Approfondimenti
Sistemi di gestione: una nuova norma ISO per i servizi di Facility Management Il mercato del Facility Management si dovrà a breve confrontare con una novità potenzialmente in grado di avere un impatto significativo in un ambito che da anni è alla costante ricerca di nuove configurazioni e nuovi modelli di gestione dei propri processi. È stata da poco pubblicata infatti una norma internazionale, la ISO 41001:2018 sui sistemi di gestione nel FM che propone agli operatori del settore un modello di gestione condiviso e certificabile, con l’obiettivo di superare quella mancanza di specificità settoriale che diversi soggetti hanno nel tempo criticato ai più conosciuti modelli per la gestione della qualità basati sulle norme ISO 9001. Management systems: a new ISO standard for Facility Management services The Facility Management market will have to shortly deal with an innovation potentially able to have a significant impact in a field that for years has been constantly looking for new configurations and new models of management of its processes. An international standard has recently been published, the ISO 41001:2018 on management systems in FM that proposes shared and certifiable management model to operators in the sector, with the aim of overcoming that lack of sectoral specificity that over time, several subjects have criticized the most well-known quality management models based on the ISO 9001 standards.
Premessa L’ambito del FM -Facility Management è da sempre un terreno di sperimentazione continua e di rapida innovazione agevolata anche dalla velocità con la quale gli operatori del settore aumentano in numero sia per frammentazione sia attraendo in ragione della rapida e continua crescita del volume di affari complessivo del settore - organizzazioni da settori tradizionali, come quello delle costruzioni, e da settori a maggiore contenuto tecnologico. La natura e la varietà delle organizzazioni che operano nel settore, unitamente al fatto che per definizione il FM è un processo di integrazione di servizi anche molto diversi tra
loro, stanno evidenziando sempre più spesso dei meccanismi di frammentazione e disaggregazione sia degli operatori sia delle tecnologie utilizzate. Tale frammentazione, a volte aiutata anche dai modelli contrattuali che vengono utilizzati, porta come conseguenza a un aumento del rischio relativo alla mancanza di circolazione di informazioni e risorse tra i diversi operatori che intervengono in un contratto e che a volte sono portati ad adottare quella che gli anglosassoni definiscono come “silo mentality” o “silo behaviour”: la “silo mentality” tende a limitare se non a annullare lo scambio di informazioni tra diverse aree di una organizzazione e, di conseguenza, non solo ostacola
Giancarlo Paganin*
n.37/2019 Facility Management Italia
FMI 9