Rimini IN Magazine – 01/2013

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Rimini w w w. i n m a g a z i n e . i t ®

Anno XIII - N. 1 - MARZO - APRILE 2013

Carlton

Myers

Una vita a canestro

Elettrico e ibrido L’energia si fa strada Medicina estetica Bellezza senza tempo Omar Montanari Largo al factotum






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Sommario

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12 Annotare Brevi IN 22 Essere Carlton Myers 28 Guidare Elettrico e ibrido 34 Pedalare Giornalisti in sella 38 Ritoccare Medicina estetica 42 Ricreare Trattoria La Marianna 44 Cucinare Cristina Lunardini 46 Gustare Cuochi, Fuochi e Passioni

| EDITORIALE di Andrea Masotti |

50 Cantare Omar Montanari 53 Recitare Stefano Alessandroni 56 Costruire Semprini e Mijic 58 Disegnare Cosedichi 60 Giocare Viserba Volley 62 Organizzare Jazz Around Rimini 64 Programmare Eventi in riviera 66 Ricordare Bepi Savioli

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Occhi furbi e fisico impeccabile, il cestista Carlton Myers apre questo numero di Rimini IN, con una bella intervista sulla sua carriera e sull’attuale attività fuori dal parquet, alla ricerca di nuovi talenti del basket. Dall’energia muscolare del campione passiamo a quella elettrica e ibrida che muove i mezzi di trasporto nati sotto la stella della green economy, proseguendo poi sull’onda della passione per la bicicletta, particolarmente forte oggi tra i giornalisti locali. Parliamo quindi di medicina estetica con alcuni professionisti del territorio e ci accomodiamo a tavola con i piatti della trattoria La Marianna, le ricette di Cristina Lunardini e

il party “Cuochi, Fuochi e Passioni” del ristorante Quartopiano. Largo allo spettacolo con il baritono Omar Montanari e l’attore Stefano Alessandroni; ci tuffiamo nell’architettura, invece, con Roberto Semprini ed Eduard Mijic e nel design con il gruppo multimediale Cosedichi. La rubrica dello sport vede in primo piano il Viserba Volley, mentre parliamo di musica e di eventi con il gruppo Jazz Around Rimini e con una panoramica sugli appuntamenti in riviera. Chiudiamo con un sentito “amarcord” dedicato a Bepi Savioli, grazie alla serata promossa dai Lions Club Riccione e Cattolica in omaggio allo storico imprenditore dell’ospitalità.

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (RN)

Ufficio commerciale: Irena Coso

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.

Direttore Responsabile:

Coordinatrice redazione di Rimini: Irena Coso

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47100 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

Andrea Masotti

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Collaboratori: Graziella Biagetti, Giulia Crociani, Alberto Crescentini, Giorgia Gianni, Marina Giannini, Marianna Giannoni, Alessandra Leardini, Lucia Lombardi, Andrea Manusia, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi.

Impaginazione: Marica Graziani

Fotografi: Riccardo Gallini, Studio Paritani

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Chiuso per la stampa il 13/03/2013

Redazione centrale: Roberta Brunazzi, Serena Focaccia

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www.inmagazine.it inmagazine@menabo.com

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte.


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Incontro con i licei sul tema della legalità Riccione - “Educazione dei giovani alla legalità”: è il tema presentato a studenti e docenti del liceo scientifico “A. Volta” e del liceo artistico “F. Fellini” organizzata lo scorso 15 febbraio nell’aula magna del liceo scientifico dal Lions Club di Riccione, di cui la presidente Marina Giannini ha accompagnato la preside del liceo Daniela Zoffoli nel condurre una riflessione introduttiva al tema. Ospiti dell’incontro sono stati il Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Rimini Paolo Giovagnoli e il capitano della Compagnia Carabinieri Antonio De Lise.

Vacanze in bicicletta con Rimini Bike Hotels Rimini - Al via la stagione 2013 per Rimini Bike Hotels. L’attività del nuovo club di hotel dedicato alla vacanza in bicicletta riparte a fine marzo, con proposte per pedalare attraverso la natura, la storia e le tradizioni dell’entroterra romagnolo grazie ad itinerari fra il mare e le colline: road, off-road e trekking. Il progetto è sostenuto dall’Associazione Albergatori di Rimini, con il patrocinio dell’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini, del Comune di Rimini e la partnership dell’azienda romagnola di biciclette Freewheeling FRW e CicliMatteoni. Partecipano 15 strutture alberghiere di Rimini Nord con servizi su misura per i ciclisti, alimentazione ad hoc, noleggio bici e guide ciclistiche specializzate per bike tour in totale sicurezza e relax. Numerose le attività di marketing e promo-commercalizzazione di Rimini Bike Hotels: dalle fiere di settore in Belgio, Germania e Olanda al progetto Blogger Tour in collaborazione con APT. Testimonial d’eccezione l’ex campione Claudio “El Diabo” Chiappucci. www.riminibikehotels.com

12 | IN Magazine

La dieta più antica nel libro di Piccini Rimini - Come ritrovare la salute e la linea seguendo la “vera” dieta mediterranea: è quanto promette il nuovo libro di Fabio Piccini “La dieta più antica del mondo”, fresco di stampa per i tipi di Dalai Editore. Nel suo interessante volume Piccini torna alle origini del regime alimentare seguito dai contadini cretesi, indicato negli anni Settanta come dieta mediterranea oggi divenuta patrimonio dell’Umanità, individuandone il segreto di fondo. Che non sta nei prodotti scelti o nel particolare abbinamento tra i cibi, ma nei digiuni periodici osservati dai cretesi in ossequio ai loro precetti religiosi. Un digiuno intermittente riconosciuto benefico per

il corpo anche da recenti ricerche mediche, che vedono in questa pratica un ottimo modo per invecchiare meno, non ingrassare e ridurre i rischi di infarto e tumori, recuperando le energie proprie degli esseri umani di un tempo.

Nuove vetrine Baldinini, a Cipro, Lugano e Cannes Rimini - Inaugurata a Cipro la boutique di Lymassol, nuova frontiera di vacanze hi-level. L’antica isola accanto alle incantevoli risorse naturali offre oggi strutture per un turismo ricercato e d’élite, con residenze, campi da golf e marine per barche d’alto bordo. Tra le griffe moda ora è presente anche Baldinini, con un negozio che replica il newconcept del brand, giocato sui toni del bianco e del grigio, dal metal al fumo. L’inaugurazione, con cena di gala e party, si è tenuta con Gimmi Baldinini e l’Ambasciatore della Federazione Russa Vyacheslav D. Shumsky. Apre a fine marzo anche la boutique-gioiello di Lugano (nella foto), un piccolo scrigno affacciato sulla deliziosa piazza Riforma che ospita il Municipio, ad un passo dal lago e di fronte a via Nassa, strada dello shopping di moda e lusso. Per fine

primavera, infine, è atteso lo sbarco in Costa Azzurra, con l’opening a Cannes che aggiunge un altro tassello al bouquet Baldinini nelle località da red-carpet.


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Presidenza in rosa per il Consiglio Notarile

Rimini - Rosa Menale (nella foto) è la nuova presidente del Consiglio Notarile Distrettuale di Forlì-Rimini, nominata dall’assemblea collegiale il 27 febbraio scorso. La neo-eletta subentra al notaio Marco Gori, che passa le consegne dopo otto anni di presidenza. Rosa Menale è il primo presidente “in rosa” nella storia del Consiglio Notarile del Distretto di Forlì-Rimini e in EmiliaRomagna è seconda solo al notaio Maura Manghi, presidente del Consiglio Notarile di Reggio Emilia. Nella stessa assemblea è stata decretata la new entry, quale consigliere, del notaio Antonella Odierna, con sede a Cesena, mentre i notai Massimo Albore e Gualfreduccio Degli Oddi sono stati riconfermati nella compagine. L’attuale Consiglio Notarile risulta quindi composto da Menale, Odierna, Albore e Degli Oddi, affiancati dai notai Stefania Di Mauro, Mario De Simone, Giorgio Oliveri, Luigi Ortolani, Giannantonio Pennino, Maria Chiara Scardovi e Roberto Scotto di Clemente. (G.C.)

A Riccione il miglior albergo italiano Riccione - Sono stati assegnati ad inizio anno da TripAdvisor, il sito web dedicato alle recensioni di viaggio, i “Travelers’ Choice Hotel Awards 2013” per le migliori strutture ricettive italiane. Il primo classificato nella Top 25 degli hotel italiani è risultato l’Hotel Belvedere di Riccione, che si è inoltre piazzato in quinta posizione nella classifica dei migliori hotel europei e in undicesima nella classifica mondiale. Oltre ad aver conquistato la prima posizione, la Romagna vanta altre due strutture nella Top 25 Italia: si classificano infatti all’ottavo posto l’Hotel Maree di Cesenatico e al diciassettesimo l’Atlantic Hotel di Riccione. (S.F.)

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La disabilità spiegata da Luca San Marino - Il Comitato Paralimpico Sammarinese e l’associazione AttivaMente hanno invitato il presidente del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli a San Marino per sensibilizzare gli studenti delle scuole medie sul tema della disabilità. Al tavolo dei relatori anche l’atleta paralimpico sammarinese Cristian Benardi, i dirigenti delle due associazioni e il giornalista della Gazzetta dello Sport Claudio Arrigoni. Nell’occasione Pancalli ha presentato il suo romanzo “Lo specchio di Luca”, scritto assieme al giornalista Giacomo Crosa. “Le Paralimpiadi di Londra - ha esordito Pancalli - sono state importanti perché hanno mostrato al mondo

Pancalli

degli atleti felici. I loro sorrisi sono la dimostrazione di una normalità che si costruisce insieme, andando oltre all’immagine di una carrozzina. Dietro ad ogni disabilità c’è un individuo: bisogna guardare la persona e non la sedia a rotelle. E la normalità la dobbiamo costruire insieme, rendendo il mondo migliore”. (M.G.)

In volo sul Lungomare con l’Aquilonata Rimini - Il 13 e 14 aprile sulla spiaggia antistante Lungomare Tintori, tra i Bagni 15 e 25, va in scena la trentesima edizione dell’Aquilonata sul Mare, Festival Internazionale dell’Aquilone promosso dalla Uisp Comitato Provinciale di Rimini, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e il contributo del Comune e della Provincia di Rimini. Ad organizzare la manifestazione è il gruppo aquilonisti “Riminivola” del Dopolavoro

Ferroviario di Rimini. Attesi numerosi aquilonisti italiani e stranieri, che qui porteranno spettacolari aquiloni multicolori. Nelle due giornate saranno allestiti laboratori per bambini e si terranno iniziative benefiche a favore di Riminiail Onlus, Associazione Italiana contro Leucemie Linfomi e Mieloma che raccoglierà fondi per il potenziamento del reparto di Ematologia dell’Ospedale Infermi di Rimini. www.riminivola.it



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Neve e motori al party di Reggini CineOpera di solidarietà Rimini - Sono ancora cinque gli appuntamenti con il CineOperaFestival, la rassegna cinematografica dedicata alla proiezione near live, via satellite, dell’Opera proposta da quattro Opera House per eccellenza: il Metropolitan di New York, la Royal Opera House di Londra, la Opera National di Parigi e La Scala di Milano. Questo festival di rilievo, proposto presso tutte le sale della catena Giometti Cinema a Rimini, Riccione, Pesaro e Tolentino, è nato dall’accordo di collaborazione solidale fra la Giometti Cinema e il Lions Club Valle Del Conca, con lo scopo di devolvere gli incassi per l’acquisto di beni di primario consumo da destinarsi alle famiglie locali in grave difficoltà economica. Tra le opere in programma anche il “Nabucco” di Giuseppe Verdi, la cui proiezione è prevista per lunedì 29 aprile. www. cinemaoperafestival.altervista.org

Concorso nazionale di esecuzione musicale Riccione - L’Istituto Musicale di Riccione presenta l’undicesima edizione del Concorso nazionale di esecuzione musicale per solisti e musica da camera, in programma dal 18 al 24 marzo. Quattro le sezioni di cui si compone: la prima dedicata ai solisti, con protagonisti tutti gli strumenti escluso il pianoforte; la seconda animata dai duo, trio, quartetti e quintetti che eseguiranno musica da camera. La terza e la quarta sono invece dedicate al pianoforte, per il conferimento del Premio Europeo di Esecuzione Pianistica della Riviera di Rimini. In palio per i vincitori un montepremi di 10mila euro e di 10 concerti. www.imriccione.com (G.C.)

