Rinimi IN Magazine 6/2010

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Rimini

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/12/2000 n. 34- E 3,00

Anno X - N. 6 - DICEMBRE/GENNAIO 2011

Alessia

Giacobino Una donna di stile

Viaggio nel fashion Piccola grande moda Consorzio di viale Ceccarini 20 anni sfavillanti Pamela Sabato Elicotteri (in) rosa




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Editoriale

Auguri

Moda”

“alla

di Andrea Masotti

incipit, spazio alla presentazione di questo numero, che esce come d’abitudine a cavallo tra l’anno che finisce e il nuovo che inizia. Una rivista che inizia nel segno del fashion, con l’intervista di copertina all’imprenditrice della moda Alessia Giacobino, partita nel 2000 da Viserba (dove tuttora ha sede la sua azienda) alla conquista delle passerelle più importanti d’Italia e d’Europa. La sua Jo No Fui rappresenta una delle punte di un solido movimento, un vero “distretto” fatto di colossi (come Gilmar e Alberta Ferretti) e di decine di realtà più

Brindiamo alla fine del 2010 e all’inizio del 2011 ringraziando i tanti amici che hanno condiviso con noi, a novembre, la festa di compleanno di “Rimini IN Magazine”. Abbiamo scelto di dare spazio a noi e a loro, nelle prime pagine della rivista, raccontando attraverso i “volti della festa” la bella serata al Grand Hotel. Grazie ancora a giornalisti e fotografi, ai nostri inserzionisti: una menzione, in quanto partner della serata riminese, a Yuri Gabellini della concessionaria Porsche di Pesaro e ai fratelli Casalboni di Oltremateria Lab. Dopo questo

Rimini

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Pesaro-Urbino

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R a ve n n a

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Anno X - N. 6 - DICEMBRE/GENNAIO 2011

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V - N. 2 - GIUGNO/LUGLIO/AGOSTO Anno V - N. Anno 4 - DICEMBRE 2010/GENNAIO-FEBBRAIO 2010 2011

Alessia

Giacobino Una donna di stile

Viaggio nel fashion Piccola grande moda Consorzio di viale Ceccarini 20 anni sfavillanti Pamela Sabato Elicotteri (in) rosa

Forlì

Raul Silvia

Zini Cecchi

Il mio lavoro, la mia passione Il volto elegante della Legge

Professionisti... in economia Imprenditori “geniali” Il mestiere Economia dell’innovazione dell’intuizione Le “spiagge” delLorenzo territorio Bavaj Un’estate... Tocco di alclasse fiume Francesca Pascucci Candelara La signora Il paese delle delle chiocciole candele

Cesena

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Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 16/01/2002 n. 1 - E 3,00

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Anno IX - N. 6 - DICEMBRE 2010/GENNAIO 2011

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Lucia

Vasini Anima creativa

Alberto Beltrani Un gran bel film Roberto Pagnani Dialoghi dinamici Gianna Giani Il filo del passato

Faenza

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Anno VII - N. 4/5 - dIcembre 2010

Anno XIII - N. 6 - DICEMBRE 2010

Volontariato

Germano Pestelli e Gaetano Foggetti

I Nasi Rossi del dottor Jumba Una risata ci guarirà Tradizioni di Natale Atmosfere magiche Feste golose I segreti di un cesto perfetto

I Nasi Rossi del

dottor Jumba Una risata ci guarirà

Gaetano Foggetti e Germano Pestelli Per gli altri Tradizioni di Natale Atmosfere magiche Feste golose I segreti di un cesto perfetto

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Il nostro impegno nel

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Supplemento a “Ravenna IN Magazine” N. 6 - 2010

Alberto

Beltrani

Sarti e Italia, che spettacoli!

Lucia Vasini Anima creativa Roberto Pagnani Dialoghi dinamici Gianna Giani Il filo del passato

piccole che si muovono con brillanti risultati. Con alcuni di questi portabandiera della “piccola grande moda” alla riminese, abbiamo parlato per farci raccontare la loro esperienza e le attuali prospettive di sviluppo in una fase certamente non semplice. Restiamo in tema moda per celebrare i vent’anni di un’associazione che sa rilanciare, in ogni stagione, la “via Montenapoleone” della Romagna, quel viale Ceccarini i cui ultimi due decenni ripercorriamo attraverso alcuni degli associati all’omonimo Consorzio. Passiamo poi alla tenente Pamela Sabato, unica pilota donna d’elicotteri dell’esercito: all’aeroporto di Miramare l’abbiamo intervistata e fotografata insieme al suo A 129 Mangusta. Per l’arte, protagonista il sammarinese Leonardo Blanco, artista dell’astratto. Quindi architettura e interior design, con un appartamento a Santarcangelo e l’architetto Luciano Paci. Per San Marino, il giornalista Sergio Barducci, autore di un libro d’interviste ai politici italiani, spiega come il Titano è “visto da lontano”. E ricordandovi l’itinerario enogastronomico, alla scoperta di tre leccornie per l’inverno, chiudiamo segnalando le nostre più recenti uscite in libreria: la Guida ai ristoranti , dedicata alla Romagna e Pesaro-Urbino, e 52 domeniche di golf in Emilia Romagna, dedicato a uno sport in grandissima ascesa.

IN Magazine | 7



Sommario 7

Editoriale

10

Annotare | Brevi IN

20

Festeggiare | 10 anni di Rimini IN

22

Essere | Alessia Giacobino

28

Ideare | Viaggio nel fashion

34

Unire | Consorzio di viale Ceccarini

40

Pilotare | Pamela Sabato

34

22

40

45

Creare | Leonardo Blanco

48

Abitare | Appartamento a Santarcangelo

53

Disegnare | Luciano Paci

56

Analizzare | Visti da lontano

60

Degustare | Cioccolato, fossa e Sangiovese

62

Consultare | La nuova Guida ai ristoranti

64 66

60

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L. Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 47100 ForlĂŹ tel. 0543.798463 fax 0543.774044

www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU) Direttore Responsabile: Andrea Masotti.

Controllo produzione e qualitĂ : Isabella Fazioli. Ufficio commerciale: Irena Coso. Collaboratori: Graziella Biagetti, Franco Cavalli, Claudia Gelmini, Marina Giannini, Alessandra Leardini, Andrea Manusia, Milena Massani, Maria Cristina Muccioli, Stefano Rossini, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi, Matteo Tosi.

Redazione centrale: Andrea Biondi, Francesca Renzi.

Fotografi: Mario Flores, Riccardo Gallini, Ilaria Milandri, Filippo Pruccoli, Studio Paritani.

Giocare | 52 domeniche di golf

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Chiuso per la stampa il 22/12/2010

Celebrare | 100 anni Baldinini

Impaginazione: Francesca Fantini

IN Magazine | 9


Annotare | Brevi IN

Reggini, doppio Evento Don Camillo, locale di stile Cattolica - Stile metropolitano nel cuore della cittadina, questo si potrebbe dire per descrivere il Don Camillo aperto al pubblico da luglio ma nella mente della proprietaria Gaia da tempo. “Avevo sempre sognato di aprire un posto del genere e dal 1° luglio ce l’abbiamo fatta spiega. Mi occupo personalmente della preparazione dell’aperitivo e ho contribuito anche alla realizzazione di parte dell’arredamento. Io e Antonio amiamo questo lavoro e adoriamo circondarci di gente.” L’aperitivo è caratterizzato da un ricco buffet e si può gustare tutte le sere, a pranzo piatti veloci mentre la sera se ne possono trovare di più elaborati. Aperto anche a colazione, il locale è perfetto per serate a tema e feste di compleanno. Vale la pena citare due specialità: la grande varietà di deliziose cioccolate e gli altrettanto numerosi tè e infusi. (C.G.)

Rimini - La concessionaria Volkswagen ha organizzato per il 22 gennaio un happening per celebrare il 60° anniversario e inaugurare il nuovo salone di Rimini, vicino alle Befane. I partecipanti potranno ricevere in regalo una bottiglia di champagne e brindare insieme ai vip. Sarà presentata la nuova Passat, col suo inconfondibile design, l’innovativa tecnologia delle

motorizzazioni, il carattere sportivo e il confort impeccabile. Un grande evento aperto a tutti, un’occasione per scoprire le novità del salone, progettato secondo i nuovi standard Volkswagen: un white concept elegante, raffinato e innovativo, che fa ampio ricorso al bianco creando un effetto rilassante. Reggini Rimini, S.S. Adriatica, angolo via Macanno 45.

Ph. Riccardo Gallini

Sorrentino e Milo per il Premio Fellini

Rimini - Lo scorso 17 dicembre Paolo Sorrentino ha ricevuto, dalle mani di Sandra Milo, il Premio Fondazione Fellini 2010 consegnato al regista durante il convegno che ogni anno la Fondazione organizza per rendere omaggio al Maestro. Sabato 18, in omaggio al vincitore, è stato proiettato Il divo quindi è stato presentato Divi & Antidivi, Il cinema di Paolo Sorrentino a cura di Domenico Monetti, Luca Pallanch e Pier Paolo De Sanctis, il primo libro che analizza l’opera di Sorrentino.

10 | IN Magazine

Gaudenzi in Vetrina Riccione - La boutique con sedi a Riccione e Cattolica, guidata da Giovanna Gaudenzi insieme alla figlia Francesca è stata selezionata come una delle venti migliori boutique d’Italia, nel libro In vetrina (Fausto Lupetti Editore). All’interno del volume, che intervalla la storia dei negozi a suggestive foto degli ambienti, dieci le facciate dedicate al negozio riccionese.

Celli e Fellini Rimini - Con voto unanime, Pier Luigi Celli, direttore generale dell’Università “Luiss Guido Carli” di Roma, e già direttore generale RAI, è stato nominato alla guida dell’Associazio-

ne “Fondazione Federico Fellini”. Si completa il processo di rinnovamento degli organi amministrativi e culturali della Fondazione. Con la nomina di Celli, il Consiglio di amministrazione può iniziare così il programma di sviluppo gestionale, culturale e istituzionale, negli obiettivi della Fondazione.



Presentata la Nuova

Rimini - “È stata una corsa lunga, difficile, impegnativa. Adesso arriva la vera sfida per voltare pagina nella storia di Rimini.” Così Andrea Gnassi al termine del vittorioso scrutinio delle primarie per la candidatura a Sindaco del centrosinistra. “Ringrazio i cittadini che mi hanno dato fiducia e tutti quelli che sono andati a votare ha dichiarato Gnassi. Ringrazio anche Tiziano Arlotti, Nando Fabbri e Maria Cristina Gattei per avere reso viva e vera questa competizione elettorale. Adesso insieme dobbiamo lavorare per elaborare un programma elettorale in grado di assicurare a Rimini un futuro di modernità, innovazione e sviluppo.” www.andreagnassi.it

Convegno sul vino a Villa Mattioli Rimini - Il vino, collegato all’unicità dei suoli e, quindi, anche al territorio e al paesaggio è stato al centro del convegno ospitato a inizio dicembre a Villa Mattioli di Vergiano. “Terre e Vini dei Colli di Rimini” il titolo dell’iniziativa. Sono intervenuti Jamil Sadegholvaad, assessore alle Attività produttive della Provincia; Manlio Maggioli, presidente della Camera di Commercio; Stefano Romani, presidente del Consiglio Interprofessionale Vini Doc Colli di Rimini. A seguire, si è svolta una degustazione di Sangiovese e Cabernet Sauvignon ottenuti dalla sperimentazione.

12 | IN Magazine

Rimini - Dopo il lancio della S60, la berlina media di Volvo, a fine settembre, Flaminiauto ha presentato il 20 e 21 novembre scorsi la nuova SW V60. Il lancio delle nuove vetture è avvenuto nel rinnovato show room di via Flaminia. Numerosi i clienti che hanno potuto provare le nuove auto.

Particolare attenzione ai dispositivi di sicurezza: il city safety, che protegge dagli urti nella circolazione urbana, e l’innovativo pedestrian detection che rileva i pedoni evitandone l’impatto. Ma il vero successo sono le linee moderne e sportive che fanno di questa auto un successo annunciato.

