I funghi medicinali che ti curano

Page 1

Gli antichi pensavano che i funghi avessero dei poteri magici; la scienza moderna ha dimostrato che contengono principi attivi molto efficaci per proteggere la nostra salute. Oltre ad apportare importanti sostanze nutritive, i funghi potenziano il nostro sistema immunitario e ci forniscono le “armi” per difenderci da malattie anche molto gravi. Ci aiutano a prevenire l’aterosclerosi, il diabete, l’obesità e l’infarto. Servono a combattere l’invecchiamento e i danni dei radicali liberi. In questo volume tutti i consigli per sfruttare pienamente le loro proprietà e una serie di ricette per gustarne anche il sapore.

Edizioni Riza - Via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it

RIZA

I funghi medicinali

che ti curano Sono l’antiage più efficace, riducono i grassi e gli zuccheri nel sangue. Ecco come usarli bene

Shiitake

Regola il colesterolo

Coprinus

Ganoderma

Combatte il diabete

È il fungo della longevità

RIZA

Molti funghi sono dotati di notevoli proprietà terapeutiche: nel libro elenchiamo quelli più utili per la salute, descriviamo le loro caratteristiche e spieghiamo come usarli nel modo migliore.

I funghi medicinali che ti curano

RIZA

Pleueroil tfeugsato

Protegg

Auriceul’ilanfariarto Previen

Maitake

Fa dimagrire



I funghi medicinali

che ti curano Sono l’antiage piÚ efficace, riducono i grassi e gli zuccheri nel sangue. Ecco come usarli bene

RIZA


I funghi medicinali che ti curano Editing: Giuseppe Maffeis Copertina: Roberta Marcante Foto: 123rf, Fotolia © 2015 Edizioni Riza S.p.A. via Luigi Anelli, 1 - 20122 Milano - www.riza.it Tutti i diritti riservati. Questo libro è protetto da copyright ©. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, contenuta in un sistema di recupero o trasmessa in ogni forma e con ogni mezzo elettronico, meccanico, di fotocopia, incisione o altrimenti senza il permesso scritto dell’editore. Le informazioni contenute nella presente pubblicazione sono a scopo informativo e divulgativo: pertanto non intendono sostituire, in alcun caso, il consiglio del medico di fiducia.


Sommario

• I funghi: caratteristiche e proprietà • Agaricus: rimedio giunto dal Brasile • Auricularia: previene infarto e ictus • Coprinus: abbassa la glicemia • Cordyceps: una fonte di giovinezza • Coriolus: usato contro i tumori • Ganoderma: l’elisir di lunga vita • Hericium: uno scudo per lo stomaco • Maitake: riduce i grassi e il colesterolo • Pleurotus: “fluidifica” il sangue • Polyporus: disintossicante e diuretico • Shiitake: combatte virus e batteri • Come gustare i funghi medicinali



I funghi: caratteristiche e proprietĂ

Da sempre considerati creature magiche o misteriose, i funghi costituiscono un regno a sĂŠ, con caratteri particolari. Sono anche dotati di notevoli capacitĂ curative: vediamo quali sono.


Né piante né animali: sono un regno a parte

I

funghi sono presenti praticamente ovunque sul nostro pianeta. Quasi un quarto della biomassa terrestre è composto da questi organismi, che crescono dappertutto, fino a 8.000 metri di altezza, evitando soltanto l’area delle calotte polari. Le specie di funghi sono un milione e mezzo circa, di cui solo il 10% circa è commestibile. Alcuni funghi si possono distinguere a occhio nudo, altri invece sono di dimensioni piccolissime. Alcuni sono nocivi, altri invece sono dotati di notevoli proprietà curative e di essi parleremo in particolare in questo libro. Vi sono poi le varietà che si usano unicamente a scopo culinario. I funghi costituiscono un vero “enigma” perché condividono alcune caratteristiche dei vegetali e alcune degli animali, senza essere né l’uno né l’altro. I funghi infatti sono organismi viventi molto particolari, tanto che sono stati inseriti in un regno a parte, chiamato appunto regno dei funghi o dei miceti. Ma non solo. Essi sono anche l’anello di congiunzione tra il mondo minerale e quello vegetale perché riescono ad assorbire gli elementi minerali anche dalle strutture rocciose, inserendoli nel ciclo della vita.

Si nutrono assimilando dall’ambiente - Non possiedono radici, non hanno foglie e neppure fiori, ma la differenza fondamentale rispetto alle piante sta nel modo in cui questi organismi si nutrono. Da un punto di vista evolutivo, i funghi sono più vicini agli animali che alle piante. Come gli animali,

8


I funghi: caratteristiche e proprietà

infatti, non hanno clorofilla non operano la fotosintesi clorofilliana: non sono cioè capaci di sintetizzare da sé le sostanze di cui debbono nutrirsi e si limitano ad assorbirle dall’ambiente. In questo sono simili appunto agli animali e all’uomo, che si nutrono di materiali organici piante o animali. Le pareti delle loro cellule anziché di cellulosa, come quelle delle piante, sono composte di chitina, una sostanza che si trova anche nell’esoscheletro di alcuni insetti e crostacei. Inoltre i funghi, anziché amido, proprio dei vegetali, contengono glicogeno, tipico del regno animale.

