità della vita dei pazienti: • Dolori muscolari e articolari, come cervicalgie e lombalgie ed alcuni mal di testa, in particolare quelli di origine muscolo tensiva • Problematiche da compressione nervosa, come nel caso di alcune sciatalgie e brachialgie, o nella sindrome del tunnel carpale • Situazioni da compressione vascolare, come quelle provocate dalla sindrome dello stretto toracico • Traumi, come a seguito di colpi di frusta e di distorsioni • Gestione dello stress
- Dolore addominale - Stitichezza • Mobilità delle strutture respiratorie: - Miglioramento della condizione in pazienti asmatici • Apparato stomatognatico: - Problematiche temporo-mandibolari - Fenomeno del bruxismo (digrignamento dei denti) • Patologie vestibolo-cocleari: - Vertigini - Acufeni somato-sensoriali (percezione di suoni in assenza di rumori esterni) • Cicatrici: - Controllo del dolore, riduzione della sintomatologia
- Irrequietezza immotivata - Coliche addominali - Plagiocefalia (nel neonato, modificazione della testa per il mantenimento prolungato nella stessa posizione) - Problematiche posturali • Gravidanza: - Adattamento del corpo a seguito delle modifiche posturali • Attività sportiva: - Miglioramento della performance - Prevenzione degli infortuni
Prevenzione Si può andare inoltre dall’osteopata in un’ottica di prevenzione, per mantenere e migliorare il proprio stato generale di salute, anche in assenza di qualsiasi disturbo.
• Disturbi del sonno • Problemi viscerali (disturbi gastrointestinali): - Reflusso gastroesofageo
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• Affaticamento visivo causato da problematiche fasciali, durali o posturali • In Pediatria:
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Molti pazienti comprendono questo aspetto e tornano dall’osteopata periodicamente, per continuare a sentirsi bene ed evitare ricadute.
APPARATO STOMATOGNATICO 1. Sono rappresentati da: •Muscoli del blocco facciale e del collo; muscoli masticatori •Arcate dentarie, denti e gengive •Bocca, palato, lingua, faringe •Ossa: mascella, mandibola •Articolazioni temporo-mandibolari •Strutture vascolari e nervose 2. Sono coinvolti nelle seguenti attività: a) Funzioni digestive: •Salivazione •Masticazione •Deglutizione b) Funzioni respiratorie e di relazione: •Fonazione (produzione di suoni attraverso le corde vocali), sbadiglio •Respirazione •Mimica facciale
http://www.unife.it/medicina/lm.odontoiatria/insegnamenti/an atomia-umana-1parte-no-esame/materialedidattico/Lezione%2016_%20Vie%20aeree%20superiori_%20fa ringe.pdf
Come lavora un osteopata? Al contrario di quello che si potrebbe pensare, l’osteopata non si occupa solo di manipolare con manovre che fanno sentire il tipico schiocco articolare, ma possiede un modus operandi ben più ampio, che comprende principalmente quattro grandi tipologie di approccio: • Muscolo-Scheletrico • Mio-fasciale • Viscerale • Cranio-Sacrale Il suo obbiettivo, al contrario di altre figure, non è trattare il sintomo, ma la causa che lo provoca. Per questo, l’osteopata ricorre ad un approccio prettamente manuale, senza farmaci o altri strumenti che caratterizzano invece altre figure sanitarie.
Com’è strutturata la visita dell’osteopata?
• Esame differenziale • Valutazione • Trattamento osteopatico Chiaramente, l’anamnesi e l’esame differenziale non hanno alcuna valenza sanitaria o diagnostica, poiché questa è esclusivamente di pertinenza medica, ma possono dare indicazioni molto utili per agire in sicurezza. Eseguita la valutazione, si passa al trattamento, che sarà individuale per ogni paziente.
Letture consigliate • Legge 11 Gennaio 2018, n. 3 - Delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della Salute (Gazzetta Ufficiale della Repubblica del 31-1-2018, Serie generale - n. 25). • WHO – World Health Organization 2010 – Benchmarks for training in traditional / complementary and alternative medicine: benchmarks for training in ostheopathy. ISBN 978 92 4 159966 5.
Una volta terminato il trattamento, si rivaluta il paziente per notare eventuali modifiche. Infine si spiega al paziente che nelle successive 24-48 ore potrebbero presentarsi alcuni disturbi, prevedibili e non allarmanti, che sono legati alle strategie di riadattamento che il corpo attua in risposta al trattamento.