I vincitori del Sigismondo Rimini - Assegnati i riconoscimenti per il 2010, alla Fondazione San Giuseppe per l’Aiuto Materno e Infantile e alla Comunità di San Patrignano Onlus. Per la Fondazione è il coronamento delle celebrazioni del centenario. Per San Patrignano, un riconoscimento Ph. Riccardo Gallini

Andrea Gnassi, vittoria alle Primarie

V60

d’Oro

ufficiale dalla città. “In un momento segnato da una crisi che rischia di accentuare contrasti e divisioni sociali, è più che mai importante riaffermare i valori della solidarietà, della coesione, dell’aiuto reciproco, del dono e della gratuità - ha spiegato il sindaco Alberto Ravaioli. (M.C.M.)


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I.CO a Terex 2010 Rimini - In occasione del Tuscany Earthquake Relief Exercise 2010, la più grande esercitazione internazionale di protezione civile, in Toscana dal 25 al 28 novembre scorsi, ha debuttato l’innovativa soluzione di monitoraggio d’emergenza di rischi di frana messa a punto dalla riminese I.Co S.r.l., in collaborazione con la facoltà di Ingegneria di Bologna. Per l’occasione è stato ricreato lo scenario del sisma che colpì Piazza al Serchio nel settembre 1920, quando morirono 171 persone: in questo ambito I.Co, impegnata nella ricerca e sviluppo di sistemi wireless avanzati, ha presentato la piattaforma The Guardian nella sua versione Emergenza Frane, simulando l’attivazione di un fronte franoso con rischio per cose e persone.

Convegno sul mosaico

Web Marketing Revolution

Rimini - L’11 e 12 marzo 2011 si terrà BE-Wizard!, il primo evento internazionale dedicato al web marketing per San Marino e l’Italia. Fra i relatori, alcuni dei massimi esperti al mondo del settore, per la prima volta in un unico evento. Protagonisti del primo giorno, ospiti internazionali

che offriranno una panoramica su strategie, nuove tendenze e sviluppi futuri del web marketing e della comunicazione online a fini commerciali. La seconda giornata propone due programmi alternativi per le sessioni d’approfondimento tecnico nei settori del turismo e dell’e-commerce.

Sea for Children

Rimini - Si è tenuto a novembre in Fiera il convegno “Percorsi del Mosaico Mediterraneo” organizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione col Comune e l’Istituto Italiano Fernando Santi, momento di riflessione e proposta agli operatori turistici dell’area per la creazione e la sperimentazione di itinerari turistico-culturali innovativi attraverso il Mediterraneo; ma anche uno stimolo alle aziende produttrici di ceramiche e ai loro grafici, affinché quei materiali tramandati nel tempo acquistino nuove suggestioni. Hanno partecipato, fra gli altri: Manlio Maggioli, presidente dell’ente camerale; Antonella Beltrami, assessore alla Cultura di Rimini; Giovanni Gonzi, Docente a Lettere e Filosofia a Parma; Maria Grazia Maioli della Soprintendenza Beni Archeologici dell’Emilia Romagna; Franco Bertoni, curatore delle collezioni moderne del MIC di Faenza.

14 | IN Magazine

Riccione - Lo scorso 4 dicembre si è svolta la festa per Sea for Children, presso Bottega Brandina. La Onlus, presieduta da Franca Mulazzani, aiuta i bambini in difficoltà in tutto il mondo. Si è brindato con Morosini e Barbara Marcolini all’iniziativa di raccolta fondi (per complessivi 3.650 euro) per regalare un anno di scuola

Rotary e Chopin Rimini - Serata dedicata a Chopin per il Rotary Riviera lo scorso 30 novembre all’Hotel Ambasciatori, nel bicentenario della nascita del musicista polacco. A esibirsi il giovane Mattia Guerra, formatosi al Liceo Lettimi e già affermato a livello nazionale.

ai bambini della fazenda di Jiquiriçà, in Brasile. Per il 2011, raccolta fondi per costruire il nuovo dormitorio. seaforchildren.it



Evento all’ Ambasciata

Riminesi alla Triennale

San Marino - Lo scorso 3 dicembre presso l’Ambasciata d’Italia la Fondazione Antonino Caponnetto e l’Ambasciatore Marini ad otto anni dalla scomparsa del giudice lo hanno ricordato parlando di legalità e contrasto al fenomeno mafioso. Erano presenti Elisabetta Caponnetto, numerose personalità dell’antimafia e rappresentanti della Repubblica: i segretari di Stato Augusto Casali (Giustizia), Marco Arzilli (Industria), Romeo Morri (Istruzione), Pasquale Valentini (Finanze), Gianfranco Venturini

(Territorio), nonché alcuni magistrati e giudici del Tribunale Commissariale e Civile di San Marino. L’iniziativa ha concluso la scuola di formazione organizzata dalla Segreteria di Stato alla Giustizia di San Marino insieme alla Fondazione Caponnetto.

Chiaramagica di Marinelli Rimini - È stato presentato a San Patrignano il primo libro dell’ascolano Ascanio Marinelli, 52 anni con un passato di tossicodipendenza da cui ha voluto riscattarsi entrando nella comunità fondata da Vincenzo Muccioli. Durante il suo percorso, Ma-

Milano - Alessandro Mori e Rossella Roversi, dello studio Cumo Mori Roversi Architetti di Rimini tra i protagonisti della Triennale di Architettura milanese. Il loro progetto di restauro scientifico, con ampliamento del campanile, dell’ex Cattedrale di Santa Colomba (via Di Duccio, angolo piazza Malatesta) è stato inserito nella mostra dedicata a progetti di giovani architetti italiani under 40 allestita presso la Triennale di Architettura, sede Bovisa, fino al 9 gennaio. Il progetto era stato selezionato dopo un bando aperto agli architetti italiani under 40, promosso dal Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani e dalla casa editrice UTET. L’iniziativa aveva avuto come esito la pubblicazione di un volume, presentato a giugno a Roma, presso la Casa dell’Architettura.

16 | IN Magazine

rinelli ha dato vita a Chiaramagica, pubblicato da Fazi. “L’ho scritto a San Patrignano, incoraggiato da un amico conosciuto in comunità”, ha raccontato l’autore. “L’ho scritto per dimostrare che è possibile uscire dalla droga, che chiunque ce la può fare.”

Incantesimo Barocco San Marino - Il ’600 nelle collezioni private sammarinesi, in mostra alla Galleria di Palazzo Arzilli fino al 6 febbraio: la “Galleria San Marino” torna alla ribalta per ritratti, paesaggi, racconti biblici, nature morte: una rivoluzionaria realtà che il XVII e il XVIII secolo hanno imposto. La mostra è stata patrocinata dalle Segreterie di Stato alla Cultura, all’Industria e Commercio e da quella del Turismo. Ed è stata possibile grazie al sostegno di Ente Cassa di Faetano, Fondazione San Marino, che ha prestato alcune opere, S.U.M.S dell’Hotel Pa-

lace, Reggini, Giochi del Titano, Mission e dal Centro commerciale CE. Orari d’apertura: 10,30-13,00 e 15-19. Ingresso 4 euro.


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Made in Rimini: premiato Andrea

Repubblica… a teatro

San Marino - Partita a dicembre la nuova stagione, tra Teatro Nuovo e Titano: sul primo palco, dopo l’inizio a dicembre con Medea, l’11 gennaio Manuel Frattini è in scena con Aladin - Il musical; il 19, Angela Finocchiaro in Mai più soli di Stefano Benni; lunedì 31, Otello con Danilo Nigrelli. A febbraio, il 15, il Misantropo di Molière; a marzo, Massimo Dapporto e Benedica Boccoli in L’appartamento, il 14, mentre il 20 Giuliana Lojodice è protagonista di Le conversazioni di Anna K. Infine, il 5 aprile, Sandro Lombardi e Roberto Latini in L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.15. Al Teatro Titano, per la rassegna “Racconti in musica”, dopo il debutto del 20 dicembre con Erri De Luca e Gianmaria Testa, il 23 gennaio tocca a Ivano Marescotti e Quintorigo con Pirata e è Lòpp. Il 23 febbraio arriva Vincenzo Cerami con Le mille e una notte; infine, il 30 marzo, Giulio Casale in La Canzone di Nanda. www.sanmarinoteatro.sm

SanPa ai vertici gastronomici Rimini - Ancora un riconoscimento per Vite di San Patrignano arriva dalla guida ai ristoranti d’Italia di Davide Paolini e del “Sole 24 ore”. Franco Aliberti, pastry-chef ha ottenuto una menzione dal “Gastronauta” che nella sua guida lo ha indicato quale migliore rappresentante della pasticceria italiana. E da Cremona, al salone delle eccellenze gastronomiche artigianali è arrivata la notizia che a vincere il premio di Cheese of the year 2010, nella categoria formaggi ovo caprini, è stato il “Riccio”, pecorino stagionato in foglie di castagno e creato dai mastri casari di San Patrignano. www.sanpatrignano.org

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Ph. Riccardo Gallini

Rimini - Il riconoscimento che va alle eccellenze imprenditoriali del territorio, alla nona edizione, è andato per il 2010 ad Andrea Cinelli, AD del Gruppo Fugar, azienda di Verucchio leader a livello internazionale nel set-

Cinelli

tore della pasticceria e della gelateria. Il presidente della Provincia, Stefano Vitali ha sottolineato come “Fugar sia un’azienda leader nei mercati che tiene insieme ricerca e innovazione all’attenzione verso il sociale e la comunità. Un’etica d’impresa attenta al contesto in cui opera. Un gruppo che attraverso la qualità dei suoi prodotti valorizza,in ambito internazionale, nome e tradizione della nostra economia”. La cerimonia di consegna del premio si è svolta insieme al tradizionale saluto congiunto di fine anno della Prefettura e della Provincia, lo scorso 12 dicembre.

Il premio Gianni Fabbri Rimini - È stato vinto da Ambrogio Sparagna il Premio Gianni Fabbri 2010. Durante il party di IndicativoPresente al Nomi Bar di Rimini, Paolo Fabbri ha consegnato il prestigioso riconoscimento, consistente in una scultura dell’artista Fausto Baldessarrini, al famoso musicista inventore del Festival della Taranta. Il tema di questa terza edizione di IndicativoPresente è stato incentrato sul significato e l’analisi degli “eventi”, nonché del loro sviluppo culturale, economico e sociale nel corso degli anni.

2011, volley e Solidarietà Rimini - Le atlete della squadra Icaro Tv SG Volley per la lotta contro il tumore al seno: è stato presentato al Centro Congressi SGR il calendario realizzato dalle pallavoliste della squadra, il cui ricavato andrà all’As-

sociazione Rimini Solidale ONLUS, di cui è vice presidente Micaela Dionigi di SGR, per l’acquisto di un mammografo mobile, un automezzo dedicato allo screening itinerante per la diagnosi precoce del tumore al seno.


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Festeggiare | 10 anni di Rimini IN

I volti

Festa

della

foto Riccardo Gallini e Fotoriccione

Tanti gli amici, i collaboratori, i rappresentanti di aziende e istituzioni locali, gli sponsor, al brindisi di compleanno per i primi 10 anni della nostra rivista, lo scorso 18 novembre nella suggestiva Sala delle Colonne al Grand Hotel di Rimini. Partner della serata, il Centro Porsche Gabellini di Pesaro e Oltremateria Lab di San Giovanni in Marignano.

20 | IN Magazine


IN Magazine | 21


Essere | Alessia Giacobino

Stilista

Mare”

“vista

testo Manuel Spadazzi

La matita è da sempre lo strumento della riminese Alessia Giacobino, “nata” architetto e dal 2000 stilista. Prima per i progetti di interior design, da dieci anni per disegnare i capi di Jo No Fui, l’azienda da lei fondata con sede in una villa a Viserba, a due passi dalla spiaggia.

