SCENARI GREEN PER PULIRE
perpulire, una giornata nel segno del green di Antonio Bagnati
62 GIUGNO 2016
Il Gruppo PerPulire ha organizzato a Torino un convegno per riflettere sull’impatto delle nuove normative “green” (collegato ambientale 221/15 e nuovo Codice appalti 50/16) sugli appalti pubblici e sul lavoro delle imprese. Il grande successo riscontrato ha dimostrato l’alto interesse verso queste tematiche. Enorme successo, il 28 aprile scorso a Torino, per il convegno “GPP” – storico acronimo di Green Public Procurement, nell’occasione fatto proprio dal gruppo PerPulire, organizzatore dell’evento, che l’ha declinato in “Green Per Pulire”.
Nuovo Codice, quali novità?
Scopo dell’incontro, infatti, era quello di riflettere sui nuovi scenari degli appalti pubblici alla luce del “collegato ambientale” (221/2015, in vigore da febbraio) e soprattutto del nuovo Codice degli Appalti (Dlgs 50/2016), vigente dal 19 aprile, che ha superato e inglobato tutte le precedenti normati-
ve sulla sostenibilità ambientale degli acquisti pubblici. Non a caso il sottotitolo della giornata, svoltasi grazie anche al sostegno di Lucart, TTS, Miele, Sutter Professional, Comac e DirectClean Trasporti, era “Gare d’appalto e contratti pubblici: strumenti e normative per ridurre l’impatto ambientale nel cleaning professionale”.
Un palcoscenico leggendario per una “rivoluzione” nel settore
L’azienda della famiglia Cossu, per l’occasione, è stata una perfetta padrona di casa e ha gestito l’evento con grande eleganza, a partire dal palcoscenico scelto, il bellissimo Juventus Stadium, teatro di tanti successi sportivi, che gli intervenuti – dopo un suggestivo pranzo presso il Legends Club – hanno avuto occasione di visitare. Del resto il momento lo meritava: l’introduzione di misure di riduzione dell’impatto ambientale nel cleaning professionale rappresenta infatti per le aziende un’opportunità per caratterizzarsi sul mercato e per garantire il rispetto di norme che obbligano gli enti pubblici a selezionare le forniture e i servizi anche attraverso criteri green. Insomma, se questa per il settore non è una rivoluzione, poco ci manca. Anche perché le novità sono tante, e vanno dall’obbligo, per le stazioni appaltanti pubbliche, di inserire nel bando i Cam – Criteri Ambientali Minimi, alle forti riduzioni nelle cauzioni provvisorie e definitive a favore delle imprese con caratteristiche ambientali.
Il programma della giornata
Dopo le registrazioni e i saluti, a spiegare tutto questo nel dettaglio ci ha
pensato l’esperto Paolo Fabbri, che ha sviluppato un’ “Analisi delle novità nel settore del cleaning professionale alla luce dell’approvazione del nuovo Codice degli Appalti”. In particolare si è concentrato sull’articolo 30 (Principi per l’aggiudicazione), che prevede requisiti ambientali ai commi 1 e 3, sull’articolo 34 sulla “qualificazione delle stazioni appaltanti”, le quali sono tenute a contribuire al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione attraverso l’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi”, sul 50 (clausole sociali), sull’87 (certificazione delle qualità ambientali). Molto interesse hanno suscitato le novità introdotte dall’articolo 93 sulle “Garanzie per la partecipazione alla procedura”, in cui si prevede il possibile azzeramento