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Monte Carpegna (PU) - Grande successo di presenze per il Reggini Snow Party, che si è svolto di recente presso l’Eremo di Monte Carpegna, dove si trova un’accogliente e attrezzata stazione sciistica. Gli ospiti hanno avuto modo di divertirsi sulla neve con le auto messe a disposizione dalla Concessionaria Reggini di San Marino, testando l’affidabilità e la sicurezza del 4x4 Skoda. Oltre duecentocinquanta persone hanno provato l’ebbrezza di guidare su una pista innevata, mettendosi alla prova in uno slalom, in un circuito e controllando l’automobile in discesa e in salita a bordo dei modelli del marchio Skoda: Yeti, Octavia, Superb. Durante tutto il Reggini Snow Party è rimasto attivo un ser-

vizio navetta, “targato” Skoda e gestito in collaborazione con le “Seggiovie del Monte Eremo”, che ha permesso di usufruire dell’impianto sciistico per le discese notturne e di accedere all’hospitality Reggini. Appuntamento dunque al prossimo anno per altre discese ed emozioni a quattro ruote sulla neve. (S.F.)

Lounge Bar ristorante del Titano e San Marino - Sempre più completa l’offerta dei Giochi del Titano, elegante struttura nel cuore di San Marino ricca di sale gioco e luogo di spettacoli ed eventi. Ad ampliare i servizi è un Lounge Bar con rinnovato servizio bar e ristorante all’in-

terno delle sale pronto a soddisfare ogni richiesta, grazie al suo ricco menu a base di pesce e carne, un vasto assortimento di formaggi e pane fatto in casa. Nella foto, lo chef Daniele Neri, che guida la cucina assieme allo chef Alessandro Garattoni.


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Santarcangelo di Romagna Successo di pubblico per l’incontro “Decrescita felice. Teorie, opinioni ed esempi di buona economia a confronto”, tenuto al Teatro Lavatoio di Santarcangelo lo scorso 9 febbraio. Ad aprire la conferenza il fondatore del Movimento per la Decrescita Felice Maurizio Pallante, che ha presentato quattro progetti che rispondono alla filosofia del “rifiuto razionale di ciò che non serve” e che stanno stimolando l’economia locale. Tra questi “In cucina contro la crisi”, il libro di ricette di Cinzia Bauzone, che valorizza il risparmio e la solidarietà in cucina; “Zafferano del Conca”, la piccola impresa che utilizza esclusivamente metodi naturali di coltivazione dello zafferano; infine, “Made 7.0” e “Borgo Etico”, progetti che mirano a sensibilizzare i cittadini alla Green Economy e ad offrire alle imprese consulenze e strumenti per realizzarla. www.decrescitafelice.it

Miranda, dal film alla tavola con Serena Rimini - Dal cinema alla tavola il passo è breve. Almeno per Serena Grandi, attrice cult anni ‘80 che ha inaugurato in una location d’eccezione, vicino al Ponte di Tiberio nel Borgo san Giuliano, alla presenza di numerosi vip il suo nuovo ristorante: Miranda, ispirato al cult movie di Tinto Brass di cui lei fu sensuale icona. L’attrice, ora tor-

Grandi

nata all’opera in alcune pellicole di Pupi Avati, riscopre altri lati della sua personalità, tra cui le doti culinarie. Affiancata in quest’impresa da professionisti capaci e dal figlio, proporrà una carta di piatti della tradizione riminese, che le ricordano le sue radici e la sua infanzia, legandoli a quelli dei vibranti anni romani. (L.L.)

Ph. Manuel Migliorini

La decrescita felice per una buona economia

Dipinti che fanno bene

Il mercato del contadino, ogni Giovedì Rimini - L’arte sostiene la ricerca sulle malattie genetiche. Ammonta a oltre quattromila euro la somma raccolta a favore dell’Arch (Associazione Ricerca Corea Huntington) grazie alla mostra allestita dalla apprezzata pittrice Liliana Ottaviani nell’area espositiva della clinica Merli di Rimini (nella foto l’inaugurazione). L’iniziativa ha permesso di raccogliere fondi mediante la vendita delle venti opere donate dall’artista riminese all’associazione. Numerosi sottoscrittori hanno deciso di sostene l’Arch acquistando uno dei quadri di Liliana Ottaviani: il ricavato delle donazioni sarà destinato alla ricerca scientifica. (G.G.)

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Rimini - È tornato dal 7 marzo il “Mercato del Contadino”, mostra mercato dei prodotti agricoli a chilometro zero ideata dal Gruppo Sgr in collaborazione con Cia e Coldiretti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli acquirenti verso un acquisto rispettoso della stagionalità dei prodotti e dei cicli produttivi, con l’auspicio che questi appuntamenti possano avere ricadute positive anche sul tessuto economico locale. Come nella passata edizione, saranno attivati progetti educativi rivolti ai bambini delle scuole elementari, per farli

familiarizzare con i prodotti tipici del territorio. Il Mercato del Contadino si tiene tutti i giovedì dalle ore 7,30 alle 13,30 nel piazzale del Gruppo Sgr, in via Chiabrera 34/b. www.facebook.com/mercatodelcontadino


Tappa a Folgaria per la Notte

Rosa

Rimini - Dal mare alla montagna: l’evento clou della riviera adriatica arriva a Folgaria per presentare l’edizione 2013. Nella famosa località trentina la Notte Rosa riminese ha fatto tappa ad inizio marzo, con un programma di gare sociali e interprofessionali all’insegna di ciaspolate, sci e buon cibo, in un connubio perfetto tra mare e montagna. Il tutto grazie al tradizionale weekend sulla neve organizzato dallo Sci Club Rimini Ski & Snowboard, che ha visto a Folgaria 250 riminesi tra associati al club e operatori turistici locali. Il Capodanno dell’estate, evento clou della stagione estiva sulla Riviera Romagnola, si svolgerà nel weekend che si apre il 5 luglio 2013 sul tema dell’Anima, filo conduttore dell’evento accompagnato da un poetico manifesto ispirato al film 8½ di Fellini.

Primavera in fiore a Cattolica

Profondamente comodo, tutto naturale

Cattolica - Con un appuntamento ormai classico della primavera Cattolica, a fine aprile, inaugura la stagione balneare con la 41° edizione della Mostra dei Fiori. La kermesse si snoderà, come consuetudine, per le vie del centro a partire dal Municipio fino a raggiungere piazza 1° Maggio, riempiendo di colori e profumi la città e proponendo a tutti i visitatori, oltre a un trionfo di piante e fiori, stand enogastronomici con prodotti tipici del territorio. In concomitanza alla mostra si terrà inoltre la gara con le ciaspole, ormai nota come “Ciaspolbeach”: un’originale ciaspolata sulla sabbia che si svolgerà nel settore di levante (Zona 33) della spiaggia di Cattolica e che, come ogni anno, richiamerà atleti provenienti da tutta Italia, ma anche amatori e curiosi. (S.F.)

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San Leo gioiello d’Italia Scatti dal terremoto

San Marino - Si è appena conclusa al Museo San Francesco di San Marino la mostra fotografica “Scossi al Cuore”, un reportage realizzato da Christian Zanzani nel campo di accoglienza di Bomporto, in provincia di Modena, nei giorni del sisma emiliano. Il fotografo (nella foto) ha voluto cogliere come il dolore, dall’animo, attraversi il corpo e si riveli sui lineamenti, dentro agli sguardi delle persone colpite dal terremoto. Ma gli scatti mostrano anche un segno di speranza, perché questi volti sono uniti dalla sofferenza ma anche dalla voglia di ricostruire e di essere solidali. Uno spirito che dà la forza di ripartire insieme e che appare in trasparenza nelle fotografie di Christian Zanzani. (S.F.)

Sempre più lettori alla Gambalunga Rimini - Crescono i prestiti librari e l’uso dei servizi della Biblioteca Gambalunga, una delle maggiori biblioteche civiche della Regione, che ha registrato oltre 180.000 presenze nel corso del 2012 e ha visto raddoppiare gli accessi web per informazioni sugli eventi e i servizi a distanza, a conferma del ruolo di istituzione culturale di riferimento per i cittadini della provincia riminese. Positivo si conferma l’andamento dei prestiti, che nel 2012 sono stati 86.329, con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente. A Rimini, come nel resto del Paese, il lettore è donna: le donne infatti rappresentano il 57,4% degli utenti, ma ben il 61,4% degli utenti attivi. Il genere più richiesto in prestito è il romanzo e in cima al gradimento dei lettori si trova proprio il romanzo di un riminese, Marco Missiroli con il suo “Il senso dell’elefante”. (S.F.)

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San Leo - Il Ministro per gli Affari Regionali Piero Gnudi ha premiato lo scorso 12 febbraio ventuno piccoli Comuni italiani (nella foto tutti i premiati a Roma) che hanno ottenuto, fra trecentocinquanta concorrenti, il prestigioso titolo di “Gioielli d’Italia”; fra questi c’era anche il Comune di San Leo, rappresentato per l’occasione dal Sindaco Mauro Guerra e dall’Assessore alla Cultura e Turismo Carla Bonvicini. “Gioielli d’Italia” è un brand di qualità ed eccellenza per i Comuni italiani con meno di sessantamila abitanti creato dal Ministero per favorire quelle cittadine la cui valorizzazione ricettiva non è sviluppata o adeguatamente ottimizzata. Grazie a questo progetto i Comuni potranno entrare in un apposito circuito turistico e saranno oggetto di un costante monitoraggio da parte del Dipartimento al fine di

assicurare che mantengano gli standard e le caratteristiche richieste dal bando per l’attribuzione del premio. I comuni vincitori saranno, inoltre, protagonisti di una campagna di promozione che sarà appositamente studiata e realizzata dall’ENIT. “È un grande vanto per noi - dichiara il Sindaco Mauro Guerra - avere ricevuto questo esaltante riconoscimento. Per la Città di San Leo, capitale storica del Montefeltro, già definita da Umberto Eco ‘la città più bella d’Italia’, è un ulteriore, prestigioso traguardo.” (S.F.)

Arriva la primavera da Sarti Rimini - È pronta la collezione primavera-estate di Sarti Bags, con le borse di Lucia dai colori vivaci e

Bags

freschi, comode, pratiche ma nello stesso tempo classiche ed eleganti, per incantare coloro che adorano i materiali pregiati, le linee morbide e il totale “Made in Italy”. Tra i diversi articoli una particolare attenzione va alle nuovissime Sun, Sea, Beach e Coast, borse dedicate all’estate e alla vita sul litorale, particolarissime per la lavorazione della tela e del pellame, davvero unica e piacevole. I punti vendita di Sarti Bags sono Mughi (via Rimembranze 97, Rimini), Malvestio (via Saffi 24, Santarcangelo di Romagna), Axis (viale Dante 273, Riccione). Nella foto, Lucia con le classiche Sarti bags e la piccola Matilde, dell’allevamento De’ Testoni.


Sapori del territorio da gustare al Palato Rimini - Un “Palato” sopraffino quello proposto da Enrico Santini, patron dell’azienda vitivinicola omonima. Un nuovo concept pensato per fondere più aspetti della creatività locale, dai prodotti della terra al design. Uno spazio polifunzionale, allestito presso l’avveniristico Palacongressi di Rimini, ove organizzare convention ma anche succulente cene tra amici, serate conviviali o di lavoro a base di cibo e prodotti autoctoni preparati da chef d’eccezione. Un luogo che si fa performance, dove poter seguire corsi di cucina, marketing del territorio, manager dell’ospitalità. Il tutto all’insegna della cultura enogastronomica. (L.L.)

Il grande spettacolo della Notte Riccione - Tutti pronti per tuffarsi nella notte con il Nightshow, il Salone delle attività e tecnologie connesse alla notte in programma dal 26 al 28 aprile al Palazzo dei Congressi di Riccione. Un’occasione unica per scoprire ogni angolo della notte: le attività, gli oggetti che la persona utilizza durante le ore notturne, il divertimento, i servizi, la tecnologia, la creatività, l’arte e tanto altro ancora. Durante la manifestazione si terranno molti eventi aperti al pubblico fra cui dibattiti, showcase, spettacoli e mostre. E se il tema è la notte in tutti i suoi aspetti, l’orario non può che essere “inusuale”: il Nightshow, infatti, rimarrà aperto dalle 15 alle 24, consentendo di vivere momenti suggestivi proprio durante le ore serali e notturne. (S.F.)


Ph. Riccardo Gallini

Essere | Carlton Myers


Una vita a

Canestro

testo Manuel Spadazzi - foto Studio Paritani

Gli dei del basket gli hanno riservato una carriera da incorniciare. Ed ora, fuori dal parquet, Carlton Myers segue giovani talenti e li aiuta a crescere. Facendo base nella sua Rimini, dove vive con moglie e figli.