Milano, anche ora che ha aperto il suo primo grande showroom, non fa per lei. “Preferisco di gran lunga Rimini. La vita che posso fare qui è unica. In ogni momento posso fare una passeggiata in spiaggia.” Sarà per questo che passa gran parte dell’anno nel suo piccolo ‘regno’ a Viserba, tra la splendida casa a due passi dal mare (“L’ho ristrutturata io”) e la suggestiva sede di Jo No Fui, ricavata in un vecchio mulino abbandonato. Ecco, per capire chi è davvero Alessia Giacobino, fondatrice e stilista di uno dei nuovi grandi marchi della moda italiana, bisogna partire proprio da lì. Da quel mulino sapientemente restaurato, da un collega stilista e dal talento visionario dei Mutoid, che ha scelto qualche anno fa come sede della società per dare vita alle sue creazioni. La scrivania di Alessia è in mezzo a quella dei suoi collaboratori. Niente pareti, niente porte. Sul tavolo, blackberry sempre acceso, riviste di moda distrattamente accatastate, tazza di caffè costantemente riempita. Alle pareti, quadri e fo-

22 | IN Magazine

tografie. Assomiglia più all’atelier di un’artista, che alla ‘casa’ di una stilista. E tutto scorre veloce, come

il successo di Jo No Fui. La prima collezione prodotta attraverso una licenza nel 2001, e nel 2006 già la prima sfilata alla settimana della moda a Milano. Ha bruciato le tappe…

“Sono stata fortunata, è vero. Ho avuto subito un discreto successo. Ma non è stato facile. Non mi hanno regalato nulla.” Eppure lei ‘nasce’ architetto…

“Avevo anche il mio studio. La verità è che avrei voluto dedicarmi alla moda fin da giovanissima, ma dopo il diploma al Liceo artistico, anche spinta dalla famiglia, ho deciso di continuare a studiare. Dopo la laurea in Architettura ho fatto l’interior design per un anno, ma la tentazione era troppo forte. Nel 2000 ho ripreso in mano la matita, l’anno dopo ho presentato a Milano la mia prima linea di capi femminili, marchiati Jo No Fui. La licenza è durata fino al 2003, poi mi sono messa in proprio fondando una società di produzione, la

Newport. E nello stesso anno ho aperto anche un piccolo showroom a due passi dal quadrilatero della moda.” È riuscita subito a ‘imporre’ il brand in alcune delle più importanti boutique italiane: come ha fatto?

“Vendendo il mio prodotto da sola, andando a presentare direttamente ai negozi le creazioni. E le cose sono andate bene, subito. Così nel 2005 ho deciso di stabilire la sede a Rimini, in un vecchio mulino restaurato e trasformato nella sede della Newport, organizzandomi per gestire tutto autonomamente: è stata la svolta che mi ha permesso di dare vita a un vero e proprio total look: abiti, borse, accessori e di arrivare sulle passerelle dell’alta moda.” A Milano, a settembre, ha inaugurato il primo negozio monomarca: oltre 400 metri in uno spazio inconsueto, a Porta Venezia. E con una testimonal d’eccezione, Violante Placido, che si è esibita in concerto…

“Emozionante e molto faticoso. Ho acquistato lo spazio solamente ad aprile e a settembre abbiamo


IN Magazine | 23

Ph. Gianluca Pasquini


Ph. Gianluca Pasquini

A fianco, Alessia Giacobino controlla gli ultimi dettagli nel backstage di una sfilata. In apertura, primo piano della stilista durante un’intervista.

avere monomarca sparsi qua e là o vendere nei grandi magazzini. Ho sempre puntato alla qualità, a un pubblico di nicchia che sa rispecchiarsi nella filosofia di Jo No Fui.” La crisi degli ultimi anni non ha certo aiutato il mondo della moda…

Una donna in carriera Nata a Rimini nel 1972, laureata in architettura, debutta come stilista nel 2001. I suoi abiti, piccoli gioielli di qualità sartoriale, approdano da subito in alcune delle più importanti boutique italiane, grazie ai contatti personali che Alessia riesce a creare e sviluppare. Nel 2003, dopo tre anni di collaborazione con un’azienda che produceva il marchio in licenza, la stilista fonda la Newport e comincia a realizzare da sola le collezioni. Nello stesso anno apre uno showroom a Milano, nel cuore di Brera, e nel 2006 la Camera della moda accoglie con entusiasmo la richiesta di partecipare alle sfilate delle settimane della moda. “A pensarci, è pazzesco - ride. Lavoriamo come pazzi per sei mesi per dieci minuti di sfilata.”

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aperto inaugurando la boutique in occasione della Vogue Fashion Night. Il negozio l’ho ideato io: è molto particolare, intimo. Sono stata aiutata dalla cornice spettacolare di un lussuoso palazzo liberty, non è la classica boutique: è concepita come una casa e un luogo di ritrovo dove scambiare due chiacchere davanti a un camino, o bere un the. Rispecchia il mio gusto, il mio stile di vita.” Oggi è presente in oltre 250 boutique d’alta moda dall’Europa agli Stati Uniti fino al Giappone. Qual è il suo prossimo obiettivo? Aprire una serie di negozi monomarca Jo No Fui?

“Difficile dirlo, ma ho un sogno: conquistare il mercato francese, impenetrabile. E magari aprire una boutique a Parigi. Sarebbe splendido. Per il resto, non m’interessa essere presente ovunque,

“La mia azienda non ha risentito della recessione, anzi. Siamo cresciuti, abbiamo fatto breccia in nuovi mercati. Nonostante questo, non ho cambiato nulla nel mio modo di lavorare. Il fatto è che ho sempre voluto mantenere l’azienda entro certe dimensioni, le mie collezione sono realizzate praticamente tutte qui, in sede. Questo mi permette di controllare ogni particolare, ogni dettaglio. Io so tutto quello che succede qui dentro.” Una scelta coraggiosa, visto che la maggior parte delle griffe italiane ormai produce all’estero. Ha ancora senso parlare di made in Italy?

“Il made in Italy non si discute. Abbiamo una tradizione e un’esperienza che non ha eguali al mondo. È una scelta che ‘costa’. Produrre interamente in Italia, come facciamo noi, significa spendere tre o quattro volte tanto, a partire dalle materie prime, ma il risultato si vede. Una scelta che paga, e che mi permette di tenere tutto sotto controllo. La mia clientela è molto esigente e preparata, se non avessi



Sopra, tre proposte delle più recenti collezioni Jo No Fui.

sempre offerto un prodotto di altissimo livello, non sarei all’interno della distribuzione esclusiva in cui sono da dieci anni. Decido tutti i dettagli di ogni capo, solo dopo aver definito tutte le caratteristiche decido a chi farlo confezionare. Mi piace fondere le esperienze che ho acquisito negli anni, per creare abiti unici che uniscono il meglio di tutte le lavorazioni. Per fare questo ci vuole competenza, ma anche molta passione e tanti sacrifici. Amo profondamente il mio lavoro, infatti nonostante le tante offerte e le proposte ricevute, ho sempre detto no, proprio per il desiderio di poter continuare a gestire l’azienda come voglio.” L’ha fatto anche per la sua famiglia?

“Assolutamente sì. Se lavori nella moda, stare sulla scena a Milano, insomma fare vita mondana, è fondamentale. Io invece ho fatto tante rinunce per poter stare ac-

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canto alla famiglia. Per fortuna anche Alessandro, il mio compagno, lavora nella moda, mi capisce e sostiene.” Moglie, stilista e imprenditrice di se stessa: riesce ancora a fare l’architetto?

“È una passione che non mi abbandona. Ho ristrutturato da sola la mia casa a Viserba, quella a Milano, e ancora la sede di Jo No Fui e la nuova boutique. Essere stilista mi ha dato una sensibilità particolare, molto differente rispetto agli

altri architetti. Diciamo che il mio approccio è più emozionale. E non mi fermo mai, i viaggi di lavoro diventano anche occasione per visitare fiere di arredamento, mercati vintage, antiquari, mostre d’arte. Mi piace sperimentare, adoro l’arte e la vivo in modo personale. E non nascondo che mi piacerebbe, prima o poi, fare anche del cinema…” Attrice o regista?

“Attrice, attrice… Un bel film ‘colto’, come se ne vedono sempre meno in Italia.” IN

Jo No Fui, da Rimini al Mondo Jo No Fui oggi è presente in oltre 250 negozi e boutique d’alta moda. Il marchio è distribuito in Italia (dove registra circa il 60% del suo fatturato), in Germania, Austria, Svizzera, e ancora a Londra, Mosca, Kiev, Tel Aviv, Atene,Istambul, Riyad, negli Stati Uniti e perfino in Giappone. L’azienda è formata da 17 dipendenti e numerosi collaboratori esterni. La Giacobino continua, oggi come agli esordi, a disegnare personalmente le collezioni, coadiuvata dal suo ufficio stile, di cui fanno parte giovani stilisti e designer che collaborano fianco a fianco con lei. www.jonofui.it


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Ideare | Viaggio nel fashion

Piccola

Moda

grande

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

Da sempre uno dei settori più attivi, con quasi 250 imprese, il distretto della moda riminese si mantiene vivace. Abbiamo incontrato i rappresentanti di alcune delle realtà più piccole, ma che con nuovi stili, idee e mercati, sanno contrastare con efficacia un periodo non facile.

Fucina di idee, culla di talenti. Che la moda sia per il territorio riminese uno dei settori più vivaci, non è un mistero. Alberta Ferretti e Gilmar sono solo alcuni esempi di brands stimati nel mondo, “pezzi” grossi di una “tela” che vede sempre aggiungersi nuovi stili made in Rimini, dall’abbigliamento agli accessori per la casa. Accade così che uno dei simboli della riviera, la brandina, finisca stampata, per effetto della genialità del fotografo Marco Morosini, sugli oggetti nelle due Bottega Brandina di Cattolica e Riccione. Che l’inventiva di Alessia Giacobino abbia portato Jo No Fui tra le vette della moda. Che le stampe romagnole arrivino a “vestire” lenzuola, copriletti, tappeti, trapunte e tovaglie direttamente dalla sede di Chiodi Bianco Casa. Molto spesso è nella sartoria o nell’ufficio stile di una piccola attività artigianale, magari a conduzione familiare che si sviluppa l’idea capace di risolvere anche un periodo congiunturale negativo come l’attuale. Unimar, linea ammiraglia dell’a-

zienda portata avanti a Riccione da oltre mezzo secolo dalla famiglia Berlini, dopo aver conquistato Europa, Russia e Stati Uniti (con due show room a New York e in Florida) è sbarcata in Medio Oriente. I suoi costumi per uomo, donna e bambino fino al pareo e all’infradito, hanno scoperto nell’Egitto, in particolare, un mercato proficuo. “Abbiamo differenziato i mercati ma soprattutto - spiega Cristina Berlini, responsabile commerciale - continuato a puntare sulla qualità di un full made in Italy in un’epoca in cui molti concorrenti spostano all’estero gran parte della produzione.” 25 i dipendenti, una media di 300mila pezzi l’anno ed export al 35% del fatturato, attraverso centinaia di negozi multibrand e corners monomarca. Costumi e corsetteria con il marchio Olymare beach wear hanno fatto la fortuna di Sirena Styling, nata nel 1991 quando Sandra e Sabrina Montanari ereditano l’azienda di intimo del padre Giovanni. Oggi conta 10 dipendenti, tutte donne: particolarità che si tradu-

ce anche nei turni lavorativi, dalle 8 alle 16 per venire incontro alle mamme lavoratrici. Quanto alla crisi, “cerchiamo di tenere duro commenta Sandra - abbiamo dovuto smettere di investire in macchinari privilegiando la ricerca di nuovi mercati e partecipando a fiere internazionali che però non sempre portano nuovi clienti.” La ricerca di tessuti, colori e stampe non si ferma: oggi la linea è venduta in diverse regioni italiane e in Francia e Russia. La “cura di ogni capo come se fosse l’ultimo” è la filosofia di Silla. L’appena 32enne Andrea Gasperoni, cesenate ma riccionese d’adozione, è la mente creativa e la mano che segue il campionario total look: maglieria, jeanseria, capispalla e camiceria. “Il dettaglio fa la differenza”, spiega Gasperoni che, figlio di tessutai, la passione per la moda l’aveva nel dna. Fibre rigorosamente naturali, lane cashmere e tessuti 100% seta o cotone, ricerca nello stile anche attraverso lavaggi particolari e contasti cromatici, ha permesso a questa piccola azienda, 10

