

UNA MISTERIOSA SCOMPARSA
Questa mattina la professoressa Indiana Fox è veramente molto in ritardo. Il preside Tiger e gli studenti sono davvero preoccupati. Hanno provato a contattarla al cellulare, ma risulta non raggiungibile.
All’improvviso, entra ansimante nell’aula il suo fedele assistente Nigel Rabbit…
LA PROFESSORESSA È SCOMPARSA!

MA FACCIAMO UN PASSO INDIETRO…
La professoressa Indiana Fox insegna nella scuola più prestigiosa di TrickCity. Spesso arriva a lezione in ritardo, perché si dedica giorno e notte alla ricerca di antichi tesori.
Gli studenti seguono le sue lezioni con molto interesse, perché la prof. insegna molti trucchi e strategie utili a memorizzare informazioni e a risolvere problemi di ogni tipo.
E RICORDATEVI: L’ALLENAMENTO È TUTTO!
La notizia sconvolge i presenti e subito si crea una grande confusione.
Il preside decide di sospendere le lezioni e, prima di tornare alla sua infinita pila di scartoffie, raccomanda a Nigel di tenerlo aggiornato sugli sviluppi di questa strana vicenda.

«L’ALLENAMENTO È TUTTO!» ripete in continuazione la prof., e accompagna questo suo motto con la storiella di una volpe che persevera, giorno dopo giorno, a dispetto dei suoi limiti, nell’intento di raggiungere il grappolo d’uva che desidera tanto.
AIUTO!!
… E ORA TORNIAMO A NOI!
Alcuni studenti molto intraprendenti si avvicinano a Nigel: vogliono aiutarlo a ritrovare la prof. e sono pronti a mettersi in gioco e a rischiare per questa avventura. Nigel accetta l’offerta ritenendo che il contributo di ognuno sia molto importante e utile all’indagine.

… ANALIZZIAMO I FATTI!
Ed eccoci nello studio della prof.! Prima di tutto partiamo dalla ricostruzione dei fatti e delle sue ultime scoperte… Mentre ispezioniamo a fondo lo studio, Nigel ci spiega che la prof. stava raccogliendo informazioni sull’antica Setta degli Ipponici, un misterioso gruppo di cavalieri…
QUESTI CAVALIERI UN TEMPO ERANO FAMOSI PER ESSERE MOLTO COLTI E PER AVERE CONOSCENZE SUI METODI DI STUDIO. IL LORO CAPO, IL MAESTRO IPPUS POPOTAMUS, INVENTÒ NUMEROSI
IPPOTRUCCHI, OSSIA
DEGLI INSEGNAMENTI
CHE AIUTANO A RISOLVERE OGNI PROBLEMA.
CONTA PURE SU DI NOI, NIGEL!
Vuoi far parte anche tu della nostra SQUADRA e aiutarci a ritrovare la prof.? Sì? CHE LE INDAGINI ABBIANO INIZIO!

Nigel aggiunge anche che gli Ipponici, nel corso dei secoli, si sono divertiti a nascondere tesori e a inventare PROVE ED ENIGMI per sfidare le future generazioni. La prof., incuriosita da questa setta, era così diventata una delle più abili CACCIATRICI DI TESORI del mondo. Vediamo a quale missione stava partecipando, risolviamo le prove degli Ipponici e troviamo la prof.!

TRACCE SOSPETTE
Recentemente, la prof. aveva rivelato a Nigel di essere entrata in possesso di un’antica copia del libro L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson, appartenuta a un membro degli Ipponici. Al suo interno aveva trovato una strana mappa che sembrava indicare la nuova collocazione del tesoro del Capitano Flint. Cercando indizi nello studio, Nigel si accorge che il piano della scrivania è graffiato... Quei solchi lunghi e profondi indicano con certezza il passaggio di Talon Lynx, eterno rivale della prof. Fox.
C’È LO ZAMPINO
DI QUEL FURFANTE DI TALON LYNX…

METTIAMOCI AL LAVORO!
Guarda attentamente l’immagine dello studio della professoressa Fox e trova questi 5 oggetti che saranno utilizzati nelle future sfide.
QUI
LA MAPPA DELL’ISOLA