Per saperne di più: Canale Instagram @osteopathytoday
La visita si compone principalmente di quattro fasi: • Anamnesi
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Consigli DoC
Chi è Carlo Alfaro
Nato a Sant’Agnello il 30/11/1963, vive a Sorrento (Napoli). Medico pediatra, attualmente ricopre l’incarico di Dirigente Medico di Pediatria presso gli Ospedali Riuniti Stabiesi, dove è anche titolare di Incarico professionale di consulenza, studio e ricerca di Adolescentologi a. Appassionato di divulgazione scie ntifica e culturale, dal 2015 è giornalista pubblicista.
decisioni che prenl nostro futuro è in gran parte frutto delle nde il fatto che quando diamo: è dalla coscienza di ciò che dipe da molti dubbi e interdobbiamo fare una scelta siamo assaliti nto è la nostra salute. Il rogativi. Ancor di più quando l’argome te per orientare gli stili consiglio del medico può essere importan saggi preventivi che indi vita nel modo corretto attraverso mes per la salute. coraggino e motivino scelte favorevoli id-19, un dato incoCov da emia Tra i tanti drammi della pand persone ai temi della raggiante è la maggiore attenzione delle è impori del personale sanitario. Per le persone salute e la rinnovata fiducia nei confront la propria consapevolezza per i propri comportamenti ed accrescano tante avere buoni consigli che guidino do si è immersi nello stress, derate, cosa che è più difficile fare quan poter prendere decisioni sagge e pon che sottraggono obiettività e serenità. nella solitudine, nel dolore, nella paura, ando i nostri lettori a scristo numero la rubrica “Consigli Doc”, invit Per questo motivo inauguriamo da que e scelte più consapevoli sui acquisire le informazioni utili a compier verci i loro dubbi per essere guidati ad ria salute e benessere. volte a proteggere e promuovere la prop loro problemi e ad intraprendere azioni
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I BAMBINI E IL COVID-19
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Sono una mamma di due bambini, una ragazza di 12 e un maschietto di 7 anni. Entrambi frequentano la scuola, ma è un continuo stillicidio: di frequente capita che o un genitore di un loro compagno sia positivo o un bambino stesso della classe o un insegnante, con conseguente passaggio della classe in didattica a distanza per 14 giorni, tamponi a tutti, sorveglianza di eventuali sintomi sospetti e tanto stress. I dirigenti scolastici vorrebbero un certificato medico ad ogni assenza o minimo sintomo, i pediatri dicono che non serve. I miei bambini vanno volentieri a scuola, ma questa precarietà li destabilizza. Davvero i bambini sono così pericolosi per il contagio?
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Purtroppo da che è iniziato l’incubo della pandemia i Governi si trovano nella non facile situazione di trovare un equilibrio tra due sacrosanti e inalienabili diritti: quello alla salute e quello all’istruzione. La scuola a distanza preserva dal Covid-19, ma espone a peggioramento degli apprendimenti e rischi psico-sociali legati alla perdita della socialità reale e all’aumento delle diseguaglianze. Certamente i protocolli di sicurezza nelle scuole, sebbene appaiano a volte rigidi, sono utili al controllo dei potenziali contagi.
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È noto che bambini e adolescenti presentano una minore suscettibilità a infettarsi rispetto agli adulti e un decorso della malattia molto meno grave e letale, mentre per quanto riguarda la contagiosità c’è una differenza in base all’età: mentre al di sotto dei 10 anni è raro che i bambini portino l’infezione in famiglia, cioè è più probabile che si contagino dagli adulti conviventi infetti, sembra che gli adolescenti, pur avendo di solito, come i bambini più piccoli, pochi o assenti sintomi, possano diffondere il Sars-CoV-2 con pari o addirittura maggiore efficacia rispetto agli adulti.
giando me, il mio compagno, mio padre e mia nonna; stranamente mio fratello no. Ora sento parlare di varianti, ma noi che siamo guariti, potremmo re-infettarci?
MASCHERINA SÌ O NO
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Sono un po’ disperata perché mio figlio, 19 anni, detesta portare la mascherina. È arrivato a preferire di non uscire più anziché indossarla. Dice che gli provoca tosse e affanno. Inoltre sostiene che non vi sono solide evidenze scientifiche sull’utilità delle mascherine e che si tratta di una gigantesca speculazione. Cosa rispondergli?