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A fianco, Yuri e Katia Gobbi. Sotto, Sandra e Sabrina Montanari con le loro dipendenti. In apertura, dall’alto a sinistra in senso orario, Andrea Gasperoni, Perla Alessandri, Guglielmina Gamboni e Cristina Berlini.

addetti compreso il personale dei monomarca di Cesena e Rimini, di arrivare con le sue prossime collezioni in Triveneto e Lombardia. Sandali gioiello, borse, cinture, corsetti, spille, collane e bracciali. Pellami abbinati a catene, maglie metalliche, strass con piume, swarovski e pietre. Ecco i prodotti del marchio SaraShyne. “Tutti eseguiti a mano e con materie prime italiane” spiegano da Villa Sara, azienda misanese (dal nome della stilista) di appena 5 addetti. I prodotti sono già arrivati sulle passerelle d’alta moda. “Collaboriamo con stilisti di fama internazionale per le loro prime linee”, spiega il manager Francesco Ceglia. Presto il debutto anche in tv. “Siamo stati scelti per realizzare gli accessori di una fiction che uscirà a marzo, Roma nuda, e ci stiamo attrezzando per distribuire all’estero: Arabia, Turchia, Serbia, Russia, ma anche Canada e Usa.” Ci sono invece piccole realtà che puntano a una clientela che po-

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trebbe apparire oggi dimenticata, o quasi. “Già prima della crisi ci siamo resi conto che la concorrenza era elevata. Ho deciso di concentrarmi così sulle taglie over 46”, racconta Guglielmina Gamboni titolare di Smash Moda Italia, 6 dipendenti al Gros di Rimini. “Tutto è nato nel ’77: facevo la sarta ma gli abiti su misura mi stavano andando sempre più stretti: così ho deciso di produrre una linea di testa mia. Ho iniziato con 300 capi tagliati su

un tavolo da cucina.” Già dall’anno successivo, “con l’aiuto di alcune amiche sarte”, il raddoppio della produzione. Se Smash lavora nel territorio, Moda Moretti, altra azienda riminese “taglie comode”, ha clienti anche in Giappone, Usa, Kuwait, Libano, Russia e Turchia. “Andiamo dalla 42 alla 62”, spiega Andrea Moretti che insieme al fratello Fabrizio ha ereditato l’attività dal padre Piero. Con 10 addetti e una produzione made in Italy l’impresa compete con marchi come Marina Rinaldi ed Elena Mirò. “Siamo presenti negli stessi punti vendita, ma ci ritroviamo anche nei laboratori ai quali ricorriamo per parte del taglio e confezionamento, nel nostro caso tutti in Emilia Romagna.” Il lavoro non manca, specie nel sud Italia. “Il 90% del fatturato è nazionale per scelta; anche negli ultimi anni siamo cresciuti del 18%.” Alla ‘Dolce Vita’ anni ’50 si rifà l’ultima collezione estiva delle calzature Riviera. Un omaggio al mezzo secolo d’attività di questa


Entrare in questo esclusivo negozio di ricerca, proprio nel centro storico di Rimini, è un vero e proprio viaggio nel mondo del gusto e della raffinatezza. Qui ci si sente avvolti da una atmosfera piacevolmente retrò fra ambrasse, nappe dalle mille sfumature, passamanerie, bottoni, bijoux, tendaggi, cinture o borse. Ambienti caldi, dove prevale il legno e dove in piccole teche sono custodite collane di perle, di ambra, di corallo oppure orecchini o bracciali di produzione rigorosamente artigianale scelti con cura nelle migliori maison italiane ed estere o creati da giovani talenti emergenti. è qui che si viene per avere un oggetto unico o per trasformare, in unico, un oggetto forse un po’ banale: il cuscino riprende vita con una nuova passamaneria, una maglietta dimenticata in un cassetto ritorna charmant con uno strasse, una giacca cambia volto con nuovi bottoni gioiello. è sufficiente un’idea, un suggerimento, un consiglio di Paola e delle sue preziosi collaboratrici, riservati non solo a privati ma anche a stilisti con i quali studiare soluzioni originali per la realizzazione di campionari o capi particolari.

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azienda riminese che produce solo sandali da donna e 100% italiani. Da laboratorio artigianale a calzaturificio tramandato di padre in figlio, Riviera conserva ancora l’uso di materiali pregiati ed eterogenei: camoscio, vernice e nappa si sposano alla corda, al legno e al sughero mentre le ballerine si illuminano di strass e borchie, in linea con le ultime tendenze. Che la Romagna sia terra di calzature lo dimostra anche Grey Mer. Fondata trent’anni fa da Luciano Alessandri, nell’ultimo anno si è allargata traslocando in una nuova sede

In alto, Andrea Moretti e, a destra, sfilata a Riccione di SaraShyne con Franco Trentalance testimonial d’eccezione. Qui sopra, proposta dell’ultima collezione estiva di Riviera.

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di 3.000 mq a San Mauro Pascoli, outlet compreso, e ha inaugurato il suo primo monomarca all’estero, a Ecaterimburg, in Russia. Non solo: “Apriremo presto uno showroom nel quadrilatero della moda di Milano”, racconta Perla Alessandri. Strategico è stato il “piano di riposizionamento del brand con innalzamento qualitativo della prima linea, distribuita in department stores e multimarca in Italia e all’estero, e la nascita di Maggie Gi, per la donna sotto i 30 anni.” Di firma sammaurese sono anche le borse di Yuri Fashion Group, “dagli ampi volumi e per una donna in carriera che in borsa deve mettere un po’ di tutto”. Yuri Gobbi, 38 anni, è direttore creativo e titolare insieme alla sorella Katia di questa azienda nata nel 1975 su iniziativa della madre Adriana, ex dipendente di un calzaturificio locale. Il marchio oggi ha 7 monomarca da Cattolica a Cesenatico. Le borse Yuri sanno anche farsi apprezzare oltre i confini locali: “Molte clienti vogliono una nostra borsa perché l’hanno vista a una loro amica che se l’era portata a casa da una vacanza in riviera.” Quando si dice il passaparola… IN

I numeri del “distretto” Il “distretto della moda” riminese conta 247 imprese tra confezione di articoli d’abbigliamento, in pelle e pelliccia. 106 attività si trovano nel comune di Rimini seguito da Riccione (a quota 37), Coriano (17) e Santarcangelo (15). Le imprese artigiane coprono il 74% (183) e nella maggior parte dei casi si tratta di aziende individuali (131). 91 le imprese gestite da donne. Tra 2008 e 2009 le importazioni sono aumentate dell’8%, superando come valore i 95 milioni di euro, mentre l’export è calato dell’8% scendendo esattamente a 453.435.549 euro. I gruppi Aeffe e Gilmar, entrambi a San Giovanni in Marignano, sono tra leader a livello mondiale.


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Unire | Consorzio di viale Ceccarini

20 anni

Sfavillanti

testo Marina Giannini - foto Fotoriccione

Da un’idea di Oscar Del Bianco ed Enzo Baleani, affiancati da un gruppo di operatori dell’area, nel 1990 nasce il Consorzio di viale Ceccarini e zona centro, con l’obiettivo di promuovere l’area e valorizzarne le attività commerciali. Ottanta gli imprenditori (oggi più di cento) aderenti a un progetto che celebra un successo che continua.

“Viale Ceccarini Riccione, più che una via è un’istituzione”. Dino Sarti non poteva trovare parole più appropriate per descrivere un viale sempre al centro delle cronache mondane dove si è letteralmente trasportati nel bel mezzo degli eventi più trendy della città. Viale Ceccarini, d’altra parte, è ormai un simbolo, al di là dei problemi che si trova ad affrontare e dei titoli che continua a suscitare sui giornali. È il 1989 quando il sindaco Terzo Pierani inaugura il nuovo arredo del “salotto”. La festa per il nuovo look va a gonfie vele. Le celebrazioni avvengono in diretta sotto i riflettori della Rai. Ed ecco arri-

vare i vip chiamati da “Re Terzo”: Marisa Laurito, il professore Riccardo Pazzaglia, Simona Marchini, Milly Carlucci e Monica Nannini. Un anno dopo Oscar Del Bianco e

il gioielliere Enzo Baleani annunciano la costituzione del Consorzio d’area di viale Ceccarini con l’obiettivo di promuovere il “salotto” di Riccione. Alla presidenza viene nominato lo stesso Del Bianco che si è sempre presentato con una certa ironia e lungimiranza verso le tendenze e la loro tipicità. La sua idea di tenere aperti i negozi anche la domenica è stata vincente, ma c’è un obiettivo che non è riuscito a raggiungere? “Creare un superconsorzio unendo i comitati d’area di tutta la città”, confessa lui stes-

so. Nella primavera del ’91, oltre a proseguire con la campagna stampa intrapresa con “Riccione città aperta” sui quotidiani a tiratura nazionale, il Consorzio organizza fortunate trasmissioni quali “Le danze della seduzione” e il convegno “Quattro passi nel verde”, che

ha goduto di risonanza a livello nazionale su riviste specializzate. Nel 1993 il viale sbarca in televisione con “Campane e campanelle”, un ciclo di trasmissioni dedicate al turismo e non solo, condotte da Claudio Sorrentino. Da quell’epoca in poi è sempre stata “grande Riccione”, sempre in passerella e pronta ad essere applaudita. Nel ’99 Baleani, gioielliere, propone al direttivo del Consorzio di attribuire un premio, consistente in una medaglia d’oro, a un personaggio che si è distinto per l’impegno a favore dell’area pedonale centrale. Dal 2000, dopo la sua scomparsa, il Consorzio continua a istituire ogni anno questo riconoscimento che prende il nome di “Premio Baleani”. Nella primavera 2001 Oscar Del Bianco lascia la presidenza e as-

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per lo shopping notturno estivo. I negozi prolungano l’apertura fino alle 23 e sul viale i riflettori sono puntati su eventi fashion. In passerella le modelle raccontano le multiformi anime della moda mare. Nella primavera 2005 viale Ceccarini si tinge di rosso e riapre le porte al mito automobilistico più prestigioso del mondo con l’evento “Viale Ceccarini in Ferrari”. Nello stesso anno alla presidenza del Consorzio viene eletto Giorgio Mignani “Fin dall’inizio ho sempre creduto nel Consorzio, impegnandomi nelle varie attività anche quando non facevo parte del direttivo”, spiega: con lui inizia l’ope-

In alto, da sinistra, Oscar Del Bianco e Maurizio Metto. Qui sopra, da sinistra, la famiglia “al femminile” alla guida di gioielleria Baleani e Giorgio Mignani. In apertura, una suggestiva immagine di viale Ceccarini addobbata per le feste.

sume l’incarico Maurizio Metto. “ Mi sono sempre impegnato a far crescere il prestigio del viale guardando avanti sempre alla ricerca di nuovi stimoli”, racconta. Nel 2002

si accendono le luci delle vetrine

razione Riccione bon-ton con lo slogan “Mai più senza maglietta”. In viale Ceccarini il torso nudo fa scandalo e nel salotto è di rigore la t-shirt. Nella primavera 2008 il Consorzio promuove il grande evento di primavera. Lungo la passeggiata pedonale arrivano “I replicanti” di Steward Johnson, artista contemporaneo statunitense famoso per le statue in bronzo collocate in giro per il mondo da Washington fino a via Condotti,

Un tempo era via Viola In origine il viale più celebre di Riccione, oggi con 80 attività, ognuna con le sue specificità, veniva chiamato con il diminutivo di via “Viola” ed era poco più di un sentiero che collegava il vecchio borgo a nord della ferrovia, denominato “Riccione Paese”. Nel 1912 il Comune di Rimini, al quale apparteneva la “borgata” di Riccione, deliberò di assegnare ufficialmente alla Viola il nome di “viale Maria Ceccarini” in omaggio alla storica benefattrice della Perla Verde. Nel dopoguerra la rinascita economica segnò il ritorno del turismo d’èlite e il viale è diventato la via Veneto e la Montenapoleone d’Adriatico. Il Consorzio di viale Ceccarini festeggia quest’anno vent’anni di una vita brillante, creata con la genialità e la professionalità degli operatori riccionesi. www.vialececcarini.it

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a Roma. In quest’ultimo anno il raggio d’azione del Consorzio è arrivato lungo viale Dante fino al porto, raggiungendo il numero record di 101 associati. E se Anna e Polly Baleani, titolari dell’omonima gioielleria, sostengono che la strategia che ha portato il viale ad essere considerato una

Alcuni associati al Consorzio: sopra, a sinistra, Mimmo Gentile, uno dei due titolari del Blue Bar. A destra, Paola Tamburini dell’omonima gioielleria. A fianco, Francesca Meletti con la madre Giovanna Gaudenzi.