Dopo aver guardato la mappa, il gruppo decide di prendere in affitto una barca per raggiungere l’isola. È sicuramente un’ottima
idea, peccato che nessuno conosca il numero di telefono del noleggio! Nigel si siede sconfortato sulla poltrona… finché esclama:
BENISSIMO!
GRAZIE A VOI ORA
ABBIAMO TUTTO
QUELLO CHE CI SERVE!
INTANTO PRENDIAMO
LA MAPPA…
AH! RICORDIAMOCI
ANCHE DEL TACCUINO
CON GLI APPUNTI DELLA
PROF.: SICURAMENTE
CONTIENE SPUNTI
INTERESSANTI PER LA NOSTRA RICERCA…
DOBBIAMO
USARE L’IPPOTRUCCO
DELLO SBLOCCO: «QUANDO
SEI FERMO, FAI UN PASSO
INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI»

E tu hai capito cosa dobbiamo fare?

Restare immobili in questa pagina: prima o poi qualcuno ci aiuterà. Andare subito alla pagina seguente e cercare un indizio utile.
Tornare indietro (nello studio della prof.) per cercare un indizio utile.
Hai trovato il numero di telefono? Allora scrivilo qui sotto e andiamo avanti!
Noleggio barche da Gigi: Tel.
012 543 679

Ma vediamo se troviamo qualcosa di interessante nel taccuino…

IPPOTRUCCO DELLO SBLOCCO
Sono molte le situazioni in cui puoi ritrovarti bloccato: scelte che ti portano fuori strada, mancanza di idee, lezioni noiose, problemi che sembrano irrisolvibili o esercizi difficili.
Ricordati allora l’ippotrucco dello sblocco:
QUANDO SEI FERMO, FAI UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO IN AVANTI.
Tornare indietro significa elaborare una nuova idea e magari recuperare, in un secondo tempo, anche l’idea vecchia; significa ricominciare utilizzando un’altra strategia o modificando qualche passaggio; significa ristudiare le cose che risultano poco chiare o ripercorrere in modo critico i passi svolti; significa trovare il modo di apprezzare o farsi coinvolgere nelle cose che risultano noiose. Ricordati di non avere fretta di «buttare via» quello che hai fatto prima di bloccarti, perché può sempre tornarti utile.
Le idee, le strategie e gli errori sono sempre materiale riciclabile.
Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO DELLO SBLOCCO, stacca la MAPPA che trovi al centro del libro, cerca il punto in cui dobbiamo approdare con la barca e segnalo con una «X»!
Approdato nel punto indicato dalla mappa, il gruppo si trova davanti a 6 statue di legno tutte raffiguranti la stessa immagine di un ragazzino. Nigel spiega che si tratta del giovane Jim Hawkins, il protagonista del romanzo L’Isola del Tesoro. Ai piedi delle statue, su un vecchio e malandato cartello, notano questa frase: «Sembrano tutte uguali, ma in realtà solo 2 statue sono perfettamente identiche. Trovatele e segnatele con una X!»

Che procedura hai usato per esaminare le 6 STATUE?
Improvvisamente a Nigel vengono in mente le parole della prof.: «L’accurata osservazione di ogni elemento è molto importante e determinante per risolvere i problemi. A volte occorre fermarsi per procedere poi spediti nella giusta direzione!».
Terminata la riflessione, Nigel si accorge che le due statue perfettamente uguali hanno una fessura laterale in cui inserire delle monete. Si ricorda delle 2 monete d’oro prese dal piccolo baule recuperato nello studio della prof. Fox e le inserisce.

Ma vediamo se troviamo qualcosa di interessante nel taccuino…
È TUTTO CHIARO!
DOBBIAMO
INSERIRE NELLE
STATUE LE MONETE
D’ORO PRESE
DAL BAULE!

