

erbe, integratori e oli essenziali
per la salute di tutta la famiglia
Questo libro, testo di lettura e di consultazione allo stesso tempo, è stato realizzato con lo scopo di spiegare come utilizzare differenti conoscenze e modalità di terapia dolce, per poter affrontare i problemi più comuni e la prevenzione in modo efficace e naturale, guadagnando in salute e longevità. Ricordiamo che ciò che accomuna quasi tutte le terapie naturali è avere come punto di riferimento, per interpretare la malattia, l’uomo nella sua unità, rifiutando quindi di focalizzare l’attenzione solo su una parte o su un organo, come spesso avviene nella medicina tradizionale. Di conseguenza, i trattamenti vengono sempre indicati nel rispetto di tale concezione globale dell’essere umano (chiamata “olistica”) e mirano a ristabilire non solo la funzione della parte malata, ma l’equilibrio di tutto l’organismo. I rimedi dolci agiscono stimolando le risorse naturali della persona, secondo modalità che possono essere definite ecologiche, rispettose dell’ambiente e del rapporto tra questo e l’uomo. Proprio per questo ci aiutano a vivere bene e vivere a lungo. Gli argomenti che vi presentiamo in questa guida riguardano, da una parte, le tecniche terapeutiche e i rimedi dolci, dall’altra, i disturbi più comuni e i modi più efficaci per curarli naturalmente. Non mancano inoltre le indicazioni relative all’alimentazione e alle tecniche corporee, di fondamentale importanza per mantenersi in forma e in salute. Nota. Questo è un manuale di autocura, ma è essenziale che l’impostazione generale della terapia sia concordata con un medico esperto di terapie naturali che conosca il vostro stato di salute e la vostra storia clinica.
Colesterolo e trigliceridi sono due diversi tipi di grassi che circolano nel sangue. Il colesterolo serve a costituire le cellule e alcuni ormoni, mentre i trigliceridi immagazzinano le calorie inutilizzate e forniscono energia al nostro organismo. Se il livello di queste sostanze nel sangue aumenta, sale il rischio di ictus e infarto. Ecco perché è bene tenerli sotto controllo.
Insieme ai fosfolipidi, il colesterolo e i trigliceridi costituiscono i lipidi (grassi). Il colesterolo è prodotto dal fegato, è un normale componente della bile ed è presente in tutte le cellule dell’organismo. Svolge numerose funzioni: entra a far parte di alcuni ormoni, gioca un ruolo fondamentale per la produzione di vitamina D ecc. Oltre alla quota prodotta nell’organismo, può essere introdotto con l’alimentazione. I trigliceridi, così chiamati perché formati da tre catene di grassi legati a una molecola di glicerolo, vengono anch’essi costruiti nel fegato. Il loro livello nel sangue aumenta quando la dieta contiene un eccesso di grassi, carboidrati o alcol. Sono un’importante fonte di energia per l’organismo. L’eccessiva quantità di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue viene definita dislipidemia. Questa condizione, che nei paesi occidentali affligge il 1520% della popolazione, è un importante fattore di rischio per l’insorgenza delle malattie delle arterie e del cuore. Più raramente, la dislipidemia si manifesta a causa di un’alterazione genetica, ma la frequenza di questa condizione non è elevata. Nella maggior parte dei casi, invece, la dislipidemia si manifesta in persone che presentano fattori predisponenti, come scorretta alimentazione, fumo, vita sedentaria, sovrappeso, diabete, ipertensione arteriosa.
Tutti possono conoscere il proprio valore di colesterolo e trigliceridi, sottoponendosi a un semplice esame del sangue. Le persone i cui genitori abbiano avuto malattie come infarto
come ridurre colesterolo e trigliceridi
e ictus, oppure quelle che presentano elevati livelli di pressione arteriosa, diabete od obesità, dovrebbero sottoporsi a regolari controlli.
Il colesterolo non è di per sé una molecola nociva, anzi, come già detto, svolge importantissime funzioni per l’organismo (per esempio, partecipa alla sintesi degli ormoni sessuali maschili). Un valore di colesterolo totale nel sangue (colesterolemia) superiore alla norma non è di per sé preoccupante. n Occorre però distinguere tra “colesterolo cattivo” – legato alle lipoproteine LDL, che provocano il depositarsi del colesterolo sulle pareti delle arterie – e “colesterolo buono” –legato alle HDL, che rimuovono l’eccesso di colesterolo dalle arterie.