La nonna gli mise in mano una Bibbia a sedici anni e gli disse: “Leggila Carlton, ti aiuterà”. Aveva ragione. “Il Signore mi ha concesso tanto, tantissimo”, ripete lui. Gli dei del basket ancora di più. E anche ora che è lontano dai parquet, Carlton Myers continua a ‘predicare’ pallacanestro come quando, sul campo, inventava canestri impossibili ai comuni mortali. La sua missione? “Scoprire i giovani talenti, aiutarli a crescere seguendoli con la mia agenzia. Non mi piace essere definito un manager o un procuratore, in fondo non lo sono. In America lo chiamano player development: seguo la crescita, lo sviluppo di un giocatore”. Ci vuole talento per scovare talenti. Ma se si togliesse giacca e cravatta per tornare a correre dietro ad una palla a spicchi, state certi che a 42 anni Carlton sarebbe ancora un temibile avversario per tanti giocatori della massima serie, altro che il campionato Uisp (dove gioca per divertimento). A ‘tradirlo’ soltanto qualche pelo bianco che

spunta dalla barba curata. Per il resto, è il Myers di sempre: tirato a lucido, la pelata che luccica sopra quegli occhi furbi e inquieti. Non un filo di grasso. La natura aiuta, ma “io continuo ad allenarmi, tutti i giorni - confessa - : corsa, cyclette, pesi. Ho scoperto il tennis. E naturalmente qualche partita a basket, ogni tanto”.

fare ancora tanta strada. Può provarci, ma sa che, per diventare un giocatore vero, dovrà sottoporsi a tanti sacrifici, dimostrando una dedizione, un impegno, una costanza fuori dal comune. E oggi i giovani non sono pronti a tutto questo”.

Dica la verità: non ha nostalgia del

mette pressione al figlio?

campo, della pallacanestro giocata?

suo quarantesimo compleanno.

“Con Joel sono stato chiaro. Gli ho detto: ‘se giochi a basket per divertimento, fai pure e vai in campo senza pressione. Se però vuoi diventare un giocatore vero io pretendo il massimo da te, l’impegno assoluto’. Quindi sì, sono molto esigente con Joel”.

L’anno scorso quell’ultima partita,

Le assomiglia, in campo?

in campo con San Patrignano, a fian-

“No. Lui ha più talento di me nel tiro, e una maggiore visione di gioco. Però non ha la mia fisicità e la mia cattiveria agonistica”.

“La verità? No, affatto. Nessuna nostalgia. Dopo 23 anni ho detto basta con molta serenità, consapevole di aver dato tanto e di aver ricevuto tanto, in cambio”. Due anni fa l’addio, nel giorno del

co di suo figlio Joel. Quasi un passaggio di testimone…

“Non so se Joel diventerà un giocatore da serie A. Per ora sta facendo bene nelle giovanili dei Crabs Rimini e ha avuto anche un assaggio di prima squadra. Il suo esordio mi ha emozionato e stupito, però deve

Non è facile scendere in campo, con un cognome così pesante sulle spalle. Lei che padre è? Uno di quelli che

Lei ha vinto tanto: uno scudetto e una Coppa Italia con la Fortitudo, un oro con l’Italia agli Europei, varie promozioni. Eppure, fino al primo trofeo con l’Aquila, molti

IN Magazine | 23


A fianco, Carlton Myers con la moglie Milena nel negozio di abbigliamento che lei gestisce a Rimini. In apertura, Carlton in campo.

grande squadra. In quella Fortitudo giocavano Rivers, Fucka, Wilkins, che era la nostra croce e delizia in campo. Poi abbiamo conquistato anche lo scudetto. Mi sarebbe piaciuto avere qualche trofeo in più in bacheca, ma non ho rimpianti per le mancate vittorie”. Lei non fa mistero della sua fede. La sua ‘conversione’ alla chiesa evangelica è avvenuta nel 2003: quanto l’ha aiutata, in campo e nella vita?

ripetevano: Myers è un perdente.

Una leggenda del parquet Nato a Londra, il padre musicista, Carlton Myers brucia tutte le tappe. Grazie al ‘maestro’ Claudio Papini, scopritore e guida per tanti talenti della pallacanestro, arriva in prima squadra a soli 17 anni, debuttando con l’allora Marr Rimini nel campionato 1988-1989 di A2. Resta a Rimini fino al 1992, poi il trasferimento a Pesaro, dove perde la prima finale scudetto. Dopo un’altra stagione a Rimini (quello del record di punti in una sola partita: 87), nel 1995 va a Bologna, alla Fortitudo. Ci resta fino al 2001, vincendo una Coppa Italia, una Supercoppa, e poi finalmente lo scudetto, dopo tre finali perse con i biancoblù. Gioca poi a Roma, Siena (dove conquista un’altra Supercoppa), Valladolid (in Spagna), Pesaro e infine ancora Rimini. Con l’Italia ha vinto l’oro agli Europei del 1999, dopo l’argento conquistato nel 1997. Nel 2000 è il portabandiera della squadra azzurra alle Olimpiadi di Sidney. Carlton è sposato con Milena. Hanno due figli: Joel, 17 anni, e Naigel, 8.

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“Vero. Ho sempre pensato che il problema non sia la sconfitta ma il pensiero della sconfitta: quello ti può rovinare. Quando nel 2000 con la Fortitudo abbiamo perso la prima partita della finale scudetto con la Benetton (dopo quattro finali già perse in carriera, ndr) ho passato le 36 ore più terribili della mia vita. Come recita la Bibbia, in quelle ore ho attraversato la valle della morte…”. Fu quello il momento peggiore della sua carriera?

“Sì, ma poi il Signore mi ha dato le forze necessarie per superare le mie paure e oscurità interiori e ci ha donato la vittoria nella finale scudetto. È stato un momento unico e profondo della mia vita, che mi ha fatto capire quanto tutti noi siamo fragili e bisognosi di Dio”. Un’esperienza quasi mistica. E qual è stato, invece, il momento più bello della sua carriera?

“Sicuramente la vittoria della Coppa Italia nel 1998: indimenticabile perché è stata la prima, con una

“È stata fondamentale. Dio è entrato al primo posto nella mia esistenza, dandomi dei principi, dei riferimenti. Con la fede ho trovato quella pace che non avrei mai pensato di trovare. In fondo gli amici, i successi, i soldi passano, e perfino le famiglie, se non hanno fondamenta solide basate sulla fede. Il Signore no, è l’unica certezza”. A proposito di soldi e successi, lei ha guadagnato tantissimo col basket e anche con la pubblicità. Era uno di quei personaggi che ‘bucava’ il video, però in tv l’abbiamo sempre vista poco. È stata una scelta?

“Mi è sempre piaciuto centellinare le mie apparizioni in televisione. Di offerte ne ho avute tante, anche per fare dei reality, ma ho preferito dire di no”. Quanto ha contato il denaro nella sua vita? È stato più un aiuto o una preoccupazione?

“Un po’ l’uno e un po’ l’altro. Molti soldi fortunatamente li ho investiti negli immobili: ho sempre creduto nel mattone. Altri invece li ho spesi in maniera sciocca, diciamolo pure, oppure facendo investimenti completamente sbagliati. Può capitare, quando sei giovane



A fianco, un tiro a canestro dell’atleta durante il match Crabs Riviera Solare contro Aget, nella stagione 2009-2010.

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Ph. Riccardo Gallini CY

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e ti ritrovi certe cifre per le mani”.

te’. Che ne ricorda un’altra, molto

Quegli investimenti li ha fatti so-

simile: anche Le Bron James, uno

prattutto a Rimini, a cui lei è sempre

dei migliori giocatori Nba di sem-

rimasto legato.

pre, ha portato questa croce, fino a

“Lo dice la mia storia: ho giocato tanti anni a Bologna e a Pesaro, quindi a due passi da qui. Non è stato casuale. Solo dopo i 30 anni ho iniziato ad accettare ingaggi per squadre più ‘lontane’, a Roma, Siena, perfino in Spagna per un breve periodo. Rimini è la mia città, qui ho deciso di far crescere i miei figli Joel e Naigel. Un legame così forte, che mi ha spinto a dire no anche all’Nba, quando mi invitò per un camp. Se ho rinunciato a giocare oltre oceano l’ho fatto per questo attaccamento a Rimini, e perché volevo prima vincere a tutti i costi uno scudetto”.

quando non ha vinto l’anno scorso il

Ancora la storia del Myers ‘perden-

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suo primo anello con Miami.

“Mi sono identificato molto con quanto è accaduto a Le Bron, nel mio piccolo. Ero il più forte in quegli anni, eppure se non avessi vinto quello scudetto con la Fortitudo la mia carriera sarebbe stata un calvario. La verità è che io non ho mai temuto nessuno in campo, tranne me”. Come, non temeva nemmeno Sasha Danilovic, il suo grande avversario ai tempi delle sfide Virtus-Fortitudo?

“L’unico avversario contro cui ho dovuto lottare, in campo e nella vita, ero io. Alla fine, il Signore ha vinto la battaglia per Carlton e le vittorie sono arrivate”. Amen. IN

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In campo con Sanpa La festa d’addio a San Patrignano, nel 2011. E poi quell’ultima partita, nel 2012, proprio con la squadra della comunità, la Cimberio, nel campionato di serie C. Tra Myers e Sanpa il legame è diventato sempre più forte, negli anni. “Ho conosciuto questa realtà grazie ad Andrea Muccioli, che mi ha avvicinato e coinvolto nell’attività della comunità. A San Patrignano ho incontrato persone con cui mi sono trovato da subito a mio agio e da allora sono sempre rimasto a disposizione, anche dopo l’addio di Muccioli. Mi è capitato anche di incontrare la famiglia Moratti, ho parlato a lungo con loro, e finché ci sarà bisogno di me o della mia immagine a Sanpa mi presterò volentieri”.



Guidare | Elettrico e ibrido

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L’energia

si fa

Strada

testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini

Eppur si muove: la “green mobility” cresce in provincia con aziende private, enti pubblici e concessionarie pronte a sfoderare modelli di auto elettrica e ibrida all’avanguardia.

I vantaggi potrebbero dare una “scossa” anche all’acquirente più scettico: niente carburante, con un notevole risparmio sui consumi e sul portafoglio, bollo gratis per cinque anni (e quota irrisoria dal sesto), assicurazione super scontata, accesso libero in zone a traffico limitato in molte città italiane e inquinamento prossimo allo zero. Il segreto dell’auto elettrica è tutto qui: niente motore termico, con legati costi di manutenzione, e niente benzina, solo un variatore di velocità spinto da energia elettrica e batteria al litio. Sembra quasi uscita da un film di fantascienza eppure, secondo stime internazionali, nel 2020 coprirà il 10% delle auto in circolazione nel mondo. Peccato che i prezzi tendenzialmente proibitivi applicati dalle case automobilistiche rappresentino ancora un ostacolo alla conquista del mercato di massa. Un altro “bastone tra le ruote” è poi il problema relativo alla durata della batteria: l’autonomia del veicolo normalmente non supera i 140 chilometri e le colon-

nine di ricarica sul territorio si vedono ancora col binocolo. Qualcosa però si muove sulla strada della “green mobility”. Anche nel Riminese aumentano le aziende private e gli enti pubblici che ricorrono a mezzi elettrici per i propri spostamenti a breve e medio raggio, dall’Ausl alla Provincia di Rimini, fino a San Patrignano. Le concessionarie, dal canto loro, si arricchiscono di nuovi modelli pronti a sedurre una clientela più ampia. Uno di questi è “Icaro”, la city car prodotta dalla GreenGo, piccola e dinamica azienda del Modenese che ha già fatto il suo debutto ufficiale all’ultimo Motor Show. “I primi esemplari arriveranno in aprile e potrebbero veramente far fare la svolta a questo settore”, assicura Massimo Gori, titolare di Japan Car, concessionaria riminese che per dare ancora più risalto alla sua gamma ecologica ed elettrica (auto, scooter e bici) ha creato una divisione interna che se ne occupa a 360 gradi, “Green Goo”. Simpatica, sbarazzina e a

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In alto, Massimo Gori davanti alla divisione “GreenGoo” di Japan Car. In basso, Marco Ciavatta di Marcar con le nuove bici elettriche.

due posti, la nuova “Icaro” arriva ad un’autonomia di 165 chilometri ma, soprattutto, si presenta ad un prezzo competitivo, sotto i 16mila euro con Iva. Niente a che vedere con la Tazari, modello già sul mercato a 25mila euro (Iva compresa), ma con un’autonomia non superiore ai 100 chilometri. Se i titolari della Japan Car hanno scelto di farne la propria auto aziendale, la clientela non ha però risposto con troppo entusiasmo. “L’ostacolo della mobilità elettrica - spiega Gori - in generale è rappresentato dai prezzi. Le grandi aziende non hanno interesse ad abbassarli perché hanno necessità di vendere le auto tradizionali. I piccoli, a loro volta, producono ad un livello più artigianale e a costi superiori. Ma nei prossimi anni, se non mesi, i prezzi scenderanno”. Laddove non arriva l’elettrico puro ci pensa la mobilità ibrida a spianare la strada. Il funzionamento

