Navigli 2016 Aprile n.2

NAVIGLI LA VOCE DEI

ANNO 14 - N.7 - STAMPATO IL 22 APRILE 2016 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE IN 33.000 COPIE

QUINDICINALE DI INFORMAZIONE E SERVIZI DEI COMUNI DEL SUD-OVEST MILANESE

Una spina nel fianco del territorio Il Canale scolmatore scarica nel Ticino acque inquinate, come mostrano i dati del monitoraggio che il Parco ha attivato nel 2014. Mentre i lavori che dovrebbero ridurre numero ed entità delle scolmature segnano il passo alle pagine 2-3

ALL’INTERNO

ABBIATEGRASSO PAG. 8-9 MAGENTA Lo chef Cracco torna per altri sei mesi all’Annunciata. E in Consiglio alle pagine 2-6 polemica comunale è subito

PAG. 17

Nuova vita per Il chiosco del parco di Casa Giacobbe: dal 17 aprile è una ludoteca

ROBECCO

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Fiera di San Majolo: il meglio di Robecco in mostra nella nuova edizione della kermesse

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PRIMO PIANO

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N. 7 - STAMPATO IL 22 APRILE 2016

Acque inquinate e lavori in ritardo: lo Scolmatore resta una minaccia per il Ticino e il suo territorio ABBIATEGRASSO di C. Mella

Il Canale scolmatore alle porte di Abbiategrasso

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in da quando è stato realizzato, negli anni Cinquanta, il Canale scolmatore ha rappresentato un “corpo estraneo” per il territorio. Una presenza ingombrante che ha dimostrato tutta la sua pericolosità durante la rovinosa piena del novembre 2002, quando le acque – fortemente inquinate – fuoriuscite da una falla nell’argine sinistro invasero le campagne di Abbiategrasso e di Ozzero. Ma anche nei momenti in cui non fa paura, lo Scolmatore costituisce una minaccia per l’ecosistema fluviale del Ticino.

L’allarme, sotto questo punto di vista, è tornato a suonare nelle scorse settimane, quando il circolo Legambiente Terre dei Parchi di Abbiategrasso ha acceso i riflettori sulla presenza di reflui di fogna nel canale, che convoglia nel “fiume azzurro” le acque dell’intero bacino nord-ovest di Milano, in particolare quelle di pessima qualità del Seveso e dell’Olona. Una situazione di certo non nuova, ma che negli ultimi tempi è peggiorata, come mostrano i dati del monitoraggio avviato circa un anno e mezzo fa dal Parco del Ticino.

DALLO SCOLMATORE ACQUE CONTAMINATE: LO INDICA IL MONITORAGGIO DEL PARCO A partire dal settembre 2014, infatti, il Parco effettua campionamenti, con tempistiche differenti, lungo l’intero corso del Ticino, al fine di rilevare gli effetti dell’immissione delle acque trasportate dallo Scolmatore, attualmente oggetto di interventi di adeguamento che determinano scolmature più frequenti e significative rispetto al passato. Nell’ambito di questo programma sono stati individuati sul fiume sei punti di campionamento per l’analisi di una serie di parametri chimico-fisici e microbiologici, fra cui Escherichia coli, un batterio che vive nella parte inferiore dell’intestino di animali a sangue caldo (fra cui l’uomo) e la cui presenza è indice di contaminazione fecale. I controlli hanno messo in evidenza in modo chiaro e costante l’impatto dell’immissione delle acque provenienti dai torrenti Seveso e Olona sul sistema fluviale del Ticino.

In particolare, i valori di Escherichia coli registrati nello Scolmatore risultano essere sempre almeno da tre a quattro volte superiori rispetto a quelli rilevati nella stazione a monte dell’ingresso del canale nel fiume. E non è questo l’unico problema: manca ancora uno sgrigliatore che fermi i rifiuti galleggianti di maggiori dimensioni – come le bottiglie di plastica, – impedendo che tali rifiuti finiscano direttamente nel fiume.

A interessarsi della situazione è stato recentemente anche il Consiglio comunale di Abbiategrasso, grazie a un’interrogazione e a una mozione presentate dal gruppo consiliare di minoranza Cambiamo Abbiategrasso (rappresentato dal consigliere Domenico Finiguerra) durante la seduta dello scorso 14 aprile.

Un’occasione per conoscere in dettaglio soprattutto lo stato dei lavori di manutenzione straordinaria da tempo programmati sul canale ma la cui esecuzione è in forte ritardo.

Il monitoraggio che il Parco del Ticino sta effettuando dal 2014 ha messo in evidenza l’impatto delle acque del canale sul “fiume azzurro”. Intanto non rispettano il programma i lavori per realizzare le opere che dovrebbero consentire di diminuire gli sversamenti GLI INTERVENTI PROGRAMMATI SUL CANALE SI FANNO ATTENDERE Da una parte c’è il capitolo del ripristino della difesa spondale alla confluenza dello Scolmatore nel Ticino, la cui mancata manutenzione, dopo la piena risalente agli ultimi mesi del 2014, ha causato ingenti danni a tutto l’ambiente a valle del canale, con allagamenti di abitazioni, boschi e colture, oltre che con la dispersione di grandi quantità di rifiuti. «Lo scorso autunno – ha precisato al riguardo l’assessore alle Politiche ambientali Daniela Colla – Regione Lombardia ha comunicato lo stanziamento di 450.000 euro per la progettazione e la realizzazione dell’intervento, per il quale ha sottoscritto una convenzione con aipo [l’A-

genzia Interregionale per il fiume Po, cui compete la sicurezza idraulica di tutto il bacino del fiume, ndr].

Effettuati i rilievi batimetrici dell’alveo e quelli delle sponde, lo scorso 6 aprile aipo ha approvato il progetto preliminare dei lavori, la cui durata dovrebbe essere di 120 giorni».

Dall’altra c’è la questione degli interventi di adeguamento e manutenzione che, comprendendo tra l’altro i lavori sul deviatore dell’Olona e quelli per le vasche di laminazione di Senago, sono fondamentali per portare a una diminuzione degli sversamenti nel Ticino. A tali interventi, programmati ormai da anni (come spiegato nel riquadro nella pagina a fianco) se ne sono aggiunti recentemente altri: «A marzo dell’anno scorso la Regione ha stanziato sei milioni per lavori di manutenzione straordinaria del canale tra il nodo di Vighignolo e la foce nel Ticino, ma anche per la realizzazione di uno sgrigliatore automatico nel territorio del comune di Abbiategrasso – ha continuato l’assessore Colla. – Lo scorso 17 marzo il Parco del Ticino ha chiesto ad aipo un sopralluogo urgente per verificare lo stato di attuazione dei lavori: tale verifica avrà luogo il prossimo 27 aprile, e vedrà la presenza del presidente e del direttore del Parco del Ticino e del sindaco di Abbiategrasso».

Quel che è certo è che i lavori, rispetto al cronoprogramma iniziale, sono slittati significativamente.

L’ultima nota di aipo, infatti, indica come termine delle opere sul deviatore dell’Olona la fine del 2016, mentre sul ramo Seveso il mese di ottobre del 2017.

E, ancora peggio, la realizzazione delle vasche di laminazione del Seveso è al momento sospesa.

«Le vasche di laminazione potevano essere una soluzione, perché andavano a dimezzare acqua e inquinamento che arrivano nel nostro territorio. Il progetto

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PRIMO PIANO

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aveva già passato la Valutazione di Impatto Ambientale, ma poi il Comune di Senago, nel cui territorio dovrebbe sorgere l’impianto, ha fatto ricorso contro l’intervento e ora è tutto bloccato – ha sottolineato in Consiglio comunale il sindaco di Abbiategrasso Pierluigi Arrara. – È inaccettabile che alcune Amministrazioni cerchino di scaricare il problema delle urbanizzazioni incontrollate del Nord milanese su altri bacini idrografici. Così come dobbiamo constatare che Milano ancora non si sta attrezzando con la costruzione di depuratori.

In entrambi i casi noi ne facciamo le spese: all’incontro del 27 aprile abbiamo perciò chiesto la presenza della Regione e abbiamo intenzione di mettere una serie di paletti e fare una serie di richieste ufficiali per trovare soluzioni che tutelino il nostro territorio».

«UN PROBLEMA CHE VA AFFRONTATO MOBILITANDO L’OPINIONE PUBBLICA» Il dibattito scaturito nella seduta consiliare dello scorso 14 aprile ha però anche messo in luce la necessità di “cambiare passo” nel modo in cui la politica locale affronta la questione. A tale riguardo va segnalata la proposta formulata dal consigliere di minoranza Giuseppe Bottene (che proprio nella seduta del 14 aprile è subentrato al dimissionario Valter Bertani nei banchi del pdl): «Finché la discussione resta confinata in questa sala – ha detto Bottene – siamo destinati a subire.

Bisogna creare un movimento di opinione che, partendo dal lavoro congiunto delle forze di maggioranza e di opposizione consiliari, si allarghi progressivamente alle associazioni ambientaliste e a tutta la cittadinanza, per arrivare alla fine a un documento che supporti l’azione di sindaco e assessore. Che quando andranno a confrontarsi con Regione e aipo potranno così farlo avendo alle spalle un sostegno più incisivo che non quello di una deliberazione del Consiglio comunale». ■

Lavori in corso sul canale

I PROBLEMI IRRISOLTI DEL “RADDOPPIO” INCOMPIUTO DI DIECI ANNI FA

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ealizzato tra la metà degli anni Cinquanta e gli anni Ottanta, il Canale scolmatore di nord-ovest (csno), ha una lunghezza di circa 34 chilometri e si estende da Palazzolo fino al fiume Ticino. Raccoglie le acque di piena dei corsi d’acqua a nord-ovest di Milano mediante due rami: nel ramo Seveso scaricano lo stesso Seveso e i torrenti delle Groane, mentre il ramo Olona raccoglie le acque del fiume omonimo. Questi due rami convergono nel cosiddetto nodo idraulico di Vighignolo; da qui lo Scolmatore prosegue poi verso il Ticino. Dal nodo di Vighignolo ha origine anche il deviatore dell’Olona: si tratta di un canale realizzato per allontanare dal centro di Milano l’alveo del fiume, che in precedenza scaricava nella darsena di Porta Ticinese, riconnettendolo al suo corso naturale (cioè al Lambro

Meridionale) dopo aver sottopassato il Naviglio Pavese in località Conca Fallata.

A seguito dell’estesa urbanizzazione che ha interessato negli ultimi decenni il territorio lombardo, e in particolare il bacino Lambro-Olona, il Canale scolmatore si è mostrato insufficiente a raggiungere l’obiettivo per il quale era stato costruito, cioè proteggere dalle acque di piena l’abitato di Milano e dei Comuni della cintura nord milanese. Per questo nel 1999 era stato deciso il suo “raddoppio”, realizzato nel 2004 nel tratto tra Palazzolo e Senago. Nel 2005 l’Autorità di bacino del Fiume Po ha però stabilito l’impossibilità di raddoppiare il tratto rimanente del csno. Per evitare di trasferire a valle di Senago il rischio idraulico, venne perciò decisa una serie di interventi di adeguamento dello Scolmatore e la realizzazione di un’area di laminazione (cioè un’area capace di fare da cassa di espansione per le acque che il canale, in caso di piena, non è in grado di contenere nel suo alveo) in territorio del comune di Senago, nel punto in cui termina il raddoppio. Nel dicembre 2007 la Provincia di Milano ha redatto uno studio di fattibilità, cui ha fatto seguito il progetto di adeguamento del csno, approvato in versione definitiva nel marzo 2010. Il progetto definitivo è sottoposto ad appalto integrato, ma nel 2015 i lavori per le vasche di laminazione sono stati bloccati da un ricorso del Comune di Senago, mentre proseguono gli altri interventi di adeguamento. In contemporanea con l’adeguamento del csno, è in fase di adeguamento anche il deviatore dell’Olona, con lo scopo di contenere il più possibile le portate che, eccedendo la capacità idraulica del deviatore stesso, vengono oggi inviate al fiume Ticino. ■

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STORIE

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N. 7 - STAMPATO IL 22 APRILE 2016

Buoni come il pane I Re: una storia cominciata nel 1850 Raccontiamo storie del nostro territorio. Persone, non personaggi.

Incontri, luoghi, tradizioni.

Perché l’identità di un territorio sta nelle vite (semplici) di chi lo abita.

Se avete storie da raccontarci, scrivete a: storienavigli@gmail.com

ALBAIRATE di F. Tassi

S

arà per il viavai di gente, che uscendo sulla strada si porta dietro un po’ di quel profumo buono.

Sarà che qui il pane viene sfornato dal 1850, quando l’Italia non era ancora unita: 165 anni di storia, 60.000 giorni di lavoro. Un’eternità. Un’epopea. Solo che in questo caso non si parla di gesta eroiche o imprese spettacolari. Si parla di fatica, umiltà, sacrifici. Roba fuori moda. Come la soddisfazione che provi quando fai bene il tuo lavoro.

DIETRO LE QUINTE Giuseppe (Peppino) Re mi aspetta “dietro la quinte”, nel retro del negozio di via del Parco, in pieno centro ad Albairate. Qui l’odore di pane, torte e biscotti riempie l’aria e si può quasi assaggiare. È qui che il panettiere esercita la sua arte, tra il forno, l’impastatrice e una fila di pizze e crostate che aspettano di trovare un acquirente (lo troveranno presto).

Peppino si schermisce dietro un sorriso gentile: «Non siamo abituati a queste cose. Noi lavoriamo e basta». La modestia, di questi tempi, è merce rara e quindi ancora più apprezzata. Fabrizio, il fratello, sta sistemando il forno. Lui è il pasticcere, «il maestro», come dice l’altro.

Insieme hanno accumulato 105 anni di lavoro. Roba da guinness.

«Abbiamo cominciato a lavorare quando avevamo dieci anni». Peppino ride mentre lo dice. Lo sa che queste cose ormai sembrano incredibili. «Oggi forse chiamerebbero il Telefono Azzurro. Ma allora era normale fare i garzoni a quell’età. Ci alzavamo presto e, prima di andare a scuola, facevamo il giro del pane».

Mi mostrano il vecchio cortile dove hanno passato l’infanzia. La casa è sopra il negozio. «Siamo nati qui, con l’odore del pane». Semplicità. Umiltà. Con l’orgoglio di portare avanti una tradizione iniziata a metà Ottocento dal bisnonno Vincenzo. «A quei tempi c’era solo il forno e la gente si portava il pane da casa per cuocerlo». Poi è stato il turno del nonno Luigi e del padre Ambrogio, «che era un artista e faceva cose straordinarie».

Cose che i fratelli Re hanno ereditato. Tipo l’ossetto che mi fanno assaggiare. Una ricetta vecchia un secolo. Tuorlo d’uovo, farina e zucchero. Un biscottone genuino e duro come un sasso, che va gustato nel vino bianco. «Piace tantissimo anche ai bambini che stanno mettendo i denti e lo sciolgono in bocca».

Altre ricette antiche? «La nostra pasta frolla; il pan mein;

Uno scatto rubato a Fabrizio Re al lavoro

«Abbiamo cominciato a lavorare quando avevamo dieci anni. Oggi forse chiamerebbero il Telefono Azzurro. Ma allora era normale fare i garzoni a quell’età. Ci alzavamo presto e, prima di andare a scuola, facevamo il giro del pane»

il pane rustico con la farina gialla, che non fa quasi più nessuno (lo facciamo il sabato perché resiste fino al lunedì); il pane imburlà, con fichi e mele, che una volta si faceva con il grasso d’oca, oggi invece usiamo il burro». Qui non siamo a Masterchef, la sostanza conta più della forma. La tradizione non serve a fare marketing, è un sapere che si tramanda.