n La vecchia interpretazione considerava livelli ottimali quelli inferiori a 240 mg/dl di colesterolo totale (200160 in presenza di fattori di rischio cardiovascolare) e inferiori a 160 mg/dl di colesterolo LDL (130100 in caso di fattori di rischio). In questo modo non si prendeva in considerazione il valore del
i fattori di riSchio cardiovaScolare
I fattori di rischio per una malattia sono quelle condizioni biologiche e di abitudini di vita presenti più spesso in persone che hanno o che avranno quella determinata patologia. In particolare, in caso di malattie del cuore e del sistema cardiocircolatorio in genere, i principali fattori di rischio sono: il fumo, l’ipertensione arteriosa, il diabete, il sovrappeso e l’obesità, la vita sedentaria, lo stress, l’emotività, le carenze di acido folico e vit. B6.
la famiglia
colesterolo buono, spesso basso a causa della vita sedentaria e della cattiva alimentazione...
n Oggi, con il diffondersi di concetti salutistici, ciò non è più vero e l’incremento del colesterolo buono porta spesso a un colesterolo totale piuttosto alto. Per valutare la situazione, occorre considerare l’indice di rischio vascolare, cioè il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo buono HDL. Tale indice, in un soggetto sano, è inferiore a 5 per l’uomo e a 4,5 per la donna.
n Ecco un esempio: una persona con un colesterolo totale pari a 250 mg/dl e colesterolo buono 80 mg/dl, ha un indice di rischio 3,1 (ottenuto dividendo 250 per 80), ed è in una condizione decisamente migliore di chi, invece, ha un colesterolo totale di 200 mg/dl e quello buono 40 mg/dl, con un indice di rischio pari a 5.
Occhio ai trigliceridi!
I trigliceridi rappresentano la forma più comune di grassi alimentari. Nel sangue, il valore varia da 50 a 200 mg/dl, ma può arrivare anche a 300 e oltre in alcuni casi particolari.
Se il valore dei trigliceridi nel sangue supera i 150 mg/dl, aumenta il rischio cardiovascolare. In genere, per ridurre tali valori, è sufficiente adottare una dieta corretta e ridurre il peso corporeo. Ricordiamo che, oltre al consumo di cibi grassi, anche l’eccesso di zuccheri contribuisce a far aumentare i livelli di trigliceridi nel sangue.
Cosa fare per stare bene
Nelle prossime pagine, vi diamo alcuni suggerimenti preziosi per avere livelli ottimali di colesterolo e trigliceridi nel
colesterolo e trigliceridi
sangue, un cuore sano e un corpo in forma. I nostri alleati?
Gli integratori con un’alta titolazione di acidi grassi Omega presenti in alcuni oli vegetali – non raffinati e integrali – e nell’olio di pesce – deodorizzato e distillato – abbinati alla giusta dieta e all’esercizio fisico.
Il sovrappeso è un fattore di rischio: quando i chili in più si legano al colesterolo cattivo (LDL) alto, colesterolo buono (HDL) basso, ipertensione, glicemia e trigliceridi alti si parla di sindrome metabolica a elevata probabilità di infarto cardiaco e ictus cerebrale. Inoltre, il sovrappeso nella regione addominale (la cosiddetta pancia grossa, la pancetta e le maniglie dell’amore sui fianchi) è pericoloso per il cuore: l’adipe in questa zona del corpo produce sostanze infiammatorie che intaccano le pareti interne delle coronarie.
Una dieta sana può aiutare a tenere sotto controllo il peso corporeo e i livelli di colesterolo nel sangue. La prima cosa da fare a tavola è scegliere cibi poveri di grassi, privilegiando il consumo di quelli proteici poveri o privi di colesterolo (carni bianche, pesce, legumi, ricotta, yogurt, tofu e seitan) e degli isoflavoni della soia che hanno la proprietà di abbassare il colesterolo LDL. Tra le fibre i lignani, contenuti nei tessuti legnosi delle piante, nei cereali (soprattutto nella segale) e in alcuni vegetali (carote, broccoli, cavoli, fragole e frutti di bosco, semi di lino e semi di sesamo) sono particolarmente utili. Insieme agli isoflavoni, appartengono alla classe dei fitoestrogeni, sostanze che contribuiscono all’abbassamento del rischio di cancro al seno, delle malattie cardiovascolari e anche del cancro alla prostata e al colon retto, oltre che alla prevenzione e al trattamento dell’ipercolesterolemia.
Un libro dedicato al trattamento di alcuni dei problemi di salute più frequenti con le terapie dolci più efficaci: fitoterapia, omeopatia, aromaterapia, fiori di Bach ecc., e con l’uso di integratori naturali. Una guida pratica che non deve mancare nella vostra biblioteca del benessere!