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Le varianti del Sars-CoV-2 nascono dall’accumularsi di mutazioni nell’RNA virale durante la sua replicazione all’interno delle cellule: alcune mutazioni o combinazioni di mutazioni possono fornirgli il vantaggio di una maggiore trasmissibilità o resistenza alle difese dell’ospite, per cui quella variante si afferma nella popolazione. Finora sono state identificate in tutto il mondo centinaia di varianti del Sars-CoV-2. Tre nuove varianti preoccupano di più gli esperti: quella del Regno Unito, quella del Sud Africa e quella del Brasile. La variante “inglese”, causando una maggiore trasmissibilità (del 30-50% in più), si è diffusa in misura notevole in tutta Europa e nel mondo e si ritiene diventerà quella dominante nei prossimi mesi. Non è stato confermato che colpisca di più i bambini o sia più letale. Non si sa se si associ a maggiori rischi di re-infezione. La clinica è indistinguibile da quella del virus originario dalla Cina. La variante sud-africana è caratteriz- zata da maggiore trasmissibilità, tanto che ha creato in Sud-Africa una grave recrudescenza epidemica, ma non è chiaro se provochi maggiore gravità della malattia. La variante brasiliana è caratterizzata anch’essa da una maggiore contagiosità e sembra aumentare la probabilità di re-infezione, mentre non si sa se sia più grave. Quindi, per rispondere alla domanda, c’è il rischio che le varianti possano colpire i soggetti già guariti, ma non si sa in quale proporzione. Anche i vaccini potrebbero essere meno protettivi contro le varianti: i vaccini attualmente approvati, ovvero Pfizer/BioNTech e Moderna e Astrazeneca, sarebbero attivi sulla variante inglese, meno sulle altre. Peraltro, una nuova insidia è data da una variante della variante inglese, caratterizzata da una mutazione nella posizione E484K della Spike (presente anche nelle varianti sudafricana e brasiliana), che le dà maggiore resistenza ai vaccini.
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Che si sbaglia. Le mascherine, sia di tipo medico che quelle cosiddette “di comunità” (in tessuto), non soltanto riducono il rischio di trasmettere l’infezione agli altri, ma, in caso di infezione, sembrerebbero ridurne la gravità, abbassando la carica virale da cui si viene raggiunti e aumentando l’umidità dell’aria inalata, il che protegge le vie respiratorie. Attualmente in Italia è obbligatorio indossare la mascherina nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto se non può essere garantito il distanziamento fisico. Sono esclusi dall’obbligo i soggetti che fanno sport, i bambini di età inferiore ai sei anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina. Ora, con la diffusione delle nuove varianti, più contagiose, la protezione data dalle mascherine è ancora più importante. Francia, Germania e Austria hanno reso obbligatorie le mascherine Ffp2 nei negozi o a bordo dei mezzi di trasporto pubblico e in altre situazioni al chiuso dove sussista una ridotta distanza di sicurezza. Quello che dice suo figlio, che la mascherina gli provoca difficoltà respiratoria, avviene solo se un soggetto ha già problemi respiratori di fondo, esempio asma.
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REINFETTARSI CON LE VARIANTI DEL COVID Nel mese di gennaio mia madre, che è infermiera ospedaliera, ha contratto il Covid-19, conta-
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COSA È LA SINDROME INFIAMMATORIA MULTISISTEMICA DEI BAMBINI
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Sono una nonna di cinque nipoti tra i 17 e i 2 anni. Tutti si affannano a rassicurarci che il Covid non è aggressivo verso i bambini e i ragazzi, ma poi leggiamo della grave malattia infiammatoria che può colpirli a distanza di tempo. Dobbiamo avere paura?
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La sindrome infiammatoria multisistemica dei bambini (Multisystem inflammatory syndrome in Children, MisC) correlata a Sars-CoV-2 è un grave stato infiammatorio generale descritto in Europa e Nord-America come possibile complicazione del Covid-19 (dopo 16 settimane, tipicamente 21-25 giorni, anche se a Bethesda è stato riportato un caso di una quindicenne dopo 16 settimane) esclusiva dell’età pediatrica e adolescenziale (0-21 anni, picco di incidenza a 10-12 anni), che colpisce due o più sistemi di organi tra cui principalmente apparato gastroenterico (vomito, diarrea, dolori addominali talvolta simil-appendicolari), apparato cardio- circolatorio (miocardite acuta, pericardite, aritmie), apparato respiratorio, cute e mucose, oltre a portare sintomi generali (febbre alta, dolori, astenia, cefalea), con aumento degli indici infiammatori. Sembra prevalere in alcune etnie, come gli afroamericani o i caraibici. Anche se nella seconda ondata epidemica i casi sono aumentati, in rapporto al maggior coinvolgimento dei bambini, nel complesso comunque l’incidenza resta bassa. La forma somiglia alla malattia di Kawasaki, un’infiammazione acuta delle arterie di piccolo e medio calibro di tutti i distretti dell'organismo, con complicanze anche gravi soprattutto a livello cardiaco. La differenza tra le due malattie è che la sindrome infiammatoria multisistemica colpisce bambini più grandi e con sintomi più gravi. Probabilmente la Mis-C non rappresenta una condizione diversa dalla malattia di Kawasaki, ma entrambe fanno parte di un unico spettro di patologia che va da forme meno gravi ad altre più gravi. Comunque entrambe sono curabili e guariscono con la terapia appropriata.
