Giovani Insieme Smodem 1/2017

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alla cooperativa C.RE.A. Il codice fiscale è 00985350461 - Grazie

n° 1 anno 2017

TRIMESTRALE iscritto al n° 789 del Registro Periodici, Tribunale di Lucca - Direttore Responsabile: Vera Caruso

GIOVANI INSIEME

Dal 1991, con l’apertura della Comunità Alloggio di Viareggio, la cooperativa C.RE.A è impegnata nella gestione di servizi socio educativi e di tutela, rivolti a bambini e ragazzi fra i 6 e i 18 anni. I servizi nel corso degli anni si sono differenziati e caratterizzati, in Versilia, con l’avvio e lo sviluppo di attività territoriali, scolastiche, aggregative e diurne, ampliando le proprie finalità anche all’animazione, alla mediazione interculturale, verso il fine di promuovere a valorizzare le autonomie e delle competenze personali.

Oggi la cooperativa impegna nei servizi coi minori 15 fra educatori e animatori, che salgono a 35/40 nel periodo estivo con l’ampliamento dei servizi esistenti e la gestione dei centri estivi. A questi si aggiungono altri 30 operatori impegnati nei servizi all’infanzia (0-6 anni) gestiti a Viareggio, Pietrasanta e Capannori.

Periodicamente, un numero di questo giornale è dedicato alla voce di chi lavora nei servizi socio educativi e nell’ascolto di bambini e ragazzi che partecipano quotidianamente alle attività proposte a Camaiore e Massarosa o vivono temporaneamente presso la Comunità residenziale di Viareggio. Quindi l’obiettivo del primo Smodem 2017 è quello di ripartire dalle esperienze condotte, dal confronto sulle buone prassi sviluppate e dalla lettura dei bisogni che, nell’ambito del mondo giovanile, sono in continuo e costante cambiamento. Abbiamo coinvolto anche i volontari in Servizio Civile, che C.RE.A ospita dal dicembre scorso, per raccogliere con focus group ed interviste, i punti di vista e le aspettative personali dei ragazzi frequentanti il Centro di aggregazione Kamaleonti e dei giovani accolti in Comunità Alloggio, esperienze riportate in due articoli dedicati.

Questo impegno di ascolto è necessario e utile alla continua ri-progettazione degli interventi, per migliorarne la ricaduta educativa, per incrementarne l’efficacia. Con maggior frequenza vengono segnalate difficoltà scolastiche, disagio sociale (appartenenza a nuclei familiari multiproblematici), crescente povertà, difficoltà di formazione ed inserimento lavorativo (Neet) a fronte purtroppo di una diminuzione dell’impegno istituzionale, spesso per mancanza di risorse economiche. Sull’attività di prevenzione e sugli interventi diretti a queste forme

Nell’arco dell’intero anno 2016 sono stati accolti nei servizi della cooperativa 480 bambini e ragazzi in età 6-18 e 182 bambini in età 0-6 anni; il settore rappresenta quasi il 18% del fatturato complessivo di CREA, pari nel 2016 a circa 5.800.000 euro.

LE SFIDE CHE FANNO CRESCERE di disagio giovanile C.RE.A è intenzionata a non fare passi indietro, ma anzi a farne tre avanti per rilanciare e innovare le prassi, consolidare le sinergie operative con i servizi pubblici, organizzare seminari e formazione, attivando anche nuove progettualità. E’ del febbraio scorso infatti la presentazione al Bando Nazionale Fondazione con i Bambini, di una significativa proposta a valenza versiliese, in fase di valutazione, sul tema della prevenzione della dispersione scolastica e del contrasto alle povertà educative. Il progetto ha visto il coinvolgimento e il partenariato di sei Comuni su sette, di tutti gli Istituti Comprensivi, di quattro Istituti d’istruzione superiore, delle Università di Pisa e Firenze oltre ad agenzie formative e coop sociali. Dai dati forniti dalle scuole nell’a.s. 2015-16, nelle sole scuole secondarie di primo grado, più del 5% degli studenti (pari a più di 200 alunni) ha avuto frequenza discontinua, è bocciato o è stato segnalato per inadempienza dell’obbligo scolastico. Una percentuale che sale all’8,6% (quasi 270 ragazzi) nei quattro istituti superiori coinvolti.