è semplice: il motore elettrico è abbinato al classico “collega” a benzina, in modo che quando sta per esaurirsi la batteria non si corre il rischio di restare a piedi. Non solo: le batterie possono ricaricarsi anche grazie al semplice movimento delle ruote, nelle fasi di frenata e in tutti i momenti in cui è acceso il motore termico. “In questo modo si consuma mediamente il 30-35% in meno”, sottolinea Sebastiano Tonti di Auto In, concessionaria Toyota. “Se si viaggia molto in autostrada il risparmio è meno evidente; se invece ci si muove prevalentemente nelle aree urbane il vantaggio è

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notevole”. Anche la clientela sembra apprezzare, tant’è che, osserva Tonti, “l’ibrido rappresenta ormai il 20% al mese delle auto vendute, e il trend è in aumento costante”. Merito, in particolare, del successo registrato dalla Toyota Prius, prima macchina ibrida ad essere stata lanciata nel mondo con 9 milioni di auto già in circolazione. Se questo modello parte da 27mila euro, la Toyota Auris ibrida è già più abbordabile, mantenendosi sui 18mila euro. Elettrico ed ecologico possono anche tradursi in soluzioni innovative in tempi di grandi cambiamenti per il mercato tradizionale. Un’altra concessionaria riminese, Marcar, da mezzo secolo in pista, dopo aver presentato la scorsa estate la sua Opel Ampera (emissioni zero fino a 80 km e poi, a batteria scarica, motore generatore a

benzina che produce a sua volta elettricità), ora lancia una nuova sfida: Marcar E-bike “cambia il movimento”, con uno spazio all’interno dello showroom riminese dedicato all’esposizione e vendita di un’ampia gamma di biciclette a pedalata assistita di nuova generazione (Ducati, Italwin, Italjet e Saxonette), con vasta scelta di accessori e assistenza tecnica garantita. “Secondo uno studio recente condotto a livello europeo spiega Marco Ciavatta - la maggior parte degli spostamenti urbani avvengono nell’arco di 3, massimo 5 chilometri. Ecco perché la bicicletta elettrica a pedalata assistita può diventare il mezzo più adatto per muoversi in città, con 80 chilometri di autonomia, costi di ricarica inferiori ai 50 centesimi, nessuna spesa assicurativa, nessun obbligo di casco e senza

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In alto, i fratelli Tonti di Auto In. In basso, Marcello Rossi di Tosi Moto con un modello ibrido.

Cento chilometri con tre euro

limiti alla circolazione in zone a traffico limitato. È un mezzo ecologico, economico, alleato della salute, alla moda, ma soprattutto piacevole e divertente”. Dalle auto alle biciclette, fino alle moto, la filosofia non cambia: se si è costretti a spostarsi in strade trafficate come quelle riminesi, tanto vale guidare un modello che consenta di consumare meno proprio in fase di rallentamento. È il caso della MP3 Hibryd 125, “capace di fare con un litro di benzina più di 60 chilometri”, spiega Marcello Rossi di Tosi Moto. Questo motociclo ibrido, tuttavia, è già destinato a soccombere di fronte al “fratel-

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lo”, la variante 300 pronta ad affacciarsi sul mercato con un consumo di poco inferiore e molti più punti di forza. A cominciare dagli ecoincentivi statali, che consentiranno (come per le automobili elettriche e ibride) di dare un bel taglio ai prezzi di listino. Il 300, ad un prezzo di partenza di 8.600 euro comprensivo di costo d’immatricolazione, si potrà così portare a casa “con poco più di 7.000 euro”. Non solo: l’Hibryd 300, essendo a tre ruote, a differenza delle moto di analoga potenza non richiede il possesso della patente A. Basterà a rendere il mercato se non più elettrico almeno più “ibrido”? IN

Con appena tre euro di carburante riesce a percorrere quasi 100 chilometri, consentendo un taglio del 50% sui costi. Con questi numeri la nuova city car della Volkswagen “Eco Up” è riuscita ad aggiudicarsi il titolo di auto più ecologica del 2012. “Il riscontro del pubblico è stato immediato ed importante, e le vendite della vettura hanno subito superato le migliori aspettative”, afferma Regis Muccioli della concessionaria Reggini. La vettura è disponibile con la miglior motorizzazione per un utilizzo cittadino. “È molto piacevole da guidare – prosegue Muccioli -, solida e sicura come una Volkswagen sa essere, caratteristiche che l’utenza apprezza ogni qualvolta entra da noi in concessionaria e ha modo di fare un test drive”. In più c’è il grosso vantaggio del motore a metano. “Questa vettura ci ha consentito di entrare a testa alta nel segmento più combattuto del mercato dell’auto italiano. La nuova alimentazione a metano ci consentirà sicuramente di scalare le classifiche ed entrare di merito tra le city car più vendute”.



Pedalare | Giornalisti in sella

Hai voluto la

Bicicletta?

testo Andrea Manusia

La passione per le due ruote invade il mondo dei professionisti locali, coinvolgendo anche molti giornalisti del territorio. Tra lunghe pedalate nell’entroterra e percorsi sterrati.

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Non l’avevano previsto nemmeno i Maya. Negli ultimi due anni, complice anche la crisi economica, sono state vendute più biciclette che automobili e il trend cresce anche nella nostra città. La viabilità non è ancora delle migliori, la rete delle piste ciclabili rimane incompleta, ma la bici resta un mezzo molto amato dai riminesi. C’è chi la utilizza per uno spostamento

lavorativo, chi per una passeggiata o per fare la spesa, chi invece la prende più sul serio facendola diventare un hobby sportivo. La bike passion si è diffusa anche nel mondo del giornalismo locale. Sono tanti

i colleghi giornalisti-ciclisti che prendono respiro da una professione piuttosto sedentaria con pedalate in libertà nel nostro entroterra. “Ho iniziato alla fine dell’estate del


2009 acquistando una fiammante bici da corsa nera. Ho praticato tanti sport, dal calcio al tennis, poi, con i ritmi di lavoro negli anni mi ero dovuto accontentare di andare a correre, ma non era appagante”, commenta il redattore de “Il Resto del Carlino” Manuel Spadazzi. “La bicicletta per me è prima di tutto godere di 2-3 ore per stare solo con me stesso, avere tempo per pensare. Fisicamente mi ha rimesso al mondo anche se non è facile conciliare questo hobby con il lavoro di redazione. Durante la settimana mi devo accontentare di giri brevi, di 50-60 chilometri. E quando arriva la primavera mi alzo anche alle 5 o alle 6 per poter fare uscite più lunghe. Domenica mattina sono libero e punto sempre all’obiettivo dei 100 chilometri, pedalando tra le nostre colline. La ‘Panoramica’, il ‘Grillo’

superano le due volte a settimana. In estate spesso parto alle 5 e mezzo del mattino e riesco ad essere in redazione pronto per una lunga giornata di cronaca. “Itinerari preferiti? “Spazio tra la Valle del Conca e quella del Marecchia, entrambe meravigliose. Ci sono percorsi impegnativi e difficili. Quando sono solo preferisco percorsi semplici come la pista ciclabile lungo il Marecchia: mi è già capitato di cadere da solo tra i boschi, non è piacevole”. Anche tra le giornaliste riminesi la bici è un must. Una buona pedalatrice è Giorgia Gianni, valente

freelance di comunicazione istituzionale. “Dai tempi dell’Università ho preso la buona abitudine di allenarmi in bici per rilassarmi e tenermi in forma. Non dimentico l’Olympia di mio padre, bellissima, con il telaio bianco perla, e le mie prime escursioni tra Rimini e Gabicce. Ma anche la mountain bike è divertente: tra le mie imprese ricordo un suggestivo bike tour al Passo della Calla-Camaldoli. La bici e il ciclismo sono uno sport che richiede impegno e tempo e io purtroppo ne ho sempre meno. Ma appena posso esco, anche se solo per una

da Ponte Uso, ma anche Pennabilli e, in generale, tutta la Valmarecchia e il cesenate, tra Longiano-Ronconfreddo e Sogliano. Me la cavo su tutti i fronti, solo la discesa non è ancora il mio forte”. C’è invece chi privilegia il rapporto con la natura, la filosofia off-road della mountain bike. “È stato amore a prima vista - racconta Enea Abati, caposervizio del “Corriere Romagna” - durante una passeggiata in famiglia nel Tirolo austriaco, vedendo ragazzi arrampicarsi in mountain bike su spettacolari sentieri. E così, al ritorno dalla montagna, ho comprato la bici. D’inverno riesco ad andarci soltanto nei giorni di riposo, quelli che in gergo definiamo ‘corte’. Difficilmente si

Sopra, Enea Abati. In apertura, Manuel Spadazzi.

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‘sgambata’. A Rimini farei sempre le ‘Coste di Sgrigna’, perché amo le salite e meno il fondo. Ma anche i percorsi attorno a Sogliano e Borghi. Sempre in bici ho fatto il giro dell’Elba, indimenticabile”. Rimanendo nel mondo dei free-lance, specializzato nel motociclismo (è il portavoce-coordinatore del Motomondiale di Misano) c’è il collega Andrea Cicchetti. “Fino ai 30 anni ho praticato qualsiasi tipo di sport, iniziando con la pallamano, poi sci, calcio, snowboard e calcio a 5. La bicicletta l’ho scoperta solo 4 anni fa, dopo un brutto guaio di salute. Sono salito in sella per cercare di riprendere il tono muscolare di

una volta ed è rimasto un piacevole passatempo, prima facendo strada e ora solo mountain bike”. Come concili questo hobby con il tuo lavoro? “Fino a qualche mese fa ero il classico ciclista della domenica e salivo in sella quando il tempo me lo permetteva. Ora sto seguendo un piano di preparazione in previsione di un impegno sportivo importante extra MTB e quindi anche il lavoro dovrà fare i conti con la mia tabella di marcia”. Preferenze sugli itinerari? “Ho un feeling particolare con le ciclabili. Le conosco in lungo e in largo. Sono l’ideale per fare la ‘gamba’, anche se i miei preferiti sono i percorsi della Valmarecchia”. IN

Da sinistra a destra, Giorgia Gianni, Andrea Manusia e Andrea Cicchetti, in sella alla loro bici.

Bike passion tra i professionisti In bici non solo giornalisti, ma anche professionisti, imprenditori, politici e amministratori. Il neo deputato Tiziano Arlotti è forse il più competitivo (9 partecipazioni alla Nove Colli e una medaglia di bronzo ai campionati giornalisti del 2012). Pedalatore indefesso è anche l’ex presidente della Provincia Nando Fabbri, l’ex sindaco di Santarcangelo Vannoni e tanti altri ancora. Chi di recente ha inforcato la bici è l’assessore al Turismo della Provincia di Rimini Fabio Galli (nella foto): “Da giugno pedalo su una vecchia MTB e a breve acquisterò una bici da strada. Nei limiti del possibile, bisogna ‘imporre a se stessi’ di riservarsi uno spazio per fare uno sport, qualsiasi esso sia. Mi piace ‘esplorare’ l’entroterra, in particolare la Valconca che per comodità è quella più vicina a casa mia, senza disdegnare qualche bel giro sulla strada ‘panoramica’ che collega Gabicce a Pesaro, davvero bellissima. Ma ancora nessuna velleità agonistica, solo il piacere di tenermi un po’ in forma, facendolo attraverso uno sport che permette di stare all’aria aperta e vivere il territorio in modo davvero unico. Riuscire a fare salite impegnative provando ogni volta meno fatica della precedente è comunque una bella soddisfazione”.

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Ritoccare | Medicina estetica

Bellezza

senza

Tempo

testo Lucia Rughi - foto Riccardo Gallini

Lifting soft e altri metodi innovativi per nascondere le imperfezioni senza arrivare al bisturi. Ad illustrarli alcuni professionisti di medicina estetica attivi sul territorio.

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L’orologio del tempo scorre impietoso. Se a vent’anni non si ha troppa consapevolezza dei doni della natura, a quaranta e oltre si ha ben chiaro ogni mattina quello che manca. Colorito grigio verdastro da ottobre ad aprile, occhi gonfi o borse, angoli della bocca che fino a poco fa erano normali, un giorno inspiegabilmente virano all’ingiù. È a questo punto che tra amiche affiora la domanda: conosci un bravo medico estetico? La necessità del “ritocchino” non rappresenta più nell’immaginario femminile un rifiuto dell’invecchiamento ma, per molte, significa voler mantenere in buona forma l’involucro che ci viene dato, senza diventare un’altra persona o correre il rischio di sembrare un prodotto seriale. Sulle innovazioni più importanti degli ultimi tempi, il dottor Enis

Agolli della Nuova Ricerca di Rimini traccia una mappa precisa.

