SCENARI ACQUISTI IN SANITÀ
sanità, come cambiano gli acquisti? di Antonio Bagnati
38 settembre 2015
Scuola Nazionale Servizi riflette a Bologna su come cambierà l’acquisto dei servizi in ambito sanitario, fra razionalizzazione della spesa e della domanda, opportunità e rischi dei nuovi scenari. Presenti il presidente Anmdo Gianfranco Finzi e la neopresidente Fare Sandra Zuzzi. Molto interessante l’intervento di Anna Fiorenza, che ha fatto il punto sulle centrali uniche di committenza. Media partner Gsa. Lo scorso 5 maggio a Bologna, presso il Boscolo Hotel, la Fondazione Scuola Nazionale Servizi ha organizzato, in collaborazione con Anmdo, Fare e Siais, con Gsa come media partner, un seminario di approfondimento sui nuovi scenari dell’acquisto di servizi di “facility management” in sanità. Il tema dell’incontro, che ha riscosso un grande successo di pubblico e ha stimolato molte domande da parte degli intervenuti, si giustificava sulla base delle decisioni assunte dal governo in materia di appalti di beni e servizi, che comporteranno probabilmente profonde trasformazioni anche nell’ambito dei servizi in sanità. Una sede per confrontarsi Per questo Scuola Nazionale Servizi ha deciso di muoversi per tempo, mettendo a confronto intorno a un tavolo rappresentanti di tutti i portatori di interesse: per questo tutti gli intervenuti rappresentavano un diverso punto di vista sulla situazione. Il primo intervento, su “Opportunità e rischi delle trasformazioni in atto” è stato quello che ha riunito
le opinioni di Gianfranco Finzi, storico presidente Anmdo, Sandra Zuzzi, neopresidente del Fare, e Daniela Pedrini, presidente di Siais. Rispettivamente, quindi, i punti di vista dei direttori sanitari, degli economi e provveditori e degli architetti e ingegneri per la sanità: come a dire: governance ospedaliera, acquisti e progettazione. I sette passi Di seguito, la parola è andata agli specialisti di Scuola Nazionale Servizi che hanno presentato il sistema “7 passi” per “La razionalizzazione della spesa”: nell’ordine hanno parlato l’avvocato Massimiliano Brugnoletti, che ha analizzato i risvolti legislativi della questione, e Alberto F. De Toni, rettore dell’Università di Udine. A proposito di soggetti aggregatori, a chiusura è intervenuto Marco Gasparri di Consip che ha presentato il ruolo della maxicentrale nel panorama degli acquisti pubblici. Come è noto, il sistema Consip sta rivoluzionato le procedure d’acquisto delle pubbliche amministrazioni, e anche se in sanità si parla di un 15% del mercato, la strada sembra ormai tracciata. L’aggregazione degli acquisti: il ruolo delle centrali di committenza Alla razionalizzazione sul versante della spesa corrisponde anche quella della domanda: a Bologna ne ha parlato Anna Fiorenza, una lunga carriera nel campo del Public procurement, che si è concentrata sull’aggregazione degli acquisti e sulle centrali uniche di committenza, un tema caldissimo in questi mesi. Il suo, è stato un intervento molto interessante, già a partire dal titolo: “L’aggregazione degli acquisti: il ruolo delle centrali uni-
che di committenza: cambiamenti in atto”. Ha detto: “Per rilanciare la crescita è necessario riorganizzare la spesa pubblica. La revisione della spesa definisce le scelte che occorre fare per attuare il processo di cambiamento delle politiche pubbliche al fine di uscire da una fase di flessione del sistema economico. Le sfide presenti in questo momento sono: ricombinare i fattori di produzione in modo da rendere lo stesso servizio con meno risorse (efficienza); spostare risorse da un servizio ad un altro (ridefinire le priorità); ridurre il perimetro dei servizi e la spesa che li finanzia. L’obiettivo specifico per il settore della Sanità è coniugare le politiche di contenimento dei costi con l’introduzione di un cambiamento strutturale in grado di migliorare la capacità di risposta ai fabbisogni di salute dei cittadini non riducendo il costo unitario in quanto tale (tagli lineari) ma cercando il miglior rapporto tra costi e benefici. I soggetti aggregatori Una delle misure più importanti, come sappiamo, è l’ampliamento del presidio della spesa attraverso soggetti aggregatori. Per garantire la riduzione dei prezzi unitari, dovrà essere aumentata la quota di Spesa Pubblica gestita attraverso soggetti aggregatori della domanda. E’ previsto l’aumento dei volumi delle merceologie oggetto di negoziazione e l’intervento su nuovi ambiti merceologici. Al fine di perseguire l’obbiettivo, imprescindibile risulta la programmazione annuale dei fabbisogni da parte di tutte le amministrazioni”. Tutto questo si rispecchia nella nuova normativa nazionale, in particolare nel D.L. n. 66 del 24 aprile 2014