DA MEZZANOTTE IN POI Peppino ci racconta il lavoro del panettiere, consapevole del fatto che oggi i loro sacrifici sembrano assurdi.

«Forse non siamo normali», dice sorridendo.

«Forse non sono normali tutti gli altri», dico io.

«Cominciamo a mezzanotte e finiamo la sera. Fino alle 8 sforniamo il pane, poi nel pomeriggio tocca alla pasticceria».

«A che ora andate a letto?».

«Verso le 19».

Cinque ore di sonno.

«Il sabato invece cominciamo alle 22».

«Ma la domenica riposate».

«No, abbiamo la pasticceria».

«Vi capita mai di fermarvi?».

«Il giorno dell’Angelo, il 25 aprile, il 1° maggio, Ferragosto, Natale, Santo Stefano, il Capodanno».

«Poi ci sono le ferie».

«In quei giorni però spesso siamo qui a pulire, a sistemare, a imbiancare. È casa nostra...».

«Ma è un lavoro che avete scelto? Oppure vi siete sentiti obbligati a portare avanti la tradizione familiare?».

«No, obbligati assolutamente no. Se era un obbligo e basta, perché fare questa vita? C’è anche la passione.

La soddisfazione a fine giornata quando hai venduto

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STORIE

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«È cambiato tutto. Anche il modo di lavorare. Prima si credeva che il posto fisso fosse il massimo. Entravi in uno stabilimento ed eri felicissimo. Si tramandavano il posto in fabbrica di padre in figlio» tutto, non tanto per i soldi, ma perché vuol dire che qualcosa di buono l’hai fatto. E poi c’è la cosa più bella, i rapporti che si creano con le persone. Noi siamo sempre stati qui».

«Mai venuta la tentazione di andarvene?».

«Per andare dove? Quando lavori non stai a pensare dove potresti andare. E il nostro lavoro ci è sempre piaciuto».

«Il tempo libero?».

«Ci si riposa. È un lavoro pesante anche dal punto di vista fisico».

Mi mostrano il forno. Fino a dieci anni fa c’era quello a legna, «un forno fantastico, unico al mondo». Ma ad un certo punto era sorto il problema delle riparazioni.

Non c’era più un fabbro in grado di intervenire. Ed ecco allora il nuovo forno, che però ha un sistema di cottura tradizionale su terracotta. E quindi il pane viene buono lo stesso.

Azzardo uno domanda che probabilmente, a loro, suona un po’ stupida: «C’è un segreto per fare il pane buono?».

I fratelli Re si guardano e sorridono. «In realtà “sbagliamo” tutti i giorni. Non si può mai sapere. Sono 50 anni che tutte le mattine stiamo a guardare il forno sperando che il pane riesca bene».

Sembra un quadro, ma è il pane imburlà

Peppino Re, dieci anni fa, davanti al vecchio forno

A quanto pare anche le farine «non sono più come una volta», ma ce ne sono di buone. Loro le fanno arrivare da Voghera, compreso un tipo di farina prodotta solo nell’Oltrepò.

TUTTO CAMBIA Parliamo anche di come è cambiata Albairate, del modo di vivere e di lavorare dei nostri tempi, delle nuove povertà. Ma sempre senza dare giudizi o esibire certezze.

Premettendo ogni volta che ognuno ha il diritto di vivere come crede, che loro non hanno nulla da insegnare, che si limitano a lavorare e a dare una mano quando serve.

«Albairate era quasi tutta campagna. Noi da piccoli giocavamo per strada perché a quei tempi passavo tre macchine in tutto. Oggi, a volte, fatichi a trovare un parcheggio. Ma è sempre un bel paesino, in cui si sta bene».

«C’è molta gente che dorme qui ma in realtà vive da un’altra parte».

«Questo è vero. È cambiato tutto. Anche il modo di lavorare. Prima si credeva che il posto fisso fosse il massimo. Entravi in uno stabilimento ed eri felicissimo.

Si tramandavano il posto in fabbrica di padre in figlio».

«Come si passava il tempo, quando Albairate era tutta campagna?».

«Al bar. Ce n’erano tre solo in questa via. Si giocava a carte, si stava con gli amici. Qui era pieno di negozi.

Oggi tante persone sono costrette a salire in macchina e ad andare a Milano. E su questa strada non ci metti certo dieci minuti ad arrivare».

Ma non c’è nostalgia. Le cose cambiano («in peggio») e vanno accettate. Anche il fatto che la figlia decida di fare medicina.

«All’inizio un po’ mi dispiaceva. Ma oggi penso che ha fatto la scelta giusta».

«Quindi la tradizione sta per finire».

«A noi sembrava normale proseguire, ma erano altri tempi. È cambiato tutto. È giusto così».

Una cosa sola non è cambiata: i rapporti con le persone.

«Noi qui la solitudine non la conosciamo. La gente comincia a venire alle 5.30 del mattino. C’è chi va a lavorare e viene a salutarci. E c’è chi ci invita al bar a bere un caffè».

Intanto i clienti continuano a entrare in panetteria e una battuta non si risparmia a nessuno. «Alura?». «Sem chi». Ci si conosce (quasi) tutti. E c’è chi arriva anche da altri paesi, perfino da Milano.

La vetrina dà verso la chiesa e la piazza centrale del paese. «È uno spettacolo. Cosa c’è di più bello?». La mattina si sta con la sedia fuori e ci si gode il viavai, parlando con chi capita. «Altro che noia...». Quante persone saranno passate da queste parti in un secolo e mezzo? Quante storie? «È il bello di vivere in un paese.

La gente viene e ti racconta».

Non c’è modo di farli mettere in posa per una foto.

Alla faccia dei selfie e di tutti noi che condividiamo la nostra vita sui social. Qui si vive ancora per strada. O nel retro di una panetteria. Il bello è che di foto non ne hanno scattate praticamente mai.

«Non siamo abituati a queste cose. Noi lavoriamo e basta». O per dirla in un altro modo, che suona nobile e saggio: «Noi siamo quello che facciamo».

Addento un pan mein e penso che lo fanno proprio bene. Da 165 anni. E domani si vedrà. ■

La chiesa vista dal negozio

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CRONACA I FATTI DEI NAVIGLI 10 APRILE

Boffalora sopra Ticino

BORSETTATE IN PIAZZA A OSSONA AL GAZEBO DELLA LEGA Insulti e borsettate in piazza, di cui si discuterà anche in Consiglio comunale. L’episodio è accaduto nella mattinata di domenica 10 aprile ad Ossona, presso un gazebo allestito dalla Lega Nord a sostegno del «sì» al referendum sulle trivellazioni. Protagonista – in base alla ricostruzione contenuta in un’interpellanza/interrogazione presentata alla massima assemblea cittadina dal gruppo di minoranza SiAmo Ossona – l’assessore alla Sicurezza del Comune di Ossona, Monica Porrati, che avrebbe aggredito la compagna di partito della Lega Nord Ilaria Preti.

Dopo averla apostrofata urlando in mezzo alla piazza, Porrati avrebbe colpito la blogger ossonese con la borsetta, prima di risalire in macchina e allontanarsi davanti agli sguardi attoniti dei presenti. Non si conoscono i motivi dell’alterco: qualcuno ha parlato di una critica rivolta dalla Preti alla Porrati sul modo in cui esercita il ruolo di assessore. Tesi che è stata smentita dalla stessa Porrati. Il caso, come detto, è finito anche in Consiglio comunale, in

forza dell’interrogazione presentata dalla minoranza per chiedere conto all’assessore del suo comportamento.

14 APRILE LADRI ANCORA IN AZIONE AL CIMITERO DI BOFFALORA Cimiteri ancora nel mirino dei ladri. Lo scorso 14 aprile, in piena notte, alcuni malviventi hanno utilizzato un camion per abbattere il cancello del camposanto di Boffalora e rubare numerose statue in bronzo, alcune delle quali alte due metri. I ladri hanno anche oscurato, girandole, le telecamere di sorveglianza per poter agire indisturbati.

Le prime indagini fanno pensare a una banda ben organizzata e composta da numerose persone. Il giorno successivo sono arrivate più di dieci denunce alla Polizia locale: le stime parlano di un danno ingente, non solo a livello economico, ma anche affettivo. Il cimitero di

NAVIGLI 14 NUMERO 7 – APRILE 2016

Iscrizione presso il Tribunale di Vigevano n° 109/04 del 2/2004 QUESTO NUMERO È STAMPATO IN OLTRE 33.000 COPIE REDAZIONE ED EDITING

Clematis – via Santa Maria, 42 – Vigevano tel. fax 0381 70710 - fax 0381 090 249 e-mail navigli@edizioniclematis.it; vocenavigli@libero.it DIRETTORE RESPONSABILE

Maria Grazia Salerno

cell. 333 715 3353 - 348 515 3096 e-mail navigli@edizioniclematis.it

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STAMPA

Edizioni Tipografia Commerciale – Cilavegna

COPYRIGHT

N. 7 - STAMPATO IL 22 APRILE 2016

dell’ordine (questa volta vere) per denunciare l’accaduto.

La piccola Azzurra con il personale della neonatologia

15 APRILE

LA VOCE DEI

ANNO

NAVIGLI LA VOCE DEI

Clematis di G. Politi – Vigevano

Boffalora è stato preda dei ladri per tre volte nell’ultimo anno, e l’Amministrazione comunale ha fatto sapere che ha intenzione di installare, entro giugno, nuove telecamere per monitorare l’area.

14 APRILE TRUFFATORI IN AZIONE AD ABBIATEGRASSO: TRAVESTITI DA POLIZIOTTO E ADDETTO DEL GAS RAGGIRANO DUE CONIUGI IN VIA NOVARA Truffa andata a segno in un condominio di via Novara ad Abbiategrasso, dove due coniugi sono stati raggirati da un finto poliziotto e dal complice travestito da addetto per i controlli del gas.

Quest’ultimo ha “presentato” l’altro malvivente, raccontando che c’era stato un furto nel condominio e che la polizia si trovava dentro lo stabile per le indagini. Il finto poliziotto è poi arrivato mostrando alcuni oggetti di presunta refurtiva ai coniugi, tra cui anche una foto della madre di uno dei due, probabilmente passata di nascosto dal complice che si trovava già in casa. A quel punto il solito copione: ai due ignari cittadini è stato chiesto di aprire cassetti e vani per controllare se avevano ancora soldi e gioielli. Mentre il finto poliziotto li distraeva, il complice ha arraffato tutto quello che ha potuto.

Poi i due si sono allontanati. È stato a quel punto che i due coniugi si sono resi conto del raggiro e hanno chiamato le forze

AUTO CONTRO BICI IN VIA TICINO AD ABBIATEGRASSO Grave incidente in via Ticino ad Abbiategrasso.

Un’automobile guidata da una donna residente a Robecco ha travolto una ragazza di diciotto anni che procedeva in bicicletta. L’urto è avvenuto intorno alle 17 di venerdì 15 aprile nei pressi del cimitero e il 118 ha subito inviato sul posto un equipaggio della Croce Azzurra in codice rosso, oltre all’elisoccorso.

Durante le operazioni di soccorso la ragazza era cosciente e parlava; dopo averla stabilizzata gli operatori medici l’hanno trasportata all’Humanitas di Rozzano. La giovane non è però mai stata in pericolo di vita e si riprenderà al più presto. Mentre ambulanze e forze dell’ordine si trovavano sul luogo dell’incidente sono state bloccate sia via Ticino sia via Morandi, con conseguenti disagi per la viabilità di Abbiategrasso.

17 APRILE ABBIATEGRASSO INTITOLA UNA PIAZZA AL PARTIGIANO ABELE L’Amministrazione comunale di Abbiategrasso, domenica 17 aprile, ha intitolato una piazza a Carlo Chiappa, il comandante partigiano abbiatense “Abele”, che riuscì a impedire il bombardamento della città da parte degli Alleati nei giorni della Liberazione. La cerimonia per l’intitolazione della piazza, che si trova tra viale Cavallotti e la ferrovia, è stata preceduta da un convegno per ricordare Carlo Chiappa alla presenza della sezione dell’Anpi di Abbiategrasso, delle autorità e di alcuni famigliari e conoscenti del partigia-

13 APRILE È STATA CHIAMATA AZZURRA LA NEONATA LASCIATA NELLA CULLA PER LA VITA AD ABBIATEGRASSO Una neonata è stata abbandonata nella tarda serata di mercoledì 13 aprile nella “culla per la vita” della Croce Azzurra ad Abbiategrasso. Erano da poco passate le 23 quando è scattato l’allarme che segnala l’apertura della culla e i volontari sono subito intervenuti per prelevare la piccola ospite e portarla all’ospedale Giuseppe Fornaroli di Magenta. La bambina, di razza caucasica, era sana, pulita e aveva circa una settimana di vita, hanno fatto sapere i medici. Anche la medicazione ombelicale era stata ben fatta, segno che la madre potrebbe aver ricevuto l’aiuto di qualcuno esperto al momento del parto. All’arrivo al Fornaroli erano presenti anche i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso ma, fortunatamente, i medici hanno escluso maltrattamenti o violenze sulla piccola. È stata chiamata Azzurra, come il colore dei volontari che l’hanno raccolta dalla culla per la vita, donata da due cittadini abbiatensi nel 2009 e finora mai utilizzata. Le forze dell’ordine hanno fatto sapere che, molto probabilmente, non verranno avviate indagini per trovare i genitori: il fatto di aver lasciato la piccola in un luogo sicuro, infatti, esclude il reato di abbandono.

19 APRILE ABBANDONO RIFIUTI, ANCORA UNA SANZIONE GRAZIE ALLA SEGNALAZIONE DI UN CITTADINO Ancora una volta, grazie alla sollecita e puntuale segnalazione effettuata da un cittadino, gli agenti della Polizia locale di Abbiategrasso sono riusciti a individuare e multare un uomo che aveva abbandonato rifiuti ai bordi della SP 526, nei pressi del confine con il territorio del comune di Ozzero. Nella giornata di martedì 19 aprile, infatti, un cittadino ha contattato la Centrale operativa della Polizia locale e ha comunicato all’operatore targa e tipo di veicolo del trasgressore. I vigili sono così stati in grado di risalire al proprietario del mezzo e a chi lo conduceva (non residente ad Abbiategrasso e di nazionalità italiana), al quale non è rimasto altro da fare che ammettere il fatto: gli è stata pertanto contestata la violazione del regolamento di Polizia urbana.

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CRONACA I FATTI DEI NAVIGLI

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no, tra i quali anche la moglie Ester. Abele verrà ricordato perché fu il partigiano che si oppose all’ordine arrivato da Milano e indirizzato agli Alleati di bombardare una colonna di soldati tedeschi, accampati nei pressi di Abbiategrasso, che battevano in ritirata nelle ultime fasi della seconda guerra mondiale. Salvando così la città dalla probabile distruzione.

18 APRILE A UN ANNO DALLE ELEZIONI AD ABBIATEGRASSO C’È IL PRIMO CANDIDATO SINDACO A un anno dalle elezioni amministrative il primo candidato alla poltrona di sindaco di Abbiategrasso è uscito allo scoperto. Si tratta di Valter Bertani, ex consigliere di minoranza sponda Forza Italia, che ha rassegna-

to le dimissioni dal suo ruolo in Consiglio comunale solo qualche giorno fa. Bertani ha comunicato di aver già messo insieme alcune persone per creare una lista civica e correre alle elezioni che si terranno nella primavera del 2017.

Non si conosce ancora il nome della lista, ma l’ex consigliere ha già le idee chiare per quanto riguarda il programma elettorale, incentrato su sicurezza, meno tasse e tanto lavoro per abbellire la città, partendo dalle periferie.

