Curarsi Mangiando

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MANGIANDO Curarsi RIZA

IL CIBO È IL TUO FARMACO

FEGATO GRASSO

Prevenirlo e curarlo a tavola

Scopri gli alimenti giusti e i menu che rigenerano la ghiandola epatica

COME VINCERE SUBITO LA STIPSI

Cibi Sì e cibi No per depurare e riequilibrare lʼintestino

VIA IL DOLORE CERVICALE

Ci vuole la dieta senza zucchero che elimina le infiammazioni

I SUPER FRULLATI NATURALI

CHE SALVANO CUORE E LINEA

Contrastano il colesterolo, i trigliceridi e l’adipe che si accumula sul girovita

Editoriale

Sommario

37 n° 186 Giugno - Luglio 2025

19 9 3 6

Filo diretto con la redazione

Consigli alimentari per abbronzarsi senza eritema

Fegato grasso. Prevenirlo e curarlo a tavola

10

Pelle pronta al sole a partire dalla dieta

12

Gli scudi che ti difendono dai raggi solari più pericolosi

20

Fegato grasso. Le cause e i sintomi comuni

22

Le abitudini che, senza saperlo, affaticano la ghiandola epatica

24

Fai il test per capire se il tuo fegato ha bisogno d’aiuto

26

Le indicazioni pratiche per combattere i disturbi epatici

28

Gli alimenti che non possono mancare nella dieta anti grasso

Stitichezza: come evitarla anche d’estate

38

Stipsi: conoscerla per scon ggerla rapidamente 40

Routine intestinale in vacanza: cosa mettere nel piatto per risvegliare il colon

La dieta antiage che fa bene a tutte le età

46

Essere sempre in forma e vivere più a lungo? È possibile se sai cosa mangiare

48

Un trucco ef cace che aggiunge anni alla tua vita

Dolore alle cervicali? Via lo zucchero e lo vinci

62

Cervicalgia: scopri le cause dell’in ammazione e del dolore

64

Le strategie antidolori che più indicate per le tue cervicali

54

I frullati naturali che salvano cuore e linea

56

Quelli che tengono a bada il colesterolo “cattivo”

58

Puoi realizzarli anche con ingredienti dimagranti

68

Coltiva i pomodori

71

Le ricette

Le ricette light che saziano e rivitalizzano. Ricche di minerali e vitamine, sono utili per recuperare energia e vitalità

Curarsi

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Indice delle ricette

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DOSSIER

Fegato grasso Le cause e i sintomi comuni

Una ghiandola epatica intossicata

può causare stanchezza, pelle spenta, mal di testa, ma anche alzare colesterolo e trigliceridi

nel sangue. Ecco perché è bene ripulirla e mantenerla in salute

Sciò

damentale per la digestione dei

ilenzioso, instancabile, spesso dimenticato… eppure il fegato è uno degli organi più preziosi del nostro corpo. Pesa poco più di un chilo, ma svolge oltre 500 funzioni vitali: ltra, trasforma, immagazzina, difende. Un vero laboratorio biochimico al servizio della salute. Situato nell’addome, appena sotto il diaframma, il fegato riceve il sangue direttamente dall’intestino, ricco di nutrienti e, purtroppo, anche di tossine. Il suo compito è analizzarlo, depurarlo e trasformare ciò che mangiamo in energia o in riserva, sintetizzare proteine e bile (fondamentale per la digestione dei grassi), regolare i livelli di zucchero e colesterolo nel sangue.

Quando

e perché “ingrassa”

Negli ultimi decenni si è diffusa una condizione che spesso passa inosservata: la steatosi epatica, comunemente detta fegato grasso. Si verifica quando nelle cellule del fegato si accumula una quantità eccessiva di grasso, in particolare trigliceridi. Le cause principali sono: • un’alimentazione ricca di zuccheri e grassi saturi;

• il sovrappeso o l’obesità;

• la sedentarietà;

• l’eccessivo consumo di alcol;

• alcuni farmaci;

• malattie metaboliche (come il diabete o il colesterolo alto).