Riciclano e depurano - I funghi trasformano i residui organici in materiale commestibile per piante e animali. Entrano nel processo di decomposizione, disgregando le materie morte e trasformandole in qualcos’altro. Al contrario delle piante, che assemblano molecole da composti semplici per trasformarli in forme complesse, i funghi disgregano i composti complessi. I funghi digeriscono sostanze già pronte dal terreno, ricavandole dai materiali in decomposizione che si trovano nel sostrato su cui crescono. In questo modo, le reimmettono ancora nel ciclo vitale e le rendono nuovamente disponibili per gli animali e per le piante. Questi organismi racchiudono in sé un importante potere di trasformazione e rigenerazione. Rendono fertile il terreno in maniera del tutto naturale e hanno anche la capacità di purificarlo dalle scorie nocive. Perciò vengono talvolta utilizzati nelle aree inquinate.

Vivono a spese degli altri Dal momento che possono disgregare ma non sintetizzare da sé le sostanze di cui si nutrono, i funghi devono vivere vicini

9


alla propria fonte di cibo. Questa può essere, a seconda delle specie o dell’opportunità, un organismo vivente (funghi parassiti), una sostanza organica morta (funghi saprofiti) oppure un vegetale con il quale vivono in un rapporto di mutuo scambio (funghi simbionti).

I funghi parassiti - I funghi possono crescere su organismi vivi, alimentandosi a loro spese e spesso provocandone la morte. È il caso, per esempio, dei funghi che crescono sugli alberi, nei punti danneggiati da tagli, nelle cavità o nei punti colpiti da malattie. Alcuni funghi parassitari sono molto usati nella medicina tradizionale cinese e sono tra quelli più noti e sfruttati per le loro virtù terapeutiche, come per esempio il Cordyceps sinensis, ma anche l’Auricularia, la Grifola frondosa e la Flammulina velutipes.

10


I funghi: caratteristiche e proprietà

I funghi decompositori - Alcuni funghi possono adottare più di una modalità di sopravvivenza. Vi sono infatti specie di funghi che si sviluppano come parassiti e, quando l’organismo ospite muore, diventano saprofiti e ne consumano ogni traccia. I funghi riescono a scomporre praticamente qualsiasi sostanza organica. L’Hermodendrum resinae - ad esempio - riesce a distruggere persino il cherosene! Proprio per questo, infatti, si parla di loro anche come di “signori della vita”, perché trasformano le cose morte in nutrienti e le introducono di nuovo nel circolo vitale, impedendo che gli organismi morti si accumulino nell’ambiente.

I funghi simbionti - Funghi e piante, in molti casi, vivono in simbiosi, cioè in associazione stretta e tale che entrambi traggano vantaggio dalla convivenza. In molti casi, infatti, i funghi sono indispensabili alla crescita delle piante perché disgregano per loro i nutrienti che, altrimenti, non potrebbero assorbire. Questi organismi (chiamati micorrize) vivono proprio tra le radici dei vegetali, rendendo utilizzabili alcune sostanze dalla pianta e ricevendone altre a loro volta. Ma non solo. La micorriza si comporta anche come un vero e proprio sistema radicale secondario, giungendo a profondità e scovando sostanze nutrienti che le radici della pianta non potrebbero raggiungere. Talvolta la simbiosi è vitale per la pianta ospite. È il caso, per esempio, dell’orchidea, i cui semi non possono germogliare se non in presenza di un fungo specifico, la Neottia nidus-avis. Anche la temibile Amanita falloide è un noto caso di fungo simbionte. Essa, infatti, vive in simbiosi sia con conifere che con latifoglie, proprio come il fungo porcino (Boletus edulis), di cui molto spesso condivide l’habitat, tanto da essere soprannominata la “spia dei porcini”.

11


082-095 FUNGHI-Ganoderma.indd 82

09/03/15 17:29


Ganoderma: l’elisir di lunga vita

• Nome scientifico: Ganoderma lucidum • Nome giapponese: Reishi • Nome cinese: Ling zhi

082-095 FUNGHI-Ganoderma.indd 83

09/03/15 17:29


Il fungo della longevità

I

l reishi, chiamato in botanica Ganoderma lucidum, è un fungo solitamente rosso che cresce sui tronchi marcescenti, ed è dotato di proprietà così straordinarie da essere spesso definito il re della medicina erboristica. È infatti considerato una tra le 10 medicinali naturali più efficaci in assoluto. Fra tutti i funghi è probabilmente quello con gli effetti benefici più marcati sul sistema immunitario ed esercita in particolare una potente azione antivirale e antitumorale. Ma non solo. Il reishi si usa con successo per prevenire e trattare le malattie cardiovascolari, protegge il fegato e ha anche proprietà afrodisiache. Le sue carni sono troppo coriacee e quindi non sono adatte al consumo alimentare ma, in compenso, hanno effetti cosmetici antiage, e si possono sfruttare per ottenere una pelle tonica e dall’aspetto giovanile.

