Attualità
Codice degli appalti: tra obblighi di attuazione e istanze di riforma A tre anni dalla riforma del Codice degli appalti, gran parte delle stazioni appaltanti pubbliche e delle imprese esprime l’esigenza pressante di reintervenire sul Codice stesso su una serie di aspetti cruciali al fine di ricalibrare le norme in relazione a discrasie e criticità manifestatesi in corso d’opera. Non solo, ma per sollecitare l’attuazione di quei provvedimenti che rimandavano a dispositivi attuativi finora in grandissima parte disattesi: dalla qualificazione delle stazioni appaltanti alla valutazione qualitativa delle offerte. Sembra giunto il momento, quindi, di operare una “riforma della riforma” del Codice che possa farsi carico delle istanze provenienti dai diversi stakeholder del mercato dei servizi e dotare finalmente il nostro Paese di norme sugli appalti in linea con le Direttive europee e finalmente in grado di supportare lo sviluppo del mercato. In questa direzione, il Tavolo di lavoro “Committenze - Imprese” di Patrimoni PA net - il laboratorio Terotec & FPA - ha elaborato una serie di “raccomandazioni” per affrontare le questioni di maggiore urgenza rispetto alle quali occorrono quanto prima concreti interventi di riforma o di attuazione. Procurement code: between implementation obligations and reform applications Three years after the reform of the Procurement Code, much of the public and business contracting authorities express the urgent need to re-intervene on the Code itself on a number of crucial aspects in order to recalibrate the rules in relation to discrepancies and critical issues that have arisen during the course of work. Not only that, but to urge the implementation of those measures that referred to implementation devices, which so far, to a large extent have not been complied with: from the qualification of the contracting authorities to the qualitative assessment of the tenders. It seems that the time has come, therefore, to carry out a “reform of the reform” of the Code that can bear the requests coming from the various service market stakeholders and finally provide our Country with procurement rules in line with the European Directives and finally able to support the development of the market. In this respect, the “Customers - Companies” Working table of Patrimoni PA net - the Terotec & FPA laboratory has developed a series of “recommendations” to tackle the most urgent issues in which concrete reform measures and implementation are needed as soon as possible.
Non sono ancora trascorsi tre anni dall’ultima complessiva riforma della materia dei contratti pubblici eppure già si profila all’orizzonte un nuovo profondo ripensamento delle regole che governano il procurement pubblico. Appare evidente che l’avvio di una nuova stagione di modifica normativa - specie se non limitata al superamento di singole criticità ma, piuttosto, volta a riformare in via generalizzata l’attuale quadro
normativo - rischia di determinare un’ulteriore paralisi delle gare pubbliche, proprio nel momento in cui la macchina stava faticosamente ripartendo. Non può certamente ignorarsi che, da un lato, molti dei “perni” sui quali avrebbe dovuto poggiare la riforma - primo tra tutti la qualificazione delle stazioni appaltanti - a quasi tre anni di distanza sono rimasti inattuati, compromettendo significativamente l’efficacia della
a cura di Paola Conio* Silvano Curcio**
n.37/2019 Facility Management Italia
FMI 5