LARIO ROCK - Pareti - Grigne, Medale, Valsassina, Orobie, Resegone, Pareti del Lago

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TORRE DI PRADELLO 13 SPIGOLO DELLE CIVETTE Enrico Mascheroni, Tarcisio Bonfanti, Claudio Mandressi e Maurizio Riva, 28 giugno 1975 160 m. (6L) 4c/R2/II Materiale: friend, nut Itinerario talora ripetuto, che supera su roccia buona lo spigolone ubicato a sinistra del Pilastro Rosso, sulla struttura denominata Torre di Pradello. In via qualche chiodo. Attacco: dal canale sassoso sotto il Pilastro Rosso ci si sposta a sinistra verso lo spigolo ove si deve reperire una freccia verde sbiadita, presso un masso appoggiato. L1: 3b 25 m. Si sale a una rampa, poi per un diedrino allo spigolo. L2: 5a 25 m. A sinistra e poi a sinistra dello spigolo sino a degli arbusti, roccia cattiva. L3: 4a 22 m. Diedro poi fessurina, indi a destra dello spigolo. L4: 4a 35 m. Si gira lo spigolo poi a sinistra di esso e infine per un diedrino. L5: 4a 10 m. Ancora per lo spigolo. L6: 4a 30 m. Placca sino a degli alberi. Discesa: dalla S6 si procede a destra fino a un albero, da qui una doppia da 40 m. sino a una sosta e con altri 40 m. a una cengia. Un’ultima doppia da 40 m. porta alla base. 14 GENGIS TRIP Paolo Vitali,  Sonja Brambati, Pietro Corti, novembre 2006 190 m. (7L) 7a (6b obb.)/S1/II Materiale: nut Interessante itinerario moderno per placche e piccoli bombamenti, su roccia in genere ottima ma con tratti delicati. Attrezzatura eccellente a fix. Arrampicata varia con qualche passo obbligato non facile. L1: 6a+ 45 m. Placca e singolo finale su muretto. L2: 6c 25 m. Partenza difficile, poi a sinistra e uscita fisica. L3: 6c+ 25 m. Inizio delicato poi strapiombo e muro. L4: 6c+ 15 m. Si aggira un tettino seguito da una lunga placca con un rinviaggio precario. L5: 7a 20 m. Dapprima per una lama poi piccolo strapiombo e placca a gocce. L6: 6a 20 m. Fessure e lame. L7: 6b 40 m. Rampa poi placca e diedro, qualche tratto delicato. Discesa: in doppia sulla via, saltando S2 ed S4. Pre-

stare attenzione nel recupero della corda sulla prima calata, a causa di un macigno instabile. Nota: molto vicino al precedente itinerario saliva, nei primi due tiri, la Via Ordalia, iniziata ma non conclusa nel 1998 da Giovanni Rivolta e Michele Anghileri. Altre possibilità: AMAZZONIA PRADELLIANA Ivan Guerini e Daniele Faeti, 11 maggio 1980 220 m. (8L circa) 6c/R3/II Materiale: friend, nut eventualmente qualche chiodo. Notevole itinerario in arrampicata libera per fessure e diedri, che raggiunge la cosiddetta Sella di Pradello, ossia l’ampia forcella boscosa posta a destra della parte centrale del Pilastro Rosso, tenendosi a destra del limite destro della fascia ove salgono le vie sportive. Da qui la via prosegue per lo spigolo del pilastro con difficoltà minori. Forse mai ripetuta. VIA DELL’ORSA MAGGIORE Claudio Adamoli e Giorgio Missaglia, 30 settembre 1974 150 m. (6L) 5a/R2/II Itinerario non più ripreso, che sale uno spigolo posto a sinistra della base sinistra del Pilastro Rosso. Arrampicata varia su roccia spesso incerta. In via qualche chiodo. ATTRAVERSO L’OCCHIO DELLA CIVETTA Giorgio Anghileri ed Eugenio Manni, marzo 1989 130 m. (3L) 6a/R2/II Via forse mai ripetuta su roccia discreta, che supera la parete posta a destra del canale soprastante il Ristoro Pradello. PASSI DI DANZA Ivano Zanetti, Tiziano Capitoli e Flavio Poratelli, 1982 60 m. (2L) 6c/R2+/I Itinerario storico oggi dimenticato, ma importante per l’epoca in cui fu salito, data l’attrezzatura a soli chiodi e microdadi. Questo itinerario è in realtà ubicato nella zona della Falesia di Pradello e come il successivo è stato fagocitato dalle vie sportive. Lo citiamo per completezza d’informazione.

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