IPPOTRUCCO DELL’AZIONE
È molto importante organizzare lo studio con sistematicità, senza buttarsi immediatamente sulla lettura di tutto il testo o sullo svolgimento degli esercizi.
La preparazione e l’organizzazione servono, come serve del tempo per trovare il trucchetto più efficace per risolvere un problema.
Ricordati sempre dell’ippotrucco dell’azione:
QUANDO È IL MOMENTO
DI CORRERE, RALLENTA.
Non avere fretta! Non farti prendere dall’ansia, dalla smania di arrivare velocemente alla fine, ma cerca di usare tutto il tempo che ti serve. In questo modo hai la possibilità di creare innumerevoli collegamenti che arricchiranno il tuo bagaglio di conoscenze e renderanno più solida la memorizzazione.
Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO DELL’AZIONE, cerca sulla MAPPA il particolare che ti indica questa tappa e segnalo con una «X»!
Le 2 statue si aprono a metà e al loro interno si vedono 2 tavole con delle incisioni. La prima raffigura un pappagallo, la seconda riproduce le parti dello stesso animale in modo disordinato…

Osservando con attenzione le due tavole, si accorgono che nella seconda manca un pezzo! …Ma quale? Scopriamolo!

Quali strategie hai usato per scoprire cosa mancava?
Terminata questa prova, il gruppo procede nell’esplorazione dell’isola e, poco distante dalle statue di legno, scorge una grande roccia con delle incisioni di pesci. Nigel spiega che questa è una delle classiche sfide degli Ipponici…

Leggiamo nel taccuino della prof…
PER GLI IPPONICI
LA FLESSIBILITÀ E
L’AGILITÀ MENTALE
SONO SEMPRE STATE
ASPETTI IMPORTANTISSIMI
DA SVILUPPARE E DA
MANTENERE ALLENATI.
PER QUESTO HANNO
INVENTATO ENIGMI E SFIDE SEMPRE PIÙ DIFFICILI.
GLI STESSI IPPOTRUCCHI NON
SONO ALTRO CHE STRATEGIE E
INSEGNAMENTI ELABORATI PER RISOLVERE PROBLEMI!

IPPOTRUCCO DELL’ORDINE
Ci sono delle situazioni nelle quali si ottengono risultati migliori modificando l’ordine in cui si fanno le cose. Pensiamo ad esempio quando siamo bloccati sull’introduzione di un tema, sul primo esercizio, oppure quando abbiamo tante cose da studiare o memorizzare. Ricordati sempre dell’ippotrucco dell’ordine:
SE L’ORDINE NON AIUTA, CAMBIALO.
Si tratta di utilizzare un «ordine di convenienza», anziché quello usuale, per superare una difficoltà e facilitare lo svolgimento di un compito. Puoi, quindi, saltare l’introduzione e scriverla alla fine, partire dagli esercizi che sai fare meglio. Il segreto per rendere più efficace questo ippotrucco sta nell’affiancamento con un lavoro di mappatura delle cose già dette o da dire, degli errori, dei contenuti appresi o dei vari passaggi.
Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO DELL’ORDINE, cerca sulla MAPPA il particolare che ti indica questa tappa e segnalo con una «X»!
…ecco qui il graffito misterioso, ma ormai sappiamo come affrontarlo!
Tra le 6 immagini numerate, trova la figura che completa la serie.

Completate le sfide, il gruppo nota un portone intagliato nella roccia.
Tutti esultano: pensano di aver trovato un passaggio segreto per arrivare alla prof. e al tesoro!
Pulendo le ragnatele, notano una pergamena infilata in una fessura del portone… Sembra un enigma: ma come risolverlo?

Quali strategie hai usato per scoprire la figura mancante?

Vediamo se nel taccuino riusciamo a trovare qualche informazione utile a risolvere l’enigma e ad aprire il portone!

Il testo scritto nella pergamena è una pagina dell’ Isola del Tesoro… Leggiamo con attenzione e proviamo a inserire nello schema una sintesi, usando meno parole possibili.
IPPOTRUCCO DELLA SINTESI
Imparare a liberarsi di «quel di più non necessario» nei testi, nelle esposizioni orali o nei nostri lavori è una competenza molto importante da sviluppare che consente di rendere più efficace lo studio.
Dietro alle soluzioni creative, alle mappe o agli schemi c’è sempre una buona abilità di sintesi.
Ricordati l’ippotrucco della sintesi:
SINTETICITÀ E SEMPLICITÀ.
Le soluzioni più semplici si rivelano spesso le più efficaci!
Se devi scrivere un testo, sviluppare un’idea, elaborare un progetto, risolvere un problema o semplicemente rispondere a una domanda, cerca di non «complicarti la vita». Vai dritto al punto, senza perderti in dettagli inutili o complicate elaborazioni. Le cose che piacciono di più sono quelle semplici, ordinate e pulite.
Nella scrittura di testi evita frasi troppo lunghe, utilizza parole semplici, ma appropriate, frasi scorrevoli e senza giri di parole.