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delle strade più famose d’Italia è la specificità delle sue vetrine, da un’altra associata, Paola Tamburini, della gioielleria concessionaria Rolex arrivano parole di apprezzamento per l’operazione sicurezza nelle ore notturne. “Credo sia importante per noi operatori essere uniti per far crescere il

viale”, aggiunge Francesca Meletti della boutique Gaudenzi; entusiasti dell’attività del Consorzio, si dichiarano infine Mimmo e Michele Gentile, titolari del Blue Bar. “Abbiamo sempre creduto nelle sue potenzialità e nelle opportunità che ha saputo creare nell’area centrale, in questi 20 anni di vita.” IN



Pilotare | Pamela Sabato

Elicotteri

Rosa

(in) testo Lucia Rughi - foto Riccardo Gallini

Il tenente Pamela Sabato è la prima e unica donna pilota di elicotteri da combattimento dell’esercito italiano. L’abbiamo incontrata insieme al “suo” A 129 Mangusta alla base aeronautica di Miramare, sede del reggimento settimo Vega.

Il cancello scorre lentamente e la guardia avverte di andare subito al gabbiotto poco più avanti per il pass. Fuori fa freddo, il vento gelido non risparmia sferzate improvvise. Alla consegna del documento mi viene data una tessera. Pochi minuti ed ecco arrivare il tenente colonnello Giovanni Ramunno. Sarà lui a guidarmi all’interno della base aeronautica di Rimini, sede del reggimento settimo Vega, dove è assegnata la prima e finora unica donna elicotterista dell’esercito italiano: il tenente Pamela Sabato. La scenografia è un susseguirsi di hangar, postazioni di controllo, piste d’atterraggi e partenze. In un caseggiato basso circondato dagli alberi, vagamente simile a un rifugio di montagna, si vedono parecchie automobili andare e venire. Ci fanno entrare in un salottino, l’ambiente è accogliente, c’è anche il caminetto. Dopo le presentazioni ufficiali dei colleghi commilitoni, arriva Pamela. Indossa l’uniforme come gli altri, è minuta, delicata,

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ha un viso da ballerina classica. Forse perché ha raccolto i capelli in uno chignon sulla nuca dove si intravvede una treccina sottile ben arrotolata. Pochissimo trucco, un aspetto fresco e curato, i modi gentili e diretti. Come si diventa il primo pilota donna italiano?

“Mi sono arruolata a 18 anni, inizialmente per 12 mesi da volontaria. Alla conclusione di questi, la mia intenzione era proseguire gli studi, così ho partecipato al concorso per accedere all’Accademia di Modena. Una volta entrata, dopo due anni, sono passata a Torino per il perfezionamento alla Scuola d’applicazione. Un iter riconosciuto al pari di una laurea specialistica. Da Torino ho avuto accesso al corso per piloti e dopo averlo terminato sono stata distaccata a Viterbo al centro di aviazione dell’esercito. A luglio di quest’anno ho concluso la mia prima missione all’estero, tre mesi in Afghanistan.”


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A fianco, il tenente Sabato a bordo del suo elicottero e, sotto, insieme ad alcuni commilitoni del reggimento settimo Vega.

dell’istituzione.” Nella vita militare come si vivono valori come l’amicizia?

Quanto incide sapere di avere davanti così tante tappe?

“Ci vuole molta determinazione, il percorso è duro e selettivo, ma alla fine la soddisfazione di essere arrivati in fondo è enorme.” Parlaci del tuo mezzo.

“Un A 129 Mangusta, elicottero da combattimento. Una macchina complessa, sia dal punto di vista meccanico che di software di comando. È equipaggiata con diversi tipi di armi.” Che significa andare in un teatro di guerra?

“L’organizzazione in Afghanistan era molto valida, ci s’interfacciava anche con altri eserciti. Si entra in

contatto con tante persone. Umanamente è un’esperienza unica. Poi c’è tutta la parte professionale, dove si mettono in pratica anni di studi.” Come riesci a gestire la paura?

“Dire che non c’è sarebbe da superficiali. Per me la paura è come un’assicurazione sulla vita. Nel senso che mantenendola entro una soglia di utilità può preservare da correre rischi di troppo e può contribuire a tenere alta la concentrazione. A bordo dobbiamo gestire talmente tante variabili che se la missione dura un’ora, ogni secondo bisogna essere al mille per mille. Solo dopo c’è una fase fisiologica in cui ci si distende. Ci sono momenti in cui le difficoltà ci sono e questo indipendentemente dall’essere donna.” Pensi che l’istituzione esercito possa stare al passo con i tempi?

“Nella mia esperienza la riprova migliore è che ragazze come me o la collega Carla Brocolini (pilota di aereo, ndr), abbiano avuto la possibilità di ottenere il brevetto senza alcun tipo di ostacolo o discriminazione. L’apertura alle donne ha consentito un forte rinnovamento

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“Ho avuto la fortuna di essere spesso impiegata con colleghi del corso. Con queste persone il rapporto è profondo. Sapere che a terra c’è uno di loro ti fa volare con altro spirito. Già sapere che sono soldati della stessa bandiera innesca emozioni grandi, figuriamoci quando c’è un amico.” Che consiglio daresti alle ragazze che vorrebbero seguire le tue orme?

“Di mettere da parte una grande forza di volontà per riuscire ad affrontare periodi lunghi, di studio e addestramento. E di non sentirsi mai ‘arrivate’ nel senso che occorre impegnarsi sempre per restare aggiornati in un mestiere altamente specializzato. Il mio consiglio è fare questo percorso con passione e nel contempo essere coscienti di ciò che si sta facendo.” Pamela saluta e si prepara per il servizio fotografico. Mentre andiamo all’hangar delle macchine mi parla del coraggio come di un qualcosa in perenne evoluzione. Mi accenna, senza imbarazzo, a come si possa stare in missione tra donne e uomini senza problemi anche nella semplicità del quotidiano. Scoprendo la fratellanza naturale di fronte alle grandi responsabilità, al pericolo, al dolore. IN



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Creare | Leonardo Blanco

Il senso

Astratto

dell’

testo Milena Massani - foto Studio Paritani

Presso lo showroom Materica di San Marino, dove si è svolta la sua ultima personale, abbiamo incontrato Leonardo Blanco, artista che sa sapientemente mescolare nelle sue opere razionale e spirituale.

La sua casa accoglie come un nido, in cui l’artista si sente in completo dialogo con la natura. Il fiume scorre rapido e la luce inonda le tele, mentre gli ectoplasmi danzano, bianco-gassosi. Le righe sono come archetipi, le figure sinuose sono aste rigide o ondulate, estremi ricetti di mondi sublimati. Gli ogget-

ti che rappresentano il mondo artistico entrano nel quadro come manifatture tronche, come anime che respirano. La passione per Leonardo Blanco è un ossimoro, colma di pieni e vuoti di immagini rarefatte come nebbia radente; i colori sono nero, bianco, rosso, in prevalenza resine, coprono smussati e lucenti, raffinati e fascinosi spazi. La grafia appare ai margini delle opere come primordiale, segnico rudimento.

Qui nel teatro della memoria, nel suo backstage, lei dialoga con i grandi? “è bello cercare di dialogare con i grandi, cercare di recepire la loro lezione, andare oltre.” La sua non è una pittura che arriva subito diretta perché è più segnica; infatti, la pittura astratta non è mai semplice, segue dei canoni, esula dal passato ed esprime nel caso l’indirizzo costante della ricerca. Le visioni ricordano il decollo, la percorrenza di un viaggio che porta alla familiarità con una realtà trascesa ad esprimere le angosce del presente, per trasformarle

senza paura in sublimazione. Dice Blanco: “Mi piace che il quadro evochi cose che vanno al di là della mia individualità, l’intento è quello di creare opere che mostri-

no una posizione dietro le quinte, come io fossi lo spettatore consapevole del valore di una testimonianza colta quasi indirettamente.” Quale è il suo approccio col mondo ultraterreno? “Mi avvicino in ma-

niera spirituale a tutte le cose, ma posso pensare di dialogare anche con un insetto; altresì non mi piace che vi sia un’iconografia religiosa di stretta appartenenza, ma percepisco l’enigma della vita nello spirito della natura e nelle cose che mi circondano.” Nelle sue tele grande riferimento coglie il senso del finito-non finito, una sorta di espressionismo astratto abbraccia anche le opere amate in Picasso, Rothko, Kiefer. “I miei lavori esprimono una tecnologia che occupa totalmente le scelte esperienziali

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L’artista sammarinese, ma nato a Santarcangelo, fotografato tra le sue opere nello showroom Materica, dove si è svolta la sua ultima mostra.

Blanco in breve Sammarinese, nasce a Santarcangelo di Romagna. Ha realizzato mostre collettive e personali: si ricorda, nel 2005, la partecipazione alla II Biennale d’Arte di Pechino; nel 2007 Open10, Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni Venezia Lido; ha partecipato alla 53a Biennale d’Arte di Venezia, che si è svolta fino al novembre 2010; ancora, mostra a Bruxelles “Imaginal”, Piola-Libri (1 ottobre-3 novembre 2010). Le sue opere sono conservate presso Collezioni pubbliche e private, altre in mostra permanente nella Repubblica di San Marino e in alcune nazioni estere. Fino al 23 dicembre scorso si è svolta la sua ultima personale, “dare/avere”, presso Materica Home a Dogana di San Marino.

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e le esigenze interpretative dell’ispirazione che mi riconduce alla scultura. Arte che, partendo da un concorso vinto, ha preso il mare andando avanti col vento in poppa partendo dalla medesima matrice della pittura, tuttavia sfiorando canoni differenti, alla cui base si trova la ricerca della tridimensionalità. “Misura e razionalità sono di casa nell’intendimento dell’opera!” Razionale e spirituale, come pure anche una sorta di inconscio sublimato, si incontrano in una commistione, l’esito è dato dall’incidente di percorso durante il compiersi del processo artistico germinativo, che garantisce la spontaneità dell’atto estetico. “Il risultato migliore è sempre quello asservito al demone dell’evento che nasce esautorando la mano creativa.” La forza, la spinta naturale, viene dalla visione, dall’urgenza che si manifesta senza far caso alle

difficoltà: ad esempio quella di cogliere la tridimensionalità, quale leit-motiv della ricerca che domina il percorso dell’arte. Così il film, le sequenze dei quadri slanciate nella tela su paradigmi di pura fantasia, dipanano bozzoli, radiografie, su cui si elaborano delle visioni, si agitano infrarossi ariosi che hanno confluenze, e si muovono come ectoplasmi in un etereo spazio metamorfico annerito, fumigante o maculato di rossi irroranti passione, forza ed energia. Ecco che negativo e positivo assorbono una luce amniotica che raggia su lastre o innalza alberi genealogici, alberi della vita contemporanea, coagulo della creazione uscita dal bozzolo o dalla lastra, dal sole che sparge i suoi pulviscoli con le sue illusorie forme, con le paure trasformate in simboli evocati da animali, come quei lupi nella steppa, rappresentata dalla nostra vita… IN


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IstItuto Dolly

Linee e CoLori deLLa beLLezza L’ambIente IDeaLe aL quaLe affIDaRe La CuRa DeI pRopRI CapeLLI, GRazIe aLLa GRanDe pRofessIonaLItà DeLLa sIGnoRa DoLoRes, tItoLaRe Da 36 annI DeL saLone RImInese, e aGLI InnovatIvI tRattamentI In GRaDo DI “CoCCoLaRe” La Cute.