Un cappello color lacca Il reishi cresce nelle zone boscose e ricche di umidità, sui tronchi marcescenti o morti delle piante latifoglie, soprattutto querce e castagni, ma anche sulle radici interrate. È dunque sia un fungo parassita e che un saprofita, che spunta ogni anno nella tarda primavera. In passato era così raro che uno dei suoi nomi giapponesi è “fungo fantasma”: in Giappone, infatti, cresceva soprattutto sul legno di susini centenari ed era molto difficile da trovare. Il suo cappello ha la forma di un rene o di ostrica, costituito da creste sporgenti e concentriche. La superficie è laccata color rosso acceso o porpora. Negli esemplari più vecchi, invece, il colore tende a ingrigire e a

84

082-095 FUNGHI-Ganoderma.indd 84

09/03/15 17:29


Ganoderma: l’elisir di lunga vita

spegnersi. In Cina è classificato in base ai colori, che possono essere rosso, bianco, blu, nero, giallo o rosso porpora. Secondo i diversi colori il fungo ha uno specifico sapore e differenti proprietà benefiche. La varietà rossa è quella tradizionalmente considerata più efficace per la salute. Sulla pagina inferiore del cappello del fungo si trovano dei tubuli e dei pori di colore bianco, che diventano più scuri quando è maturo. Il gambo è decentrato rispetto al cappello, anch’esso è laccato e ha un colore marrone scuro. Le carni di questo fungo sono legnose e quindi non commestibili, ma proprio per questo, una volta raccolto, il reishi si può conservare senza deteriorarsi per molti anni; anche se il colore si scurisce, la forma rimane identica e si dimostra quindi adatto per le composizioni ornamentali.

85

082-095 FUNGHI-Ganoderma.indd 85

09/03/15 17:29


Il fungo dei mille anni In Cina e Giappone il reishi è tenuto in tale considerazione da essere trattato quasi con devozione. Il suo nome cinese è “Ling zhi”, dal significato di “pianta dello spirito”. Reishi è invece il nome giapponese. La denominazione scientifica latina si rifà alle caratteristiche morfologiche; infatti Ganoderma lucidum significa letteralmente “dalla lucida scorza brillante”. È noto anche come “fungo dei mille anni” perché si credeva che il suo consumo aiutasse a vivere più a lungo. Secondo quanto racconta una leggenda, i sacerdoti taoisti usavano il reishi nella preparazione di alcuni medicamenti per assicurare longevità, e addirittura eterna giovinezza. Un’altra curiosa leggenda cinese racconta che alcune migliaia di anni fa l’imperatore fece allestire una flotta di navi con 300 uomini valorosi e altrettante bellissime donne e la spedì verso Oriente alla ricerca del fungo. Una tempesta però fece affondare le navi e i naufraghi che si salvarono giunsero su un’isola e fondarono un paese nuovo, il Giappone.

La sua immagine porta fortuna - Questo fungo dall’aspetto inconfondibile è molto presente nell’immaginario orientale e compare spesso nelle arti figurative, in particolare in Cina. L’immagine del reishi è tuttora infatti considerata una specie di portafortuna e garanzia di lunga vita, e fin dall’antichità si trovava molto frequentemente nelle residenze imperiali: pare per esempio fosse incisa o dipinta sugli oggetti cerimoniali e ricamata sulle vesti dell’imperatore. Molti disegni, arazzi, dipinti o gioielli di giada ritraggono il reishi e questo fungo spesso compare nell’iconografia di Kuan Yin, la dea della compassione e della guarigione. Una notissima fiaba cinese, poi, racconta di una donna serpente che, tra molte peripezie, compie un lungo viaggio per

86

082-095 FUNGHI-Ganoderma.indd 86

09/03/15 17:29


Ganoderma: l’elisir di lunga vita

recuperare la sola medicina in grado di riportare in vita il marito. Si dice che questo medicamento fosse proprio il ganoderma, rarissimo e potente. Il folklore, poi, assicura che la raccolta del ganoderma è pericolosa perché questo fungo, che del resto avrebbe doti “cacciaspiriti”, è sempre custodito da una feroce tigre e da un serpente velenoso. In Giappone, infine, era considerato tanto prezioso da essere portato in dote dalle giovani spose

Fondamentale nella medicina cinese L’utilizzo del reishi nella medicina tradizionale orientale risale ad almeno 4.000 anni fa. Nel celebre trattato medicinale il “Classico sulle radici di erbe del contadino divino”, che risale al terzo secolo a.C., tra 356

87

082-095 FUNGHI-Ganoderma.indd 87

09/03/15 17:29


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.