La proposta progettuale raccoglie una serie di azioni differenziate ma fortemente integrate: prevenzione primaria e secondaria, accompagnamento dei genitori nei compiti educativi, formazione. Strumenti che riteniamo oggi indispensabili per sostenere i percorsi di crescita dei giovani, che abbiamo voluto ascoltare anche attraverso alcune interviste fatte ai rappresentanti dei Consigli Comunali dei Ragazzi, le assemblee di partecipazione giovanile sviluppate dai Comuni di Viareggio, Massarosa e Camaiore.

Andrea Peruzzi Responsabile Progettazione C.RE.A

Progetto MANCHI SOLO TU

Interventi Educativi Integrati per il contrasto della povertà educativa minorile Istituti scolastici: Seravezza, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Martiri di S. Anna – Stazzema, Camaiore 1°, Camaiore Giorgio Gaber, Camaiore 3°, Massarosa 1°, Massarosa A. Sforzi, Torre del Lago, Centro Migliarina Motto Viareggio, Marco Polo Viani Viareggio, Don Milani Viareggio, Darsena Viareggio, Don Lazzeri Stagi Pietrasanta, Chini Michelangelo Lido di Camaiore-Forte dei Marmi, Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci Viareggio, ISI Piaggia Viareggio.

Enti pubblici: Comuni di Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema.

Terzo Settore: Co.M.P.A.S.S. coop. sociale Massa, Ebi.Co. coop. sociale Firenze (spin off Università di Firenze).

Altri partner: Agenzia Formativa Versilia Format Pietrasanta, Laboratorio LARISS Università di Pisa

CREA soc. coop. sociale Via Virgilio 222

55049 Viareggio

Tel. 0584 384077

Fax 0584 397773 info@coopcrea.it www.coopcrea.it

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Parlarne meno, ascoltarli di più

Camaiore: i giovani al centro concreto. Insegnanti, dirigenti, operatori del centro, servizio sociale, educativa territoriale, lavorano con i ragazzi e le famiglie per far crescere consapevolezza e senso di responsabilità, per stabilire regole condivise.

Per interpretare nella maniera giusta il nostro lavoro educativo potremmo coniare uno slogan: parlare meno di giovani per provare ad ascoltarli di più. Ci accorgiamo spesso di quanta ricchezza e di quanti bisogni ci comunicano e di quanto sia grande l’urgenza di dare spazio e cittadinanza alle istanze che provengono dai nostri figli. E’ nel solco di questo pensiero che abbiamo progettato, insieme alle scuole e al comune di Camaiore, l’esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi. All’interno dei tre Istituti Comprensivi del Comune di Camaiore, si sono tenute elezioni per votare i rappre-sentanti che fanno sentire la loro voce progettando percorsi di cittadinanza attiva. Operatori C.RE.A. legati al centro Kamaleonti, li accompagnano in un percorso di consapevolezza, dove l’intervento educativo si rivolge sia all’interno che all’esterno. E’ stato realizzato un cortometraggio sul bullismo che sarà proiettato nelle scuole e in un evento pubblico.

All’interno della scuola secondaria di Primo grado di Camaiore, svolgiamo i corsi di recupero scolastico, in stretto collegamento con le insegnanti e con i referenti scolastici che si occupano del disagio.

Credo sia lampante: i tempi sono difficili, le promesse trovano spazio soltanto nei dibattiti pre elettorali, ma non ci è concesso di mettere i remi in barca ed aspettare i fantomatici “tempi migliori”. A noi che ci presentiamo come operatori sociali “è vietato morire dentro”.

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando, nel 2001, abbiamo inaugurato il centro Kamaleonti di Camaiore.

