L'innocenza del pipistrello

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Stefania Leopardi

L’innocenza del pipistrello (eco)logica di uno spillover

SIMBIOSI Edizioni Ambiente



l’innocenza del pipistrello (eco)logica di uno spillover



SIMBIOSI

Stefania Leopardi

L’innocenza del pipistrello (eco)logica di uno spillover


Stefania Leopardi l’innocenza del pipistrello (eco)logica di uno spillover realizzazione editoriale

Edizioni Ambiente www.edizioniambiente.it coordinamento redazionale: Paola Morelli, Diego Tavazzi progetto grafico: Mauro Panzeri impaginazione: Roberto Gurdo immagine di copertina: Pipistrello ferro di cavallo (Rhinolophus sp.) in volo.

Panaiotidi/Shutterstock

© 2022, ReteAmbiente Srl via privata Giovanni Bensi 12/5, 20152 Milano tel. 02.45487277, fax 02.45487333 Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi supporto senza il permesso scritto dell’Editore. ISBN 978-88-6627-345-5 Finito di stampare nel mese di febbraio 2022 presso GECA S.r.l., San Giuliano Milanese (Mi) Stampato in Italia – Printed in Italy il network di reteambiente

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sommario

una sola salute di Gianfranco Bologna

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1. l’inizio della pandemia

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2. il metodo scientifico

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3. le origini di sars-cov-2

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4. lo spillover

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5. nel nuovo ospite

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6. chi ha incastrato il pipistrello?

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ringraziamenti

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i virus e i pipistrelli, spiegati con le immagini

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di Cristina Leopardi



“Siate dubbiosi e siate trasgressivi, se trasgredire significa andare oltre al limite del dogma o la rigidità delle regole.” Umberto Veronesi “Don’t stop believing. Hold on to that feeling.” Journey



Una sola salute

Avete tra le mani un libro davvero bello, intrigante, avvincente e interessante, scritto con grande passione e competenza, un libro che ha vari protagonisti, a partire dall’attore principale, l’ormai noto virus SARS-CoV-2, che primeggia per il dominio incontrastato che sta esercitando in tutto il mondo a causa della drammatica pandemia da COVID-19. Gli altri protagonisti sono le specie di mammiferi selvatici che rappresentano gli ospiti del virus, principalmente i pipistrelli, animali affascinanti che costituiscono un ordine di mammiferi straordinario, i chirotteri, uno dei meravigliosi prodotti dell’evoluzione della vita sulla Terra, che esistono da almeno 50 milioni di anni (e gli studi molecolari datano questa origine persino a 67 milioni di anni, poco prima della grande estinzione di massa della fine del Cretaceo che ha provocato la scomparsa dei dinosauri). Un protagonista, sempre sullo sfondo, è rappresentato dallo stato della salute umana, sempre più a rischio anche per la possibilità che altre pandemie possano intaccarla con effetti devastanti. Oggi, come ci ricorda questo libro, stiamo tutti finalmente imparando che il nostro benessere è strettamente legato alla vitalità e allo stato di salute della ricchezza della vita sul pianeta, la meravigliosa biodiversità di cui noi tutti siamo parte, in una concezione di One Health, una sola salute, che possiamo anche 9


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definire, in maniera ancora più esplicita, Planetary Health, la salute del pianeta. Da decenni la comunità scientifica, in tutti i paesi del mondo, cerca di far capire all’intera umanità un concetto fondamentale che papa Francesco ha sintetizzato, proprio durante la pandemia, nella semplice frase “non si può essere sani in un pianeta malato”. Abbiamo poi, tra i protagonisti, l’autrice. Stefania Leopardi è una bravissima e appassionata veterinaria che lavora all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, ricercatrice in virologia con una profonda conoscenza dei pipistrelli, che ci racconta molte storie interessanti e intriganti, partendo proprio dal suo lavoro, che è anche la sua grande passione. Stefania è un’esperta delle zoonosi virali emergenti, ma la sua competenza sui pipistrelli è tale da essere una componente del Bat Specialist Group della Survival Species Commission dell’IUCN, l’International Union for Conservation of Nature (Unione internazionale per la conservazione della natura), grande organizzazione fondata nel 1948 che riunisce enti governativi degli stati aderenti e numerose organizzazioni non governative che si occupano, con competenza, delle problematiche della conservazione della natura. Stefania ci offre in questo libro una splendida e avvincente descrizione di come si fa scienza e di quanto la conoscenza scientifica abbia un’estrema necessità di specializzazione, ma anche, e direi soprattutto, di una visione integrata che riesca ad affrontare la complessità di ciò che cerchiamo di capire, riunendo ciò che può apparire separato. Lei stessa, veterinaria, ci dimostra quanto sia fondamentale per il suo lavoro e per la sua passione essere virologa e anche ecologa, e non solo. Virus, pipistrelli, salute: un trittico che costituisce un importante approfondimento e una riflessione per comprendere come affrontare il nostro futuro. Affinché esso sia più ro10