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Ha perfettamente ragione: il caffè è un rito sociale, piuttosto che una semplice bevanda. Si stima che ogni giorno in tutto il mondo vengano bevute oltre tre miliardi di tazze di caffè. Sebbene la caffeina in alte dosi sia tossica (ma parliamo minimo di 4 tazzine di espresso consumate tutte assieme), il caffè in studi clinici ha mostrato, a dosi giuste (da 1 a 5 tazzine al giorno) effetti benefici su: sistema nervoso (innalza lo stato di veglia e il tono dell’umore, migliora la memoria, la lucidità, le prestazioni psico-fisiche, combatte l’emicrania, protegge da malattia di Parkinson e malattia di Alzheimer), cuore e i vasi, grazie al contenuto di polifenoli antiossidanti (protegge da infarti, ictus, insufficienza cardiaca), apparato gastro-intestinale (stimola la secrezione gastrica), fegato (contrasta steatosi e malattia epatica cronica), rene (effetto diuretico), metabolismo (protegge dall’obesità perché aumenta la leptina, ormone della sazietà, e dal diabete di tipo 2), apparato genitale maschile (per l’effetto vasodilatatore). Inoltre, grazie alla presenza di sostanze antinfiammatorie, antimutagene e antiossidanti, consu- mare caffè avrebbe un effetto protettivo su alcuni tumori, per esempio del canale digerente (cavo orale, esofago, stomaco e colonretto), del fegato, della prostata, della mammella, oltre che nei confronti della leucemia. Il dato più interessante è che il consumo dalle 3 alle 5 tazzine al giorno ridurrebbe del 14-17% la mortalità per tutte le cause. Cautela però in gravidanza: esaminando le scansioni cerebrali dei bambini, sono emersi evidenti cambiamenti nella sostanza bianca quando le madri hanno riferito di aver consumato caffeina durante la gravidanza. Come spesso avviene quando si parla di alimentazione, la moderazione è la chiave del benessere.
LE VIRTÙ DEL CAFFÈ
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Ho 44 anni, e lavoro in una grande officina meccanica da che ne avevo 16. Al lavoro beviamo numerosi caffè, soprattutto da quando disponiamo del distributore automatico. Una pausa di lavoro, un incontro con un cliente, ogni momento conviviale è sancito dalla pausa caffè. Ma è nocivo berne tanto o è vero, come ho letto, che il caffè protegge dall’infarto e dai tumori?
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RICERCA Elia Ranzato e Simona Martinotti Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DiSIT), Università del Piemonte Orientale (sedi di Alessandria e Vercelli) UPO Alumni.
Con un poco di miele, la ferita non c’è più!
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a storia del rapporto tra uomo ed api è molto lunga e interessante. Fin dall’antichità, il miele è stato usato non solo come alimento e dolcificante naturale, ma anche e soprattutto come rimedio per la protezione della salute. Il miele era infatti noto per la cura di diverse lesioni, come ferite, ulcere ed ustioni. L’uso del miele come medicamento si interrompe però in un momento preciso, ovvero con l’avvento degli antibiotici all’inizio del secolo scorso. L’utilizzo degli antibiotici originò infatti la presunzione di aver piegato le malattie infettive. Diversi sono i meccanismi che contribuiscono a far sì che il miele abbia un’azione di controllo della crescita microbica, che si esercita, in particolare, come segue:
Volevamo infatti capire se il miele, o meglio tipi diversi di miele, fossero in grado di modulare l’azione di cheratinociti e fibroblasti, i principali tipi cellulari della pelle. Per raggiungere questo scopo, abbiamo fatto ricorso ad un modello in vitro di riparazione delle ferite, ovvero lo scratch wound assay, mimando una ferita su una coltura cellulare e studiando se il miele fosse in grado di aumentarne la velocità di chiusura. I passaggi fondamentali di tale sistema implicano la creazione di un taglio, di una discontinuità, in un monostrato di cellule, catturando le immagini all’inizio ed a intervalli regolari durante la migrazione delle cellule per “chiudere la ferita”, confrontando così le immagini per quantificare la velocità di migrazione, in presenza o meno di miele. In questo modo abbiamo verificato che non solo il miele è sicuro sulle cellule della pelle, ma soprattutto è in grado di indurre un notevole vantaggio nella riparazione del tessuto lesionato.
• L’elevato contenuto di zuccheri combinato con una minoritaria presenza di acqua provoca uno stress osmotico che impedisce la crescita di microrganismi; • Il pH acido non favorisce la crescita microbica; • La presenza di molecole ad azione anti-batterica (ad esempio un peptide come la defensina) • La produzione di acqua ossigenata (H2O2).