“La medicina estetica, figlia dell’epoca moderna, deve sempre ‘fare i conti’ con le novità. La vera innovazione degli ultimi tempi è la volontà di fare proprie regole fondamentali in termini di scelta e selezione di materiali e tecniche che offrono più sicurezza, garanzie e confort alle pazienti. Negli ultimi tempi posso personalmente annoverare l’utilizzo dei presidi medici e chirurgici ultra collaudati e controllati come i fillers, riempitivi all’acido ialuronico e il botulino, che permettono di eseguire dei trattamenti di soft-restoration, il cosiddetto lifting senza bisturi. I trattamenti in alcune zone specifiche in alternativa, per quanto possibile, alla chirurgia: rinofiller (correzioni del profilo nasale), zigomoplastica


In alto, il dottor Enis Agolli. In basso, il dottor Ivan Squadrani con il suo staff.

(correzione e modellamento degli zigomi e della guancia), mentoplastica (modellamento del mento); l’utilizzo dei fattori di crescita piastrinici e dei fibroblasti propri per il ringiovanimento cutaneo; le tecnologie ai laser frazionati dell’ultima generazione per il trattamento delle cicatrici da acne e del foto invecchiamento cutaneo; tecniche per il modellamento corporeo, per esempio, la tecnica di lipoemulsione per la cellulite e le adiposità localizzate”. Si parla di “lifting soft” con fili di sospensione in sostituzione dei tagli del bisturi: che risultati si possono ottenere?

“È stata la vera novità dell’ultimo Congresso di Medicina e Chirurgia Estetica della SIES, tenuto a Bologna alla fine di febbraio. Si tratta di una procedura ambulatoriale in cui, senza o con un minimo di anestesia locale, si possono inserire nel sottocutaneo dei fili costituiti da materiali riassorbibili nel tempo, simili ai fili che si usano per le suture chirurgiche. Essi danno un effetto tensore nel sollevare i tessuti del terzo inferiore del viso, cioè l’ovale dell’arcata mandibolare, e della parte superiore del collo che subiscono la forza di gravità. La durata stimata dell’effetto lifting è di circa 15-18 mesi e la ripresa delle attività lavorative e sociali è immediata”. Risultati di ringiovanimento immediati, apprezzabili sin dalla prima seduta. La tecnologia della radiofrequenza medica li garantisce. Ci spiega come il dottor Ivan Squadrani, in servizio privato e al poliambulatorio medico SH a San Marino. “Con l’uti-

lizzo di apparecchi elettromedicali validati dal Ministero della Salute si ha un effetto molto più potente e performante di quelli comunemente usati nei centri estetici. La stimolazione della pelle per mezzo della radiofrequenza incrementa l’attività metabolica dei fibroplasti, riattivando la produzione di nuovo collagene, elastina e acido ialuronico”. In estrema sintesi, si ottiene un bio lifting non invasivo e una bio rivitalizzazione sulle cellule a livello dermico. “Chi vi si sottopone - spiega il

dottor Squadrani - potrà notare il miglioramento della qualità della propria pelle dovuto alla riorganizzazione delle fibre di collagene che, con l’elastina, costituiscono il naturale reticolo di sostegno dei tessuti”. Onde d’urto nuova avanguardia della medicina estetica. Fino a

qualche anno fa era una tecnica utilizzata in urologia per sciogliere i calcoli renali, oppure la impiegavano i fisiatri contro le calcificazioni. Ne è un convinto sostenitore il dottor Marco Ricci di Rimini Terme.

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In alto, il dottor Marco Ricci. In basso, il dottor Antonio Gentile.

procedimento prevede la pressione di ossigeno e sieri ad alta concentrazione di principi attivi. “Passiamo sul viso un rullo di microaghi che producono microiniezioni. Questo stimola la produzione di collagene naturale e i tessuti si rigenerano grazie ad una penetrazione in profondità dell’ossigeno”. Agire in maniera mirata e non chirurgica contro le cellule grasse.

“Oggi, grazie all’uso di manipoli non dolorosi siamo riusciti a fare in modo che l’onda d’urto si applichi alla cellulite, anche in soluzione combinata alla mesoterapia. Nel campo delle onde sonore, in fisica, i suoni sono amplificati nei liquidi, e la stessa cosa avviene con le onde d’urto. Lo scopo non è soltanto sciogliere i grassi, ma diminuire la buccia d’arancia in maniera molto efficace”.

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Altro trattamento esteso dalla medicina classica all’estetica è la carbossiterapia. “Tuttora in uso per l’insufficienza venosa - continua Ricci - oggi, l’anidride carbonica che ha proprietà vasodilatatorie è somministrata su adiposità localizzate e zone di rilassamento cutaneo ma è efficace anche in caso di occhiaie e di edemi in generale”. Sul fronte dell’antiage, l’ultima frontiera è il trattamento di ossigeno iperbarico con needling. Il

Lo propone l’Intralipoterapia con Aqualyx, come spiega il dottor Antonio Gentile del centro Medical Age a Gualdicciolo di San Marino. “Il trattamento con Aqualyx è indicato nel trattamento di pazienti che presentano adiposità localizzate in sedi come la regione trocanterica delle cosce, interno cosce, interno delle ginocchia, nei fianchi e nella regione addominale”. Aqualix è iniettato nel tessuto adiposo tramite una tecnica denominata “intralipoterapia”, con un apposito ago che permette un migliore posizionamento del prodotto nelle sedi desiderate, un minore trauma dei tessuti e un dolore assolutamente contenuto. Le sedute vanno eseguite a intervalli di due o più settimane, in base alla risposta clinica del paziente. “Il principio attivo dell’Aqualyx continua Gentile - è l’acido desossicolico in soluzione acquosa micro gelatinosa. Tale sostanza è in grado di lesionare la membrana della cellula adiposa con rottura della stessa e successivo riassorbimento. Si ottiene quindi una riduzione del patrimonio cellulare e non soltanto una riduzione volumetrica, pertanto si potrebbe confrontare con una micro liposuzione”. IN


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Ricreare | Trattoria La Marianna

Tradizione e

Fusion

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Sapori antichi rinascono attraverso ricette nuove, servite ai tavoli della trattoria La Marianna, storico locale riminese gestito oggi da Giuliano Canzian ed Enrica Mancini.

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Nel cuore pulsante di uno dei borghi più pittoreschi di Rimini, Borgo San Giuliano, dove la via Emilia finisce perdendosi nel ponte di Tiberio per poi cambiare identità e diventare la Flaminia, si trova una delle più antiche trattorie cittadine, La Marianna, sede già dai primi del ‘900 della posta dei cavalli, con servizio alloggio nella sovrastante locanda. Per mantenere viva la tradizione del melting pot tipico di questi antichi esercizi chi ha rilevato l’attività, ov-

vero la coppia nella vita e sul lavoro composta da Giuliano Canzian ed Enrica Mancini, non ha voluto perdere la forte identità di questo luogo, radicandosi sempre più sul territorio e vivificando la tradizione. Lo chef Canzian, piemontese di origine ma con porzioni di sangue friulano e lombardo, ha sempre avuto una passione smodata per la Romagna e la sua tradizione culinaria, di terra e di mare. Ha iniziato la sua attività in proprio dieci anni fa con il ristoran-


In apertura, Giuliano Canzian e Enrica Mancini con lo chef Angelo Jervolino. Sotto, la coppia con l’imprenditore agricolo Enrico Santini.

te “Dallo zio”, proponendo raffinati piatti della tradizione secondo una sua personalissima rilettura. Ora ha sotto di sé ben 40 dipendenti spalmati sulle sue quattro attività cittadine. In primis, La Marianna, un locale conviviale, semplice e raffinato al tempo stesso, con un poetico tocco retrò che rispetta la filologia del luogo. La Trattoria fa del pesce di stagione il proprio vessillo, così come del recupero di prodotti dall’alta qualità che la zona offre. Per Canzian il rapporto diretto coi produttori è alla base delle scelte giornaliere, nonché di richieste precise e propositive che rivolge ai suoi fornitori. Chilometro e miglio zero non sono i soli metri di misura con cui Canzian sceglie le materie prime, bensì l’eccellenza, pregio imprescindibile. La fusion che gli circola nel sangue la traspone anche nei suoi menu, non disdegnando pro-

dotti di altre tradizioni che possano impreziosire i sapori delle pietanze. “Per me - dice - i sapori non devono essere più di tre perché vengano ben distinti durante la degustazione, mi piace che il cliente riesca a distinguerli con precisione!”. Canzian raccoglie i frutti dell’evoluzione che ha sospinto convinta-

sica ma con brio, ripensata in base

alle esigenze di cambiamento del mondo e del cliente stesso. Come ogni patron che si rispetti cavalca e precorre i tempi: “Quando sono uscito dalla cucina ho capito molte più cose, ho potuto mettere in pratica anche l’aspetto manageriale che avevo imparato a scuola”. Il patron

L’eccellenza in non più di tre sapori mene nel tempo anticipando il cambiamento, all’insegna di un’alta professionalità, sua e della sua fidata equipe, senza rinunciare alla propria vena creativa. Questa lungimirante visionarietà infarcita di un guizzo imprenditoriale ha dato vita ad un format geniale. Minimo comun denominatore di tutto è l’aver puntato su una cucina clas-

Canzian ha percepito quanto le persone, attraverso il pasto, sia esso fugace o slow, abbiano necessità di vivere un’esperienza, di acquisire un bagaglio da portar via con sé. La polentina al sugo di vongole, una ricetta autoctona che era scomparsa dai menu degli ultimi decenni, lui l’ha riportata in auge. Il passatello saltato in sugo di pesce, il cappelletto in brodo di pesce, o il baccalà portoghese cotto sottovuoto e impiattato

con capperi di Vulcano e olive taggiasche sono ricette che profumano di viaggi, stuzzicano la memoria e le emozioni che dal palato giungono ai sensi. Lo chef Canzian ama fondere la tradizione al fusion, rendendo le pietanze forti di una profonda identità culinaria, attraverso una tecnica moderna che fa attenzione alle esigenze salutistiche, ovvero zero soffritti e alta digeribilità. “Questo mestiere regala forti emozioni, permette di conoscere persone indimenticabili come il Dalai Lama. Cucinare per lui è stata una vera esperienza di vita”. Abituato a donare esperienze, Giuliano fa dello scambio una virtù. IN

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Cucinare | Cristina Lunardini

L’impasto è

Servito

testo Giorgia Gianni - foto Riccardo Gallini

Una prof in Tv: dalla cattedra ai riflettori di Sky, lo chef riminese Cristina Lunardini spiega come lavorare di tagliere e mattarello, invitando studenti e pubblico a mettere “Le mani in pasta”.

Impastare non è semplicemente amalgamare farina, acqua e lievito. Per questo basterebbero le macchine. Impastare è altro: tatto, energia, vitalità, calore. Lo sa bene Cristina Lunardini, chef riminese

che sin da bambina, quando lavorava di mattarello e tagliere (formato mini) in piedi sullo sgabello accanto alla nonna e alla mamma, ha scoperto la passione di mettere “le mani in pasta”. E proprio il programma “Le mani in pasta”, che conduce sul canale tematico Alice di Sky, l’ha consacrata fra le stelle dei

cooking show televisivi.

Nata e cresciuta a Rimini, Cristina ha iniziato la carriera come giovanissima docente all’Istituto Alberghiero Savioli di Riccione, dove tuttora insegna da oltre vent’anni. Nel contempo ha continuato a studiare e formarsi. Fra i suoi maestri lo chef

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Gino Angelini: “Mi ha insegnato tan-

to, e non solo di cucina”, racconta. “Mi ha fatto capire come vivere il lavoro, quanto è importante la squadra che si deve muovere dietro ai fornelli per ottenere dei risultati, e che questo lavoro è uno stile di vita”. Solare e coinvolgente, dopo alcune partecipazioni alla “Prova del cuoco”, la chef riminese è approdata su Arturo (digitale terrestre) come protagonista di “Romagna Mia” e quindi su Alice lo scorso anno. Per tutti è ormai la “signora della pasta e del mattarello”. “Nel mio percorso professionale avrei voluto dedicarmi alla pasticceria, ma mi sono ritrovata a fare un po’ di tutto in cucina: ho vissuto il momento della nouvelle cuisine, le mode e le tendenze. Oggi il mio ruolo è legato alla riscoperta della tradizione e della pasta, e questo

mi sta dando molte soddisfazioni. Nella pasta ci sono il legame con la famiglia, il territorio, la tradizione tutta romagnola del mattarello e del tagliere”. La pasta e l’arte bianca saranno protagonisti anche del prossimo libro di Cristina Lunardini, intitolato

naturalmente come la sua fortunata trasmissione. “Sono prodotti che hanno una loro vita... Con l’impasto, la lievitazione, il collegamento con le mani, la pasta rappresenta energia e vitalità. Così come sono affascinata dal cioccolato e dalla sua lavorazione, che diventa pura seduzione”. Più difficile insegnare ad una classe o stare davanti alla telecamera?