Non fatevi ingannare dal soprannome Dolly! “Sono tutt’altro che una bambola”, afferma Dolores, friulana di origine, titolare da 36 anni dell’Istituto Dolly Linee e Colori, in via Pascoli 37 a Rimini. Una

Tra Londra, Parigi e Milano, con i maestri dell’hair styling: un’esperienza messa a disposizione della clientela.

di Phsysiocoiffeur, prodotti fitoterapici svizzeri, dermatologicamente compatibili. Il metodo “Physio” utilizza piante ed estratti naturali, puntando sulla specificità dei trattamenti, come il gommage

donna attenta e curiosa, che ha messo intelligenza ed esperienza

al cuoio capelluto con funzione riequilibrante e anti batterica, in

al servizio del cliente. Si è formata, in anni d’oro, all’Accademia

caso di capelli grassi, sudorazione eccessiva, forfora, caduta o

dei Parrucchieri di Milano, recandosi nella swinging London e a

cute secca.

Parigi per carpire le tecniche di taglio più all’avanguardia, appren-

I Colori, esclusivamente in crema, oltre ad essere a lunga resi-

dendo da due grandi marchi internazionali i tecnicismi del mestie-

stenza, hanno una speciale formulazione di origine vegetale, i cui

re. Ha lavorato col guru milanese dell’hair styling, Cele Vergottini,

principi attivi emollienti creano uno schermo che permette l’isola-

famoso per aver creato il look di Raffaella Carrà. Mentre Aldo Cop-

mento e il mantenimento del film idrolipidico del cuoio capelluto.

pola era suo compagno di corso. Gli anni ’70 la vedono giun-

Dolly, quando si dice dove saper mettere le mani!

gere a Rimini come una pioniera, portatrice di grandi novità, tanto che a Radio Riviera le chiesero di tenere una rubrica. Il Dolly è un luogo intimo, ove la cura del cliente è al primo posto, in cui i servizi offerti incontrano le esigenze di uomini e donne. Grazie ad una anamnesi iniziale e allo studio morfologico della persona, si analizzano le singole caratteristiche di cute e capello, per ottenere taglio e colore ad hoc. Il centro specializzato è autorizzato nell’uso

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Abitare | Appartamento a Santarcangelo

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White

Rooms

testo Matteo Tosi - foto Mario Flores

Un interno domestico minimal e glamorous, a Santarcangelo di Romagna. Una residenza anche pensata per accogliere gli amici, dalle atmosfere rarefatte, contemporanee. A dominare sono i toni bianchi e grigi (camera da letto esclusa) di arredi e superfici.

La casa di Matteo e Lizzy Ghinelli, in una bella zona residenziale di Santarcangelo di Romagna, finita di costruire nei primi anni ‘90, non sembrava avere, sulle prime, le caratteristiche per divenire una residenza contemporanea di livello: non abbastanza “vecchia” per godere del fascino delle case vecchie, non abbastanza moderna da essere già glamorous di suo. Ai progettisti del negozio Biagetti di Santarcangelo, Mariagrazia Biagetti e Andrea Rocchi, era stato affidato un tema che prevedeva la casa interpretata come luogo dove fare buona accoglienza e ricevere gli amici, con una precisa indicazione circa l’atmosfera generale caratterizzata dalla dominante bianca di arredi e superfici. Per questo, denominatore comune di questo interno domestico, è la superficie bianca dell’involucro

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A fianco, il soggiorno in cui il bianco delle pareti e degli arredi si associa al grigio del pavimento. Sotto, la camera da letto padronale. In apertura, scorcio degli ambienti principali dell’appartamento, con a destra lo spazio cucina e, sullo sfondo, il bagno.

completare il giro sulle pareti. La

muri-pareti-soffitti come delle porte recuperate, di alcuni mobili, della cucina, delle tende in lino e del vetro diffusore delle lampade. Ad esso è stato associato il colore grigio che trova coniugazione nel pavimento in resina industriale, su cui

le pareti bianche staccano senza soluzione di continità per l’assenza del battiscopa, nel grande tappeto Kastall del soggiorno e in alcuni mobili. L’ampio soggiorno, separato in maniera non fisica dalla cucina, con cui gioca di rimandi cromatici e materici, è arredato con divani in tela bianca di Maxalto, da un mobile tivù di Misura M, da un tavolino in acciaio di B&B e da un

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contenitore di media altezza laccato grigio su piedi in acciaio di Cappellini. Le lampade in vetro diffusore opalino sono le Glo-Ball di Flos, mentre quella in acciaio sul mobile grigio fa parte della Fold collection di Pallucco. Nello spazio cucina, sulle pareti il bianco è ottenuto con smalto bianco all’acqua applicato su una superficie molto liscia ottenuta con rastura a scagliola, mentre la cucina Bontempi, laccata bianca lucida con piano in Okite, è attrezzata solo nella parte bassa (eccetto le colonne), mentre la parte superiore prevede solo una linea orizzontale generata dalla cappa in acciaio e da una mensola laccata bianca a

tecnologia a LED con cui è stato risolto il tema della illuminazione, con l’approccio minimalista che prevede la presenza della luce senza che se ne scorga la sorgente, porta ancor più in evidenza il candore algido di questo spazio, ribadito dal tavolo Knoll in laminato bianco, disegnato da Eliel Saarinen nei primi anni ’50, cui sono state associate le sedie Louis Ghost di Kartell. La camera da letto di distingue dal resto della casa per il pavimento in parquet in noce mutenia a listoni, su cui stacca il letto bianco di Misura M, vestito da una trapunta di Radaelli e da un plaid con disegni pied de poule a grande scala di Mastro Rafael. Il bagno adiacente non si discosta dalle atmosfere rarefatte e contemporanee degli ambienti a cui serve, e propone una ampia doccia in cristallo trasparente con lo specchio rettangolo longitudinale a ribadire la preferenza delle linee orizzontali rispetto a quelle verticali, leitmotiv di tutto l’intervento, che costituisce di per sé una dichiarazione di intenti. IN


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CAPODANNO Al PAlACe HOtel Gran VeGlione di San SilVeStro con ballerini e artiSti della famiGlia orfei Per Salutare Gli ultiMi Giorni dell’anno Che finiSCe e feSteGGiare il nuoVo Che inizia, il riStorante del BeSt WeStern PalaCe hotel di San Marino ProPone attenti Menù e aPPuntaMenti di Grande effetto.

Partiamo dal Gran Veglione di San Silvestro: lo staff del Palace Hotel ha pensato a un evento originale, all’insegna del divertimento. Si chiama

Un cenone dal titolo Capodanno nel Mondo: ad ogni ora si festeggiano i vari capodanni.

Capodanno nel Mondo. Allo scoccare di ogni ora

serata è di 120,00 euro a persona. 60,00 euro per i bambini dai 7 ai 15 anni, l’ingresso è omaggio per i piccoli fino a 6 anni. Ma il fine anno è dolce non solo il 31: per tutta la

si festeggiano i vari capodanni che si susseguono nel mondo. Ad

durata delle festività lo chef del Palace, Massimo Mazzotti, pro-

animare la serata, ballerini e artisti visual della famiglia Orfei. Ov-

pone dolci speciali, presentati in allegria e con grande cura dei

viamente a tavola, un menù d’eccezione: s’inizia con l’aperitivo

particolari. Da degustare in compagnia sono i tronchetti natalizi, i

di benvenuto, quindi gli antipasti: carpaccio di tonno con carciofi

panettoni ripieni decorati, i ricchi pandori con crema al mascarpo-

al pompelmo rosa, insalata di seppia all’erba cipollina, involtino di

ne e il prezioso semifreddo al torroncino. Preparazione tutte realiz-

salmone affumicato al caprino, straccetti di polli con misticanza

zate dalla cucina del ristorante. È possibile anche farsi preparare

di campo all’aceto balsamico e melograno. Dopo il cotechino con

dolci su richiesta, per assecondare i propri golosi piaceri di festa.

lenticchie, i primi piatti: lasagnette ai frutti di mare, strozzapreti alle piccole verdure e agnolotto di brasato con pachino e porcini. Carne e pesce per i secondi: filetto di manzo grigliato con rucole e bouquette di fagiolini con pancetta affumicata e filetto di branzino in crosta di patate e tortino alle verdure. Torta di Capodanno in bellavista come dolce, alla quale ovviamente si aggiunge il buffet vario con panettone, torroni, uva e frutta fresca. Il costo della

Palace hotel Best Western Via Cinque Febbraio Serravalle (RSM), Tel. 0549 900190 www.palacehotelsanmarino.com info@palacehotelsanmarino.com


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Disegnare | Luciano Paci

Artisti

Progettare

nel

testo Graziella Biagetti

Una carriera professionale strettamete legata all’esperienza del Meeting, quella di Luciano Paci. Attivo anche nella progettazione di mostre d’arte.

Luciano Paci è architetto dal 1979.

Ci incontriamo nel primo pomeriggio, è sorridente e rilassato; curioso, mi chiede perché ho scelto lui per questa intervista. Non gli ho risposto. Guardando il suo sito impressiona l’elenco di manifestazioni e mostre che ha curato!

“Come altri architetti, subito dopo la laurea, ho avuto la possibilità di ‘esprimermi’ lavorando per grandi eventi. Nella mia vita ci sono stati dei passaggi fondamentali, il primo dei quali arriva da mio padre: era artigiano del vetro. Io sono stato uno studente lavoratore e sin da giovanissimo aiutare nella bottega mi ha insegnato a fare le cose, a risolvere i problemi nell’immediato. Rimini si affacciava al mondo dei congressi e ha ‘cavalcato’ l’onda del Meeting: in tanti abbiamo im-

parato! Già dai primi anni, avuta la fiducia degli organizzatori, ho curato la progettazione della più grande delle manifestazioni riminesi.” E le mostre?

“Molte. L’esperienza più forte fu la prima, quella sui Malatesta: il castello era ancora un cantiere, il restauro non era ancora concluso… Indimenticabile!” Come si progetta un evento come il Meeting?

“È molto complesso. Devo dare risposte di progettazione, comunicazione ed economiche in tempi brevissimi. Bisogna coinvolgere le aziende e le persone, senza dimenticare che il meccanismo è messo in moto soprattutto da volontari! Parallelamente progetto anche case, soprattutto ristrutturazioni… come ogni altro tecnico.”

Come riesce a conciliare due mondi così diversi?

“Non lo sono! Certo, nella ‘esposizione’ il committente, in pratica, non esiste e i tempi fra progettazione e realizzazione sono brevissimi, mentre nella ristrutturazione i tempi sono lunghi e il committente è presente e attivo. Credo che il principio comunque sia lo stesso. In ogni lavoro bisogna tenere conto di tutto, avere chiaro dove si vuole arrivare. Quando questo principio si applica al Meeting il risultato è fantastico. Chi collabora è un volontario: è indispensabile che si ‘allarghi… allarghi…’. Quando poi vai a stringere, ti rimane ciò che serve, si scoprono potenzialità incredibili, uomini e donne inimmaginabili. È il concetto che ho imparato ad applicare in ogni aspetto della mia vita.”

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tanti. L’unione fra il professionale e il gratuito è l’aspetto eccezionale. Il massimo si è raggiunto con Meeting al Cairo: cristiani, ebrei e musulmani insieme hanno prodotto del volontariato creativo!” Progettare grandi eventi è molto importante per lei?

“Sono portato alla comunicazione, mi viene bene! Ci vuole grande forza fisica, la fede mi dà la forza interiore e lo spirito per guardare oltre. Per me fare l’architetto in questo modo significa fare l’uomo.” Qual è il suo sogno?

Quali sensazioni un architetto deve

Quanto conta nel progetto l’energia

ricercare quando progetta una mo-

che le persone dovranno esprimere ?

stra o una grande esposizione?