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seo dell’attuale, non vi è dubbio che dobbiamo perseguire con urgenza, senza ulteriori indugi, una coraggiosa strada di totale cambio di rotta rispetto agli attuali modelli di sviluppo che, sino a oggi, hanno devastato gli ecosistemi e la biodiversità di tutto il pianeta e provocato guerre, conflitti, migrazioni umane e disuguaglianze economiche e sociali assolutamente inaccettabili. Le Nazioni Unite hanno indicato che, tra la fine del 2022 e gli inizi del 2023, la popolazione mondiale raggiungerà gli 8 miliardi di abitanti. Quando io sono nato, nel 1953, non avevamo ancora toccato i 3 miliardi, che furono poi raggiunti nel 1960. Nella mia esistenza, sino a ora, ho di fatto assistito a più di un raddoppio della popolazione. Si stima che la nostra specie, che ha un’età di soli 200.000 anni, quando è nato Gesù Cristo, quindi oltre 2000 anni fa, contasse circa 190 milioni di individui; ha poi raggiunto il suo primo miliardo all’inizio dell’Ottocento, ha cominciato il Novecento con 1,6 miliardi, ha chiuso il secolo scorso con la ragguardevole cifra di 6,1 miliardi, per poi raggiungere i 7 nel 2011. Ora, come abbiamo ricordato, stiamo toccando gli 8 miliardi e, secondo le previsioni delle Nazioni Unite rispetto alla variante media della crescita futura della popolazione mondiale, dovremmo raggiungere i 9,7 nel 2050. Dal 2009 più del 50% della popolazione umana vive in ambienti urbani, con città che, in alcuni casi, ospitano un numero iperbolico di abitanti: solo per fare degli esempi, i 37 milioni di Tokyo, i 32 di Nuova Delhi, i 21 di Città del Messico, i 21 del Cairo, i 20 di Pechino ecc. Siamo una specie che ha colonizzato tutto il pianeta e lo sta trasformando profondamente, mettendo così in crisi la sua stessa sopravvivenza, anche attraverso la modificazione dell’ecologia dei virus. La nostra costituisce una vera esplosione per la Terra. L’entomologo ed ecologo statunitense Alan Berryman, della Wa11


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shington State University, esperto delle esplosioni periodiche nel ciclo vitale di alcune specie di insetti, ha scritto: “Da un punto di vista ecologico, un’esplosione si può definire come un estremo aumento della numerosità di una determinata specie, che avviene in un intervallo temporale relativamente breve. [...] Da questo punto di vista, la più seria esplosione verificatasi sul pianeta Terra è quella della specie Homo sapiens”. Le esplosioni delle popolazioni di diverse specie di insetti, in particolare di alcuni lepidotteri che in qualche stagione appaiono nei boschi in un numero smisurato, con i bruchi capaci di divorare tutte le foglie di moltissimi alberi, possono poi sparire completamente uno o due anni dopo, perché i bruchi sono, a loro volta, letteralmente distrutti da alcune forme di virus definiti nucleopoliedrovirus (NPV), capaci di entrare nel loro organismo e di consumarlo quasi del tutto internamente fino a farlo “sciogliere” sui rami degli alberi stessi, infettando gli altri bruchi. I virus hanno grandi capacità di produrre continue mutazioni e, come ormai abbiamo imparato tutti, sono capaci di compiere il salto di specie, cioè uno spillover (come il divulgatore scientifico David Quammen ha titolato uno dei suoi bei libri, pubblicato nel 2012, che riportava proprio le motivazioni e la preoccupazione di tanti autorevoli virologi, ecologi e veterinari sulla possibilità di un’imminente pandemia per l’umanità), passando da una specie ospite a un’altra. Purtroppo la nostra pervasività sulla Terra ha raggiunto livelli estremi di profonda modificazione dei sistemi naturali e della stessa evoluzione della vita, che purtroppo facilitano questi “passaggi” dei virus, come viene ben spiegato da Leopardi in questo libro. Il livello di cambiamento globale del nostro pianeta da parte della nostra specie è talmente elevato che la comunità scientifica, che da decenni si occupa di studiare come funziona il nostro complesso sistema Terra (tenendo conto delle fortissi12


