Comitato di redazione: Gianpaolo Borghi ass. Cultura, Informazione, Istruzione William Cevolani Valentina Gualandi Romano Guizzardi Email: comune@comune.argelato.bo.it
Direttore responsabile: Maurizio Garuti
Coordinatrice editoriale: Dora Carapellese
gennaio/marzo
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2009
Impaginazione a cura di: eXploit Stampato su carta riciclata Stampa: Arcobaleno - soc. coop. a r. l. via Guglielmo Marconi 66 - Bentivoglio (Bo) registrazione del tribunale di Bologna numero 4931 del 2/10/1981 Pubblicità: Consorzio Omicoop via G. Leopardi, 6 - 40122 - Bologna - tel. 0514187766
COMUNE DI ARGELATO
Pubblicazione bimestrale in distribuzione gratuita. Anno 2 - n° 1 gennaio - marzo Proprietario: Amministrazione Comunale di Argelato nella persona del sindaco pro tempore Direzione e redazione: Municipio di Argelato tel. 051/6634611; fax 051/893510 www.comune.argelato.bo.it
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IL COMUNE INFORMA Approvato il nuovo sistema di raccolta differenziata Gestione del nuovo sistema di raccolta differenziata M’illumino di meno, anche Argelato ha aderito
IL COMUNE INFORMA Argelato solidale dona più di 10mila euro all’Auser La stagione pollinica è alle porte Delibere
OPINIONI Il referendum e gli amici di Beppe Grillo Il porta a porta fa ancora discutere Emergenza democratica ad Argelato
LA BACHECA Lettera per Foglio Aperto Una scelta meramente giornalistica Andrea Tolomelli vince le primarie Scrivere su Foglio Aperto
ASSOCIAZIONI Il Natale con palla pallina La nascita del Centro Sociale a Funo Volta Reno in festa con San Donino
ASSOCIAZIONI ANT è anche ad Argelato
SCUOLA Futura informa sulla sua formazione Si scopre a 51 anni un eco artista
CULTURA L’arte del teatro e il buon ridere Il teatro farmaceutico I venerdì d’autore Il 1948 in mostra al Teatro di Argelato Letto per voi, le recensioni dei lettori Due scatti
SPORT Ivan Balykin, pluricampione italiano su pista in bici Inaugurato il nuovo tunnel per gli arcieri Il nuovo laboratorio per i diversamente abili Il pattinaggio, una disciplina in crescita
IL COMUNE INFORMA Riduzioni Utenze The day after Incontri tematici per genitori con bimbi da 0-3 anni La nuova bacheca tutta al femminile
SCUOLA Scuola privata? No, grazie, paritaria!
RUBRICHE Crack finanziari, gli indennizzi per le vittime La cura del neonato: sfatiamo i vecchi schemi Il termometro a mercurio va in pensione
LETTERE
Crisi, Argelato garantisce le politiche sociali pro-donne di Dora Carapellese
N
el 2009 parlare di occupazione femminile fa ancora notizia, questo significa che c’è ancora molto da fare. La crisi economica oggi e la cultura maschilista che ancora pregna questo Paese non lascia presagire nulla di buono. Come si sta muovendo l’Europa a favore delle politiche femminili? Entro il 2010 secondo uno degli obiettivi della Strategia di Lisbona, il tasso di occupazione femminile in Europa deve raggiungere il 60%. L’UE considera di fondamentale importanza l’affermazione e lo sviluppo di genere e di pari opportunità, quali strumenti essenziali per la crescita e la competitività. Oggi in Europa il tasso di occupazione femminile è pari al 57,2% con Danimarca e Svezia a guidare i 27 con oltre il 70%. L’Italia presenta un tasso pari al 46,3%, appena sopra Malta che chiude con 34,9%. Nonostante la scarsa posizione dell’Italia rispetto all’Europa, la provincia di Bologna confrontata con le altre, ne esce vincente davanti a Milano e Firenze con il 66,1% di occupazione femminile.