«Compagni!» gridò John «Io sono qui per trovare quel tesoro e non mi lascerò mettere nel sacco né da un uomo né dal diavolo. Non ho mai avuto paura di Flint da vivo e figuriamoci da fantasma. A meno di un quarto di miglio da qui, ci sono settecentomila sterline!». Nonostante il vigoroso discorso, non si vedeva segno di un risveglio di coraggio nei suoi seguaci: il terrore di trovarsi di fronte al fantasma di Flint era più forte di qualsiasi altra cosa.
John allora continuò: «Uno spirito? Sia pure», disse, «ma c’è qualcosa di ben poco chiaro in questa faccenda. Voi avete sentito un’eco. Ora, nessuno ha mai visto uno spirito con un’ombra. E allora, che bisogno avrebbe egli di un’eco? Vorrei saperlo. Questo non è certo naturale!».
Con grande sorpresa di tutti, dopo quest’ultima riflessione, i marinai rimasero molto sollevati.
I marinai dal timore di fronte
immobilizzati di trovarsi al fantasma ascoltano che li tranquillizza.
John

Quali strategie hai usato per scoprire le parole mancanti?
Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO DELLA SINTESI, cerca sulla mappa il particolare che ti indica questa tappa e segnalo con una «X»!
Il portone finalmente si apre, ma sul gruppo cala una profonda delusione… All’interno non c’è alcun tesoro e della prof. nemmeno l’ombra! Solo una grotta buia.
Il varco dal quale erano entrati si chiude all’improvviso alle loro spalle.
Ormai intrappolati, al centro della grotta scorgono un tavolo con una strana incisione e una pergamena…

Guardiamo bene l’incisione e proviamo a memorizzarla. Quando ci sentiremo pronti, potremo ridisegnarla sulla tavoletta di cera della prossima pagina.
«Osservate l’immagine per tutto il tempo necessario a memorizzarla, poi ridisegnatela sulla tavoletta di cera…».



Bene, è giunto di nuovo il momento di curiosare nel taccuino della prof.!
IPPOTRUCCO DELLA M È TA
Trovare la giusta motivazione è importante, ma è altrettanto essenziale impegnarsi e avere fiducia in se stessi.
Gli obiettivi che ci fissiamo devono essere definiti e precisi.
Quando non è ben chiaro il traguardo da raggiungere, rischiamo di perdere l’attenzione e la concentrazione. Ricordati l’ippotrucco della mèta:
PONITI UN LIMITE E PROVA A SUPERARLO.
Questo ippotrucco invita a definire con chiarezza una «mèta provvisoria» e a provare a superarla.
In pratica si tratta di stabilire e raggiungere obiettivi definiti, cercando un po’ alla volta di superarli.
Tra gli strumenti utili per raggiungere i nostri obiettivi c’è «l’autoregola», che significa stabilire una regola e imporsi di rispettarla.
Le regole ci obbligano a rimanere dentro determinati confini e a non perdere tempo, perché ci danno la direzione chiara di quello che dobbiamo raggiungere.
Le autoregole ci consentono di affrontare la situazione con disciplina e metodicità.
Quali strategie hai usato per ricostruire l’immagine?

Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO DELLA MÈTA, cerca sulla MAPPA il particolare che ti indica questa tappa e segnalo con una «X»!
Superata con successo anche questa sfida, ecco aprirsi una botola sopra le teste di Nigel e dei ragazzi. In alto si vedono alberi avvolti da liane che lasciano penetrare tra i loro rami qualche raggio di sole…
Cosa fare per raggiungere l’uscita? Osservando con attenzione le pareti scivolose della grotta alcuni studenti notano una strana scritta… Sembra un codice da decifrare!