Il Municipio di Abbiategrasso

18 APRILE VENTESIMO COLPO AL TOPSTORE DI OZZERO Questa volta sono entrati dal perimetro esterno, passando da una porta antipanico e sfruttando una zona dove i sensori ambientali erano parzialmente efficienti. Verso l’1.40 di notte ignoti sono entrati all’interno del Topstore di Ozzero, di proprietà del vigevanese Marco Pizzi. In soli tre minuti i malviventi sono riusciti a rubare scarpe, giubbotti, maglioni e i soldi presenti in cassa.

La loro fuga è stata resa repentina dal celere arrivo di Carabinieri e della vigilanza notturna ed è avvenuta passando sulla tettoia che porta verso l’edificio della ex Piad, una fabbrica da tempo inutilizzata. I danni complessivamente sfiorano i trentamila euro a una pri-

ma stima. Per il Topstore si tratta del ventesimo furto in 34 anni di attività.

18 APRILE LADRI DI VESTITI ANCHE A MAGENTA Notte calda per i negozi di abbigliamento, con un furto commesso da almeno tre persone anche a Magenta, nel negozio che sorge all’angolo tra le vie Roma e Cattaneo.

Ad accorgersi del trambusto, rovinando il colpo ai soliti ignoti, è stata una persona che vive al di sopra del negozio di abbigliamento, che è riuscito a dare l’allarme quando ha avuto l’evidenza di che cosa stesse succedendo nello spazio commerciale. Sul posto sono così intervenuti i Carabinieri, anche se la banda è riuscita comunque a impossessarsi di alcuni capi di abbigliamento nei pochi minuti di azione.

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19 APRILE LADRI IN CASA DELLA CANDIDATA CRISTINA CALATI DERUBATA IN PIENO GIORNO Ormai chi intendere rubare in una casa non bada più a molti particolari, come a esempio il rischio di trovare qualcuno nell’abitazione. Ecco perché molti furti avvengono in pieno giorno. A Corbetta in pochi minuti ne sono avvenuti ben tre, tutti nella medesima zona. Tra le abitazioni ripulite c’è anche la villetta bifamiliare della candidata sindaco (lista Rosa) Cristina Calati. La donna, che possiede un’agenzia di viaggi in città, è rientrata mezz’ora dopo rispetto alle abitudini e ha rischiato di trovarsi faccia a faccia con i ladri.

Secondo la prima, sommaria, ricostruzione i ladri sarebbero entrati nella villetta nel periodo compreso tra le 11.45 e le 12.30. La donna, appena giunta a casa, ha notato una finestra spalancata e ha telefonato immediatamente ai suoi familiari, prima di dare l’allarme. Ai Carabinieri di Sedriano l’onere delle indagini: dall’abitazione è sparita una borsa di valore e alcuni oggetti in oro. I ladri, probabilmente sempre gli stessi, hanno ripulito anche un’altra villetta e un appartamento nella stessa zona, a pochi metri di distanza dalla casa della candidata sindaco.

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N. 7 - STAMPATO IL 22 APRILE 2016

ABBIATEGRASSO E TERRITORIO

L’Ambasciata del gusto avrà un sequel: Cracco per altri sei mesi all’Annunciata ABBIATEGRASSO di C. Mella

L’

Ambasciata del gusto avrà un sequel. Con gli stessi protagonisti e la stessa location. Ed è facile prevedere che, com’era accaduto per il primo episodio, farà parlare molto di sé e susciterà giudizi contrastanti. Fuori dalla metafora cinematografica: Carlo Cracco torna all’Annunciata, per un’altra serie di appuntamenti dedicati alla cucina e «alla valorizzazione del territorio». Presumibilmente accompagnato da un’altra coda di polemiche (un primo “assaggio” lo si è avuto in occasione dell’ultima seduta del Consiglio comunale, come spiegato nella pagina a fianco).

Ad annunciare il ritorno dello chef e personaggio televisivo, una nota diffusa dal Comune di Abbiategrasso lo scorso 7 aprile. In cui si spiega che l’associazione Maestro Martino, di cui Cracco è presidente, sarà di nuovo attiva nell’ex convento tra maggio e ottobre con il progetto che «si rivolge a

Uno degli eventi dell’Ambasciata del gusto all’Annunciata

Da maggio a ottobre l’associazione Maestro Martino sarà di nuovo attiva nell’ex convento con un progetto didattico rivolto ai giovani cuochi, abbinato a iniziative aperte al pubblico

studenti, professionisti e food lovers e si realizzerà tra l’altro con il coinvolgimento di giovani cuochi – diplomati e diplomandi degli istituti alberghieri e delle scuole professionali alberghiere della Lombardia – con lo scopo di formare cuochi con una spiccata conoscenza del territorio del Parco del Ticino». In aggiunta all’attività didattica, continua la nota, saranno organizzate iniziative domenicali aperte al pubblico «nelle quali i giovani cuochi (insieme con docenti, agricoltori e chef ambassador) sperimenteranno le competenze acquisite attraverso l’elaborazione di ri-

cette a base delle eccellenze del Parco del Ticino».

Tali iniziative si svolgeranno secondo formule differenti, che andranno dagli «chic-nic» (colazioni “al sacco” sull’erba del chiostro) a pranzi e aperitivi all’aperto, passando dalla possibilità di partecipare a lezioni di cucina e da quella di acquistare i prodotti delle aziende agricole del Parco del Ticino.

«Sono molto contento della proposta dell’associazione Maestro Martino – ha affermato il sindaco Pierluigi Arrara, – che rappresenta la naturale evoluzione di quanto avviato lo scorso anno du-

rante l’Expo. In questo modo potremo valorizzare il complesso dell’Annunciata, che già ospita altre associazioni locali, fino a quando non individueremo il soggetto a cui affidare in concessione il bene attraverso la procedura a evidenza pubblica su cui stiamo già lavorando». Per il sindaco, inoltre, «ci sono indubbi vantaggi di ordine pratico per il Comune perché il progetto è finanziato dall’associazione Maestro Martino che, in aggiunta, riconoscerà all’Amministrazione un canone per gli spazi occupati, oltre ad accollarsi tutti i costi di gestione. Per l’utilizzo di

alcuni spazi dell’ex convento, in funzione della programmazione di circa dieci eventi aperti al pubblico nel periodo maggio-ottobre, l’associazione verserà al Comune, a titolo di tariffa d’uso convenzionata, la somma di 8.000 euro, mentre l’utilizzo di ogni altro spazio del Complesso sarà invece soggetto alle vigenti tariffe per l’uso delle sale comunali. Una somma per l’Amministrazione superiore ai ricavi complessivamente derivanti dall’uso estemporaneo degli spazi dell’Annunciata negli anni 2014 e 2015, pari rispettivamente a 1.325 e 1.280 euro».

«Con il programma di quest’anno – ha sottolinea il presidente del Parco del Ticino Gian Pietro Beltrami – riusciremo a valorizzare itinerari che troveranno come loro punto ideale di partenza l’ex Convento dell’Annunciata per poi svilupparsi all’interno del Parco nelle aree più suggestive. Molti agricoltori del Consorzio dei produttori a marchio Parco del Ticino, così come lo scorso anno, parteciperanno attivamente al progetto che vede nei prodotti di eccellenza del nostro territorio gli ingredienti principali delle ricette dei cuochi». ■

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N. 7 - STAMPATO IL 22 APRILE 2016

«Perché sempre e solo Cracco?» Il ritorno dello chef “infiamma” il Consiglio comunale ABBIATEGRASSO di C. Mella

L’

annuncio del ritorno dello chef Carlo Cracco all’Annunciata (maggiori dettagli nella pagina a fianco) ha subito surriscaldato il clima politico cittadino.

Occasione per “dar fuoco alle polveri”, la seduta del Consiglio comunale dello scorso 14 aprile, al cui ordine del giorno figuravano ben quattro tra interrogazioni e mozioni dedicate al tema Cracco-Annunciata, tutte presentate da Domenico Finiguerra del gruppo Cambiamo Abbiategrasso.

«Dopo aver ricevuto gratis e senza bando l’Annunciata nell’anno di Expo, ora Cracco continuerà a occuparla per altri sei mesi. La novità

è che questa volta pagherà 8.000 euro “a titolo di tariffa d’uso convenzionata”.

Perché sempre e solo Cracco? Si è provato almeno ad allargare la platea degli operatori che avrebbero potuto essere interessati a gestire gli spazi dell’Annunciata, magari con un bando al rialzo? Per la miseria di 8.000 euro riduciamo l’Annunciata, il suo valore culturale, a “spazio aiuola” dove consumare simpatici pic-nic e aperitivi trendy con patatine? Perché pur sempre di questo si tratterà…» ha stigmatizzato, tra l’altro, il consigliere d’opposizione. Il quale ha poi chiesto che si realizzi un dibattito fra tutte le forze politiche circa i benefici portati alla città e alla sua economia dalla presenza all’Annunciata di Cracco

Il chiostro dell’Annunciata

lo scorso anno. «Soprassedendo sulle modalità di affidamento, ci aspettiamo un po’ di dati sulle ricadute sul commercio locale, in termini di occupati e di ricchezza diffusa. Vorremmo sapere quanti ragazzi di Abbiategrasso hanno lavo-

rato in questi sei mesi con un lavoro remunerato...» ha detto Finiguerra.

Alla richiesta ha tentato di dare una risposta il capogruppo del pd Frank Ranzani: «Nei mesi in cui si è tenuta L’Ambasciata del gusto l’Annunciata ha

vissuto come forse non era mai accaduto in passato: è stata aperta per 47 giorni, durante i quali i visitatori sono stati, si stima, un migliaio. Sono stati coinvolti 110 studenti di scuole professionali, sono state avviate collaborazioni con ristoranti locali e 14 aziende del territorio hanno fornito i loro prodotti».

Il dibattito – a tratti molto “acceso” – non è stato, però, un semplice botta e risposta tra Finiguerra e la maggioranza.

«Di certo Cracco ha avuto il suo fascino e ha richiamato visitatori – ha osservato il consigliere di minoranza Giuseppe Bottene, che proprio il 14 aprile ha sostituito il dimissionario Valter Bertani (pdl). – Però mi

è dispiaciuto vedere gli spigoli sbrecciati, le sedie appoggiate alla parte bassa delle sale affrescate, il prato del chiostro utilizzato in modo inappropriato…».

«Al riguardo sono sicuramente emerse criticità – ha sottolineato il capogruppo del pdl Alberto Gornati. –Stiamo parlando di una struttura che non è nata per ospitare una cucina: con i miei occhi ho visto vetri rotti, tubi che passavano nei locali, servizi igienici utilizzati per lo scarico di oli e grassi. È importante che l’ex convento venga utilizzato con il rispetto che la dignità del monumento merita. Mentre questa Amministrazione sembra vedere l’Annunciata come un “peso”…» ■

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N. 7 - STAMPATO IL 22 APRILE 2016

Anche La Maschera raccoglie l’appello lanciato dalla Fondazione di Morimondo ABBIATEGRASSO di M. Rosti

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a anni sostengono attraverso i loro spettacoli Hospice e anffas, mentre nel 2015 hanno avviato una “battaglia” per far riaprire il Teatro Nuovo di Abbiategrasso, da tempo non più agibile e quindi inutilizzato. Il gruppo di La Maschera, compagnia teatrale dialettale abbiatense, è infatti da sempre in prima linea non solo per mantenere viva la tradizione del teatro milanese, ma anche per sostenere le realtà associative attive in ambito sociale e assistenziale, e per salvaguardare la storia della città e i suoi monumenti. Non stupisce, dunque, che sia stata proprio

Uno spettacolo de La Maschera

La compagnia teatrale dialettale abbiatense torna in scena il 6 maggio con la commedia La farina del diavolo la va tutta in crusca: l’intero ricavato dello spettacolo andrà a sostegno del Museo dell’abbazia di Morimondo La Maschera a scegliere di impegnarsi a favore della Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo che, come già accennato sullo scorso numero del giornale, sta vivendo un momento di difficoltà. Come?

Chiaramente attraverso la commedia dialettale.

La compagnia teatrale, infatti, ha scelto di devolvere l’intero ricavato dello

spettacolo in programma al cineteatro Al Corso il prossimo 6 maggio al Museo dell’abbazia di Morimondo. La farina del diavolo la va tutta in crusca: questo il titolo della commedia che sarà presentata ad Abbiategrasso dalla storica compagnia.

Uno spettacolo liberamente tratto da Il diavolo li fa e poi li accoppia di

Stefano Palmucci, per la regia di Ermi Pasini.

Diviso in tre atti per una durata complessiva di novanta minuti, La farina del diavolo la va tutta in crusca narra la storia di un uomo di mezza età che, in eterno conflitto con la moglie, riceve una visita inaspettata che gli cambierà la vita. Uno spaccato che ci dimostra

quanto situazioni e persone non siano mai in linea con le apparenze; una storia tragicomica che mette in risalto la capacità, ma soprattutto l’incapacità degli uomini di battersi per la propria onestà e lealtà. Uno spettacolo divertente, ma anche pensato per far interrogare e riflettere lo spettatore. A salire sul palcoscenico di-

versi attori della compagnia: Giovanni (interpretato da Dino Frigerio), Anna (Antonella Bertani), Mister Bell Zebù (Enrico Cislaghi), Sandro (Flaviano Viotto), Tonino Bond (Stefano Fabro), Marisa (Ersilia De Amici), Renato (Salvatore Bruno), Arnaldo (Carlo Trezza), Silvia (Lara Mainardi), Denise (Maura Lissi), e infine il Maresciallo Mezzanotti (Pietro Paniz). Per partecipare allo spettacolo a sostegno dell’abbazia di Morimondo e delle sue attività culturali, in calendario per venerdì 6 maggio alle 21, è possibile contattare telefonicamente Barbara De Angeli al 339 463 4927, oppure inviare un’e-mail a filodrammaticalamaschera@gmail.com. ■

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La città che ti piace torna a maggio con una giornata dedicata alle mamme ABBIATEGRASSO di M. Rosti

S

littato l’appuntamento in calendario per la prima domenica di aprile, dopo che lo scorso 20 marzo moltissimi commercianti si erano impegnati per la buona riuscita della manifestazione La Fiera siamo noi, tornerà a maggio La città che ti piace.

Dopo le fatiche e i successi dell’iniziativa promossa in occasione della festa di San Giuseppe, i negozianti abbiatensi sono infatti pronti a tornare ad animare la città con l’apertura straordinaria delle loro attività e tante altre iniziative.

L’adesione difficilmente sarà quella di marzo: al

Una scorsa edizione de La città che ti piace

Il prossimo appuntamento con il “contenitore” promosso da Ascom e Comune è in calendario per domenica 8 maggio, festa della mamma. Per l’occasione le iniziative saranno rivolte soprattutto alle madri e ai loro bambini La Fiera siamo noi, iniziativa proposta dall’Associazione Commercianti di Abbiategrasso e “sposata” dall’Amministrazione comunale, aveva infatti partecipato un gruppo di circa 200 commercianti e artigiani, che dalle 9 del mattino alle 19 della sera avevano dato vita a una serie di iniziative nelle strade.

Ma certo non mancherà la volontà da parte dei commercianti di rendere viva e fruibile la città. L’occasione è di quelle buone: la festa della mamma.

Domenica 8 maggio gli appuntamenti de La città che ti piace saranno infatti rivolti a tutte le madri e ai loro bambini, con negozi aperti, laboratori e tante iniziative nel centro.

«Sarà una domenica dedicata al gioco – ci spiega Brunella Agnelli, segretario di ascom. – In centro potrebbero essere organizzati laboratori e anche rappresentazioni teatrali per bimbi e mamme, ma è ancora presto per dirlo. La riunione con tutti gli attori coinvolti nell’iniziativa è prevista per la prossima settimana

[cioè dopo il 25 aprile, ndr] ed è quindi ancora troppo presto per anticipare qualcosa. Solo allora potremo davvero stilare un programma della giornata».