In una fase iniziale il fegato grasso è reversibile, ma se trascurato può evolvere in steatoepatite, con in ammazione e danni progressivi, no alla cirrosi. La buona notizia è che, con una corretta alimentazione e uno stile di vita attivo, il fegato può liberarsi dal grasso che lo danneggia e tornare a funzionare bene.

cirrosi. La buona notizia è che, con una

che

Come ci si accorge che non è “in forma”

ripulisce il sangue

Il fegato è la ghiandola più grande del corpo. Si trova a livello della parte alta dell’addome, nel lato destro. Ha come compito fondamentale quello di ripulire il sangue di provenienza intestinale, estrarre le sostanze nutritive in esso contenute (derivanti dall’alimentazione quotidiana) e necessarie all’organismo. Una volta estratte, il fegato le metabolizza e le distribuisce agli altri organi.

Il fegato grasso nelle prime fasi è asintomatico: non dà segnali evidenti e può restare “silenzioso” anche per anni. Tuttavia, man mano che la condizione avanza o si complica, possono comparire alcuni sintomi, seppur vaghi e non di rado attribuiti ad altro. Inizialmente si possono infatti avvertire stanchezza cronica, pesantezza o fastidio nella parte alta dell’addome a destra

(dove si trova il fegato), dif coltà digestive, gon ore post-prandiale, nausea e perdita di appetito, pelle spenta, tutti segni comuni anche ad altre condizioni. Come scoprirlo allora? Nella maggior parte dei casi, il fegato grasso viene scoperto per caso, ad esempio durante un’ecografia addominale, con esami del sangue con transaminasi (ALT, AST) alterate o check-up per sovrappeso, colesterolo alto, diabete, ipertensione. Proprio per questo, è importante che chi ha fattori di rischio (vita sedentaria, alimentazione squilibrata, chili di troppo ecc.) si sottoponga a controlli periodici, anche in assenza di sintomi.

Un rischio anche per il cuore

La steatosi epatica è oggi riconosciuta non solo come un disturbo isolato del fegato, ma anche come un vero fattore di rischio cardiovascolare. basti dire che le persone con fegato grasso, rispetto a chi ha un fegato sano, triplicano il rischio di sviluppare ictus e infarti. Perché ciò accade? Quando il fegato “ingrassa” a causa dell’accumulo di trigliceridi, in genere non è l’unico organo coinvolto: nella maggior parte dei casi, infatti, la steatosi si inserisce in un quadro più ampio chiamato sindrome metabolica, che comprende:

• insulino-resistenza e prediabete;

• iperglicemia (zuccheri alti nel sangue);

• dislipidemie (colesterolo e trigliceridi alterati);

Un organo che si rigenera

Come abbiamo visto, il fegato svolge un lavoro incessante che finisce per consumare e distruggere le sue cellule. Proprio per questo, esse sono dotate di un potere rigenerante che perdura per tutta la vita dell’uomo. Tuttavia, se l’organo si ammala di cirrosi epatica, le cellule non riescono a rigenerarsi rapidamente e questo comporta problemi anche seri per la ghiandola. La miglior forma di prevenzione è una dieta corretta, come quella illustrata nelle prossime pagine.

• ipertensione arteriosa;

• obesità viscerale.

Tutti questi fattori mettono sotto sforzo il sistema cardiovascolare e aumentano il rischio di infarto, ictus e aterosclerosi. Cosa fare allora n da oggi? Mangiare in modo equilibrato, ridurre zuccheri semplici, grassi saturi e alcol, fare movimento regolare e tenere sotto controllo peso, glicemia e colesterolo sono i primi, fondamentali passi per alleggerire il fegato. E proprio questi saranno gli argomenti delle prossime pagine.

L’obiettivo di giugno e luglio

Se i suggerimenti dati in questo articolo per quanto riguarda dieta e stile di vita vengono utilizzati nell’alimentazione quotidiana per tutto il mese di giugno e di luglio, oltre ad alleggerire di scorie e tossine il fegato, si ridurranno in modo evidente i livelli di trigliceridi e colesterolo LDL (“cattivo”) nel sangue se elevati. Inoltre, si perderanno gli eventuali chili in più e si contrasterà la steatosi, eliminando il grasso dalle cellule dell’organo (epatociti).

Ecco come si presentano gli epatociti di un fegato sano.