Il mondo giovanile è cambiato ma noi operatori siamo ancora qui, con qualche anno in più e una punta di fisiologico disincanto. Nonostante tutto, continuiamo ad interrogarci, a farci domande, mentre intorno a noi tutto cambia ad un ritmo folle. I nuovi giovani, esploratori del web e argonauti dell’intelligenza artificiale avvertono ancora, bontà loro, l’emozione di una partita a ping pong, di un corso di cucina, di un torneo di calcetto. Lo stare insieme, il fare gruppo, la relazione dal vivo con gli altri, non sono stati sostituiti del tutto dal fascino virtuale della tecnica, né tantomeno dalla tentazione dello smartphone di ultima generazione. Così il centro si propone di essere un laboratorio sociale dove passano e si dipanano esperienze ed è una sorta di osservatorio delle problematiche sociali. Dispersione scolastica, immigrazione, integrazione multiculturale, carenza di lavoro e di prospettive, penuria di risorse, sono insieme limiti ed opportunità. I danni sociali dell’abbandono giovanile, della carenza di investimenti progettuali, la riduzione degli interventi riguardanti la prevenzione del disagio, comportano un costo altissimo, non solo in termini economici. Non perdere tempo nel piangersi addosso vuol dire spostare l’attenzione sugli obiettivi e prendere coscienza che si può solo agire insieme, intessendo punti rete. Ecco perché la scuola è diventata il nostro interlocutore privilegiato, un soggetto con cui cerchiamo di progettare percorsi Luca Manfredini – coordinatore servizi per minori alternativi. I Patti contratto ne sono un esempio C.RE.A Camaiore

Kamaleonti noi A Camaiore la cooperativa gestisce il CIAF CeccoRivolta, in convenzione con l’ufficio dei Servizi Sociali comunali, rivolto a bambini/e tra i 4 e i 12 anni residenti nel Comune. La finalità principale del centro è favorire la crescita personale e l’autonomia attraverso il gioco e le attività creative in un contesto dove il gruppo è elemento indispensabile ed insostituibile per sostenere i processi educativi. Nel 2016 hanno partecipato, comprese le attività estive, 135 bambini.

Via Vittorio Emanuele 132 Camaiore (LU) tel. 0584.984647 email: ceccorivolta99@gmail.com

Molti ragazzi che si ritrovano chiacchierando del più e del meno, che giocano a pallone divertendosi e che trovano anche supporto allo studio, una persona su cui contare in ogni situazione o il semplice piacere di formare un gruppo. In poche parole, questo è il Centro di Aggregazione Kamaleonti di Camaiore.

Nasce però spontanea una domanda: “Si può fare ancora qualcosa in più?” oppure “Si può migliorare qualche aspetto?”

C.RE.A ha così pensato di far parlare i diretti interessati, i ragazzi che partecipano quotidianamente alle attività proposte, cercando di far uscire fuori ciò che gira nella testa di questi giovanissimi ospiti del servizio.

Il risultato è stato sicuramente positivo. Attività sportive come il calcio e il nuoto, imparare a suonare una chitarra, il laboratorio di cucina, sono state senza dubbio le iniziative condotte finora con maggior riscontro. Il tasto dolente è lo svolgimento dei compiti, ma quale adolescente non vede l’ora di fare temi di italiano o espressioni di matematica?

Tuttavia tutto diventa più semplice se a seguirti ci sono Penny e Luca che sanno rendere meno faticoso un lavoro apparentemente troppo duro e ti comunicano l’importanza di farlo.

Non mancano poi le uscite di gruppo. Una giornata in montagna, un pomeriggio a un parco dei divertimenti o al mare. Le gite sono sempre ben viste dai ragazzi, di qualsiasi genere esse siano e anche i Kamaleonti lo confermano. Piacciono così tanto che risultano fin troppo brevi rispetto a quanto loro vorrebbero.