E sempre nel contesto del La città che ti piace di maggio dovrebbe essere organizzata (la data deve ancora essere confermata) dai volontari della Pro

loco di Abbiategrasso la Notturna al Castello, una visita suggestiva e guidata tra le mura dell’antico maniero visconteo.

A partire da giugno, invece, riprenderà il format, già sperimentato con successo da ascom e Amministrazione, La città che ti piace sotto le stelle, che si tiene il venerdì sera. ■

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ABBIATEGRASSO

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IL COMUNE DI ABBIATEGRASSO COMUNICA ABBIATEGRASSO

Nuovi casi di truffe: attenzione ai falsi incaricati al cimitero

I

n seguito alle segnalazioni di alcuni cittadini, che hanno messo in luce il verificarsi di nuovi casi di truffe ai danni di persone anziane all’interno dei cimiteri cittadini, l’Amministrazione comunale mette in guardia dai finti addetti comunali.

L’invito è quello di diffidare di chiunque si presenti come presunto incaricato dall’Ente chiedendo somme di denaro o preziosi, con la scusa di controllare il verificarsi dei furti dalle tombe. Si ricorda che tutti gli operatori dell’azienda affidataria del servizio di gestione dei cimiteri cittadini, nonché il personale comunale, devono esibire sempre il tesserino di riconoscimento, e che in nessun caso possono riscuotere pagamenti o chiedere altri beni.

Qualora i cittadini volessero verificare la presenza degli operatori autorizzati dal Comune di Abbiategrasso, possono contattare dal lunedì al venerdì gli uffici comunali ai numeri 02 94 692 303/344/311.

L’Amministrazione non solo condanna questi reati ai danni delle persone più indifese, quali gli anziani, ma invita anche i cittadini ad avvisare immediatamente le forze dell’ordine per poter limitare questi casi, a tutela degli abitanti del territorio. ■

ABBIATEGRASSO

Le iniziative per il 25 aprile

«I

l 25 aprile festeggiamo la riconquista della libertà, il dono più prezioso per ogni essere umano. C’è gioia ma anche commozione, perché il nostro pensiero va ai tanti che per farci questo dono, la libertà, hanno perso la vita, sono stati uccisi, torturati, internati nei campi di sterminio. Ed erano giovani, giovanissimi, di diverso orientamento politico, di diversa fede religiosa. La resistenza non fu di parte. Fu un moto popolare e unitario per restituire dignità all’Italia intera». Così commenta il sindaco Pierluigi Arrara.

In occasione delle celebrazioni per la storica giornata del 25 aprile, anniversario della Liberazione che segnò la riconquista della democrazia nel nostro Paese e dei valori di libertà e di convivenza civile, l’Amministrazione comunale ha organizzato la consueta manifestazione insieme con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e le associazioni combattentistiche e d’Arma riunite nell’Assoarma. Il corteo si formerà in piazza Marconi al termine della Santa Messa delle 9.15, per poi raggiungere il Monumento ai Caduti dove avverrà la deposizione della corona (ulteriori dettagli sul sito on line del Comune, www.comune. abbiategrasso.mi.it). Si ricorda che, sempre in occasione dell’anniversario della Liberazione, fino al 26 aprile nei sotterranei del Castello Visconteo può essere visitata la mostra fotografica Resistenza di pianura promossa dalla sezione anpi Giovanni Pesce di Abbiategrasso. ■

Tutto pronto per la materna estiva: a maggio le iscrizioni ABBIATEGRASSO

A

nche per la prossima estate i genitori che lavorano, e che hanno quindi difficoltà ad accudire i propri figli di età compresa tra i tre e i sei anni, potranno contare sulle attività ricreative del Centro estivo per i bambini delle scuole dell’infanzia organizzato dal Comune. Le domande di iscrizione dovranno essere presentate dal 9 al 20 maggio all’ufficio Servizi scolastici di piazza Vittorio Veneto, 7 – aperto al pubblico lunedì, giovedì e venerdì dalle 9.15 alle 12.45, martedì dalle 9.15 alle 13.45 e mercoledì dalle 16 alle 18, tel. 02 94 692

La scuola materna di via Colombo

364/370/ 371/372/373/380 – dove si possono anche ritirare il testo del bando e i moduli di iscrizione.

Bando e moduli possono inoltre essere scaricati dal sito on line del Comune (www.comune.abbiategrasso.mi.it).

Il Centro estivo, che è riservato ai bambini residenti in Abbiategrasso i

cui genitori lavorano entrambi, sarà in funzione dal 4 al 29 luglio, dal lunedì al venerdì, alla scuola dell’infanzia di via Colombo. Le attività inizieranno alle 7.30 con il servizio di pre-scuola, mentre il post-scuola terminerà alle 17.30. Affidato alla cooperativa Alemar, il servizio comprenderà la-

boratori (fra cui quelli di lingua inglese), giochi tematici, attività ludico-motoria e giochi di gruppo, ma anche un’attività di nuoto che si svolgerà due volte la settimana, feste a tema e uscite sul territorio. Il Centro estivo è affidato a Simonetta Grosso, già coordinatrice della materna estiva di Abbiategrasso negli ultimi due anni; anche lo staff di animazione sarà prevalentemente composto da educatori che hanno già lavorato presso la materna estiva. Tutte le attività saranno presentate in dettaglio nel corso dell’incontro informativo per i genitori in programma per giovedì 23 giugno alle 21 al Castello Visconteo. ■

Colonia Enrichetta, è tempo di iscriversi al centro estivo ABBIATEGRASSO

T

empo di iscrizioni per la prossima stagione estiva al centro ricreativo Colonia Enrichetta, riservato ai ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado residenti nel territorio del comune di Abbiategrasso.

Le domande potranno essere presentate dal 26 aprile e fino al 12 maggio.

E andranno consegnate – esclusivamente in forma cartacea – all’ufficio Servizi scolastici di piazza Vittorio Veneto, 7, aperto al pubblico lunedì, giovedì e venerdì dalle 9.15 alle 12.45, martedì dalle 9.15 alle 13.45 e mercole-

La Colonia Enrichetta

dì dalle 16 alle 18 (tel. 02 94 692 364/370/371/372/ 373/380).

La modulistica e il testo completo del bando possono essere ritirati allo stesso ufficio Servizi Scolastici, oppure scaricati dal sito on line del Comune (www.comune. abbiategrasso.mi.it). Alla domanda di iscrizione,

per gli aventi diritto alla riduzione tariffaria, deve essere allegata la nuova certificazione isee, rilasciata nel 2016.

Si ricorda che il Centro ricreativo estivo è articolato in turni settimanali fissi, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 17.30. È ammessa l’iscrizione a più turni, prescelti nella

domanda di iscrizione, che non potranno tassativamente essere modificati. Il calendario dei periodi è il seguente: dal 13 al 17 giugno; dal 20 al 24 giugno; dal 27 giugno al 1° luglio; dal 4 all’8 luglio; dall’11 al 15 luglio; dal 18 al 22 luglio; dal 25 al 29 luglio; dal 29 agosto al 2 settembre; dal 5 al 9 settembre. Il servizio è organizzato tenendo conto delle esigenze e degli impegni lavorativi delle famiglie, nei limiti della capacità ricettiva della struttura messa a disposizione. Le domande saranno pertanto accolte sulla base di una graduatoria formulata per ogni singolo periodo. ■

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Hospice, dal 5 per mille un importante sostegno: nel 2014 l’hanno scelto in 5.000 ABBIATEGRASSO

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umenta il sostegno per l’Hospice di Abbiategrasso attraverso il 5 per mille. È quanto emerge dai dati che si riferiscono all’anno fiscale 2014 e che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato nei giorni scorsi. Spulciando gli elenchi, infatti, si scopre che sono poco meno di 5.000, per l’esattezza 4.959, le persone che nella dichiarazione dei redditi 2014 hanno scelto l’Associazione Amici dell’Hospice quale destinataria del proprio 5 per mille. Un aumento di ben 636 unità rispetto all’anno precedente, che si traduce in un risultato storico: 154.744,69 euro raccolti. L’effetto di questo andamento si materializza

nella progressiva scalata a questa speciale classifica.

L’Hospice, infatti, passa dalla posizione 193 alla 178 in un elenco che comprende 37.904 realtà non profit aventi diritto.

Un risultato che rende particolarmente orgogliosa l’Associazione Amici dell’Hospice di Abbiategrasso, che si impegna ogni anno a raccogliere fondi per la struttura di via Dei Mille e che desidera ringraziare tutte le persone che l’hanno sostenuta. Il ricavato consente all’Hospice di proseguire nelle ristrutturazioni dell’edificio, che hanno interessato tutto l’anno 2015. Non solo: anche la dotazione tecnologica in uso alle varie équipe è stata notevolmente migliorata,

consentendo a medici e infermieri di crescere anche sotto questo aspetto.

Il tutto senza dimenticare i servizi di cui le persone malate hanno bene-

ficiato in questi ultimi anni: Pet Therapy, Musicoterapia e terapie occupazionali.

Nonostante questo, però, restano provvidenziali le

tante erogazioni liberali che l’Hospice riceve tutti gli anni e che permettono di garantire il servizio a un crescente numero di pazienti: 352 ricoveri e 287 pazienti assistiti al domicilio in un territorio di 42 comuni nel solo anno 2015. A tutte queste attività, per così dire ordinarie, si aggiunge l’ambulatorio di cure palliative presso la struttura, vero elemento di innovatività nel contesto delle cure palliative, e l’ambulatorio presso gli ospedali di Abbiategrasso e Magenta.

Un’attività in continua crescita se si pensa a un passato recente. È solo nel 2001, infatti, che l’Hospice ha aperto le porte ai malati oncologici – prima si concentrava sul ricovero ai malati di hiv –

e dal 2007 ha attivato l’assistenza domiciliare. Oggi i pazienti presi in carico sono più di 600 (dati del 2015) e sono in continua crescita. Tutto questo grazie anche al 5 per mille che consente di progettare il servizio tenendo in considerazione l’evoluzione delle necessità della popolazione anziana e di programmare le attività con adeguato anticipo.

Si ricorda che chi volesse sostenere l’Hospice attraverso il 5 per mille deve semplicemente apporre la propria firma nel riquadro Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale…. ed indicare il codice fiscale dell’Associazione Amici dell’Hospice di Abbiategrasso: 9000 5350 153. ■

La Land Rover alla Concessionaria Piva di via Carlo Maria Maggi

Defender, un arriverderci

I

l fascino delle Land Rover rimane indimenticabile anche quasi dopo settant’anni dalla prima apparizione della macchina simbolo del marchio inglese. Ora quest’ultimo, carismatico fuori strada è uscito definitivamente dalla produzione (l’ultimo esemplare è stato completato alle ore 9.25 del 29 gennaio del 2016 dalle linee di montaggio dello stabilimento di Solihull, dopo ben 68 anni e 2.016.963 esemplari), dopo aver attraversato tre serie di fuoristrada, più i modelli 90, 110 e 130 e il Defender, sul mercato dal 1990 sino ai giorni nostri.

Tra i massimi cultori della fascinosa fuoristrada si può a ben diritto considerare anche la concessionaria Piva di Abbiategrasso, dove la famiglia (passando da Giancarlo sino ai figli Orietta e Umberto) ha sempre commercializzato i modelli di Land Rover.

Nel 1960 era toccato al capostipite di vendere nella sua officina i primi modelli di auto, ma una macchina così fuori dal normale non poteva che suscitare ben altre

attenzioni. Giancarlo Piva, infatti, nel 1980 aveva dato vita anche alle prime gare organizzate. Il circuito su cui sfruttare le caratteristiche della macchina era quello alle spalle del quartiere Fiera di via Ticino, e i saliscendi quelli della cava ivi presente. Umberto Piva, e siamo alla seconda generazione, ha invece scelto la strada di guidare da campione i fuoristrada

della Land Rover, ottenendo lusinghieri riconoscimenti con il suo fuoristrada benzina. Orietta, terza generazione di Piva a occuparsi della regina della auto fuoristrada, commercializzandola e partecipando alla manifestazione “Tirreno-Adriatico”, organizzata

Uno dei viaggi avventurosi con Defender

A sinistra Roberta Ferrari Concessionaria di Modena, al centro Arturo Frixa di Jaguar Land Rover Italia e a destra Orietta Piva

dal Registro Italiano “Land Rover” e consistente nella percorrenza di seicento chilometri tra i due mari del centro Italia usando esclusivamente il fuoristrada.

Di strada ne è passata da quando Giancarlo Piva doveva modificare i primi modelli di Land Rover per portarli con volante e pedaliera a sinistra. In questi giorni sono stati consegnati alcuni esemplari del New Defender, personalizzati sulle esigenze dei clienti che hanno voluto preferire ancora la regina dei fuoristrada.

L’organizzazione Piva durante la consegna di una delle ultime Defender

JAGUAR Ma chi vuole scoprire le altre sorprese della Concessionaria Piva deve solo recarsi negli spazi vendita ed esposizione ad Abbiategrasso: a fare la parte del leone da oggi c’è anche la splendida Jaguar, una vettura che davvero non ha bisogno di alcuna presentazione!

Concessionaria auto e veicoli commerciali ricerca consulente alle vendite per veicoli commerciali postmaster@ablondi.gbsnet.it

ABBIATEGRASSO 14

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Fondazione per Leggere: conti in ordine e tanti progetti ABBIATEGRASSO di M. Rosti

Palazzo Stampa, sede di Fondazione per Leggere

L

a politica gestionale di Fondazione per Leggere non fa una “grinza”. L’ente che raccoglie 60 Biblioteche del sud ovest di Milano ed è al servizio di ben 55 comuni, con più di 500.000 residenti in totale, ha, infatti, chiuso il 2015 con un bilancio in perfetto equilibrio. Grazie alle tante attività promosse negli anni e in costante sviluppo, come i Corsi nel cassetto e quelli dell’Università del Tempo libero, ma anche all’efficiente organizzazione di eventi e presentazione di libri, a cui si affiancano i quotidiani servizi di prestito di volumi e di materiale informativo e di consultazione, la Fondazione si dimostra un ente in grado di promuovere cultura a 360 gradi. Lo dicono gli eventi, ma lo dice anche il bilancio consuntivo 2015 e le linee strategiche programmate per il triennio 2016-2018. Una realtà che funziona, nonostante le difficoltà che il presidente Cesare Nai evidenzia: «Le risorse sulle quali è possibile contare sono sempre meno. Servono fondi sovracomunali, diversamente gli investimenti saranno a rischio. Noi, comunque, stiamo cercando di adeguare sempre di più la struttura del nostro ente alle nuove necessità, mantenendo ben salda la nostra mission di soggetto promotore di cultura a beneficio di tutti i cittadini del territorio».

Tanti, insomma, i punti di forza, anche se le difficoltà non si possono nascondere. Da sottolineare l’incremento del valore della produzione: rispetto all’anno precedente si è potuto contare su 146.000 euro in più dovuti prevalentemente

Nonostante la difficile congiuntura, l’ente che raccoglie le Biblioteche del Sud-Ovest milanese ha chiuso il 2015 con un bilancio in perfetto equilibrio alla progressiva crescita dei ricavi per attività commerciali (i ricavi legati ai Corsi nel cassetto hanno raggiunto quota

69.377 euro) e all’aumento dei contributi connessi a importanti iniziativa, quali il progetto Expo fuori Milano

Una lezione di Corsi nel cassetto

(ricavi per 75.396 euro) e all’innovativo progetto di cooperazione culturale (ricavi per 41.129 euro), lanciato nell’ultimo trimestre. Da sottolineare anche l’incremento del numero di iscritti: gli utenti che raggiungono le Biblioteche di Fondazione per Leggere, usufruendo in modo continuativo o saltuario dei diversi servizi, superano ormai i 100.000, mentre si confermano stabili i prestiti e addirittura in aumento rispetto al 2014 sono gli acquisti di libri e dvd.