Ovviamente la domanda più importante era capire quale componente o quali componenti del miele fossero in grado di produrre questa azione. Esistono almeno 200 composti descritti nel miele e consistono principalmente in acqua, zuccheri e altre sostanze come acidi organici, proteine (enzimi), vitamine e minerali.
Oggi, la crescente attenzione verso i prodotti naturali per la cura delle ferite ed in special modo per i prodotti dell’alveare, scaturisce da un’emergenza pratica. Il rapido aumento della resistenza agli antibiotici pone gravi problemi ed importanti riflessioni. Inoltre, nonostante numerose osservazioni aneddotiche relative all’efficacia del miele nella riparazione delle ferite, non ci sono molti studi, sperimentali o clinici, che abbiano valutato la reale portata dell’azione del miele e degli altri prodotti dell’alveare (come propoli, pappa reale, ecc). Il nostro gruppo di ricerca da diversi anni si interessa ai meccanismi cellulari e molecolari che vengono attivati nelle cellule in seguito ai fenomeni di riparazione delle ferite. Nel 2010, grazie ad un finanziamento giapponese, abbiamo iniziato ad interessarci ai possibili effetti benefici del miele, non solo in termini di azione antibatterica.
SIMONA MARTINOTTI ed ELIA RANZATO
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GLOSSARIO Cheratinociti – Cellule della pelle che producono la cheratina. Fibroblasti – Cellule del tessuto connettivo e del derma, responsabili della riparazione delle ferite, attraverso la produzione di specifiche sostanze e di fibre. Il derma, insieme all’epidermide (la struttura più superficiale dell’organismo), forma la pelle. In vitro – Indica un evento biologico riprodotto in modo sperimentale in laboratorio. Scratch wound assay – Si tratta di un esperimento che provoca una ferita da graffio, per osservarne i meccanismi di riparazione. Acido organico – Gli acidi organici sono composti chimici che si producono dai processi metabolici dell’organismo e che vengono eliminati con le urine. In queste sostanze sono sempre presenti carbonio e idrogeno, ma anche ossigeno, azoto, zolfo e fosforo. Gli acidi organici, prodotti anche da batteri, lieviti e muffe, sono presenti diffusamente in natura. Glucosio ossidasi - È un enzima che le api aggiungono al nettare per proteggerlo dai batteri che proliferano durante la sua trasformazione in miele. Quando il tasso zuccherino è minore, la glucosio ossidasi forma acido gluconico e piccole quantità di acqua ossigenata (perossido di idrogeno), un “disinfettante” che alla concentrazione in cui viene prodotto ha benefìci terapeutici, senza effetti collaterali negativi. Oltre al perossido di idrogeno (acqua ossigenata), altri fattori contribuiscono all’effetto antimicrobico del miele. Ione calcio - Gli ioni di calcio sono di importanza vitale per i meccanismi fisiologici e biochimici dell'organismo, a livello, in particolare, di ogni singola cellula di molti organi e tessuti. Sono importanti nelle vie di trasduzione dei segnali, come secondo messaggero, nel rilascio di neurotrasmettitori dalle cellule nervose, nella contrazione di tutti i tipi di cellule muscolari, nella fecondazione, nell’attività di molti enzimi, come cofattori, nell’adeguata formazione delle ossa ed in molte altre funzioni vitali. http://www.mieliditalia.it/mieli-e-prodottidelle-api/miele/81218-il-miele-nella-guarigione-delle-ferite
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L’acqua ossigenata (H2O2) generata all’interno del miele, ad opera dell’azione dell’enzima glucosio ossidasi prodotto dall’ape, può svolgere un ruolo importante non solo come composto anti-batterico, ma anche e soprattutto nel modulare la riparazione delle ferite, inducendo l’azione positiva che abbiamo osservato. I nostri esperimenti hanno verificato che l’acqua ossigenata, liberata nello spazio esterno alle cellule, riesce ad attraversare la membrana plasmatica dei cheratinociti, grazie alla presenza di una proteina che funge da trasportatore, ovvero l’acquaporina-3 (AQP-3). Le acquaporine sono una famiglia di proteine scoperte dal biologo statunitense Peter Agre, premiato con il Nobel per la Medicina, che facilitano il flusso molto veloce delle molecole d'acqua all'interno o all'esterno delle cellule. Ma alcune acquaporine possono facilitare anche la diffusione passiva di H2O2 attraverso le membrane biologiche. Una volta nel citoplasma, cioè all’interno delle cellule, l'H2O2 induce l'ingresso di ioni calcio (Ca2+) dallo spazio extracellulare attraverso dei canali specifici, ovvero dei pori che permettono al Ca2+ di passare. Lo ione calcio poi, aumentando la sua presenza nel citoplasma, innesca una serie di risposte cellulari, che portano alle variazioni del comportamento della cellula della pelle e, in ultimo, a facilitare la chiusura delle ferite. I nostri studi dimostrano così come l'esposizione al miele influisca sulla regolazione dello ione calcio, mediata dalla produzione di H2O2 e dalla regolazione dei canali per il calcio. Le nostre osservazioni pongono altresì le basi per l'uso scientifico e razionale del miele come agente di riparazione delle ferite, con la comprensione dei meccanismi cellulari e molecolari alla base degli effetti sulle cellule della pelle. Inoltre, le nostre ricerche permettono di aprire un nuovo orizzonte per l'uso del miele come strumento utile nella gestione dei disturbi della pelle attraverso anche la modulazione dell'espressione delle acquaporine.