Quando il grasso soffoca gli epatociti si parla di steatosi, ovvero “fegato grasso”.

21- Curarsi MANGIANDO - Giugno - Luglio 2025

Stipsi: conoscerla per scon ggerla rapidamente

Con una dieta ricca di bre e fermenti buoni

puoi rigenerare l'intestino e ritrovare il tuo equilibrio

La stipsi, comunemente nota come stitichezza, è un disturbo intestinale caratterizzato da un transito rallentato, evacuazioni poco frequenti o dif coltose, e una sensazione di svuotamento incompleto. È una condizione molto diffusa, soprattutto tra le donne e gli anziani.

Con l’arrivo dell’estate, questo disturbo tende a peggiorare. Ma perché accade? Le ragioni sono diverse e spesso si combinano tra loro. Vediamole.

• Disidratazione: il caldo aumenta la sudorazione e quindi la perdita dei liquidi. Se non si reintegrano in modo adeguato, le feci diventano più dure e secche, rendendo l’evacuazione più dif cile.

• Cambi di abitudini: vacanze, viaggi, orari irregolari e una maggiore sedentarietà durante il giorno possono interferire con i ritmi intestinali.

• Alimentazione disordinata: in estate si tende a mangiare in modo più frettoloso e meno equilibrato, magari saltando i pasti o privilegiando alimenti poveri di bre.

• Assunzione di farmaci: alcuni medicinali possono favorire la stitichezza, tra cui antiacidi a base di alluminio, antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici, diuretici (che “asciugano” le feci), integratori di ferro e supplementi di calcio.

• Presenza di alcune patologie: condizioni come ansia, depressione, ipotiroidismo, diabete, morbo di Parkinson o sindrome del colon irritabile possono accentuarsi con il caldo e contribuire al peggioramento della stipsi.

Cosa fare per evitare la stitichezza

Per favorire la regolarità intestinale nei mesi caldi, occorre prestare attenzione ad alcuni aspetti quotidiani, a partire dall’alimentazione.

• Fare una colazione abbondante e una cena leggera: al mattino l’intestino è più ricettivo e attivo, quindi una buona colazione stimola il transito. Alla sera, invece, è meglio puntare su pasti leggeri che favoriscano la digestione e un sonno ristoratore,

LE ORIGINI PSICOSOMATICHE: ANCHE L’ESTATE INFLUISCE

• La stipsi ha spesso anche una componente psicosomatica, in quanto può riflettere una difficoltà a “lasciar andare”, a esprimere le emozioni, o un eccessivo bisogno di controllo. Ma vediamo di capire meglio le cause.

• Ansia, stress, preoccupazioni o cambiamenti (soprattutto se inaspettati) possono rallentare il transito intestinale. In estate, complice il caldo che amplifica la stanchezza mentale e abbassa la soglia di tolleranza emotiva, queste tensioni interiori possono farsi sentire di più. E anche i cambi di ritmo, o la condivisione forzata degli spazi in vacanza, possono accentuare il blocco emotivo... e intestinale.

38- Curarsi MANGIANDO - Giugno - Luglio 2025

Tre regole semplici ed ef caci

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Mangia 2 prugne disidratate a digiuno

A metà mattina, come spuntino, le prugne disidratate possono essere utili, perché ricche di fibre solubili ed enzimi che stimolano dolcemente l’intestino senza irritarlo.

Consuma un cucchiaino di semi di chia tutti i giorni

Mettili a bagno in poca acqua la sera, lascia in ammollo per tutta

la notte e poi bevi tutto al mattino: il gel che si forma ha un effetto emolliente che facilita il transito intestinale.

Fai più movimento, anche in vacanza

Basta una passeggiata a passo sostenuto di 30 minuti al giorno per riattivare la motilità intestinale. Il caldo invita all’ozio, ma l’intestino ama il movimento!

oltre a far sopportare meglio il caldo, che di notte si può fare più intenso.

• Masticare bene: la digestione inizia in bocca. Masticare lentamente alleggerisce il lavoro dell’intestino, migliora l’assimilazione e previene la stipsi.

