Pacemaker senza batterie, pesca senza reti, edifici a impatto zero, fogli di carta fatti con la pietra, rasoi con lame di seta, larve prodigiose... Esistono già moltissime innovazioni che generano valore dai rifiuti e dalle risorse rinnovabili, riducendo l’inquinamento e contribuendo a migliorare l’ambiente in cui viviamo.
Ciò che le accomuna è il fatto di ispirarsi ai principi della blue economy, un’alternativa in grado di risolvere i problemi economico-sociali e ambientali attuali. Non ricicla né protegge, ma rigenera, assicurandosi che ogni ecosistema possa seguire le proprie regole evolutive affinché tutti possano trarre beneficio dagli infiniti flussi di creatività, adattabilità e abbondanza della natura. Non richiede alle aziende di investire di più per salvare l’ambiente.