E tanti sono anche i progetti che il presidente Nai insieme con tutto il suo staff intende promuovere per il prossimo futuro. Le linee strategiche del triennio 20162018 prevedono, solo per citare alcune delle idee più importanti e innovative, un progetto di cooperazione culturale territoriale, che rivolge una particolare attenzione alle “fasce deboli” della società. Inoltre sarà data ai Comuni la possibilità di affidare alla Fondazione la realizzazione di servizi specifici.

«Fondazione per Leggere, grazie al suo straordinario staff composto da giovani appassionati e di eccellente professionalità – dichiara in conclusione Nai, – ha ovviato in questi anni al calo dei contributi pubblici cercando nuove strade. L’ente, ogni anno, contiene e riduce i costi senza intaccare i servizi resi, anzi aggiungendone di nuovi.

Un cammino virtuoso che tuttavia può e deve essere consolidato: se non torneranno più i contributi regionali dello stesso ammontare degli scorsi anni, per noi sarà impossibile fare i nuovi e quanto mai necessari investimenti». ■

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ABBIATEGRASSO

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Festival Le strade del Teatro, il sipario si alza con una performance di danza ABBIATEGRASSO

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orna il rendez-vous con Le strade del Teatro. Ad aprire la ventunesima edizione del Festival internazionale di Teatro urbano sarà uno spettacolo di danza contemporanea e ricerca: land, where is my love, in programma per giovedì 5 maggio alle 21.30 nell’ex convento dell’Annunciata di Abbiategrasso.

Promosso e sostenuto dal Comune di Abbiategrasso, il primo appuntamento della rassegna teatrale porta in scena una performance ideata e coreografata da Daniele Ninarello e che vedrà protagonisti i danzatori Annamaria Ajmone, Marta Capaccioli, Piera-

dolfo Ciulli e Cinzia Sità, oltre allo stesso Daniele Ninarello.

I danzatori, immergendosi nella percezione dell’ambiente del proprio corpo, andranno a ridefinire i propri margini, espandendoli; il corpo e l’ambiente, influenzandosi reciprocamente, daranno vita a un paesaggio, con il desiderio di scoprirvi bellezza. E, ancora, i corpi esploreranno le possibili relazioni con gli altri corpi, lasciando emergere nell’incontro con gli altri stupore e meraviglia. L’esperienza sensoriale e sensibile del corpo diventano così un elemento compositivo in un continuo e proficuo scambio tra ambiente e danzatore. In land (acronimo di Local Area

Lo spettacolo land

La ventunesima edizione della kermesse teatrale prende il via il prossimo 5 maggio all’Annunciata con lo spettacolo di danza contemporanea e ricerca Land, where is my love

Network Development), il paesaggio è inteso come quel luogo che viene determinato dalle relazioni tra corpi, che scaturiscono dalla percezione dei danzatori che abitano e creano questa rete. Si parte dunque dalla consapevolezza che le nostre memorie fisiche generano pensieri, che i nostri pensieri generano azioni, che le azioni svelano luoghi che diventano paesaggi.

Dunque il tentativo diventa quello di svelare il complesso meccanismo di possibili relazioni tra i corpi danzanti, immersi e fautori del comune paesaggio che, al tempo stesso, muta, e che si presenta come un quadro astratto generato da una sinfonia di esistenze. Lo spettacolo, seguito dal dramaturg

Carlotta Scioldo, segue come una fluente visione onirica, arricchita dalle musiche di Andriano De Micco e Stefano Risso.

Il costo del biglietto di ingresso è di 3 euro (biglietto unico). Per acquistarlo in prevendita, o per ulteriori informazioni, ci si può rivolgere all’ufficio del Teatro dei Navigli, all’ex convento dell’Annunciata di Abbiategrasso, in via Pontida, dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 (tel. 348 013 6683; 324 606 7434). Per maggiori informazioni si può inoltre consultare il sito on line del Teatro dei Navigli (www.teatrodeinavigli.com) o la sua pagina Facebook, dove a breve verrà pubblicata l’intera programmazione del Festival. ■

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MAGENTA

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N. 7 - STAMPATO IL 22 APRILE 2016

MAGENTA

Un Punto Acqua presso il Municipio di Magenta

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er rispondere alle esigenze dei cittadini che richiedono servizi sempre più personalizzati e pensati su misura, il Gruppo cap (società a capitale pubblico partecipata dagli enti locali che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese e Como) sta attivando quest’anno una serie di nuove attività. La prima riguarda i cosiddetti Punti Acqua, sportelli ideati per fornire ai cittadini assistenza sulle pratiche contrattuali e amministrative che riguardano l’azienda idrica.

Si tratta, infatti, di un servizio di consulenza su appuntamento, che offre agli utenti la possibilità di concordare un incontro con Amiacque, scegliendo data e ora più consone alle proprie esigenze, con tempi certi e soprattutto senza code, per un servizio di assistenza qualificato e preparato a rispondere a ogni richiesta relativa allo svolgimento delle pratiche contrattuali.

I cittadini avranno quindi la possibilità di fissare un appuntamento, inviando le loro richieste al Servizio Clienti del Gruppo cap-Amiacque, telefonicamente al numero verde 800 428 428, attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 18, oppure via e-mail all’indirizzo appuntamenti@amiacque.gruppocap.it.

A Magenta il nuovo Punto Acqua è stato attivato lo scorso 19 aprile ed è attivo nelle giornate di martedì e giovedì, dalle 14 alle 16.30, all’interno del Palazzo municipale di piazza Formenti (secondo piano - Settore tecnico). ■

Il Municipio di Magenta

Piazza Unità d’Italia, l’odissea dei lavori verso il lieto fine MAGENTA di F. Pellegatta

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n bene restituito alla città dopo anni di complicati iter burocratici. Si tratta di Piazza Unità d’Italia, un cantiere avviato nel 2011 e mai terminato, almeno fino a oggi.

L’area, infatti, dovrebbe essere riconsegnata già a partire dalla terza settimana di aprile. È quanto hanno annunciato l’assessore ai Lavori Pubblici Enzo Salvaggio e Simone Trifone, amministratore della Diamond Real Estate, la ditta a cui sono stati assegnati i lavori come «soggetto attuatore». Tra le opere da realizzare per sistemare la piazza c’è il posizionamento delle panchine, la realizzazione di un cordolo di protezione dei pedoni dai veicoli, il collegamento con i marciapiedi e la manutenzione generale.

Un capitolo a parte merita la fontana. La lunga inattività ha creato diversi problemi su cui i tecnici stanno ancora lavorando. Particolare non da poco, con la fine dei lavori Magenta dovrebbe guadagnare più di 90 posti auto nei pressi della nuova area.

Salvaggio ha definito la possibilità di concludere i lavori come una

Piazza Unità d’Italia

Raggiunto l’accordo con la Soprintendenza sulle opere da eseguire, lo spazio di fronte a villa Naj Oleari sarà restituito a breve alla città. Non ancora definiti i costi del progetto «vittoria sulla burocrazia». Per lungo tempo, infatti, gli interventi sono stati bloccati dai continui ripensamenti della Soprintendenza ai Beni culturali, che ha cambiato idea più volte sul muro di cinta di villa Naj Oleari. All’inizio dei lavori, infatti, il muro era stato abbattuto senza nessuna obiezione da parte della Soprintendenza; solo in seguito era emerso un

vincolo paesaggistico che tutelava la struttura e che aveva costretto Amministrazione e soggetto attuatore ad avviare un lungo lavoro di compromesso con l’ente di tutela dei beni culturali. Tra continui ripensamenti i lavori si sono trascinati fino a oggi, quando è stata definita tra tutti gli attori la «pratica di reintegro» per ricevere parere positivo dalla Soprinten-

denza e concludere l’opera. In sostanza l’accordo prevede che si dovrà realizzare un nuovo muro. «Abbiamo dovuto affrontare ostacoli formali incomprensibili – hanno ribadito Salvaggio e Trifone – ma finalmente possiamo restituire alla città una delle sue porte d’accesso.

Speriamo che il prossimo corteo del IV Giugno passi di lì».

I costi reali del progetto non sono ancora stati definiti, ma l’Amministrazione comunale ha garantito che ci sarà tempo, in futuro, per fare tutte le comunicazioni del caso. L’unica cosa certa è che il lungo fermo dei lavori ha fatto inevitabilmente lievitare i prezzi, anche per la necessità di rimettere in sesto quanto si è deteriorato con il passare del tempo. ■

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MAGENTA

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Nel chiosco del parco di Casa Giacobbe una ludoteca e tante iniziative per bimbi MAGENTA di F. Pellegatta

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a città si arricchisce di un nuovo servizio rivolto in modo particolare ai più piccoli, ma senza dimenticare le loro famiglie. Si tratta della ludoteca inaugurata domenica 17 aprile negli spazi del parco di Casa Giacobbe, che sarà gestita dall’associazione culturale Eureka dopo diversi anni di abbandono. Daniela Cattaneo e Nicole Salvadori, dell’associazione in questione, hanno vinto il bando di assegnazione da parte del Comune grazie all’idea vincente che sta dietro il loro progetto.

La ludoteca sarà un luogo dove lasciare i bambini dai due ai sei anni di

età, tutti i giorni dell’anno. Nello spazio del chiosco ci saranno pochi giochi, ma studiati per stimolare il pensiero logico dei più piccoli e il loro desiderio di scoprire le cose. Non a caso il nome Eureka significa scoperta, in perfetto accordo con l’approccio didattico proposto degli esperti dell’associazione. Le due responsabili hanno garantito che nel corso dell’anno saranno molteplici gli eventi per tutte le età. Alcuni di questi saranno gratuiti, altri a pagamento. Qualche esempio? Il Giocayoga, un modo divertente e giocoso per approcciare questa disciplina. Sempre tra le attività della ludoteca ci sarà il campo estivo per i bambini dedicato alla na-

Il chiosco del parco di Casa Giacobbe

Inaugurata domenica 17 aprile e affidata a Eureka, la struttura accoglierà tutti i giorni dell’anno i bambini dai due ai sei anni di età.

Fra le attività previste figura anche un campo estivo

tura (approfittando del parco di Casa Giacobbe).

Un’esperienza che prenderà il via dalla seconda settimana di giugno, tenendo impegnati i più piccoli dalle 8 del mattino alle 18.30 circa. Daniela Cattaneo, in particolare, lavora con i bambini da dieci anni ma lo staff di Eureka può contare anche su ginecologi, esperti delle dinamiche famigliari e altre figure professionali legate al mondo dell’infanzia e della famiglia. Ha rivolto un plauso al progetto di Eureka anche l’assessore ai Lavori Pubblici di Magenta, Enzo Salvaggio: «All’inizio avevamo pensato a un bando per un’attività commerciale, ma poi abbiamo cambiato idea – ha spiegato. – Dal 2007 a oggi il locale del

chiosco è sempre rimasto chiuso, almeno adesso ha un nuovo inquilino che fornisce un servizio prima mancante alla città».

Salvaggio ha aggiunto che le utenze saranno pagate dal Comune. Tra i punti di forza del progetto proposto a Magenta da Eureka c’è la volontà dichiarata di fare squadra con le altre associazioni e realtà del territorio. Nonostante il chiosco era stato abbandonato a se stesso dal 2007, la convezione con il bar che si trovava in precedenza dentro la struttura prevedeva che questa fosse riconsegnata in buono stato. Un’accortezza che ha permesso una spesa minima per le casse comunali al momento della sistemazione dei locali. ■

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SPECIALE PRIMAVERA

VOGLIA DI VERDE Giardinaggio e attrezzature per un casa all’avanguardia

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SPECIALE PRIMAVERA

La trasformazione di uno spazio aperto può richiedere una soluzione basata sulle tende da sole.

Buon gusto e tecnologia adesso possono andare davvero a braccetto

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i fa presto a dire “tende da sole”.

Nel corso di questi anni l’obiettivo di chi realizza e installa questi elementi è mutato, così come l’offerta sul mercato. Da una parte si va a soddisfare l’esigenza di mantenere il passo con le nuove tecnologie, dall’altra si cerca di offrire prodotti esteticamente sempre migliori. Se ci pensate un attimo è estremamente chiaro: l’impatto visivo, guardando casa vostra, è diretto sulla tenda. Colori e fantasie sono disponibili da tempo in maniera tale da armoniz-

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zarsi con qualsiasi facciata di casa o villa. Esistono soluzioni che permettono di rendere elegante un complemento della vostra abitazione, sia che questa abbia dei criteri architettonici particolari (un palazzo storico, una casa con fregi particolari) oppure che sia frutto della fervida immaginazione di un architetto alla moda. Il buon gusto è, mai come in questo caso, abbinato all’idea di non esagerare: i colori devono essere armonizzati e smorzati, con qualche distinguo solo in presenza di giardini veramente pieni di colori per motivi… floreali. La tecnologia, ormai, permette con poca spesa di avere tende da sole dotate di ogni comfort: bracci estensibili, discese verticali, guide laterali, cappottine, pergole sono alcune delle tipologie che potrete trovare dal vostro rivenditore

di fiducia. Per chi ha esigenze ancora maggiori (forme insolite, elementi di grande dimensione, materiali insoliti) è ovviamente possibile ottenere preventivi e soluzioni sempre più gradevoli. Sia per il budget della propria casa sia dal punto di vista estetico. L’importante è affidarsi a professionisti del settore e non lasciare nulla al caso. La nostra selezione ci porta a consigliarvi tre ditte all’avanguardia come SI&SI (ad Abbiategrasso), CSP (a Casorate Primo) e ANGELO ROGNONI (a Besate).

DIRE ADDIO ALLE ZANZARE

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e c’è un problema con cui ognuno di noi deve fare i conti durante la stagione calda è quello delle zanzare. Abitare in una pianura alluvionale dà qualche problema e questo tipo di insetti ne è forse l’emblema principale. Sempre più persone non vogliono utilizzare repellenti chimici o insetticidi di varia natura e composizione. La scelta d’obbligo diventa così quella di giocare di anticipo sugli insetti, chiudendo gli spazi di casa (o dove si passa il tempo alla sera in giardino) con zanzariere. Un occhio all’estetica è sempre d’obbligo. La nostra soluzione sul territorio è ALBASER ad Albairate e FERRIANI ad Abbiategrasso.

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SPECIALE PRIMAVERA

Oggi per arredare il giardino mille soluzioni

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ifficile arredare un giardino?

Assolutamente no. Occorre solo avere le idee chiare e un po’ di buon gusto. Le idee chiare servono soprattutto per decidere la mission del proprio spazio esterno di casa: se si hanno a disposizione spazi grandi, poi, diventa ancora più necessario attribuire funzioni a ogni singola zona.

Le ditte specializzate hanno ormai svoltato sulla strada delle soluzioni multiple.

In giardino, infatti, ci si può spostare a prendere il sole, come a rilassarsi. Sedie, divani e sdraio possono tornare utili sempre. Se poi si ha la fortuna di poter realizzare una zona dove pranzare ecco che l’arredo giusto e la scelta di materiali piacevoli e resistenti (legno e ferro battuto su tutti) può armonizzarsi perfetta-

mente con la natura circostante. Certamente non tutti hanno la fortuna di avere decine di metri quadrati di verde attorno alla casa e quindi occorre spesso fare delle scelte: meglio una sorta di solarium con sedie sdraio oppure posizionare un tavolo con alcune sedute comode sia per leggere sia per giocare a carte con le amiche?

Avendo lo spazio disponibile ovviamente tutte e due! Dal nostro punto di vista vi segnaliamo VEGA di Abbiategrasso e ZETACI di Ozzero.

