“Dov’è la ricchezza delle Nazioni?” si chiedeva un rapporto della Banca Mondiale del 2011, nel tentativo di superare l’inadeguatezza del PIL come misura di benessere. Il Comitato per il Capitale Naturale cerca, in relazione ai compiti che gli sono stati assegnati, di rispondere a questa domanda avviando la misurazione del valore fisico e monetario della dotazione di foreste, biodiversità, fiumi, mari, e della totalità di ecosistemi di cui siamo ricchissimi.
Tale valore si esplica in benefici di cui usufruiamo tutti i giorni e che provengono dall’insieme di servizi ecosistemici che la natura ci fornisce, ma che spesso non percepiamo e non valutiamo al loro giusto valore. L’obiettivo che il Comitato per il Capitale Naturale persegue è anche quello di rendere visibile a cittadini e policy makers il valore di questi benefici.
Come sottolineato nelle Raccomandazioni del Primo Rapporto, la “sfida principale”, di un percorso lungo ed appena agli inizi, è quella di elaborare schemi concettuali, raccogliere dati,