Bioplastiche: un caso studio di bioeconomia in Italia

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executive summary

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non biodegradabili e monouso, lasciando in commercio solo sacchi di plastica più spessi e duraturi e sacchi di plastica monouso biodegradabili e compostabili, secondo lo standard europeo armonizzato sull’imballaggio compostabile (EN 13432). L’approccio italiano ai sacchi monouso può essere considerato un importante caso studio, i cui risultati e implicazioni meritano di essere analizzati a fondo. La prima lezione è che i consumatori sono pronti a cambiare le loro abitudini rapidamente per adottare comportamenti più sostenibili, seguendo una legge che promuove la prevenzione e la riduzione degli imballaggi. Gli italiani sono stati incoraggiati ad adottare comportamenti virtuosi con un impatto positivo sulla gestione dei rifiuti. Uno studio, in particolare, ha evidenziato che l’uso di sacchi monouso in plastica tradizionale è calato in misura significativa (del 50%) dopo l’applicazione della strategia. Il secondo punto è che minore è il numero di sacchi monouso in plastica tradizionale in circolazione, minore è il rischio di abbandono e dispersione nell’ambiente di questi ultimi: meno risorse vengono consumate, meno rifiuti devono essere recuperati e meno inquinamento viene generato. Il terzo punto è che solo i sacchi biodegradabili e compostabili possono essere ancora venduti dai rivenditori italiani come sacchi monouso, come strumento complementare rispetto ai sacchi riutilizzabili. L’uso di sacchi biodegradabili e compostabili sta comportando in questo ambito delle conseguenze molto interessanti: (I) Si sono registrati miglioramenti nella raccolta e nel trattamento della frazione organica dei rifiuti. Dopo il loro primo impiego, i sacchi biodegradabili e compostabili possono es-

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