Letture consigliate • Martinotti S, Bucekova M, Majtan J, Ranzato E. Honey: an effective regenerative medicine product in wound management. Current Medicinal Chemistry. 2019; 26(27):5230-5240. • Martinotti S, Laforenza U, Patrone M, Moccia F, Ranzato E. Honey-Mediated Wound Healing: H2O2 Entry through AQP3 Determines Extracellular Ca2+ Influx. Int. J. Mol. Sci. 2019; 20(3),764. • Martinotti S, Ranzato E. Honey, wound repair and regenerative medicine. Journal of Functional Biomaterials. 2018; 9(2),34.
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VETERINARIA
Guarire con il miele anche i nostri amici a 4 zampe
Anna Russo
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l gatto -
Mi è capitato di visitare un gatto anziano di una colonia di cui si occupava un pensionato. Il gatto era scomparso da qualche giorno e, ritornato nella colonia, mostrava una grave debilitazione generale: il pensionato riferiva di lamentazioni continue e di cattivo odore dell'animale. Alla visita clinica si evidenziava febbre, ferite infette alla base della coda che si approfondivano in direzione delle vertebre sacrali, con presenza di bigattini, larve di mosca carnaria, nei tessuti mortificati dalle lesioni. Il gatto è stato sottoposto a terapia antibiotica e idratazione con fluidi per via endovenosa, è stato anestetizzato per la pulizia chirurgica della zona interessata dalle lesioni, con rimozione delle innumerevoli larve che avevano scavato gallerie nei tessuti vivi del soggetto e di tutto il tessuto necrotico. Dopo i lavaggi e la disinfezione della zona, rimaneva una vasta area nuda con esposizione dei processi trasversi delle vertebre.
Medico Veterinario, Libero professionista – Ascoli Piceno.
ono un medico veterinario che si occupa principalmente di piccoli animali domestici, i nostri amici cani e gatti. Sono un medico di base, senza cioè un ramo di specializzazione precisa. Nel corso della mia attività ho potuto riscontrare che è molto importante il lato umano del rapporto con il cliente, che è anche quello più faticoso, dove si cerca di far convergere le differenti variabili: costi/benefici, praticità legata al risultato soddisfacente, considerando l'emotività del soggetto che si ha di fronte e che spesso considera il più importante compagno di vita il simpatico "peloso" che sta sul tuo tavolo da visita.
GLOSSARIO Tessuto necrotico - è un tessuto morto, nel quale sono cessate le attività biologiche di tutti i suoi costituenti. Tessuto di granulazione - Proliferazione di tessuto connettivo e di cellule che si forma ai margini di una ferita per colmare la perdita del tessuto preesistente, riparandola.
Gatto di colonia, la cura successiva necessitava di medicazioni quotidiane, oltre che della terapia antibiotica. Che fare? Mi è venuto in aiuto il gatto con la sua buona indole, ma soprattutto mi ha aiutato il miele. Si, il miele. Ho insegnato al cliente come fare le medicazioni: prendere il miele grezzo, non quello pastorizzato; se particolarmente solido, scaldarlo leggermente, per renderlo malleabile e spargerlo sulla zona lesionata della schiena; mettere un collare Elisabetta, per evitare che il gatto si leccasse. Naturalmente il gatto è stato tenuto in un ambiente chiuso e pulito. Ai primi controlli quotidiani, ho riscontrato da subito una reattività positiva dei tessuti
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Guarigione per seconda intenzione è tipica delle ferite caratterizzate da estesa perdita di sostanza. In questo caso viene evocata un'intensa risposta infiammatoria e si ha una massiccia produzione di tessuto di granulazione per riparare l'estesa perdita di sostanza. Escara asettica - Crosta di tessuto necrotico secco, nerastro, privo di germi, che può formarsi sulla cute a seguito di diversi tipi di ferite (infezioni, ustioni, ecc). La caduta dell’escara lascia un fondo dal quale in seguito si forma tessuto che cicatrizza la ferita. Riepitelizzazione - Ripristino dell’integrità dell’epitelio (strato di cellule che riveste la cute) e delle strutture cutanee annesse (ghiandole sudoripare, follicoli piliferi), a seguito della cicatrizzazione di una ferita.