LA STORIA ANTICA DEL GAZEBO: DA OSSERVATORIO AD ANGOLO RELAX

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osa c’è di meglio di un gazebo per nobilitare l’estetica di un giardino? Queste strutture architettoniche (tipiche soprattutto di un certo tipo di abitazioni padronali settecentesche) stanno tornando repentinamente di moda, avendo ormai abbandonato la funzione iniziale di punto di osservazione riparato, sia dalla pioggia che dagli eccessi del sole. Al giorno d’oggi è soprattutto un elegante complemento che può permettere la fruizione del giardino sia nelle giornate troppo soleggiate (pensate alla canicola tipica della nostra zona nel mese di luglio) sia quando invece il tempo si fa inclemente. Il materiale per elezione in cui vengono costruiti è il legno, oppure suoi derivati o succedanei. La forma è basata su una pianta poligonale (tipicamente ottagonale) oppure circolare, con il tetto che di fatto diventa il punto più importante della struttura. Esso appoggia su colonne o pali che lo sostengono. Sotto il tetto è possibile poi arredare il gazebo come si preferisce, in funzione degli utilizzi che ne andremo a fare. La copertura è spesso in Pvc oppure in materiale leggero ma resistente (come a esempio l’alluminio) che però deve evitare di condurre eccessivamente il calore al di sotto. Anche in questo caso un giro da VEGA ad Abbiategrasso è d’obbligo.

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Le specifiche dei tagliaerba alla base della vostra scelta UN PRATO PERFETTO: IL SOGNO DI TUTTE LE FAMIGLIE

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er rendere più attraente un giardino occorre prestare attenzione a come si cura il tappeto erboso. Oltretutto una perfetta manutenzione permette anche una maggiore fruizione dello spazio esterno per motivi di relax o di svago. Con il vostro esperto di fiducia potrete scegliere il tipo di prato da seminare, che va individuato sulla base del clima e dell’esposizione al sole del vostro terreno. Se avete figli piccoli ovviamente avrete bisogno di un tipo di erba destinata a un uso intenso, mentre se optate per uno spazio verde ornamentale sappiate che richiede molte cure, visto che vuole massima uniformità e un aspetto perfetto. Se invece la vostra esigenza è anche di natura sportiva, il manto erboso deve essere corto ma molto resistente. I diversi tipi di prato vi permetteranno ottimi risultati anche dal punto di vista estetico. Vi segnaliamo la ditta CARUSO ad Albairate per ogni vostro problema.

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osa differenzia un tagliaerba dall’altro? Di certo non il principio di funzionamento che è basato su lame avvitate su un albero motore. Una prima suddivisione è possibile basandosi sul telaio (in plastica, acciaio o alluminio), così come sul tipo di combustione (interna

o elettrica) o di trazione (umana - cioè a spinta - oppure con cambi di velocità come un’automobile). Le esigenze dei giardini di grande dimensione fanno pensare soprattutto ai trattorini, denominati, appunto, rasaerba, su cui l’operatore resta seduto e che sono perfetti per superfici ampie. Per le superfici minori invece è possibile utilizzare apparecchi che riprendono il funzionamento di quelli dei decenni scorsi, ovviamente migliorati sia nel materiale sia nell’efficienza delle lame.

Uno degli aspetti spesso non considerati è legato allo smaltimento di quanto viene tagliato: i regolamenti comunali sul riciclo degli sfalci d’erba è diverso di caso in caso. Il nostro consiglio è di rivolgersi alla ditta RAINOLDI di Abbiategrasso.

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SPECIALE PRIMAVERA

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Niente “fai da te” per irrigare il verde

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ZANZARIERE E SERRAMENTI: FERRIANI DA OLTRE 40 ANNI

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a oltre quarant’anni è il vostro riferimento per serramenti in Pvc, alluminio e legno, portoncini in Pvc e alluminio, porte da interno, zanzariere e accessori, persiane in alluminio e molto altro. Ferriani Serramenti è la migliore proposta del territorio specializzata nella progettazione e nella realizzazione di tutto ciò che è sicurezza nella vostra casa o nella vostra ditta: non solo porte e serramenti blindati, ma anche inferriate, sistemi di allarme e sicurezza, porte antipanico, chiavi e serrature unificate, elettriche, elettroniche e a sbarra. FERRIANI SERRAMENTI è ad Abbiategrasso, in via Ada Negri 2.

ra i lavori indispensabili per mantenere un giardino c’è ovviamente l’irrigazione.

Non è un’operazione da sottovalutare, perché tende a dover essere ripetuta in estate con cadenza quotidiana e, in caso di giardini ampi, non è da prendere sottogamba neanche come sforzo fisico. Per fortuna la tecnologia ci permette di ragionare ben oltre il classico tubo di gomma o gli annaffiatoi da vaso. La superficie dell’area da irrigare discrimina le metodologie utilizzabili. I sistemi moderni si basano sulla tecnologia più spinta: bagnare il prato non è affare da poco perché basta sbagliare l’orario per rischiare di bruciare una parte del tappeto erboso.

Specie nella stagione più calda occorre bagnare copiosamente e quotidianamente, ma solo nelle ore di sole meno intenso: in aiuto ci vengono le centraline, più o meno complesse, che

ci permettono di essere tranquilli anche in caso di brevi assenze. La tecnologia è alla base anche di sistemi complessi basati sulla microirrigazione o sull’irrigazione interrata e che necessitano il riferimento di aziende dotate della necessaria competenza. Il ricorso ai kit “fai da te” che si possono trovare in Internet è sconsigliato per quanti non abbiano un’esperienza effettiva nel settore. Il rischio è di farsi abbindolare dai prezzi bassi e poi finire con lo spendere cifre maggiori per risolvere i problemi. Meglio rivolgersi ad esperti come CARUSO ad Albairate.

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I robecchesi si rimboccano le maniche: fa centro la Giornata del verde pulito ROBECCO di F. Pellegatta

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momenti per dimostrare senso civico e un po’ di amore per l’ambiente non sono mai troppi. E a volte anche la politica si mette in prima fila per dare il buon esempio. È stata un successo la prima edizione robecchese della Giornata del verde pulito, un evento già realizzato in altri paesi del circondario e in occasione del quale cittadini, associazioni e amministrazione comunale hanno indossato i guanti e sono scesi in strada per raccogliere i rifiuti abbandonati. In tutto quaranta persone tra semplici robecchesi e membri di gruppi come la Pro loco e

l’Associazione Cacciatori, sezione Eligio Colombo.

Senza dimenticare l’apporto tecnico dato dalla società asm che si occupa proprio della raccolta rifiuti. Perfino il Parco del Ticino ha offerto una mano, presentandosi con i propri furgoni per trasportare in discarica il materiale che è stato raccolto durante la mattinata.

Il sindaco Fortunata Barni ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno dimostrato senso civico partecipando all’iniziativa: «La raccolta è stata significativa e per questo posso solo dire “grazie” a tutti – ha dichiarato. – Girando per il paese abbiamo trovato molti cestini pieni di sacchetti dei rifiuti e questo

I volontari all’opera

In quaranta hanno partecipato all’iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale, ripulendo le zone verdi del paese e l’area del depuratore

ci ha fatto riflettere. Nelle scuole ha già preso il via un progetto di educazione alla cittadinanza che vuole insegnare ai bambini la bontà di pratiche come la raccolta differenziata, ma a questi progetti deve seguire anche l’applicazione nella quotidianità, altrimenti è tutto inutile. Dal primo di giugno cambierà il sistema della raccolta dei rifiuti anche a Robecco, grazie all’appalto stipulato con la società asm. Abbiamo grandi aspettative al riguardo».

Nell’ultimo Consiglio comunale Barni aveva approfittato per ringraziare pubblicamente tutti i partecipanti e lanciato un appello per unirsi in questo progetto: «Voglio citare in modo particola-

re l’Associazione Cacciatori, che si è occupata della raccolta rifiuti nell’area più problematica, quella del depuratore – ha continuato il sindaco, – grazie al loro lavoro il furgone del Parco Ticino ha fatto tre viaggi tra depuratore e discarica». Oltre a quell’area i gruppi di volontari hanno ripulito tutte le zone verdi e i parchetti di Robecco, fin dalle 8.30 del mattino.

Visto il successo della manifestazione, l’Amministrazione comunale ha comunicato che l’iniziativa sarà ripetuta. È probabile che si attenda il prossimo novembre per riproporre la giornata, che in quell’occasione dovrebbe essere organizzata direttamente dall’Associazione Cacciatori. ■

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Fiera di San Majolo, una vetrina su agricoltura, arte e cultura di Robecco ROBECCO di F. Pellegatta

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er la 104a volta in altrettanti anni Robecco si mette in mostra. Lo farà durante la Fiera di San Majolo del 1° maggio, che attirerà tra le vie del paese oltre trecento espositori tra ambulanti, associazioni e agricoltori. Il tema intorno al quale ruoterà la kermesse è l’acqua, punto di partenza per mettere in vetrina agricoltura, arte e cultura robecchesi. Oltre agli immancabili sapori e profumi. L’organizzazione dell’evento è stata affidata a Dario Tonetti, come già accaduto l’anno scorso. Tonetti ha garantito una «fiera innovativa che fa del commercio

il suo centro, nel pieno rispetto della tradizione centenaria, ma con alcune novità rilevanti». Eccone qualcuna.

Le cinque piazze tematiche della passata edizione diventeranno sei con l’aggiunta di quella del Comune di Robecco, dove si troveranno esposte alcune Ferrari e vetture d’epoca a cura della Scuderia Ferrari Club Abbiategrasso. Un’altra novità particolarmente rilevante per i cittadini di Robecco è il senso unico pedonale. L’affollatissimo (durante la fiera del 1° maggio) ponte degli Scalini, per ragioni di sicurezza, si potrà attraversare solo arrivando da via Mazzini per andare verso la piazza.

Chi arriverà da via Mat-

Una scorsa edizione della manifestazione

Si terrà il prossimo 1° maggio la nuova edizione della kermesse, che quest’anno ruoterà intorno al tema dell’acqua. Oltre trecento gli espositori, tra ambulanti, associazioni e agricoltori

teotti dovrà tagliare dentro parco Archinto. Il secondo senso unico sarà nel tratto di via San Giovanni che va dall’incrocio con via Verdi alla piazza, percorribile solo in direzione cimitero, mentre chi arriva dall’altro senso dovrà passare da via Verdi e quindi dal retro dell’oratorio. Gli organizzatori hanno spiegato che la scelta è stata fatta per creare una sorta di “percorso fiera” che permetta al visitatore di vedere un po’ tutto.

Tra le novità anche la presenza di artisti di strada che animeranno quattro differenti punti del paese. Dal mattino fino al tardo pomeriggio la strada provinciale 526 resterà chiusa tra via Dante e via Roma, per-

mettendo ai cittadini di passeggiare per le vie e per la piazza indisturbati. Saranno parecchi anche gli eventi nei giorni intorno al 1° maggio. Un esempio? Alle 19 del 30 aprile, prima della tradizionale processione con la reliquia di San Majolo, verrà inaugurato il ponte degli Scalini dopo l’opera di restauro dei mesi scorsi. Martedì 3 maggio, invece, si terrà una cerimonia a villa Gromo di Ternengo con la premiazione del concorso vetrine indetto tra i commercianti e la consegna del San Majolo d’oro, riedizione robecchese dell’Ambrogino d’oro milanese, l’onorificenza che viene assegnata ogni anno a un cittadino meritevole. ■

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ROSATE di M. Rosti

Rosate si prepara per un’altra edizione della Rosa d’Oro

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ta per scadere il termine per presentare le candidature. Lo storico riconoscimento Rosa d’Oro del Comune di Rosate, premio che ogni anno viene assegnato a cittadini, gruppi o associazioni che si sono distinti in ambito sociale o lavorativo, sarà consegnato nel prossimo mese di maggio, ma le segnalazioni su chi premiare dovranno pervenire al Protocollo comunale entro le 11 di martedì 26 aprile, utilizzando l’apposita modulistica disponibile presso gli uffici del Municipio e reperibile anche sul sito web comunale.

Tutti i cittadini di Rosate sono invitati dall’Amministrazione a segnalare il nome della persona o della realtà che, secondo il loro giudizio, ha saputo distinguersi nel corso dell’anno per meriti e attenzioni verso il prossimo e la comunità. L’onorificenza, che solitamente viene consegnata durante le manifestazioni di maggio e giugno (l’ex Maggio rosatese), è infatti riservata ai soggetti che si sono maggiormente contraddistinti nei settori del volontariato sociale e del volontariato educativo e civile, nelle scienze o in ambito artistico e culturale, o, ancora, nel lavoro e nella professione. Ricordiamo che lo scorso anno l’Amministrazione ha consegnato l’onorificenza a Mario Tonoli, per l’impegno e l’abnegazione profusi nel sociale. ■

Comitato Genitori di Ozzero, continuano progetti e attività OZZERO di M. Rosti

La chiesa di San Siro

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n concerto Gospel a favore della scuola di Ozzero. È questo il prossimo appuntamento promosso dal Comitato Genitori (che raggruppa mamme e papà di bambini e ragazzi iscritti alle scuole del paese) e in calendario per il prossimo 1° maggio. Il Comitato, nei mesi scorsi, ha infatti contattato il coro Jazz Gospel Alchemy di Vermezzo che, a titolo gratuito, si esibirà nella chiesa di San Siro a Ozzero. Un modo diverso per festeggiare la Festa dei Lavoratori e di sostenere la scuola e le sue attività.

Per l’occasione il Comitato genitori organizzerà anche un ricco buffet, per

un aperitivo in programma nel salone dell’oratorio al termine dello spettacolo musicale, mentre l’evento si concluderà con un’estrazione a premi.

«Questa per noi – ci spiegano i rappresentanti del Comitato – è senza dubbio una buona occasione per far conoscere i progetti avviati in questi anni, così come per raccogliere nuovi fondi che saranno,

Festival delle Birre Artigianali con il suo concorso «VINCI 4 CASSE DI BIRRA»

BIRRA IN ABBAZIA A MORIMONDO Il 15,16 E 17 LUGLIO l’Abbazia di Morimondo sarà grande protagonista del FESTIVAL DELLE BIRRE ARTIGIANALI , un evento organizzato dall’Enoteca Divino di Abbiategrasso, con il patrocinio del Comune di Morimondo. I proventi andranno totalmente al Comune. Saranno coinvolti 14 Birrifici Artigianali, 5 Stand di street food e cucina tipica, ma non solo birra e cibo… anche tanta musica con concerti che vedranno coinvolte ben sei Band musicali. E gratuitamente si possono vincere anche delle casse di birra attraverso il «CONCORSO VINCI 4 CASSE DI BIRRA».

Partecipazione gratuita, per partecipare si devono fare tre semplici e veloci operazioni: • iscriversi, su Facebook, alla manifestazione BIRRA IN ABBAZIA - Festival delle Birre Artigianali (il QR code pubblicato in fianco porta direttamente alla pagina Facebook); • dopo l’iscrizione, usando il pulsante INVITA, si devono invitare tutti i propri contatti, (cliccando su «invita» si apre un menù a tendina, si clicca su “SCEGLI AMICI” e si apre un quadrante, a questo punto clicca su “TUTTI GLI AMICI« che si trova nel quadrante a sinistra, si selezionano tutti, uno ad uno, ed alla fine si clicca in basso a destra su “INVIA INVITI«); • come ultimo passaggio, una volta inviati tutti gli inviti, si deve inviare un messaggio con i propri dati (basta nome, cognome, un recapito telefonico ed una mail); dopo il controllo del gestore verrà assegnato un biglietto numerico.