“Tantissimo, visitando e partecipando all’evento. Ma soprattutto è il gruppo, cui io faccio capo, che progetta, che si esprime. Coordino 30 architetti. Età diverse, creatività diverse che lavorano allo stesso obbiettivo. Un’esperienza esaltante! Il tentativo ogni anno è portare a un unico risultato le energie di

“Mi interessa parlare di luoghi, non di spazio! Lo spazio è un concetto astratto. Quando vado a vedere una mostra devo stare bene, deve essere intrigante. La mostra ‘fatta bene’ è una continua scoperta, non deve essere percepito tutto subito! Devono essere spazi vivi.

“Il sogno è questo.” Rimini da 31 anni ospita il Meeting. Decine di aziende si sono specializzate nell’allestimento. Intorno a questa esperienza si sono formate centinaia di eccellenze lavorative. L’architetto Luciano Paci progetta da allora, per il Meeting, il luogo degli incontri che si rinnovano ogni anno, ospitando migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Questo è il motivo per cui desideravo intervistarlo. IN

Sopra, un convegno in auditorium, al Meeting 2004. Sotto, rendering di una villa in costruzione a Rimini e della mostra Cor Magis, al Meeting 2010.

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Analizzare | Visti da lontano

Opinioni

Repubblica

sulla

testo Franco Cavalli - foto Filippo Pruccoli

Visti da lontano: un libro che racconta le riflessioni su San Marino da parte di alcuni politici italiani. Interviste raccolte dal giornalista Sergio Barducci.

Guardando un luogo dall’alto, si possono osservare le caratteristiche generali più facilmente che da terra. Cambiando quindi il punto di osservazione si riesce spesso a cogliere aspetti che potrebbero sfuggire. È stata un po’ questa la filosofia di fondo che ha ispirato la realizzazione di Visti da lontano. Si tratta del libro scritto dal giornalista sammarinese Sergio Barducci in cui si riporta il punto di vista, le opinioni e le riflessioni su San Marino da parte dei principali politici italiani, ma non solo. “Per mesi e mesi - racconta Barducci - ho inseguito Onorevoli e Senatori, tampinato portavoce, scritto

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lettere di presentazione e inviato mail, tormentato segretarie e assistenti alla ricerca di uno spazio libero nell’agenda dei vari esponenti politici. Ho percorso in lungo e in

largo corridoi e salette riservate di Montecitorio e di Palazzo Madama; trascorso lunghe giornate in ‘transatlantico’, alla Camera e al Senato, sorseggiato caffè alle bouvette delle due sedi parlamentari.” Il libro, da poco dato alle stampe (per AIEP editori, pagg 306, 20 €), è nato dall’attività quotidiana dell’autore, caporedattore centrale a San Marino RTV, e che proprio dal lavoro sulle notizie, ma ancor di più sulle immagini, ha ben pre-

sente come gli stessi luoghi, visti da un’altra angolazione possano apparire diversi. “Mi sono chiesto - racconta - come possono vederci? Ognuno, infatti, ha una propria visione di sé, ma spesso non è quella che hanno gli altri e così, dal confronto, possono aiutarci a vedere cose che non sono affatto scontate.” Nel libro-intervista compaiono il senatore a vita Giulio Andreotti, il presidente emerito (scomparso proprio di recente) Francesco Cossiga, l’ex ministro delle Finanze Vincenzo Visco, gli ex ministri degli Esteri Antonio Martino e Gianni De Michelis, il ministro della Funzio-


52 domeniche di golf in emilia romagna

ne Pubblica Renato Brunetta, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio , il presidente della Commissione Finanze del Senato Mario Baldassarri, il vicepresidente della Camera dei Deputati Rocco Buttiglione, gli onorevoli Antonio Di Pietro e Pierferdinando Casini, Pierluigi Castagnetti, presidente Giunta

autorizzazioni a procedere della Camera. Solo per citarne alcuni. Inoltre il volume contiene le riflessioni sulla Repubblica di San Marino da parte del segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon, del principe Alberto di Monaco, del segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland. Un volume che quindi presenta San Marino da un’angolazione diversa, quella di come è visto, soprattutto dalla politica italiana, in un momento tra l’altro così difficile e a tratti “inspiegabile”, come descrive lo stesso autore, dei rapporti tra i due Stati. “La nostra Repubblica - chiarisce infatti Barducci - ha rapporti con l’Italia anche prima dell’unità nel 1861, attraverso relazioni e prime convenzioni. È difficile pensare che due paesi così legati e così culturalmente vicini, ora si possano trovare in questa situazione.” E grazie a Visti da lontano la comprensione reciproca viene aiutata. IN

Note sull’autore Sergio Barducci è giornalista professionista, iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti dal 1989. È Caporedattore Centrale a San Marino RTV, emittente pubblica della Repubblica (consociata RAI). Si occupa della redazione dei Telegiornali, sovrintende alle varie edizioni in onda nel corso della giornata, cura servizi di politica, nazionale e internazionale. È autore e conduttore della trasmissione settimanale di approfondimento giornalistico Indaco nella quale affronta argomenti di attualità politica e sociale, con ospiti nazionali e internazionali.

La guida che racconta i club della regione, le buche più belle, gli itinerari turistici più affascinanti e le proposte enogastronomiche del territorio. È la prima guida in Italia che unisce golf, turismo ed enogastronomia, valorizzando in modo originale le peculiarità di una regione da sempre ricca di affascinanti proposte turistiche. Una guida completa per il giocatore e per tutta la sua famiglia.

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BE-WIZARD!

IL FUTURO DEL WEB MARKETING È QUI! A marzo 2011 San Marino ospiterà BE-Wizard!, un evento dedicato al web marketing di massimo rilievo internazionale. Ad organizzarlo la web company TITANKA! Spa assieme a Promozione Alberghiera di Rimini. Ce ne parla Enrico Pozzi, direttore commerciale di TITANKA!, che insieme a Marco Baroni e Ronnie Pavani guida da dieci anni un’azienda innovativa, intraprendente, che oggi gestisce oltre 2000 clienti sul nostro territorio. IN Magazine | Special ADV

Dieci anni di esperienza per chi lavora nell’ambito del web sono una vita. Quali strade avete percorso e quali intendete intraprendere per il futuro? Oggi tutti sappiamo che la comunicazione e la promozione di qualsiasi attività economica non può prescindere dall’essere presente in rete. Noi abbiamo colto sul nascere questa tendenza concentrandoci in particolare sulle esigenze del territorio. Siamo partiti specializzandoci in servizi web dedicati al turismo, ma nel tempo l’attività di TITANKA! è divenuta qualcosa di molto diverso da quanto il mercato delle web agency locali offre. Anche se ormai tutti usano la rete, sono in pochi a saper effettivamente sfruttare le sue potenzialità. La nostra peculiarità è quella di offrire consulenze per il web a 360°, sviluppando servizi ad

hoc per ogni singolo cliente. Per noi il web non è più una semplice “vetrina” o puro strumento di comunicazione, ma, se sfruttato appieno, un mezzo per fare business. Proporsi come partner altamente professionale in questo ambito significa conoscere strategie e meccanismi in continua evoluzione investendo risorse in formazione e aggiornamento. Avere all’interno della propria azienda persone competenti e specializzate nel web oggi non è una necessità solo per noi professionisti, ma un’opportunità in qualsiasi settore. Da qui nasce l’idea di dare vita ad appuntamenti formativi rivolti alle imprese come BEWizard! Quindi, per partecipare, non è necessario essere esperti? No, assolutamente. Chi già lavora nell’ambito del web mar-


keting a BE-Wizard! viene per ricevere conferme sul proprio modo di operare, per conoscere l’opinione di esperti che operano per le principali aziende del settore in tutto il mondo. L’evento però è pensato soprattutto per imprenditori e operatori economici che scelgono di investire nel web e vogliono sapere come farlo e quali risultati attendersi. Inoltre BE-Wizard! è un importante momento di incontro e un’occasione per creare contatti fra le aziende e i professionisti della comunicazione e della promozione sul web. Questo evento porterà sul nostro territorio alcuni dei massimi esperti al mondo di web marketing. Cosa dobbiamo aspettarci? Uno dei motivi che rende unico l’evento di San Marino è quello di ospitare per la prima volta insieme professionisti del web del calibro di Avinash Kaushik, Analytics Evangelist in Google, l’americano Rand Fishkin, forse il SEO più noto al mondo, Marcus Tandler e Niels Dörje, soci in una delle maggiori aziende europee di Marketing Online e Tom Critchlow, responsabile Search Marketing per la londinese Distilled. Il motto che abbiamo scelto per BE-Wizard! è Web Marketing Revolution. Parliamo di rivoluzione nel senso che chi prenderà parte all’evento avrà modo di scoprire che il web, le sue tante applicazioni e perfino le attività “social” come Facebook , che ormai tutti utilizziamo, nascondono una gamma insospettata di opportunità per le aziende. Quali obiettivi vi siete posti nell’organizzazione di questo evento?

Gli eventi formativi che TITANKA! organizza o promuove nascono da un’esigenza di mercato che all’estero è già molto diffusa. Dopo due edizioni di successo, quest’anno con BEWizard! abbiamo messo in piedi qualcosa di ancor più grande, internazionale e rivolto a un pubblico molto più vasto. Sono stati riservati posti da parte di diverse web agency estere, con prenotazioni dall’Austria, dalla Germania e dalla Francia. Anche gli imprenditori e gli albergatori locali hanno accolto con grande interesse il progetto quindi non possiamo desiderare altro che il tutto esaurito. Per noi è inoltre molto importante che anche le istituzioni comprendano l’utilità di eventi formativi come BE-Wizard!,

che oltre a portare centinaia di persone sul territorio servono a dare impulso ad una economia all’avanguardia, e a diffondere conoscenze di altissimo livello in un settore così nuovo e competitivo.

Sotto: Relatori e organizzatori dell’edizione 2009. Da sinistra Fabio Sutto - SEM/SEO specialist, Enrico Pozzi, Avinash Kaushik, Federico Calore - specialista di keyword advertising e web analysis, Ronnie PavaniSEM/SEO specialist, e Marco Baroni, Direttore Amministrativo, di TITANKA Spa. In apertura: a sinistra, Enrico Pozzi Direttore Commerciale di TITANKA! Spa. A destra, Avinash Kaushik - guru mondiale della Web Analytics.

be WIZARD webmarketingrevolution Per info e iscrizioni: TITANKA! Spa Strada degli Angariari, 46 - 47891 Falciano RSM Tel 0549 905302 - Fax 0549 909296 Web. www.be-wizard.com - E.mail info@be-wizard.com

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Degustare | Cioccolato, fossa e Sangiovese

Leccornie

Inverno

per l’

testo Stefano Rossini - foto Riccardo Gallini

Un piccolo itinerario, da Cattolica all’entroterra, alla ricerca di luoghi e sapori. Dalle ostriche “fondenti”, passando per il fossa di Mondaino fino a scoprire com’è il Sangiovese del Montefeltro.