“Non è difficile insegnare quando c’è passione ed empatia. E quando sono in trasmissione è come se avessi di fronte i miei studenti”. IN


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Relax e benesseRe peR coRpo e anima Ambienti e servizi All’AvAnguArdiA All’AmbAsciAtori spA wellness centre di riccione AvvoLti in unA CArezzA di CALore e CoLore, neLLA innovAtivA SpA Si entrA in pienA SinergiA Con Se SteSSi.

Tradizione, qualità, stile e innovazione, è quello che chiede il nuovo turismo. Sono le caratteristiche che hanno spinto Antonella Maso ad investire su una Spa di ultima generazione. Con la sua creatività e capacità manageriale e con quella particolare nonchalance che contribuisce al suo fascino, presenta il proprio personale modello turistico all’avanguardia, capace di offrire momenti di relax e benessere. L’Ambasciatori Spa wellness Centre è il risultato di una vera passione per questo settore legato al benessere fisico e mentale, per scrivere una nuova pagina relativa all’offerta turistica con una vacanza attiva e completa. Una filosofia di vita, insomma, propria della Perla. Mi faccia una breve presentazione del centro... “All’interno della nostra ‘culla del benessere’ i colori, l’illuminazione e la distribuzione dello spazio concorrono a rendere l’ambiente più accogliente. L’idea era quella di creare uno spazio dove ognuno potesse trovarsi a proprio agio, con una serie di elementi all’avanguardia come il lettino Zero1, dove ti senti avvolgere in una carezza di calore e colore fino a raggiungere una sinergia totale di benessere”.

A quale target di clientela è orientata? “Non lo definirei proprio target, il mio è un invito rivolto a tutti coloro che hanno voglia di stare bene prendendosi cura del corpo e dell’anima”. Quali sono le sue aspettative? “Nelle mie operazioni imprenditoriali ho sempre cercato di pensare positivo, valutando i rischi e il ritorno dell’investimento. E sono anche convinta che nelle imprese turistiche la qualità dell’offerta, alla fine, paga”.

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Gustare | Cuochi, Fuochi e Passioni

Dove osano i

Golosi

testo Lucia Lombardi

Un party indimenticabile al ristorante Quartopiano, con una cena a sei mani preparata da grandi chef. È Cuochi, Fuochi e Passioni, evento unico per veri gourmet.

In questo caso, le previsioni non hanno tradito le aspettative dei palati più raffinati: lo stand up party Cuochi, Fuochi e Passioni, messo in scena al ristorante Quartopiano, fa di Rimini la città delle sperimentazioni culinarie, per una rivisitazione geniale, appassionata e originale della cucina “nostrana”. Una cena a sei mani per una notte del gusto, attraverso raffinati percorsi gastronomici pensati appositamente per l’occasione da Riccardo Agostini de Il Piastrino di Pennabilli, Gian Paolo Raschi del ristorante Guido di Miramare, Raffaele Liuzzi della Locanda Liuzzi di Cattolica, Luigi Sartini de La taverna Righi di San Marino, Stefano Ciotti di Urbino dei Laghi, Urbino Resort di Urbino, Silver Succi del ristorante Quartopiano di Rimini. Prelibatezze in punta di dita per un

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party senza precedenti legato alla

tradizione culinaria della zona, dove grandi professionisti hanno accettato un confronto tra le loro tecniche, ricerche e passioni, regalandosi e regalando ai convenuti un assaggio di futuro. Cuochi, Fuochi e Passioni, cui in tanti avrebbero voluto partecipare, ha registrato il tutto esaurito, lasciando i più con l’acquolina in bocca. Ma non scoraggiatevi, se siete rimasti a becco asciutto non perdete di vista questi sei chef, perché l’esperimento culinario ha dato i suoi frutti. Con la bella stagione, a ruota, per tutto l’arco dell’anno e a seconda della stagione in corso, i sei “Maestri”, entusiasti di questo confronto live tra i loro saperi e sapori, ripeteranno il format nelle loro consuete sedi per un itinerario gourmand, alla ricerca dei “terroir” locali. IN



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Nuova RaNge RoveR icona di stile

AllA concessionAriA Vernocchi di rimini uno spumeggiAnte cocktAil pArty hA presentAto lA nuoVA rAnge roVer, grAffiAnte modello di quArtA generAzione.

L’auto regale per antonomasia? La nuova Range Rover. Giunti alla quarta generazione dell’esclusiva gamma Range Rover, il nuovo modello, interamente riprogettato, possente e sinuoso al tempo stesso, custodisce in sé un esprit innovativo e un design divenuto imprescindibile icona, già più di 40 anni fa col lancio del modello originale, che cambiò per sempre l’universo automobilistico. Primo SUV al mondo con una scocca leggera, intera-

mente in alluminio (ben 420 chili in meno che riducono i consumi e le emissioni di anidride carbonica), la nuova Range Rover innalza il livello delle capacità dell’ammiraglia del marchio, con un lusso e una raffinatezza senza pari, prestazioni e guidabilità migliorate su ogni terreno e sostanziali progressi nella sostenibilità. Linee eleganti e sobrie connotano la nuova Range Rover attualizzando i distintivi stilemi del brand. Una vettura che è un vero salotto su quattro ruote, dagli eleganti


interni in legno. Attraverso uno specifico programma, “autobiography”, è possibile personalizzare interno ed esterno del SUV, creando così un vero e proprio unicum. L’auto della Regina d’Inghilterra quasi non necessita di presentazioni, scelta per la caccia alla volpe per merito delle sue molteplici doti, la si può immaginare inoltrarsi elegantemente per verdi brughiere così come nella City, tra impeccabili Sir o spavaldi broker, e perché no su avventurosi percorsi mai battuti prima d’ora, poiché grazie al nuovo sistema Land Rover Terrain Response® le prestazioni del SUV si adattano ancora meglio ad ogni terreno. Lo scorso 1° marzo, nella concessionaria Vernocchi di Rimini è stato presentato a clienti, amici e opinion leader il nuovo mo-

dello Range Rover. Uno spumeggiante cocktail party con dj set ha salutato l’evento, durante il quale gli invitati hanno avuto l’occasione di provare direttamente “on the road” l’elegante Range Rover, imperdibile per i sentieri della Riviera.

Una linea elegante e prestazioni al top per l’auto ammiraglia del marchio.

Concessionaria Land Rover per Rimini, Rep. di San Marino e Pesaro Via Circonvallazione Ovest 1, 47900 Rimini Tel. 0541 740740 - Fax 0541.740604 www.vernocchi.com


Ph. Riccardo Gallini

Cantare | Omar Montanari

Largo

al

Factotum

testo Cinzia Bauzone

Il baritono riccionese Omar Montanari ci racconta la sua folgorante carriera sui palcoscenici internazionali. Da Mozart a Donizetti, fino all’amatissimo Rossini.

Non si resta affatto stupiti sentendo dire da Omar Montanari che in ogni luogo ricerca un po’ della sua città. Da sempre il suo legame con Riccione è fortissimo e inscindibile: un rapporto d’amore che vive ogni volta con la stessa intensità, la stessa passione. Anche qui a Venezia, dove lo incontriamo per un autoritratto non celebrativo, come sottolinea lui, ma per illustrare la sua brillante carriera di baritono che ha preso il via a Spoleto nel 2000 con la vittoria al concorso europeo “A. Belli” e che lo ha portato ad af-

fermarsi nei teatri più importanti del mondo. Non è facile fare un racconto di Omar: quando parla

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in maniera garbata, il timbro flebile, non si riesce quasi ad immaginarlo sul palcoscenico, dove la possente voce baritonale si fonde con la sua personale interpretazione, la grinta, l’impeto, che lo pongono inequivocabilmente al centro della scena, trasformandolo in uno straripante fiume che tutto inonda. Da piccolo sognava il palcoscenico, la prosa, poi a dodici anni un vero e proprio colpo di fulmine. “Ascoltavo ‘Il Trovatore’ di Giuseppe Verdi in un vecchio disco in vinile dei miei genitori, quello ha fatto scoccare la scintilla. Immediatamente un mondo nuovo si è aperto davanti a me. Pur non


conoscendo ancora la musica, l’emozione delle voci, l’orchestra, gli spartiti e i libretti da allora avrebbero accompagnato la mia infanzia. Così ho cominciato a perseguire il mio sogno”. Le sue doti naturali verranno poi affiancate dagli studi.

“Dopo il diploma in canto lirico al Conservatorio Rossini di Pesaro frequentai corsi di perfezionamento sotto la guida di valenti professori. La vittoria del concorso di Spoleto mi portò subito in Olanda, Spagna, Stati Uniti, Russia, Qatar e tre volte in Giappone. Ripenso con un sorriso al titolo della mia prima recensione... Ricordiamocelo, ha solo ventidue anni”. Tantissime le situazioni artistiche che l’hanno visto protagonista:

media”, autentico gioiello musicale di Saverio Mercadante che ha debuttato in anteprima a Salisburgo. “Lavorare col maestro Muti in una grande opera che non si ascoltava da 150 anni è stato motivo di grande orgoglio. Uscire sul palco al suo fianco per ricevere gli applausi mi ha fatto pensare: beh, dai, allora ci sono anch’io...”. Parliamo di Riccione.

“Dalla mia città attingo tanta energia. È il luogo dove posso ritemprarmi anche solo per 48 ore. In camerino, oltre al mio profumo,

porto sempre una foto, tanto di Riccione quanto della mia famiglia. È un aspetto che mi fa sentire meno solo e mi dà forza. E a Venezia, da due anni mia seconda casa, porto pentole e padelle. Quando cala il sipario mi diverto ai fornelli, amo cucinare e sono appassionato del buon cibo.” Presto Omar Montanari sarà al teatro Malibran per rappresentare la “Cambiale di matrimonio” di Rossini. Grande attesa a ottobre anche alla Fenice, per “L’elisir d’amore” di Donizetti. IN

trentacinque opere in tredici anni, da Donizetti a Mozart, Puccini, Cimarosa e tanti altri fino ad arrivare a Rossini, per cui nutre una vera

predilezione. “Sono dodici le opere di Rossini che ho rappresentato, la più eseguita ‘Il Barbiere di Siviglia’. Le mie caratteristiche vocali e interpretative sono in linea con il Bel Canto del grande compositore; mi fido ciecamente di lui e la risposta viene ogni volta dai teatri in cui mi esibisco”. Due anni fa è arrivato anche il prestigioso premio internazionale “Gianni Poggi”, quale miglior interprete esibitosi negli ultimi due anni al Teatro Municipale di Piacenza, riconoscimento assegnato solo ai grandi della lirica. E poi Riccardo Muti, in una produzione di grande pregio come “I due Figaro o sia il soggetto di una com-

Sopra, Omar Montanari nei panni di Dandini, personaggio dell’opera rossiniana “La Cenerentola”.

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COPPIE DI FATTO FUTILI PRETESE O VALIDI MOTIVI? L’AVVoCAto riminESE LuCiA VArLiEro, ESPErtA di diritto CiViLE E diritto di fAmigLiA, Ci introduCE AL tEmA dELLE ConViVEnzE in CHiAVE LEgALE.

Le coppie di fatto, ossia quelle stabili convivenze tra due persone non legate tra loro da un matrimonio, sono una realtà concreta e tangibile, negarle o sminuirle non ne bloccherà la diffusione. Sempre più spesso dopo anni di convivenza alcune coppie si guardano indietro e si accorgono che, oltre ad aver fatto un percorso insieme, hanno costruito non solo un legame affettivo solido ma anche un insieme di vicissitudini economiche e relazionali o figli messi al mondo proprio come se fossero marito e moglie. In realtà il tema è molto controverso: da un lato c’è chi sostiene che se si vogliono più diritti bisogna avere il coraggio di sposarsi e quindi assumersi formalmente anche tutti i doveri che derivano dal matrimonio, come l’obbligo di assistenza e di collaborazione nell’interesse della famiglia; dall’altro, però, ci sono coppie che hanno desiderio di vedersi tutelare una situazione che, pur non essendo sigillata da un contratto finché morte o divorzio non li separi, è tuttavia reale e sotto gli occhi di tutti. Si sente spesso parlare di “famiglia di fatto”. Cosa s’intende con questa espressione? E invece con “Convivenza more uxorio”? “Entrambe le espressioni indicano il medesimo concetto, ossia un rapporto stabile, consolidato, spirituale e materiale fra due persone ma non fondato sull’istituto del matrimonio. Questa unione non trova un riconoscimento legislativo ma riceve comunque una tutela minima dall’articolo 2 della nostra Costituzione e in norme che si adattano a regolamentare i rapporti tra conviventi in assenza di una specifica normativa”. La convivenza oggi è molto diffusa e, a differenza delle generazioni passate, per molte coppie è un punto di partenza. Col passare del tempo, però, cosa può comportare? “La convivenza non indica solo l’insieme di due persone affettivamente legate ma porta con sé risvolti pratici e significativi che possono comportare problemi, come ad esempio il contratto di locazione o la gestione di immobili acquistati dalla coppia fino ad arrivare alla gestione delle spese della famiglia di fatto o dei figli messi al mondo dalla coppia. Questi aspetti paiono non interessare alle scelte legislative nazionali, che sembrano voler dar soluzione a questi problemi solo alle coppie sposate, lasciando i conviventi in un limbo colmabile solo da loro accordi privati, come ad esempio il Patto di Convivenza”.