In uno dei giorni della manifestazione, verrà effettuata l’estrazione dei numeri, che assegnerà: 1° ESTRATTO 4 casse di bottiglie di birre artigianali 2° ESTRATTO 2 casse di bottiglie di birre artigianali 3° ESTRATTO 1 cassa di bottiglie di birre artigianali Una grande festa in cui ci saranno tanti protagonisti; la Birra Artigianale, il Buon Cibo, l’atmosfera dell’Abbazia, grande Musica, la Beneficenza e soprattutto VOI… non mancate!

a loro volta, destinati a progetti futuri, ai quali stiamo già pensando, sempre in collaborazione con i docenti».

Grazie alla collaborazione del Comitato e alla disponibilità dei genitori, anche nell’anno scolastico in corso è stato, infatti, possibile proporre ai bambini e ai ragazzi che frequentano la scuola del paese tante belle attività:

dal laboratorio di teatro, che si è concluso alcune settimane fa, al corso di lingua spagnola con insegnante madre lingua rivolto ai ragazzini delle medie e ai compagni più piccoli di quinta elementare. Ed è sempre grazie alle attività promosse dal Comitato Genitori che è stato possibile acquistare una nuova lavagna interattiva multimediale (lim). L’appuntamento per ascoltare buona musica e sostenere i progetti della scuola è, come detto, per domenica 1° maggio, alle 17.30 nella chiesa parrocchiale. Il costo del biglietto, che è di 7 euro, comprende lo spettacolo musicale e l’aperitivo, mentre è gratuito l’ingresso a bambini e ragazzi fino alle medie. ■

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Sodalizio di arte e sapori tra Morimondo e Bolzano

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Il borgo dell’abbazia sarà partner dei Mercatini di Natale nella città altoatesina. Dove il prossimo 30 aprile una delegazione di Morimondo presenterà i prodotti del nostro territorio il prossimo settembre, come spiega Alberto Gelpi, consigliere delegato al Turismo e Tempo libero del Comune di Morimondo. «L’appuntamento, in calendario per sabato 24 e domenica 25 settembre, è previsto in piazza Cistercensi. Sarà una due giorni di sapori e artigianato, un omaggio alla cultura trentina e dell’Alto Adige».

Una bella occasione per Morimondo, che farà da teatro a uno degli eventi più attesi dagli appassionati di artigianato.

L’anteprima sarà anticipata da un’altra iniziativa altrettanto importante per il piccolo borgo: il prossimo 30 aprile sarà una delegazione del Comune di Morimondo a raggiungere piazza Walter a

Bolzano, nel contesto di un evento floristico, per presentare i prodotti della nostra terra. «Porteremo gorgonzola, riso e salumi – conclude Gelpi – ma anche materiale informativo su Morimondo e la sua bella abbazia. Per noi è senza dubbio una bella occasione di promozione turistica, e il consolidamento di un’amicizia che dura da anni». ■

Casa dell’Arco ma non solo: nel borgo è tempo di lavori MORIMONDO di M. Rosti

La Casa dell’Arco vista dalla piazza dell’abbazia

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l caseggiato che si trova all’ingresso della piazza dell’abbazia, denominato Casa dell’Arco, era stato acquistato dal Comune alcuni anni fa con l’obiettivo di riqualificarlo e di organizzarvi al suo interno un punto turistico.

Fino a oggi l’immobile, per mancanza di finanziamenti e risorse, non è ancora stato oggetto di interventi di recupero, ma presto le cose cambieranno. Il progetto complessivo di riqualificazione dell’edificio che si affaccia sulla piazza prevede una spesa di circa 750.000 euro, e alcuni mesi fa Regione Lombardia ha concesso al Comune, che nel frat-

tempo ha predisposto la quota di cofinanziamento, un contributo di 487.000 euro. Una buona notizia per l’Amministrazione di Morimondo, che proprio in queste settimane ha avviato tutte le pratiche per procedere alla gara per l’assegnazione dei lavori con l’obiettivo di individuare l’impresa che se ne dovrà occupare. È, insomma, ormai questione di tempo, di poco tempo.

Altri lavori sono intanto in programma a Morimondo: in via Passerini, dove si trova il centro sportivo del paese, verrà rifatto il manto d’asfalto, migliorando così il collegamento con via Ticino.

Ed è sempre grazie a finanziamenti che il Comune di Morimondo è riuscito a predisporre alcuni interventi di ristrutturazione negli alloggi di via Dante: a essere inte-

Sullo sfondo dell’abbazia una due giorni di musiche e danze popolari

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MORIMONDO di M. Rosti a anni è attiva una collaborazione fra gli artigiani e i produttori di Bolzano e l’Amministrazione di Morimondo. Un legame che quest’anno si è concretizzato in occasione della Festa del latte dello scorso 24 e 25 aprile con la presenza di uno stand organizzato da Ivan Martinelli, presidente dei Mercatini di Natale di Bolzano, e che si svilupperà nelle prossime settimane e, ancora, dopo l’estate.

Morimondo sarà, infatti, partner dei Mercatini di Natale 2016 di Bolzano.

L’anteprima della manifestazione sarà presentata proprio a Morimondo

MORIMONDO di M. Rosti

ressati dai lavori saranno gli alloggi del primo piano (sopra la farmacia e l’ambulatorio medico), mentre i miniappartamenti ora occupati, realizzati in paese negli anni Ottanta a beneficio di pensionati ancora autosufficienti, saranno soggetti a un intervento esterno di riqualificazione energetica, grazie a un contributo ottenuto di circa 60.000 euro. Lavori sono infine previsti alla palestra comunale, che si sviluppa accanto all’ex scuola primaria e che si trova all’interno del centro sportivo del paese.

Prossimamente verrà rifatta la copertura della palestra con un diverso materiale, grazie a un contributo di circa 50.000 euro. ■

ra gli appuntamenti in calendario prossimamente nel centro storico di Morimondo figura la prima edizione del Morimondo Folk Festival, una due giorni dedicata alle musiche e alle danze popolari tradizionali d’Italia e d’Europa, tra stage di danza e concerti, dove si respirerà un’aria di festa, amicizia e condivisione L’evento, previsto per sabato 7 e domenica 8 maggio, animerà il borgo con diversi appuntamenti: l’apertura degli stand, alle 13 di sabato, con iscrizioni e accreditamenti, darà il via alla manifestazione, mentre alle 15, secondo il programma si potrà partecipare a uno stage di danze francesi di coppia e di gruppo. Alle 20.30 si terrà la cerimonia di apertura con i tamburi brasiliani dei Maracatù Estrela Do Boi, mentre alle 21 il concerto Damatrà e a seguire Il paese delle mille danze. Domenica 8 nel pomeriggio è, invece, previsto uno stage di danze balcaniche, greche e israeliane, e alle 16.45 il concerto Circolo popolare artico, mentre alle 19 la chiusura del festival.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione Folk Cool nata per promuovere, oltre alla cultura, l’aggregazione tra le persone attraverso la musica e le danze popolari. ■

MORIMONDO di M. Rosti

Frammenti di storia in mostra al monastero di Morimondo

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è tempo fino al prossimo 4 settembre per visitare la mostra intitolata Il Trecento a Morimondo – Frammenti di Storia, realizzata dal comitato scientifico ed esecutivo della Fondazione Abbatia Sancte Marie de Morimundo, composto da Anna Gloria Berra, dallo storico abbiatense Mario Comincini, dal presidente della Fondazione don Mauro Loi e, ancora, da Paolo Mira, Rosalinda Ponciroli e Piero Rimoldi. Inaugurata lo scorso 10 aprile e allestita nella Sala capitolare dell’abbazia, la mostra propone un percorso composto da diciotto pannelli, oltre che da nove pergamene provenienti dall’Archivio di Stato di Milano. L’idea della mostra è proprio quella di partire da un documento per cercare di ricostruirgli intorno il suo contesto storico, in un gioco di specchi per cui gli elementi presenti nella pergamena ne richiamano altri esterni e, nel contempo, vengono da questi ultimi richiamati. Le persone interessate possono visitare l’esposizione, passando dal chiostro, tutte le domeniche dalle 15 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30), mentre chi desiderasse effettuare una visita nei giorni feriali può contattare per la prenotazione la segreteria della Fondazione (chiamando lo 02 9496 1919 dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12). ■

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CASORATE PRIMO MOTTA VISCONTI MOTTA VISCONTI di O. Dellerba

Eventi per il 25 aprile

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anno avuto buon successo due iniziative a Motta Visconti per festeggiare l’anniversario numero 71 della Liberazione. Venerdì 22, presso la biblioteca civica del paese, l’anpi delle sezioni di Casorate Primo, Motta Visconti e Rosate (con il patrocinio del comune di Motta Visconti) ha ricordato la figura di Mario De Micheli («partigiano, giusto tra le nazioni, critico d’arte e saggista»). A tracciarne le opere, legate alla tematica della Resistenza, sono stati il pittore Gioxe De Micheli e il critico d’arte e giornalista Giorgio Seveso. Il 25 aprile, invece, ricorrenza per l’Amministrazione comunale, con il ritrovo alle 9.15 in piazza San Rocco, alle 9.30 la celebrazione della Messa per la Pace e in suffragio ai caduti di tutte le guerre. Alle 10.15 un corteo ha sostato al monumento dei Caduti, al cippo dei partigiani in via Vittorio Veneto e infine al cimitero comunale. ■

CASORATE PRIMO di O. Dellerba

Sensi unici in accordo

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volte le istanze dei commercianti trovano accoglienza negli uffici comunali. Alcuni negozianti, infatti, avevano chiesto di rendere maggiormente fruibile il parcheggio in via Santagostino sui numeri civici pari dal 26 al 32. Anche i residenti di via Luxemburg e dei vicoli Centrale e Comune avevano sollevato il problema di riuscire ad accedere con i mezzi privati alle proprie abitazioni. Il caposervizio di Polizia locale Deborah Ariboni ha così deciso dal 16 aprile di istituire una zona disco di 15 minuti nel tratto di via Santagostino compreso tra i numeri 26 e 32 (solo lato pari), esclusa la di domenica (e i giorni festivi).

Via Luxemburg diventa a senso unico, con direzione consentita dal civico 16/19 al 2. Senso unico anche in vicolo Comune (da vicolo Centrale e a via Santini).

Infine, divieto di sosta permanente in vicolo Centrale nel tratto da via dall’Orto a vicolo Comune (solo lato destro) e in quest’ultima piccola strada (solo sul lato dispari da vicolo Centrale a via Santini). ■

Delitto di Motta Visconti: se ne parlerà su Raitre MOTTA VISCONTI di O. Dellerba

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n delitto efferato e che continua a far parlare di sé.

Al punto che una delle più note trasmissioni di cronaca nera (Amore Criminale, giunta alla diciannovesima edizione e ospitata su Raitre) tornerà nel mese di maggio a occuparsene. Come è noto il 14 giugno 2014 Carlo Lissi sterminò a Motta Visconti la moglie Maria Cristina Omes e i due figli piccolissimi (Giulia e Gabriele) in uno dei momenti peggiori della storia della cronaca nera italiana. Un delitto sviscerato in mille particolari dalle indagini, che peraltro durarono pochissimo, nonostante che l’uomo dopo aver ucciso barbaramente la sua famiglia si recò al bar a vedere una partita dei mondiali in Brasile. Crollato al primo interrogatorio, Lissi alla fine della sua deposizione chiese per sé il «massimo della pena» e lo ottenne il 18 gennaio scorso. La trasmissione di Raitre, presentata da Barbara De Rossi, torna in onda il 2

maggio proprio con un corposo servizio sulla vicenda di Motta Visconti.

In paese, la troupe della trasmissione ha registrato alcune interviste (a Giuseppina Radaelli, suocera dell’assassino plurimo), mentre altre sono state raccolte a Pavia (al legale di parte civile della famiglia della moglie di Lissi, Domenico Musicco, e a suo padre Adamo). La trasmissione non potrà ospitare le motivazioni della sentenza, salvo novità dell’ultima ora, giacché a tre mesi di distanza non sono ancora state pubblicate. In tv non andrà invece il legale di Carlo Lissi, Corrado Limentani,

che in tutta questa vicenda ha scelto una posizione decisamente defilata e

in linea con la delicatezza della posizione del suo assistito. ■

MOTTA VISCONTI di O. Dellerba

Il “Motta Spring Cup”

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tto squadre di calciatori undicenni si affronteranno il 14 maggio per il Motta Spring Cup, organizzato dalla polisportiva Centro della Gioventù – Motta Visconti, in collaborazione con la parrocchia San Giovanni Battista e tre aziende del territorio. A sfidarsi, dalle 10 alle 18, saranno così la squadra di casa, l’Accademia Inter, l’Aldini Milano, l’ac Mazzo, l’Enotria Milano, l’Accademia Pavese, l’Ausonia Milano, l’avs Voghera e il Sala al Barro.

Le partite verranno giocate sul campo dell’oratorio San Luigi, con ingresso da via Rognoni. Durante il torneo funzionerà il servizio di bar e ristorazione. ■

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Per spazzare le strade si cerca una cooperativa CASORATE PRIMO di O. Dellerba

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l Comune di Casorate Primo ha pubblicato il bando per il servizio di spazzamento stradale, che verrà riservato alle cooperative sociali di tipo B (quelle che danno lavoro a persone svantaggiate). In sostanza, chi vincerà dovrà impegnarsi a pulire e svuotare i cestini nelle aree verdi e in quelle dedicate ai cani, a fornire i sacchetti per i cestini, a smaltire il materiale di risulta presso la piattaforma ecologica, a raccogliere le cartacce e i rifiuti giacenti sul suolo. Un servizio che andrà erogato dal prossimo 1° maggio al 31 dicembre 2017.

L’importo del bando di gara è di 116.000 euro e le offerte devono pervenire tramite procedura telematica entro le 12 del 26 aprile, mentre l’aggiudicazione è prevista al pomeriggio alle 15 presso la sala giunta. I tempi celeri dovrebbero

Una via di Casorate Primo

quindi permettere di avviare subito il servizio.

ALLE TERME CON ANTEAS Anteas Legnano-Magenta, in accordo con i Servizi sociali del Comune di Casorate Primo e con le Terme di Salice organizza, dal 16 al 28 maggio, il trasporto di chi volesse usufruire del ciclo termale a carico del Servizio sanitario nazionale (all’utente rimarrebbe da pagare il solo ticket, se dovuto) presso la

CONOSCI TE STESSO

struttura oltrepadana. In sostanza, si tratta di dodici viaggi andata e ritorno da Casorate Primo a Salice Terme. Le prenotazioni si raccolgono il giovedì in Municipio dalle 10 alle 11.30. Per iscriversi al servizio occorre associarsi all’anteas, con la ricetta del medico di base, un documento d’identità e il codice fiscale.

Le terme di Salice sono specializzate in cure per apparati locomotori, gastroenterici, otorinolaringoiatrici, cutanei e circolatori. ■

MOTTA VISCONTI di O. Dellerba

Aggiornamento dei costi per costruire a Motta

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ambiano i costi di costruzione a Motta Visconti, dopo che nel 2015 la cifra dovuta al metro quadrato non aveva subito variazioni. Il calcolo non è di per sé semplice, giacché la normativa indica la giunta regionale come incaricata della determinazione del costo di costruzione per gli edifici residenziali, ma nel periodo intercorrente tra le cifre mandate da Palazzo Lombardia spetta ai singoli Comuni l’adeguamento, in funzione della variazione accertata dall’istat. La giunta regionale ha fissato nel 1994 la cifra dovuta in 482.300 lire al metro quadrato, somma cresciuta per effetto degli adeguamenti istat a 403,74 nel 2014, come determinato dal comune di Motta Visconti. Secondo l’istituto di statistica il costo di costruzione dei fabbricati residenziali tra il 2013 e il 2015 è diminuito, per effetto della crisi del settore, dello 0,09%, pertanto gli uffici comunali hanno ridotto la cifra dovuta a 403,36 euro al metro quadrato. Un numero che in realtà può servire a tutti, visto che comunque a Motta Visconti tutto sommato si continua a costruire, come dimostrato anche dalla recente approvazione del piano di lottizzazione Biancospino.