• Aumentare l’apporto di bre, soprattutto quelle solubili (presenti in frutta, verdura, legumi), che aiutano a trattenere acqua nelle feci, rendendole più morbide e facili da espellere. L’ideale sarebbe consumare almeno 250-300g di frutta e 600-750g di verdura al giorno. Sono utili anche le insolubili, contenute nei cereali integrali e nei loro derivati, che aumentano il volume delle feci e stimolano la peristalsi intestinale.

• Favorire il consumo di alimenti fermentati e probiotici naturali: yogurt, ke r, crauti non pastorizzati, miso o tempeh sono ricchi di fermenti lattici vivi utili per riequilibrare la ora intestinale, spesso alterata da stress, alimentazione disordinata o uso di farmaci. Una ora batterica sana è fondamentale per un transito intestinale regolare, anche in estate.

• Bere molta acqua: l’idratazione è fondamentale per un intestino sano. Nei mesi estivi, il fabbisogno quotidiano può arrivare a 2,5-3 litri al giorno, soprattutto se si suda molto o si pratica attività sica.

LASSATIVI? SÌ MA NON TROPPI

I lassativi possono essere utili, ma non devono diventare un’abitudine. L’uso prolungato o eccessivo può infatti provocare un effetto paradossale: l’intestino, stimolato artificialmente, finisce per “impigrirsi” e perde la sua naturale motilità. Il consiglio? Usali per periodi non troppo lunghi, abbinandoli sempre alle corrette indicazioni alimentari e di stile di vita.

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I frullati naturali che sal

Sono fatti con frutta e verdure che abbassano colesterolo e tri

Quando il caldo si fa sentire, il corpo chiede leggerezza, freschezza e idratazione. Ecco perché frullati e smoothie diventano protagonisti dell’estate. Preparati con frutta e verdura di stagione, sono una vera e propria carica di nutrienti: vitamine, sali minerali, antiossidanti e bre che rigenerano l’organismo, rinforzano le difese e aiutano a depurarsi, oltre a ridurre colesterolo e grasso accumulato nell’area addominale, proteggendo cuore e linea.

Uno al giorno ti dà la carica

Bere un frullato al giorno è un’abitudine facile da adottare e ricca di benefici. Basta un frullatore

e qualche ingrediente fresco per ottenere in pochi minuti una bevanda saziante, digeribile e completamente naturale. Scegliendo tra frutta e verdure di stagione, scoprirai che ogni combinazione ha il suo sapore unico e una specifica funzione bene ca. E aggiungendo menta fresca, zenzero, limone o altri ingredienti individuati tra erbe e spezie che più ti piacciono, potrai potenziare anche le proprietà depurative e digestive della preparazione. I frullati, a differenza degli

ECCO LE BASI

Non solo acqua: per rendere i tuoi frullati ancora più leggeri, scopri cosa usare come base.

• Bevanda di avena: naturalmente dolce, senza zuccheri aggiunti, è ricca di betaglucani, bre anticolesterolo e sazianti.

• Latte di mandorla: è remineralizzante e perfetto con i frutti rossi.

• Acqua di cocco: è super idratante e ricca di potassio.

• Tè verde: è antiossidante e bruciagrassi.

54- Curarsi MANGIANDO - Giugno - Luglio 2025

vano cuore e linea

gliceridi elevati, riducendo anche l'adipe sul girovita

estratti e delle centrifughe, mantengono intatto il contenuto di fibre, soprattutto quelle solubili, che favoriscono il transito intestinale e modulano l’assorbimento degli zuccheri. Inoltre saziano a lungo senza appesantire, aiutando a controllare la fame nervosa. Possono essere consumati a colazione, come spuntino, o persino come sostituto di un pasto leggero se arricchiti con un cucchiaio di occhi d’avena, yogurt o semi oleosi.

Rispetta i ritmi della natura

Come accennato, l’ideale è scegliere ingredienti di stagione, più ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti. Per garantire all’organismo un apporto completo di nutrienti essenziali, è importante variare spesso sia gli ingredienti vegetali sia la base liquida dei frullati. E per renderli ancora più dissetanti, soprattutto nelle giornate più calde, si può usare ghiaccio tritato, acqua fresca o latte vegetale (di avena, mandorla o cocco), preferibilmente senza zuccheri aggiunti. Così, ogni bicchiere diventa un piccolo gesto di cura per sé: semplice, gustoso e naturale. Ma i bene ci del consumo di queste preparazioni non niscono qui. Scopriamoli insieme nelle prossime pagine.