2021;4,1.
mortificati, nessuna infezione e la formazione di un sano tessuto di granulazione. In sintesi, nell'arco di 7-10 giorni, il tessuto perso si è riformato per seconda intenzione, si è formata un'escara asettica, che poi è caduta lasciando una pelle rosea. In due settimane il gatto è completamente guarito e ha riacquistato la sua libertà, anche se più spesso a casa del pensionato, che fuori.
I
l cane -
Alltro caso, un barboncino di 18 anni, che tentava di rubare il cibo al giovane “fratello” chow-chow, che lo ha morso all'altezza della spalla, causandogli profonde ferite lacero-contuse. Verificato lo stato di salute del paziente, ho provveduto alla pulizia chirurgica della parte, con detersione e disinfezione della zona. È stata impostata una terapia generale antibiotica e locale con il miele, che permetteva al proprietario, dopo la successiva visita di controllo, di non venirmi a trovare quotidianamente per le medicazioni del caso. Anche in questo soggetto particolarmente anziano, il successo della terapia con il miele è andato oltre le più rosee aspettative.
Il miele è un “farmaco” eccellente Mantiene asettici i tessuti mortificati che facilmente vanno incontro ad infezioni, favorisce la formazione di tessuto di granulazione, con la presenza di nuova vascolarizzazione e la riepitelizzazione della parte interessata. Tutte caratteristiche che sono state studiate e verificate scientificamente. Il miele è un prodotto di facile reperibilità, che consente in questi casi di ovviare a lunghe e costose terapie.
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COSA FARE PER...
Come affrontare l'allergia da pollini
N
ei soggetti allergopatici la presenza di pollini in primavera può facilmente determinare una reazione di difesa dell’organismo.
Paolo Testi Farmacista galenista, Milano.
Poiché l'allergia ai pollini tende ad avere un andamento cronico, per il soggetto allergico non è difficile prevederne l’arrivo e quindi mettere in campo una serie di piccoli accorgimenti che possano essere d’aiuto. Eccone alcuni:
Di conseguenza, il sistema immunitario interviene con la produzione e la liberazione di mediatori chimici pro-infiammatori, con lo scopo di limitare i potenziali danni di questi allergeni. Il risultato è l'insorgenza di un processo infiammatorio delle vie respiratorie e delle mucose, con la conseguente comparsa di sintomi come rinite, congiuntivite, tosse, asma bronchiale, eruzioni cutanee ed anche stanchezza e predisposizione ad ulteriori infezioni a causa dell'impegno del sistema immunitario stesso.
• Consultare i calendari della fioritura, per conoscere il periodo di pollinazione della pianta a cui si è allergici. Se è prevista un’elevata concentrazione di pollini nell'atmosfera, è consigliabile cominciare ad assumere i farmaci per l’allergia prima della comparsa dei sintomi; • Ridurre la possibilità di contagio con il polline evitando l’attività fisica all’aperto, soprattutto se l'erba è stata tagliata da poco. Indossare mascherine FFP2 e occhiali da sole
GLOSSARIO Mascherina FFP2 (FFP, Filtering Face Piece, maschera filtrante per il viso) – Le mascherine respiratorie che appartengono a questa classe di protezione devono catturare almeno il 94% delle particelle che si trovano nell'aria fino a dimensioni di 0,6 μm Filtro HEPA, High Efficiency Particulate Air Filter – Sistema di filtrazione considerato uno standard a livello europeo e classificato in 5 categorie di efficienza, in base alla rispettiva percentuale di filtrazione garantita Parietaria officinalis – Diffusa in ambienti asciutti, spontanea in luoghi incolti, vecchi muri e rocce. Di fioritura molto lunga (da Marzo a Settembre), la pianta si caratterizza per una emissione di grandi quantità di polline molto piccolo ed in grado di raggiungere le vie respiratorie più basse, che è potentemente allergizzante
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1 DH – Diluizione decimale nel metodo omeopatico di diluizione hanemanniano, che risale a Samuel Hanemann e che si ottiene miscelando nella stessa maniera una parte di sostanza di base con 9 parti di eccipiente 2021;4,1. (rapporto 1:10).
