Età barocca | Notazione e interpretazione
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da camera era costituita da violoncello e clavicembalo, anche se in Francia la viola da gamba basso rimase in voga fino a dopo il 1750 e in Italia era abbastanza comune accompagnare le sonate solo col violoncello. Viceversa, Händel ha etichettato le parti di basso continuo di un certo numero di sue sonate per strumento solista semplicemente col termine cembalo, sottintendendo forse che venissero realizzate solo col clavicembalo, senza violoncello o viola da gamba basso.
Associazioni di tonalità, temperamento e altezza/intonazione Le limitazioni degli strumenti a fiato barocchi hanno contribuito a diffondere una serie di associazioni di tonalità che hanno delle implicazioni per la prassi esecutiva. Per esempio, la tonalità di fa maggiore è stata pensata per essere una tonalità pastorale anche perché il flauto dolce, identificato coi pastori, scendeva fino al fa4; proprio come la tromba naturale, normalmente in in do o re, rafforzò l’idea che queste tonalità fossero marziali e trionfali. Queste associazioni mentali sono rimaste a volte anche per altri strumenti: la Pastorale per organo di Bach BWV 590 è in fa maggiore, mentre “La Triomphante” dal Second livre de pièces de clavecin di François Couperin (1716-1717) è in re maggiore. Va detto, tuttavia, che le sistematiche elencazioni delle associazioni di tonalità stabilite da Jean Rousseau (1691), Marc-Antoine Charpentier (1692 ca.), Johann Mattheson (1713) e Jean-Philippe Rameau (1722), sono troppo contraddittorie per fornire una guida generale per l’interpretazione della musica barocca, ma possono essere utili per eseguire la musica dei singoli interessati. Un’altra serie di associazioni fu creata dal temperamento non equabile utilizzato sugli strumenti a tastiera. Nei primi anni del XVII secolo veniva utilizzata un’accordatura ora conosciuta come mesotonica a ¼ di comma, che produceva accordi ben intonati di terze pure, ma limitava l’esecutore a un piccolo gruppo di tonalità d’impianto. Tutte le tonalità possono essere suonate nell’accordatura mesotonica modificata dal 1650 ca. ai primi anni del XIX secolo, ma la terze degli accordi diventano sempre più ampie man mano che si procede lungo il ciclo, o circolo, delle quinte. Questo significa che ogni tonalità ha un carattere distinto: quella di fa minore ha un accordo di sottodominante dissonante (la sua terza, più do che re, è molto calante), mentre quella di si minore ha un accordo di dominante dissonante (la sua terza, un si piuttosto che un la, è molto crescente), e così via. Per questa ragione la musica barocca per tastiera dovrebbe essere suonata con un temperamento non equabile, per poterne apprezzare tutte le caratteristiche. Se state suonando uno strumento accordato secondo il temperamento equabile, vi sarà utile sapere che le tonalità più estreme sono state spesso utilizzate per intensificare le rappresentazioni musicali di violenza, di orrore o disperazione. La tonalità di fa minore, ad esempio, fu scelta da Purcell per la scena delle streghe in Dido and Aeneas, e da Händel per i cori “Surely he hath borne our griefs” e “And with his stripes” nel Messia. Anche il cromatismo diventa più espressivo nel temperamento non equabile, poiché i semitoni in una scala cromatica non sono tutti della stessa grandezza, e nel temperamento mesotonico a ¼ di comma essi variano parecchio: contrariamente all’accordatura “espressiva” moderna i diesis sono più bassi dei bemolle, dotando passaggi come quello dell’es. I.2.1 di una qualità strana e quasi bizzarra. Sebbene i temperamenti siano essenziali solo sugli strumenti in grado di suonare gli accordi, come clavicembali, organi e liuti, durante tutto il periodo barocco sia i cantanti sia chi suonava strumenti melodici li conosceva in modo approfondito. Pier Francesco Tosi, ad esempio, inserì una lunga discussione sui semitoni maggiori e minori nel suo autorevole trattato di canto Opinioni de’ cantori antichi e moderni © 2016 by EDIZIONI CURCI S.r.l. su licenza dell'Associated Board of the Royal Schools of Music – Tutti i diritti sono riservati
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