Ha accennato ad un “Patto di Convivenza”: sarebbe possibile nel nostro paese un accordo simile, che ricorda un po’ i contratti prematrimoniali all’americana? “Sì, sarebbe possibile. Si tratta di un accordo di convivenza - che va registrato - con clausole liberamente definite riguardo vari settori, al fine di regolare le vicende patrimoniali durante il rapporto o al momento della cessazione e in questo modo sarebbe possibile colmare la mancanza di una legge e stabilire ad esempio l’apporto economico alle spese quotidiane della casa o come gestire i beni mobili o immobili acquistati nel periodo di convivenza, mentre riguardo ai diritti successori si potrà disporre un lascito solo con testamento. Ogni Comune può istituire un Registro per le Unioni Civili previsto dalla legge 142/1990 e già intorno a noi i Comuni di Pesaro e di Cesena vi hanno provveduto, mentre molti municipi, come quello di Ravenna e di Bologna, hanno previsto per le persone che convivono e che sono legate da vincoli affettivi la possibilità di costituire una “famiglia anagrafica con vincoli affettivi”.

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Recitare | Stefano Alessandroni

Volto e voce in

Scena

testo Marina Giannini

Attore e doppiatore, Stefano Alessandroni si divide tra piccolo schermo e teatro, impegnato in serie TV e ruoli shakespeariani. E torna volentieri nella sua Riccione, addolcita dai colori dell’inverno.

Da Riccione a Roma per rincorrere un sogno. Attore e doppiatore, il suo volto ha accompagnato le nostre serate con ruoli importanti. L’abbiamo incontrato nei panni di Spartacus e del maggiordomo tuttofare dell’agenzia di wedding planner nella serie televisiva su Rai Uno “Sposami”. è anche apparso

in episodi nelle serie “Don Matteo 8”, “A un passo dal cielo”, “Carabinieri”, “Un medico in famiglia”... e ha interpretato Fortebraccio nell’Amleto di Antonio Calenda. Stefano Alessandroni ha cominciato cantando in un gruppo di Rythm and Blues a Rimini e già a 19 anni voleva fare l’attore. De-

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terminato più che mai per raggiungere il suo obiettivo, è salito sul primo treno per Roma per frequentare l’Accademia di recitazione e presentarsi al primo esame, dove è stato escluso. “Non mi sono perso d’animo”, racconta. “Mi sono iscritto ad una scuola di recitazione privata e dopo due anni mi sono presentato al primo provino per l’Amleto del regista Antonio Calenda con Kim Rossi Stuart, per il ruolo del principe Fortebraccio. Ed è stato un successo!”.

e Gigi Proietti fino a Vittorio Gassman si sono cimentati in questa forma espressiva”. Tra tutti i lavori di doppiaggio fatti, a quale si sente più legato?

“Doppiare la guardia del corpo di Mike Tyson nel film Una notte da leoni mi ha troppo divertito...”. Preferisce lavorare per il teatro e per il piccolo schermo?

“Mi sento a mio agio ogni volta che prendo parte ad un progetto di qualità, anche se il teatro rimane ‘il mio mestiere’ per eccellenza”. Un sogno nel cassetto?

Teatro, doppiaggio e... cucina Di fronte alle prime difficoltà ha mai pensato di cambiare strada?

“Assolutamente no, anche perché ho avuto la fortuna di incontrare persone come Annabella Cerliani che mi ha insegnato a credere nelle mie capacità. Ricordo che dopo una replica dell’opera teatrale Troilo e Cressidra di Shakespeare per la regia di Luca Ronconi venne in camerino per complimentarsi con me un vecchio insegnante dell’Accademia di recitazione, chiedendomi quale percorso avessi frequentato. Gli risposi che ero stato escluso dall’Accademia e lui commentò dicendo: ‘a volte anche noi sbagliamo!’...”. Oltre al teatro, al cinema e alla Tv nella sua vita c’è anche il doppiaggio. Sopra, Stefano Alessandroni mentre veste i panni da protagonista in “Ploutos” di Aristofane, per la regia di Massimo Popolizio.

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“Si, è una specializzazione del mestiere dell’attore. Grandissimi personaggi, da Enrico Maria Salerno

“Non ho sogni nel cassetto. Sono tutti sulla scrivania, in attesa di essere realizzati”. Quando non è sul set cosa le piace fare?

“Adoro cucinare! Ero stato sceltoanche per il programma televisivo Masterchef...”. Com’è il suo rapporto con Riccione?

“Torno sempre volentieri a casa, soprattutto d’inverno, quando me ne vado al mare a camminare e a ‘depurarmi’ dalla vita della capitale. Abito in una zona un po’ lontana dal centro di Riccione, nella casa di mia mamma dove un tempo era campagna, oggi un po’ meno. Purtroppo posso sempre trattenermi solo per pochi giorni, per gli impegni di lavoro e un po’ anche per le troppe tentazioni gastronomiche... ed io sono ben poco virtuoso!” www.stefanoalessandroni.it IN


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Costruire | Roberto Semprini ed Eduard Mijic

Mondi diversi

per progetti

Comuni

testo Graziella Biagetti - foto Riccardo Gallini

Gli architetti Roberto Semprini ed Eduard Mijic condividono gli studi in uno storico palazzo di Corso d’Augusto. E qui hanno dato vita ad un’interessante mostra, che termina con un progetto per Rimini.

Rimini, Corso D’Augusto, l’ingresso è quello del vecchio Supercinema, piccole candele accese segnano il percorso e conducono alla bella scala di pietra che porta direttamente in uno splendido sito dai soffitti affrescati, “attrezzato” a studi di architettura. Vi albergano due anime: Roberto Semprini architetto riminese laureato a Firenze ed Eduard Mijic, architetto, serbo di famiglia, nato e cresciuto in Germania, laureato a Darmstadt, riminese di adozione. Due studi,

due architetti, due mondi che a volte si aprono l’uno all’altro per dar vita a progetti comuni, arricchiti dalle grandi differenze che

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si avvertono fra questi due uomini. Architetto Mijic come è arrivato a Rimini?

“Ho vinto una borsa di studio che mi ha dato la possibilità di lavorare a Genova con Renzo Piano. In quel periodo, Piano stava realizzando il progetto della chiesa di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, mi sono trasferito in Puglia ed ho seguito il cantiere. Subito dopo sono stato contattato dagli architetti di G.M.P., lo studio di Amburgo, vincitori del progetto per la nuova fiera di Rimini. Mi hanno affidato l’incarico per la direzione lavori artistica… Così è iniziata e sono rimasto. Sempre per lo studio G.M.P.


In apertura, gli architetti Roberto Semprini (a sinistra) ed Eduard Mijic (a destra). A fianco, il “Molo del Benessere”: la proposta progettuale degli architetti dello studio Mijic architects e RM 12.

ho fatto altre direzioni lavori, poi siamo arrivati al Palace, dove non ho più operato da incaricato ma bensì da parte esecutiva, anche per ciò che riguarda gli arredi. Nel frattempo abbiamo partecipato e vinto tanti concorsi ed aperto altri due studi, a Belgrado e in Germania”. Architetto Semprini, quale è la sua storia?

“Appena laureato, da Rimini sono andato a Milano. Per un periodo, come molti architetti del nostro tempo, mi sono occupato di design. L’incontro con Ettore Sottsass, di cui sono stato allievo, è stato determinante. Milano dà molte possibilità e mi sono potuto esprimere in più modi. Ho scritto per AD, Vogue, Modo, ed ho insegnato, ed insegno tuttora a Brera, tengo seminari in molte università italiane. Ho pro-

legati e vi si può visitare una interessante mostra, di foto e disegni, che termina con un progetto per Rimini.

Arch. Mijic: “Sono stato chiamato per la realizzazione del piano strategico per l’evoluzione della città. Roberto desiderava da tempo organizzare una mostra sull’architettura e

L’avanguardia che emoziona gettato oggetti d’arredo per Fiam, Edra, Ciatti ed ho dato vita a RM12 Art and Design, lo studio riminese che è diventato luogo di ritrovo per artisti ed architetti. Ho organizzato molte mostre sia all’interno dello studio che fuori, ed ancora oggi curo gli allestimenti per le fiere del mobile di Milano, per Abitare il Tempo a Verona (che purtroppo non c’è più) ed altre… Poi la decisione di contaminare ulteriormente la parte più artistica della mia formazione con quella più tecnica… sono un architetto! E mi piace fare anche l’architettura urbanistica”. In questo momento gli studi sono col-

sul design balneare, che si collegasse alla fiera di Rimini in occasione del REX: è venuto spontaneo creare una sinergia, abbiamo lavorato insieme sia per progetto urbano relativo al nuovo parco e alla rotonda Fellini sia per la mostra sulla Storia e la contemporaneità dell’architettura e del design balneare”. Cosa è venuto fuori?

Arch. Mijic: “Il molo è un elemento che racchiude nello sviluppo dell’architettura sia la proposta urbana che il design, inteso come ricerca del materiale e del particolare. Architettura e design si fondono nel progetto per spiegare facilmente a tutti,

compresi i bambini (che hanno visitato la mostra numerosi!), la possibilità di cambiamento di una città”. Architetto Semprini, mi sveli il suo sogno!

“Appartengo a questa città e per noi la rotonda del Grand Hotel è la sintesi di ciò che è Rimini. Quindi il mio sogno è che si possa realizzare il ‘Molo del benessere’ del nostro disegno, legato alla memoria storica di questi luoghi, che possono dare ancora straordinarie emozioni con un progetto realmente innovativo”. I due studi sono pieni di gente, l’architetto Mijic se ne è andato da un po’, “rapito” da personaggi di spicco, certamente incuriositi dalla mostra e da questo luogo ameno che potrebbe essere tranquillamente in qualsiasi città della mitteleuropa. Ed è in questo sito carico di pensieri, in cui si respira l’anelito della storia che raccontano i muri, i soffitti affrescati, i quadri della mostra ed i progetti, che due uomini appartenenti a terre diverse condividono la bellezza del sogno meraviglioso di chi fa l’architettura. Molto Bello. IN

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Disegnare | Cosedichi

Dalla città al

Cucchiaio

testo Lucia Lombardi - foto Riccardo Gallini

Quattro intraprendenti progettisti hanno dato vita a www.cosedichi. com, vetrina multimediale che unisce designer, artigiani e acquirenti in un percorso comune. Nel segno della creatività.

“Dalla città al cucchiaio”: si potrebbe definire con una citazione il sito www.cosedichi.com. Pensato da quattro progettisti - Cristina Zanni designer, Monica Gasperini architetto, Fabio Ferrini architetto, Michele Giacobbi designer - come un social network con una particolare interattività, mentre lo sviluppo della piattaforma e del web design è ad opera di un giovane gruppo romagnolo, loool (www.loool.it). Cosedichi si propone come vetrina multimediale per creativi, progettisti e artigiani che vogliono proporre ad un mercato trasversale i propri oggetti, le proprie capacità, filtrate da una giuria

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popolare che vota gli oggetti proposti dai singoli. La membership al sito è completamente gratuita. In un momento storico in cui l’industria del design pare sempre più ferma in fatto d’innovazione e in cui tutti sono più attenti a come investire i propri denari, la mission che questo sito si propone è quella di presentare oggetti che non superino i mille euro, donando così agli oggetti stessi un valore di mercato vero, rimettendo in circolo energie e capacità in un rapporto diretto con maestranze capaci di porre in risalto la fantasia e la manualità. Il tutto per un nuovo made in Italy in cui si possa

generare un mercato fruttifero di contatti tra persone interessate al mondo del design. Un modo per impreziosirlo di nuova linfa ed ottenere sinergie tra chi progetta, chi realizza e chi compera. Basta girare per le città per osservare il proliferare di botteghe di designer e di artigiani che vivificano i territori per uscire da un mondo ormai standardizzato, dove il concetto di arte sembra smarrito. Per stimolare il mercato e, perché no, ridare nuovi input all’industria di settore, vale la pena ricostituire una progettualità più democratica e soprattutto dotata di una più sfaccettata personalità. IN


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Giocare | Viserba Volley

Ragazze

Vincenti

testo Alberto Crescentini - foto Riccardo Gallini

Alla soglia dei 40 anni di vita, la società Viserba Volley mette a segno una stagione coi fiocchi nel torneo di B1 femminile. Guidata dal coach Matteo Solforati e dal presidentissimo “Paolone” Stefanini.