Fantastico, decifrando l’ippotrucco base si è liberata una liana e il gruppo l’ha potuta utilizzare come fune per uscire dalla grotta… Ma leggiamo le indicazioni sul taccuino!
IPPOTRUCCO BASE
È importante non arrendersi mai, proprio come ha fatto Jim che, nel romanzo «L’isola del tesoro», è maturato e ha affrontato tutte le avversità!
SI LAVORA SODO, SI MIGLIORA, SI ECCELLE:
L’ALLENAMENTO È TUTTO.
Questo ippotrucco invita a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà e dai primi fallimenti. Per riuscire in un’impresa servono tempo, pazienza e allenamento. La memorizzazione rappresenta un campo per applicare e mettere alla prova i princìpi contenuti nell’ippotrucco base. La memoria, infatti, può essere potenziata attraverso l’impegno e la consapevolezza delle nostre possibilità di miglioramento.
MA CERTO!
QUESTO È
L’IPPOTRUCCO BASE, IL «CREDO» DEGLI
IPPONICI!
RECITIAMOLO A VOCE ALTA!

Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO BASE, cerca sulla MAPPA il particolare che ti indica questa tappa e segnalo con una «X»!
Per verificare che gli studenti abbiano appreso l’ippotrucco base, Nigel consegna a ciascuno di loro questa lista di parole.
Prova a memorizzarla anche tu, possibilmente nell’ordine proposto, poi coprila con un foglio bianco e trascrivi su un altro foglio le parole che ricordi.



CANE PORTA SPECCHIO MONETE SPAZZOLA

MARE CAVALLO QUADRATO BOTTIGLIA MAPPA

PESCE PENNA CERA LIBRO BARCA

LUNA ALBERO NASO CARTA SCUDO

Quante parole sei riuscito a ricordare?

Prova a ripetere l’esercizio finché non riesci a ricordare il maggior numero di parole per poi scriverle.

Quante volte hai ripetuto l’esercizio?


Quali strategie hai usato per memorizzare la lista di parole?

Mentre il gruppo attraversa la foresta in cerca di nuovi enigmi da risolvere, Nigel spiega che per gli Ipponici la memoria e i trucchi per ricordare le informazioni erano fondamentali. Una strategia utilizzata di frequente era quella delle immagini-gancio. Vediamo cosa scrive a tal proposito la prof. nel suo taccuino.
STRATEGIA PER LA MEMORIZZAZIONE
Le immagini-gancio
Esistono numerose tecniche che permettono di memorizzare le informazioni. Alla base di queste tecniche c’è la capacità di tradurre le informazioni in parole-chiave o immagini-gancio.
Per farlo bene, si consiglia di tenere sempre presente questi princìpi:
• ogni immagine deve essere visualizzata con estrema chiarezza;
• l’associazione è più forte se è collegata a elementi che provocano emozioni;
• l’immagine è più efficace se si riferisce a una scena in movimento, piuttosto che a una scena ferma, immobile;
• più assurda e bizzarra è un’associazione, più funzionerà.
Ad esempio, per ricordare la pronuncia e il significato del verbo inglese «(to) run», posso trasformare l’informazione nell’immagine di una rana che corre.

Per tenere le menti occupate e non lasciarsi vincere dalla stanchezza della dura missione, il gruppo decide di provare a risolvere alcune piccole sfide che la prof. ha annotato nel suo taccuino…
ALLENIAMOCI CON LE IMMAGINI-GANCIO
È possibile facilitare la memorizzazione di una parola mettendo insieme più immagini.
Scopri quale giorno della settimana manca per finire la sequenza e inventa anche tu un piccolo rebus che possa facilitare la memorizzazione del giorno misterioso.


EDÌ LUNEDÌ






Dopo qualche ora di cammino, il gruppo raggiunge un prato con un bel laghetto alimentato dalle fresche acque di una cascata impetuosa: quello è il posto adatto per recuperare le forze!
Mentre gli studenti mangiano e bevono dell’acqua fresca, Nigel sfoglia il taccuino della prof. e trova un altro ippotrucco molto interessante...