LA CARICA DEI 101 È questo il simpatico nome della campagna di iscrizioni all’asilo nido per l’anno scolastico 2016/17. Anche quest’anno c’è la possibilità di scegliere tra il modulo di tempo pieno e quello “part time”, che può arrivare sino alle cinque ore giornaliere. Modulistica e informazioni sul sito del Comune. ■

■ a cura di A. Spotti

LA GIOIA: UNA SENSAZIONE RARA

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na sensazione che abbiamo provato probabilmente quando eravamo bambini.

Perché la proviamo così di rado man mano che diventiamo adulti?

Perché viviamo nelle aspettative.

Perché non siamo nel presente, ma veleggiamo nel futuro o nel passato.

Aspettiamo sempre che accada qualcosa di nuovo e di bello o aspettiamo di rivivere qualcosa di bello che abbiamo già sperimentato nel passato.

Meglio stare nel presente, perché è qui che accadono le cose. È qui che dobbiamo mantenere lo sguardo.

Dobbiamo diventare consapevoli di ogni istante.

Le quattro domande che ci aiutano a essere in un istante consapevoli: Dove sono? Con chi sono? Cosa sto facendo? Come mi sento?

Se avessimo sempre questo grado di consapevolezza saremmo spesso felici: felici perché in realtà c’è sempre qualcosa di piacevole in ciò che stiamo vivendo, ma che essendo distratti o identificati in qualcosa perdiamo completamente di vista.

Talvolta anche la stanchezza o un

momento di solitudine può essere piacevole. Oppure semplicemente alzare lo sguardo al cielo o verso l’orizzonte. Oppure il profumo di una tazza di the o una musica o una frase che sentiamo mentre camminiamo.

Momenti semplici di felicità, in questi spazi talvolta si sprigiona qualcosa di diverso… un’emozione diversa: la Gioia.

La gioia è un’emozione intensa, immotivata, che nasce improvvisa e nulla la supporta se non una grande, infinita gratitudine di essere vivi e di sentire la vita che scorre nelle nostre vene e nell’aria attorno a noi. La gioia è essere innamorati della vita.

Non di qualcosa, o di qualcuno, ma “semplicemente” della vita.

Non dipende da nulla e ripeto, spesso accade inaspettatamente innescata da una musica, un tramonto, uno sguardo, una brezza fresca, o un gesto d’amore che vediamo, magari neppure rivolto a noi.

Possiamo predisporci alla gioia, con momenti di silenzio e di ascolto ricercati durante il giorno, più e più volte, ritraendoci in uno spazio di pace, dove

il respiro calmo e tranquillo, consapevole, diventa un piacere. Questo aiuta a creare uno spazio. Aiuta ad alleggerire la nostra vita piena, stracolma.

Soprattutto di pensieri e convinzioni, di paure e di credo.

Se impariamo a restare in ascolto e a guardare nello spazio tra le cose la Gioia arriva improvvisa e ci sorprende.

La gioia è uno stato di grazia che può durare anche solo pochi secondi, nei quali sentiamo che stiamo viaggiando a un’altra velocità. La traccia che lascia anche quando la gioia si dissolve, resta indelebile.

E come i sassolini di Pollicino che si illuminano alla luce della luna, quei pochi istanti di gioia ci ricordano la strada di casa, ci ricordano che esiste un modo di “differente” di percepire

la vita. C’è un mondo sorprendente nell’ordinario, la Gioia è la nota di quel mondo celato.

A. Spotti Fondatrice di Inner Innovation Project. È studiosa di Scienze Orientali, tiene conferenze e seminari sullo sviluppo della consapevolezza individuale e sull’implementazione delle proprie potenzialità.

Inner Teacher di tecniche meditative e di focalizzazione mentale. Per informazioni e contatti: antonellaspotti@gmail.com

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RUBRICHE&SERVIZI

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CINEMA

di F. Tassi

RECENSIONE: Il libro della giungla di Jon Favreau Voto: ●●● ½

LIBRI

di F. Tassi

I più venduti all’Altra Libreria di Abbiategrasso 1) Piero Mozzi, La dieta del Dottor Mozzi (Mogliazze, € 19,00) 2) Benji & Fede, Vietato smettere di sognare (Rizzoli, € 15,90)

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ella potenza del cinema (digitale). Potremmo titolarlo così. I muscoli della tecnologia al servizio della magia e dell’avventura. Mowgli che torna a rivivere sullo schermo, 50 anni dopo, dentro una giungla ricreata al computer, tra animali animati che sono un capolavoro di foto-realismo.

Eccolo qui il sogno realizzato del cinema che rende reale l’impossibile (Méliès che fa l’occhiolino ai Lumière). Perché non c’è un solo momento, dentro Il libro della giungla 3.0, in cui pensi di essere dentro un film. Non vedi gli attori nelle tute motion capture, non vedi il software che unisce reale e digitale fino a confonderli, non vedi i burattinai che aiutano il giovanissimo neo-attore Neel Sethi a recitare nel vuoto (gli animali sono stati aggiunti in post-produzione) o le 100.000 fotografie della giungla indiana usate per ricreare ogni dettaglio.

Vedi solo la pantera Baghera che ha salvato il bambino e l’orso Baloo che gli insegna a godersela e ad essere uomo, vedi i lupi che lo allevano, le scimmie che lo rapiscono, gli elefanti trasformati in ancestrali divinità. E naturalmente la tigre Shere Khan, che odia la specie umana.

Sotto le cure del regista di Iron Man (Jon Favreau), dell’animation supervisor di Avatar (Andrew Jones), del direttore della fotografia di Matrix e Spider-Man 2 (Bill Pope), Il libro della giungla torna ad assomigliare a ciò che aveva in mente Kipling: una storia di formazione, un’evocazione di miti e archetipi, una riflessione sul rapporto tra natura e cultura, uomo e animale, sacro e profano. Ma allo stesso tempo rimane lo spirito Disney, con le sue canzoni (mitiche anche loro) e i caratteri animali umanizzati.

Non ci sono chissà quali intuizioni di regia o reinvenzioni geniali. Ma se il “cinema per famiglie” fosse un genere, questa sarebbe una delle sue migliori incarnazioni.

I FILM DEL SACRO

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arte dalla Francia la mini-rassegna Film del sacro, organizzata al cinemateatro Nuovo di Magenta. Il meglio arriverà al secondo appuntamento, con Ritorno alla vita di Wim Wenders (il 12 maggio). Ma intanto il 28 aprile alle 21.15 potremo apprezzare il mestiere di Jean-Pierre Améris nel suo Marie Heurtin, dal buio alla luce, ispirato a fatti realmente accaduti alla fine dell’Ottocento. Una ragazza che è come un animale selvaggio, muta, cieca e sorda dalla nascita. Una suora che prova a portare un po’ di ordine nel caos della sua mente.

Come dice il regista: «Noi esistiamo solo nel legame con gli altri». Riferimenti fin troppo alti – Il ragazzo selvaggio di Truffaut, Anna dei miracoli di Arthur Penn – per un film consolatorio che però ha il coraggio di fare domande importanti (anche sull’esistenza di Dio) e che invita lo spettatore a imparare a guardare la bellezza del mondo, come fosse la prima volta, insieme a Marie.

I MIGLIORI E I PEGGIORI Le mille e una notte di Miguel Gomes – Voto: ●●●●½ L’infinita fabbrica del duomo di D’Anolfi e Parenti – Voto: ●●●● Codice 999 di John Hillcoat – Voto: ●●●● Truman, un amico è per sempre di Cesc Gay – Voto: ●●●½ Le confessioni di Roberto Andò – Voto: ●●● Grimsby di Louis Letterier – Voto: ●●● Veloce come il vento di Matteo Rovere – Voto: ●●½ Batman v Superman di Zack Snyder – Voto: ●● Nemiche per la pelle di Riccardo Milani – Voto: ●½ Nonno scatenato di Dan Mazer – Voto: ● Pessimo: ● Così così: ●● Niente male: ●●● Da vedere: ●●●● Capolavoro: ●●●●●

3) Valeria Montaldi, La randagia (Piemme, € 19,00) 4) Mario Giordano, Profugopoli (Mondadori, € 18.50) 5) Stephen King, Il bazar dei brutti sogni (Sperling & Kupfer, € 19,90) 6) Alessandro Robecchi, Di rabbia e di vento (Sellerio, € 15,00) 7) Alicia Giménez-Bartlett, Uomini nudi (Sellerio, € 16.00) 8) Zerocalcare, Kobane Calling (Bao Publishing, € 20,00) 9) Umberto Eco, Pape Satàn Aleppe (La nave di Teseo, € 20,00)

Piero Mozzi

10) Jonathan Franzen, Purity (Einaudi, € 22,00)

IN USCITA: favole e realtà

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avole che aiutano a capire la realtà. Realtà che ci fanno capire di non vivere in una favola.

Aprile porta con sé un raccolto editoriale che stimola fantasie (lucide) e riflessioni (amare).

Michael Cunningham trasforma Hansel e Gretel in due teppistelli, racconta la crisi matrimoniale di Raperonzolo e ci fa incontrare la Bestia (della Bella) in coda al supermercato. Un cigno selvatico (La nave di Teseo) è una riscrittura di Andersen e dei fratelli Grimm, ma soprattutto di temi e storie ancestrali e quindi eternamente attuali, che erano già inquietanti di per sé e qui diventano ancora più cupe.

Paola Mastracola invece si inventa un autunno in cui non cadono le foglie (gli adulti non ci fanno caso, i bambini se ne accorgono subito) e una scoiattola che ci porta alla scoperta delle leggi della natura. Ma tra i protagonisti della fiaba c’è anche il vento, che conosce le storie di tutti. Un racconto filosofico e ironico con doppia storia d’amore: L’anno che non caddero le foglie (Guanda).

Se invece avete bisogno di un bagno di realtà, ecco i disegni di Zerocalcare in Kobane Calling (Bao Publishing), frutto dei suoi viaggi in Rojava, regione del Kurdistan iraniano, per raccontare la resistenza curda, ma anche il loro invidiabile contratto sociale che prevede la convivenza tra etnie e fedi, l’emancipazione femminile, la redistribuzione delle ricchezze. Tra il graphic journalism, l’inchiesta e il fumetto d’autore, con i consueti riferimenti pop.

E già che ci siete, vista anche la recente scomparsa, procuratevi Da questa parte del mare (Einaudi), il “testamento” di Gianmaria Testa, storie di uomini e di migrazioni, legate ai protagonisti dell’omonimo album. Ma anche l’invenzione di Bruno Arpaia, che in Qualcosa là fuori (Guanda) immagina un’Europa devastata dai cambiamenti climatici e segue la rotta dei “migranti ambientali” che dall’Italia del 2082 viaggiano verso la Scandinavia, alla ricerca dell’unica salvezza possibile. La troveranno?

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LA VOCE DELLO SPORT

Società sportiva LaTigre, il ruggito dei podisti di Carpenzago e Robecco Marcia LaTigre, successo coltivato negli anni

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l’evento più importante organizzato dal gruppo, e quest’anno giunge alla nona edizione. Stiamo parlando della serale targata LaTigre, che con il tempo ha visto crescere le adesioni. «Dopo il primo anno di attività – confessa il presidente dell’associazione Carlo Broglio – abbiamo deciso di realizzare una nostra manifestazione. È nata così la Serale LaTigre, che prevede due percorsi principali: uno di 3,5 chilometri riservato ai bambini e uno di 6,5 chilometri dedicato, invece, agli adulti». Dalla prima edizione del 2007 sino a quella dello scorso anno l’incremento di partecipanti è stato notevole, come conferma lo stesso Broglio: «La prima volta che è stata disputata, la serale ha visto circa 150 iscrizioni, mentre lo scorso anno abbiamo superato i 1.400 atleti. Quest’anno speriamo di migliorare ancora». La Serale LaTigre è in programma per il prossimo 31 maggio con partenza da Carpenzago. Chi volesse ulteriori informazioni riguardo all’evento, o intendesse iscriversi, può inviare un’e-mail all’indirizzo latigre@latigre.it. ■

di E. Moscardini

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aglietta e pantaloncini striati di nero e arancione, un’inconfondibile divisa che cela la grinta e la voglia di non arrendersi mai. Stiamo parlando dei corridori e dei camminatori del gruppo podistico LaTigre: a raccontarci il suo decennio di attività è il presidente Carlo Broglio, che trasmette la passione e l’adrenalina che la corsa fornisce a ogni livello.

Da due lustri siete ormai un punto di riferimento per il podismo di Robecco e dintorni, ma in che

modo è iniziata la vostra avventura?

«La società sportiva LaTigre è nata nel 2006 a Carpenzago – dove ha sede tutt’ora – quando un gruppo di appassionati della corsa e dello sport in generale ha deciso di dare vita a questa associazione. Era il periodo in cui nell’Abbiatense si formavano i primi gruppi podistici; sicuramente la camminata, così come la corsa, erano discipline in ascesa. Dunque ci siamo buttati a capofitto in questa nuova esperienza e il gruppo oggi vanta circa 95 iscritti. Diversi per età di preparazione atletica, ma tutti accomunati dalla gran voglia

di sfidare se stessi e le proprie capacità».

Le vostre divise e il nome della società richiamano la tigre: ci svela il retroscena sulla scelta di questo nome? È stata casuale oppure dovuta a un motivo ben preciso?

«Il nome del gruppo nasce un po’ per caso e un po’ per ricordo. Uno dei soci fondatori faceva infatti parte, da ragazzo, di un gruppo di camminatori chiamato, appunto, La Tigre. Per non copiare abbiamo deciso di chiamare la nostra associazione LaTigre, con l’articolo e il nome attaccati, mantenendo però fede all’appellativo con un

abbigliamento che, in qualche modo, richiamasse i colori del manto del felino. E devo dire che è molto suggestivo, quando il nostro gruppo partecipa a una gara, vedere questa massa di persone con indosso magliette e pantaloncini che richiamano una tigre. Insomma, chi ci incontra alle gare difficilmente si dimentica di noi, anche perché solitamente non partecipiamo mai in meno di cinquanta, e questo ci permette molto spesso di aggiudicarci i premi di squadra».

Se uno dei nostri lettori volesse entrare a far parte del vostro gruppo, che

cosa deve sapere dal punto di vista pratico? E quali sono le emozioni che trasmette la corsa?

«La quota annuale per l’ingresso nel gruppo è di 15 euro a persona; di tale cifra, 8 euro sono utilizzati per il tesserino che permette agli atleti di partecipare alle gare competitive. Inoltre il gruppo podistico LaTigre offre ogni domenica mattina ai propri soci la possibilità di effettuare gare e manifestazioni. Da non sottovalutare anche il fatto che, grazie ad alcuni sponsor, riusciamo a premiare chi dei nostri atleti si è distinto durante l’anno, donando abbigliamento sportivo a coloro i quali

effettuano un alto numero di gare oppure hanno totalizzato buoni risultati.

Chiunque si voglia avvicinare alla nostra associazione può quindi farlo visitando il sito www.latigre. it oppure la pagina Facebook LaTigre-Gruppo Podistico. Sull’aspetto, prettamente sentimentale e di sensazioni, che la corsa può dare: è come una “malattia”, si inizia dalla classica camminata e poi si arriva alla maratona. È una continua sfida con se stessi, in cui non possono assolutamente mancare determinazione, allenamento, sana competitività e, sicuramente, un sentimento di amicizia». ■