Ed ecco che arrivano le nuove proposte a riguardo: un week-end fuori porta, una permanenza più lunga che permetta di godersi ancora di più il tempo insieme e

Kamaleonti è un centro di aggregazione per ragazzi da 12 a 18 anni che offre una serie di opportunità in un contesto organizzato, che propone vincoli ma anche risorse educative e strutturali che possono essere liberamente utilizzate dalle ragazze e dai ragazzi. Mette a disposizione spazi di animazione e di scoperta, dove coltivare relazioni significative tra coetanei e tra adolescenti e adulti. Nel 2016 hanno partecipato, comprese le attività estive, 82 ragazzi.

Via Fanin 11 Camaiore (LU) tel. 0584.983383 mail: kamaleonticrea@gmail.com

le località “sconosciute”. Le mete potrebbero essere tante: puntando in alto Roma, Venezia o l’Isola d’Elba, ma rimanendo su possibilità più probabili anche una tenda e un sacco a pelo per una notte va bene. “Oh, il campeggio sarebbe ganzissimo!” dicono in coro.

Il centro Kamaleonti è un punto di ritrovo, condivisione e sostegno reciproco. Riesce a fare molto per i ragazzi e loro lo sanno benissimo! L’intento è di continuare a fare, fare e farlo bene, magari anche meglio, nonostante le risorse e le energie siano sempre da misurare attentamente.

Lisa Bianchi e Sara Baroni volontarie in Servizio Civile

C.RE.A ospita Volontari in Servizio Civile, sia su progetti nazionali che regionali. Dal 2003 ha ospitato 66 volontari. Dal 5.12.2016 ha in essere il progetto nazionale “Un giorno dopo l’altro” e offre, a proprio carico per spese gestionali e vitto, l’opportunità del Servizio Civile a 6 giovani con un impegno di 30 ore alla settimana, per un anno, presso la Comunità Alloggio di Viareggio e i servizi per minori di Camaiore.

Durante l’estate 2017 uscirà un nuovo bando nazionale per accogliere giovani volontari nei servizi rivolti alla disabilità e agli anziani. Per maggiori informazioni: www.coopcrea.it

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Viareggio: una Comunità per la comunità Storie di crescita e di cambiamento

alle quali non si è potuto dar seguito per mancanza di posti liberi, sono state 58. Gli utenti sono ragazzi e ragazze, italiani e stranieri, transitati talvolta per poche ore, portati per situazioni di emergenza, oppure per progetti educativi individualizzati di più lungo periodo accompagnati dai Servizi Sociali o dalle Forze dell’Ordine.

La nostra Comunità, come molte altre con cui abbiamo scambi reciproci tramite l’adesione ad un coordina-mento nazionale (CNCM), rifiuta l’idea di essere una struttura-parcheggio in cui adagiarsi, bensì vuole essere un luogo dove gli educatori favoriscono l’acquisizione di strumenti per costruire percorsi di autonomia, recuperando la storia di ciascun minore.

I numeri e la gravità delle situazioni dei minori inseriti o segnalati dai Servizi Sociali, comunicano la necessità di una progettualità coraggiosa a livello politico, che non solo conservi servizi di emergenza come la Comunità, ma che promuova anche servizi di prevenzione semiresidenziali, centri di aggregazione e di accompagnamento alla maggior età.

Pensiamo che sia necessario anziché chiudere i servizi, creare percorsi sostenibili e complementari in una prospettiva di accompagnamento e continuità nelle risposte ai bisogni, specialmente in quella fascia di età per la quale i costi di interventi ritardati, o il fallimento di un investimento fatto, presenterà alla società un conto ben più alto in un prossimo futuro.