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scuri per limitare l’irritazione oculare; • Ricordare che le concentrazioni di pollini sono maggiori nelle giornate secche, ventose e soleggiate. Il periodo di maggior concentrazione di pollini è tra le ore 10:00 e le 16:00; • In auto tenere i finestrini chiusi. Oggi le vetture sono quasi tutte dotate di aria condizionata con filtro antipolline che deve essere sostituito con regolarità; • Per ridurre gli allergeni, fare attenzione alla pulizia della casa e ricorrere ad un aspirapolvere dotato di filtro HEPA; • Chi è allergico alla parietaria deve preferire la montagna: la pianta non cresce oltre i 1.000 m di altitudine, mentre cresce sulle zone costiere; • Attenzione agli animali domestici che possono "veicolare"
Perilla (Perilla frutescens) Il principio attivo è un olio, quindi si trova facilmente in perle gelatinose. Ha azione antiallergica ed immunomodulatrice, quindi è utile nei disturbi su base infiammatoria, come: • Rinite allergica • Congiuntivite allergica • Orticaria • Asma bronchiale La sua capacità di mitigare i disturbi allergici di varia natura è stata confermata scientificamente. Per quanto riguarda la posologia, va assunta almeno tre volte al giorno (1 - 3 perle per volta). È un prodotto molto efficace che si consiglia di associare al Ribes nigrum macerato glicerico alla 1 DH (gemmo-derivato) per un’eccellente sinergia d’azione.
con il loro pelo i granuli pollinici: è opportuno evitare che si mettano sul letto o sul divano; • Evitare l’assunzione di alcoolici che stimolano la produzione di muco e l’esposizione al fumo di tabacco, irritante per le mucose. Tra i numerosi prodotti naturali che aiutano ad alleviare gli effetti della malattia allergica, di seguito ne sono descritti tre, con le loro le caratteristiche. È importante ricordare che in questo ambito tutti i principi naturali attivi vanno assunti preferibilmente prima che si scateni la reazione allergica e per tutto il periodo in cui ne esiste il pericolo.
Ribes (Ribes nigrum)
Rosa canina (Rosa Canina)
Il ribes nero ha spiccate proprietà antinfiammatorie (con effetto simile al cortisone, ma senza lo stesso profilo di tollerabilità), antistaminiche ed analgesiche.
Ha azione antinfiammatoria ed antiossidante, grazie al suo elevato contenuto di Vitamina C.
Grazie alla sua attività cortison-like, svolge un’azione specifica antiallergica ed è indicato contro: • Raffreddore da fieno • Congiuntiviti • Bronchite allergica In commercio si trova sotto forma di tintura madre, gemmo-derivato e capsule. Quello più usato è il macerato glicerico alla 1 DH (gemmo-derivato) con una posologia di 50 gocce da assumere per tre volte al giorno. Associato alle perle di Perilla, offre una capacità antiallergica davvero potente e completa. Se alcuni sintomi dell'allergia, come tosse secca e raucedine, tendono a persistere dopo l’assunzione di Ribes nero e Perilla, può essere associata la Rosa Canina.
La Rosa Canina svolge un'importante azione nelle infiammazioni acute che comportano alterazioni delle mucose, soprattutto quando sono associate a componenti allergico-asmatiche. Per tali proprietà, è un rimedio importante nella prevenzione delle allergopatie respiratorie. Inoltre la vitamina C concentrata in essa contenuta è in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo. È disponibile in varie forme farmaceutiche: • Tintura madre • Macerato glicerico (gemmo-derivato) • Capsule • Sciroppo La posologia varia a seconda del tipo di prodotto e delle finalità per le quali viene assunto:
Letture consigliate • F. Zhu, T. Asada, A. Sato, et al. Rosmarinic acid extract for antioxidant, antiallergic, and α-glucosidase inhibitory activities, isolated by supramolecular technique and solvent extraction from Perilla leaves. J. Agric. Food Chem. 2014; 62(4):885-92. • R.E. Cortez, E. Gonzalez de Mejia. Blackcurrants (Ribes nigrum): A Review on Chemistry, Processing, and Health Benefits. J. Food Sci. 2019; 84(9):2387-2401. • F. Lattanzio, E. Greco, D. Carretta, et al. In vivo anti-inflammatory effect of Rosa canina L. extract. J. Ethnopharmacol. 2011; 137(1):880-5. • Paolo Testi - Tavole di Fitoterapia - UTET Libreria. 1990.
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1. Come integratore di vitamina C, è da preferire la formulazione in capsule o lo sciroppo con una posologia sufficiente ad assicurare l'apporto giornaliero di almeno 500 mg di Vitamina C; 2. Come antiallergico ed antinfiammatorio, si possono usare anche le due formulazioni in gocce in ragione di 30 gocce per tre volte al dì, di tintura madre e 50 gocce per tre volte al dì, di macerato glicerico. 2021;4,1.