TERZA PAGINA PROGETTO FLOBOT
flobot, la robotica applicata al cleaning di Umberto Marchi
30 GIUGNO 2016
Ad Amsterdam, il 12 maggio, è andata in scena la presentazione del progetto Flobot, un’iniziativa europea che prevede la realizzazione, in 36 mesi, della lavasciuga del futuro. Protagoniste Manutencoop, che sperimenterà la macchina sul campo, e Fimap, che si occuperà della costruzione nei suoi stabilimenti veronesi. In Fimap hanno già pronta la roadmap: in questi giorni il prototipo, dopo l’estate la sperimentazione e, se tutto va bene, la presentazione a Pulire 2017. La robotica applicata al cleaning? Da oggi si chiama (anche) Flobot (www.flobot.eu): è questo, infatti, il nome di un progetto, cofinanziato dall’Unione Europea all’interno di Horizon 2020 (grant agreement No 645376), che vede protagoniste Manutencoop e Fimap, due realtà di riferimento nei rispettivi anelli della filiera. Se ne è parlato giovedì 12 maggio a Interclean Amsterdam. Su internet e sui social (Facebook e Twitter, dove è attivo l’hashtag #flobot e il collegamento @Flobot_Project) l’attenzione è già alta, anche se i dettagli veramente decisivi sono in via di sviluppo e comunque “top secret”.
Un progetto condiviso
Ultimamente, però, qualcosa di più si è saputo: a Issa Interclean, nell’ambito del seminario “Robotic Developments to Meet Facility Needs”, in programma alle 13 presso l’Innovation-
Lab, Gabriele Cesari di Manutencoop e Nicola Flores di Fimap hanno ampiamente illustrato il progetto internazionale, coordinato da CyRIC – Cyprus Research and Innovation Center Ltd e supportato dal programma Horizon 2020 dell’Unione Europea, per la realizzazione, nell’arco di tre anni, di una nuova generazione di lavasciuga professionali robotizzate. Si tratta di una soluzione estremamente innovativa per consentire una più veloce e razionale organizzazione delle operazioni di pulizia all’interno di grandi superfici commerciali ed industriali. Un progetto che per peculiarità e caratteristiche tecniche esula dagli ultimi analoghi prototipi di lavasciuga realizzati o già operativi. “Oggi esistono già delle soluzioni prototipali, commercializzate sul mercato di lavasciuga robotizzate” spiega Cesari. “Quello che il progetto si prefigge è di realizzare una lavasciuga, di dimensioni medio-piccole, che possa essere commercializzata diffusamente, e quindi di buona qualità, efficace, ad un costo appropriato, interessante per il mercato.
Inoltre, questa lavasciuga è abbinabile ad una stazione automatizzata per la ricarica e lo scarico. L’idea è quella di progettare e realizzare parallelamente un kit che completi la macchina per poter ricaricare la batteria, ricaricare il serbatoio della soluzione e svuotare l’acqua sporca di utilizzo.”
La roadmap già segnata
In Fimap hanno già chiara la roadmap, che prevede, da qui a pochi giorni (si parla di fine giugno-inizio luglio) la messa a punto del prototipo, quindi la sperimentazione, nella seconda parte dell’anno, e la presentazione, forse a Pulire 2017. “Sarebbe bellissimo poter presentare Flobot al mondo della pulizia professionale proprio dal palcoscenico veronese”, confessa Nicola Flores di Fimap, project manager dell’iniziativa. Ovviamente le immagini e i dettagli tecnici sono ancora off limits, anche se si sa che si tratterà di una macchina piccola, agile e adatta per le applicazioni in Gdo. E’ sempre Flores a svelarci qualche dettaglio in più: “Un primo punto da sottolineare