Nel luglio del 2016 la Comunità Alloggio per Minori di Viareggio ha festeggiato i 25 anni di attività. L’apertura della struttura nel lontano 1991 ha coinciso con l’inizio della storia delle comunità per minori in Italia (per la Toscana, “Risoluzione consiglio Regionale del 20/3/1990”). Piccole realtà a dimensione familiare con massimo 12 posti, a progettazione individualizzata, che hanno sostituito i vecchi istituti, spersonalizzati e spersonalizzanti. Per 24 anni, in rapporto di convenzione con il Comune di Viareggio, la nostra cooperativa ha gestito la struttura. Tra il 2014 e il 2015, il dissesto finanziario dell’Ente e i relativi commissariamenti, hanno portato prima alla chiusura del Centro Diurno per 12 posti collocato all’interno dei locali della Comunità e poi ad un passo dalla chiusura della Comunità stessa, riconosciuta come servizio essenziale “ma non indispensabile”. Grazie ad una mobilitazione a vari livelli, si è giunti poi alla pubblicazione di un bando per la “concessione” della struttura, introducendo un grande cambiamento: oggi l’Ente usufruisce di posti a disposizione gratuiti o agevolati, mentre la cooperativa appaltante può accogliere minori provenienti anche da altri Comuni, stipulando con essi contratti diretti.

A novembre 2015 C.RE.A ha vinto l’appalto. In poco più di un anno la Comunità ha sempre lavorato a pieno regime con 11 posti quasi sempre occupati sia in forma residenziale che in pronta accoglienza e Carla Bonetti - coordinatrice Comunità Alloggio per 56 minori accolti in tutto. Le richieste d’inserimento Minori Viareggio

Dopo la comunità, la paura del mondo esterno Il futuro, uno dei temi più delicati da affrontare, soprattutto per gli adolescenti provenienti da situazioni difficili. All’interno della Comunità Alloggio per minori di Viareggio abbiamo deciso di affrontare questo argomento: come immaginani la tua vita dopo questo percorso?.

In questa struttura sono attualmente presenti due gruppi: i ragazzi provenienti dall’Albania e le ragazze del nostro territorio inviate dai Servizi Sociali. Questo diverso background li porta ad avere punti di vista, percorsi e aspettative completamente differenti.

Parlando con i ragazzi solo una parola ricorre in ogni risposta: “Lavoro!”. Un desiderio che si porta dietro la paura e l’ansia di ritrovarsi a 18 anni senza

un impiego, quindi senza soldi né casa. I ragazzi vogliono un lavoro onesto, lontano dai rischi e dai circuiti delinquenziali che si prospettano per un adolescente che vive in Albania. Un lavoro di cui i genitori possano andare fieri e che sia d’aiuto per la famiglia d’origine. Anche le ragazze credono che la vita fuori dalla comunità sarà segnata dalla paura, non solo quella legata all’impossibilità di trovare un impiego, ma anche quella più intima di diventare grandi senza la sicurezza di poter appoggiarsi a qualcuno. In questo modo ammettono che il ruolo dell’educatore non è, in realtà, quello dell’ “amico” e l’unico conforto che potranno trovare è in loro stesse o in una famiglia affidataria. Solo una piccola parte di loro non teme il futuro perché la voglia di maggiore libertà, in apparenza elimina ogni possibile timore, ma forse è solo spavalderia perché il futuro non si riesce mai a vederlo chiaro.

Sicuramente viene da chiedersi chi e che cosa potrebbe sostenere questi ragazzi e ragazze

La Comunità Alloggio per minori è gestita dal 1991 dalla cooperativa C.RE.A, in regime di convenzione fino all’ottobre 2015, e da allora con la forma della concessione con il Comune di Viareggio.

Il servizio svolge attività di pronta accoglienza e residenziale per minori dai 6 ai 18 anni in condizioni di disagio personale e/o familiare.

In un’ottica d’integrazione con i Servizi Sociali territoriali, il servizio risponde alle esigenze dell’area versiliese ed ospita in misura sempre maggiore minori provenienti da altre zone, temporaneamente collocati dal Tribunale per i minorenni. Nel 2016 la Comunità Alloggio ha ospitato 48 tra bambini e ragazzi.

Via della Gronda 147 Viareggio (LU) tel.

0584.962702 - mail: comunita@coopcrea.it

nel passaggio al mondo esterno, incerto e pieno di ostacoli, una volta usciti da una situazione di protezione. Una sfida che, d’altra parte, è proprio ciò che li spinge a lottare per raggiungere i propri obiettivi.