L’obiettivo sancito a Lisbona per il 2010 del tasso di occupazione femminile è stato, dunque, superato. Nel terzo trimestre del 2008 risultavano occupate in Emilia-Romagna 2.007.000 persone di cui 859.000 donne e 1.148.000 uomini. La crescita dell’occupazione femminile rappresenta ormai una priorità nelle azioni dei governi dove l’accresciuto ruolo delle donne all’esterno della famiglia è indice di creazione di benessere, con riflessi positivi sulla situazione demografica, ma anche sul perseguimento degli obiettivi familiari e individuali di qualità della vita. I paesi caratterizzati da una minore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, come l’Italia, sono quelli che otterrebbero dall’aumento dell’occupazione femminile un maggior vantaggio in termini di crescita del Prodotto interno lordo. Restringendo il campo al Comune di Argelato cosa si è fatto e si sta facendo per le politiche sociali a favore delle donne? Parla Maria Grazia Polastri Assessora alle Pari opportunità di Argelato. Cosa si è fatto negli ultimi anni per incentivare l’occupazione femminile? Abbiamo favorito l’occupazione femminile facendo quello che deve fare l’ente pubblico, ovvero, garantire servizi che sostengano le parti “deboli” della famiglia: bambini e anziani. Due categorie che si riversano nella maggior parte dei casi sulle spalle della donna penalizzandola nel suo lavoro. Da questa necessità è nata la costruzione di un nuovo asilo nido e il prossimo avvio dei lavori per la nuova scuola materna. L’obiettivo è quello di eliminare le liste d’attesa rispondendo a tutte le richieste. Inoltre, abbiamo favorito la sistemazione di anziani bisognosi con la costruzione di un nuovo centro diurno per loro, più ampio e adeguato alle loro esigenze. Tra le altre iniziative l’adesione ai progetti dei piani sociali di zona per il sostegno e l’assistenza di anziani e disabili e un nuovo servizio che entrerà a far parte della nostra offerta, ovvero, gli appartamenti protetti per anziani. Come funzionano gli appartamenti protetti? Si garantisce all’anziano o ad una coppia di anziani, con lieve non autosufficienza, un’abitazione autonoma, ma collegata a servizi essenziali quali il monitoraggio sanitario, l’aiuto nell’espletamento di alcune attività quotidiane (bagno, pasti, lavanderia). E’ un servizio che favorisce il permanere della persona, in un ambiente “familiare” e il mantenimento di una gestione autonoma della vita. Questo servizio, piuttosto innovativo per i nostri territori, ma già attivo in città più grandi, può essere di grande aiuto per quegli anziani, e sono
sempre più numerosi, che vivono da soli senza poter contare sull’appoggio di famigliari che vivono lontano o sono impegnati nel lavoro. Anche questo tipo di attenzione, tipico delle amministrazioni in Emilia Romagna, ha portato alla costruzione di un’economia forte ed importante e ad un livello di occupazione femminile già in linea con i paesi europei più sviluppati. Come vede le conseguenze della crisi congiunturale? Il momento, la crisi economica spaventa tutti e sicuramente le donne pagheranno un prezzo più alto in termini di disoccupazione e di precariato dei rapporti di lavoro. Credo che le amministrazioni comunali debbano fare qualcosa di concreto. Ad esempio ad Argelato, per sostenere le famiglie in cui un genitore ha perso il lavoro, abbiamo previsto la revisione delle tariffe dei servizi di nido, rivedendole alla luce del nuovo reddito famigliare. Inoltre, si stanno discutendo misure speciali, uniche per tutti i comuni facenti parte del Distretto Pianura Est per aiutare le famiglie in difficoltà. Un tentativo molto difficile da realizzare per la difficoltà di recupero delle risorse necessarie, ma sul quale tutti i comuni stanno lavorando con attenzione e impegno.
Il gruppo “Le donne e la vita” come si sta muovendo? Sono già state proposte alcune iniziative, che si svolgeranno il prossimo mese di marzo, per porre attenzione su questi temi e per conoscere meglio la situazione. Con il sostegno dell’amministrazione è stato organizzato un primo incontro con i sindacati riguardo la situazione delle lavoratrici dipendenti e le possibili misure che si possono adottare. Con le imprenditrici, invece, si sta valutando la possibilità di organizzare un incontro pubblico per capire quali sono le criticità e le richieste al governo locale. Ne abbiamo molte che hanno una loro attività al Centergross e che negli ultimi tempi si sono impegnate per far sentire la loro voce. Infatti, nel consiglio di amministrazione del polo commerciale sono presenti ben 6 donne (fino al 2007 c’era solo una). Il loro spirito d’iniziativa si è fatto sentire subito con la riapertura del nido al Centergross che rischiava di restare chiuso per sempre, garantendo un servizio fondamentale per le lavoratrici. E sul fronte della sicurezza? Il gruppo ha fatto proposte anche per questo tema che negli ultimi tempi è diventato di tragica attualità. Negli anni scorsi queste proposte hanno
Sostieni anche tu i servizi del nostro comune Come utilizzare il cinque per mille dell’irpef
C
on la presentazione della denuncia dei redditi (modello 730, CUD o modello Unico), quest’anno sarà possibile aiutare i ragazzi delle scuole di Argelato e Funo ed i volontari della Protezione Civile. Infatti, è possibile destinare il 5 per mille delle tue tasse ai Servizi Sociali del Comune di Argelato che, quest’anno, destinerà tutti i fondi così raccolti all’acquisto di lavagne multimediali per le scuole di Argelato e Funo e per alcune attrezzature necessarie alla Protezione Civile. Destinare il 5 per mille al Comune non costa niente. Basta fare una firma nella casella predisposta nel modello CUD o nel modello 730 “Attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente”. Il modulo firmato va inserito in una busta con scritto nome, cognome, codice fiscale del contribuente e la dicitura “Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’Irpef”. Per i cittadini che non hanno l’obbligo di presentare la denuncia dei redditi, la busta può essere consegnata, senza alcuna spesa, ad una qualsiasi banca o ufficio postale o Caf. Per Informazioni telefonare al numero 051/66.34.611.
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Intervista all’assessore Polastri sulle politiche sociali ad Argelato