GIOVEDÌ SABATO MARTEDÌ

ATO ENICA


È una soluzione che può aiutarti anche con le PAROLE SPECIFICHE

delle scienze o di altre lingue.

DÌ COLEDÌ

Questo ippotrucco si rivela subito molto utile per il gruppo! Vicino a un albero, Nigel nota dei mucchietti di pietre focaie: sicuramente saranno d’aiuto nelle prossime sfide! Non c’è più molto tempo, quindi Nigel chiede ai ragazzi di raccogliere i gruppetti di pietre con le quantità maggiori.
IPPOTRUCCO DELLA SEMPLIFICAZIONE
Per metterlo in pratica, basta memorizzare uno dei concetti e arrivare all’altro per esclusione:
QUANDO SONO DUE, RIDUCI A UNO.
Prendiamo ad esempio il concetto di «maggiore» e «minore». Come prima cosa scegliamone uno, per esempio «maggiore», e cerchiamo di memorizzarne il simbolo: per esclusione, l’altro simbolo indicherà il «minore».
Come ulteriore rinforzo possiamo utilizzare anche la tecnica dell’immagine-gancio: la bocca aperta di un grosso pesce punta sempre verso il numero o la quantità «maggiore».
Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO DELLA SEMPLIFICAZIONE, cerca sulla MAPPA il particolare che ti indica questa tappa e segnalo con una «X»!

Aiutali, cerchiando solo i gruppi in cui il simbolo «maggiore» è utilizzato correttamente!
Ottimo, pietre raccolte! Nigel chiede un ulteriore sforzo ai suoi ragazzi… L’ippotrucco della semplificazione è fondamentale, quindi è bene che tutti lo abbiano capito.
Sottopone quindi al gruppo altre due prove. Ecco la prima.
Completa le parti mancanti usando l’ippotrucco della semplificazione.

Sempre più difficile! Utilizzando l’ippotrucco della semplificazione, trova gli errori presenti sul foglietto.
> 1 1 5 4 3 6 9 6 1 3 10

Quali STRATEGIE hai usato per risolvere le sfide sul corretto utilizzo dei simboli «maggiore» e «minore»?
Terminato l’addestramento con i simboli «maggiore» e «minore», è giunto il momento di proseguire con le ricerche. Davanti ai ragazzi si aprono tanti sentieri… Quale sarà quello giusto?
Becky, una ragazza in testa al gruppo, nota che sui tronchi di alcuni alberi ci sono degli strani segni…
La prof. dev’essere passata di qui, lasciando delle tracce per farsi trovare!

Colto da un improvviso entusiasmo, Nigel prende il taccuino della prof. e mostra questa pagina ai ragazzi…

STRATEGIA PER LA MEMORIZZAZIONE:
IL SEGRETO DEL VENTAGLIO
Gli Ipponici utilizzavano l’immagine-gancio del ventaglio per distinguere gli angoli «concavi» da quelli «convessi».
Loro infatti memorizzavano solo uno dei 2 concetti, imparando l’altro per esclusione, come si può notare da questi antichi disegni…
Quindi il ventaglio trovato nello studio della prof. in realtà è un’immaginegancio usata dagli Ipponici!
Ma ecco che Sam ha un’idea per aiutare i compagni a ricordare meglio il concetto…

Proprio una grandissima intuizione! Ora al gruppo non resta altro che seguire il sentiero indicato dagli alberi con l’incisione richiesta…
Indichiamoli con una «X»!
COSÌ È PIÙ SEMPLICE!
SE IMMAGINIAMO IL VERTICE
DELL’ANGOLO CONCAVO COME LA PRESA IN CUI È INSERITO UN CAVO, RIUSCIAMO A RICORDARCI CHE QUELLO È UN ANGOLO CON-CAVO!

Quali STRATEGIE hai usato per individuare i simboli corretti sugli alberi?