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È una distinta ‘signora’ di mezza età, orgogliosa per quello che sin qui ha fatto e curiosa di sapere cosa le riserverà il futuro. Il Viserba Volley sta per compiere quarant’anni: era l’estate del ‘73 quando Paolo Stefanini e Valter Rinaldi, inseparabili amici accomunati dalla passione per la pallavolo, decisero di dar vita a questa ‘creatura’. Un club che riesce ad essere gagliardamente ancora in piedi, nonostante la crisi economica che attanaglia il Paese e che non aiuta certo chi fa sport, soprattutto le discipline erroneamente definite ‘minori’. In questa stagione 2012/13, poi, chi segue le vicende della squadra femminile - e

sono tanti i tifosi che gremiscono la fatiscente palestra dedicata a Rinaldi - si sta divertendo per davvero. Sì, perché la Battistelli, questo il nome dello sponsor sopravvenuto in corso d’opera, vince e convince nel torneo di B1 rosa, mette assieme risultati

importanti e sciorina un gioco piacevole. Risultati che, a fine febbraio, si potevano riassumere in un record di 13-3, per un beato primo posto in solitudine, con chances più che concrete di accedere ai playoff promozione per l’A2. “È stato un periodo molto positivo - ammette Matteo Solforati, 31enne coach pesarese alla sua prima esperienza sulla panchina del Viserba -.


COVIGNANO91 LA TUA FINESTRA SULLA CITTà DI RIMINI

Il verde, e la privacy, la qualità abitativa per migliorare la propria vita e il benessere ambientale è un nuovo edificio con residenze dotate di ampie vetrate, terrazze e logge che estendono all’aperto il benessere abitativo degli spazi interni Se devo essere sincero non mi aspettavo questi risultati, le incognite non mancavano... Il segreto dei nostri successi? Il lavoro in palestra con il sorriso sulle labbra. Quando riesci a giocare divertendoti, per le avversarie diventa dura”. Un sestetto bilanciato, con un’equa ripartizione della pericolosità, più un libero che porta a sua volta i suoi ‘mattoni’ per quel che riguarda la difesa. Ecco i sintetici giudizi del tecnico sulle sue magnifiche sette, dalla palleggiatrice Elisa Morolli (“Solare”) all’opposto Sara Miola (“Un talento che deve sbocciare”), dai centrali Arianna Argentati (“Generosa”) e Mila Montani (“Una garanzia”) alle schiacciatrici Marianna Masoni (“Una professionista”) e Carol Zuccarini (“Il braccio armato”), per finire appunto al libero, ruolo interpretato al meglio da Elisa Arcangeli (“Un’aspirapolvere”). Solforati vuole poi evidenziare il lavoro prezioso delle altre giocatrici che compongono la rosa e dello staff, dal vice Luca Giulianelli allo scout Fabio Tisci, per finire a quelli che il coach definisce i suoi angeli custodi, il fisioterapista Alessandro Bianchi e il preparatore Alex Ferrini. Ma come vive questo momento il presidentissimo, quel ‘Paolone’ Stefanini che è sulla tolda di comando dal remoto ‘73? “Ero convinto che avremmo disputato un buon campionato, ma da lì ad essere a lungo in testa ce ne passa”, attacca il numero uno della società riminese, un personaggio scaramantico come pochi. Nelle gare interne, infatti, non abbandona mai la sua maglia rossa (“Mia moglie mi prende in giro per questo”), così come durante gli incontri rimane rintanato dentro un ufficetto che si affaccia sulla palestra. Uno Stefanini che

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sta tenendo in piedi una squadra ai vertici di un campionato nazionale, con sforzi economici inenarrabili. “È durissima, in

questi quarant’anni ho messo più volte a repentaglio la mia esistenza, ma ormai sono legato a questa società in maniera viscerale... Come faccio a staccarmi?”, s’interroga ‘Paolone’, preoccupato pure per lo stato di salute dell’impianto, quella palestra ‘Rinaldi’ nella quale è piovuto dentro in occasione della partita con il Filottrano, squadre costrette a trasferirsi al volo nella vicina Igea per riprendere - anzi ricominciare da zero a zero - l’incontro, poi vinto. “Viserba è il nostro bunker però i playoff, se li raggiungiamo, potremmo anche giocarli al palasport di Igea. Staremo a vedere”. È possibilista il presidente, che può godersi, giustamente orgoglioso, questo grande momento della sua ‘creatura’. Una squadra che sarebbe piaciuta anche al ‘fratello di sangue’ Valter Rinaldi, strappato troppo presto alla vita. IN

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Organizzare | Jazz Around Rimini

La musica

che gira

Intorno

testo Manuel Spadazzi - foto Riccardo Gallini

Quattro musicisti diventano impresari e s’inventano Jazz Around Rimini, per dar vita ad originali serate live in locali e in abitazioni private.

Pane, vino e jazz. La buona musica ora si serve a tavola, davanti ad un calice di buon vino e a piatti gustosi. Nelle osterie, nei locali, e anche nelle case private: ovunque ci sia la voglia di jazz, c’è Jar a portare dal vivo le note di talentuosi musicisti per la gioia del pubblico. Jar è Jazz Around Rimini, il progetto nato un anno fa per mano di quattro musicisti e cantanti appassionati di jazz, Sabrina Rocchi, Sara Jane Ghiotti, Francesco Pesaresi e Simone Migani che hanno deciso di ‘reinventarsi’ impresari per organizzare serate live molto diverse dai soliti concerti. “Quello che ci contraddistingue - spiega la stes-

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sa Sabrina Rocchi - è la voglia di far conoscere il jazz in un modo diverso, avvicinando un pubblico fatto non solo di appassionati del genere”. Concerti dove il jazz sposa il tango argentino, come quando a Natale Jar ha organizzato il live dei Tango Spleen orchestra a Montefiore (‘servito’ al pubblico insieme a specialità culinarie argentine), o ancora il flamenco, la musica gitana, il funky, la bossa nova. Musica da ascoltare e gustare appunto, non solo nei locali. Tra gli eventi (una trentina) organizzati dallo scorso maggio ad oggi dal collettivo Jar, anche un ‘secret concert’ con il musicista brasiliano Guinga

in un’abitazione privata, con Sabrina e Sara ai fornelli a preparare una deliziosa cena per 20 spettatori-ospiti, seguita dal live. Jazz da servire a pranzo, cena, e perfino a colazione, con eventi come la jam

session organizzata a fine gennaio alla locanda San Savino, accompagnata da un ricco brunch. “L’ambizione – continua Sabrina – è quella di creare un cartellone di eventi, sostenuto da gestori di vari locali del Riminese e non solo, che possa generare un’offerta musicale di vario genere. Concerti accompagnati da degustazioni sempre diverse ma con un ingrediente comune: il buon jazz”. IN


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Motori e Musica Le steLLe suL titano Audi A3 SpoRtbACk e LoRettA GRACe bRiLLAno AL ReGGini CoCktAiL pARty, neLLA ConCeSSionARiA ReGGini di SAn MARino.

Un party all’insegna dello stile e del glamour è quello andato in scena il 16 febbraio a San Marino, ospitato nell’elegante cornice dello showroom Audi Reggini (Strada Rovereta 52, Falciano San Marino). Un evento unico, realizzato in collaborazione col Peter Pan Club di Riccione e con i Dj Mappa e Tony Lovely alla consolle, per un’anteprima assoluta per tutto il territorio, con i riflettori puntati su due stelle di prima grandezza. Da una parte la nuova Audi A3 Sportback, vettura sportiva e giovane caratterizzata da spazio e versatilità, ideale per giovani famiglie o professionisti dinamici. Tante le innovazioni dalla nuova piattaforma MQB che ha permesso di contenere la massa totale di 90 kg rispetto al modello uscente, mentre il design esterno è filante e lineare come non mai. Per suggellare questo evento, la Concessionaria Reggini ha invitato un nome del calibro internazionale come quello di Loretta Grace, cantante e attrice, che durante la serata si è esibita con il Loretta Grace Quartet. Da anni è lei la protagonista assoluta del musical “Sister Act”, prodotto dalla Stage Entertainment e in scena al teatro Nazionale di Milano. Loretta Grace si è esibita con una band composta quasi interamente da donne, proponendo un repertorio musicale con arrangiamenti soul e black e anticipando alcuni brani portati anche al Jazz Club Blue Note di Milano.

Strada Rovereta, 52 - San Marino Tel.: 0549.941005 www.reggini.it - audi@reggini.it - www.facebook.com/regginicar


Programmare | Eventi in riviera

Una primavera

tutta da

Vivere

testo Serena Focaccia - foto Riccardo Gallini

Il calendario degli eventi riminesi si annuncia accattivante, all’insegna dello sport, del divertimento e del benessere, per accogliere la bella stagione all’aria aperta e coltivando le proprie passioni.

La riviera riminese dà il benvenuto alla primavera con un programma fitto di appuntamenti per tutti i gusti. La spiaggia, come sempre, è protagonista e fa da cornice a tre eventi appassionanti. Si parte con l’ormai classico “Paganello”, la Coppa del mondo di frisbee che si terrà dal 28 marzo al 1° aprile e accoglierà giovani da tutto il mondo per cinque giorni di gare, musica, spettacoli. Il 13 e il 14 aprile poi sul mare voleranno gli aquiloni, in una festa di forme e colori nel cielo accompagnata da laboratori in cui i più piccoli potranno imparare a costruire un aquilone. Infine a maggio (da venerdì 3 a sabato 5) si terrà la decima edizione

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del Beach TchoukBall Festival, il campionato internazionale che si disputa ogni anno sulla spiaggia di Viserba di questo sport a metà fra la pallamano e la pelota basca. Sulla riviera, animata da tanti avvenimenti e divertimento, dominerà per tutta la primavera e poi l’estate la grande ruota panoramica, installata a due passi dal mare, in piazzale Boscovich. Dai suoi 55 metri d’altezza si potrà ammirare tutta la costa, grazie alle cabine chiuse e trasparenti che regalano un paesaggio mozzafiato che spazia dai Lidi ferraresi a Gabicce, passando per l’entroterra e l’Adriatico. Anche la fiera offre due appunta-

menti di rilievo: dal 5 al 7 aprile torna l’undicesima edizione di “My Special Car Show”, il salone dell’auto speciale e sportiva, una manifestazione di riferimento per il settore della personalizzazione dell’automobile, che si conferma come il più grande appuntamento indoor dedicato alle auto speciali e sportive e alla passione per le vetture non di serie. A maggio poi (da giovedì 9 a domenica 12) è la volta di “Rimini Wellness”, la kermesse dedicata al fitness e al benessere, una delle più importanti fiere italiane del settore in concomitanza della quale si terrà anche “Thermalia”, il salone del turismo termale. IN



Ricordare | Bepi Savioli

Tra cinema e

Bellezza

testo Marina Giannini - foto Foto Kino

Una serata a cura dei Lions Club di Riccione e Cattolica ha reso omaggio alla figura di Bepi Savioli, guru dell’ospitalità in riviera.

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Serata celebrativa per i Lions Club di Riccione e di Cattolica, che lo scorso 15 febbraio hanno ricordato Bepi Savioli, storico imprenditore dell’ospitalità. L’evento in omaggio al guru dell’accoglienza, dal titolo “Tra cinema e Bellezza”, tenuto al Grand Hotel Des Bains è stato organizzato per i 100 anni della nascita, e i 10 anni dalla scomparsa, è stato celebrato. Savioli è stato l’ideatore del “Gran Premio Riccione per il Mondo dello Spettacolo”, una manifestazione che ha visto passare su

tappeto rosso del Dancing Savioli i più grandi nomi dello spettacolo, da Vittorio De Sica, ad Alberto Sordi, Totò, Gina Lollobrigida, Sofia Loren. Riccione il 15 febbraio scorso per qualche ora è tornata lì, ai folgoranti anni della Dolce Vita, tra auto d’epoca affiancate dalla storica Fiat 600 che pubblicizzava il “Notturno” e un poker di ragazze che celebrava il “Gran Bal en Tete”, mentre scorreva un vecchio servizio del telegiornale in bianco e nero. IN




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