Denise Melita, Lisa Bianchi, Raffaele De Carlo e Sara Baroni – volontari in Servizio Civile

A Massarosa la cooperativa gestisce dal 2006, in convenzione con i Servizi Sociali comunali, il servizio di Educativa Territoriale rivolto a bambini/e e giovani in età 6-18 anni. Dal 2006 a fino all’agosto 2016 ha gestito anche il CIAF Il Guscio (comprese attività estive, aggregative ed I Pomeriggi di Archimede). Nel 2016 hanno partecipato alle attività sia diurne che territoriali 99 bambini e ragazzi.

Dal 2002 CREA gestisce il servizio di Mediazione Linguistico Culturale nelle scuole della Versilia. Co-progettato con la Conferenza dei Sindaci versiliese, unendo le componenti del Sociale e dell’Educazione, il servizio è stato poi ereditato dalla Società della Salute della nostra zona ed è proseguito negli anni. Nel 2016 i mediatori culturali hanno seguito progetti di inserimento ed integrazione per 92 studenti.

Via del Bertacchino 164 Massarosa (LU) tel. 0584.976554 - mail: educativaterritoriale@gmail.com

Via Virgilio 222 Viareggio (LU) tel. 347 0696092 – mail: cittadini.stranieri@coopcrea.it

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Prove divertenti di democrazia

Marciapiedi e sicurezza delle strade, la cura dell’ambiente, eventi sportivi, piste ciclabili e ciclopedalate dimostrative: una città a misura di bambino/a è una città migliore per tutti, dove anche gli adulti beneficiano di quelle piccole-grandi idee e soluzioni che la rendono più vivibile e accogliente rispetto a tutte le possibili diversità. Un obiettivo ambizioso, soprattutto se confrontato con le risorse a disposizione degli Enti locali, con la complessità della macchina amministrativa, con le dinamiche della contesa politica. Un mondo lontano dalla spensieratezza e dalla fantasia dei più giovani. Lo strumento che prova a mettere in contatto questi due mondi è il Consiglio comunale dei Ragazzi, un organo che anche alcuni Comuni versiliesi hanno costituito e che in Italia è stato introdotto dalla legge 285 del 1997 che stabilisce le “misure volte a promuovere la partecipazione dei bambini e degli adolescenti alla vita della comunità locale, anche amministrativa”.

A Camaiore il progetto, lanciato nel 2015, nasce proprio da un’idea della cooperativa Crea che ne segue lo sviluppo. Il Consiglio si incontra ogni due settimane ed è composto da venti studenti delle classi quarta e quinta delle scuole elementari e di prima e seconda delle scuole medie del comprensorio. Ogni scuola elegge quattro rappresentanti. I docenti scelgono i candidati, in ciascuna classe un maschio e una femmina con una buona media scolastica.

Eva Bartolucci, presidente del Consiglio, ha 15 anni e frequenta la prima superiore del Liceo Linguistico Chini del Lido. Per lei e i suoi compagni di lista, i problemi da risolvere sono la sicurezza sulla via Sarzanese, la sistemazione dei parchi gioco e i dintorni di Villa Le Pianore, la pulizie delle spiagge. Eva vive a Capezzano, dove si tramandano tradizioni che tengono unita la comunità e però dopo lo studio è pronta ad andare a lavorare all’estero. Nel Consiglio è bello “condividere degli obiettivi, provare a trovare soluzioni ai problemi” anche se non è facile conciliare gli impegni di tutti, né “farsi ascoltare dagli adulti”. Le sue necessità primarie sono lealtà, collaborazione, felicità e nel presente occorre sognare per poter crescere verso il futuro.

Giuliano D’Alessandro, consigliere del CCR, frequenta la media Pistelli e ai temi già ricordati aggiunge uno spazio sportivo esterno all’Istituto Comprensivo 1 e l’installazione di una macchinetta delle merendine.

“Sono felice di poter fare cose positive per la mia classe e in generale per l’esterno” dice Giuliano. Il presente lo vede “attivo” e la parola per il futuro è “aspettative”, la città è “vecchia, da modernizzare” e per i giovani c’è bisogno di recuperare i palazzi in disuso e aprire centri culturali.