Raggiunta finalmente una radura, i ragazzi si trovano di fronte a un forte abbandonato. Sicuramente, al suo interno, il gruppo dovrà affrontare nuove sfide. Nigel coglie l’occasione per spiegare un altro ippotrucco a cui il gruppo potrà ricorrere per superare le prossime prove…
RICORDATEVI:
IL PROBLEMA NON
È «IL PROBLEMA»!
Ecco cosa scrive in proposito la prof. nel suo taccuino…

IPPOTRUCCO DELLA PERCEZIONE
Un problema deve essere affrontato come un’occasione per diventare più bravi e più forti. Non va pensato come un guaio da risolvere il più rapidamente possibile.
La vita ti pone degli ostacoli, ma sei tu che ti poni i limiti!
Ricordati l’ippotrucco della percezione:
IL PROBLEMA NON È «IL PROBLEMA»: IL PROBLEMA
È «SE DIVENTA» UN PROBLEMA.
Per utilizzare questo ippotrucco è fondamentale guardare al problema come a un’opportunità. Per prima cosa è necessario definire con chiarezza il problema da risolvere e porsi delle DOMANDE che ci aiutano a esplorarlo e a risolverlo. Le domande sono uno strumento potente, una guida che ci aiuta a chiarire gli aspetti importanti della situazione, ad avere più consapevolezza e a restringere il campo delle alternative tra cui scegliere. Anche per studiare con efficacia un testo puoi utilizzare le domande: il trucco più semplice consiste nel trasformare i titoli dei paragrafi in domande. Ad esempio, il titolo «Antica Grecia» può essere trasformato nella domanda «Cosa si intende per Antica Grecia?» oppure «Quali sono le principali caratteristiche geografiche, politiche ed economiche dell’Antica Grecia?».
Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO DELLA PERCEZIONE, cerca sulla MAPPA il particolare che ti indica questa tappa e segnalo con una «X»!
Entrati nel forte, i ragazzi si trovano nel bel mezzo di un labirinto con i cunicoli chiusi da griglie pesantissime. Per aprirle è necessario appoggiare sul piatto delle bilance poste davanti a ciascuna griglia un peso che controbilanci quello delle palle di cannone. Nigel suggerisce di utilizzare le pietre focaie raccolte vicino alla cascata e raccomanda a tutti di fare molta attenzione a un indizio nascosto…

Provaci anche tu e ricordati dell’ippotrucco della percezione!














Usciti dal labirinto, i ragazzi si trovano a dover affrontare una nuova sfida. Su una cassa di legno, fra ragnatele e polvere, trovano disegnato questo schema. Riesci a risolverlo?













Osservando bene le etichette è possibile notare una regolarità che facilita la collocazione. Quale?
Quali strategie hai usato per completare lo schema?
Nigel si complimenta con il gruppo: anche questa prova è stata risolta e la mèta si fa sempre più vicina… La prof. sarà davvero fiera dei suoi studenti! Decide quindi di mostrare un’altra pagina del taccuino per illustrare loro come trovare strade alternative per risolvere i problemi…

Alleniamoci con questa nuova tecnica!
ESISTONO STRADE ALTERNATIVE PER RISOLVERE
UN PROBLEMA: LA MOLTIPLICAZIONE ARABA
Per un problema esistono più metodi di risoluzione. Prendiamo ad esempio la moltiplicazione araba: non ci obbliga a ricordare i riporti, basta conoscere la tavola pitagorica e saper eseguire le addizioni.
1. Disegniamo un reticolo con tante griglie e colonne quante sono le cifre dei due fattori; tracciamo in ogni cella una diagonale e scriviamo attorno alla griglia i due fattori. Ad esempio 38 × 42.
2. In ciascuna cella scriviamo quindi il prodotto parziale, indicando le decine nel triangolo superiore e le unità nel triangolo inferiore: 8 × 4; 8 × 2; 3 × 4; 3 × 2.
3. Infine, sommiamo in diagonale i numeri scritti nelle strisce (ricordati i riporti!) a partire dall’ultima striscia in basso a destra: il risultato ottenuto va poi riportato in corrispondenza di ciascuna striscia.

Anche nel forte non sembra esserci alcuna traccia della prof. … Nigel e i ragazzi decidono allora di raggiungere l’uscita attraverso una botola di legno, ma si trovano davanti una serie di tunnel. Quale sarà la strada più rapida per raggiungere la botola? Cercala anche tu partendo da una delle frecce in basso.

