Le favole di Gunter Pauli – Volume 2

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Le Favole di Gunter Pauli Illustrazioni di Katherina Bach


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ZERI – Zero Emissions Research and Initiatives Testi Gunter Pauli Progetto grafico Katherina Bach Illustrazioni Katherina Bach Traduzione italiana ELS Agency Srl © Copyright 2014, BlueKids by ZERI. All rights reserved. Pubblicazione fuori commercio, edizione limitata per Barilla Center for Food & Nutrition. www.barillacfn.com Realizzazione editoriale Edizioni Ambiente Srl © 2018, Edizioni Ambiente via Natale Battaglia 10, 20127 Milano tel. 02.45487277, fax 02.45487333

ZERI Comitato scientifico Anders Wijkman Ashok Khosla Jorge Reynolds Heitor Gurgulino de Souza Li Wen Hua Eduard Ayensu Per maggiori informazioni: www.zeri.org www.guntersfables.org www.zerilearning.org www.theblueeconomy.org www.gunterpauli.com www.edizioniambiente.it Le favole di Gunter sono disponibili nelle seguenti lingue: Inglese Cinese (semplificato) Cinese (tradizionale) Spagnolo Portoghese Olandese Francese Arabo Ungherese Tedesco Hawaiano Giapponese isiXhosa – Afrikaans – isiZulu

ISBN 978-88 6627-261-8 Finito di stampare nel mese di novembre 2018 presso GECA S.r.l., San Giuliano Milanese (Mi) Stampato in Italia – Printed in Italy

Tutte le immagini sono coperte da copyright di Katherina Bach o con licenza Shutterstock. La foto dell’autore è coperta da copyright di Katsumi SAIKI Per chi è interessato a tradurre le favole in altre lingue: info@zeri.org Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi supporto senza il permesso scritto dell’Editore.


Somm ario Il futuro del pianeta cresce con i più piccoli

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Alle capre piacciono le mele

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Sorpresa, sorpresa!

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Niente pane alle anatre!

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Cibo pronto per i pesci

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L’Autore

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L’Illustratrice

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Il

el Pianeta d o r u t Fu Cresce con i più Piccoli

E se la favola parlasse di sostenibilità? Da sempre, la favola è uno strumento educativo infallibile, capace di trasmettere ai più piccoli nozioni e concetti complessi con un linguaggio semplice e immediato. E da sempre, i racconti più belli sono quelli che permettono di lasciar volare via la fantasia per guardare al futuro con entusiasmo. In particolar modo, se la storia che stiamo raccontando riguarda il nostro futuro e quello del pianeta che ci ospita. “Le favole vengono raccontate ai bambini affinché, in una luce pura e lieve, i primi pensieri e le prime forze del cuore si sveglino e crescano”, così dicevano i Fratelli Grimm. Toccare, sfogliare, guardare, annusare, immergersi nei personaggi e nelle parole, può essere un modo per scoprire le ricchezze naturali che ci circondano, come il suolo, gli alberi e i loro frutti e riflettere su come oggi, nutrendoci dei prodotti che la terra ci offre, spesso non li rispettiamo e anzi li sprechiamo. Fin dall’inizio, i ragazzi devono essere messi al centro di un percorso basato sulla consapevolezza, che induca a riflettere sul giusto valore del cibo, dal modo in cui lo produciamo e consumiamo, costruendo un futuro più sostenibile, fatto di semplici e anche “eroici” gesti quotidiani. In questa nuova edizione, il personaggio cattivo è un rifiuto mal gestito, la fata una bottiglia di plastica magicamente trasformata, il lieto fine una passeggiata nella foresta. Il programma educativo Noi, il cibo, il nostro Pianeta, sviluppato dalla nostra Fondazione e inserito in un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), di cui queste favole fanno parte, ha proprio l’obiettivo di sviluppare nei giovani i concetti come la cittadinanza globale, incoraggiandoli a farsi portavoce e motore di un futuro più sostenibile. Queste favole sono pensate per stimolare la capacità di individuare attivamente soluzioni dall’osservazione dei fenomeni naturali, aprendo la mente alla multidisciplinarietà. Guido Barilla Presidente Barilla Center for Food & Nutrition

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n “ P er

on smettere mai di sognare”

Alle capre piacciono le mele

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Nei Paesi Baschi, un gregge di capre

pascolava sull’altopiano immerso nel paesaggio mozzafiato che si estende dalla cima delle montagne giù fino al mare. Un fringuello si fermò a osservare mentre le caprette affamate si avvicinavano a un albero di mele e cominciavano a sgranocchiare i frutti croccanti. “Vi piacciono le mele?” chiese il fringuello.

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ossiamo arrampic p e h c i a s arci sug li alberi?” “Non

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“C erto che sì!” rispose una delle capre.

“In autunno ci abbuffiamo di mele, mangiamo tutte quelle che troviamo. Poi, finita la stagione delle mele, mangiamo le pere e una volta finite anche quelle ci abbuffiamo di castagne.” “Per mia fortuna non sapete arrampicarvi sugli alberi, altrimenti per me non resterebbe nulla!” disse il fringuello in tono scherzoso. “Non sai che possiamo arrampicarci sugli alberi? Non mangiamo solo i frutti caduti a terra. Attento, potresti incontrare una di noi su quei rami lassù” lo mise in guardia la capra.

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“Devo confessarti che non immaginavo

che le capre mangiassero mele, pere e castagne!” ammise il fringuello. “Credevi davvero che mangiassimo solo erba? Sarebbe veramente noioso. No, a volte abbiamo voglia di qualcosa di diverso, qualcosa di appetitoso e sano” disse la capra. “Beh, neanche a me piace mangiare sempre la stessa cosa. Ma non posso nutrirmi solo di mele, la stagione è troppo breve” osservò il fringuello.

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qualcosa di davvero app e r a i g etitoso e sano Man

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Vermi e lombric

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hi...


“A llora cosa mangi oltre alle mele?” chiese la capra.

“In primavera vermi e lombrichi. Il resto dell’anno soprattutto semi. Sai, per noi la stagione più dura è l’inverno. Sono costretto a volare fino giù al porto in cerca di qualche avanzo” spiegò il fringuello.

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