Accompagnati dai facilitatori della Crea, i ragazzi del Consiglio hanno realizzato un filmato contro il bullismo, che sarà presentato alla città e agli amministratori senior.

Che fatica mettersi d’accordo e farsi ascoltare

Ci sono anche tre ore di autogestione nel programma di Leonardo Milianti, eletto sindaco dei Ragazzi del Comune di Massarosa nel dicembre del 2016, durante le quali preparare la giornata dello sport, coinvolgendo le società sportive del territorio.

Leonardo ha 14 anni e frequenta la terza media all’Armando Sforzi di Piano di Conca, dove abita e dove vorrebbe introdurre il ballo di fine anno scolastico, come avviene alla Pellegrini di Massarosa. Nella frazione

“mancano i marciapiedi e un collegamento pedonale dalla scuola media alla nuova scuola elementare”, c’è da tagliare più spesso l’erba del parco giochi e “sarebbe bello riaprire il Centro di aggregazione che era stato inaugurato qualche anno fa, proponendo lì alcune attività rivolte ai giovani come tornei di ping pong, gare di pittura e un torneo di calcetto tra frazioni”.

Il Consiglio collabora col Municipio, come ad esempio nella raccolta di scontrini di acquisti effettuati nei negozi del territorio, ma più che altro è un organo interno al mondo scolastico e vi partecipano alunni/e dalle medie e delle ultime classi delle elementari. Il coordinamento è affidato alle professoresse Elisabetta Mei (IC Armando Sforzi) e Giada Amato (IC Massarosa 1). Un organo meno legato alle questioni della città ma non per questo più semplice, secondo quanto raccontano sia Leonardo che il suo vice e coetaneo Pierluigi Albiani, che frequenta la Pellegrini e che si era candidato in un’altra lista.

La relazione fra le due scuole è complessa e, secondo Leonardo, a Massarosa gli insegnanti “concedono meno”. “Con i professori c’è da discutere, non sempre sono d’accordo con quanto proposto, è difficile farsi ascoltare dagli adulti”, aggiunge Pierluigi.

Il vicesindaco Albiani ricorda, dal programma elettorale, anche il mercatino di Natale, una lotteria per raccogliere fondi per un’area gioco attrezzata a Quiesa o a Pieve a Elici e un concorso a premi fra i ragazzi delle scuole sulla raccolta di rifiuti abbandonati. Per lui essere stato eletto è il coronamento - non pienamente, ma tant’è - di un sogno coltivato fin dalle elementari: “Volevo fare il sindaco”.

Se Pierluigi sente come bisogni primari “la voglia di stare insieme, avere dei luoghi di ritrovo, ambienti dove vivere in serenità”, Leonardo svela un’anima più nerd: esce poco, sta al computer, suona la chitarra e però frequenta karate, vede il presente “concreto” e il futuro qualcosa da pianificare.

Per Pierluigi invece il presente è “partenza”, il futuro è “cambiamento” e le sue aspettative “sono la speranza che prima o poi qualcosa cambi e che le cose fatte possano rimanere per sempre”.

La città dei bambini e delle bambine

Diversa è l’esperienza a Viareggio, dove il Consiglio Comunale dei Ragazzi c’è fin dal 1997 composto da ben 45 bambini/e che restano in carica due anni o anche oltre, dato che dal 2014 è stata istituita la carica di Consigliere onorario. Viareggio ha aderito - secondo Comune italiano dopo Fano - al progetto La città dei bambini del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), elaborato nel 1991 dal professor Francesco Tonucci e che ha l’obiettivo di “operare per una nuova filosofia di governo della città assumendo i bambini come parametri e come garanti delle necessità di tutti i cittadini”.