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me interrelazioni presenti tra l’idrosfera, l’atmosfera, la pedosfera, la geosfera e la biosfera), propone di individuare un nuovo periodo della storia della Terra, da definire Antropocene, proprio a dimostrazione del nostro dominio, purtroppo devastante, sull’intero pianeta. Sappiamo bene che la Terra è la nostra unica “casa” ed è, allo stato attuale delle conoscenze, l’unico pianeta in tutto l’universo che sappiamo essere abitato dalla vita. Siamo persino giunti, grazie agli avanzamenti scientifici dovuti alle mappature dei genomi e allo sviluppo di tecniche di ingegneria genetica e di editing genomico (come il meccanismo definito CRISPR-Cas9), a poter intervenire sul nostro patrimonio genetico, alterando i processi ereditari che sono propri di tutte le altre specie viventi. Non possiamo essere noi stessi il virus mortale che distrugge la nostra “casa”, senza la quale non possiamo vivere. I virus e gli straordinari batteri e archea, cioè i meravigliosi organismi unicellulari che sono stati le prime forme di vita originatesi sul pianeta 3,8 miliardi di anni fa, non sono solo parassiti, ma soprattutto attori fondamentali delle capacità di simbiosi (del “vivere insieme”) che hanno fatto evolvere l’intera vita sulla Terra, sino a giungere alle grandi esplosioni di diversità che hanno prodotto milioni di specie viventi, tra cui anche la nostra. Abbiamo oggi una responsabilità immensa, quella di trovare un nuovo modo di stare al mondo, che ci consenta di prenderci realmente cura della vita sul pianeta, cambiando completamente la traiettoria di uno sviluppo che, paradossalmente, ci sta conducendo all’autodistruzione. Questo libro è un tassello del mosaico che ci aiuta a dare forma al cambiamento. Gianfranco Bologna Presidente onorario Comunità scientifica WWF Italia

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1. L’inizio della pandemia

Il 2019 era iniziato con una nevicata da paura e con una discesa in neve fresca di quelle che non si dimenticano. Si dice che chi ben comincia è a metà dell’opera e, infatti, il 2019 è stato un anno con il botto. La nascita di un nipote, un matrimonio, non solo uno ma ben due viaggi da sogno. A detta della mia amica Luisa, mi stavo solo preparando per il meglio. E invece, il 1° gennaio del 2020 non è stata la retromarcia di un gatto delle nevi a svegliarmi, ma una notizia nascosta nella lista dei ProMED giornalieri. ProMED è la mailing list di noi infettivologi, soprattutto di chi è appassionato di malattie emergenti. Ogni giorno i volontari di ProMED, scienziati come me radicati in varie parti del mondo, seguono le tracce delle epidemie scartabellando le comunicazioni e le press release di enti pubblici e governativi, e le nuove pubblicazioni scientifiche. Vengono presi in considerazione anche i trafiletti pubblicati sulle testate nazionali e locali; a questa prima ricerca seguono vere e proprie indagini sulla veridicità dei fatti, per eliminare il rumore di fondo e infine impacchettare tutte le notizie verificate in una serie di mailing list pronte a intasare la casella di posta elettronica degli interessati. Io sono iscritta a quella riassuntiva, nella quale le notizie più interessanti delle diverse categorie vengono riunite in un report giornaliero che dal 2015 mi fornisce qual15


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“L’avvento della genomica ha svelato una straordinaria verità, ossia che l’uomo è la casa di un’enorme quantità di altri virus, alcuni con cui conviviamo più o meno pacificamente, altri da cui traiamo beneficio, altri ancora che addirittura si sono integrati nel nostro DNA, componendone circa l’8%. Come ci si può aspettare, il concetto non si applica esclusivamente all’organismo umano, e disegna una realtà di cui anche i virus sono protagonisti, vivendo nel mondo insieme a noi come parte integrante di ogni ecosistema. Da ciò deriva che ogni persona che non si è ancora chiusa all’interno di una campana di vetro è costantemente esposta a questa pioggia microscopica che viene dalle altre persone e dagli altri organismi che la circondano. A seconda di dove ti trovi, quando o con chi, la pioggerellina può trasformarsi in temporale.”

21,00 euro


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