Rifiuti n. 187 agosto-settembre 2011

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RIFIUTI bollettino di informazione normativa

agosto-settembre 2011

n. 187 (08-09/11)

mensile

Euro 14,00

Registrazione Tribunale di Milano n. 451 del 22 agosto 1994. Poste italiane spa – Spedizione in abbonamento postale – Dl 353/2003 (conv. in legge 46/2004) articolo 1, comma 1, DCB Milano

L’intervento Rifiuti e riforma del Codice ambientale: riflessioni su alcuni punti “residuali” di Leonardo Filippucci

I servizi pubblici locali dopo il Dl 138/2011: cosa (non) cambia

F erragosto

e sorprese: il 13 agosto il Dl sulla manovra economica (138/2011) ha abrogato il Sistri. Il 16 agosto è entrato in vigore il Dlgs 121/2011 che (in at‑ tuazione della direttiva 2008/99/Ce) ha attratto importanti reati ambientali nell’orbita della responsabilità amministrativa da reato, presupposto di cui al Dlgs 231/2001. Non è poco. Però, mentre l’estensione all’ambiente del “sistema 231” era attesa da tempo, l’abrogazione del Sistri è stata una specie di shock. Per tutti. Incredibile ma vero. Regalo, sorpresa, beffa: molteplici gli epiteti va‑ riamenti affibbiati alla norma di soppressione. Come spesso accade, lo stesso fenomeno non ha lo stesso significato per tutti. Ci sono tanti modi di guarda‑ re alla realtà, tanti “punti di vista”. Mentre si scrive non si ha ancora contez‑ za di come finirà la vicenda Sistri, poiché l’iter per la conversione in legge del Dl 138/2011 è appena iniziato. Questa vicenda può essere una buona occasio‑ ne per rimeditare un sistema che dalla sua ha la facilità di acquisizione del da‑ to da parte delle autorità di controllo (anche a garanzia della lealtà della con‑ correnza). A suo sfavore però milita un fatto, inoppugnabile: non è vero che il Sistri avrebbe sbaragliato (sbaraglierà) l’ecomafia. Al massimo avrebbe potuto (potrà) ridimensionare l’ecofurbizia. Al pari dei sistemi fiscali, l’evasore totale non è certo spaventato dagli studi di settore (variamente denominati); mentre l’esercizio che non fa la ricevuta fiscale si preoccupa (ma solo) un po’. L’unico strumento contro l’illegalità è il controllo capillare, costante ed uni‑ forme su strada e in impianto; del resto, quando la direttiva Ue sui rifiu‑ ti (2008/98) obbliga alla tracciabilità, chiede efficacia ma non impone uno strumento. Con riguardo ai reati ambientali e al loro confluire nell’ambito del 231, si os‑ serva che per le imprese di settore si apre un nuovo fronte: la responsabilità amministrativa da reato ambientale. E che proprio su questo fronte, le impre‑ se devono ringraziare il Sistri. Infatti, nella logica del Dlgs 231/2001, il reato è evento riconducibile ad un “deficit organizzativo” dell’impresa e che per la possibile esclusione della responsabilità amministrativa, questa deve dotarsi di modelli organizzativi, di gestione e di controllo dinamici per invocare la pro‑ pria diligenza ed escludere (o limitare) la propria responsabilità da reato am‑ bientale. E il Sistri ha sollecitato molti produttori e gestori a rivedere il proprio sistema di gestione rifiuti. Molti hanno cominciato da zero; moltissimi si sono affinati, elaborando pro‑ cedure chiare (prima fra tutte la caratterizzazione), individuando referenti e/o responsabili adeguatamente formati, sganciandosi dai fornitori di servi‑ zi non sempre trasparenti. Questo perché un sistema di gestione dei rifiuti ef‑ ficiente è indispensabile a prescindere dal Sistri e anche continuando ad usa‑ re registri e formulari. Quindi, fermo restando che il Sistri così come concepito non poteva (potrà) funzionare, un merito ce l’ha: ha costretto tutti ad organizzarsi o riorganiz‑ zarsi. Ma (inconsapevolmente) in vista di altro: l’esenzione dalla responsabi‑ lità amministrativa da reato ambientale che da oggi si misura in “quote”, cioè decine (quando non centinaia) di migliaia di euro.

Paola Ficco

Edizioni Ambiente

di Gabriele Taddia

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Legislazione norme nazionali Pneumatici fuori uso, l’avvio del sistema

Decreto 11 aprile 2011, n. 82

il commento di Ecopneus il commento di Giovanni Corbetta il commento di Alessandro Geremei il commento di Paola Ficco Sistri, per i rifiuti pericolosi dei piccoli produttori si annuncia una lunga proroga

Decreto‑legge 13 maggio 2011, n. 70

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Giurisprudenza Centri di raccolta, diventano stoccaggi se i rifiuti sono eterogenei

Corte di Cassazione – III Sezione penale Sentenza 23 marzo 2011, n. 11650

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Centri di raccolta, se conformi al Dm 8 aprile 2008 l’autorizzazione regionale non è richiesta

Corte di Cassazione – III Sezione penale Sentenza 9 maggio 2011, n. 17864 il commento di Pasquale Fimiani

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Responsabilità della gestione dei rifiuti: è di tutti i soggetti coinvolti, a qualsiasi titolo

Corte di Cassazione – III Sezione penale Sentenza 11 giugno 2011, n. 23971

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Cave: i residui e gli inerti rientrano nel 152/2006 solo se derivano da attività successiva

Corte di Cassazione – III Sezione penale Sentenza 23 giugno 2011, n. 25193

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Rubriche Quesiti a cura di Paola Ficco, Luigi Lovecchio e Roberto Montali

Osservatorio Raee a cura di Maria Letizia Nepi

“Focus” giurisprudenza a cura di Maurizio De Paolis

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