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famoso “entroterra”, su cui provin-

tembre ad aprile, i migliori per la raccolta dei raffinati molluschi, ma è pur sempre mare, quindi lasciamolo da parte. Ci sono altre

cia ed enti turistici puntano molto.

ostriche, però, a Cattolica. Quelle

Poi viene subito da aggiungere che anche lì si prepara ottimo pesce. Penso all’Osteria del Povero Diavolo, di Torriana, che ha appena ottenuto una meritatissima stella Michelin e di cui parleremo. Facciamo una pausa di pesce e ristoranti. Muoviamoci lungo un itinerario alla ricerca di luoghi e sapori. Partiamo dalla riva per andare in collina. Da Cattolica, seguendo la vallata del Conca. Da alcuni anni Cattolica ha riscoperto l’allevamento e la produzione di ostriche di ottima qualità. Un momento. Siamo nei mesi con la r, da set-

di Staccoli. Ostriche di cioccolato

Pesce pesce pesce. Finora non abbiamo parlato d’altro. È vero, Rimini è città di mare. Ma c’è anche il

fondente. Il clima porta a indulge-

re con queste delizie al cioccolato. Ma è il momento di rimettersi in movimento. Direzione Mondaino, delizioso borgo malatestiano che si allunga sui dolci colli riminesi. Accoglie all’arrivo l’austera rocca dei signori di Rimini, oltre si trova la signorile piazza a forma di padella. Percorriamo tutto il paese per il lungo, abbandonando la porta di sopra in direzione della porta di sotto. Due quartieri distinti, connotati anche da un certo campanilismo. Il Mulino della Por-


Macerata Feltria. Un piccolo bor-

Chiaretti, coi figli, ha riscoperto l’antica tradizione dell’infossatura dei formaggi. Della polemica con Sogliano si potrebbe parlare ore, ma vale la pena concentrarsi sulle cose importanti. Cioè che il fossa di Mondaino è un signor formaggio, preparato con cura e ottime materie prime. Il prodotto finale non ha nulla da invidiare a parenti più blasonati, nonostante sia stato l’ultimo ad affacciarsi su questo agguerrito panorama.

go. Sornione, almeno nel centro storico, tra le mura vecchie dei palazzi che si stringono attorno al castello. Più vivace fuori, nella parte paesana. La strada che porta verso Carpegna regala al viaggiatore bei panorami e l’affascinante pieve romanica di San Cassiano in Pitino. Tornando nella parte alta di Macerata si arriva a Palazzo Valturio. Qui, il riminese Adriano Galli, insieme a Isabella Santarelli fonda l’azienda vinicola Valturio, con

Archivio Porta di Sotto

ta di Sotto è il luogo in cui Angelo

“Quando ho acquistato il mulino non mi aspettavo di trovare questo tesoro - confida Chiaretti - sono sempre stato attivo per la cultura a Mondaino e quando ho scoperto questi due pozzi e un documento del 1392 in cui si afferma l’esistenza e l’utilizzo della fossa del mulino per nascondere il formaggio, ho pensato che poteva essere interessante rimetterle in uso.” Comincia nel 2000 il nuovo capitolo del fossa di Mondaino. E in 10 anni ha

fatto molta strada. Oggi sboccia in una vasta gamma di profumi. Merito del latte di quarantena, della stagionatura del formaggio da aprile ad agosto (pecorini solo del territorio limitrofo), e della infossatura semplice o nel grano, che conferisce al fossa una struttura più leggera. Con questi sapori persistenti riprendiamo la strada, ancora verso l’interno. La meta è

l’idea di riportare il Sangiovese e il vino di qualità in questo lembo di Montefeltro. Un’idea balzana? “L’hanno pensato in molti - racconta - tanto che quando ho cominciato mi consideravano il tonto del villaggio. Ma io ero sicuro. Anche perché lettere di illustri viaggiatori del ’6-’700 raccontano di vitigni e vini di questa zona. Una tradizione persa negli ultimi secoli.” Nel 2002 il vino torna. E lo fa con grande capacità. Il Valturio, Sangiovese in purezza affinato in legno, guadagna riconoscimenti ogni anno più prestigiosi, fino ai “tre bicchieri” della guida 2011 del Gambero Rosso. Un vino elegante, ricco che porta nel bicchiere lo spettacolo dei vigneti che si distendono lungo i pendii dei colli. Vale la pena conoscerlo.

Ph: Giorgio Melandri

Si sale, dal mare, la vallata del Conca

In alto, Michele ed Emanuele, figli di Angelo Chiaretti, titolare del Mulino Porta di Sotto di Mondaino, insieme alle mogli Tania e Daniela. Sopra, Adriano Galli dell’azienda Valturio di Macerata Feltria. A sinistra, Paolo Staccoli con le gustose ostriche al fondente.

www.staccoli.it; www.portadisotto.it; www.valturio.com IN

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Consultare | La nuova Guida ai ristoranti

Due territori

Tavola

a testo Andrea Biondi

Una guida diversa, che non dà voti, non “incensa” o “castiga” gli chef,

non esprime giudizi insindacabili, ma vuole mettere il lettore nelle condizioni di essere egli stesso recensore del locale, andandolo a visitare per (ri)scoprire cucine ogni volta originali e diverse. Cucine che si esprimono nei 285 locali

Torna in libreria, con una nuova edizione, la Guida ai ristoranti “targata” Edizioni IN Magazine, dedicata alla Romagna e alla provincia di Pesaro-Urbino. 285 locali, dall’imolese fino ai confini della prima provincia marchigiana. Un viaggio nella cultura gastronomica di due aree la cui continuità geografica si conferma in cucina.

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segnalati, dal territorio di Imola

neità. Degli attori, dai patron agli chef, capaci ancora di accogliere con calore e semplicità. Degli ambienti, rispettati e valorizzati, recuperati con filologica pazienza e sacrificio. Infine, dei piatti, attraverso un costante richiamo al territorio, alla ricerca delle buone cose della terra, con qualche doverosa parentesi internazionale.

(confine “geografico” tra Romagna

Niente voti, cappelli o forchette,

ed Emilia) fino all’intera provincia

dunque. Il giudizio c’è, ovviamen-

di Pesaro-Urbino. Edizioni IN Ma-

te, ma si concentra sulle informazioni pratiche e più utili sul locale recensito: l’ambiente e l’atmosfera, a rappresentare gli elementi che rendono ogni posto diverso dall’altro, oltre alla presentazione dei principali “cavalli di battaglia” proposti in menù. Un valido aiuto per scegliere ogni volta il posto giusto dove trasformare un pranzo o una

gazine torna in libreria a dicembre con la nuova edizione della sua Guida ai ristoranti, che si concentra su Romagna e provincia di PesaroUrbino: separate dal punto di vista amministrativo, ma profondamente legate tra loro sotto l’aspetto storico e culturale. Quindi, anche “ territori enogastronomici ” profondamente affini. Curata da Davide Eusebi, giornalista enogastronomico de “il Resto del Carlino”, e da Otello Renzi, già presidente di AIS Marche ed esperto in marketing del territorio, la guida non vuole vergare giudizi irreversibili, ma esaltare la sponta-

cena in un’indimenticabile esperienza di gusto e convivialità. La

guida è in vendita nelle librerie di Bologna, Romagna e della provincia di Pesaro-Urbino, a 15,00 euro. È acquistabile on line sui siti della casa editrice: www.ristorantidellaromagna.it e www.inmagazine.it. IN



Giocare | 52 domeniche di golf

Tra golf

Turismo

e

testo Francesca Renzi - foto Ilaria Milandri

I numeri della guida 23 i Golf Club a 9, 18 e 27 buche; 23 le mappe dei campi; 58 piantine coi consigli di gioco; 23 gli score; 20 Golf Club - campi pratica; 91 i siti turistici descritti; 60 gli alberghi e b&b; 48 i ristoranti e le trattorie; 44 le cantine vinicole.

Una guida sul golf, con un taglio innovativo: con questo spirito Mariavittoria Andrini, curatrice dell’opera, ha realizzato 52 domeniche di golf in Emilia Romagna. La guida raccoglie i 23 Club della regione affiliati alla Federazione Italiana Golf: dalla mappa del campo, agli score, ai servizi offerti fino alle buche più belle, complete dei consigli di gioco fornite dai maestri del Club di riferimento. La vera novità, però, sta nell’accostamento golf-turismo, binomio negli ultimi anni sempre più solido, come hanno confermato anche Maurizio De Vito Piscicelli, presidente di Emilia Romagna Golf, e Andrea Babbi, AD di APT Emilia Romagna, durante la presentazione ufficiale del libro, al Golf Club Bologna, il più longevo in regione, fondato nel 1959. Alla presentazione ufficiale sono intervenuti anche Gian Enrico Venturini di BPER, sostenitore del progetto fin dalla fase embrionale, e Andrea Maggi, per la FIG. Lo stesso Maggi ha eviden-

ziato come il libro possa rivelarsi un ottimo alleato per gli accompagnatori, che possono trovare tra le sue pagine molti spunti turistici ed enogastronomici. Proprio su questo piano, APT Emilia Romagna utilizzerà la versione inglese del libro, 52 golf sundays in Emilia Romagna, per la promozione turistica nelle fiere internazionali. La guida, infatti, non è un prodotto specifico per il giocatore, ma anche per la sua famiglia. Il golf offre lo spunto per scoprire il territorio che circonda il circolo. Di fianco alle pagine dedicate ai Club, si apre un capitolo riservato agli itinerari turistici nei dintorni, tra città d’arte, piccoli borghi, parchi naturali, stabilimenti termali, parchi divertimento. Ultima novità, in chiusura di ogni capitolo, la curatrice ha dedicato particolare attenzione all’enogastronomia, indicando sia i piatti tradizionali e i ristoranti dove assaggiarli, sia i vini prodotti nel territorio e le cantine dove degustarli. IN

Quattro declinazioni per una guida La guida cartacea è disponibile in due versioni: in italiano, in vendita nelle migliori librerie nazionali, acquistabile on line e nei golf club della regione; in inglese, utilizzata da APT ed Emilia Romagna Golf per la promozione turistica nelle fiere di tutta Europa. www.52domenichedigolf.it è invece il sito web collegato alla guida, dove trovare notizie interessanti sul mondo del golf. Ultima novità, la realizzazione di un applicativo per iPhone, per scaricare completamente il volume.

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IL TERRITORIO. LA STORIA. LE TRADIZIONI.

La tua terra raccontata in una collana di grande successo.

52 domeniche in Romagna

52 storie e luoghi di Romagna

52 luoghi spirituali in Romagna

La guida per scoprire un intero territorio attraverso itinerari unici. Un pratico “taccuino” da cui trarre spunto per escursioni affascinanti in oltre 150 località della Romagna. Un grande successo editoriale, alla terza edizione.

La guida che raccoglie, dall’antichità ad oggi, personaggi, luoghi ed eventi che hanno “fatto” la Romagna. Oltre 2000 anni di Storia di questa terra, raccontati in forma avvincente e autorevole, come mai finora.

La guida che illustra i più importanti luoghi di fede dalla provincia di Rimini al territorio imolese. Un invito a diventare “pellegrini” e riscoprire il patrimonio artistico, culturale e naturalistico romagnolo legato alla spiritualità.

Nelle migliori librerie della Romagna e di Bologna.

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Celebrare | 100 anni Baldinini

Centenary

Party testo Andrea Biondi

10 dicembre 2010: grande festa per lo storico compleanno dell’azienda guidata da Gimmi Baldinini con staff, collaboratori, maestranze, amici, stampa e personalità del distretto nell’headquarter di San Mauro Pascoli.

Oltre 200 invitati hanno festeggiato, con Gimmi Baldinini, i cent’anni dell’azienda. La serata si è svolta negli accoglienti spazi del Factory Outlet and Café. Momento toccante, l’assegnazione dei Baldinini Awards, ‘premi alla carriera’ a chi ha dedicato dai 20 ai 30 anni all’impresa; persone che si sono distinte per fedeltà e dedizione e per le loro capacità professionali. Tra i premiati Maria Antonietta Bertozzi, Giovanni Garattoni, Martina Collinucci, Loredana Scarpellini, Lauro Zoffoli, Lea Buda, Angelo Romanelli, Donato Fusco. A Maria Teresa Guglielmi un premio dal doppio significato: un omaggio alla figura di Gianfranco, suo marito e fratello di Gimmi, per gli anni di lavoro dedicati all’azienda. Una targa anche a ricordare Pierino Bergonzini, ritirata dalla figlia. Infine, il premio riservato a Gabriella Rinaldi, personaggiochiave di tanti successi e della co-

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stante crescita del brand e persona di famiglia, perché mamma della quarta generazione Baldinini, già attiva in azienda. La serata si è conclusa col dinner buffet e il taglio di torta, decorata col logo del centenario. Tra gli ospiti intervenuti molte autorità locali, tra cui i sindaci di San Mau-

ro Pascoli Gianfranco Miro Gori, di Savignano sul Rubicone Elena Battistini, l’onorevole Sandro Brandolini, il presidente del Consiglio Provinciale Daniele Zoffoli, il questore di Rimini Oreste Capocasa, il dirigente del Polo Universitario di Rimini Leonardo Piano e anche Miss Universo Croazia, Lana Obad. In apertura, breve talk show con Gimmi Baldinini che ha ripercorso la storia dell’azienda e la presentazione del libro Cent’anni - Un’unica Passione curato da Silvia Martinenghi e introdotto dal professor Giampaolo Proni, docente di Semiotica a Rimini.


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