BREVE GUIDA ALLA SCELTA DEGLI INGREDIENTI

Ogni frutto e ogni ortaggio porta con sé benefici specifici. Ecco i più utili per i tuoi frullati “bruciagrassi” e depurativi.

• ALBICOCCHE: stimolano l’intestino e sono fonti di betacarotene.

• CAROTE: ottime per il fegato, sono dolci e nutrienti.

• CETRIOLO: altamente idratante, aiuta a sgonfiare e purificare.

• CILIEGIE: sono drenanti, diuretiche e anti colesterolo.

• FRUTTI DI BOSCO (mirtilli, more, lamponi, fragoline e ribes): antiossidanti, proteggono i capillari e regolano la glicemia nel sangue.

• MELA VERDE: contiene vitamina C, utile contro il colesterolo cattivo. Ottima anche la rossa perché la sua buccia contiene piruvato snellente.

• MENTA: rinfrescante e digestiva, dà brio al gusto.

• PERE: con fibre solubili, saziano e fanno assorbire meno grassi.

• PESCHE: dolci e dissetanti, stimolano la regolarità intestinale.

• SEDANO: diuretico naturale, è povero di calorie ma ricco di minerali.

• SPINACINI: ricchi di clorofilla, sono antiossidanti.

• ZENZERO E PEPE NERO: stimolano la diuresi e il metabolismo.

L’ideale è combinare 2-3 ingredienti per volta, per bilanciare gusto e proprietà. E per un effetto saziante, aggiungi ½ cucchiaino di semi di chia.

Indice delle ricette

bbronzarsi senza eritema

Insalata di riso al melone e lime

Straccetti di vitello con insalata

Insalata di salmone colorata

Insalata di legumi e pomodorini

Fegato grasso. Prevenirlo e curarlo a tavola

29. Fusilli di lenticchie alla salvia

30. Pesce spada al limone e menta

31. Pollo ai peperoni

32. Pennette al sapore di mare

33. Risotto ai mirtilli

34. Schiacciatine con verdure

35. Torta di mele

Stitichezza: come evitarla anche d’estate

41. Bavette con verdure al curry

42. Risotto con prugne e pollo

43. Pesce spada al pomodoro e prezzemolo

La dieta antiage che fa bene a tutte le età

50. Antipasto di acciughe marinate

50. Orecchiette agli spinaci

51. Palline di cioccolato e cocco

Curarsi MANGIANDO - Giugno - Luglio 2025

I frullati naturali che salvano cuore e linea

56. Frullato detox

57. Frullato salva arterie

57. Frullato alla vitamina C

57. Frullato ai polifenoli

58. Frullato saziante

59. Frullato toni cante

59. Frullato diuretico

59. Frullato antipancia

Dolore alle cervicali

65. Orzo con verdure

66. Salmone con ananas e limone

67. Sedanini al tonno

Orto in casa: coltiva i pomodori

71. Pomodori ripieni all’uovo

72. Merluzzo al succo di pomodoro

72. Polpette di vitello al sugo

73. Parmigiana di zucchine

Le ricette light che saziano e rivitalizzano

76. Frittelle all’erba cipollina

77. Tartine saporite con avocado e acciughe

78. Rotolini al riso e pinoli

79. Fusilli alla ricotta e peperoncino

80. Gnocchi al burro chiari cato e salvia

81. Tortiglioni alla Norma

82. Spaghetti con le cozze

83. Insalata di quinoa con verdure

84. Risotto al ginepro

85. Spaghetti rucola e pomodoro

86. Involtini con farcitura di avocado e carote

87. Salmone e insalata

88. Polpettine vegetariane speziate

89. Frittata con zucchine e spinaci

90. Spiedini di tacchino e verdure

91. Mix di verdure saporite

92. Zucchine e datterini

93. Insalata di mango e pomodori

94. Pesche grigliate

95. Mousse di yogurt e ciliegie

97- Curarsi MANGIANDO - Giugno - Luglio 2025
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