Finalmente si torna all’aria aperta! Le acque fresche di un laghetto danno ristoro agli studenti che possono lavarsi il viso dopo aver trascorso parecchie ore all’interno del forte abbandonato…
La ricerca sembra interminabile e non si è ancora trovata alcuna traccia della prof.! A Nigel viene il dubbio di aver fatto qualche errore, o di aver trascurato degli indizi…
Ancora una volta il taccuino della prof. porta un po’ di conforto al gruppo con un nuovo ippotrucco, che li invita a riflettere…
Una volta arrivati sotto la botola, usano la chiave presa nell’ufficio della prof. per aprirla.


IPPOTRUCCO DELLA VALUTAZIONE
Chi si arrende e non riesce a sopportare il peso delle sconfitte, chi scappa e cerca alibi continuerà a fallire. Le difficoltà devono essere affrontate, i problemi risolti o si ripresenteranno alla prima occasione imponendoti strade che non sono quelle adatte a te. Per allenarti comincia considerando le verifiche e le valutazioni scolastiche come una sfida nei confronti di te stesso. Ricordati l’ippotrucco della valutazione:
L’INSUCCESSO È UN FEEDBACK E FA PARTE DELLO SVILUPPO.
Monitorare il proprio percorso e autovalutarsi facendo un bilancio dei successi e degli insuccessi è molto importante. È fondamentale non scoraggiarsi di fronte agli insuccessi e considerarli una risposta relativa all’efficacia della strategia scelta.
Attenzione: non basta dire «la strategia funziona» o «non funziona», ma è necessario capire le ragioni del mancato funzionamento e verificare se sia sufficiente provare a correggere il tiro.
Quando hai memorizzato L’IPPOTRUCCO DELLA VALUTAZIONE, cerca sulla MAPPA il particolare che ti indica questa tappa e segnalo con una «X»!
Nigel ripensa al percorso fatto fino ad ora: tutto sembra essere stato affrontato nel migliore dei modi, ma fermarsi a riflettere sul proprio operato e su come si sono gestite le difficoltà è sicuramente utile per capire qual è il metodo più efficace per affrontare i momenti critici. Decide quindi di confrontarsi con il gruppo, mettendo in atto l’ippotrucco della valutazione…
Prova a compilare questa tabella indicando le cause che ti hanno portato ad avere successo o insuccesso nelle sfide svolte finora. Se ti serve più spazio, copia la tabella e compilala su un foglio.
Ippotrucco della valutazione attivato!


ESERCIZIO CAUSA SUCCESSO CAUSA INSUCCESSO

Ad esempio: PRIMA SFIDA


Non ho trovato subito la soluzione perché non avevo letto la consegna.





Quali STRATEGIE hai usato per valutare i tuoi successi e insuccessi?


Mentre il gruppo riflette sui propri punti di forza e di debolezza, si sente uno strano rumore… Nigel e i ragazzi non possono credere ai loro occhi: un elicottero si sta alzando in volo e alla guida c’è il malefico Talon Lynx.
Poco distante vedono anche la prof., legata a un albero, stanca ma sana e salva! Un’emozione fortissima travolge Nigel e i ragazzi, che corrono subito da lei per liberarla e abbracciarla…

«E il tesoro degli Ipponici lo ha portato via Talon Lynx?» domanda subito uno studente. L’astuta professoressa, che ben conosce i saggi Ipponici e i loro segreti, rassicura il gruppo chiedendo di avere ancora un po’ di pazienza, dote che il suo rivale fortunatamente non aveva avuto…
Secondo Indiana Fox, infatti, quel laghetto nasconde qualcosa: le sue acque si alzano e si abbassano in precisi momenti della giornata…
La prof. l’aveva capito da alcuni massi e da alcuni alberi presenti sulle rive che portavano dei segni provocati dall’alta e bassa marea.
Il tesoro c’era ed era sotto gli occhi di tutti. Bastava attendere!


Arrivata la sera, con la bassa marea compare il magnifico tesoro. Nigel e i ragazzi esultano di gioia e la prof. concede a tutti l’onore di entrare nella sua squadra di cacciatori di tesori promettendo grandi avventure e insegnamenti di nuovi segreti!