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Villa in paglia Castelbelforte

L’impianto dell’abitazione si sviluppa attorno a una corte, soluzione tradizionale dell’architettura rurale mantovana.

Lo scorcio della villa evidenzia i materiali naturali scelti per la struttura, il legno, e per la finitura esterna, la calce, che enfatizzano le linee semplici e definite del fabbricato.

Ubicazione: Castelbelforte (MN)

Progetto architettonico e D.L.: arch. Nicola Preti – Edifici di Paglia

Italia, Verona

Strutture: ing. Emanuele Fornalè, Verona

Appaltatori struttura in legno:

Carpenteria Ferrari, Sella Giudicarie (TN)

Consulenti: Gunther Gantioler – TBZ

Bozen, Bolzano (BZ)

Lavori: giugno 2019 – ottobre 2020

Superficie verde: 843 m2

Superficie utile: 254 m2

Alla corte della paglia e del legno

Richiamando in scala minore le tipiche corti mantovane e contraddistinguendosi per il suo sistema costruttivo, questa casa è il risultato della decisione del proprietario di realizzare la sua abitazione in legno e paglia, nel caso in cui avesse dovuto costruirne una nuova, dopo il terremoto dell’Emilia-Romagna nel 2012. La scelta della struttura in legno è da ricercarsi nell’ormai consolidata resistenza al sisma di tale tecnologia costruttiva, mentre quella della paglia è frutto di una visita del committente a un agriturismo costruito con questo materiale nel quale comfort, acustica e vivibilità erano ottimali; oltre alla volontà di contraddire una tra le frasi più pericolose che solitamente si sentono in edilizia, ovvero “… abbiamo sempre fatto così!”.

La casa dunque è stata progettata per vivere in un ambiente sano, realizzare un investimento immobiliare sicuro nel tempo e contrastare il riscaldamento climatico, visto che la paglia ha un impatto ambientale molto basso ed è un materiale altamente isolante, riducendo così i rischi, i costi e gli imprevisti. L’abitazione, sviluppata su un unico livello fuori terra, ha una caratteristica pianta a “C” a formare una corte interna nella quale in futuro sarà realizzata una piscina e verso la quale è orientata la pendenza della copertura mono-falda. Con previsioni di imminente pioggia e neve, la struttura portante della villa è stata assemblata la settimana prima di Natale, in soli 5 giorni. Per raggiungere tale obiettivo ci sono voluti 6 mesi di progettazione e 5 settimane in carpenteria a dimostrazione della potenzialità della prefabbricazione in legno. Negli edifici in legno, infatti, la fase di lavoro determinante è quella del progetto e quella della realizzazione degli elementi prefabbricati, mentre il cantiere rappresenta la fase di assemblaggio e di eventuali aggiustamenti di un’opera programmata per rispondere a determinate prestazioni di legge. Nulla è lasciato al caso al fine di poter realizzare un edificio ad alte prestazioni.

Questa abitazione è stata la prima casa di paglia in Italia certificata ARCA, protocollo del quale ha superato i rigidi controlli inerenti la tenuta all’aria, l’acustica, i materiali naturali certificati, la sostenibilità e la qualità dell’aria.

Anche all’interno l’impiego di materiali naturali – il legno per la struttura, gli infissi, la pavimentazione, la paglia dei tamponamenti e l’argilla per l’intonaco e la finitura – dà vita ad ambienti confortevoli, piacevoli e “caldi”.

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La struttura portante è costituita da moduli prefabbricati formati da un’intelaiatura di profili in legno lamellare con un pannello controventante in SWP da 1,9 cm su un lato; lo spazio tra i montanti è stato riempito da balle di paglia. L’edificio è composto da 38 pannelli prefabbricati per le pareti, di dimensione massima 630 x 220 cm, e 22 pannelli prefabbricati per la copertura, di dimensione massima 620 x 290 cm. La progettazione strutturale dei moduli è stata ottimizzata in funzione della geometria dell’edificio, delle dimensioni delle balle di paglia certificate CE, degli ingombri massimi di trasporto concordati con l’impresa esecutrice e del massimo carico in punta alla gru in fase di posa.

Le strutture di fondazione sono del tipo a platea in calcestruzzo armato; la platea calda è stata posata su un letto di ghiaia di vetro cellulare e i rialzi in calcestruzzo armato, necessari per la posa dei moduli di parete, sono stati isolati sia internamente che esternamente.

Il cuore del lavoro è stato il progetto esecutivo dell’architetto e il progetto di taglio e assemblaggio della carpenteria, durato cinque settimane. La grande sfida è stata coniugare la necessità di costruire con legno e paglia in un sistema di produzione off-site che garantisse elevate prestazioni sismiche/termiche.

In questa abitazione ogni dettaglio è stato progettato con particolare cura affinché i volumi e gli spazi dialoghino armoniosamente tra di loro in una continuità di linee, di nuance e di luce.

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