Il Consiglio si riunisce 3 o 4 lunedì ogni mese nella sede della Biblioteca Multimedia Immaginaria dei Ragazzi e porta avanti varie iniziative, spot e video informativi, su temi come diritti dei bambini, intercultura, educazione civica, partecipazione attiva alle politiche cittadine. I nuovi consiglieri vengono investiti ufficialmente in Municipio durante la giornata che celebra la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, adottata dalle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia nel 1991. Nel mese di ottobre le scuole primarie (classi 4° e 5°) e da quest’anno anche le scuole secondarie di

CDD Il Glicine di Fornaci di Barga, Il Granaio di Pieve Fosciana e Il Capannone di Viareggio. 19 maggio Partecipazione giornata dell’Amicizia Barga (XXVIII Settimana della Solidarietà, Gruppo Volontari Solidarietà) CAG Kamaleonti e CIAF Ceccorivolta. 19 maggio Festa di Primavera Piscina Camaiore, 16,30 - 19,00 Servizi alla Disabilità. Martedì 23 maggio - “Educare all’autonomia - La ricerca di autonomia nel percorso di crescita dei ragazzi con disabilità” - Incontro di sensibilizzazione per familiari e operatori. Sala Bianchi - via delle Muretta, Camaiore, dalle 17,00 alle 19,00 Centri Diurni per Disabili e CAP La Nostra Casa. Sabato 17 giugno - Realizzazione, dal tardo pomeriggio fino a notte, del Tappeto di Segatura in occasione della tradizionale processione del Corpus Domini CDD Il Capannone Viareggio. Domenica 18 giugno. Partecipazione 8° Motoincontro Pulce e Scarburato - Viareggio CDD Insieme Viareggio. Venerdì 14 luglio Festa d’Estate con cocomerata, dalle ore 16,00 alle 19,00 CAP ArcaCasa Don Beppe Socci Viareggio. Giovedì 27 luglio Festa d’Estate con cocomerata, dalle ore 11,00

Agenda

1°grado, individuano e poi scelgono o eleggono fino ad un massimo di 5 bambini candidati/e.

Il Consiglio lavora in stretta sinergia con molte associazioni del territorio su eventi specifici e vede la collaborazione anche dei genitori. Di prossima riattivazione la campagna di sensibilizzazione contro le deiezioni dei cani lasciate in strada Non fare una figura di cacca, raccoglila, alla quale collaborerà Sea Risorse.

Quando abbiamo incontrato il Consiglio, durante una delle tante sedute straordinarie, ci hanno accolto il presidente in carica Lorenzo Giuntoli, i consiglieri Mia, Adele, Luca, Vittoria, Miranda, Jan, Alessandro, Brian (5° classe primaria), Marco, Anna e Pierfrancesco della 4° classe, un aspirante consigliere della 3°(Andrea) e la coordinatrice Maria Teresa Giorgetti.

Entusiasti, chiacchieroni, ma anche precisi e consapevoli nell’esposizione, ci hanno raccontato un’esperienza divertente e formativa, che fa nascere in loro l’esigenza di diffondere il rispetto per la città dove vivono fra i coetanei e gli adulti. E non mancano proposte significative come il ripristino del servizio scuolabus (sospeso dal 2015) e più spazi verdi e zone ciclabili.

Daniela Francesconi (Le interviste ai ragazzi sono state raccolte da Gaia Querci e Andrea Peruzzi. Si ringraziano le Amministrazioni Comunali di Camaiore, Massarosa e Viareggio e i conduttori responsabili delle attività per la collaborazione)

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Grazie a tutti per la fiducia. Il nostro impegno sarà ancora più forte e determinato nella direzione del lavoro e dell’investimento in risorse umane ed economiche, per il miglioramento della qualità della vita delle persone.

Coordinamento redazionale: Daniela Francesconi Hanno partecipato a questo numero: Vera Caruso, Andrea Peruzzi, Carla Bonetti, Luca Manfredini, Lisa Bianchi, Sara Baroni, Denise Melita, Raffaele De Carlo, Gaia Querci, Penny Frediani, Daniela Francesconi, Duri Cuonz Grafica e impaginazione: Cooperativa C.RE.A Stampato in 1000 copie – Pixartprinting SMODEM è consultabile su www.coopcrea.it